31 agosto 2012

Nexus 7, uno sguardo al nuovo tablet Google da 7 pollici

Nexus 7, uno sguardo al nuovo tablet Google da 7 pollici: Una analisi preliminare del nuovo tablet di casa Google, realizzato in collaborazione con la taiwanese Asus, caratterizzato dall'interessante form factor da 7 pollici e costruito attorno alla piattaforma hardware NVIDIA Tegra 3. Al debutto la nuova versione del sistema operativo Android 4.1 "Jelly Bean".

Disponibile il Nexus 7 da 16 Gb a 249 € sul sito ASUS Store !

Disponibile il Nexus 7 da 16 Gb a 249 € sul sito ASUS Store !:
Se volete un mezzo sicuro e veloce per avere un Nexus 7, senza attendere la grande distribuzione nei negozi fisici o essere delusi dalle offerte flop (vedi Marcopolo), da oggi è finalmente possibile acquistarlo direttamente sul sito ASUS Store, rivenditore autorizzato ASUS.
E’ disponibile a magazzino il modello da 16 Gb a 249 €, prezzo allineato a tutti gli altri venditori, ma certamente le scorte saranno limitate, per cui se volete essere tra i primi a provarlo, dovete correre … ;)
 Se volete procedere all’acquisto andate al link di ASUS STore …
Allora, lo acquisterete ? :D

Cubieboard la risposta AllWinner a Raspberry PI il tutto a soli $49

Cubieboard la risposta AllWinner a Raspberry PI il tutto a soli $49: Cubieboard è un mini-pc basato su processore AllWinner ARM Cortex A8 da 1.5 Ghz (ridotto a 1Ghz per motivi di consumi energetici) e una GPU Mali 400 OpenGL ES.
Sul nuovo Cubieboard troviamo anche 1Gb di Ram Ddr3 una porta Ethernet, 2 porte USB 2.0 e una porta USB OTG "On the Go" ben 2 slot MC e una porta infrarossi, 96 extend pin including i2c, spi, lvds e sata.

Assange e il futuro del mondo

Assange e il futuro del mondo:
assange.jpg

"Julian Assange, il 15 giugno 2012 capisce che per lui è finita. Si trova a Londra. Gli agenti inglesi l’arresteranno la settimana dopo, lo porteranno a Stoccolma, dove all’aereoporto non verrà prelevato dalle forze di polizia di Sua Maestà la regina di Svezia, bensì da due ufficiali della Cia, e un diplomatico statunitense, i quali avvalendosi di accordi formali tra le due nazioni farà prevalere il “diritto di opzione militare in caso di conflitto bellico dichiarato” sostenendo che Assange è “intervenuto attivamente” all’interno del conflitto Nato-Iraq mentre la guerra era in corso. Lo porteranno direttamente in Usa, nel Texas, dove verrà sottoposto a processo penale per attività terroristiche, chiedendo per lui l’applicazione della pena di morte sulla base del Patriot Act Law. Si consulta con il suo gruppo, fanno la scelta giusta dopo tre giorni di vorticosi scambi di informazioni in tutto il pianeta: “Vai all’ambasciata dell’Ecuador a piedi, con la metropolitana, stai lì”. Alle 9 del mattino del 19 giugno entra nell’ambasciata dell’Ecuador. Nessuna notizia, non lo sa nessuno. Il suo gruppo apre una trattativa con gli agenti inglesi a Londra, con gli svedesi a Stoccolma e con i diplomatici americani a Rio de Janeiro. Raggiungono un accordo: “Evitiamo rischio di attentati e facciamo passare le Olimpiadi, il 13 agosto se ne può andare in Sudamerica, facciamo tutto in silenzio, basta che non se ne parli”. I suoi accettano, ma allo stesso tempo non si fidano degli anglo-americani. Si danno da fare e mettono a segno due favolosi colpi. Il primo il 3 agosto, il secondo il 4.
Il 3 agosto, con un anticipo rispetto alla scadenza di 16 mesi, la presidente della Repubblica Argentina, Cristina Kirchner, si presenta alla sede di Manhattan del FMI con il suo ministro dell’economia e il ministro degli esteri ecuadoregno Patino, in rappresentanza di “Alba” (acronimo che sta per Alianza Laburista Bolivariana America), l’unione economica tra Ecuador, Colombia e Venezuela. La Kirchner si fa fotografare e riprendere dalle televisioni con un gigantesco cartellone che mostra un assegno di 12 miliardi di euro intestato al FMI con scadenza 31 dicembre 2013, che il governo argentino ha versato poche ore prima. “Con questa tranche, l'Argentina ha dimostrato di essere solvibile, di essere una nazione responsabile, attendibile e affidabile per chiunque voglia investire i propri soldi. Nel 2003 andammo in default per 112 miliardi di dollari, ma ci rifiutammo di chiedere la cancellazione del debito: scegliemmo la dichiarazione ufficiale di bancarotta e chiedemmo dieci anni di tempo per restituire i soldi a tutti, compresi gli interessi. Per dieci, lunghi anni, abbiamo vissuto nel limbo. Per dieci, lunghi anni, abbiamo protestato, contestato e combattuto contro le decisioni del FMI che voleva imporci misure restrittive di rigore economico sostenendo che fossero l’unica strada. Noi abbiamo seguito una strada opposta: quella del keynesismo basato sul bilancio sociale, sul benessere equo sostenibile e sugli investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione, investendo invece di tagliare. Abbiamo risolto i nostri problemi. Ci siamo ripresi e siamo in grado di saldare l’ultima tranche con 16 mesi di anticipo. Le idee del FMI e della Banca Mondiale sono idee errate, sbagliate. Lo erano allora, lo sono ancor di più oggi. Chi vuole operare, imprendere, creare lavoro e ricchezza, è benvenuto in Argentina: siamo una nazione che ha dimostrato di essere solvibile, quindi pretendiamo rispetto e fedeltà alle norme e alle regole, da parte di tutti, dato che abbiamo dimostrato, noi per primi, di rispettare i dispositivi del diritto internazionale.”. Subito dopo la Kirchner ha presentato una denuncia formale contro la Gran Bretagna e gli Usa al WTO, coinvolgendo il FMI grazie ai file messi a disposizione da Wikileaks, cioè Assange. L’Argentina ha saldato i debiti, ma adesso vuole i danni. Con gli interessi composti. “Volevano questo, bene, l’hanno ottenuto. Adesso che paghino”. E’ una lotta tra la Kirchner e la Lagarde. Le due Cristine duellano da un anno impietosamente. Grazie ad Assange, dato che il suo gruppo ha tutte le trascrizioni di diverse conversazioni in diverse cancellerie del globo, che coinvolgono gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia, l’Italia, la Germania, il Vaticano, dove l’economia la fa da padrone. Osama Bin Laden è stato mandato in soffitta e sostituito da John Maynard Keynes. Lui è diventato il nemico pubblico numero uno delle grandi potenze; in queste lunghe conversazioni si parla di come mettere in ginocchio le economie sudamericane, come portar via le loro risorse energetiche, come impedir loro di riprendersi e crescere, come impedire ai governi di far passare i piani economici keynesiani applicando invece i dettami del FMI il cui unico scopo consiste nel praticare una politica neo-colonialista a vantaggio soprattutto di Spagna, Italia e Germania, con capitali inglesi. Gran parte dei file sono già resi pubblici su internet. Gran parte dei file sono offerti da Assange all’ambasciatore in Gran Bretagna dell’Ecuador, la prima nazione del continente americano, e unica nazione nel mondo occidentale dal 1948, ad aver applicato il concetto di “debito immorale” ovvero “il rifiuto politico e tecnico di saldare alla comunità internazionale i debiti consolidati dello Stato perché ottenuti dai precedenti governi attraverso la corruzione, la violazione dello Stato di Diritto, la violazione di norme costituzionali”.
Il 12 dicembre del 2008, il neo presidente del governo dell’Ecuador Rafael Correa (Pil di 50 miliardi di euro, circa 30 volte meno dell’Italia) dichiara in diretta televisiva in tutto il continente americano (l’Europa non ha mai trasmesso neppure un fotogramma e difficilmente si trova nella rete europea materiale visivo) di “aver deciso di cancellare il debito nazionale considerandolo immondo, perché immorale; hanno alterato la costituzione per opprimere il popolo raccontando il falso. Hanno fatto credere che ciò chè è Legge, cioè legittimo, è giusto. Non è così: da oggi in terra d’Ecuador vale il nuovo principio costituzionale per cui ciò che è giusto per la collettività allora diventa legittimo”. Cifra del debito: 11 miliardi di euro. Il FMI fa cancellare l’Ecuador dal nòvero delle nazioni civili: non avrà mai più aiuti di nessun genere da nessuno “Il paese va isolato” dichiara Dominique Strauss Kahn, allora segretario del FMI. Il Paese è in ginocchio. Il giorno dopo, Hugo Chavez annuncia che darà il proprio contributo con petrolio e gas gratis all’Ecuador per dieci anni. Quattro ore più tardi, il presidente Lula annuncia in televisione che darà gratis 100 tonnellate al giorno di grano, riso, soya e frutta per nutrire la popolazione, finchè la nazione non si sarà ripresa. La sera, l’Argentina annuncia che darà il 3% della propria produzione di carne bovina di prima scelta gratis all’Ecuador per garantire la quantità di proteine per la popolazione. Il mattino dopo, in Bolivia, Evo Morales annuncia di aver legalizzato la cocaina considerandola produzione nazionale e bene collettivo. Tassa i produttori di foglie di coca e offre all’Ecuador un prestito di 5 miliardi di euro a tasso zero restituibile in dieci anni in 120 rate. Due giorni dopo, l’Ecuador denuncia la United Fruit Company e la Del Monte & Associates per “schiavismo e crimini contro l’umanità”, nazionalizza l’industria agricola delle banane (l’Ecuador è il primo produttore al mondo) e lancia un piano nazionale di investimento di agricoltura biologica ecologica pura. Dieci giorni dopo, i verdi bavaresi, i verdi dello Schleswig Holstein, in Italia la Conad, e in Danimarca la Haagen Daaz, si dichiarano disponibili a firmare subito contratti decennali di acquisto della produzione di banane attraverso regolari tratte finanziarie in euro che possono essere scontate subito alla borsa delle merci di Chicago.
Il 20 dicembre del 2008, facendosi carico della protesta della United Fruit Company, il presidente George Bush dichiara “nulla e criminale la decisione dell’Ecuador” annunciando la richiesta di espulsione del paese dall’Onu: “siamo pronti anche a una opzione militare per salvaguardare gli interessi statunitensi”. Il mattino dopo, il potente studio legale di New York Goldberg & Goldberg presenta una memoria difensiva sostenendo che c’è un precedente legale. Sei ore dopo, gli Usa si arrendono e impongono alla comunità internazionale l’accettazione e la legittimità del concetto di “debito immorale”. La United Fruit company viene provata come “multinazionale che pratica sistematicamente la corruzione politica” e condannata a pagare danni per 6 miliardi di euro. Da notare che il “precedente legale” (tuttora ignoto a gran parte degli europei) è datato 4 gennaio 2003 a firma George Bush. E' accaduto in Iraq che in quel momento risultava “tecnicamente” possedimento americano in quanto occupato dai marines con governo provvisorio non ancora riconosciuto dall’Onu. Saddam Hussein aveva lasciato debiti per 250 miliardi di euro (di cui 40 miliardi di euro nei confronti dell’Italia grazie alle manovre di Taraq Aziz, vice di Hussein e uomo dell’Opus Dei fedele al Vaticano) che gli Usa cancellano applicando il concetto di “debito immorale” e aprendo la strada a un precedente storico. Gli avvocati newyorchesi dell’Ecuador offrono al governo americano una scelta: o accettano e stanno zitti oppure, se si annulla la decisione dell’Ecuador, allora si annulla anche quella dell’Iraq e il tesoro Usa deve pagare subito i 250 miliardi di euro a tutti compresi gli interessi composti per quattro anni. Obama, non ancora insediato, ma già eletto, impone a Bush di gettare la spugna. La solida parcella degli avvocati newyorchesi viene pagata dal governo brasiliano.
Nasce allora il Sudamerica moderno. E cresce e si diffonde il mito di Rafael Correa, presidente eletto dell’Ecuador. Non un contadino indio come Morales, un sindacalista come Lula, un operaio degli altiforni come Chavez. Tutt’altra pasta. Proveniente da una famiglia dell’alta borghesia caraibica, è un intellettuale cattolico. Laureato in economia e pianificazione economica a Harvard, cattolico credente e molto osservante, si auto-definisce “cristiano-socialista come Gesù Cristo, sempre schierato dalla parte di chi ha bisogno e soffre”. Il suo primo atto ufficiale consiste nel congelare tutti i conti correnti dello Ior nelle banche cattoliche di Quito e dirottarli in un programma di welfare sociale per i ceti più disagiati. Fa arrestare l’intera classe politica del precedente governo che viene sottoposta a regolare processo. Finiscono tutti in carcere, media di dieci anni a testa con il massimo rigore. Beni confiscati, proprietà nazionalizzate e ridistribuite in cooperative agricole ecologiche. Invia una lettera a papa Ratzinger dove si dichiara “sempre umile servo di Sua Illuminata Santità” dove chiede ufficialmente che il Vaticano invii in Ecuador soltanto “religiosi dotati di profonda spiritualità e desiderosi di confortare i bisognosi evitando gli affaristi che finirebbero sotto il rigore della Legge degli uomini”. Tutto ciò lo si può raccontare oggi, grazie alla bella pensata del Foreign Office, andato nel pallone. In tutto il pianeta si parla di Rafael Correa, dell’Ecuador, del debito immorale, del nuovo Sudamerica che ha detto no al colonialismo e alla servitù alle multinazionali europee e statunitensi. In Italia lo faccio io sperando di essere soltanto uno dei tanti. Questo, per spiegare “perché l’Ecuador”.
Per 400 anni, da quando gli europei scoprirono le banane ricche di potassio, gli ecuadoregni hanno vissuto nella povertà, nello sfruttamento, nell’indigenza, mentre per centinaia di anni un gruppo di oligarchi si arricchiva alle loro spalle. Non lo sarà mai più. A meno che non finiscano per vincere Mitt Romney, Draghi, Monti, Cameron e l’oligarchia finanziaria. L’esempio dell’Ecuador è vivo, può essere replicato in ogni nazione africana o asiatica del mondo. Anche in Europa. Per questo Jules Assange ha scelto l’Ecuador. Il colpo decisivo viene dato da una notizia esplosiva resa pubblica (non a caso) il 4 agosto del 2012. “Jules Assange ha firmato il contratto di delega con il magistrato spagnolo Garzòn che ne rappresenta i diritti legali a tutti gli effetti in ogni nazione del globo”. Chi è Garzòn? E’ il nemico pubblico numero uno della criminalità organizzata. E’ il nemico pubblico numero uno dell’Opus Dei. E’ il più feroce nemico di Silvio Berlusconi. E’ in assoluto il nemico più pericoloso per il sistema bancario mondiale. Magistrato spagnolo con 35 anni di attività ed esperienza alle spalle, responsabile della Procura reale di Madrid, ha avuto tra le mani i più importanti processi spagnoli degli ultimi 25 anni. Esperto in “media & finanza” e soprattutto grande esperto in incroci azionari e finanziari, salì alla ribalta internazionale nel 1993 perché presentò all’Interpol una denuncia contro Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri (chiedendone l’arresto) relativa a Telecinco, Pentafilm, Fininvest, Reteitalia e Le cinq da cui veniva fuori che la Pentafilm (Berlusconi e Cecchi Gori soci, cioè PD e PDL insieme) acquistava a 100$ i diritti di un film alla Columbia Pictures che rivendeva a 500$ alla Telecinco che li rivendeva a 1000$ a Rete Italia che poi in ultima istanza vendeva a 2000$ alla Rai, in ben 142 casi tre volte: li ha venduti sia a Rai1 che a Ra2 che a Rai3. Lo stesso film. Cioè la Rai ha pagato i diritti di un film 20 volte il valore di mercato e l’ha acquistato tre volte, così tutti i partiti erano presenti alla pari. Quando si arrivò al nocciolo definitivo della faccenda, Berlusconi era presidente del consiglio, quindi Garzòn venne fermato dalla UE. Ottenne una mezza vittoria. Chiuse la Telecinco e finirono in galera i manager spagnoli. Ma Berlusconi rientrò dalla finestra nel 2003 come Mediaset. Si riaprì la battaglia, Garzòn stava sempre lì. Nel 2006 pensava di avercela fatta, ma il governo italiano di allora (Prodi) aiutò Berlusconi a uscirne. Nel 2004 aprì un incartamento contro papa Woytila e contro il managament dello Ior in Spagna e in Argentina, in relazione al finanziamento e sostegno da parte del Vaticano delle giunte militari di Pinochet e Videla in Sudamerica. Nel 2010 Garzòn si dimise andando in pensione, ma aprì uno studio di diritto internazionale dedicato esclusivamente a “media & finanza” con sede all’Aja in Olanda. E’ il magistrato che è andato a mettere il naso negli affari più scottanti, in campo mediatico, dell’Europa, degli ultimi venti anni. In quanto legale ufficiale di Assange, il giudice Garzòn ha l’accesso ai 145.000 file ancora in possesso di Assange che non sono stati resi pubblici. Ha già fatto sapere che il suo studio è pronto a denunciare diversi capi di stato occidentali al tribunale dei diritti civili con sede all’Aja. L’accusa sarà “crimini contro l’umanità, crimini contro la dignità della persona”. La battaglia è dunque aperta. E sarà decisiva soprattutto per il futuro della libertà in Rete. In Usa non fanno mistero del fatto che lo vogliono morto. Anche gli inglesi. Ma hanno non pochi guai perché, nel frattempo, nonostante sia abbastanza paranoico (e ne ha ben donde) Assange ha provveduto a tirar su un gruppo planetario che si occupa di contro-informazione (vera non quella italiana). I suoi esponenti sono anonimi. Nessuno sa chi siano. Non hanno un sito identificato. Semplicemente immettono in rete dati, notizie, informazioni, eventi. Poi, chi vuole sapere sa dove cercare e chi vuole capire capisce. Quando la temperatura si alza, va da sé, il tutto viene in superficie. E allora si balla tutti. In Sudamerica, oggi, la chiamano “British dance”. Speriamo soltanto che non abbia seguiti dolorosi o sanguinosi.
Per questo Assange sta dentro l’ambasciata dell’Ecuador. Per questo Garzòn lo difende. Per questo la storia del Sudamerica, va raccontata. Per questo l’Impero Britannico ha perso la testa e lo vuole far fuori. Perché Assange ha accesso a materiale di fonte diretta. E il solo fatto di dirlo, e divulgarlo, scopre le carte a chi governa, e ricorda alla gente che siamo dentro una Guerra Invisibile Mediatica. Non sanno come fare a fermare la diffusione di informazioni su ciò che accade nel mondo. Finora gli è andata bene, rimbecillendo e addormentando l’umanità. Ma nel caso ci si risvegliasse, per il potere sarebbero dolori imbarazzanti. Wikileaks non va letto come gossip. C’è gente che per immettere una informazione da un anonimo internet point a Canberra, Bogotà o Saint Tropez rischia anche la pelle. Questi anonimi meritano il nostro rispetto. E ci ricordano anche che non potremo più dire, domani “ma noi non sapevamo”. Chi vuole sapere, oggi, è ben servito. Basta cercare. Se poi, con questo "Sapere" un internauta non ne fa nulla, è una sua scelta. Tradotto vuol dire: finchè non mandiamo a casa l’immonda classe politica che mal ci rappresenta, le chiacchiere rimarranno a zero. Perché ormai sappiamo tutti come stanno le cose. Altrimenti, non ci si può lamentare o sorprendersi che in Italia nessuno abbia mai parlato prima dell’Ecuador, di Rafael Correa, di ciò che accade in Sudamerica, dello scontro furibondo in atto tra la presidente argentina e brasiliana da una parte e Christine Lagarde e la Merkel dall’altra. Perché stupirsi, quindi, che gli inglesi vogliano invadere un’ambasciata straniera? Non era mai accaduto neppure nei momenti più bollenti della cosiddetta Guerra Fredda. Come dicono in Sudamerica quando si chiede “ma che fanno in Europa, che succede lì?” Ormai si risponde dovunque “In Europa dormono. Non sanno che la vita esiste”. " Sergio Di Cori Modigliani, scrittore e blogger

Dei veri signori

..."If, like Brian, you’re making a product which requires a Raspberry Pi to run, we don’t ask you to buy special permission or licences from us to use it. All we ask is that you include the words “Powered by Raspberry Pi” somewhere on your packaging. If your business is successful, we’d be very grateful if you could consider donating a small portion of your profits to the Raspberry Pi Foundation – but that’s all, and if you choose not to do that, that’s fine too."...

from: Starting a business with a Raspberry Pi

Svelato il manuale del perfetto venditore Apple

Svelato il manuale del perfetto venditore Apple:
How To Be a Genius: This Is Apple's Secret Employee Training Manual
Cari lettori, avete per caso intenzione di diventare dei rivenditori di prodotti Apple? Non c’è alcun problema; è ora disponibile il manuale segreto dei dipendenti della mela morsicata.
Vi ricordate Gizmodo.com, il famoso sito americano che nel 2010 salì alla ribalta perchè riusci ad impossessarsi, a pochi giorni dalla sua presentazione ufficiale, di un prototipo di iPhone 4? Casualmente, a pochi giorni dalla presentazione di un nuovo modello di iPhone, il sito americano è riuscito ad ottenere un’altro scoop riguardante la casa di Cupertino, ma questa volta non si tratta di un prototipo di iPhone 5 dimenticato “distrattamente” su un tavolino di un Pub, ma per aver ottenuto una copia del perfetto venditore di prodotti Apple.
Quando si entra in un Apple Store, la frase che viene subito in mente è la seguente : “certo che sono veramente ben organizzati”. Infatti troviamo tutto in perfetto ordine con decine di prodotti mesi in fila, accesi e pronti per l’uso, con tanti omini blu  col sorrisetto stampato in faccia, disposti a soddisfare qualsiasi nostro dubbio o bisogno d’informazione.
Il manuale “trafugato” da Gizmodo è stato creato proprio per addestrare i ragazzi con la maglietta blu in modo tale che, terminato l’addestramento, siano pronti per vendere più prodotti Apple possibile.
Come essere un genio: This Is Apple Segreto Manuale di formazione dei dipendenti
Prima di essere assunti i dipendenti Apple devono passare 14 giorni al Bootcamp, una sorta di campo di addestramento. Durante tale corso di formazione, guai però a chiamarlo cosi, si studiano tecniche di persuasione e psicologiche, il modo di proporsi deve essere sempre attraverso piccole e brevi frasi il tutto senza essere mai invadenti. Molto importante ad esempio è la dialettica; il “bug” non è un baco ma è una “situazione”, il computer non è andato in “crash” ma ha semplicemente “smesso di rispondere”. Se un cliente si lamenta che il prezzo di un Mac è troppo alto, il commesso deve rispondere: «Capisco quello che provi a riguardo, anche io avevo la tua stessa percezione. Ma poi ho scoperto che questo è il suo giusto valore». Nel manuale, scrive Gizmodo, la parola empatia (capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui) ricorre migliaia di volte.
Come essere un genio: This Is Apple Segreto Manuale di formazione dei dipendenti
Non c’è nulla da stupirsi lo sappiamo, dalle parti  di Cupertino tutto è curato nei minimi dettagli e nulla è lasciato al caso iProdotti compresi, compresa anche la formazione psicologica dei propri dipendenti, perchè tutto è scritto nero su bianco sul manuale del perfetto venditore.

Lazarus 1.0 Free Pascal IDE released

Lazarus 1.0 Free Pascal IDE released: After more than a decade, Lazarus has reached version 1.0. For those that don't know Lazarus - it's a Delphi-like IDE for the Free Pascal Compiler and has widget sets for win32/64 GTK2, Qt, and others. It's very very much like Delphi and instead of the VCL it has the LCL which is cross platform. Syntax is almost exactly the same as Delphi. You can create stand-alone win32/64 executables that require no .NET runtime or even an installer.

30 agosto 2012

Concorso a cattedra: il teatro dell’assurdo

Concorso a cattedra: il teatro dell’assurdo:

In Italia si licenzia in tutti i settori ma nella scuola e nell’università si assume? Mai messaggio fu più falso


concorsi per la scuola
La scuola italiana quasi fosse un teatro dell’assurdo alla Beckett  si prepara ad un’altra stagione di proteste. E le scelte del ministro Profumo sembrano orientate ancora una volta alla propaganda e non ad una risoluzione concreta dei problemi.
È chiaro il messaggio che in questi giorni è passato sui media: in Italia si licenzia in tutti i settori e solo nella scuola e nell’università si assume. Nulla di più falso.
E lo sanno  bene gli addetti ai lavori. Le 21.000 assunzioni infatti che dovevano esserci entro il 31 agosto non serviranno a coprire neanche i pensionamenti e sono minime.
Solo un specchietto per le allodole e per far credere che il governo qualcosa sta facendo per favorire l’inserimento dei giovani.
E lo stesso discorso vale per il concorso, che  creerà solo nuovi precari.
Ma  la vera domanda che dobbiamo porci è: a cosa serve fare un altro concorso a cattedra?  Bandire un concorso è sufficiente a garantire il merito in Italia?
E tutti quelli che sono stati esaminati con il concorso del 1999 e poi sono stati esaminati con i vari concorsi delle “Scuole di Specializzazione all’insegnamento” sono senza merito?
E chi ha esaminato coloro che dovrebbero essere senza merito? Non è stato forse lo stato attraverso i suoi funzionari, cioè gli stessi che dovrebbero esaminarli anche ora?
Se ammettiamo quindi che coloro che sono già inclusi nel sistema sono senza merito dobbiamo anche ammettere che coloro  che  li hanno esaminati e promossi non sono stati onesti e se non lo sono stati prima difficilmente potranno esserlo ora.
Non è quindi una questione di merito, ma di onestà. Manchiamo purtroppo nelle nostre azioni di onestà e spesso facciamo il contrario di ciò che diciamo. È questo il vero problema dell’Italia non la meritocrazia.
Ed il ministro Profumo non fa eccezione .
Il concorso non è finalizzato a migliorare la scuola italiana e a risolvere il problema del precariato, perché se queste fossero le sue intenzioni avrebbe cominciato ad assorbire su tutti i posti disponibili gli idonei del concorso del 1999 e tutti gli abilitati che sono nelle graduatorie permanenti.
Che senso ha imporre a tutti quei professori, che già una volta sono stati giudicati idone,i un altro concorso?
Che senso ha far pagare loro altri cento euro di tassa di iscrizione?
Che senso ha farli iscrivere nuovamente ai vari corsi a pagamento  di preparazione al concorso che saranno sicuramente organizzati dai sindacati o da privati?
Certo tutto questo alimenterà un  mercato abbastanza fiorente che speculerà sulla loro speranza di avere finalmente un posto fisso, ma di certo non garantirà la meritocrazia e non risolverà il problema del precariato. Anzi contribuirà  a fare altri precari.
Perché, ci domandiamo, il Ministro ha consentito alle università di bandire nuovi corsi per i TFA (Abilitazione all’insegnamento a pagamento) visto che sapeva che ci sarebbe stato il concorso a cattedra e che coloro che avrebbero seguito questi corsi avrebbero solo perso il loro tempo?
Il vero problema del nostro paese è che non c’è onestà e soprattutto non c’è coerenza. Si opera senza tenere conto che le scelte fatte avranno delle ricadute sulla vita altrui, ma secondo oscuri fini che nessuno veramente comprende.
Si avvicinano le elezioni politiche e i nostri politici  (da sinistra a destra) qualcosa dovranno pur spendersi dinanzi al proprio elettorato.
Ma la verità è ben altra. La verità è che nelle scuole manca tutto a volte e che se il ministro volesse veramente fare il ministro dovrebbe occuparsi di fare sì che il sistema funzioni e punire quei funzionari (dirigenti di scuole e di USP) che non fanno bene il loro lavoro e che spesso contribuiscono a creare disservizi.
Se il ministro veramente volesse premierare il merito dovrebbe ottenere da Monti le risorse per implementare i percorsi per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, che dovrebbero essere aperti a tutti e non dovrebbero essere a pagamento.
Egli dovrebbe pretendere che le università siano oneste nella valutazione e che solo coloro che sono veramente preparati giungano alla fine del percorso.
E a costoro alla fine del percorso dovrebbe essere garantito l’accesso immediato e non una trafila decennale in attesa di una cattedra che non arriva mai.
Ecco la scuola italiana somiglia ad un teatro dell’assurdo, in cui quando si pensa che si sta per arrivare al traguardo arriva un nuovo ministro che   cambia le regole del gioco e  si ricomincia daccapo.

Amazon Android AppStore disponibile in UK, Spagna, Francia, Germania e (yay!) Italia

Amazon Android AppStore disponibile in UK, Spagna, Francia, Germania e (yay!) Italia:
Si è fatto attendere molto l’AppStore Android di Amazon in Europa, ma da oggi è possibile anche per noi accedere ad un ottimo market alternativo al Play Store di Google.
Sovente ci sono applicazioni che inizialmente escono in esclusiva perAmazon e spesso ci sono applicazioni normalmente a pagamento che vengono offerte su Amazon gratuitamente in determinati momenti, quindi avere installata questa ulteriore applicazione ci permette di ampliare la nostra possibilità di scelta.
L’applicazione non si trova sul Play Store di Google (strano … :D ) ma occorre scaricarla dalla pagina ufficiale di Amazon.it
Inoltre credo che presto avremo notizie proprio da Amazon per il suo nuovo Kindle Fire … ma questa è un’altra storia ;)
Enjoy ! :D

29 agosto 2012

Serious Problems With USB and Ethernet On the Raspberry Pi

Serious Problems With USB and Ethernet On the Raspberry Pi: First time accepted submitter rephlex writes "The USB controller used in the Broadcom BCM2835 (which is the SoC the Raspberry Pi uses) has buggy drivers which have been causing problems for many of its users. In addition to this, the Pi can only supply an unusually low amount of current to its USB devices, just 140 mA approximately, and using a powered hub to sidestep this limit exacerbates the issues caused by the USB drivers. Even Ethernet is affected as the Ethernet controller used on the Raspberry Pi is connected to the SoC via USB. This has resulted in packet loss and even total loss of network connectivity in certain situations. Attempts have been made in the past to fix the buggy USB drivers as there are other devices which use this problematic controller. None of these attempts seem to have achieved very much."

Raspberry Pi USB Power Issues - Ultimate Solution !!!!!

28 agosto 2012

Asus Nexus 7 in offerta a 199 euro da Marcopolo Shop

Asus Nexus 7 in offerta a 199 euro da Marcopolo Shop:

A pochi giorni dall’uscita ufficiale italiana, Marcopolo Shop parte alla grande offrendo, quando sarà disponibile, il nuovo Asus Nexus 7 da 16GB ad un prezzo scontato del 20%: 199,20 € anziché 249 €.
(...)
Continua a leggere Asus Nexus 7 in offerta a 199 euro da Marcopolo Shop su Androidiani.Com

Digitale terrestre: che disastro!

Digitale terrestre: che disastro!:

Lo “switch-off” dall’analogico al digitale avrebbe dovuto segnare una svolta epocale ma sinora è un vero flop. Intere regioni dove oggi i canali mostrano soltanto la scritta “nessun segnale”. La mappa del caos televisivo


il digitale terrestre è già un flop
“Nessun segnale”: è la frase che sembra già un incubo per molti italiani. In diverse regioni, molti canali tv non si vedono e appare una scritta tanto impietosa quanto beffarda.
Altro che svolta epocale: il digitale terrestre è arrivato da luglio in tutta Italia, ma come l’anno scorso, il segnale non è perfetto quando va bene, a macchia di leopardo in molte regioni ci sono zone di black out, tantissimi cittadini non usufruiscono del diritto di vedere la televisione normalmente, diritto peraltro che si paga con il canone. Il canale più penalizzato resta il Tg3 regionale che quando va bene si riceve male, altrimenti è sintonizzato su una regione diversa da quella di appartenenza e in molti casi non si riceve per niente.
Per le emittenti locali, alle prese anche con i tagli ai finanziamenti della spending review, è un vero disastro. Dall’esordio in Sardegna con lo switch-off del 2008 al completamento del passaggio al Ddt in Sicilia non molto è cambiato. L’inchiesta promossa dal quotidiano La Repubblica denuncia lo stato dell’arte: sono diminuite diminuite di poco le telefonate ai call centre, ma i disagi restano, ogni regione ha la sua pena. Per dire, in troppi non hanno potuto assistere agli Europei di calcio, giustamente molti si stanno organizzando in class action contro la Rai anche per recuperare almeno i soldi del canone.
Problemi di antenna, proliferazione indiscriminata delle frequenze, ingolfamento delle stesse con canali e operatori diversi: una situazione nata per aggirare le norme anti duopolio Rai-Mediaset della Corte Costituzionale (legge Gasparri). Aumentando a dismisura l’offerta, ma senza un’adeguata e sistematica copertura tecnologica, si è abbassato artificialmente il tetto al duopolio: Retequattro e un canale Rai non sono finiti sul satellite, in compenso la televisione si vede peggio di prima e la pubblicità drenata dalle emittenti locali se la sono ripresa i due oligopolisti. Un utente, che non necessariamente deve essere un tecnico tv, se con l’analogico aveva qualche problema di antenna si arrangiava con qualche botta la televisore, adesso se un problema occorre sulla linea digitale, può anche tenerlo spento.
Sicilia. Un quinto della popolazione (non è una colpa essere anziani o poco scolarizzati) non ha compreso le scarse e indecifrabili informazioni del fatidico passaggio dall’analogico al digitale di luglio. E’ stata costretta a chiamare il tecnico tv. In più, mettiamoci la particolare conformazione orografica della regione. In provincia di Messina, nella zona jonica, molti canali tv non si visualizzano o vanno a singhiozzo. Mediaset è in sintonizzazione provvisoria, La7 non c’è ed altri vanno e vengono. E non va meglio in altre zone: a Modica, costretta dentro un canyon, buona parte dei canali non si prende. Ai siciliani è stato proposto di ricorrere a TivuSat. Il sistema satellitare funziona, ma costa: come dirlo a persone che si sono dovute sobbarcare le spese del canone, del decoder, che devono acquistare di tasca propria anche la parabola? Palermo-Mondello-Addaura è un’altra zona dove la tv non prende.
Basilicata. Una delle ultime, il passaggio c’è stato a giugno. Lo switch-off come prevedibile ha lasciato il segno, il Tg3 Basilicata è stato il primo a saltare. Problemi nel centro di Matera, nel Metapontino, nel Vulture melfese. Peggio ditutti stanno gli utenti del Marmo Platano (tg 3 e altri canali Rai).
Emilia Romagna e Marche. Pare che il caldo abbia fatto brutti scherzi anche al digitale: chi non era dotato della pay-tv satellitare gli Europei di calcio li ha ascoltati alla radio. I ripetitori di Udine, non si sa come anche se le intemperie giocano un ruolo determinante, interferiscono sulo segnale. Disagi a Rimini e Ravenna, a Parma e Piacenza. Qui si vede il Tgr lombardo. Ad Ancona e nell’Alto maceratese i problemi sono aumentati anziché diminuire.
Abruzzo. A maggio è scattato lo switch-off, dopo tre mesi tutta la Piana del Cavaliere, quell’area della Marsica a cavallo tra Lazio e Abruzzo, è tagliata fuori dal segnale del digitale. 22 mila utenti non riescono proprio a vederala la tv. Pare che le antenne private non sono adatte. Vanno cambiate, la spesa è a carico del consumatore. Le città principali (L’Aquila, Chieti, Pescara) non sono esenti da problemi. Soluzioni? La più sensata, ed è tutto dire, è quella di sintonizzare i canali sulle frequenze tedesche o svedesi, quelle si sentono che è una meraviglia. Il ministero dello Sviluppo assicura che entro Natale tutti si aggiusta: e nel frattempo, tutti al bar come negli anni ’50?
Puglia. Switch-off delicato anche qui a fine maggio. Foggia e Manfredonia le zone più critiche. I problemi si sono protratti più del tempo previsto. A Cerignola il sindaco ha avviato una diffida contro la Rai per interruzione di servizio pubblico: Italia-Irlanda l’ha potuta vedere solo il 20% della popolazione.

Senatori a vita, praticamente eterni

Senatori a vita, praticamente eterni:
senatori-a-vita.jpg

Napolitano può nominare nuovi senatori a vita. Altri quattro per la precisione, oggi sono cinque. Il numero massimo di cinque senatori a vita presenti in Senato oppure cinque nominati da ogni presidente della Repubblica è controverso. Dal dopoguerra ognuno ha fatto un po' come gli pareva. Dopo la nomina di Rigor Montis per meriti sconosciuti e immunità parlamentare acquisita, sono in pole position secondo indiscrezioni, Eugenio Scalfari (quello delle trattative), Boss(ol)i (quello che il Tricolore "ci si puliva il culo"), Gianni Letta (Il badante ventennale del piduista, tessera 1816, Berlusconi), Emanuele Macaluso (quello della corrente "migliorista" di Napolitano) e Margherita Hack (l'unica degna di menzione). I cinque senatori a vita attuali, a parte Rigor Montis, sono il prescritto Andreotti (93 anni), Emilio Colombo (92 anni), Carlo Azeglio Ciampi (in qualità di ex presidente della Repubblica) (92 anni), Rita Levi Montalcini (103 anni). Nella prossima legislatura saranno raggiunti da Napolitano che in confronto a loro è un giovanotto (87 anni). Nella rosa dei nuovi senatori a vita i due più accreditati sono Macaluso e Scalfari, entrambi ottantottenni. I senatori a vita non muoiono mai, o almeno muoiono molto più tardi.
In Senato pochi voti possono determinare l'esito di un voto di fiducia o l'approvazione di una legge non costituzionale. E' già successo. I senatori a vita possono risultare decisivi. E' giù successo. La composizione del Parlamento, in teoria, dovrebbe essere decisa solo dal popolo sovrano. Non è così. L'istituto delle nomina del senatore a vita sfugge a qualunque controllo democratico. E' una promozione di carattere feudale, baronale, come ai tempi dei valvassini e dei valvassori. Per diritto divino. Il presidente in carica può influenzare senza rendere conto a nessuno la legislatura successiva alla sua presidenza nominando chi gli aggrada. Il senatore a vita è tale per aver "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario", èil ritratto di Andreotti! Se si vuole onorare chi ha "illustrato la Patria" si possono assegnare onorificenze, anche altissime, ma la vita democratica della Nazione deve essere decisa unicamente dagli elettori con il loro voto che vale uno esattamente come quello di Napolitano o di ogni altro presidente della Repubblica che lo ha preceduto.

Nota: Cossiga offrì la nomina a senatore a vita a Montanelli che rifiutò a garanzia della sua indipendenza. Disse: "Non è stato un gesto di esibizionismo, ma un modo concreto per dire quello che penso: il giornalista deve tenere il potere a una distanza di sicurezza"

L’UFO di Curiosity è un fake

L’UFO di Curiosity è un fake: Sono di fretta, ma spero di arginare il dilagare dell'ennesima falsa pista ufologica, subito ripresa da Ilvostro e Attualissimo. Un imbecille ha fabbricato un video che sembra mostrare un oggetto luminoso che attraversa il cielo di Marte, visto da Curiosity.



Piccolo problema: Curiosity non è attrezzato per realizzare video così fluidi.



Dettagli a breve.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Samsung invia una nota interna ai dipendenti: “delusi dal verdetto”

Samsung invia una nota interna ai dipendenti: “delusi dal verdetto”:
Samsung ha indubbiamente subito un brusco colpo successivamente al verdetto rilasciato la scorsa settimana dalla giuria in favore di Apple: calo del 7% nel mercato ed ingenti perdite nelle vendite si prospettano per il possibile blocco delle vendite. Oltre alla dichiarazione rilasciata successivamente alla pubblicazione della decisione finale (prontamente Apple ha risposto) il produttore sud-coreano ha prontamente emesso una nota interna rivolta a tutti i dipendenti.
(...)
Continua a leggere Samsung invia una nota interna ai dipendenti: “delusi dal verdetto” su Androidiani.Com

Nexus Media Importer: USB OTG senza root per la famiglia Nexus

Nexus Media Importer: USB OTG senza root per la famiglia Nexus:

Con l’approssimarsi del Nexus 7 sugli scaffali dei nostri negozi, vi segnaliamo con molto piacere un’app che pone rimedio a uno degli aspetti del tablet che più hanno dato adito a polemiche: il mancato supporto all’USB OTG. Avete una pennina o un lettore di schede SD USB? Da oggi non sarà più un problema utilizzarli sul vostro nuovo Nexus 7, e senza bisogno dei permessi di root.

26 agosto 2012

Il Nexus 7 arriva anche nel catalogo Euronics

Il Nexus 7 arriva anche nel catalogo Euronics:
Proprio poche ore fa ci lamentavamo del silenzio da parte delle grandi catene nazionali di elettronica di consumo in merito all’arrivo in Italia del Nexus 7 (ma anche il sito di Asus non fa eccezione), ed è dunque con piacere che troviamo sul catalogo Euronics il primo tablet di Google, anche se la pagina dedicata è piuttosto avara di informazioni in merito.
(Continua...)
Leggi il resto di Il Nexus 7 arriva anche nel catalogo Euronics

Fassissta!

Fassissta!:
Bersani a Reggio Emilia
(0:30)
Bersani_Reggio_Emilia.jpg

"Fassissti! Fassissti del web" ha gridato Gargamella Bersani. "Venite qui a darmi dello zombie se avete il coraggio". Fatemi capire, se Bersani viene accomunato a uno zombie politico (tesi supportata dalla sua storia passata e recente) è un insulto gravissimo, se invece Bersani considera il MoVimento 5 Stelle alla pari del nuovo Partito Nazionale Fascista è normale dialettica.
A Bersani non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione. Anni in cui non c'è traccia di leggi sul conflitto di interessi o contro la corruzione. Violante e D'Alema sono stati le punte di diamante del pdl/pdmenoelle. Bicamerale, garanzia delle televisioni a Berlusconi, concessione delle frequenze televisive all'uno per cento dei ricavi. E lo Scudo Fiscale, passato grazie alle assenze dei pidimenoellini? e le decine di volte in cui il governo Berlusconi poteva essere sfiduciato, ma i pdimenoellini erano sempre altrove?
Nel 2007 sono state presentate tre leggi di iniziativa popolare per ripulire il Parlamento dai poltronissimi (massimo due mandati) e dai condannati e per l'elezione diretta degli eletti: non sono mai state discusse. Chi è il fassissta, caro Bersani? Chi ha ignorato 350.000 firme? Quando mi presentai "in carne e ossa" per la segreteria del pdmenoelle mi fu impedito. Chi era il fassissta, caro Bersani? Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato ogni rimborso elettorale, il pdmenoelle non ha mollato neppure l'ultima rata dello scorso giugno perché già spesa. Chi fa il fassissta con il finanziamento pubblico abolito da un referendum, caro Bersani? Chi voleva il nucleare "pulito" nonostante un referendum contrario? Io ho girato l'Italia con un camper, a mie spese, per fare campagna elettorale. Senza scorta. La Finocchiaro con la scorta ci fa la spesa e Fassino il primo maggio. Chi è il fassissta, caro Bersani? Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell'ILVA, a che titolo? Chi è il fassissta, caro Bersani? Ma si rassicuri, lei non è un fascista. E' solo un fallito. Lo è lei insieme a tutti i politici incompetenti e talvolta ladri che hanno fatto carne da porco dell'Italia e che ora pretendono di darci anche lezioni di democrazia. Per rimanere a galla farete qualunque cosa. A Reggio Emilia si celebra Pio La Torre mentre si tratta con l'Udc di Cuffaro. Amen.
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it

Neil Armstrong: miniguida per evitare errori nei media

Neil Armstrong: miniguida per evitare errori nei media: La morte di Neil Armstrong sta scatenando una pioggia di articoli contenenti castronerie. Spiccano quella della NBC, che aveva inizialmente annunciato la morte di Neil Young, e quella di Repubblica, che è ben più di una castroneria: ha spudoratamente copiato da Wikipedia e poi ci ha anche appiccicato sopra la dicitura “Riproduzione riservata” in un articolo spettacolarmente infarcito di errori. Uno per tutti: la doppia “più alta onorificenza civile”. No, dilettanti copioni di Repubblica, non vi farò il favore di dire quali sono gli altri errori. Arrangiatevi, oppure fate una donazione all'Astronaut Scholarship Foundation e ne riparliamo. Grazie, intanto, a @cattivascienza per le segnalazioni.



Segnalo brevemente qui gli errori più ricorrenti, così i giornalisti seri possono evitare di commetterli e i lettori possono evitare di farsi imbrogliare dagli incompetenti. Tutte le foto citate sono tratte da Apollo Archive.



La foto dell'impronta non mostra il primo passo e non ritrae Armstrong. Quella foto, numero di catalogo AS11-40-5877 (mostrata qui accanto), insieme alla sua gemella AS11-40-5878 e a quella con il piede dell'astronauta AS11-40-5880, fu scattata decine di minuti dopo il primo passo e mostra in realtà un'impronta di prova pianificata. Inoltre non fu prodotta da Armstrong ma dal suo compagno di escursione lunare Buzz Aldrin. Esiste anche la ripresa a colori del momento in cui Aldrin produce quest'impronta. L'evento è documentato in dettaglio nell'Apollo Lunar Surface Journal. Ma La Stampa l'ha attribuita ad Armstrong.



Le foto del saluto alla bandiera, il ritratto frontale, la discesa lungo la scaletta e tutte le altre foto celebri dell'escursione lunare dell'Apollo 11 non raffigurano Neil Armstrong, ma Aldrin. I due astronauti avevano una sola fotocamera, che si passarono per scattare foto secondo una scaletta predefinita molto precisa che definiva Armstrong come fotografo principale. Aldrin aveva il compito di scattare foto di natura tecnica. Inoltre la telefonata inattesa del presidente Nixon scombussolò in parte la scaletta. Nella concitazione si finì per non scattare foto intenzionali di Armstrong, che compare solo parzialmente in alcuni scatti.



Questo è Aldrin, non Armstrong. Foto AS11-40-5874.


Questo è Aldrin, non Armstrong. Foto AS11-40-5903.


L'unica foto decente di Armstrong durante l'escursione lunare. Dettaglio della foto AS11-40-5886.


Ci sono anche i fotogrammi della ripresa automatica, ma sono piuttosto sgranati: qui ce ne sono un paio da un riversamento HD, quello di Footagevault, decisamente migliore di quelli che stanno circolando in queste ore.







Se vi serve una foto di Armstrong sulla Luna, usate questa:



Neil Armstrong nel modulo lunare Eagle, ancora posato sulla Luna, dopo aver compiuto insieme a Buzz Aldrin l'escursione lunare. Foto AS11-37-5528.


Il ritratto frontale viene spesso diffuso in versione ritoccata (cielo aggiunto, come qui accanto): attenzione al rispetto delle norme sul ritocco giornalistico. L'originale (mostrato qui sopra, foto AS11-40-5903) è inquadrato male, tanto da troncare l'antenna radio dello zaino di Aldrin, per cui spesso viene aggiunta una fetta di cielo per bilanciarla esteticamente. Ma non è una rappresentazione fedele della foto originale, e i giornalisti che ancora si ricordano che cos'è la deontologia professionale e quindi hanno regole di trasparenza che proibiscono l'uso non dichiarato del fotoritocco farebbero meglio a segnalare che il cielo nero sopra Aldrin è aggiunto.



Non ci sono foto decenti di Neil Armstrong all'esterno sulla Luna. La meno peggiore è questa. E ci sono i fotogrammi della ripresa su pellicola a colori. Ma c'è questa, scattata sulla Luna, all'interno del modulo lunare, dopo l'escursione.



Il video del primo passo non è quello in cui si vede Neil saltare giù dalla scaletta. Molto spesso viene presentata una sequenza televisiva in bianco e nero in cui si vede un astronauta saltare giù dalla scaletta del modulo lunare, ma non è quello il momento in cui Armstrong fece il vero primo passo e pronunciò la famosa frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità”. Il primo passo è quasi invisibile nelle registrazioni della diretta TV e fu compiuto dopo che Armstrong si era soffermato ai piedi della scaletta, con i propri piedi sull'ampia zampa circolare del modulo lunare. Armstrong poggiò cautamente il proprio piede sinistro sulla superficie lunare, tenendosi alla scaletta, e pronunciò la storica frase. Di questo momento esiste anche una ripresa a colori: qui vedete un fotogramma delle due riprese, tratto dal mio documentario liberamente scaricabile Moonscape che copre l'intera escursione lunare dell'Apollo 11.



Dal documentario libero e gratuito Moonscape.


Dichiarazione doganale surreale. Un altro documento che sta circolando parecchio mostra quella che sembra essere una dichiarazione doganale quasi assurda che sarebbe stata compilata dagli astronauti dell'Apollo 11 dopo il loro rientro, per sdoganare le rocce lunari e soddisfare i requisiti dell'inflessibile servizio d'immigrazione degli Stati Uniti.



Molti lo stanno usando come spunto per lamentarsi delle burocrazie ottuse o lo considerano un falso, ma in realtà si tratta di un documento autentico, vale a dire di un vero modulo di sdoganamento realmente compilato e firmato da Armstrong, Aldrin e Collins. Ma lo compilarono per scherzo dagli astronauti durante la quarantena post-volo. I dettagli sono su Space.com e The Economist, e non è l'unico documento scherzoso che riguarda le missioni Apollo.



Concludo con l'invito pubblicato dai familiari di Neil Armstrong: “Per coloro che potrebbero chiedere cosa possono fare per onorare Neil, abbiamo una richiesta semplice. Onorate il suo esempio di servizio, successo e modestia, e la prossima volta che passeggiate all'aperto in una notte limpida e vedete la Luna che vi sorride, pensate a Neil Armstrong e fategli una strizzatina d'occhio.”
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

22 agosto 2012

Nexus 7: Attivato il pre-ordine alla FNAC, dal 3 Settembre a €249

Nexus 7: Attivato il pre-ordine alla FNAC, dal 3 Settembre a €249:
Il Nexus 7 è sempre più vicino, la commercializzazione italiana del nuovo tablet basato sul sistema operativo Google Android 4.1 Jelly Bean è davvero ad un passo.
Continua a leggere: Nexus 7: Attivato il pre-ordine alla FNAC, dal 3 Settembre a €249 (...)

Washable Keyboard K310 è la tastiera lavabile di Logitech

Washable Keyboard K310 è la tastiera lavabile di Logitech: Logitech ha presentato Washable Keyboard K310, una tastiera che sarà disponibile da ottobre anche in Europa. È possibile lavarla nel caso vi versiate sopra bibite, caffè o altro.

Passera, l'ovetto kinder senza sorprese

Passera, l'ovetto kinder senza sorprese:
bersani-passera.jpg

Il banchiere Passera, l'ovetto kinder della terza repubblica, si sta candidando alla successione di Rigor Montis. È l'uomo adatto! Do you remember la privatizzazione di Alitalia con Berlusconi (tessera 1816 della P2) e la fine della Olivetti, dove era il braccio destro di De Benedetti (lo svizzero tessera numero uno del Pdmenoelle)? Beppe Grillo

Lettera della dott.ssa Maria Rita D'Orsogna, dalla California

"Caro signor Passera,

stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perché non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.

Lei non è stato eletto da nessuno e non può pensare di "risanare" l'Italia trivellando il Bel Paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno:

metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.

E la gente dove deve andare a vivere di grazia? Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica.

I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia?

Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica.

Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?

Vorrei tanto sapere dove vive lei. Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perché la sua regione - quella che ci darà questo 20% della produzione nazionale - è la più povera d'Italia.

Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'è. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissà, amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.

Lo so che è facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verrà domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia è corrotta.

È facile, lo so.

Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non è etico, non è morale pensare di sistemare le cose avvelenando

acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perché non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia.

E no, non è possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non è successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.

Ma non vede cosa succede a Taranto? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunità - la gente muore, i tumori

sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo è il futuro?

Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.

Qui il limite trivelle è di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed è dal 1969 che non ce le mettiamo più le trivelle in mare perché non è questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.

Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.

Il futuro si chiama programmi universitari per formare chi lavorerà nell'industria verde, si chiama 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.

Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente è?

E gli italiani cosa faranno? Non lo so.

So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguirà questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre." Maria Rita D'Orsogna

ADUC - Scheda Pratica - ETICHETTE ENERGETICHE ELETTRODOMESTICI

ADUC - Scheda Pratica - ETICHETTE ENERGETICHE ELETTRODOMESTICI

Depuratori in tilt: il dovere di una svolta

Depuratori in tilt: il dovere di una svolta:

A Letojanni e Calatabiano mare in balia degli scarichi fognari. Un intero comprensorio è arrivato al bivio: il problema andrà affrontato in modo coeso e concreto

Gravi problemi in questo fine agosto agli impianti di depurazione nel litorale jonico ed alcantarino. Pesanti disagi si sono verificati a Letojanni (dal 14 ottobre scorso è vietato fare il bagno in contrada San Filippo nel tratto di un chilometro e mezzo che va dal Torrente Sillemi a quello Milianò), a pochi km da Taormina, e soprattutto sul versante opposto nella zona di Calatabiano.
Sulla problematica si è soffermato il Tg3 con un servizio che evidenzia la criticità della situazione e le pesanti ripercussioni sul turismo e l’immagine del territorio.
“Siamo tristi, abbiamo il mare anche a Rimini ma cercavamo qui il mare più bello”, dicono con amarezza alcuni turisti. E’ la frase simbolo che deve portare ad una svolta, che non può più attendere. Un intero comprensorio, a questo punto, deve fare quadrato per risolvere in modo sinergico e concreto una problematica cruciale per l’economia dei centri abitati siciliani.
Clicca qui per vedere il video incorporato.

21 agosto 2012

Magic Lantern 2.3 con nuove funzionalità per reflex Canon

Magic Lantern 2.3 con nuove funzionalità per reflex Canon: Disponibile per il download gratuito Magic Lantern 2.3, il firmware alternativo per reflex Canon con interessanti funzionalità sul fronte foto e video.

Da Microsoft 85 ebook gratuiti per sviluppatori

Da Microsoft 85 ebook gratuiti per sviluppatori: Per le vacanze estive segnaliaamo questi 85 ebook gratuiti distribuiti da Microsoft dedicati a SharePoint, Visual Studio, Windows Phone, Windows 8, Office 365, Office 2010, SQL Server 2012 e Azure.

Tiscali 6 diventa “Smart” – Nuova offerta competitiva dedicata agli utenti che passano a Tiscali Mobile

Tiscali 6 diventa “Smart” – Nuova offerta competitiva dedicata agli utenti che passano a Tiscali Mobile:
Cagliari, 01 agosto 2012 – Tiscali, una delle principali società di telecomunicazioni indipendenti in Italia, arricchisce ulteriormente la propria offerta destinata a tutti coloro che passano a Tiscali Mobile da altro operatore, grazie a “Tiscali 6 Smart”, nuova tariffa ricaricabile prepagata, che offre la possibilità di chiamare senza limiti tutti i telefoni fissi e mobili in Italia a soli 6 cent/minuto, con scatto alla risposta di 6 cent.
La nuova opzione, rispetto alla precedente offerta “Tiscali 6 Limited Edition”, è particolarmente vantaggiosa soprattutto per i possessori di smartphone: la navigazione Internet, infatti, oltre a essere a consumo e senza limiti di tempo, costa meno e passa da 6 a soli 3 centesimi per MB (tariffazione e arrotondamento a KB)[1].
L’offerta, riservata alle nuove attivazioni in portabilità da altro operatore e che sarà applicata automaticamente anche a chi è già cliente Tiscali 6, non prevede nessun vincolo di durata minima contrattuale e nessun costo di disattivazione. Il cambio tariffario ha un costo di 5 euro, e include la SIM Tiscali con un traffico bonus di 5 euro.
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link http://mobile.tiscali.it/tariffe/tiscali_6/

Ottimizziamo l'avvio e riduciamo il consumo di RAM (e batteria) sui dispositivi Android, senza task killer

Ottimizziamo l'avvio e riduciamo il consumo di RAM (e batteria) sui dispositivi Android, senza task killer:
Siamo abituati ad installare task killer sui nostri device Android per fermare le applicazioni più "esose". Vi spieghiamo perché tale comportamento è inutile e mi mostremo come intervenire efficacemente per ridurre i consumi di RAM e CPU per le applicazioni in autorun indesiderate.
Cercando su Internet si trovano tantissime guide in cui viene consigliato di installare un task killer sul proprio dispositivo Android per controllare l'avvio, o per regolare la chiusura, delle applicazioni che riteniamo "pesanti" o superflue.
Quello che non sappiamo è che tale comportamento è completamente inutile e le motivazioni sono numerose:
Continua su MegaLab.it

Fuori i soldi!

Fuori i soldi!:
knox.jpg

Quando si afferma che in Italia non ci sono soldi, che non si possono fare tagli, si afferma una colossale balla. Semplicemente, il Sistema non può segare il ramo dove è seduto, un ramo di privilegi, di connivenze, di "roba" dello Stato affidata agli amici, di opere inutili come la Tav affidate alle cooperative rosse, di sperperi colossali senza ritorno occupazionale. Rigor Montis è ridotto alla parte del mendicante, del viandante europeo con il piattino in mano per chiedere agli Stati europei di comprare i nostri titoli per non fallire. Un giorno a Berlino, il giorno seguente a Helsinki e il successivo a Parigi. I premier europei lo scansano come un questuante. Ma i soldi ci sono, bisogna solo andarli a prendere.
Iniziamo oggi con i risparmi dalle pensioni d'oro che gridano vendetta al cospetto di Dio, degli imprenditori suicidi, degli operai in mezzo a una strada, delle devastazione del tessuto produttivo delle PMI, degli esodati presi per i fondelli. Le pensioni d'oro sono 100.000 con un costo annuo di 13 miliardi, se venissero abbassate a 5.000 euro netti al mese, il risparmio ANNUALE sarebbe superiore ai 7 miliardi di euro. In luglio i parlamentari hanno bocciato un emendamento per portare le pensioni d'oro a un minimo di 6.000 euro netti al mese e, se cumulate con altri trattamenti pensionistici, a 10.000. Rigor Montis si è ben guardato da fare un decreto legge. Il Parlamento è come Fort Knox. Gli ex parlamentari percepiscono 2.330 pensioni, pari a 219 milioni di euro all'anno, di cui solo 15 milioni versati da loro. Gli altri 204 li pagano gli italiani con le tasse più alte del mondo. Conoscere i dettagli dei pensionati d'oro fa venire la bava alla bocca. Giuliano Amato prende 31.000 euro lordi AL MESE, 9.000 di vitalizio da ex parlamentare, 22.000 dall'INPDAP da ex professore universitario. Come potrebbero vivere senza un vitalizio gli ex parlamentari? Che mestiere potrebbero fare un D'Alema o un Gasparri dopo decenni di onorato servizio? Il vitalizio è una necessità per non lavorare, a destra come a sinistra. Oliviero Diliberto ha diritto a 7.959 euro dall'età di 51 anni, Franco Giordano a 6.203 euro dall'età di 50 anni, Waterloo Veltroni 9.000 euro da quando aveva 49 anni, che incassò prima di ritornare a prendere lo stipendio da deputato. Come vi sentite adesso? Siete ancora in grado di pagare la cartella di Equitalia con il sorriso sulle labbra e di andare in pensione a 67 anni, se ci arriverete vivi? I vitalizi vanno aboliti e quelli in vigore abbassati a 3.000 euro lordi. L'acqua è frizzante, ripeto: l'acqua è frizzante.


Ps: A Parma è stata scelta la Giunta basandosi sui cv ed i colloqui individuali. Tra le figure che possono essere scelte c'è anche la figura del Segretario Generale. Secondo l'art. 99 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco nomina il segretario, scegliendolo tra gli iscritti all'albo nazionale dei segretari comunali e provinciali. (http://www.agenziasegretari.it/?page_id=1743)

I candidati devono essere di prima fascia (classe A) e preferibilmente devono aver già svolto la Segreteria Generale presso comuni con oltre 100mila abitanti.

La candidatura potrà avvenire inviando una mail a sindaco@comune.parma.it


Finalmente il primo Mini-PC VIA-Android è in vendita online

Finalmente il primo Mini-PC VIA-Android è in vendita online:

Dopo l’annuncio avvenuto nel mese di Maggio, è stato reso disponibile  il primo Mini-PC VIA-Android. Il PC è stato chiamato con il nome in codice Avatar APC 8750.
(...)
Continua a leggere Finalmente il primo Mini-PC VIA-Android è in vendita online su Androidiani.Com

Servers Ultimate: ecco come trasformare i nostri vecchi device android in server

Servers Ultimate: ecco come trasformare i nostri vecchi device android in server:

Quanti di voi hanno un tablet o uno smartphone nel cassetto che non viene più utilizzato? Da oggi grazie all’applicazione Servers Ultimate realizzata dall’utente Themuzz di XDA sarà possibile trasformare il proprio device Android in un vero e proprio server.
(...)
Continua a leggere Servers Ultimate: ecco come trasformare i nostri vecchi device android in server su Androidiani.Com

SMS Backup + per salvare i vostri SMS su Gmail

SMS Backup + per salvare i vostri SMS su Gmail:

A volte capita di dover cambiare telefono o cambiare la rom del proprio dispositivo, e di voler mantenere i propri SMS. In questi casi può risultare molto utile avere a disposizione un applicazione come SMS Backup + che permette di eseguire il backup periodico dei propri messaggi sul vostro account Gmail.

(...)
Continua a leggere SMS Backup + per salvare i vostri SMS su Gmail su Androidiani.Com