30 aprile 2013

Nexus 4 ufficialmente in Italia da Maggio a 499€ Arrivata conferma ufficiale

Nexus 4 ufficialmente in Italia da Maggio a 499€ Arrivata conferma ufficiale:
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Il nostro lettore Roberto, che ringraziamo, mia ha segnalato che il Nexus 4 sarà ufficialmente venduto in Italia da Maggio a 499€, la notizia mi è stata inoltre confermata da LG, tale device godrà della garanzia Italia per 24 mesi.
LG ha il piacere di condividere con te in anteprima che a partire da maggio sarà disponibile anche in Italia Nexus 4. Gli utenti italiani potranno quindi acquistare il miglior Nexus a oggi disponibile, beneficiando della garanzia italiana di 24 mesi.
Nexus 4 è un potente dispositivo 3G, ideale per chi è alla ricerca della pura esperienza Google. Con il suo display HD IPS Plus da 4,7″, l’ultimo Jelly Bean 4.2.2 e la memoria da 16GB, si tratta di un dispositivo competitivo offerto al prezzo consigliato di 499

La verità detta in faccia del M5S

La verità detta in faccia del M5S:
Gli interventi dei cittadini 5 Stelle alla Camera
(12:07)
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Ieri alla Camera è accaduto un fenomeno unico. Deputati che non devono rendere conto a nessuna lobby o partito si sono "permessi" di criticare le scelte dei ministri, hanno fatto i nomi di inciuciatori ventennali, chiesto conto di leggi anti-costituzionali, richiamato l'attenzione sulle parentele illustri e sui sostegni ai comitati d'affari. Cittadini liberi hanno restituito il nome alle cose e dignità al Parlamento. Hanno fatto opposizione. Un evento straordinario per il Parlamento italiano.

"Dopo quanto esposto negli interventi del MoVimento 5 Stelle e sopratutto dopo i disastrosi risultati di questa classe politica alla quale voi appartenete da numerosi anni, come si può dare fiducia a questo Esecutivo? Negli ultimi decenni si è ammessa da più parti la mancanza di credibilità di questa classe politica che ora chiede la fiducia per l'ennesima volta, come se questa squadra di Governo venisse dalla luna, come se non fosse responsabile o corresponsabile di quanto finora avvenuto. Secondo noi tutto quello che oggi si prospetta agli Italiani, nasce da quella famosa frase: "Lo sa lui e lo sa l'onorevole Gianni Letta“ pronunciata da Luciano Violante durante un discorso alla Camera nel quale afferma di aver garantito, dal 1994, le televisioni di Silvio Berlusconi e di conseguenza di tutti i suoi interessi. Da allora tutti noi ci siamo posti le seguenti domande:

Perché mai non si è fatta una SERIA legge anti-corruzione?

Perché mai non si è votato nella giunta per le elezioni l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi?

Perché costantemente aumentavano i rimborsi elettorali arrivando a cifre da capogiro senza che nessuno si opponesse, e il tutto in completo disprezzo del referendum del 1993 che aboliva definitivamente il finanziamento pubblico ai partiti?

Perché mai i manager delle grandi aziende pubbliche sono appartenuti sempre alle aree di riferimento di questi due partiti e hanno sempre lavorato con stipendi d'oro, liquidazioni astronomiche ed in cambio ci hanno lasciato aziende distrutte e svendute in barba alla fatica dei nostri genitori e dei nostri nonni?

Perché non è stata mai, e dico mai, discussa alcuna legge di iniziativa popolare in Parlamento?

Perché nel silenzio generale molto spesso l'esito dei referendum non viene rispettato?

Perché mai il TAV, il Ponte sullo Stretto di Messina, la Gronda, tutte opere economicamente e ambientalmente insostenibili, hanno l'appoggio di questi due partiti?

Vogliamo ribadire che noi NON siamo l'emergenza democratica di questo Paese, noi siamo la conseguenza della finta democrazia di questo Paese. Da oggi le emergenze si dovranno chiamare prima di tutto “conseguenze”, perché le conseguenze prevedono delle responsabilità da individuare. A proposito di responsabilità, vogliamo dire a tutti voi e agli Italiani e non che ci stanno ascoltando, che voteremo, favorevolmente quei provvedimenti che riterremo utili per il bene comune, quelli di reale cambiamento. Per il resto faremo un'opposizione seria, costruttiva, propositiva." Riccardo Nuti, M5S Camera

29 aprile 2013

A history of the Amiga, part 8: The demo scene

A history of the Amiga, part 8: The demo scene: "As computer games became more and more complex in the late 1980s, the days of the individual developer seemed to be waning. For a young teenager sitting alone in his room, the dream of creating the next great game by himself was getting out of reach. Yet out of this dilemma these same kids invented a unique method of self-expression, something that would end up enduring longer than Commodore itself. In fact, it still exists today. This was the demo scene."

25 aprile 2013

100 Euros “Little Black Box” Runs XBMC Linux

100 Euros “Little Black Box” Runs XBMC Linux: Most set-top boxes running XBMC, are actually Android devices running XBMC as an app, and I don’t know of other media players that are sold with XBMC Linux pre-installed. Until today, as an XBMC Linux STB called The Little Black Box has been officially announced today.

Il 25 aprile è morto

Il 25 aprile è morto:
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Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto,

nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto,

nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto,

nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto,

nell'informazione corrotta il 25 aprile è morto,

nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto,

nell'inciucio tra il pdl e il pdmenoelle il 25 aprile è morto,

nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale il 25 aprile è morto,

nell'abbraccio tra Bersani e Alfano il 25 aprile è morto,

nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,

nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto,

nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto,

nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto,

nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto,

nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto,

nei piduisti che infestano il Parlamento e la nazione il 25 aprile è morto,

nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto,

nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale il 25 aprile è morto,

nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,

nella Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni, il 25 aprile è morto,

nei processi mai celebrati allo "statista" Berlusconi il 25 aprile è morto,

nella trattativa Stato - mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent'anni il 25 aprile è morto,

nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto,

nell'indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio il 25 aprile è morto.

Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti.

Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere.

24 aprile 2013

Penisola Vendesi, vista mare.

Penisola Vendesi, vista mare.:
Vendesi Penisola Mario Monti Giorgio Napolitano
di Valerio Valentini (@valentinivaler)
Se non fossero un insulto alla Costituzione, i commenti estasiati con cui i trombettieri quirinalizi esaltano la condotta “coraggiosa” e “generosa” del Capo dello Stato risulterebbero quasi esilaranti. Gli Italiani hanno sempre bisogno di riporre la propria fiducia nell’uomo della provvidenza di turno, così da potersi sgravare la coscienza dai propri doveri civici, e aspettare che passi la nottata. E stampa e televisioni si adeguano: Giorgio Napolitano, ormai, è già leggenda. Un idolo delle folle; un monumento alla nazione in carne ed ossa; il nuovo salvatore della patria.
L’intero primo settennato di Giorgio Napolitano è stato costellato da atti e decisioni ai limiti dell’incostituzionalità. Ma, a parte le solite pochissime eccezioni, nessuno si è sentito in dovere di azzardare mezza sillaba di critica. Non quando il Capo dello Stato approvava le spedizioni punitive del Csm contro quei magistrati, tipo Forleo e De Magistris, che osavano condurre indagini un po’ troppo scomode. Non quando firmava, con mano felpata, le leggi oscene e incostituzionali volute da Berlusconi. Non quando, con la scusa grossolana di tutelare le prerogative del Presidente della Repubblica, attaccava la procura di Palermo rea di non aver previsto che un indagato in un’indagine che riguardava la trattativa tra Stato e Mafia potesse chiamare il Colle, e ricevere per giunta risposta. Non quando dispensava grazie come cioccolatini, al direttore del Giornale Sallusti e all’agente americano della Nato Joseph Romano, appena poche settimane dopo le condanne sancite dai tribunali. Non quando accettava le dimissioni di Monti in un colloquio privato, anziché spedirlo a farsi sfiduciare dalla Camere.
Dopo la rielezione di Napolitano, però, osservatori e commentatori, editorialisti e opinionisti, sembrano davvero esser caduti in preda a un delirio di venerazione. Non soltanto, infatti, si profondono in lodi e salamelecchi ad ogni gesto che il Capo dello Stato accenna, ma addirittura lo incitano ad agire da vero monarca, tributandogli osanna preventivi. Emblematica, in questo senso, l’articolessa settimanale di Eugenio Scalfari (considerato un oracolo, non solo dalla nomenclatura di sinistra), di cui già il titolo era a dir poco imbarazzante: «Solo lui può riparare il motore imballato». Ecco quanto scrive Scalfari, elogiando quel gran genio del suo amico Giorgio: «Adesso Napolitano farà un governo» che «seguirà le indicazioni di scopo che il Capo dello Stato gli affiderà in parte già contenute nel documento dei “saggi” […]». Della serie: come concentrare il massimo dell’incostituzionalità nel minimo delle righe. Scalfari dovrebbe ricordare, e insieme a lui i molti che continuano ad inneggiare al “governo del Presidente” e al “programma dei saggi”, che il Capo dello Stato non può “fare” nessun governo. Può soltanto (art. 92) nominare il Presidente del Consiglio “e, su proposta di questo, i ministri”. Né tantomeno può interferire nella scelta del programma del governo: al massimo può esprimere delle indicazioni, ma non può imporre all’esecutivo le ricette (tra l’altro discutibilissime) di dieci perfetti signor nessuno.
Semmai, c’era da chiedersi se Napolitano potesse davvero nominare le due commissioni di saggi. L’articolo 87 della Costituzione, infatti, stabilisce che il Capo dello Stato “nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato”. Ora, non si capisce quale legge preveda la creazione di commissioni di saggi per suggerire riforme e indicare soluzioni, ruolo che invece spetta solo e soltanto al Parlamento. Eppure, neanche in quel caso ci fu la benché minima critica al suo operato. Anzi, quelli che non poterono proprio fare a meno di constatare la stramberia della decisione del Presidente della Repubblica, elaborarono formule ancor più strambe per giustificarla, come “invenzione di fantasia costituzionale” (Tg la7).
Tutte le ultime scelte di Napolitano, comunque, vengono commentate alla luce dello stallo istituzionale e dell’irresponsabilità (innegabile) delle forze politiche che hanno prodotto questo sfacelo. Siccome i partiti sono incapaci di trovare una soluzione, sembra essere la logica imperante, è bene che ci pensi il Capo dello Stato. Il quale, ovviamente, ha buon gioco a forzare la mano. In pochissimi hanno rilevato l’inaccettabilità di un passaggio del discorso di Napolitano al Parlamento, dopo il suo secondo giuramento: “Se mi troverò di nuovo – ha tuonato il Presidente della Repubblica – dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese”. Cos’è, una minaccia? Un avvertimento? È inconcepibile che un Capo dello Stato utilizzi il ricatto dello scioglimento delle Camere, o delle sue dimissioni anticipate, per condizionare il Parlamento, fosse anche per il più nobile dei motivi.
Ma nessuno sembra preoccuparsene. Anzi, tutti ormai affermano che l’Italia sta assumendo sempre più i connotati di una repubblica presidenziale, e lo fanno con aria tranquilla, rilassata, come se stessero commentando le previsioni del tempo. Nessuno arrossisce nel dirlo, nessuno si indigna nel constatare che lo scivolamento nel presidenzialismo è avvenuto, e sta avvenendo, in palese violazione dei principi della Costituzione.
Ma del resto Napolitano oggi l’ha detto: “Anche i mezzi di informazione cooperino a favorire il massimo di distensione piuttosto che rinfocolare vecchie tensioni”. Nessuno insomma, disturbi il conducente.

Assenti ingiustificabili

Assenti ingiustificabili:
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Elisa Bulgarelli, Senatrice del Movimento 5 Stelle, oggi è intervenuta in Senato sul post-sisma abruzzese ed emiliano. L'aula, come dimostra la foto sopra, era mezza vuota.

"Credo che la politica debba chiedere scusa ai terremotati emiliano-romagnoli, anche per l'Aula mezza vuota che ha accolto oggi l'importantissima informativa sul terremoto. Oggi in Aula abbiamo chiesto scusa noi, che in questi palazzi non eravamo, e ci siamo impegnati per portare avanti alcuni punti fondamentali per ripartire il più in fretta possibile. Il Commissario Straordinario per il terremoto non può essere contemporaneamente anche Presidente di Regione e Presidente della Conferenza Stato-Regioni. Nessun uomo li può svolgere, con efficacia, in contemporanea. Ci sono alcuni punti sui quali lavorare.

- Snelliamo la burocrazia d’accesso ai fondi della ricostruzione (anche attraverso anticipi di cassa dello Stato): tutti devono riavere la propria casa ricostruita nel minor tempo possibile

- Recuperiamo dall’evasione fiscale qualche risorsa in più e istituiamo una fiscalità di vantaggio per la zona

- Destiniamo, una tantum, l’8x1000 non assegnato al fondo di ricostruzione per i terremotati, anziché alle varie chiese

- Interrompiamo la riscossione delle tasse per i terremotati per due anni. Senza interessi.

- Sospendiamo le rate dei mutui contratti prima del sisma, e su questo abbiamo già presentato un atto, fino alla completa ricostruzione dell'edificio

- Ripartiamo dai centri storici e dal cuore pulsante della vita nei paesi della "Bassa". Se è necessario, anche attraverso un intervento diretto dello Stato che ristrutturi e ceda alcuni edifici in comodato per riportare la vita nelle città.” Elisa Bulgarelli, M5S Senato

ILoveBeer.it e My Sommelier Italia presentano l’applicazione dedicata al mondo della birra a tavola e all’arte degli abbinamenti con i piatti della tradizione italiana (e non)

ILoveBeer.it e My Sommelier Italia presentano l’applicazione dedicata al mondo della birra a tavola e all’arte degli abbinamenti con i piatti della tradizione italiana (e non):
Comunicato Stampa
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Milano, 23 aprile 2013 Dalla partnership tra ILoveBeer.it – il portale di cultura birraria promosso da HEINEKEN Italia – e My Sommelier Italia -società che attraverso soluzioni mobile diffonde la cultura enogastronomica – nasce My Beer Sommelier, la prima applicazione mobile gratuita che consente di scoprire il miglior abbinamento tra oltre tremila piatti della tradizione gastronomica italiana (e non) e oltre cento birre di varie tipologie provenienti da tutto il mondo. Partner tecnologico del progetto è la società modomodo.
My Beer Sommelier – disponibile per iPhone, Android e Windows Phone – segna un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso alcuni anni fa da HEINEKEN Italia per diffondere in Italia unacorretta cultura della birra, promuovendo un modello di consumo più evoluto (anche a tavola), curioso, attento alla qualità del servizio, nonché colto e responsabile. Con il nome I Love Beer, questo progetto culturale nato con l’obiettivo di formare i punti di consumo e gli addetti ai lavori, si è evoluto nel tempo acquistando una connotazione sempre più divulgativa e approdando sul web nel 2011 con la piattaforma ILoveBeer.it. Un network in continua evoluzione, di cui My Beer Sommelier rappresenta un altro importante tassello nella divulgazione della cultura birraria.mybeersom_lumia920_3
Destinatari della app sono i Beer Lover, coloro che amano e conoscono la birra, ma anche i curiosi e coloro che sono alla ricerca di novità. In quest’ottica My Beer Sommelier diventa principalmente uno strumento per divulgare una corretta conoscenza del prodotto e, nello specifico, delle sue potenzialità di abbinamento con il cibo.
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Utilizzare My Beer Sommelier è semplicissimo: basta selezionare uno dei tantissimi piatti – suddivisi in categorie (antipasti, primi piatti, carni, …) – e scoprire quali birre si possono abbinare oppure, al contrario, scegliere una delle oltre 100 birre proposte e identificare quali cibi e ricette si sposano meglio con le sue caratteristiche organolettiche. Tra questi, non solo specialità tipiche della tradizione culinaria italiana, ma anche alcuni piatti tipicamente da pub, alcune specialità estere e oltre cinquanta tipi diversi di pizza.
Tutti gli abbinamenti sono stati sviluppati con il supporto dell’ASPI – Associazione Italiana della Sommellerie Professionale, seguendo i principi d’abbinamento della sommellerie internazionale che ne garantisce la qualità.
Scegliendo una birra, inoltre, si ha accesso a dettagliate schede di approfondimento che forniscono informazioni sulla sua storia e sul processo produttivo, nonché puntuali analisi sensoriali.
Non solo.My Beer Sommelier pensa anche al servizio, consigliando il bicchiere più adatto per ognuna delle birre in catalogo. Per i più curiosi, fornisce un dettagliato glossario, che illustra le peculiarità di tutte le tipologie di birra presenti nella app, oltre a filmati e pillole di cultura birraria. Per chi vuole personalizzare la propria app, infine, la sezione Preferiti, in cuil’utente può salvare le birre e i birrifici che più gli interessano.
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#FALSI IDEALI, FALSI ANONYMOUS. NON SIAMO IN POLITICA

link al comunicato

Salve, qui è Anonymous…

Questo messaggio è uno sfogo, nei confronti dell'Italia stessa… e di chi crede ancora che Anonymous possa far parte di un partito politico.

Nelle ultime ore, alcuni "esponenti" politici, che si rivedono in Anonymous, hanno pensato di attaccare le mail del Movimento 5 Stelle, creando così un tam tam informatico completamente finto!

Abbiamo potuto indagare su questo caso, e abbiamo scoperto che si tratta di una "crew"… Una delle tante piccole "bande di teppisti" della rete, che si vogliono far chiamare Anonymous solo per fare successo.
Anonymous stesso NEGA ogni tipo di piccola "banda" che si fa chiamare Anonymous, in quanto Anonymous stesso è un collettivo e non ha sottogruppi!
Soprattutto una che mostra FORTE orientamento Politico come questa: http://glihackerdelpd.bitbucket.org/

Noi siamo a-politici, non abbiamo colori, se non quelli della giustizia e dei suoi ideali. Non violeremmo mai le mail di un partito solo per saperne dei traffici o perché delusi dal suo operato. Perché, proprio perché senza un partito, dovremmo violare le caselle di posta di tutti i partiti

Quindi… NEGHIAMO COMPLETAMENTE OGNI TIPO DI ATTACCO AL MOVIMENTO 5 STELLE, COSI' COME AD OGNI ALTRO PARTITO.

Ricordiamo che per ogni attacco rilasciamo sul nostro blog, qui presente, un nostro post, che dichiara "siamo stati noi."
Quindi se da oggi vi saranno attacchi da parte di queste piccole cellule finte di Anonymous noi non ne faremo assolutamente parte. Anzi in questo caso denunceremo coloro che sotto il nome di Anonymous vuol crearsi giustizia politica.

We're Anonymous.
We're legion.
We don't forgive.
We don't forget.
Expect us!

Grillo contro gli hacker del PD

Grillo contro gli hacker del PD: Un'azione che pare piu' una boutade. Ci sono due archivi con dentro le email di due esponenti del Movimento 5 Stelle. E la promessa di distribuirne altri

Hacker pubblicano le mail dei parlamentari M5S

Hacker pubblicano le mail dei parlamentari M5S

gli hacker del pd

ANONYMOUS - MOVIMENTO 5 STELLE LEAK

Il monito di Cancelleri al governatore Crocetta: “I franchi tiratori sono nella sua maggioranza”

Il monito di Cancelleri al governatore Crocetta: “I franchi tiratori sono nella sua maggioranza”:
Giancarlo Cancelleri non ha dubbi: “Il modello Sicilia non è mai esistito. Noi votiamo solo i provvedimenti che ci convincono. Nessuna alleanza strutturata” dice a BlogSicilia mentre risuonano ancora le parole di condanna consegnate alle agenzie di stampa dai deputati del Movimento 5 Stelle dopo i primi giorni di lavoro in commissione bilancio dove si esamina – questa mattina altra riunione in attesa della seduta d’aula del pomeriggio a sala d’Ercole per incardinare la trattazione dei testi – il bilancio di previsione 2013 e la legge di stabilità del governo.
“Quello che sta accadendo nell’ultimo periodo all’Assemblea regionale siciliana, anche sulla partita del bilancio e della finanziaria, dimostra che a prevalere ha vinto la logica dell’inciucio, che ha anche come obiettivo quello di estromettere da ogni scelta il Movimento cinque stelle. Altro che rivoluzione di Crocetta” hanno tuonato i deputati. Ma a sentir bene le parole del portavoce regionale del m5S, Giancarlo Cancelleri, la condanna voleva essere un segnale mandato direttamente al governatore Crocetta.
“Ribadisco – dice a BlogSicilia – il modello Sicilia evocato dai media e dallo stesso governatore non esiste. Non c’è alcuna alleanza e non facciamo parte della maggioranza. Certo Crocetta con noi si trova bene perché può star sicuro dei nostri comportamenti: facciamo quel che diciamo. E se un provvedimento trova il nostro apprezzamento lo approviamo in aula”.
Ma l’andamento dei lavori della commissione presieduta da Nino Dina, la seconda, non è per nulla piaciuto ai grillini: “Tomi interi di nostri emendamenti bocciati per partito preso. Chiediamo di sapere perché nel merito, però. E’ per questo che abbiamo parlato di deriva inciucista perché il governatore non può accettare che questo accada come se nulla fosse”.
Sul lavoro di riscrittura della finanziaria regionale operato dai “suoi” deputati, Cancelleri entra nel merito: “Alcuni erano emendamenti migliorativi a nostro avviso. Abbiamo proposto la creazione di nuovi fondi per il microcredito e per il reddito di cittadinanza spostandoli da capitoli che secondo noi andavano tagliati ulteriormente. E poi c’era l’intera materia delle royalties: i cittadini forse non sanno che in Sicilia si sfrutta ai fini commerciali l’acqua delle nostre sorgenti. Acqua acquistata a un euro a metro cubo e su cui le multinazionali dell’acqua ci guadagnano almeno 150 euro. Proponevamo semplicemente l’allineamento alle tariffe nazionali. Cassato anche questo emendamento. Scherziamo?”.
Ecco perché la linea dura nei confronti del governatore: “A Crocetta volevamo e vogliamo dire ‘presta attenzione a quello che sta accadendo’. Non è possibile che dei nostri 440 emendamenti non ne sia passato nemmeno uno. Agli altri partiti dico invece: se l’andazzo è questo è evidente che non c’è alcuna voglia di dialogare col movimento 5 Stelle. Fatevi il bilancio da soli e chiamateci quando si andrà a votare”.
Quindi nel giorno in cui bilancio e finanziaria arrivano in aula, Cancelleri lancia un altro monito al governatore: “Sulla carta, Crocetta anche con l’apposto dei Democratici riformisti ha la maggioranza in aula ma stia attendo in aula si gioca la variante non indifferente dei franchi tiratori. Che non siamo noi che votiamo sempre compatti e e senza atteggiamenti differenti da quelli che annunciamo pubblicamente. Stia attento ai suoi”.

Crocetta e il gioco delle alleanze L’Udc apre, il Pd si chiude a riccio

Crocetta e il gioco delle alleanze L’Udc apre, il Pd si chiude a riccio:
Il Movimento 5 Stelle prende le distanze, l’Udc lancia le larghe intese e il Pd frena. Non vive tempi facili il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta che da domani affronterà lo scoglio dell’esame del bilancio di previsione 2013 e della legge di stabilità in aula. Un momento difficile soprattutto dopo che in seconda commissione finanze sono stati depositati oltre 1600 emendamenti ai testi contabili.
A suonare la carica nel tardo pomeriggio sono i grillini che affidano alle agenzie dichiarazioni che sanno di rottura totale. Tranne poi, a BlogSicilia, il portavoce regionale Giancarlo Cancelleri, ridimensionare l’attacco dicendo: “Volevamo lanciare un segnale a Crocetta perché capisca che non può consentire in nome di nuove alleanze che i nostri emendamenti vengano cassati senza nemmeno prenderli in considerazione”.
Ma è dopo che il segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia cogliendo l’appello della Cisl, oggi a congresso regionale, rilancia il tema delle larghe intese, che scoppia il caos. “Sosteniamo la proposta di Maurizio Bernava per un grande accordo strategico in grado di salvare e rilanciare la Sicilia” dice D’Alia che rimanda agli equilibri nazionali in corso di definizione per esportare anche in Sicilia il modello della responsabilità condivisa: “Siamo in una fase politica dove c’è la necessità di un governo di larghe intese a Palermo come a Roma. E’ importante che le forze politiche siciliane trovino la piu’ ampia convergenza, così da realizzare quei provvedimenti che possano tirarci fuori dal guado economico e sociale nel quale ci troviamo”.
L’altro azionista della maggioranza, il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo che in casa ha una serie di problemi da risolvere e non è certo l’occupazione dei giovani democratici, risponde a tono gelando l’ipotesi di convergenze allargate sul tema delle riforme economiche e sociali in Sicilia. “La coalizione che sostiene il governo Crocetta – dice il segretario regionale del Pd – è quella che ha vinto la elezioni. L’esecutivo gode dell’appoggio della maggioranza all’Ars e non ha alcun bisogno delle larghe intese”. Lupo apre solo all’altra richiesta formulata dalla Cisl di un tavolo regionale sui temi della crisi economica: “Realizzando la più ampia convergenza sulle cose da fare, anche in questa fase in merito a bilancio e finanziaria e poi alle riforme, per il bene della Sicilia: ma tutto ciò è possibile farlo senza allargare la maggioranza” ribadisce.
Schermaglie, posizionamenti, prese di distanza che nel caso di Lupo allontanano sempre più il Pd regionale dalla posizione assunta dal partito nazionale in direzione dove si è votato l’appoggio incondizionato all’operato di Napolitano che domani proporrà il “governassimo” per garantire governabilità al Paese. Tanto che D’Alia non si fa cogliere impreparato e ribate prontamente: “Penso che Lupo debba cominciare a camminare con piedi er terra e non come Alice nel Paese delle meraviglie”.

E Crocetta? Che fa il presidente nel pomeriggio in cui incassa l’avvertimento dei grillini, misura la disponibilità dell’Udc ad una maggioranza che lui stesso ha già “allargato” in occasione del voto sulla riforma elettorale, e deve fare i conti con la stizza di un segretario, quello del suo partito, che forse vede messa in discussione a leadership proprio dal governatore? Non sembra neutra la presenza di Crocetta questa mattina nella sede del Pd occupata dai giovani democratici che chiedono le dimissioni di Lupo, insomma.
Contrariamente al suo costume, Crocetta usa parole docili: “Sono veramente dispiaciuto per le affermazioni del movimento 5 stelle rispetto a presunte rotture con loro. Il dialogo per me è sempre aperto, con loro e con tutti i gruppi parlamentari, un dialogo sui fatti, sui contenuti, sui valori e sull’obiettivo comune di fare rinascere la Sicilia e farla uscire dalla situazione drammatica che vive. Bisogna dare risposte ai giovani, ai poveri, ai disoccupati. Su questo il confronto rimane aperto e spero in questi giorni di di incontrare loro così come gli altri gruppi parlamentari, affinché il rapporto con il Parlamento tutto si impronti all’insegna della Sicilia e del popolo siciliano”. Neanche dovesse vincere il premio di governatore più buono dell’anno. La verità è che il presidente ha uno scoglio serio dietro la porta: un bilancio dove l’unica certezza sono i soldi che non ci sono e una legge di stabilità che vuole preservare dagli attacchi degli altri partiti. Per dare la sua impronta al futuro del governo siciliano. E portare ancora più in alto (mediaticamente almeno) l’idea di un modello Sicilia. Le ambizioni di Crocetta potrebbero portarlo in alto, insomma.
Peccato che ad “ammazzarlo” ci abbia pensato infine lo stesso leader carismatico dei grillini: Beppe Grillo sul Blog scrive: “Il M5S dà fastidio alla partitocrazia siciliana. La vecchia partitocrazia usurata dal clientelismo (Pd, Pdl, Udc e lo stesso Governo di Rosario Crocetta) hanno fatto quadrato sul bilancio. Gli unici che puntano sul vero cambiamento sono i deputati M5S. Ma per la vecchia partitocrazia siciliana gli emendamenti grillini sono fumo negli occhi. Così la Commissione Finanze taglia tutti gli emendamenti al bilancio targato M5S”.

Burattini senza fili

Burattini senza fili:
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"Grillo è uno squilibrato, i Cinque Stelle un branco di burattini", Berlusconi. Per il capo del Modello Unico pdl-pdmenoelle, caso irripetibile al mondo in cui un tizio è responsabile sia del partito di governo che di quello di opposizione per vent'anni, io sarei uno squilibrato. Detto da lui è una medaglia al valore. Il M5S è rimasto il solo soggetto politico a contrastare Berlusconi. Il M5S è il nemico da abbattere su ogni canale televisivo. Berlusconi si riferisce con disprezzo agli attivisti e ai parlamentari del M5S dandogli dei burattini. Ma chi ha creduto in Parlamento che Ruby fosse la nipote di Mubarak? Chi ha occupato in massa il Tribunale della Repubblica di Milano? Burattini senza fili che non hanno nemmeno bisogno di ordini. Muovono la coda per puro riflesso.

23 aprile 2013

Ars, contro-manovra finanziaria del M5S: far pagare chi rapina la Sicilia

Ars, contro-manovra finanziaria del M5S: far pagare chi rapina la Sicilia

Il M5S dà fastidio alla partitocrazia siciliana

Il M5S dà fastidio alla partitocrazia siciliana:
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"Ormai è rottura totale tra il MoVimento 5 Stelle e la vecchia e clientelare politica siciliana. La vecchia partitocrazia usurata dal clientelismo (Pd, Pdl, Udc e lo stesso Governo di Rosario Crocetta) hanno fatto quadrato sul bilancio.Gli unici che puntano sul vero cambiamento sono i deputati M5S. Ma per la vecchia partitocrazia siciliana gli emendamenti grillini sono fumo negli occhi. Così la Commissione Finanze taglia tutti gli emendamenti al bilancio targato M5S. Alla vecchia partitocrazia siciliana e al Governo Crocetta dà molto fastidio la freschezza dei giovani deputati M5S, infastidisce avere intorno giovani che viaggiano a doppia velocità e hanno le idee chiare. Il M5S ha rastrellato circa 330 milioni di euro dalle pieghe truffaldine del bilancio regionale, colpendo sprechi e spese inutili. Clientele che, da anni, si dividono Governo e parlamentari di "comodo". Una somma utilizzabile per l’avvio di concrete politiche di rilancio economico, sostegno sociale ed equità tra diverse fasce di cittadini. Ecco perché il M5S dà fastidio. Circa 110 milioni, sarebbero andati a sostegno del sistema Piccole e medie imprese; una parte per finanziare il reddito di dignità (circa 440 euro per qualche migliaio di siciliani "poverissimi"), riduzione Irap, finanziamento della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 in favore dei lavoratori della formazione professionale. Ieri sera il Parlamento siciliano ha perso l’ennesima occasione di mostrarsi rinnovato. Scandali vecchi e nuovi coperti e avallati da un Governo, il Governo Crocetta, che mostra con sempre maggiore chiarezza il volto del clientelismo da vecchia Sicilia tardo democristiana." Segnalazione da LinkSicilia

I pensieri di Renzi

I pensieri di Renzi:
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"Sto con Marchionne senza se e senza ma. (12 gennaio 2011)

La privatizzazione dell'acqua è necessaria agli investimenti. (4 giugno 2011)

Sarò sbrigativo: a me dell'articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po' frega de' meno. (27 marzo 2012)

Sono favorevole ai termovalorizzatori, ci sono in tutta Europa e non fanno venire il cancro. (21 aprile 2012) " Matteo Renzi

Cittadini tra i cittadini

Cittadini tra i cittadini:
Vito Crimi Calmante Universale
(10:37)
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In quest'ultimo tranquillo week end di vomito è successo un fatto straordinario. Di fronte a Montecitorio era assiepata una folla inferocita per l'ennesimo sberleffo del potere. Per l'inciucio conclamato, per il matrimonio osceno tra due amanti, il pdl e il pdmenoelle, che copulavano da vent'anni. Per la nomina di un ottuagenario spacciata come "gesto di responsabilità". L'estremo bacio della pantofola a un signore presente in Parlamento dal 1953 (un sessantennio, nozze di diamante con la politica) che cazzia i partiti come se lui non ne fosse la più alta e storica testimonianza. La Polizia, la Digos, i Carabinieri facevano barriera. Dalla porte principale del palazzo sono usciti i deputati e i senatori del MoVimento 5 Stelle per parlare con la gente, ascoltarla, dare delle risposte. Cittadini tra i cittadini. Crimi ha agito da Calmante Universale nuotando tra i presenti. La gente ha applaudito. I ragazzi del M5S si sono mescolati ai manifestanti senza alcun timore.

gasparri_medio.jpg Nel mentre "Tom Tom" Gasparri mostrava il dito medio alla piazza in segno di riconciliazione, protetto da un nutrito numero di guardie del corpo, e arringava "Finisca la violenza di Grillo. Basta torniamo alla civiltà". Forse alludeva all'olio di ricino e al manganello. Il noto "economista" Giovanardi (così è stato etichettato dal Corrierone) ha avuto le visioni. Ha visto i fascisti "Chi contesta i rappresentanti del popolo (lui è stato "nominato" da Berlusconi grazie al Porcellum, non rappresenta nessuno, ndr), li insulta, li aggredisce è fascista. Del resto i deputati grillini ricordano i deputati fascisti che uscivano fuori sulla piazza a aizzare i manifestanti". L'esatto contrario della verità. I parlamentari del M5S hanno tranquillizzato gli animi di chi protestava contro l'ennesimo vaffanculo ricevuto dalla casta. Dovrebbero ringraziarli. Noi non abbiamo bisogno di una scorta, giriamo in tram, in autobus senza paura. Voi con le auto blu e con la scorta per difendervi dalla rabbia dei cittadini che dite di rappresentare. Forse è il caso che facciate un esame di coscienza invece di fuggire tra i vicoli e ignorare la protesta.

I numeri delle 'Quirinarie'

I numeri delle 'Quirinarie':
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Lo scorso 15 aprile, 48.292 persone sono state chiamate a partecipare all'elezione del candidato Presidente della Repubblica del MoVimento 5 Stelle. Il processo dei due turni di voto è stato verificato dalla società di certificazione internazionale DNV Business Assurance.

I voti espressi sono stati 28.518, così ripartiti:

- Gabanelli Milena Jole: 5.796

- Strada Luigi detto Gino: 4.938

- Rodota' Stefano: 4.677

- Zagrebelsky Gustavo: 4.335

- Imposimato Ferdinando: 2.476

- Bonino Emma: 2.200

- Caselli Gian Carlo: 1.761

- Prodi Romano: 1.394

- Fo Dario: 941

Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli e Gino Strada, Stefano Rodotà ha accettato di candidarsi ed è stato il candidato votato dal MoVimento 5 Stelle in aula.

Nei sei turni di votazione Rodotà è stato votato rispettivamente 240, 230, 250, 213, 210, 217 volte. Il numero dei parlamentari 5 stelle è di 163.

MoVimento 5 Stelle primo assoluto

MoVimento 5 Stelle primo assoluto:
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"Alle elezioni regionali di Febbraio i 5 Stelle presero in Lombardia il 13%, in Molise il 16% e in Lazio 20%. In quella stessa data, però, e in quelle stesse regioni, il Movimento prese in Lombardia il 19%, in Molise e nel Lazio il 27%. L'identica cosa è successa in Friuli Venezia Giulia.

Confrontare i dati elettorali delle regionali e delle politiche, e partire da qui per tentare di dimostrare un calo di consensi in atto verso il Movimento, equivale a produrre un evidente falso.

Intanto il sondaggio di ieri di Emg/La7 dà il Movimento primo partito a livello nazionale al 29.1%, il pdl al 27,1% e il pdmenoelle al 20,3%" Cecilia C.

BeagleBone Black packs 1GHz ARM CPU, 512MB RAM for just $45 (video)

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The BeagleBone might be just the piece of kit for the DIY set itching to boot Linux in 10 seconds, but the freshly unveiled BeagleBone Black packs an even greater punch -- and the same speedy start times -- at just half the price of its predecessor. The $45 credit card-sized package totes a 1GHz ARM Cortex-A8 processor, 3D graphics accelerator, a pair of PRU 32-bit RISC CPUs, 2GB of built-in storage, a microSD slot and 512MB of RAM. Connectivity-wise, the canine-themed board carries support for USB, Ethernet, micro-HDMI and two 46 pin headers. Those pining for hardware flexibility can make use of the platform's existing "cape" hardware add-ons. Though it ships from Texas Instruments with Angstrom Linux on board, it's also tuned to support Android and Ubuntu, and arrives pre-loaded with the Cloud9 IDE. BeagleBone Black is already up for grabs in limited quantities, but it's expected to ship en masse by the end of May. Hit the second source link to start ordering, or head past the break for a video tour of the pint-sized computer.
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Source: BeagleBoard, Texas Instruments

22 aprile 2013

L’inciucio del Colle: Grillo smonta i teoremi su M5S

L’inciucio del Colle: Grillo smonta i teoremi su M5S:

Si dicono tante cose sul leader di M5S ma la verità è che Grillo non vuole arrendersi al declino sociale-economico dell’Italia. Ecco perchè non va accusato di disonestà


Beppe Grillo
Beppe Grillo ha finalmente rotto il silenzio e rispondendo alle domande dei giornalisti ha fatto luce su tutta una serie di questioni.
Il comico ha dato risposte da leader e si è dimostrato tutt’altro che sprovveduto e politicamente immaturo. La sua voce era concitata e le sue affermazioni chiare e nette.
Non parlava agli elettori di sinistra o destra, ma agli italiani e diceva parole tutt’altro che prive di senso.
Non parlava il politichese, ma un linguaggio comprensibile a tutti. In questa straordinaria forza comunicativa, che gli nasce da una conoscenza diretta della realtà italiana che nessun altro leader politico al momento può vantare, probabilmente è la ragione del suo successo.
Ma non solo. È da ricercarsi anche nella passione che egli mette nel parlare di politica. Si sente che egli non parla da politico di professione. Non ha interessi da difendere ed ha l’ardore di un uomo che con onestà ama il suo paese e che non vuole arrendersi al declino sociale ed economico dell’Italia.
Questo gli va riconosciuto e per questo merita il rispetto di noi tutti. Si può non condividere il suo modo di fare politica, ma non lo si può accusare di disonestà.
Dalle risposte che ha dato ai giornalisti, dicevamo che sono emersi gli aspetti centrali delle ragioni per cui i grillini non hanno fatto il governo con il PD.
Non c’è stato alcun accordo possibile con il Partito Democratico per la formazione di un governo, in quanto Bersani non era interessato ad un dialogo sui punti centrali dei Movimento Cinque Stelle, cioè scuola pubblica, sanità pubblica, ecc., ma solo ad utilizzare i voti dei grillini.
Insomma non è vero che i grillini non hanno voluto cooperare (stando a quello che ha detto Grillo), ma è stato il PD ad impedire un vero dialogo costruttivo. E la prova di questo modo di fare di Bersani è emersa in maniera chiara e netta in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Il ceto dirigente del PD, pur di non eleggere Rodotà, che era un buon candidato ha preferito l’accordo con il PDL sul nome di  Napolitano, riducendo ancora ulteriormente gli spazi di democrazia del nostro paese, ed impedendo qualunque possibilità di cambiamento.
Per difendere gli interessi della casta o meglio di un “direttorio” anni luce lontano anche dalla passione dei propri militanti, Bersani  ha scelto di far rieleggere  Napolitano.
È assurdo, ma è così. Sembra una scena da film dell’assurdo, ma è purtroppo la realtà in cui viviamo.
Ed in questo teatro della politica italiana sembra un paradosso ma oggi è spettato ad un comico- che ha dimostrato di avere le spalle grosse ed una grande dignità-  di ricordarci che lui e i grillini lottano per  la scuola e la sanità pubblica e per la democrazia in un paese, in cui non c’è più un parlamento che legifera ed in cui tutto viene deciso attraverso decreti legge.
È toccato sempre al comico ricordarci che il vero male dell’Italia siamo noi stessi. Non si può ricominciare se non cambia l’atteggiamento degli italiani verso la politica. Non si capisce perché continuino a votare certi uomini politici che ci hanno portato al fallimento e perché continuino ad ignorare qualunque possibilità di cambiamento.
Sono stati gli italiani a votare quei parlamentari del PD che del PDL che hanno consentito la rielezione di Napolitano.
Sono stati loro a legittimarli a continuare a tutelare i loro  interessi e ad ignorare lo stato di crisi in cui versa il nostro paese.

Il discorso di Napolitano

Il discorso di Napolitano:
Gli sta dando degli stronzi e gli stronzi applaudono
— massimo mantellini (@mante) April 22, 2013

Napolitano reloaded

Napolitano reloaded:
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"Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente. (2 marzo 2013)

L’ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire: "state tranquilli io posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni". Sia perché sono convinto che i padri costituenti concepirono il ruolo del presidente della Repubblica sulla misura dei sette anni, infatti non è un caso che nessun presidente della Repubblica abbia fatto un secondo mandato, e sia perché ci sono fattori di età e limitazioni dal punto di vista funzionale crescenti (1 marzo 2013)." Giorgio Napolitano

Franceschini nel mondo reale

Franceschini nel mondo reale:
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Franceschini viveva da anni in un mondo dorato e parallelo. L'altro ieri un amico l'ha portato a cena fuori e il contatto con il mondo esterno è stato brusco e doloroso. Un folto gruppo di persone l'ha riconosciuto e contestato. La sua reazione è stata di negare la realtà. Ha raccontato infatti di "centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano". Peccato che fossero persone della sua area politica come dimostra questo video. Non riesce a credere che gli italiani contestino la rielezione di Napolitano e ha provato a darsi una sua spiegazione: "Gli italiani sono un popolo di 60 milioni di persone, che hanno ben altri problemi a cui pensare. C’è un pezzo di loro che frequenta la rete e che in parte è aggressiva. Ma chi va sui social non rappresenta tutta l’Italia. Questo è il meccanismo Casaleggio".

Corso di fotografia: ISO, esposimetro e correzione dell'esposizione

Corso di fotografia: ISO, esposimetro e correzione dell'esposizione: Guida fotografica - completiamo i concetti base di tempo di posa e apertura del diaframma introducendo la variabile sensibilità e parlando di esposimetro: come funziona, quando sbaglia, come correggere.

Soldi pubblici, da oggi politici obbligati alla vera trasparenza

Soldi pubblici, da oggi politici obbligati alla vera trasparenza: È appena entrato in vigore il decreto 33/2013, che obbliga le pubbliche amministrazioni alla totale trasparenza. I siti di comuni, regioni e altro dovranno dirci tutto su ciò che fanno e come spendono il denaro pubblico.

Da XDA un nuovo strumento per la sicurezza del tuo smartphone

Da XDA un nuovo strumento per la sicurezza del tuo smartphone:
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Decad3nce, utente senior di XDA, ha rilasciato lo scorso anno un’applicazione dedicata alla sicurezza del proprio smartphone che, a differenza di altre analoghe come Cerebrus o Lookout, non utilizza alcuna connessione dati ma opera esclusivamente in locale con controllo remoto via SMS.
Basterà inviare infatti inviare un semplice SMS, con la frase che abbiamo scelto come password, per attivare una (o tutte) delle seguenti quattro azioni : bloccare il telefono, riprodurre un particolare suono (ad esempio una sirena), geolocalizzare il telefono con il GPS, formattare totalmente i dati.
Oltre alle suddette opzioni di controllo remoto, aeGis integra la possibilità di effettuare un backup delle chiamate o degli SMS attraverso Google Drive o Dropbox, consente inoltre di poter esser lanciato direttamente dal dialer con un codice specifico (nascondendosi quindi dalla lista delle applicazioni) e di impostare una password per la sua configurazione.
Lo sviluppatore, oltre a rilasciare il codice sorgente completo, ha anche predisposto una versione “donate” identica a quella gratuita per chi voglia contribuire allo sviluppo.
A seguire il consueto bottone per il download ed una video recensione curata da XDA.
Get it on Google Play


(Continua...)
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Napolitano bis, Funeral Party - Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano

Napolitano bis, Funeral Party - Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano

se fosse vero, ecco spiegato come ha superato il quorum dei 2/3

.....ogni scheda rigorosamente segnata e firmata....

Un sito per i ragazzi siciliani che cercano lavoro

Un sito per i ragazzi siciliani che cercano lavoro:
Un portale online che aiuta i ragazzi siciliani a trovare la propria strada nel mondo del lavoro, attraverso un motore di ricerca che analizza le capacità degli utenti e li connette con le richieste delle aziende, tramite schede sulle imprese e sulle professioni più richieste dal mercato, e con career days virtuali nei quali i giovani incontreranno professionisti di tutta Italia.
Si chiama Risorse di Sicilia (www.risorsedisicilia.it) ed è un sito creato dall’associazione Lavoratorio e dalla società Emblema. L’idea l’hanno avuta quattro ragazzi di Palermo, tutti neo laureati under 30, vincitori di una delle borse finanziate dal Miur nell’ambito del progetto Smart Cities and Communities and Social Innovation.
Sono Silvia Amato, presidente dell’associazione Lavoratorio, studentessa di Giurisprudenza di 25 anni, Alessandra Cocuzza, psicologa del lavoro di 30 anni, che si occupa della progettazione e realizzazione dei contenuti scientifici connessi all’attività dell’associazione,
Francesco De Bernardis, anche lui 30enne, ingegnere gestionale esperto di new media, che cura la comunicazione online e le attività sui social network, ed Elisabetta Li Voti, 24enne laureata in Scienze della Comunicazione e business accout manager dell’associazione, è lei il punto di riferimento per i contatti con il mondo aziendale.
“Siamo partiti da un dato di fatto – racconta Silvia Amato – in Sicilia non è facile trovare lavoro ma, a fronte di tassi di disoccupazione altissimi, ci sono aziende che non riescono a rintracciare sul mercato i profili che cercano. E questo perché manca un canale unitario che leghi domanda e offerta. Non solo, la maggior parte delle volte l’orientamento professionale viene offerto solo a studenti universitari, soggetti che ormai hanno intrapreso una determinata strada verso il mondo del lavoro. L’orientamento che abbiamo in mente, invece, è un percorso unitario che inizia dagli ultimi anni di scuola superiore e accompagna i ragazzi verso la laurea o al lavoro che fa per loro. Non abbiamo l’illusione di risolvere il problema della disoccupazione, ma può essere una soluzione innovativa e al passo con gli strumenti usati nel resto del mondo”.
Il progetto Risorse di Sicilia si articola su più punti. C’è, intanto, un motore di ricerca delle professioni, a cui l’utente può accedere ed essere aiutato nella ricerca di una posizione lavorativa che più si avvicina ai propri studi e competenze. Ci sono anche più di 300 schede di ogni professione, dove viene illustrato il mestiere, quale può essere il percorso di studi per arrivarci e quali sono le caratteristiche necessarie per ricoprire quel ruolo.
Per ogni professione c’è una scala che indica le probabilità di trovare lavoro in quel settore. Oltre alle schede delle professioni ci sono quelle delle singole aziende che fanno parte del network, dove queste comunicheranno i propri bisogni occupazionali. Sono previsti, inoltre, seminari su modello delle web tv e career days, fiere virtuali dove i ragazzi incontreranno in video conferenza i professionisti di tutta Italia per colloqui di lavoro.
“E’ una sfida innovativa – spiega Tommaso Aiello, imprenditore palermitano alla guida di Emblema, la società con sede a Bologna che coordina il progetto Risorse di Sicilia – la maggior parte dei giovani siciliani conosce solo le professioni standard, ignorandone altre meno conosciute ma molto richieste dal mondo dell’impresa. E Il web può essere molto utile in questo”.
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La storia di LibreOffice raccontata da Italo Vignoli

La storia di LibreOffice raccontata da Italo Vignoli: Per tutti gli amanti del software libero ecco un approfondimento da non perdere. Italo Vignoli ha questa mattina pubblicato su SpeakerDeck l'intera presentazione sulla storia di LibreOffice dalle sue origini sino ad oggi.

Il mini-supercomputer Parallela è pronto al via

Il mini-supercomputer Parallela è pronto al via: Dopo aver cercato (e trovato) tramite Kickstarter i finanziamenti necessari ad avviare la fase di effettiva produzione, Adapteva ha ora mostrato la prima scheda che sarà avviata alla produzione i massa e quindi commercializzata.

Huawei Ascend P1: disponibile l’update ad Android Jelly Bean e Emotion UI 1.5

Huawei Ascend P1: disponibile l’update ad Android Jelly Bean e Emotion UI 1.5:
L’Huawei Ascend P1, uno dei device di fascia medio-alta proposti dall’azienda orientale, è destinato a ricevere l’aggiornamento a Jelly Bean in un futuro non troppo lontano. Il dispositivo, che presenta un hardware praticamente identico al Galaxy Nexus per processore e RAM, una grande velocità del sistema e uno schermo Super AMOLED qHD, è attualmente in vendita a circa 240€ in rete, ma è uno dei migliori per rapporto qualità/prezzo.(...)
Continua a leggere Huawei Ascend P1: disponibile l’update ad Android Jelly Bean e Emotion UI 1.5 su Androidiani.Com

Pellicole dbrand per Nexus 4 – la prova di Androidiani.com

Pellicole dbrand per Nexus 4 – la prova di Androidiani.com:
Dbrand è un marchio canadese leader nella produzione di particolari pellicole che stanno letteralmente spopolando sul suolo americano e non. Queste pellicole non sono i normali proteggi schermo ai quali siamo abituati, bensì vanno a rivestire quello che è il telefono o tablet in se, display escluso.
(...)
Continua a leggere Pellicole dbrand per Nexus 4 – la prova di Androidiani.com su Androidiani.Com

21 aprile 2013

Beppe Grillo a Roma

Beppe Grillo a Roma:
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La piazza (piazza dei Santissimi Apostoli) era lunga e stretta, non siamo riusciti a entrare. I giornalisti e le telecamere hanno fatto da tappo al mio ingresso in piazza. Non c'era palco, non c'era nulla, dovevo solo salutare i cittadini. La Digos mi ha detto che potevano esserci dei pericoli: un signore è caduto su una bicicletta, cose da ressa. Sono salito sul tettuccio di una macchina (l'ho quasi sfasciata) per salutare. La Digos ci ha quindi consigliato di andar via e sono tornato in albergo. La passseggiata che ha seguito era assolutamente pacifica, una bella passeggiata al sole di Roma.

Il Friuli sarà forse la prima regione a 5 Stelle. A maggio saremo di nuovo a Roma per sostenere il candidato sindaco del M5S, Marcello De Vito. Ci sono 140 comuni che presentano una lista M5S. Non ci fermano più. Hanno fatto questo inciucione gigantesco per rubare un po' di tempo. Noi non gli daremo tregua. Andiamo avanti!

Napolitano dixit

Napolitano dixit:
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"Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013).

La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all’italiana (14 aprile 2013)". Giorgio Napolitano

19 aprile 2013

Perché no, Bersani? #RodotàPerchéNo

Perché no, Bersani? #RodotàPerchéNo:
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>>> Oggi, venerdì 19 aprile, sarò alle 12 a Manzano, alle 18 a Tolmezzo e alle 21 a Udine. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa <<<

Perché il no inflessibile a Rodotà da parte di Bersani? E' una bella domanda. Un quesito a cui non c'è risposta, della serie chi siamo? dove andiamo? esiste l'intelligenza sugli altri pianeti e nel pdmenoelle? Ieri notte i gloriosi resti dello "squadrone" (copyright Bersani) si sono riuniti per valutare una rosa di nomi. Si dice che abbiano spaziato da D'Alema a Amato, da Mattarella a un Marini redivivo, a Prodi, gli unici esclusi sono stati Renzi, il sindaco fantasma di Firenze, per motivi di età, Berlusconi perché ufficialmente di un altro partito e Stefano Rodotà per motivi sconosciuti, forse perché non corruttibile. Un peccato mortale in politica. Il suo curriculum è di tutto rispetto:
Ha insegnato nelle università di Macerata, Genova e Roma, dove è stato professore ordinario di diritto civile e gli è stato conferito il titolo di professore emerito. Ha insegnato in molte università europee, Stati Uniti d'America, America Latina, Canada, Australia e India. Professore invitato presso l'All Souls College di Oxford e la Stanford School of Law. Insegnato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Collaborato con il Collège de France. Laurea honoris causa dall'Università Michel de Montaigne Bordeaux 3 e dall'Università degli Studi di Macerata. Ha scritto e curato numerosi saggi, tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese.
Troppo colto? Troppo indipendente? Troppo onesto? Troppo popolare? Troppo presidente di tutti? Troppo pericoloso per i processi di Berlusconi? Troppo intransigente verso scandali come MPS? Io vorrei una risposta da Bersani, non lo capisco, non riesco a capacitarmi del fatto che il suo partito non voti Rodotà. Proviene dalla sua area politica. E' un uomo integerrimo. Se votato da Pd, Sel e M5S dal quarto turno avrebbe la maggioranza necessaria per essere eletto.

Perché no? Bersani questo lo devi spiegare al Paese. Perché no? Se non c'è un motivo allora significa che ci sono dei motivi inconfessabili. Perché no Bersani?

3Ditaly scommette sull'Italia che innova con la stampa 3D

3Ditaly scommette sull'Italia che innova con la stampa 3D: Nasce a Roma il primo laboratorio 3DItaly, dove stampare i propri progetti, imparare come funziona la stampa 3D, avvicinarsi a inventori e maker. Un esperimento d'avanguardia simbolo d'innovazione e modernità.

18 aprile 2013

Ultima fermata Capranica

Ultima fermata Capranica:
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>>> Oggi, giovedì 18 aprile sarò alle 12 a Grado, alle 18 a Trieste e alle 21 a Gorizia. Domani, venerdì 19 aprile sarò alle 12 a Manzano, alle 18 a Tolmezzo e alle 21 a Udine. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa <<<

Queste giornate di primavera ricordano un altro aprile, quello del 1945. La fine di una lunga guerra e la volontà di ricostruzione. Il Paese, come allora, è in macerie. C'è però una differenza, tra il comico e il tragico. Nessuno dopo il 25 aprile si azzardò a girare per le strade in fez e camicia nera. I fascisti si dileguarono o cambiarono casacca. Il ventennio mussoliniano si concluse nel peggiore dei modi, ma nel dopoguerra almeno non si candidarono al Governo i superstiti del Gran Consiglio del Fascismo. Non ci fu un inciucio tra Togliatti e Dino Grandi. I responsabili non si ripresentarono come salvatori della Patria come avviene con Berlusconi, Bersani e D'Alema. La Nazione prese atto del disastro a cui l'aveva condotta il fascismo e voltò pagina. Il teatro Capranica, ieri sera a Roma, ricordava un altro teatro, il Lirico di Milano, dove Mussolini tenne l'ultimo discorso il 16 dicembre del 1944 per ricompattare i resti delle camice nere. Capranica è l'ultima raffica dell'inciucio. Gargamella ha inseguito i puffi presenti in sala per convincerli a votare l'ex democristiano Marini, candidato dal pdl, invece di Rodotà, che sarebbe acclamato dagli italiani per plebiscito. Marini rappresenta lo status quo, la garanzia di un governo Bersani "amico del giaguaro" che vuole smacchiare lo psiconano con la lingua, la nomina di un ministro della Giustizia non ostile a Berlusconi e forse l'innalzamento di quest'ultimo a senatore a vita il prossimo anno. Nessuno ha spiegato a Bersani che l'Italia è cambiata, che non vuole più accordi sottobanco con lo psiconano come è avvenuto negli ultimi vent'anni. Il Paese vuole togliersi, definitivamente, il sudario in cui l'hanno avvolta i caporioni del pdl e del pdmenoelle. La guerra è finita, arrendetevi. Liberateci per sempre dalla vostra presenza. Siamo esausti.

Processo Skipper, l’ex sindaco Cammarata condannato a tre anni

Processo Skipper, l’ex sindaco Cammarata condannato a tre anni:
L’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata è stato condannato a tre anni di carcere nel processo che  lo vede imputato per abuso d’ufficio e falso.
Secondo la Procura di  Palermo Cammarata avrebbe usato un dipendente della Gesip, Franco Alioto, come skipper per la sua barca. Accuse che l’ex sindaco ha sempre respinto. Al termine della requisitoria il pm Laura Vaccaro aveva chiesto per Cammarata la pena a quattro anni. Condannato a tre anni anche il coimputato Alioto.

Partito Pirata Italiano: ecco il programma elettorale

Partito Pirata Italiano: ecco il programma elettorale: Sabato 20 aprile il Partito Pirata Italiano organizza una giornata di incontro e confronto su diritti digitali, democrazia e trasparenza a Roma. Sono 6 i punti sul digitale: software libero, open data, Smart City, Wi-Fi metropolitano gratuito, Liquid FeedBack e Bitcoin.

Anonymous avrà il suo sito di notizie e controinformazione

Anonymous avrà il suo sito di notizie e controinformazione: Your Anon News sarà il sito di notizie di Anonymous che si occuperà di controinformazione. Accoglierà i contenuti dei migliori reporter indipendenti online. Il progetto ha raccolto 54.668 dollari grazie al crowd funding.

17 aprile 2013

Stefano Rodota' candidato Presidente della Repubblica

Stefano Rodota' candidato Presidente della Repubblica:
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Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli, ho chiesto a Gino Strada che ha optato per la candidatura di Stefano Rodotà. Ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che pertanto sarà il candidato votato dal MoVimento 5 Stelle. Beppe Grillo

Apre Etnaland Themepark Divertimento e posti di lavoro

Apre Etnaland Themepark Divertimento e posti di lavoro:
Quello che sarà il più grande Parco tematico del Sud Italia affiancherà il parco acquatico di Etnaland. E' frutto di un investimento da 50 milioni di euro e darà lavoro ad oltre 200 impiegati.

Bersani e le Berlusconarie

Bersani e le Berlusconarie:
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>>> Oggi, mercoledì 17 aprile, sarò alle 17 a Maniago e alle 21 a Pordenone, piazza XX settembre. Domani, giovedì 18 aprile sarò alle 12 a Grado, alle 18 a Trieste e alle 21 a Gorizia. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa <<<

Mi è stato segnalato un commento da l'Espresso sulle elezioni del presidente della Repubblica:

"Qui è in gioco la sopravvivenza dello Stato Repubblicano italiano. Il pd ne ha la responsabilità. Eleggete un mostro e questa nazione cadrà." Inviato da emadeca.

Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d'ordine del pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D'Alema e Amato. Due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio Superiore della Magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D'Alema, il principe dell'inciucio, e Amato, l'ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali. Dopo l'occupazione del Tribunale di Milano da parte dei suoi parlamentari, vorrebbe occupare anche il Quirinale. Dal suo punto di vista è un legittimo obiettivo, per Bersani è il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile. Finora questo signore ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per farsi i cazzi suoi. Non ha risposto alla richiesta di rinunciare ai 46 milioni di euro di finanziamento elettorale, (il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro), non ha fatto una piega su una proposta congiunta di incandidabilità di Berlusconi, nè per la legge sul conflitto di interessi. Voleva tutto in cambio di nulla per sopravvivere a sé stesso.

Il M5S ha espresso i suoi nomi consultando decine di migliaia di iscritti. Ha votato persone come Gabanelli, Strada, Rodota', Zagrebelsky, Imposimato. Il pdmenoelle ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi per proporre D'Alema, Amato, Violante come ruotino di scorta o un presidente dell'inciucio dell'ultimo momento. Un loro settennato consegnerà l'Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario. E' bene saperlo in anticipo. Ognuno si prenda le sue responsabilità.

16 aprile 2013

DevCorner: le basi dello sviluppo, Activity ed Intent

DevCorner: le basi dello sviluppo, Activity ed Intent:
DevCorner
Puntuale come un orologio sulla home (quelli svizzeri hanno fatto il loro tempo), torna DevCorner e, come promesso la settimana scorsa, questa volta è il momento di un po’ di sana teoria sulle basi della programmazione Android.
Partiamo quindi da uno dei concetti fondamentali, necessari da capire per comprendere come funziona un’applicazione: l’Activity (o Attività).

Cos’è un’Activity?

Ogni volta che usiamo un’applicazione, soprattutto su versioni di Android come Gingerbread e precedenti, possiamo notare facilmente dei cambiamenti di schermata: ad ognuna di queste “finestre” corrisponde verosimilmente un’Activity (un discorso a parte meriterebbero i Fragment, che non mancheremo di spiegarvi a tempo debito): ognuna di quelle interfacce rappresenta una porzione di applicazione ben precisa che può eseguire determinate operazioni e può interagire con l’utente tramite diverse componenti di input (ovviamente il touch, ma anche eventuali tasti hardware).

Solitamente le Activity utilizzano componenti grafiche già definite (campi di testo, bottoni, visualizzatori di immagini…), ma questa non è necessariamente la regola (gli sviluppatori di giochi, ad esempio, sono spesso costretti a rinunciare a questa comodità).(Continua...)
Leggi il resto di DevCorner: le basi dello sviluppo, Activity ed Intent

Appello a Bersani: vota la Gabanelli!

Appello a Bersani: vota la Gabanelli!:
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Il MoVimento ha espresso un miracolo: la signora Gabanelli Presidente della Repubblica italiana. E' straordinario, proprio in sintonia col MoVimento. Io spero vivamente che accetti e volevo dare un consiglio a Bersani. Senza ironie, senza battute. Seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro: voti la Gabanelli anche lei. Voti una signora che ha sempre fatto bene il suo lavoro. La Gabanelli è una che non ha mai fatto inciuci con Berlusconi, un miracolo di questi tempi. E poi è una signora. Sarebbe veramente un grande segnale. Sì, qualcuno ha detto che potrebbe diventare con la Gabanelli la Repubblica delle manette. Eh! Chissà che non sia un'idea anche quella con la quale ci potremmo togliere qualche soddisfazione. Ci pensi Bersani, ci pensi. Potrebbe essere veramente l'inizio di una, chissà, collaborazione. Provi. Provi a votarla. E cominciamo da lì. Poi vedremo: rimborsi elettorali, legge anti corruzione, incandidabilità di Berlusconi. Magari troveremo una convergenza. Se non con lei, con i giovani del PD. Grazie per l'ascolto.

La merda straripante contro il M5S

La merda straripante contro il M5S:
"Ragazzi non possiamo più stare a guardare questo schifo! Non riescono a dare al MoVimento una connotazione 'partitica - politica' (perché non c'è!!!) così ci cacciano in tutti i buchi più neri: Grillopound, Grillusconi, il Costarica, Santoro che tutte le settimane rappresenta la propria patetica farsa e invita pure la tirolese pentita, la Le Pen, gli operai incazzati e aizzati a dovere da chi ne ha un evidente tornaconto, tutti i santi giorni la Repubblica & Co. con articoli palesemente faziosi, il telegiornale di raitre dove si leggono i commenti al blog, che forse loro stessi hanno scritto... li vedi proprio che sono marci, non leggono quelli più sotto, ma solo quelli che che servono ai loro vomitevoli scopi manipolatori. Citando anche l'autore, fasullo! Tutti i sottintesi durante i programmi che autodefiniscono di INFORMAZIONE, Le mezze frasi per dare a intendere senza dire, le faccette della Gruber, il vassallaggio dei vari leccaculini che strisciano dietro a questi Signorotti della Tv, che quando arrivano negli studi sembra che sia entrato il padreterno in persona. I doppisensi, la satira pesante, cinica e volgare che la devi accettare per forza, perché si sa è satira e alla satira non si può rispondere, si deve prendere così com'è.... MI CHIEDO: E' QUESTA LA DEMOCRAZIA??! Non ne possiamo più di stare a guardare tutta questa MERDA di AUTENTICO FASCISMO in silenzio! Ne abbiamo le palle piene di questa violenza! LI VOGLIAMO FUORI DALLA NOSTRA VITA!!" Mariagrazia T., Genova

Angoli stondati: arriva nel Play Store l’app preferita di Apple!

Angoli stondati: arriva nel Play Store l’app preferita di Apple!:
rounded corners
Si chiama RoundR, ma nel suo banner campeggia chiaramente la scritta “Rounded Corners”, ovvero i famigerati angoli stondati. Lo scopo di quest’app infatti è semplice, ma non ha nulla a che fare con le cause in tribunale: arrotondare gli angoli dello schermo del nostro dispositivo Android, sia esso uno smartphone piuttosto che un tablet.
L’utilizzo è molto semplice, potremo infatti decidere quale dei quattro angoli smussare (da uno a tutti quanti), e selezionare poi il raggio della stondatura (entro un certo limite). L’effetto sarà presente ovunque nel sistema, giochi compresi (salvo conflitti), difatti l’unico permesso richiesto dall’app recita “Consente all’app di spostarsi sopra ad altre app o parti dell’interfaccia utente“: in pratica è un’applicazione che rimane sempre in primo piano “annerendo” gli angoli.
RoundR è particolarmente efficace se utilizzate foto come sfondo, donando loro un effetto cornice, ma non è in effetti ugualmente valida su qualsiasi tipo di app o wallpaper. Un’opzione per disabilitarla in maniera selettiva sarebbe stata gradita, ma considerando che l’app è open-source ed è appena stata pubblicata non è il caso di essere troppo severi. E poi chissà che Apple non le faccia causa!
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Prima Gabanelli, secondo Strada, terzo Rodotà #Presidente5Stelle

Prima Gabanelli, secondo Strada, terzo Rodotà #Presidente5Stelle:
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Si è conclusa la verifica dei voti assegnati ai nove candidati per la Presidenza della Repubblica. Di seguito la classifica completa. Ringrazio chi ha votato che, ricordo, doveva essere iscritto al MoVimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012 con un documento di identità digitalizzato.

1. Gabanelli Milena Jole

2. Strada Luigi detto Gino

3. Rodota' Stefano

4. Zagrebelsky Gustavo

5. Imposimato Ferdinando

6. Bonino Emma

7. Caselli Gian Carlo

8. Prodi Romano

9. Fo Dario

P.S. Da oggi, martedì 16 aprile sarò in Friuli Venezia Giulia per la campagna elettorale del MoVimento 5 Stelle per la presidenza della Regione. Il candidato portavoce presidente per il M5S è Saverio Galluccio. Le dirette streaming di tutti gli eventi saranno trasmesse su La Cosa.

Google Glass ufficiali: specifiche complete e app nel Play Store

Google Glass ufficiali: specifiche complete e app nel Play Store:
glass
È senz’altro un risveglio all’insegna di Google Glass quello che ci accompagna quest’oggi, con continue notizie che si susseguono senza sosta, tanto che non è facile fare ordine tra quelle buone e quelle un po’ meno buone. Iniziamo intanto dalle cose chiare e semplici: le caratteristiche teniche degli occhiali di Google, così come riportate sulla pagina di supporto dell’azienda.
  • Display: ad alta risoluzione, equivalente ad un 25” visto da circa 2 metri e mezzo
  • Fotocamera5 megapixel con registrazione video a 720p
  • Audioconduzione ossea
  • ConnettivitàWi-Fi – 802.11b/g Bluetooth
  • Memoria interna: 16 GB totali di cui 12 disponibili per l’utente, sincronizzati con Google cloud storage.
  • Batteriaun giorno di uso tipico. Alcune caratteristiche, come gli Hangout e la registrazione video sono più esigenti in termini di batteria
  • Compatibilità: qualsiasi telefono Bluetooth. L’app MyGlass richiede Android 4.0.3 (Ice Cream Sandwich) o successivo. MyGlass abilità GPS e SMS
Google chiarisce inoltre che verrà fornito un supporto per il naso di due dimensioni, e che comunque la posizione degli occhiali è in qualche modo regolabile per adattarsi a qualunque volto. Da notare inoltre le molte note relative alla batteria, segno che evidentemente si tratta di un fattore ancora critico sul quale non vogliono fare troppe promesse, anche perché la facilità con cui verranno utilizzati, essendo sempre presenti davanti ai nostri occhi, tenderà a far scaricare Glass piuttosto rapidamente.
E veniamo alle notizie un po’ meno buone: l’app MyGlass. Non ci è stato possibile provarla ovviamente, ma non tanto per carenza degli occhiali stessi, quanto perché non compatibile con il nostro paese. Non che ci fossimo mai fatti troppe illusioni in merito, ma è piuttosto evidente come i Google Glass saranno, almeno inizialmente, un’esclusiva americana, e forse solo in seguito sarà possibile acquistarli anche all’estero. L’assenza dell’app non è che sia una conferma assoluta, ma quantomeno è un forte indizio, anche se è chiaro che speriamo di sbagliarci.
Dalle immagini presenti sullo store comunque, l’app presenta il classico stile moderno con card a-la-Google Now, e tramite essa sarà possibile accedere ad informazioni circa gli occhiali e la loro posizione, condividere contenuti via Google+ o Gmail, tanto per fare un esempio, e catalogare i nostri contatti tramite schede individuali. In ogni caso, oltre all’applicazione, è stata predisposta anche una pagina di setup, che però al momento è chiaramente inutile.
Nonostante quindi i Google Glass siano appena stati svelati, ci verrebbero tante domande in mente, ma per adesso preferiamo ascoltare le vostre impressioni: correrete in America a comprarli appena saranno disponibili?

15 aprile 2013

Doppi, tripli, quadrupli incarichi

Doppi, tripli, quadrupli incarichi:
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"Sono 33 i parlamentari italiani seduti non su una "poltrona", ma su un vero e proprio divano: a due, tre, addirittura quattro posti se tante sono le cariche che sono riusciti a cumulare. L'uomo dei record nel sommare incarichi elettivi è al momento Domenico De Siano: 55 anni, campano, politico di lungo corso, è attualmente senatore del PdL, consigliere regionale, consigliere provinciale a Napoli e consigliere comunale di Lacco Ameno, comune sull'isola di Ischia di cui è già stato sindaco. Per i 15 che siedono a Palazzo Madama c'è la possibilità di fare "outing", vale a dire uscire allo scoperto e indicare quale incarico si preferisce tenere, ma entro martedì 16 aprile. Alla Camera invece, il processo agli "incompatibili" non partirà visto che l'organo che deve vigilare non è stato ancora formato. La Costituzione recita al comma II dell'articolo 122 prevede: "Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale o a una Camera del Parlamento, a un altro Consiglio o a un altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo". Con il decreto legge numero 138 del 2011 al numero di cariche incompatibili con quella di parlamentare si sono aggiunte anche quelle di presidente di provincia e di sindaco di comuni con più di 5.000 abitanti. Tutti i nomi degli "incompatibili" sono disponibili qui." Segnalazione da Cadoinpiedi

Cancelleri: “Con Lidia Adorno i cittadini si riprenderanno Catania”

Cancelleri: “Con Lidia Adorno i cittadini si riprenderanno Catania”:
“Sono stata sia in piazza Spedini che in piazza Stesicoro. Ho notato che l’atteggiamento della gente nei confronti del M5S è cambiato. Molta aggressività e molte lamentele riguardanti la richiesta sul perchè non ci alleiamo col Pd e sul perchè blocchiamo il parlamento. La campagna mediatica denigratoria del Pd-Pdl nei nostri confronti sta producendo i suoi frutti”. A parlare, o meglio a scrivere dal proprio profilo Facebook, è  Lidia Adorno, la docente precaria candidata a sindaco di Catania per il Movimento 5 Stelle che, a meno di due mesi dal voto, consiglia ai ‘suoi’ di “preparare un comunicato in cui spieghiamo che per noi Pd e Pdl sono la stessa cosa (come peraltro sempre dichiarato), che il M5S vuole avviare i lavori nelle commissioni parlamentari e che solo l’alleanza Pd-Pdl ce lo sta impedendo, di fatto bloccando i lavori parlamentari”.
In vista del turno amministrativo etneo per la Adorno, a questo punto,  ”sarà una campagna elettorale difficilissima ma noi siamo qui per combattere e terremo duro fino in fondo! Ci hanno detto che senza di loro non andiamo da nessuna parte:Non è vero! -evidenzia- con loro che non andiamo da nessuna parte.  Bianco, Stancanelli…Devono andare a casa tutti!”
A dar manforte alla candidata a ’5 stelle’ che  ’comunica’ tramite facebook è  il collega e leader siciliano del Movimento, Giancarlo Cancelleri, che sempre attraverso il noto social network scrive che “Lidia Adorno è il candidato sindaco di Catania del M5S. Non ci sono alternative credibili, non ci sono alternative possibili. I cittadini si riprenderanno Catania. Bisogna solo crederci”.
nella foto, tratta da Facebook, Lidia Adorno (al centro)

E il grillino Crimi dorme in prima classe

E il grillino Crimi dorme in prima classe:
Sul web il senatore nativo di Palermo viene immortalato a dormire in prima classe sul Frecciarossa. Ed il quotidiano Libero lo attacca: “Non era contro la Tav?”. Crimi replica: “Viaggio sempre in seconda classe”.

M5S: due disegni di legge per un'informazione libera

M5S: due disegni di legge per un'informazione libera:
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I giornali sono il megafono dei partiti pagati con i nostri soldi. Il M5S ha presentato due disegni di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria (120 milioni sono stati stanziati nel luglio 2012) e per abolire l'ordine dei giornalisti, una peculiarità tutta italiana, per fare in modo che l’accesso alla professione di giornalista e il suo esercizio siano liberi da vincoli burocratici. Si tratta dei quesiti referendari proposti con il V2-Day.

"Abrogazione della legge 3 febbraio 1963, n.69, e successive modificazioni, sull’ordinamento della professione di giornalista” e “Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”: sono due dei disegni di legge presentati dal MoVimento 5 Stelle al Senato. Si tratta degli atti 453 e 454, che hanno come primo firmatario il capogruppo Vito Claudio Crimi, ma che sono stati cofirmati da tutti i senatori Cinque Stelle." AGI