L'ansia da prestazione:
"Olio di ricino a 5 Stelle”: Repubblica cancella articolo. Noi lo recuperiamo!
CLAMOROSA (ennesima) figuraccia di Repubblica.it!
Il quotidiano di De Benedetti pubblica in homepage l’articolo di Marco Bracconi dal titolo “Olio di ricino a 5 Stelle” per poi rimuoverlo dopo pochi minuti! Il motivo della “censura” è abbastanza palese.. Repubblica ha preso una cantonata clamorosa! Ecco cos’è successo:
La parlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Castelli, durante un intervento sulla TAV, riferendosi alle ditte in odor di mafia che inquinano gli appalti ha detto: "..io a questi attori sì che darei l’olio di ricino“. Il riferimento all’olio di ricino è una chiara risposta al collega della Lega Nord, Stefano Allasia, che precedentemente rivolgendosi ai manifestanti NO TAV aveva detto: “forse vi servirebbe un po’ di olio di ricino per capire“.
Repubblica e compagni non potevano farsi scappare un’occasione simile.. Una deputata dei 5 Stelle che parla di olio di ricino? Schiaffiamola subito in homepage e diciamo anche che si riferiva ai giornalisti! E così fecero..
Peccato che dopo pochi minuti e dopo aver probabilmente letto il resoconto stenografico, hanno immediatamente rimosso l’articolo!
Come spesso accade, però, la rete è più rapida della censura e l’articolo RIDICOLO di Bracconi che parla di olio di ricino da somministrare ai giornalisti è stato recuperato! Ecco il testo integrale:
--- Cara onorevole Castelli. Lei è una parlamentare della Repubblica, e come tale merita rispetto. E il rispetto si esprime in tanti modi. A volte, anche, ricordando a chi parla a vanvera il significato delle parole.
Così, a Lei che onorevolmente discetta in aula di olio di ricino da somministrare ai giornalisti, va ricordato che il suddetto olio vegetale, estratto dalla pianta del ricino e ottimo lubrificante, è servito qualche anno fa a seminare non il terrore, ma l’umiliazione. Non la violenza ma qualcosa di peggio, la denigrazione del corpo, delle sue funzioni e della sua proprietà: l’individuo.
A Lei, che onorevolmente motteggia sull’olio di ricino, ricevendo gli applausi dei suoi altrettanto onorevoli colleghi, va ricordato che l’olio di ricino era il regalo che alcuni baldi movimentisti recapitavano in casa alle persone per punirle di quel che erano. Nel modo più schifoso. Purgando fino alle sofferenze il corpo, per distruggere le idee.
Questo era il suo tanto onorevolemente evocato olio di ricino. E Le auguro, in tutta la sua vita, di vivere sempre in un Paese dove questa roba è scritta solo sui libri di storia, e non nei verbali di un Parlamento liberamente e democraticamente eletto.
Nell’attesa di meritare la Sua purga, e aspettando il momento in cui Lei avrà finalmente il potere per somministrarla, io provero’ intanto a vergognarmi un po’ al Suo posto. Esercizio che, glielo assicuro, non è affatto difficile. Marco Bracconi ----
Segnalato da TzeTze
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