5 marzo 2013

Via libera al taglio delle nove Province siciliane e al reddito minimo di solidarietà di 1000 euro

Via libera al taglio delle nove Province siciliane e al reddito minimo di solidarietà di 1000 euro:
Abolizione delle Province ma anche introduzione del “reddito minimo di solidarietà” di 1000 euro per i “nuclei abitativi” che somiglia tanto al “reddito minimo di dignità” richiesto dal Movimento Cinque Stelle da sempre in prima linea nella battaglia per la riduzione dei costi della politica e la cancellazione degli enti intermedi. Rosario Crocetta ottiene il via libera dalla giunta regionale e puntella quel “modello Sicilia” evocato più volte dallo stesso Beppe Grillo e che potrebbe agevolare il percorso del leader Pd Pierluigi Bersani verso la formazione del nuovo governo.
La strada per il governatore era in discesa dopo l’intesa raggiunta tra i partiti della maggioranza Pd, Udc, Lista Crocetta e Democratici e riformisti per la Sicilia sul taglio delle 9 Province regionali, così come previsto dallo Statuto Speciale, e la costituzione dei liberi consorzi di Comuni che diventeranno enti di secondo livello sotto il profilo elettivo, con competenze anche su rifiuti ed edilizia sociale. La loro abolizione dovrebbe consentire un risparmio di circa 700 milioni l’anno. Somme che in parte permetteranno l’introduzione del reddito minimo di solidarietà, per il quale ci sarà da subito una dotazione di 130 milioni di euro derivanti dalla soppressione delle province. Dodici milioni provengono dal taglio del costo di indennità per presidenti, assessori e consiglieri provinciali. I dipendenti delle Province, nelle intenzioni di Crocetta, saranno assorbiti dai Comuni e dalla Regione.
LE REAZIONI - Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia parla di “decisione epocale che segna davvero la rivoluzione che con Crocetta stiamo realizzando in Sicilia”. Per Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd, è un “momento importante, perché si supera la vecchia concezione della pubblica amministrazione e si va verso una riforma per l’abbattimento di sprechi ed enti inutili”. Soddisfazione anche da parte del segretario regionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia per “una decisione da noi auspicata da tempo immemorabili e ora aspettiamo di vedere ed esaminare il testo che il Governo sottoporrà ai gruppi parlamentari”.
Adesso il testo ddl sarà inviato alla commissione Affari istituzionali dell’Ars che si riunirà martedì 5 marzo, dove sono stati depositati nove disegni di legge, oltre quello governativo che rinvia di un anno il voto nelle Province, prevedendo la nomina di commissari, con la previsione di votare a maggio solo per i Comuni. Mercoledì 6 marzo, la questione approderà in aula all’Ars dove a questo punto, dopo il via libera della maggioranza, per Crocetta non dovrebbero esserci problemi. Anche perché il governatore dovrebbe incassare anche il sì dei 15 deputati del M5S. L’opposizione però annuncia battaglia. Il Pdl è da sempre contrario all’abolizione delle Province e punta al voto a maggio, alla scadenza naturale degli organi elettivi. I tempi per la maggioranza del governo Crocetta sono ristretti. La riforma deve essere varata entro la fine di marzo, prima comunque del 27 marzo quando sarà promulgato il decreto di convocazione dei comizi elettorali. In caso contrario, l’alternativa potrebbe essere un provvedimento per il rinvio delle elezioni e la nomina di commissari. Ma su questo c’è da superare il no dei grillini che hanno già fatto sapere tramite il portavoce Giancarlo Cancelleri di non essere assolutamente d’accordo.
Sul versante economico la maggioranza ha dato il proprio sostegno anche alla emissione

dei “Trinacria Bond”
da parte dell’Irfis che faranno crescere la disponibilità finanziaria di cassa della Regione con effetti immediati.
La Giunta Crocetta infine ha anche approvato un apposito ddl con il quale intende dare attuazione all’art.37 dello Statuto speciale, in base al quale le imposte delle ”imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti” devono essere riscosse ”dagli organi di riscossione” della Regione. I provvedimenti adottati dalla Giunta saranno illustrati alla stampa dal presidente Crocetta, alle 11, nella sala Alessi di palazzo dìOrleans.

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