28 febbraio 2013
Atooma è l'app Android più innovativa dell'anno
Atooma è l'app Android più innovativa dell'anno: Un team italiano è stato premiato al Mobile World Congress per Atooma. Si tratta di un'app Android che consente di personalizzare profondamente le funzioni del proprio cellulare.
DADA con Register.it diventa gestore certificato per la PEC
DADA con Register.it diventa gestore certificato per la PEC: Register.it ha completato il processo di certificazione per la fornitura della PEC (Posta Elettronica Certificata), che diventerà obbligatoria il 30 giugno 2013 per tutte le imprese individuali e i professionisti iscritti al Registro delle Imprese.
Usare 64 GB di RAM su Windows a 32 bit? Si può fare
Usare 64 GB di RAM su Windows a 32 bit? Si può fare: Andrea Allievi di SaferBytes ha realizzato un bootkit che permette di superare il limite dei 4 GB di RAM su sistemi operativi Windows a 32 bit. Manca ancora qualche limatura, ma l'applicazione è disponibile per il download gratuito.
Programmi per rendere Windows 8 più simile a Windows 7
Programmi per rendere Windows 8 più simile a Windows 7: Ad alcuni mesi dall'uscita di Windows 8 non tutti gli utenti si sono ancora abituati alla nuova interfaccia e sono molti quelli che hanno il desiderio di ripristinare le funzioni presenti in Windows 7. Vi presentiamo alcuni software che vi permetteranno di rendere l'interfaccia più simile a quella di Windows 7.
Obama vendica l'hacker Swartz: scienza pubblica e gratuita
Obama vendica l'hacker Swartz: scienza pubblica e gratuita: Barack Obama ha deciso e imposto che i risultati delle ricerche scientifici dovranno essere ad accesso gratuito per tutti, se sono stati ottenuti grazie a finanziamenti pubblici, anche parziali. Il legame con la morte di Aaron Swartz non è ufficiale ma difficile da nascondere.
L'ultima cena (per i giornalisti)
L'ultima cena (per i giornalisti):
"Bisogna cominciare dalle basi, con il ristabilire le buone abitudini. L'altra sera, quando ormai si era capito che avevamo fatto boom, il M5S Roma e Lazio ha deciso di andare a cena fuori: circa 200 persone tra candidati, attivisti e simpatizzanti. Un amico di un amico di un amico ha trovato posto e ci siamo mossi in carovana a cui si sono aggiunti diversi imbucati e con codazzo di giornalisti al seguito ai quali abbiamo detto da subito: "venite ma basta interviste". Il menu della serata, in porzioni davvero parche, era composto da focaccia al prosciutto, zucchine fritte, panini fritti ripieni, due assaggi di primi, acqua, birra e vino. Conto richiesto 2.750 euro! Eravamo circa 100 persone del 5 stelle ed un conto così ci è sembrato un po' alto e ci siamo permessi di chiedere una verifica, visto che volevamo pubblicare la fattura on line, conoscendo le malizie di cui sono capaci certi giornalisti. Oh, a proposito di giornalisti, ci risulta che "alcuni avrebbero consumato senza pagare: forse sono troppo ben abituati alle cene dei partiti pagate con i soldi dei rimborsi pubblici. Beh, con noi non funziona così. Le cene, così come tutte le nostre attività, sono autofinanziate e si paga alla romana. Insomma alla fine abbiamo pagato 1.841 euro di cui alleghiamo la ricevuta. La prossima volta, giornalisti, venite mangiati o pranzo al sacco!" M5S Lazio
"Bisogna cominciare dalle basi, con il ristabilire le buone abitudini. L'altra sera, quando ormai si era capito che avevamo fatto boom, il M5S Roma e Lazio ha deciso di andare a cena fuori: circa 200 persone tra candidati, attivisti e simpatizzanti. Un amico di un amico di un amico ha trovato posto e ci siamo mossi in carovana a cui si sono aggiunti diversi imbucati e con codazzo di giornalisti al seguito ai quali abbiamo detto da subito: "venite ma basta interviste". Il menu della serata, in porzioni davvero parche, era composto da focaccia al prosciutto, zucchine fritte, panini fritti ripieni, due assaggi di primi, acqua, birra e vino. Conto richiesto 2.750 euro! Eravamo circa 100 persone del 5 stelle ed un conto così ci è sembrato un po' alto e ci siamo permessi di chiedere una verifica, visto che volevamo pubblicare la fattura on line, conoscendo le malizie di cui sono capaci certi giornalisti. Oh, a proposito di giornalisti, ci risulta che "alcuni avrebbero consumato senza pagare: forse sono troppo ben abituati alle cene dei partiti pagate con i soldi dei rimborsi pubblici. Beh, con noi non funziona così. Le cene, così come tutte le nostre attività, sono autofinanziate e si paga alla romana. Insomma alla fine abbiamo pagato 1.841 euro di cui alleghiamo la ricevuta. La prossima volta, giornalisti, venite mangiati o pranzo al sacco!" M5S Lazio
I numeri a 5 Stelle della speranza
I numeri a 5 Stelle della speranza:
Lo Tsunami che ha travolto la politica italiana ha spazzato via uno tra i Parlamenti più vecchi d'Europa (55 anni di media) restituendo i parlamentari più giovani di tutto il mondo occidentale e dell'intera storia della Repubblica. L'età media, tra Camera e Senato, è di 48 anni, più bassa rispetto non solo a quella dei paesi dell'UE, ma anche a quella degli Stati Uniti, tutti con un'età media di oltre 50 anni. I deputati eletti avranno un'età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Nella scorsa legislatura l’età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Il gruppo parlamentare con l’età media più bassa, quello che maggiormente ha inciso nel rinnovamento, è quello del MoVimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), il più vecchio quello del Pdl con 54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). Quello del MoVimento 5 Stelle è anche il gruppo con la maggiore percentuale di laureati: l'88%, in coda alla classifica il pd con il 67% e la lega con il 40%.
Lo Tsunami ha tinto di rosa l'arco parlamentare: non c'erano mai state così tante donne in tutta l'avventura repubblicana. Nella legislatura precedente la presenza femminile era pari ad appena il 21% alla Camera e il 19% al Senato mentre nel nuovo Parlamento è al 31%, il 32% alla Camera e il 30% al Senato. La percentuale tra i parlamentari M5S è superiore alla media con il 38%, ultima la Lega Nord con il 14%. La parlamentare più giovane è la portavoce Marta Grande (25 anni), del M5S Lazio, l'eletto più anziano è il senatore Sergio Zavoli (89 anni) del pd.
La classe dirigente rimane invece, per ora, la più vecchia d'Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali. Vincenzo Atella direttore del Ceis ("Centre for Economic and International Studies") di Tor Vergata, ha realizzato uno studio sul problema della gerontocrazia in Italia e ha dichiarato: ''Il breve orizzonte di vita della classe dirigente non permette di investire in innovazione. In particolare dal nostro studio emerge la correlazione tra gerontocrazia e mancati investimenti in Ict a causa dell'incapacità di comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Un Parlamento con un età media più giovane è in grado di cogliere queste opportunità. In questo momento è questo ciò di cui il Paese ha bisogno per ritornare sul sentiero di crescita''.
L'acqua è frizzante, ripeto l'acqua è frizzante.
Guarda tutti i cittadini portavoce eletti alla Camera e al Senato
Dati Coldiretti
PS: chiedo scusa ai miei vicini di casa per il disagio di questi giorni, ancora qualche giorno di pazienza e tutto tornerà come prima.
Gli interventi dei candidati a piazza San Giovanni
(02:12)
(02:12)
Lo Tsunami che ha travolto la politica italiana ha spazzato via uno tra i Parlamenti più vecchi d'Europa (55 anni di media) restituendo i parlamentari più giovani di tutto il mondo occidentale e dell'intera storia della Repubblica. L'età media, tra Camera e Senato, è di 48 anni, più bassa rispetto non solo a quella dei paesi dell'UE, ma anche a quella degli Stati Uniti, tutti con un'età media di oltre 50 anni. I deputati eletti avranno un'età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Nella scorsa legislatura l’età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Il gruppo parlamentare con l’età media più bassa, quello che maggiormente ha inciso nel rinnovamento, è quello del MoVimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), il più vecchio quello del Pdl con 54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). Quello del MoVimento 5 Stelle è anche il gruppo con la maggiore percentuale di laureati: l'88%, in coda alla classifica il pd con il 67% e la lega con il 40%.
Lo Tsunami ha tinto di rosa l'arco parlamentare: non c'erano mai state così tante donne in tutta l'avventura repubblicana. Nella legislatura precedente la presenza femminile era pari ad appena il 21% alla Camera e il 19% al Senato mentre nel nuovo Parlamento è al 31%, il 32% alla Camera e il 30% al Senato. La percentuale tra i parlamentari M5S è superiore alla media con il 38%, ultima la Lega Nord con il 14%. La parlamentare più giovane è la portavoce Marta Grande (25 anni), del M5S Lazio, l'eletto più anziano è il senatore Sergio Zavoli (89 anni) del pd.
La classe dirigente rimane invece, per ora, la più vecchia d'Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali. Vincenzo Atella direttore del Ceis ("Centre for Economic and International Studies") di Tor Vergata, ha realizzato uno studio sul problema della gerontocrazia in Italia e ha dichiarato: ''Il breve orizzonte di vita della classe dirigente non permette di investire in innovazione. In particolare dal nostro studio emerge la correlazione tra gerontocrazia e mancati investimenti in Ict a causa dell'incapacità di comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Un Parlamento con un età media più giovane è in grado di cogliere queste opportunità. In questo momento è questo ciò di cui il Paese ha bisogno per ritornare sul sentiero di crescita''.
L'acqua è frizzante, ripeto l'acqua è frizzante.
Guarda tutti i cittadini portavoce eletti alla Camera e al Senato
Dati Coldiretti
PS: chiedo scusa ai miei vicini di casa per il disagio di questi giorni, ancora qualche giorno di pazienza e tutto tornerà come prima.
Fiducia? What's fiducia?
Fiducia? What's fiducia?:
>>> Guarda l'intervento di Claudio Messora su La Cosa! <<<
"Quindi improvvisamene gli attivisti del M5S si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Lo stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di MPS, che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi, che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, quello di "abbiamo una banca". Quel PD lì. E questi duri e puri del M5S, arrivati in Parlamento al ritmo di "vi apriremo come una scatoletta di tonno", al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del M5S, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa del M5S? Forse i titoloni dei giornali, quelli che parlano di base spaccata basandosi su qualche commento su un blog e su una petizione in rete (gli stessi giornalisti che non sanno distinguere "Twitter" da "Tweet", ripetendo grottescamente "ho letto un twitter di tizio e caio" ad ogni ospitata televisiva) sono solo l'ennesima strumentalizzazione giornalistica orchestrata dalla vecchia politica. Forse questa Viola Tesi che all'improvviso spunta fuori dal nulla, con una petizione pro fiducia (pro Pd) in rete, guarda caso su un sito che nulla ha a che fare con il M5S, raccogliendo magicamente decine di migliaia di firme, non è esattamente espressione della base del Movimento. Potrebbe mai esserlo una che fino a un paio di mesi fa almeno militava convintamente nella base del Partito Pirata? Lo stesso partito pirata che deve vedersela con quel Marco Marsili che proprio durante le scorse elezioni, sbugiardato da Anonymous o chi per essi, cospirava contro il M5S cercando di distruggerlo? Ed ecco, cliccando qui, una delle tante conversazioni che provano la sua partecipazione attiva nella base del Partito Pirata. Può una attivista convinta di un altro movimento, a uno o due mesi dalle elezioni, diventare come per magia espressione della base del M5S ed essere rilanciata, in primis da Repubblica, il giornale della tessera numero uno del PD (De Benedetti), con la sua petizione pro Pd (adesso capite la ragione delle regole sulle candidature di Grillo)? E le 75mila firme raccolte, come per magia, in meno di 48 ore, sono della base del M5S? Cosa dà cotanta sicumera ai signori giornalisti che fanno i titoli? Fanno le pulci a una che non conosce il numero esatto dei senatori della Repubblica, e poi sparano titoli così palesemente scollegati dai fatti? Già, perché è evidente che se una di un altro partito viene spacciata per una rappresentante della base del M5S solo perché pubblica una lettera su un sito qualunque, con la stessa nonchalance si possono far votare decine di migliaia di militanti di un qualunque altro partito sotto a una petizione qualsiasi e poi spacciare le firme come la prova evidente che la base del M5S (o quella dell'ultimo partito della Nuova Guinea) è compatta contro il suo leader. E si può perfino arrivare a colonizzare un intero blog, con iscrizioni mirate dell'ultima ora. Tant'è vero che alcuni, tra i firmatari, non si fanno neppure scrupolo di mascherare il fatto non solo di non essere appartenenti alla base del Movimento Cinque Stelle, ma neppure di essere espressione di quegli 8 milioni e mezzo di italiani che hanno condiviso e votato le proposte di Grillo.
Cari "grillini" (a me questo termine potete passarlo): voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle. Cercate di non farvi fregare e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pd e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle." Claudio Messora
>>> Guarda l'intervento di Claudio Messora su La Cosa! <<<
"Quindi improvvisamene gli attivisti del M5S si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Lo stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di MPS, che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi, che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, quello di "abbiamo una banca". Quel PD lì. E questi duri e puri del M5S, arrivati in Parlamento al ritmo di "vi apriremo come una scatoletta di tonno", al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del M5S, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa del M5S? Forse i titoloni dei giornali, quelli che parlano di base spaccata basandosi su qualche commento su un blog e su una petizione in rete (gli stessi giornalisti che non sanno distinguere "Twitter" da "Tweet", ripetendo grottescamente "ho letto un twitter di tizio e caio" ad ogni ospitata televisiva) sono solo l'ennesima strumentalizzazione giornalistica orchestrata dalla vecchia politica. Forse questa Viola Tesi che all'improvviso spunta fuori dal nulla, con una petizione pro fiducia (pro Pd) in rete, guarda caso su un sito che nulla ha a che fare con il M5S, raccogliendo magicamente decine di migliaia di firme, non è esattamente espressione della base del Movimento. Potrebbe mai esserlo una che fino a un paio di mesi fa almeno militava convintamente nella base del Partito Pirata? Lo stesso partito pirata che deve vedersela con quel Marco Marsili che proprio durante le scorse elezioni, sbugiardato da Anonymous o chi per essi, cospirava contro il M5S cercando di distruggerlo? Ed ecco, cliccando qui, una delle tante conversazioni che provano la sua partecipazione attiva nella base del Partito Pirata. Può una attivista convinta di un altro movimento, a uno o due mesi dalle elezioni, diventare come per magia espressione della base del M5S ed essere rilanciata, in primis da Repubblica, il giornale della tessera numero uno del PD (De Benedetti), con la sua petizione pro Pd (adesso capite la ragione delle regole sulle candidature di Grillo)? E le 75mila firme raccolte, come per magia, in meno di 48 ore, sono della base del M5S? Cosa dà cotanta sicumera ai signori giornalisti che fanno i titoli? Fanno le pulci a una che non conosce il numero esatto dei senatori della Repubblica, e poi sparano titoli così palesemente scollegati dai fatti? Già, perché è evidente che se una di un altro partito viene spacciata per una rappresentante della base del M5S solo perché pubblica una lettera su un sito qualunque, con la stessa nonchalance si possono far votare decine di migliaia di militanti di un qualunque altro partito sotto a una petizione qualsiasi e poi spacciare le firme come la prova evidente che la base del M5S (o quella dell'ultimo partito della Nuova Guinea) è compatta contro il suo leader. E si può perfino arrivare a colonizzare un intero blog, con iscrizioni mirate dell'ultima ora. Tant'è vero che alcuni, tra i firmatari, non si fanno neppure scrupolo di mascherare il fatto non solo di non essere appartenenti alla base del Movimento Cinque Stelle, ma neppure di essere espressione di quegli 8 milioni e mezzo di italiani che hanno condiviso e votato le proposte di Grillo.
Cari "grillini" (a me questo termine potete passarlo): voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle. Cercate di non farvi fregare e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pd e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle." Claudio Messora
Quattro pezzi facili
Quattro pezzi facili:
Quattro questioni semplici sui commenti su Grillo e il M5S in rete
1) I commenti del blog di Grillo non sono rappresentativi di nessun umore popolare. Non lo sono quando sono plaudenti nel confronti di Grillo e non lo sono nemmeno quando sembrano orientati ad un qualche spirito critico. I commenti sono opinioni di qualcuno che passava di lì. Nemmeno troppo meditate in genere.
2) I commenti del blog di Grillo non sono i commenti dei militanti grillini, quindi la loro analisi pesata è perfettamente inutile qualsiasi sia la tesi che si intende avallare. Non sono nemmeno i commenti del popolo del web (quello citato da l’Unità di oggi) che come è noto non esiste.
3) Scrivere articoli di giornale copiando commenti utili alla causa e virgolettando “Scrive Mario Rossi nei commenti del post…” è una paraculata e non vale
4) L’umore generale in rete al riguardo di un post di Grillo (o di chiunque altro) si ricava sapendo cosa pensano i lettori nel momento in cui lo leggono. Appena avete trovato la maniera per calcolarlo fate un fischio.
Quattro questioni semplici sui commenti su Grillo e il M5S in rete
1) I commenti del blog di Grillo non sono rappresentativi di nessun umore popolare. Non lo sono quando sono plaudenti nel confronti di Grillo e non lo sono nemmeno quando sembrano orientati ad un qualche spirito critico. I commenti sono opinioni di qualcuno che passava di lì. Nemmeno troppo meditate in genere.
2) I commenti del blog di Grillo non sono i commenti dei militanti grillini, quindi la loro analisi pesata è perfettamente inutile qualsiasi sia la tesi che si intende avallare. Non sono nemmeno i commenti del popolo del web (quello citato da l’Unità di oggi) che come è noto non esiste.
3) Scrivere articoli di giornale copiando commenti utili alla causa e virgolettando “Scrive Mario Rossi nei commenti del post…” è una paraculata e non vale
4) L’umore generale in rete al riguardo di un post di Grillo (o di chiunque altro) si ricava sapendo cosa pensano i lettori nel momento in cui lo leggono. Appena avete trovato la maniera per calcolarlo fate un fischio.
Dario Fo e Jacopo Fo ospiti di Gad Lerner su La7
Dario Fo e Jacopo Fo ospiti di Gad Lerner su La7:
Domani, venerdì 1 marzo, Dario Fo e Jacopo Fo saranno ospiti a ZETA, la nuova trasmissione di Gad Lerner in onda alle 22.15 su La7 insieme a Rosario Crocetta (Presidente Regione Sicilia)
Domani, venerdì 1 marzo, Dario Fo e Jacopo Fo saranno ospiti a ZETA, la nuova trasmissione di Gad Lerner in onda alle 22.15 su La7 insieme a Rosario Crocetta (Presidente Regione Sicilia)
26 febbraio 2013
Il Parlamento dei cittadini
Il Parlamento dei cittadini:
"Dunque prendiamo atto che una parte del popolo entrerà in parlamento unico caso nella storia parlamentare. Fino ad oggi il popolo delegava gli elettori, gli elettori delegavano gli "onorevoli", che a loro volta delegavano i governi, i governi infine delegavano le cosche. Ora, semplicemente ogni provvedimento potrà essere varato solo se la parte di popolo che siede in Parlamento potrà verificare che non si tratti di truffe, non si tratti di leggi incomprensibili o ad personam e soprattutto non scorrano tangenti sotterranee etc etc etc. Per fortuna Beppe Grillo rimane fuori e osserva, e se qualcunio osa diventare un onorevole, probabilmente lo invita gentilmente ad andarsene." Silvano Agosti, regista e sceneggiatore
"Dunque prendiamo atto che una parte del popolo entrerà in parlamento unico caso nella storia parlamentare. Fino ad oggi il popolo delegava gli elettori, gli elettori delegavano gli "onorevoli", che a loro volta delegavano i governi, i governi infine delegavano le cosche. Ora, semplicemente ogni provvedimento potrà essere varato solo se la parte di popolo che siede in Parlamento potrà verificare che non si tratti di truffe, non si tratti di leggi incomprensibili o ad personam e soprattutto non scorrano tangenti sotterranee etc etc etc. Per fortuna Beppe Grillo rimane fuori e osserva, e se qualcunio osa diventare un onorevole, probabilmente lo invita gentilmente ad andarsene." Silvano Agosti, regista e sceneggiatore
Correva l'anno 2009...
Correva l'anno 2009...:
Piero Fassino: “Se Grillo vuole far politica fondi un partito, metta in piedi un'organizzazione, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende. Perché non lo fa?”
Fatto!
Piero Fassino: “Se Grillo vuole far politica fondi un partito, metta in piedi un'organizzazione, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende. Perché non lo fa?”
Fatto!
Dopo il boom alle Politiche, i grillini puntano a palazzo degli Elefanti
Dopo il boom alle Politiche, i grillini puntano a palazzo degli Elefanti:
Neanche il tempo di gustare il dolce sapore del trionfo, il MoVimento Cinque Stelle di Catania pensa già al prossimo appuntamento elettorale, fissando il nuovo obiettivo: le Comunali di maggio e, dunque, la conquista di palazzo degli Elefanti.
I numeri del resto parlano fin troppo chiaro: nel capoluogo etneo, il movimento di Grillo e Casaleggio è il più votato alla Camera con il 31,84. Alle sue spalle regge il Pdl con il 31.18%. Il partito di Berlusconi si ‘consola’ poi confermandosi come la forza più votata al Senato con il 31.82%, precedendo proprio i grillini che ottengono il 28.51%.
Da segnalare, poi, la debacle del Pds-Mpa di Raffaele Lombardo che passa dal 20 per cento conquistato alle Comunali del 2005 al misero 2% raggranellato nell’ultima tornata elettorale. Come non considerare ancora i magri risultati di Fratelli d’Italia, il partito del sindaco Raffaele Stancanelli, e de La Destra di Nello Musumeci, che sfiorò il ballottaggio nel 2008. Non se la passa meglio di certo il Partito democratico di Enzo Bianco e Giuseppe Berretta, entrambi candidati alla successione di Stancanelli. I Dem si fermano infatti poco oltre il 15%, non riuscendo dunque a sfruttare l’onda lunga del successo di Rosario Crocetta alle ultime elezioni Regionali. Crolla anche l’Udc, al momento il gruppo consiliare più numeroso a palazzo degli Elefanti, che raccoglie poco più del 2%, segno che non hanno pagato i recenti ingressi di alcuni maggiorenti del Pds-Mpa, tra cui l’ex segretario regionale Giovanni Pistorio. Raso al suolo anche Futuro e Libertà di Puccio La Rosa.
Come si vede le Politiche consegnano un cumulo di macerie e disegnano un quadro politico cittadino profondamente mutato, che condizionerà sicuramente l’esito delle Comunali di maggio. I grillini premiati dalle urne sono al settimo cielo e sono pronti a giocare un ruolo da protagonisti anche nella corsa a palazzo degli Elefanti. Per la poltrona di sindaco, i grillini punterebbero su un candidato donna.
“Il M5S con oltre il 30% dei voti – si legge in una nota del Movimento – si conferma il primo partito in Sicilia, diventandone lo zoccolo duro. Già a metà pomeriggio i numeri parlavano chiaro: chi voleva eliminare la casta ha dato fiducia al Movimento 5 Stelle, ottenendo il giusto riconoscimento di un lavoro fatto sul territorio in maniera capillare tra mille difficoltà economiche e logistiche”.
I grillini sottolineano inoltre che “l’elettore siciliano non ha dato assolutamente fiducia, a liste fantasma, fasulle, riciclate, premiando la novità del movimento sia come espressione politica che come rivelazione di facce nuove, pulite, di gente normale”.
“Anche a Catania il Movimento 5 Stelle – si legge ancora nella nota – è il vero vincitore di queste elezioni, superando i risultati già apprezzabili delle Regionali attingendo sia a destra che a sinistra, dando quel segnale definitivo che la gestione del comune di Catania deve passare ai cittadini e non rimanere ancora stritolato tra questa compagine politica che lo ha portato al collasso. Il voto cittadino quindi scompagina gli scenari che si stavano preraffigurando per il voto delle amministrative. Ma il Movimento5S, forte di questo grossissimo successo elettorale, non si lascerà intimorire, scendendo – conclude la nota – di nuovo tra la gente per invitarli al governo della città”.
Neanche il tempo di gustare il dolce sapore del trionfo, il MoVimento Cinque Stelle di Catania pensa già al prossimo appuntamento elettorale, fissando il nuovo obiettivo: le Comunali di maggio e, dunque, la conquista di palazzo degli Elefanti.
I numeri del resto parlano fin troppo chiaro: nel capoluogo etneo, il movimento di Grillo e Casaleggio è il più votato alla Camera con il 31,84. Alle sue spalle regge il Pdl con il 31.18%. Il partito di Berlusconi si ‘consola’ poi confermandosi come la forza più votata al Senato con il 31.82%, precedendo proprio i grillini che ottengono il 28.51%.
Da segnalare, poi, la debacle del Pds-Mpa di Raffaele Lombardo che passa dal 20 per cento conquistato alle Comunali del 2005 al misero 2% raggranellato nell’ultima tornata elettorale. Come non considerare ancora i magri risultati di Fratelli d’Italia, il partito del sindaco Raffaele Stancanelli, e de La Destra di Nello Musumeci, che sfiorò il ballottaggio nel 2008. Non se la passa meglio di certo il Partito democratico di Enzo Bianco e Giuseppe Berretta, entrambi candidati alla successione di Stancanelli. I Dem si fermano infatti poco oltre il 15%, non riuscendo dunque a sfruttare l’onda lunga del successo di Rosario Crocetta alle ultime elezioni Regionali. Crolla anche l’Udc, al momento il gruppo consiliare più numeroso a palazzo degli Elefanti, che raccoglie poco più del 2%, segno che non hanno pagato i recenti ingressi di alcuni maggiorenti del Pds-Mpa, tra cui l’ex segretario regionale Giovanni Pistorio. Raso al suolo anche Futuro e Libertà di Puccio La Rosa.
Come si vede le Politiche consegnano un cumulo di macerie e disegnano un quadro politico cittadino profondamente mutato, che condizionerà sicuramente l’esito delle Comunali di maggio. I grillini premiati dalle urne sono al settimo cielo e sono pronti a giocare un ruolo da protagonisti anche nella corsa a palazzo degli Elefanti. Per la poltrona di sindaco, i grillini punterebbero su un candidato donna.
“Il M5S con oltre il 30% dei voti – si legge in una nota del Movimento – si conferma il primo partito in Sicilia, diventandone lo zoccolo duro. Già a metà pomeriggio i numeri parlavano chiaro: chi voleva eliminare la casta ha dato fiducia al Movimento 5 Stelle, ottenendo il giusto riconoscimento di un lavoro fatto sul territorio in maniera capillare tra mille difficoltà economiche e logistiche”.
I grillini sottolineano inoltre che “l’elettore siciliano non ha dato assolutamente fiducia, a liste fantasma, fasulle, riciclate, premiando la novità del movimento sia come espressione politica che come rivelazione di facce nuove, pulite, di gente normale”.
“Anche a Catania il Movimento 5 Stelle – si legge ancora nella nota – è il vero vincitore di queste elezioni, superando i risultati già apprezzabili delle Regionali attingendo sia a destra che a sinistra, dando quel segnale definitivo che la gestione del comune di Catania deve passare ai cittadini e non rimanere ancora stritolato tra questa compagine politica che lo ha portato al collasso. Il voto cittadino quindi scompagina gli scenari che si stavano preraffigurando per il voto delle amministrative. Ma il Movimento5S, forte di questo grossissimo successo elettorale, non si lascerà intimorire, scendendo – conclude la nota – di nuovo tra la gente per invitarli al governo della città”.
Gli italiani non votano mai a caso
Gli italiani non votano mai a caso:
Gli italiani non votano a caso, queste elezioni lo hanno ribadito, scelgono chi li rappresenta. In Italia ci sono due blocchi sociali. Il primo, che chiameremo blocco A, è fatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati, che sentono di vivere sotto una cappa, sotto un cielo plumbeo come quello di Venere. Questi ragazzi cercano una via di uscita, vogliono diventare loro stessi istituzioni, rovesciare il tavolo, costruire una Nuova Italia sulle macerie. A questo blocco appartengono anche gli esclusi, gli esodati, coloro che percepiscono una pensione da fame e i piccoli e medi imprenditori che vivono sotto un regime di polizia fiscale e chiudono e, se presi dalla disperazione, si suicidano. Il secondo blocco sociale, il blocco B, è costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d'acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato. L'esistenza di questi due blocchi ha creato un'asimmetria sociale, ci sono due società che convivono senza comunicare tra loro. Il gruppo A vuole un rinnovamento, il gruppo B la continuità. Il gruppo A non ha nulla da perdere, i giovani non pagano l'IMU perché non hanno una casa, e non avranno mai una pensione. Il gruppo B non vuole mollare nulla, ha spesso due case, un discreto conto corrente, e una buona pensione o la sicurezza di un posto di lavoro pubblico. Si profila a grandi linee uno scontro generazionale, nel quale al posto delle classi c'è l'età. Chi fa parte del gruppo A ha votato in generale per il M5S, chi fa parte del gruppo B per il Pld o il pdmenoelle. Non c'è nessuno scandalo in questo voto. E' però un voto di transizione. Le giovani generazioni stanno sopportando il peso del presente senza avere alcun futuro e non si può pensare che lo faranno ancora per molto. Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.
Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L'ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni. Il candidato presidente della Repubblica del M5S sarà deciso dagli iscritti al M5S attraverso un voto on line. Passo e chiudo. Sta arrivando la primavera. Ripeto: sta arrivando la primavera.
Massimo Fini a LaCosa
(17:37)
(17:37)
Gli italiani non votano a caso, queste elezioni lo hanno ribadito, scelgono chi li rappresenta. In Italia ci sono due blocchi sociali. Il primo, che chiameremo blocco A, è fatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati, che sentono di vivere sotto una cappa, sotto un cielo plumbeo come quello di Venere. Questi ragazzi cercano una via di uscita, vogliono diventare loro stessi istituzioni, rovesciare il tavolo, costruire una Nuova Italia sulle macerie. A questo blocco appartengono anche gli esclusi, gli esodati, coloro che percepiscono una pensione da fame e i piccoli e medi imprenditori che vivono sotto un regime di polizia fiscale e chiudono e, se presi dalla disperazione, si suicidano. Il secondo blocco sociale, il blocco B, è costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d'acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato. L'esistenza di questi due blocchi ha creato un'asimmetria sociale, ci sono due società che convivono senza comunicare tra loro. Il gruppo A vuole un rinnovamento, il gruppo B la continuità. Il gruppo A non ha nulla da perdere, i giovani non pagano l'IMU perché non hanno una casa, e non avranno mai una pensione. Il gruppo B non vuole mollare nulla, ha spesso due case, un discreto conto corrente, e una buona pensione o la sicurezza di un posto di lavoro pubblico. Si profila a grandi linee uno scontro generazionale, nel quale al posto delle classi c'è l'età. Chi fa parte del gruppo A ha votato in generale per il M5S, chi fa parte del gruppo B per il Pld o il pdmenoelle. Non c'è nessuno scandalo in questo voto. E' però un voto di transizione. Le giovani generazioni stanno sopportando il peso del presente senza avere alcun futuro e non si può pensare che lo faranno ancora per molto. Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.
Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L'ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni. Il candidato presidente della Repubblica del M5S sarà deciso dagli iscritti al M5S attraverso un voto on line. Passo e chiudo. Sta arrivando la primavera. Ripeto: sta arrivando la primavera.
Camera Sicilia 2, Tabacci eletto nella circoscrizione orientale
Camera Sicilia 2, Tabacci eletto nella circoscrizione orientale:
A sorpresa lo 0,93% totalizzato da Centro democratico, la lista dell’ex assessore comunale al Bilancio di Milano, Bruno Tabacci, porta in casa Cd un seggio. Che andrà proprio al leader.
Anche in Sicilia orientale per effetto del premio di maggioranza scattato alla Camera, per dieci candidati del Pd si aprono le porte di Montecitorio. Si tratta di Flavia Piccoli Nardelli, Giuseppe Beretta, Francantonio Genovese, Giuseppe Lauricella, Fausto Raciti, Giuseppe Zappulla, Maria Greco, Luisella Albanella, Maria Gullo, Giovanni Burtone.
Sei i deputati grillini: Giulia Grillo, Tommaso Currò, Maria Marzana, Marialucia Lorefice, Francesco D’Uva, Gianluca Rizzo, Alessio Villarosa.
Sei anche nel Popolo delle Libertà dove il capolista ed ex ministero degli esteri Antonio Martino ritorna in Parlamento insieme a Stefania Prestigiacomo, Giuseppe Castiglione, Antonino Minardo, Basilio Catanoso e Vincenzo Garofalo.
Un seggio per Sel per Laura Boldrini che potrebbe rinunciare in favore di Sofia Martino.
Scelta Civica con Monti elegge l’ex assessore regionale ai Trasporti, Andrea Vecchio. Per l’Udc il seggio è quello di Gianpiero D’alia che in caso probabile di rinuncia cederà il passo a Giovanni Pistorio primo dei non eletti.
A sorpresa lo 0,93% totalizzato da Centro democratico, la lista dell’ex assessore comunale al Bilancio di Milano, Bruno Tabacci, porta in casa Cd un seggio. Che andrà proprio al leader.
Anche in Sicilia orientale per effetto del premio di maggioranza scattato alla Camera, per dieci candidati del Pd si aprono le porte di Montecitorio. Si tratta di Flavia Piccoli Nardelli, Giuseppe Beretta, Francantonio Genovese, Giuseppe Lauricella, Fausto Raciti, Giuseppe Zappulla, Maria Greco, Luisella Albanella, Maria Gullo, Giovanni Burtone.
Sei i deputati grillini: Giulia Grillo, Tommaso Currò, Maria Marzana, Marialucia Lorefice, Francesco D’Uva, Gianluca Rizzo, Alessio Villarosa.
Sei anche nel Popolo delle Libertà dove il capolista ed ex ministero degli esteri Antonio Martino ritorna in Parlamento insieme a Stefania Prestigiacomo, Giuseppe Castiglione, Antonino Minardo, Basilio Catanoso e Vincenzo Garofalo.
Un seggio per Sel per Laura Boldrini che potrebbe rinunciare in favore di Sofia Martino.
Scelta Civica con Monti elegge l’ex assessore regionale ai Trasporti, Andrea Vecchio. Per l’Udc il seggio è quello di Gianpiero D’alia che in caso probabile di rinuncia cederà il passo a Giovanni Pistorio primo dei non eletti.
Camera Sicilia 1, il Pd fa il pieno Ma per il premio di maggioranza
Camera Sicilia 1, il Pd fa il pieno Ma per il premio di maggioranza:
A fare il pieno di deputati, nonostante il risicatissimo vantaggio di 0,37 punti percentuali, è il Pd che alla Camera ha ottenuto il premio di maggioranza e incassato 340 seggi. Che portano in Sicilia venti deputati. Tanti, infatti, sono i seggi scattati nelle due circoscrizioni siciliane nonostante il risultato finale in termini di voti assoluti e di percentuali di consensi nell’Isola abbia premiato il centrodestra anche a Montecitorio. Succede così che gli eletti siciliani del partito democratico nella Sicilia Occidentale siano una pattuglia di dieci candidati guidati dal segretario nazionale Pier Luigi Bersani (che potrebbe rinunciare al seggio siciliano), Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi Taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione, Francesco Ribaudo, Antonino Moscati. In caso di rinuncia di Bersani entrerebbe a Montecitorio anche Maria Jacono.
Sei i deputati del Movimento 5 Stelle dove il capolista è Riccardo Nuti, già candidato a sindaco di Palermo, autore in quella occasione di una performance personale di tutto rispetto e che aveva saltato il confronto con le urne regionali diventando adesso deputato. Fra i grillini si fregeranno del titolo di onorevole anche Giulia Di Vita, Chiara Di Benedetto, Loredana Lupo, Azzurra Cancelleri, Claudia Mannino. Sei i deputati eletti del Popolo delle Libertà: il segretario Angelino Alfano, il leader di Pid-cantiere popolare Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano, Riccardo Gallo Afflitto. Scatta un seggio anche a Sel, con un posto a Montecitorio per Laura Boldrini, capolista sia alla Camera Sicilia 1 che in Sicilia 2 ed anche nelle Marche. Appare chiaro dunque che Erasmo Palazzotto o Sofia Martino potrebbero godere della sua rinuncia. Unica deputata eletta per la Scelta Civica con Monti è la capolista Gea Schirò Planeta. Mentre è costretto a restare in Sicilia l’ex presidente di Confindustria, Ettore Artioli che non centra il risultato previsto. Scatta un seggio, sia in Sicilia 1 che in Sicilia 2, anche per l’Udc, partito dato fortemente in bilico fino a tarda notte ieri e che vede l’elezione del segretario regionale, Gianpiero D’Alia anche lui chiamato alla scelta fra le due circoscrizioni. Ma sembrerebbe “ragionevole” anche in vista delle elezioni amministrative praticamente alle porte che D’Alia scelga il seggio della Sicilia Occidentale per dare spazio all’elezione di Giovanni Pistorio in Sicilia Orientale.
A fare il pieno di deputati, nonostante il risicatissimo vantaggio di 0,37 punti percentuali, è il Pd che alla Camera ha ottenuto il premio di maggioranza e incassato 340 seggi. Che portano in Sicilia venti deputati. Tanti, infatti, sono i seggi scattati nelle due circoscrizioni siciliane nonostante il risultato finale in termini di voti assoluti e di percentuali di consensi nell’Isola abbia premiato il centrodestra anche a Montecitorio. Succede così che gli eletti siciliani del partito democratico nella Sicilia Occidentale siano una pattuglia di dieci candidati guidati dal segretario nazionale Pier Luigi Bersani (che potrebbe rinunciare al seggio siciliano), Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi Taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione, Francesco Ribaudo, Antonino Moscati. In caso di rinuncia di Bersani entrerebbe a Montecitorio anche Maria Jacono.
Sei i deputati del Movimento 5 Stelle dove il capolista è Riccardo Nuti, già candidato a sindaco di Palermo, autore in quella occasione di una performance personale di tutto rispetto e che aveva saltato il confronto con le urne regionali diventando adesso deputato. Fra i grillini si fregeranno del titolo di onorevole anche Giulia Di Vita, Chiara Di Benedetto, Loredana Lupo, Azzurra Cancelleri, Claudia Mannino. Sei i deputati eletti del Popolo delle Libertà: il segretario Angelino Alfano, il leader di Pid-cantiere popolare Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano, Riccardo Gallo Afflitto. Scatta un seggio anche a Sel, con un posto a Montecitorio per Laura Boldrini, capolista sia alla Camera Sicilia 1 che in Sicilia 2 ed anche nelle Marche. Appare chiaro dunque che Erasmo Palazzotto o Sofia Martino potrebbero godere della sua rinuncia. Unica deputata eletta per la Scelta Civica con Monti è la capolista Gea Schirò Planeta. Mentre è costretto a restare in Sicilia l’ex presidente di Confindustria, Ettore Artioli che non centra il risultato previsto. Scatta un seggio, sia in Sicilia 1 che in Sicilia 2, anche per l’Udc, partito dato fortemente in bilico fino a tarda notte ieri e che vede l’elezione del segretario regionale, Gianpiero D’Alia anche lui chiamato alla scelta fra le due circoscrizioni. Ma sembrerebbe “ragionevole” anche in vista delle elezioni amministrative praticamente alle porte che D’Alia scelga il seggio della Sicilia Occidentale per dare spazio all’elezione di Giovanni Pistorio in Sicilia Orientale.
Sicilia, ecco i deputati che entrano a Montecitorio
Sicilia, ecco i deputati che entrano a Montecitorio:
Ecco i dati definitivi degli eletti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.
Camera Sicilia 1 Occidentale
Movimento Cinque Stelle: Riccardo Nuti, Giulia Di Vita, Chiara Di Benedetto, Loredana Lupo, Azzurra Cancelleri, Claudia Mannino.
Pdl: Angelino Alfano, Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano, Riccardo Gallo Afflitto.
Partito Democratico: Pier Luigi Bersani, Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi Taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione, Francesco Ribaudo, Antonino Moscati.
Sel: Laura Boldrini (Erasmo Palazzotto, primo dei non eletti).
Scelta Civica con Monti: Gea Schirò Planeta.
Udc: Gianpiero D’Alia (Ferdinando Adornato primo dei non eletti).
Camera Sicilia 2 Orientale
M5S: Giulia Grillo, Tommaso Currò, Maria Marzana, Marialucia Lorefice, Francesco D’Uva, Gianluca Rizzo, Alessio Villarosa.
Pdl: Antonio Martino, Stefania Prestigiacomo, Giuseppe Castiglione, Antonino Minardo, Basilio Catanoso, Vincenzo Garofalo.
Pd: Flavia Piccoli Nardelli, Giuseppe Beretta, Francantonio Genovese, Giuseppe Lauricella, Fausto Raciti, Giuseppe Zappulla, Maria Greco, Luisella Albanella, Maria Gullo, Giovanni Burtone.
Sel:Laura Boldrini (Sofia Martino, prima dei non eletti).
Scelta Civica con Monti: Andrea Vecchio.
Udc: Gianpiero D’Alia (Giovanni Pistorio, primo dei non eletti).
Centro Democratico: Bruno Tabacci.
Senato
PdL: Silvio Berlusconi, Renato Schifani, Simona Vicari, Giuseppe Marinello, Vincenzo Gibiino, Antonio D’Alì, Giuseppe Ruvolo, Antonio Scavone (Pds-Mpa, eletto con diritto di tribuna), Mario Ferrara, Bruno Mancuso, Salvo Torrisi, Francesco Scoma, Bruno Alicata, Giuseppe Pagano (Marcello Gualdani, primo dei non eletti).
M5S: Francesco Campanella, Mario Giarrusso, Vincenzo Santangelo, Nunzia Catalfo, Fabrizio Bocchino, Ornella Bertorotta.
Pd: Corradino Mineo, Pamela Orrù, Venera Padua, Amedeo Bianco.
Il Megafono: Giuseppe Lumia.
Lo smartphone lo uso col mouse
Lo smartphone lo uso col mouse:
Gestisci con tutta comodità lo smartphone direttamente dal computer per guardare foto, video e rispondere agli SMS!
Quante volte abbiamo desiderato avere tutte le funzioni del nostro smartphone a portata di mano, da gestire magari con un comodo mouse e su uno schermo più grande? Adesso tutto questo è possibile! Grazie all'app AirDroid basta collegare in Wi-Fi il telefono alla LAN e potremo facilmente gestire la stragrande maggioranza delle sue funzioni direttamente dal PC di casa! Possiamo caricare e scaricare foto, video, suonerie e i nostri brani preferiti. Ma la comodità più apprezzabile deriva dalla possibilità di poter rispondere agli SMS mediante un'interfaccia semplice ma curata e funzionale. Possiamo tener d'occhio inoltre la quantità di memoria utilizzata, così come la carica residua della batteria e l'intensità del segnale di rete. Insomma un'app che aspetta solo di essere provata!
Continua su MegaLab.it
Gestisci con tutta comodità lo smartphone direttamente dal computer per guardare foto, video e rispondere agli SMS!
Quante volte abbiamo desiderato avere tutte le funzioni del nostro smartphone a portata di mano, da gestire magari con un comodo mouse e su uno schermo più grande? Adesso tutto questo è possibile! Grazie all'app AirDroid basta collegare in Wi-Fi il telefono alla LAN e potremo facilmente gestire la stragrande maggioranza delle sue funzioni direttamente dal PC di casa! Possiamo caricare e scaricare foto, video, suonerie e i nostri brani preferiti. Ma la comodità più apprezzabile deriva dalla possibilità di poter rispondere agli SMS mediante un'interfaccia semplice ma curata e funzionale. Possiamo tener d'occhio inoltre la quantità di memoria utilizzata, così come la carica residua della batteria e l'intensità del segnale di rete. Insomma un'app che aspetta solo di essere provata!
Continua su MegaLab.it
25 febbraio 2013
Samsung HomeSync, primo video ed hands-on dal MWC di Barcellona
Samsung HomeSync, primo video ed hands-on dal MWC di Barcellona:
Dopo averne segnalato ieri la presentazione ufficiale, dal MWC di Barcellona arriva un primo video hands-on del Samsung Home Sync, un nuovo dispositivo della casa coreana con a bordo Android che consentirà lo streaming e la condivisione di contenuti multimediali sul proprio televisore di casa con il supporto fino a 8 account, ideale quindi per la famiglia.
Nel video che potete visualizzare a questo indirizzo, come anche nelle immagini che vi proponiamo in basso, il box è controllato da un Galaxy SIII. Il controllo tramite un dispositivo Android può essere attivato in due diverse modalità, la prima è quella di utilizzare lo schermo del telefono come un touch-pad, interagendo quindi con lo schermo del televisore come se avessimo un mouse; la seconda invece è quella di utilizzare il telefono stesso come dispositivo di selezione, puntandolo sull’oggetto da selezionare nel monitor e toccando il display. Naturalmente la questione che ci viene spontaneo sollevare è, perchè sforzarci di selezionare sulla TV icone disegnate per un dispositivo touch screen?! Beh, pare che il dispositivo non abbia un’interfaccia personalizzata e quindi, bisogna accontentarsi.
HomeSync è anche in grado di portare sulla TV lo schermo del proprio smartphone ed utilizzarlo come un client AllShare per guardare foto e film col vantaggio di avere uno storage da 1Tb da utilizzare.
Poteva somigliare ad una GoogleTV ma pare sia più vicina alla filosofia di Cupertino che a quello di MountainView… staremo a vedere, specialmente il prezzo.
(Continua...)
Leggi il resto di Samsung HomeSync, primo video ed hands-on dal MWC di Barcellona
Dopo averne segnalato ieri la presentazione ufficiale, dal MWC di Barcellona arriva un primo video hands-on del Samsung Home Sync, un nuovo dispositivo della casa coreana con a bordo Android che consentirà lo streaming e la condivisione di contenuti multimediali sul proprio televisore di casa con il supporto fino a 8 account, ideale quindi per la famiglia.
Nel video che potete visualizzare a questo indirizzo, come anche nelle immagini che vi proponiamo in basso, il box è controllato da un Galaxy SIII. Il controllo tramite un dispositivo Android può essere attivato in due diverse modalità, la prima è quella di utilizzare lo schermo del telefono come un touch-pad, interagendo quindi con lo schermo del televisore come se avessimo un mouse; la seconda invece è quella di utilizzare il telefono stesso come dispositivo di selezione, puntandolo sull’oggetto da selezionare nel monitor e toccando il display. Naturalmente la questione che ci viene spontaneo sollevare è, perchè sforzarci di selezionare sulla TV icone disegnate per un dispositivo touch screen?! Beh, pare che il dispositivo non abbia un’interfaccia personalizzata e quindi, bisogna accontentarsi.
HomeSync è anche in grado di portare sulla TV lo schermo del proprio smartphone ed utilizzarlo come un client AllShare per guardare foto e film col vantaggio di avere uno storage da 1Tb da utilizzare.
Poteva somigliare ad una GoogleTV ma pare sia più vicina alla filosofia di Cupertino che a quello di MountainView… staremo a vedere, specialmente il prezzo.
(Continua...)
Leggi il resto di Samsung HomeSync, primo video ed hands-on dal MWC di Barcellona
Raspberry Pi e il bello dell'Open Source
Raspberry Pi e il bello dell'Open Source: Ogni volta che prendo conoscenza del fatto che è nato un nuovo progetto Open Source sono sempre incuriosito dalla novità. Questa volta ho preso confidenza con Raspberry Pi, un esperimento davvero molto ben riuscito che sta facendo parecchio discutere di sé. Ce ne siamo occupati anche noi, in diverse occasioni: lo abbiamo descritto, lo abbiamo messo in palio ed abbiamo pubblicato un simpatico esperimento. Questi sono i miei primi 30 minuti con la scheda in mano.
24 febbraio 2013
Brogli ad Anzio
Brogli ad Anzio:
"Fatto gravissimo ad ANZIO (RM). Il nostro rappresentante di lista ha scoperto il presidente del seggio 30 (località SACIDA) ad Anzio, mentre "trafugava" due schede in bianco. Una volta scoperta dalla nostra rappresentante di lista, la presidente si è giustificata dicendo che le schede erano in più e le ha strappate. C'è stato l'intervento della polizia che sta procedendo. La questione potrebbe sembrare poco rilevante: cosa vuoi che siano due schede? Ma sappiamo che non è così. In particolare il territorio di Anzio e Nettuno, purtroppo hanno infiltrazioni mafiose (il Comune di Nettuno, qualche anno fa è stato sciolto per mafia). Cosa può succedere con una (figuriamoci due) schede bianche fuori dal seggio? Se io sono un boss della mafia cosa potrei farci con una scheda in bianco fornitami dal presidente di seggio infedele? Potrei dire alle persone che "ho convinto" a votare per il signor e/o partito X di farsi trovare al punto tale alle ore tali; gli fornisco la scheda votata e gli dico di andare al seggio, votare con la scheda trafugata, e fare uscire la scheda bianca. Così all'infinito... o quasi! Una cosa pazzesca." Angelo 5 Stelle Nettuno
"Fatto gravissimo ad ANZIO (RM). Il nostro rappresentante di lista ha scoperto il presidente del seggio 30 (località SACIDA) ad Anzio, mentre "trafugava" due schede in bianco. Una volta scoperta dalla nostra rappresentante di lista, la presidente si è giustificata dicendo che le schede erano in più e le ha strappate. C'è stato l'intervento della polizia che sta procedendo. La questione potrebbe sembrare poco rilevante: cosa vuoi che siano due schede? Ma sappiamo che non è così. In particolare il territorio di Anzio e Nettuno, purtroppo hanno infiltrazioni mafiose (il Comune di Nettuno, qualche anno fa è stato sciolto per mafia). Cosa può succedere con una (figuriamoci due) schede bianche fuori dal seggio? Se io sono un boss della mafia cosa potrei farci con una scheda in bianco fornitami dal presidente di seggio infedele? Potrei dire alle persone che "ho convinto" a votare per il signor e/o partito X di farsi trovare al punto tale alle ore tali; gli fornisco la scheda votata e gli dico di andare al seggio, votare con la scheda trafugata, e fare uscire la scheda bianca. Così all'infinito... o quasi! Una cosa pazzesca." Angelo 5 Stelle Nettuno
22 febbraio 2013
MultiROM per Nexus 7: Ubuntu ed Android in dual boot
MultiROM per Nexus 7: Ubuntu ed Android in dual boot:
Da quando ieri sono state pubblicate le prime build di Ubuntu per i dispositivi Nexus, un’unica domanda ha regnato sovrana e tormentato la mente degli utenti: posso montarla in dual boot? Per quel che riguarda il Nexus 7 (sia in versione WiFi only che 3G) vi rispondiamo con un melbrooksiano si può fare!
La procedura non è probabilmente alla portata di tutti e lo stesso autore della guida inizia la sua discussione con un eloquente “It _is_ dangerous“: tuttavia, visto che siamo sicuri che ci saranno sempre smanettoni pronti a testare queste invitanti novità e considerando che c’è molta documentazione a proposito, andiamo ad illustrare brevemente come fare.
Il dual boot su Nexus 7 è possibile grazie a MultiROM, un tool sviluppato sul forum di XDA che ci consente di selezionare al boot quale sistema operativo avviare, scegliendo tra quelli installati nella memoria interna del dispositivo e, eventualmente, anche altri presenti su penna USB. Il punto di partenza consigliato, come sempre in questi casi, è quello di fare un backup dei propri dati, che non si sa mai. La procedura vera e propria consiste nell’installazione di di due file: un primo zip da flashare dalla recovery modificata chiamato multirom_vX_n7.zip e, successivamente, il flashing di una versione modificata della TWPRecovery da installare via fastboot. Fatto questo, potrete aggiungere ROM Android o l’immagine di Ubuntu direttamente dall’interfaccia di MultiROM, selezionando la voce Add ROM da menu Advanced.
Come avrete capito anche da queste poche righe, la procedura non è poi complicatissima, ma è comunque richiesta una certa dimestichezza per portare a termine l’operazione senza combinare danni: ricordandovi che siete sempre responsabili di quel che combinate con i vostri device, vi rimandiamo alla guida completa su XDA e, qualora possa servire, ad una discussione sul forum di Ubuntu Italia che tratta l’argomento.
Siamo sicuri che tra le schiere dei nostri lettori ci sarà qualche modder estremo che si cimenterà nell’impresa, quindi rimaniamo in attesa di vostre impressioni e commenti!
Da quando ieri sono state pubblicate le prime build di Ubuntu per i dispositivi Nexus, un’unica domanda ha regnato sovrana e tormentato la mente degli utenti: posso montarla in dual boot? Per quel che riguarda il Nexus 7 (sia in versione WiFi only che 3G) vi rispondiamo con un melbrooksiano si può fare!
La procedura non è probabilmente alla portata di tutti e lo stesso autore della guida inizia la sua discussione con un eloquente “It _is_ dangerous“: tuttavia, visto che siamo sicuri che ci saranno sempre smanettoni pronti a testare queste invitanti novità e considerando che c’è molta documentazione a proposito, andiamo ad illustrare brevemente come fare.
Il dual boot su Nexus 7 è possibile grazie a MultiROM, un tool sviluppato sul forum di XDA che ci consente di selezionare al boot quale sistema operativo avviare, scegliendo tra quelli installati nella memoria interna del dispositivo e, eventualmente, anche altri presenti su penna USB. Il punto di partenza consigliato, come sempre in questi casi, è quello di fare un backup dei propri dati, che non si sa mai. La procedura vera e propria consiste nell’installazione di di due file: un primo zip da flashare dalla recovery modificata chiamato multirom_vX_n7.zip e, successivamente, il flashing di una versione modificata della TWPRecovery da installare via fastboot. Fatto questo, potrete aggiungere ROM Android o l’immagine di Ubuntu direttamente dall’interfaccia di MultiROM, selezionando la voce Add ROM da menu Advanced.
Come avrete capito anche da queste poche righe, la procedura non è poi complicatissima, ma è comunque richiesta una certa dimestichezza per portare a termine l’operazione senza combinare danni: ricordandovi che siete sempre responsabili di quel che combinate con i vostri device, vi rimandiamo alla guida completa su XDA e, qualora possa servire, ad una discussione sul forum di Ubuntu Italia che tratta l’argomento.
Siamo sicuri che tra le schiere dei nostri lettori ci sarà qualche modder estremo che si cimenterà nell’impresa, quindi rimaniamo in attesa di vostre impressioni e commenti!
Volkswagen XL1 fa 100 km con 0,9 litri: andrà in produzione
Volkswagen XL1 fa 100 km con 0,9 litri: andrà in produzione: Volkswagen XL1 è un'auto ibrida rivoluzionaria che a breve entrerà in produzione. Monta un motore TDI da 48 CV e un elettrico da 27 CV. Il prezzo non è stato ancora comunicato.
SI SCRIVE MPS, SI LEGGE PD - Beppe Scienza
SI SCRIVE MPS, SI LEGGE PD - Beppe Scienza:
>>>Oggi, 22 febbraio, sono a Roma, piazza San Giovanni, ci troviamo in piazza alle 18. Seguite la diretta su La Cosa! >>>
Articolo di Beppe Scienza, Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino
I risparmi non sono un problema solo per i ricchi. Se fosse così, si potrebbe dire: "Si arrangino!".
Anzi, proprio chi ha pochi soldi fa bene (se riesce!...), a risparmiare qualcosa, che potrebbe servirgli per necessità improvvise: un periodo di disoccupazione, un'operazione urgente con liste d'attesa troppo lunghe ecc.
Soprattutto per la vecchiaia è opportuno mettere da parte qualche soldino. Anche evitando il terrorismo previdenziale, tipico di sindacati e assicuratori, le pensioni potrebbero essere davvero basse.
Purtroppo in Italia i risparmiatori sono vittime di una politica che per decenni ha tenuto bordone all'industria parassitaria del risparmio gestito. A spingere poi verso la previdenza integrativa si è mosso un fronte bipartisan: la legge per smontare il TFR è stata votata da un governo Berlusconi nel 2005 e poi anticipata e peggiorata dal governo Prodi nel 2006.
Quasi impossibile trovare una banca, un'assicurazione, una rete porta a porta che non rifili prodotti dannosi ai risparmiatori. Come suol dirsi: il più sano ha la rogna. Ma qualcuno riesce a fare un po' peggio degli altri. È il Monte dei Paschi di Siena (MPS).
Non è solo la banca più antica d'Italia, fondata nel 1472. È anche quella che ha sbolognato alcuni fra i prodotti peggiori… forte appunto di oltre mezzo millennio di storia.
È vero che, investendo soldi, capita di rimetterci. Questo nessuno lo nega, tanto meno io. Ma ci vuole impegno per far perdere più del 100%.
Eppure il fondo comune Spazio Euro Nuovi Mercati, della società di gestione del MPS, in tre anni riuscì a distruggere il 104,3% del patrimonio. In pratica azzerò tutti i soldi affidatigli e poi altri aggiunti dopo. Al netto del credito d’imposta sulle minusvalenze, i risparmiatori in realtà persero solo il 91%, che comunque è già un disastro. Per la cronaca, questa si chiama "gestione professionale del risparmio".
Ma dobbiamo ricordare anche qualcosa di più perfido, la cui iniziativa risulta dell'allora amministratore delegato del MPS Vincenzo Bustis, molto apprezzato - pare - da Massimo D'Alema, noto già per la sua stima per certi famigerati "capitani coraggiosi". Si tratta di una formula pubblicizzata come "l'innovazione nella previdenza" (pubblicità allegata) e venduta con vari nomi accattivanti: For You o 4You, My WaY ecc. (Quanti nomi inglesi! Se un prodotto ha un nome inglese, gatta ci cova!)
In realtà si tratta di una combinazione esplosiva di un'obbligazione, un fondo comune e un mutuo. La conseguenza? Chi s'è lasciato abbindolare (e un inesperto come fa a evitarlo?), si è ritrovato dopo due anni non solo al verde, ma pesantemente indebitato.
Prendiamo un sottoscrittore di For You, che vi avesse versato i suoi bravi risparmi per due anni, ragionando per semplicità su un totale, cifra tonda, di 10.000 euro. Ebbene, non solo ha perso tutto. Ma si è trovato con un saldo negativo di meno 22.900 euro, come somma algebrica dei titoli posseduti e del debito con banca. Insomma, le doveva ancora un fracco di soldi. In percentuale è una perdita quasi del 330%, molto peggiore che con l'Argentina, la Parmalat, la Cirio, l'Alitalia ecc. Una cosa simile per un prodotto previdenziale è il colmo, anche perché For You (e il suo gemello My Way ecc.) erano presentati come a «basso rischio» e con l’obiettivo «mantenimento valore».
Nota: Dati più dettagliati per i prodotti citati, file in Excel con le valutazioni ecc. sono disponibili nel mio spazio web all'Università di Torino: http://www.beppescienza.it/
SI SCRIVE MPS, SI LEGGE PD
(10:12)
(10:12)
>>>Oggi, 22 febbraio, sono a Roma, piazza San Giovanni, ci troviamo in piazza alle 18. Seguite la diretta su La Cosa! >>>
Articolo di Beppe Scienza, Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino
I risparmi non sono un problema solo per i ricchi. Se fosse così, si potrebbe dire: "Si arrangino!".
Anzi, proprio chi ha pochi soldi fa bene (se riesce!...), a risparmiare qualcosa, che potrebbe servirgli per necessità improvvise: un periodo di disoccupazione, un'operazione urgente con liste d'attesa troppo lunghe ecc.
Soprattutto per la vecchiaia è opportuno mettere da parte qualche soldino. Anche evitando il terrorismo previdenziale, tipico di sindacati e assicuratori, le pensioni potrebbero essere davvero basse.
Purtroppo in Italia i risparmiatori sono vittime di una politica che per decenni ha tenuto bordone all'industria parassitaria del risparmio gestito. A spingere poi verso la previdenza integrativa si è mosso un fronte bipartisan: la legge per smontare il TFR è stata votata da un governo Berlusconi nel 2005 e poi anticipata e peggiorata dal governo Prodi nel 2006.
Quasi impossibile trovare una banca, un'assicurazione, una rete porta a porta che non rifili prodotti dannosi ai risparmiatori. Come suol dirsi: il più sano ha la rogna. Ma qualcuno riesce a fare un po' peggio degli altri. È il Monte dei Paschi di Siena (MPS).
Non è solo la banca più antica d'Italia, fondata nel 1472. È anche quella che ha sbolognato alcuni fra i prodotti peggiori… forte appunto di oltre mezzo millennio di storia.
È vero che, investendo soldi, capita di rimetterci. Questo nessuno lo nega, tanto meno io. Ma ci vuole impegno per far perdere più del 100%.
Eppure il fondo comune Spazio Euro Nuovi Mercati, della società di gestione del MPS, in tre anni riuscì a distruggere il 104,3% del patrimonio. In pratica azzerò tutti i soldi affidatigli e poi altri aggiunti dopo. Al netto del credito d’imposta sulle minusvalenze, i risparmiatori in realtà persero solo il 91%, che comunque è già un disastro. Per la cronaca, questa si chiama "gestione professionale del risparmio".
Ma dobbiamo ricordare anche qualcosa di più perfido, la cui iniziativa risulta dell'allora amministratore delegato del MPS Vincenzo Bustis, molto apprezzato - pare - da Massimo D'Alema, noto già per la sua stima per certi famigerati "capitani coraggiosi". Si tratta di una formula pubblicizzata come "l'innovazione nella previdenza" (pubblicità allegata) e venduta con vari nomi accattivanti: For You o 4You, My WaY ecc. (Quanti nomi inglesi! Se un prodotto ha un nome inglese, gatta ci cova!)
In realtà si tratta di una combinazione esplosiva di un'obbligazione, un fondo comune e un mutuo. La conseguenza? Chi s'è lasciato abbindolare (e un inesperto come fa a evitarlo?), si è ritrovato dopo due anni non solo al verde, ma pesantemente indebitato.
Prendiamo un sottoscrittore di For You, che vi avesse versato i suoi bravi risparmi per due anni, ragionando per semplicità su un totale, cifra tonda, di 10.000 euro. Ebbene, non solo ha perso tutto. Ma si è trovato con un saldo negativo di meno 22.900 euro, come somma algebrica dei titoli posseduti e del debito con banca. Insomma, le doveva ancora un fracco di soldi. In percentuale è una perdita quasi del 330%, molto peggiore che con l'Argentina, la Parmalat, la Cirio, l'Alitalia ecc. Una cosa simile per un prodotto previdenziale è il colmo, anche perché For You (e il suo gemello My Way ecc.) erano presentati come a «basso rischio» e con l’obiettivo «mantenimento valore».
Nota: Dati più dettagliati per i prodotti citati, file in Excel con le valutazioni ecc. sono disponibili nel mio spazio web all'Università di Torino: http://www.beppescienza.it/
La Grande Guida ad Ubuntu 12.04 LTS, il Pinguino alla portata di tutti
La Grande Guida ad Ubuntu 12.04 LTS, il Pinguino alla portata di tutti:
Negli ultimi tempi è tornato di primissimo piano il mondo GNU/Linux, sia in ambito mobile che desktop. In questa guida vedremo come compiere i primi passi nel mondo del Pinguino, partendo dalla distribuzione per eccellenza per un newbie: Ubuntu 12.04 LTS.
Quando nel lontano 1991 il giovane studente finlandese Linus Torvalds, insoddisfatto del sistema operativo Minix (sistema operativo UNIX-like destinato alla didattica) e del suo scarso supporto all'architettura i386, pubblicò la primissima versione 0.01 del kernel Linux sul web a scopo hobbystico, mai avrebbe immaginato quello che, piano piano, la sua creatura sarebbe diventata.
Continua su MegaLab.it
Negli ultimi tempi è tornato di primissimo piano il mondo GNU/Linux, sia in ambito mobile che desktop. In questa guida vedremo come compiere i primi passi nel mondo del Pinguino, partendo dalla distribuzione per eccellenza per un newbie: Ubuntu 12.04 LTS.
Quando nel lontano 1991 il giovane studente finlandese Linus Torvalds, insoddisfatto del sistema operativo Minix (sistema operativo UNIX-like destinato alla didattica) e del suo scarso supporto all'architettura i386, pubblicò la primissima versione 0.01 del kernel Linux sul web a scopo hobbystico, mai avrebbe immaginato quello che, piano piano, la sua creatura sarebbe diventata.
Continua su MegaLab.it
21 febbraio 2013
4 Pics 1 Word: un puzzle per perfezionare il tuo inglese
4 Pics 1 Word: un puzzle per perfezionare il tuo inglese:
In realtà 4 Pics 1 Word (4 immagini, 1 parola) non è un puzzle per imparare l’inglese, tuttavia il fatto che non è stato tradotto nella nostra lingua, lo rende un ottimo strumento per fare “practice” nel ragionamento.
In effetti una cosa è tradurre una frase dall’italiano, una cosa è pensarla direttamente in inglese; in realtà chi ha davvero interiorizzato una lingua straniera sa bene che il momento in cui smette di pensare nella propria lingua è proprio quello in cui può dire: ecco, ho imparato.
4 Pics 1 Word è un giochino semplicissimo. Ci vengono proposte quattro immagini ed in basso un miscuglio di lettere tra cui dobbiamo combinare quelle utili a formare la parola che meglio esprime il concetto alla base delle quattro foto.
Semplice ed utile, almeno fino a quando non verrà tradotto in italiano.
Buon divertimento.
(Continua...)
Leggi il resto di 4 Pics 1 Word: un puzzle per perfezionare il tuo inglese
In realtà 4 Pics 1 Word (4 immagini, 1 parola) non è un puzzle per imparare l’inglese, tuttavia il fatto che non è stato tradotto nella nostra lingua, lo rende un ottimo strumento per fare “practice” nel ragionamento.
In effetti una cosa è tradurre una frase dall’italiano, una cosa è pensarla direttamente in inglese; in realtà chi ha davvero interiorizzato una lingua straniera sa bene che il momento in cui smette di pensare nella propria lingua è proprio quello in cui può dire: ecco, ho imparato.
4 Pics 1 Word è un giochino semplicissimo. Ci vengono proposte quattro immagini ed in basso un miscuglio di lettere tra cui dobbiamo combinare quelle utili a formare la parola che meglio esprime il concetto alla base delle quattro foto.
Semplice ed utile, almeno fino a quando non verrà tradotto in italiano.
Buon divertimento.
(Continua...)
Leggi il resto di 4 Pics 1 Word: un puzzle per perfezionare il tuo inglese
Zamparini con Grillo: "Grasso mi ha deluso"
Zamparini con Grillo: "Grasso mi ha deluso":
“Credo che ci sarà una grande sorpresa, secondo me alla fine vincerà Grillo. Lo ripeto, gli italiani sono stanchi delle solite parole”, dice il presidente del Palermo
“Credo che ci sarà una grande sorpresa, secondo me alla fine vincerà Grillo. Lo ripeto, gli italiani sono stanchi delle solite parole”, dice il presidente del Palermo
Il test di Gargamella
Il test di Gargamella:
"Il gargamella, credendosi Napoleone, dice dal basso del suo inconsistente valore politico che ci farà i test. Ci farà i test??? Ehi, ciccio, guarda che noi siamo il MoVimento 5 Stelle, mica sorci come pdl e pdmenoelle!? Anzi, caro gargamella, sai che ti dico: siamo noi che veniamo appositamente in Parlamento per farvi i test. Li faremo sui vostri conti, su Penati, sulle fondazioni bancarie, sui vostri patrimoni personali e vi verremo a stracciare in faccia la riforma Fornero che avete votato insieme al nano. Martedì vi sveglierete in un incubo, che durerà molto di più di quello che avete inflitto a noi per vent'anni, in combutta con il mostriciattolo esoterico." Pietro da Roccasecca
"Il gargamella, credendosi Napoleone, dice dal basso del suo inconsistente valore politico che ci farà i test. Ci farà i test??? Ehi, ciccio, guarda che noi siamo il MoVimento 5 Stelle, mica sorci come pdl e pdmenoelle!? Anzi, caro gargamella, sai che ti dico: siamo noi che veniamo appositamente in Parlamento per farvi i test. Li faremo sui vostri conti, su Penati, sulle fondazioni bancarie, sui vostri patrimoni personali e vi verremo a stracciare in faccia la riforma Fornero che avete votato insieme al nano. Martedì vi sveglierete in un incubo, che durerà molto di più di quello che avete inflitto a noi per vent'anni, in combutta con il mostriciattolo esoterico." Pietro da Roccasecca
I partiti "copia e incolla"
I partiti "copia e incolla":
>>>Oggi, 21 febbraio, sono a Rieti, piazza Vittorio Emanuele II, ore 17, e a Viterbo, piazza Verdi, ore 21. Domani, 22 febbraio, sarò a Roma, piazza San Giovanni, ci troviamo in piazza alle 18. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
I partiti copiano in modo spudorato il MoVimento 5 Stelle. Sono persino imbarazzanti quando dicono che "vogliono uscire dal buio" (Gargamella 17 febbraio in piazza del Duomo) o proclamano che "nessuno resterà indietro" (pdmenoelle). Slogan presi pari pari dai manifesti del M5S. Oltre agli slogan copiano pure il programma, come lo psiconano che ha detto (tenetevi forte) che la politica si fa per passione e non per soldi, che i suoi parlamentari (suoi in quanto scelti da lui personalmente) si ridurranno lo stipendio e faranno solo due legislature.
I partiti "copia e incolla" non hanno però aderito al punto del M5S "Mandiamoli tutti a casa" perché è molto difficile prendersi a calci nel culo da soli. La parola "antipolitica" è stata cancellata, inglobata punto per punto dai partiti e quindi ora è diventata politica nobile, nella più alta accezione del termine. I marchettari alla riscossa usano parole per loro sconosciute come onestà, partecipazione, società civile. Le masticano in pubblico come una gomma americana, poi in privato le sputano. Quando si tratta di soldi però non transigono. Nessuno li rifiuta. I contributi elettorali li vogliono tutti, ma proprio tutti, il Pdl, il Pdmenoelle, Rigor Montis o Ingroia aspiratutto.
Sui soldi non ci copiano proprio. Di quanto si tratta? 91 milioni di euro annui per Camera, Senato, consigli regionali e Parlamento europeo, pari a 455 milioni se conteggiati nell'arco i cinque anni. Il M5S ha già rifiutato i rimborsi elettorali per le elezioni regionali in cui si è presentato (unico a farlo), l'ultima in Sicilia, e come più volte anticipato non richiederà né i rimborsi per le spese elettorali, né i contributi per l'attività politica. Le spese sono state integralmente sostenute con i contributi volontari raccolti ad oggi per circa 516.000 euro da parte di 12.593 donatori (grazie!) e una media di 41 euro, e verranno comunque rendicontate. Il M5S svolgerà ogni azione diretta ad assicurare che i contributi ad esso spettanti siano trattenuti all'erario.
Il M5S con le attuali previsioni avrebbe diritto a circa 100 milioni di euro per il Parlamento, vi rinuncia. Questa è vera "spending review".
Il M5S rinuncia inoltre ai milioni di euro di contributi regionali per Lombardia, Lazio e Molise. Ambrosoli e Zingaretti hanno invece deciso di tenersi i contributi al contrario di Carcano, Barillari e Federico candidati portavoce del M5S in Lombardia, in Lazio e in Molise.
Partiti, copiate anche questo!
Berlusconi copia e incolla
(03:01)
(03:01)
>>>Oggi, 21 febbraio, sono a Rieti, piazza Vittorio Emanuele II, ore 17, e a Viterbo, piazza Verdi, ore 21. Domani, 22 febbraio, sarò a Roma, piazza San Giovanni, ci troviamo in piazza alle 18. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
I partiti copiano in modo spudorato il MoVimento 5 Stelle. Sono persino imbarazzanti quando dicono che "vogliono uscire dal buio" (Gargamella 17 febbraio in piazza del Duomo) o proclamano che "nessuno resterà indietro" (pdmenoelle). Slogan presi pari pari dai manifesti del M5S. Oltre agli slogan copiano pure il programma, come lo psiconano che ha detto (tenetevi forte) che la politica si fa per passione e non per soldi, che i suoi parlamentari (suoi in quanto scelti da lui personalmente) si ridurranno lo stipendio e faranno solo due legislature.
I partiti "copia e incolla" non hanno però aderito al punto del M5S "Mandiamoli tutti a casa" perché è molto difficile prendersi a calci nel culo da soli. La parola "antipolitica" è stata cancellata, inglobata punto per punto dai partiti e quindi ora è diventata politica nobile, nella più alta accezione del termine. I marchettari alla riscossa usano parole per loro sconosciute come onestà, partecipazione, società civile. Le masticano in pubblico come una gomma americana, poi in privato le sputano. Quando si tratta di soldi però non transigono. Nessuno li rifiuta. I contributi elettorali li vogliono tutti, ma proprio tutti, il Pdl, il Pdmenoelle, Rigor Montis o Ingroia aspiratutto.
Sui soldi non ci copiano proprio. Di quanto si tratta? 91 milioni di euro annui per Camera, Senato, consigli regionali e Parlamento europeo, pari a 455 milioni se conteggiati nell'arco i cinque anni. Il M5S ha già rifiutato i rimborsi elettorali per le elezioni regionali in cui si è presentato (unico a farlo), l'ultima in Sicilia, e come più volte anticipato non richiederà né i rimborsi per le spese elettorali, né i contributi per l'attività politica. Le spese sono state integralmente sostenute con i contributi volontari raccolti ad oggi per circa 516.000 euro da parte di 12.593 donatori (grazie!) e una media di 41 euro, e verranno comunque rendicontate. Il M5S svolgerà ogni azione diretta ad assicurare che i contributi ad esso spettanti siano trattenuti all'erario.
Il M5S con le attuali previsioni avrebbe diritto a circa 100 milioni di euro per il Parlamento, vi rinuncia. Questa è vera "spending review".
Il M5S rinuncia inoltre ai milioni di euro di contributi regionali per Lombardia, Lazio e Molise. Ambrosoli e Zingaretti hanno invece deciso di tenersi i contributi al contrario di Carcano, Barillari e Federico candidati portavoce del M5S in Lombardia, in Lazio e in Molise.
Partiti, copiate anche questo!
Come flashare Ubuntu Touch da custom recovery
Come flashare Ubuntu Touch da custom recovery:
Se avete già un dispositivo Nexus munito di custom recovery e volete rapidamente provare il nuovo OS mobile di Canonical, senza passare da Ubuntu Desktop, vi proponiamo una guida in pochi semplici passi per installare rapidamente Ubuntu Touch sul vostro Nexus.
- Scaricate il file zip corrispondente al vostro dispositivo e spostatelo nella memoria interna
- Scaricate il file zip phablet ARMHF e posizionate anch’esso nella vostra memoria interna
- Riavviate in modalità recovery
- Fate un Wipe data/cache.
- Installate il file zip scaricato qui sotto
- Installate il file zip phablet ARMHF scaricato qui sopra
- Riavviate e godetevi Ubuntu Touch
Vi raccomandiamo ovviamente un nandroid backup preventivo, onde poter ripristinare agevolmente il vostro sistema, e decliniamo ogni responsabilità per eventuali danni che potreste apportare al vostro dispositivo.
ST-Ericsson presenta NovaThor L8580: la CPU quad-core da 3 GHz più veloce al mondo
ST-Ericsson presenta NovaThor L8580: la CPU quad-core da 3 GHz più veloce al mondo:
I processori mobili di ST-Ericsson sono stati spesso al centro dell’attenzione negli ultimi mesi, grazie anche al fatto che produttori del calibro di Samsung e Sony hanno deciso di utilizzarli in alcuni dei loro smartphone, trai cui il Galaxy S III Mini ed il Sony Xperia Go.
Proprio il mese scorso ST-Ericsson ci ha presentato NovaThor L8580 2.5GHz eQuad ed ora l’azienda ha annunciato una versione da 3 GHz dello stesso.
La casa produttrice non ha alcun dubbio: L8580 da 3 GHz è la “CPU per smartphone più veloce al mondo“. Dotata della tecnologia “STMicro FD-SOI a 28nm”, la nuova piattaforma promette di portare una vera e propria rivoluzione nel settore, per quanto riguarda la velocità, il consumo energetico e le prestazioni generali. Naturalmente il chipset supporta tutte le più recenti tecnologie mobili, tra cui LTE Advance, VoLTE, HD voice, WiFi Direct ed NFC.
Non ci resta, allora, che attendere il MWC di Barcellona la prossima settimana, dove anche ST-Ericsson sarà presente con il suo NovaThor L8580 eQuad per saperne di più!
I processori mobili di ST-Ericsson sono stati spesso al centro dell’attenzione negli ultimi mesi, grazie anche al fatto che produttori del calibro di Samsung e Sony hanno deciso di utilizzarli in alcuni dei loro smartphone, trai cui il Galaxy S III Mini ed il Sony Xperia Go.
Proprio il mese scorso ST-Ericsson ci ha presentato NovaThor L8580 2.5GHz eQuad ed ora l’azienda ha annunciato una versione da 3 GHz dello stesso.
La casa produttrice non ha alcun dubbio: L8580 da 3 GHz è la “CPU per smartphone più veloce al mondo“. Dotata della tecnologia “STMicro FD-SOI a 28nm”, la nuova piattaforma promette di portare una vera e propria rivoluzione nel settore, per quanto riguarda la velocità, il consumo energetico e le prestazioni generali. Naturalmente il chipset supporta tutte le più recenti tecnologie mobili, tra cui LTE Advance, VoLTE, HD voice, WiFi Direct ed NFC.
Non ci resta, allora, che attendere il MWC di Barcellona la prossima settimana, dove anche ST-Ericsson sarà presente con il suo NovaThor L8580 eQuad per saperne di più!
Google aggiorna il changelog ufficiale di Android 4.2 Jelly Bean
Google aggiorna il changelog ufficiale di Android 4.2 Jelly Bean:
Hugo Barra, Director of Product Management di Android, ha annunciato nelle scorse ore sul suo profilo Google+ che è stato aggiornato il changelog ufficiale di Jelly Bean 4.2 con tutte le novità e i miglioramenti introdotti sin dal suo rilascio (avvenuto lo corso Ottobre, circa cinque mesi fa).
(...)
Continua a leggere Google aggiorna il changelog ufficiale di Android 4.2 Jelly Bean su Androidiani.Com
Hugo Barra, Director of Product Management di Android, ha annunciato nelle scorse ore sul suo profilo Google+ che è stato aggiornato il changelog ufficiale di Jelly Bean 4.2 con tutte le novità e i miglioramenti introdotti sin dal suo rilascio (avvenuto lo corso Ottobre, circa cinque mesi fa).
(...)
Continua a leggere Google aggiorna il changelog ufficiale di Android 4.2 Jelly Bean su Androidiani.Com
My Book AV-TV come supporto alla registrazione TV
My Book AV-TV come supporto alla registrazione TV: Western Digital rilancia con My Book AV-TV, un drive da 1 TB o 2 TB che facilita la registrazione dei contenuti TV. Consente anche la gestione di funzionalità live. Prezzo a partire da 69,90 euro.
20 febbraio 2013
Una domanda da 35.000.000 di euro
Una domanda da 35.000.000 di euro:
"Sono passati 20 giorni da quando ho chiesto pubblicamente ai candidati per le elezioni lombarde di far sapere ai cittadini cosa intendono fare dei 35 milioni che la nostra regione prevede di versare ai partiti come rimborso delle spese elettorali. Nessuno ha risposto. E poiché non pensiamo che vivano in qualche magico mondo ciò non può che significare che quei soldi li prenderanno, anzi, forse se li sono già spesi, però hanno paura a dirvelo. Com'è noto invece il M5S quei soldi, più di 7 euro per ogni elettore lombardo, li lascerà nelle casse della regione così come già avviene in Piemonte, Sicilia e Emilia dove il movimento è presente. E questo è solo il primo dei tanti risparmi che la presenza degli eletti a 5 stelle nelle istituzioni garantirà ai lombardi." Silvana Carcano, Candidata Presidente Regione Lombardia M5S
"Sono passati 20 giorni da quando ho chiesto pubblicamente ai candidati per le elezioni lombarde di far sapere ai cittadini cosa intendono fare dei 35 milioni che la nostra regione prevede di versare ai partiti come rimborso delle spese elettorali. Nessuno ha risposto. E poiché non pensiamo che vivano in qualche magico mondo ciò non può che significare che quei soldi li prenderanno, anzi, forse se li sono già spesi, però hanno paura a dirvelo. Com'è noto invece il M5S quei soldi, più di 7 euro per ogni elettore lombardo, li lascerà nelle casse della regione così come già avviene in Piemonte, Sicilia e Emilia dove il movimento è presente. E questo è solo il primo dei tanti risparmi che la presenza degli eletti a 5 stelle nelle istituzioni garantirà ai lombardi." Silvana Carcano, Candidata Presidente Regione Lombardia M5S
Qualcomm rilascia BatteryGuru, un’app per aumentare la durata delle batterie in modo intelligente
Qualcomm rilascia BatteryGuru, un’app per aumentare la durata delle batterie in modo intelligente:
Nella guerra per avere un’autonomia sufficiente sui nostri smartphone, non c’è ancora un vincitore, ma ci sono tanti che si impegnano a far si che almeno i consumi siano monitorati per essere più intelligenti.
Tempo fa vi proposi Battery 2X che regolando le connessioni dello smartphone, allungava di un buon 30% di media, l’autonomia della batteria e quindi è un’app che uso da allora con soddisfazione.
Oggi Qualcomm rilascia un’altra interessante applicazione, per tutti i dispositivi con processore SnapDragon, la quale si pone come obiettivo quello di gestire in maniera intelligente, oltre che le connessioni, anche le applicazioni che fanno spesso un uso smodato e non giustificato, della connessione internet, con un maggior consumo di cpu e quindi di batteria.
Come funziona BatteryGuru ? In pratica è sufficiente installarlo dal Play Store (è gratis …) ed attivarlo. Lui si metterà inizialmente in una modalità “learning mode”, ossia in una modalità di apprendimento che dura dai 2 ai 4 giorni. In questo lasso di tempo, BatteryGuru, apprenderà quale è il vostro comportamento nei confronti dell’uso dello smartphone e imparerà quali sono gli hot spot wifi che usate di solito, come usate il 3G, quali applicazioni usate più spesso, il tempo di standby, ecc. ecc.
Quando BatteryGuru avrà raccolto dati sufficienti per una prima ottimizzazione, verrete avvertiti da una notifica, che dirà che l’applicazione è pronta per migliorare l’esperienza d’uso delle risorse ed inizierà, in base a quello che avrà imparato dai vostri comportamenti e spostamenti ad ottimizzare i consumi.
L’applicazione rimarrà poi in background, affinando sempre meglio l’ottimizzazione dell’autonomia.
L’applicazione è ancora in beta, ma sembra promettere bene, anche se per il verdetto finale mi riservo di provarlo per bene. In questo momento l’ho installato sul mio Nexus 4 ed è nella modalità “learning”, ossia sta imparando a capire il modo in cui lo utilizzo …
Vedremo quale sarà l’effettivo vantaggio nell’usarla rispetto a Battery 2x che già utilizzavo.
Se avete uno smartphone o tablet con processore SnapDragon e volete provare a ottimizzare l’uso della batteria, vi consiglio di provarla, è fatto anche bene, con una interfaccia pulita e ben congegnata.
Enjoy !
Qualcomm presenta i suoi nuovi chip di fascia media: Snapdragon 200 e 400
Qualcomm presenta i suoi nuovi chip di fascia media: Snapdragon 200 e 400:
Entrambi i processori, dei quali potete leggere tutte le caratteristiche nel comunicato ufficiale, vedranno la luce indicativamente verso la metà di quest’anno, così come i loro cugini maggiori: considerando che si tratta dei due chip di fascia medio-bassa della famiglia Qualcomm, è davvero spiazzante pensare all’incredibile evoluzione che ha avuto il mercato degli smartphone negli ultimi due anni.
Il mese scorso vi abbiamo parlato degli Snapdragon 600 e 800, i nuovi processori Qualcomm di fascia alta che certamente vedremo su un buon numero di super-device verso fine anno.
L’azienda californiana, ovviamente, non mancherà di coprire anche gli smartphone entry-level ed infatti ha presentato proprio oggi altri due modelli di chip, Snapdragon 200 e Snapdragon 400 che verranno montati sui dispositivi di fascia bassa e media.
Potremo trovare questi due chip in commercio nel corso dei prossimi mesi, entro la fine del 2013, ma intanto andiamo a vedere cosa aspettarci.
Snapdragon 400
Per quanto riguarda il più potente dei due, supporterà due diverse varianti di CPU:- Krait, dual-core da 1.7Ghz
- ARM Cortex A7, quad-core da 1.4Ghz
- GPU: Adreno 305 con supporto al 3D gaming
- Reti: supporto per le reti CDMA e HSPA+(fino a 42Mbps), supporto per il multi-SIM
- Multimedia: supporto per fotocamere fino a 13.5MP con registrazione video fino a 1080p
- Supporto per Mirecast (di cui abbiamo già parlato tra le pagine del nostro blog)
Snapdragon 200
Arriviamo anche al più piccolo della famiglia, che ha comunque caratteristiche di tutto rispetto:- CPU: ARM Cortex A5, quad-core da 1.4Ghz
- GPU: Adreno 203
- Reti: supporto per le reti CDMA e UMTS, supporto per il multi-sim
- Multimedia: supporto per fotocamere fino a 8MP e riproduzioni video in HD
Entrambi i processori, dei quali potete leggere tutte le caratteristiche nel comunicato ufficiale, vedranno la luce indicativamente verso la metà di quest’anno, così come i loro cugini maggiori: considerando che si tratta dei due chip di fascia medio-bassa della famiglia Qualcomm, è davvero spiazzante pensare all’incredibile evoluzione che ha avuto il mercato degli smartphone negli ultimi due anni.
Ingroia denuncia Berlusconi per voto di scambio e truffa elettorale
Ingroia denuncia Berlusconi per voto di scambio e truffa elettorale:
Il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, ha confermato poco fa a Trapani che in giornata, presenterà alla procura della Repubblica di Roma una denuncia nei confronti di Silvio Berlusconi, ipotizzando il reato di voto di scambio e truffa elettorale, in relazione alla lettera sul rimborso dell’Imu inviata agli italiani.
Sul sito del suo movimento, lo stesso Ingroia, ha pubblicato ieri un testo nel quale si esprime a proposito del “doppio reato di Berlusconi” entrando nel merito della questione:
“Con la lettera inviata agli italiani che nasconde un invito al voto promettendo soldi in cambio, Berlusconi ha commesso un reato anzi due, previsti dagli articoli 96 e 97 della legge elettorale 1957. Per di più ingannando gli elettori, per due ragioni: primo, perché le elezioni le perderà, e secondo perché non potrà comunque mantenere l’ennesima falsa promessa.
Lo stesso Berlusconi ha fornito la prova documentale del reato con la lettera intestata “Avviso importante rimborso Imu 2012“, inviata nelle case degli elettori di cui ha anche violato la privacy . Chiedo che qualche ufficio giudiziario proceda. Il fatto è grave: basta con il voto di scambio e con le truffe“.
ve.fe
Il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, ha confermato poco fa a Trapani che in giornata, presenterà alla procura della Repubblica di Roma una denuncia nei confronti di Silvio Berlusconi, ipotizzando il reato di voto di scambio e truffa elettorale, in relazione alla lettera sul rimborso dell’Imu inviata agli italiani.
Sul sito del suo movimento, lo stesso Ingroia, ha pubblicato ieri un testo nel quale si esprime a proposito del “doppio reato di Berlusconi” entrando nel merito della questione:
“Con la lettera inviata agli italiani che nasconde un invito al voto promettendo soldi in cambio, Berlusconi ha commesso un reato anzi due, previsti dagli articoli 96 e 97 della legge elettorale 1957. Per di più ingannando gli elettori, per due ragioni: primo, perché le elezioni le perderà, e secondo perché non potrà comunque mantenere l’ennesima falsa promessa.
Lo stesso Berlusconi ha fornito la prova documentale del reato con la lettera intestata “Avviso importante rimborso Imu 2012“, inviata nelle case degli elettori di cui ha anche violato la privacy . Chiedo che qualche ufficio giudiziario proceda. Il fatto è grave: basta con il voto di scambio e con le truffe“.
ve.fe
HTC 8S, un Windows Phone 8 a meno di 300 euro
HTC 8S, un Windows Phone 8 a meno di 300 euro: Recensione - Test dell'HTC 8S, un terminale che insieme all'8X compone l'offerta della casa taiwanese in ambito Windows Phone 8.
Altro che Wi-Fi libero: l'esercente è sempre responsabile
Altro che Wi-Fi libero: l'esercente è sempre responsabile: I provider Wi-Fi sostengono che gli esercenti sono sempre responsabili dei servizi wireless offerti. Le recenti affermazioni della federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia sono fuorvianti.
ndr: ieri si, oggi no, tempo scaduto
ndr: ieri si, oggi no, tempo scaduto
19 febbraio 2013
Video Recensione Huawei Ascend G615 da batista70phone
Video Recensione Huawei Ascend G615 da batista70phone:
Il G615 si presenta come il miglior prodotto nella sua fascia di prezzo, a 299€ abbiamo un terminale quad core con un’ottima fluidità, parte telefonica e ricezione da fisso, una batteria che ci consente di arrivare tranquillamente a sera e, tra le altre cose, un ampio display da 4″5 in HD ben definito, per chi vuole un terminale di fascia alta senza spendere uno sproposito ve lo consiglio caldamente. Buona visione.
Ubuntu sbarca anche su tablet: da giovedì la preview su Nexus 7 e Nexus 10
Ubuntu sbarca anche su tablet: da giovedì la preview su Nexus 7 e Nexus 10:
Canonical promette e Canonical mantiene, e a quanto pare, nonostante la coincidenza, il suo annuncio non aveva nulla a che fare con quello di HTC. Salutate quindi Ubuntu per tablet, che arriverà dopo domani su Nexus 7 e Nexus 10, andando ad affiancarsi alla versione per smartphone, che sarà disponibile per Galaxy Nexus e Nexus 4. Canonical promette inoltre di facilitare il compito a chiunque volesse provarla con tool per l’installazione e istruzioni passo passo per non complicarsi la vita.
Unity sembra la parola d’ordine di questo OS, e non nel senso di interfaccia, ma per coerenza e consistenza tra dispositivi diversi. Quando sarà rilasciato Ubuntu 14.04, si tratterà in pratica dello stesso OS su tablet, smartphone e PC, il che in pratica significa che un’app per smartphone si adatterà senza problemi anche ad un tablet; non solo, ma sfruttando una caratteristica chiamata side stage, sarà possibile far girare affiancate due app delle quali una in modalità smartphone e l’altra in modalità tablet. Si tratta in pratica di un multi-window potenziato, dove il formato dell’app non è per forza vincolato a quello del dispositivo.
Ciò non significa che un’applicazione non possa essere personalizzata a seconda del dispositivo sul quale girerà: gli sviluppatori potranno comunque aggiungere funzionalità o nuovi elementi all’interfaccia specifici per la categoria del modello in questione, ad esempio per trarre vantaggio da dock e tastiere su un tablet, oppure quando colleghiamo il telefono ad un monitor esterno.
Prima di lasciarvi al video di presentazione, diamo anche un’occhiata ai requisiti hardware dell’OS: come vedete la memoria è forse il vincolo più importante, dove sembra che almeno 2 GB siano raccomandati, ma anche in termini di processore si parla comunque dei moderni Cortex A15. Al momento non esiste un tablet Android Cortex A15 con 4 GB di RAM, quindi capirete che in fondo si parla di un prossimo futuro, come per la versione smartphone, e per adesso dovremo accontentarci di vedere come gira l’OS sul più modesto Nexus 7, o sul Nexus 10 che soddisfa giusto le caratteristiche per entry level. Presente inoltre anche la desktop convergence, ovvero la possibilità di trasformare il tablet in un PC portatile.
Entry level consumer Ubuntu tablet | High-end Ubuntu enterprise tablet | |
---|---|---|
Processor architecture | Dual-core Cortex A15 | Quad-core A15 or Intel x86 |
Memory | 2 GB preferred | 4 GB preferred |
Flash storage | 8 GB minimum | 8 GB minimum |
Screen size | 7-10 inch | 10-12 inch |
Multi-touch | 4 fingers | 4-10 fingers |
Full desktop convergence |
Ulteriori immagini e info sul sito di Canonical, ma l’appuntamento è senz’altro al prossimo giovedì per il rilascio di Ubuntu sulla famiglia Nexus
(Continua...)
Leggi il resto di Ubuntu sbarca anche su tablet: da giovedì la preview su Nexus 7 e Nexus 10
Leggi il resto di Ubuntu sbarca anche su tablet: da giovedì la preview su Nexus 7 e Nexus 10
Berryboot tool per poter utilizzare più distribuzioni su Raspberry PI
Berryboot tool per poter utilizzare più distribuzioni su Raspberry PI: Berryboot è un'utile tools con il quale potremo avere più distribuzioni Linux in un'unica SD all'avvio potremo decidere quale distribuzione avviare tramite una semplice interfaccia grafica.
Primi screenshot di Magnolia Tizen SDK 2.0
Primi screenshot di Magnolia Tizen SDK 2.0: Da oggi è possibile scaricare l'SDK e il codice sorgente di Magnolia Tizen 2.0, entrambi sono disponibili sul sito ufficiale.
Le Balle Quotidiane / 3
Le Balle Quotidiane / 3:
"Su "La Stampa" cartacea di oggi è stato pubblicato un articolo contenente affermazioni gravi e inesatte. Nel pezzo di Giuseppe Salvaggiulo si insinua che la pubblicazione a scopo elettorale che nell'ultimo periodo è stata distribuita in tutto il Piemonte sia stata pagata con i fondi assegnati dalla Regione ai Gruppi consiliari: "E il giornale pagato con soldi pubblici diventa elettorale". Tale affermazione è falsa: l'opuscolo in questione, come precisato telefonicamente all'autore, è stato interamente pagato con le donazioni raccolte. Poco conta che nell'articolo venga riportata virgolettata la nostra dichiarazione, se il titolo dice ben altro. Il M5S non sta utilizzando nemmeno un euro di denaro pubblico per finanziare la campagna elettorale (i partiti usano i milioni dei rimborsi elettorali). Per quanto attiene all'indicazione del Committente Responsabile, la stessa era assente solo nella prima edizione, stampata e diffusa al di fuori del periodo elettorale. Per scrupolo avevamo comunque provveduto ad apporre un timbro su tutte le copie; evidentemente qualcuna deve essere sfuggita e mescolata insieme alla seconda ristampa. Prova ne sia questo pdf. Come al solito i giornalisti "di regime" contano i peli del naso del M5S, sbagliando, mentre quando si tratta dei miliardi rubati, della commistione con le mafie, delle corruttele varie dei partiti tacciono. Li capisco, è una battaglia di sopravvivenza: se noi vinciamo, loro perdono il lavoro. Il "giornalista" dovrebbe studiare un po': è noto a tutti che la stampa "non periodica" come il caso dell'opuscolo informativo che diffondiamo non necessita di un Direttore Responsabile, né di registrazione." Davide Bono, Consigliere M5S in Regione Piemonte
"Su "La Stampa" cartacea di oggi è stato pubblicato un articolo contenente affermazioni gravi e inesatte. Nel pezzo di Giuseppe Salvaggiulo si insinua che la pubblicazione a scopo elettorale che nell'ultimo periodo è stata distribuita in tutto il Piemonte sia stata pagata con i fondi assegnati dalla Regione ai Gruppi consiliari: "E il giornale pagato con soldi pubblici diventa elettorale". Tale affermazione è falsa: l'opuscolo in questione, come precisato telefonicamente all'autore, è stato interamente pagato con le donazioni raccolte. Poco conta che nell'articolo venga riportata virgolettata la nostra dichiarazione, se il titolo dice ben altro. Il M5S non sta utilizzando nemmeno un euro di denaro pubblico per finanziare la campagna elettorale (i partiti usano i milioni dei rimborsi elettorali). Per quanto attiene all'indicazione del Committente Responsabile, la stessa era assente solo nella prima edizione, stampata e diffusa al di fuori del periodo elettorale. Per scrupolo avevamo comunque provveduto ad apporre un timbro su tutte le copie; evidentemente qualcuna deve essere sfuggita e mescolata insieme alla seconda ristampa. Prova ne sia questo pdf. Come al solito i giornalisti "di regime" contano i peli del naso del M5S, sbagliando, mentre quando si tratta dei miliardi rubati, della commistione con le mafie, delle corruttele varie dei partiti tacciono. Li capisco, è una battaglia di sopravvivenza: se noi vinciamo, loro perdono il lavoro. Il "giornalista" dovrebbe studiare un po': è noto a tutti che la stampa "non periodica" come il caso dell'opuscolo informativo che diffondiamo non necessita di un Direttore Responsabile, né di registrazione." Davide Bono, Consigliere M5S in Regione Piemonte
Se non si cambia la Gasparri, La7 non andrà mai in attivo
Se non si cambia la Gasparri, La7 non andrà mai in attivo: Editoriale - Telecom Italia è costretta dai conti a disfarsi di La7. Se non si mette un tetto alla pubblicità di Mediaset, La7 è votata al fallimento.
Scandalo carne di cavallo: Nestlè ritira dall’Italia prodotti Buitoni
Scandalo carne di cavallo: Nestlè ritira dall’Italia prodotti Buitoni:
Si allarga lo scandalo della carne di cavallo negli hamburger e nelle lasagne scoppiato in Gran Bretagna con alcuni prodotti di marchi storici di surgelati come Findus e Picard. La multinazionale svizzera Nestlè, la più grande azienda di prodotti alimentari del mondo, ha ritirato dai mercati di Italia e Spagna i “Ravioli di Brasato Buitoni” e “I Tortellini di Carne”. La decisione è stata presa che dai test effettuati sui tutti i prodotti della filiera sono emerse tracce di Dna di cavallo pari a poco più dell’1%.
La notizia è stata pubblicata sul sito internet del Financial Times. Nestlè dopo avere informato le autorità italiane e spagnole rassicura: “Non ci sono problemi di sicurezza alimentare”. I prodotti ritirati saranno sostituiti con altri “che i test confermeranno essere al 100% di manzo”, aggiunge Nestlè in una nota, nella quale precisa che sono state sospese “tutte le consegne di prodotti finiti con manzo della tedesca H. J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori”. Non più tardi di sette giorni fa, la Nestlè aveva dichiarato che i propri prodotti a base di manzo non contenevano nessuna traccia di carne da cavallo.
L’allarme è scattato a metà gennaio quando le autorità irlandesi hanno trovato carne di cavallo in hamburger di bovino distribuiti dai supermercati britannici Tesco. Dopo due settimane un altro caso: tracce di maiale sono state trovate nella carne halal destinata ai detenuti musulmani delle carceri inglesi. A quel punto, sul mercato sono aumentati i controlli e in quattro catene della grande distribuzione – Tesco, Iceland, Lidl, Aldi – sono stati trovati prodotti surgelati e pronti per il consumo – lasagne Findus, spaghetti alla bolognese e hamburger – realizzati con il 60 o il 100% di carne di cavallo, ma etichettata come bovina. Il fornitore dei marchi era la Comigel, azienda francese produttrice di piatti pronti.
La carne sarebbe arrivata da lontano, dopo una serie di passaggi di mano. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Comigel aveva acquistato la carne dal gruppo francese Spanghero che a sua volta l’aveva comprata da un intermediario cipriota che aveva avuto lo stock da un trader olandese che si era rivolto ai mattatoi romeni. La domanda di carne equina è in calo costante e fuori dai confini nazionali si acquista a basso costo. Con la crisi, poi, la macellazione dei cavalli in Europa è aumentata esponenzialmente: dai 2 mila equini abbattuti nel 2008 si è passati a più di 12 mila nel 2011. E il numero delle licenze per mattatoi ad hoc è quintuplicato. Solo in Italia, ha calcolato la Coldiretti, sono stati importati circa 30 milioni di chili di carne di cavallo, asino o mulo, prodotti in larga misura in Polonia. E un milione è la percentuale importata dalla Romania, il Paese al centro dello scandalo.
L’Unione Europa è scesa in campo approvando una serie di test su carne di manzo per verificarne la composizione. Tutti d’accordo, tranne l’Italia, unico paese che si è espressa contrariamente. Opposto l’atteggiamento della Germania che – riporta il Financial Times – seguirà un piano in dieci punti che va al di là di quanto stabilito a Bruxelles per verificare l’eventuale presenza di altri additivi non dichiarati.
Il problema non è comunque, fino ad ora, di salute, ma di tipo ideologico. Potrebbe ravvisarsi il reato di truffa dal momento che sull’etichetta non era segnalata la presenza di carne di cavallo. Inoltre, se la carne di cavallo in Italia, Francia e Belgio è considerata di pregio, non va dimenticato che in molti Paesi d’Europa, comprese Irlanda e Gran Bretagna, il cavallo è molto amato e rispettato. In questi paesi, consumare, dunque, carne equina è considerato quasi un tabù.
eur
Si allarga lo scandalo della carne di cavallo negli hamburger e nelle lasagne scoppiato in Gran Bretagna con alcuni prodotti di marchi storici di surgelati come Findus e Picard. La multinazionale svizzera Nestlè, la più grande azienda di prodotti alimentari del mondo, ha ritirato dai mercati di Italia e Spagna i “Ravioli di Brasato Buitoni” e “I Tortellini di Carne”. La decisione è stata presa che dai test effettuati sui tutti i prodotti della filiera sono emerse tracce di Dna di cavallo pari a poco più dell’1%.
La notizia è stata pubblicata sul sito internet del Financial Times. Nestlè dopo avere informato le autorità italiane e spagnole rassicura: “Non ci sono problemi di sicurezza alimentare”. I prodotti ritirati saranno sostituiti con altri “che i test confermeranno essere al 100% di manzo”, aggiunge Nestlè in una nota, nella quale precisa che sono state sospese “tutte le consegne di prodotti finiti con manzo della tedesca H. J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori”. Non più tardi di sette giorni fa, la Nestlè aveva dichiarato che i propri prodotti a base di manzo non contenevano nessuna traccia di carne da cavallo.
L’allarme è scattato a metà gennaio quando le autorità irlandesi hanno trovato carne di cavallo in hamburger di bovino distribuiti dai supermercati britannici Tesco. Dopo due settimane un altro caso: tracce di maiale sono state trovate nella carne halal destinata ai detenuti musulmani delle carceri inglesi. A quel punto, sul mercato sono aumentati i controlli e in quattro catene della grande distribuzione – Tesco, Iceland, Lidl, Aldi – sono stati trovati prodotti surgelati e pronti per il consumo – lasagne Findus, spaghetti alla bolognese e hamburger – realizzati con il 60 o il 100% di carne di cavallo, ma etichettata come bovina. Il fornitore dei marchi era la Comigel, azienda francese produttrice di piatti pronti.
La carne sarebbe arrivata da lontano, dopo una serie di passaggi di mano. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Comigel aveva acquistato la carne dal gruppo francese Spanghero che a sua volta l’aveva comprata da un intermediario cipriota che aveva avuto lo stock da un trader olandese che si era rivolto ai mattatoi romeni. La domanda di carne equina è in calo costante e fuori dai confini nazionali si acquista a basso costo. Con la crisi, poi, la macellazione dei cavalli in Europa è aumentata esponenzialmente: dai 2 mila equini abbattuti nel 2008 si è passati a più di 12 mila nel 2011. E il numero delle licenze per mattatoi ad hoc è quintuplicato. Solo in Italia, ha calcolato la Coldiretti, sono stati importati circa 30 milioni di chili di carne di cavallo, asino o mulo, prodotti in larga misura in Polonia. E un milione è la percentuale importata dalla Romania, il Paese al centro dello scandalo.
L’Unione Europa è scesa in campo approvando una serie di test su carne di manzo per verificarne la composizione. Tutti d’accordo, tranne l’Italia, unico paese che si è espressa contrariamente. Opposto l’atteggiamento della Germania che – riporta il Financial Times – seguirà un piano in dieci punti che va al di là di quanto stabilito a Bruxelles per verificare l’eventuale presenza di altri additivi non dichiarati.
Il problema non è comunque, fino ad ora, di salute, ma di tipo ideologico. Potrebbe ravvisarsi il reato di truffa dal momento che sull’etichetta non era segnalata la presenza di carne di cavallo. Inoltre, se la carne di cavallo in Italia, Francia e Belgio è considerata di pregio, non va dimenticato che in molti Paesi d’Europa, comprese Irlanda e Gran Bretagna, il cavallo è molto amato e rispettato. In questi paesi, consumare, dunque, carne equina è considerato quasi un tabù.
eur
Disinformazione di massa
Disinformazione di massa:
"In questo articolo, il TG1 fa intendere che le operazioni di voto all'estero si sono concluse il 14/2. Il primo paragrafo nel modo nell'impostazione fa intendere che questo limite sia un vincolo di legge: "entro il 14 febbraio, infatti, ovvero entro il decimo giorno precedente la data delle votazioni in Italia, gli elettori all'estero dovevano inviare, agli uffici consolari, la busta contenente la scheda". Questo è falso: l'UNICO VINCOLO è che le schede devono arrivare in consolato ENTRO il 21/2 alle ore 16:00. Queste possono essere spedite per posta o consegnate a mano. L'intento evidente dell'articolo è di far desistere gli indecisi che ancora potrebbero votare dall'esercitare il loro diritto. Di cos'hanno paura al TG1? Di fare informazione corretta? A casa! Anche voi!" Matteo Salani, M5S Europa
"In questo articolo, il TG1 fa intendere che le operazioni di voto all'estero si sono concluse il 14/2. Il primo paragrafo nel modo nell'impostazione fa intendere che questo limite sia un vincolo di legge: "entro il 14 febbraio, infatti, ovvero entro il decimo giorno precedente la data delle votazioni in Italia, gli elettori all'estero dovevano inviare, agli uffici consolari, la busta contenente la scheda". Questo è falso: l'UNICO VINCOLO è che le schede devono arrivare in consolato ENTRO il 21/2 alle ore 16:00. Queste possono essere spedite per posta o consegnate a mano. L'intento evidente dell'articolo è di far desistere gli indecisi che ancora potrebbero votare dall'esercitare il loro diritto. Di cos'hanno paura al TG1? Di fare informazione corretta? A casa! Anche voi!" Matteo Salani, M5S Europa
Rilasciato ufficialmente l’SDK di Tizen 2.0 | Prime caratteristiche e novità del nuovo OS “di Samsung”
Rilasciato ufficialmente l’SDK di Tizen 2.0 | Prime caratteristiche e novità del nuovo OS “di Samsung”: Tizen OS può dirsi ufficialmente disponibile al pubblico attraverso il nuovo SDK 2.0, rilasciato poche ore fa da Samsung per i primi sviluppatori che volessero cimentarsi con le prima applicazioni e programmazione. I sorgenti abbracciano le piattaforme più popolari a partire da Ubuntu (32/64 bit), Windows XP / 7 (32/64 bit) ed infine anche Mac OS X.
18 febbraio 2013
L'asteroide 2012DA14 fotografato in Svizzera
L'asteroide 2012DA14 fotografato in Svizzera: Alessandro Della Bella ha pubblicato questo fantastico video in time-lapse nel quale si vede il passaggio ravvicinato (a soli 27.700 chilometri) dell'asteroide 2012DA14 pochi giorni fa.
Il video va visto a tutto schermo e in HD per poter individuare bene il puntino luminoso dell'asteroide. La bellezza particolare di questo video sta nell'abbinamento tra le stelle il panorama delle montagne: non è il solito video astronomico di un puntino tra tanti puntini, ma la presenza delle luci della città (Bellinzona) e del panorama rende l'evento molto più concreto e vicino anche emotivamente oltre che astronomicamente. Meraviglioso.
Date anche un'occhiata agli altri video di Helvetia By Night.
Il video va visto a tutto schermo e in HD per poter individuare bene il puntino luminoso dell'asteroide. La bellezza particolare di questo video sta nell'abbinamento tra le stelle il panorama delle montagne: non è il solito video astronomico di un puntino tra tanti puntini, ma la presenza delle luci della città (Bellinzona) e del panorama rende l'evento molto più concreto e vicino anche emotivamente oltre che astronomicamente. Meraviglioso.
Date anche un'occhiata agli altri video di Helvetia By Night.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Un PC per tutti a 50 euro: a Bari diventa quasi un diritto
Un PC per tutti a 50 euro: a Bari diventa quasi un diritto: Brand:Gnu è un progetto che vede il comune di Bari impegnato nel riciclare vecchi PC per poi distribuirli a basso costo, con installata una distribuzione Linux e i software essenziali, tutti open source e gratuiti.
Vic Gundotra promette “fotocamere eccezionali” nei prossimi smartphone Nexus
Vic Gundotra promette “fotocamere eccezionali” nei prossimi smartphone Nexus:
Vic Gundotra (per chi non lo conoscesse è uno dei più famosi ingegneri di Google) è uno dei personaggi di Mountain View più devoti al social network di casa (forse perché orfano di Twitter), tanto che spesso lo utilizza per raccontarci qualche dettaglio sulla sua vita privata. Ieri ad esempio, in procinto di partire per una gita in montagna sul lago Tahoe, Vic chiedeva consigli in merito alla fotocamera da portare con sé, senza prima dimenticarsi di farci sapere (suscitando tutto il mio odio/invidia, NdR) che il suo telefono Android (che sappiamo essere un Nexus 4) e Google Glass gli avrebbero tenuto compagnia.
La discussione si è dunque sviluppata sul tema fotografico, ma prima o poi era ovvio che i rimandi ad Android ci sarebbero stati, in particolare quando un utente ha chiesto l’impossibile, ovvero che in futuro i Nexus diventino in grado di sostituire le fotocamere di più alto livello. Lapidaria la risposta di Gundotra, che potete leggere qui sotto:
“Ci stiamo impegnando per rendere eccezionali le fotocamere degli smartphone Nexus. Aspetta e vedrai.” Mai minaccia, se così la possiamo chiamare, suonò più gradita, e visti i recenti sforzi fatti con Photo Sphere, non ci resta che aspettare e vedere se in futuro Google si impegnerà maggiormente sul fronte fotografico. D’altronde l’avevamo anche chiesto in un nostro editoriale, quindi speriamo che la promessa di Gundotra possa già concretizzarsi con il prossimo Google I/O.
17 febbraio 2013
Il Monte dei Paschi di Bersani
Il Monte dei Paschi di Bersani:
>>>Oggi, 17 febbraio, sono a Savona, ore 17, Piazza Sisto IV e a Genova, ore 21, piazza De Ferrari, piazza Perosi. Domani, 18 febbraio, sarò a Cremona, ore 17, Piazza Stradivari e a Pavia, ore 21, piazza Vittoria. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
Il Monte dei Paschi di Siena sarebbe quasi sicuramente fallito senza il prestito di Rigor Montis di 3,9 miliardi di euro, cifra pari all'IMU versato dalle famiglie italiane. Il MPS ha avuto un crollo di Borsa vertiginoso negli ultimi anni, gli azionisti hanno perso quasi tutto il loro investimento. Il MPS ha avuto un deprezzamento di valore su cui sta indagando la procura di Siena, una voragine da far impallidire Parmalat. Si tratta di 21 miliardi così ripartiti: 7 miliardi di sovrapprezzo per l'acquisto della Banca Antonveneta, 7 miliardi di debiti acquisiti dalla Banca Antonveneta, 7 miliardi di versamenti su banche estere con causali da accertare. Il MPS è stato privatizzato nel 1995 e da allora è controllato da una Fondazione. Il 55% della Fondazione è stato detenuto fino a pochi mesi fa da membri nominati da Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Siena tutti enti controllati dal PD. E' impensabile che le segreterie del PD che si sono succedute dal 1995 fossero all'oscuro dell'operazione Antoveneta oltre che della vendita di ingenti cespiti mobiliari e immobiliari del MPS che hanno permesso la distribuzione di ricchi dividendi. Se i vari Bersani, D'Alema, Veltroni, Franceschini, Fassino non si sono mai accorti di questo immane disastro finanziario come può il PD pretendere di governare il Paese? Va ricordato che nell'ultimo ventennio il PD ha governato per circa 10 anni, ha fatto a metà con Berlusconi. Un decennio a testa per fare la festa all'Italia.
Napolitano, ex PD, ha invocato la privacy sulle inchieste in corso della Procura di Siena, invece di battere i pugni sul tavolo come avrebbe fatto Pertini gridando "Fuori i nomi dei responsabili". Lo Scudo Fiscale è stato usato per fare rientrare in Italia patrimoni illeciti con il solo 5% di tassazione. E' stato approvato grazie all'assenza in aula di numerosi parlamentari del PD. Perchè? E' lecito avere l'elenco completo dei patrimoni scudati per verificare se sono associati alla razzia del MPS? Oppure è un segreto di Stato?
Bersani non replica mai nel merito delle responsabilità sue e del suo partito, ma le spara sempre più grosse: "Si vede la voglia di mandare in galera, come facevano i fascisti. Attenzione, che noi non ci impressioniamo...". Il M5S non manda in galera nessuno, questo compito appartiene ai giudici. Forse è a loro che Gargamella si sta rivolgendo. Craxi aveva più stile.
>>>Oggi, 17 febbraio, sono a Savona, ore 17, Piazza Sisto IV e a Genova, ore 21, piazza De Ferrari, piazza Perosi. Domani, 18 febbraio, sarò a Cremona, ore 17, Piazza Stradivari e a Pavia, ore 21, piazza Vittoria. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
Il Monte dei Paschi di Siena sarebbe quasi sicuramente fallito senza il prestito di Rigor Montis di 3,9 miliardi di euro, cifra pari all'IMU versato dalle famiglie italiane. Il MPS ha avuto un crollo di Borsa vertiginoso negli ultimi anni, gli azionisti hanno perso quasi tutto il loro investimento. Il MPS ha avuto un deprezzamento di valore su cui sta indagando la procura di Siena, una voragine da far impallidire Parmalat. Si tratta di 21 miliardi così ripartiti: 7 miliardi di sovrapprezzo per l'acquisto della Banca Antonveneta, 7 miliardi di debiti acquisiti dalla Banca Antonveneta, 7 miliardi di versamenti su banche estere con causali da accertare. Il MPS è stato privatizzato nel 1995 e da allora è controllato da una Fondazione. Il 55% della Fondazione è stato detenuto fino a pochi mesi fa da membri nominati da Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Siena tutti enti controllati dal PD. E' impensabile che le segreterie del PD che si sono succedute dal 1995 fossero all'oscuro dell'operazione Antoveneta oltre che della vendita di ingenti cespiti mobiliari e immobiliari del MPS che hanno permesso la distribuzione di ricchi dividendi. Se i vari Bersani, D'Alema, Veltroni, Franceschini, Fassino non si sono mai accorti di questo immane disastro finanziario come può il PD pretendere di governare il Paese? Va ricordato che nell'ultimo ventennio il PD ha governato per circa 10 anni, ha fatto a metà con Berlusconi. Un decennio a testa per fare la festa all'Italia.
Napolitano, ex PD, ha invocato la privacy sulle inchieste in corso della Procura di Siena, invece di battere i pugni sul tavolo come avrebbe fatto Pertini gridando "Fuori i nomi dei responsabili". Lo Scudo Fiscale è stato usato per fare rientrare in Italia patrimoni illeciti con il solo 5% di tassazione. E' stato approvato grazie all'assenza in aula di numerosi parlamentari del PD. Perchè? E' lecito avere l'elenco completo dei patrimoni scudati per verificare se sono associati alla razzia del MPS? Oppure è un segreto di Stato?
Bersani non replica mai nel merito delle responsabilità sue e del suo partito, ma le spara sempre più grosse: "Si vede la voglia di mandare in galera, come facevano i fascisti. Attenzione, che noi non ci impressioniamo...". Il M5S non manda in galera nessuno, questo compito appartiene ai giudici. Forse è a loro che Gargamella si sta rivolgendo. Craxi aveva più stile.
Calcola la fee per i tuoi clienti on-line con PayPal Calculator
Calcola la fee per i tuoi clienti on-line con PayPal Calculator:
PayPal Calculator è un’applicazione scaricabile gratuitamente dal Google Play Store che permetterà a chi vende tramite PayPal, di calcolare in un “touch” le spese fisse sulla transazione per evitare di mettere mano alla calcolatrice ogni qualvolta si desideri conoscere il guadagno netto sul prodotto che si mette in vendita.
L’applicazione supporta tutte le valute con le relative “fee” richieste dal popolare servizio di pagamento on-line e consente altresì di impostare una tariffa personalizzata.
La funzione “Reverse Mode“, in opposizione a quella “Standard“, ci permetterà anche di partire dal guadagno netto che desideriamo ottenere per ricavare poi l’importo totale da chiedere al cliente.
Lo sviluppatore, che tral’altro ha creato un’applicazione simile per gli e-bayer, ci tiene a far presente che PayPal Calculator non è in alcun modo affiliata a PayPal e che i tassi sulle transazioni vengono aggiornati qualora vengano introdotte delle modifiche.
(Continua...)
Leggi il resto di Calcola la fee per i tuoi clienti on-line con PayPal Calculator
PayPal Calculator è un’applicazione scaricabile gratuitamente dal Google Play Store che permetterà a chi vende tramite PayPal, di calcolare in un “touch” le spese fisse sulla transazione per evitare di mettere mano alla calcolatrice ogni qualvolta si desideri conoscere il guadagno netto sul prodotto che si mette in vendita.
L’applicazione supporta tutte le valute con le relative “fee” richieste dal popolare servizio di pagamento on-line e consente altresì di impostare una tariffa personalizzata.
La funzione “Reverse Mode“, in opposizione a quella “Standard“, ci permetterà anche di partire dal guadagno netto che desideriamo ottenere per ricavare poi l’importo totale da chiedere al cliente.
Lo sviluppatore, che tral’altro ha creato un’applicazione simile per gli e-bayer, ci tiene a far presente che PayPal Calculator non è in alcun modo affiliata a PayPal e che i tassi sulle transazioni vengono aggiornati qualora vengano introdotte delle modifiche.
(Continua...)
Leggi il resto di Calcola la fee per i tuoi clienti on-line con PayPal Calculator
Per gli appassionati di cinema (e trailer) arriva MovieApp HD
Per gli appassionati di cinema (e trailer) arriva MovieApp HD:
Movie App HD è una nuova applicazione gratuita per Android che farà contenti gli appassionati di cinema grazie ad un nutrito database con funzioni di ricerca avanzate.
Grazie a questa applicazione, che di sicuro si presenta più ordinata e funzionale rispetto a quella di IMDB, l’utente potrà filtrare le proprie ricerche oltre che per titolo, anche per attore, regista e sceneggiatore.
Ogni titolo ha poi una scheda dettagliata che include una serie di informazioni che gli appassionati troveranno sicuramente interessanti: screenshot del film, attori partecipanti, sceneggiatori, data di uscita, rating tratti da importanti community come quella di IMDB, film simili ed altro.
Presente anche una sezione Top List dove è possibile ricavare un elenco dei film appena usciti, di quelli più noleggiati, di quelli che hanno fatto più incassi al botteghino, come degli ultimi arrivi in DVD e dei film che stanno passando al cinema.
Insomma, uno strumento che a primo acchitto sembra molto utile ed interessante, disponibile anche in versione PRO (ad-free) ad 1,99€.
(Continua...)
Leggi il resto di Per gli appassionati di cinema (e trailer) arriva MovieApp HD
Movie App HD è una nuova applicazione gratuita per Android che farà contenti gli appassionati di cinema grazie ad un nutrito database con funzioni di ricerca avanzate.
Grazie a questa applicazione, che di sicuro si presenta più ordinata e funzionale rispetto a quella di IMDB, l’utente potrà filtrare le proprie ricerche oltre che per titolo, anche per attore, regista e sceneggiatore.
Ogni titolo ha poi una scheda dettagliata che include una serie di informazioni che gli appassionati troveranno sicuramente interessanti: screenshot del film, attori partecipanti, sceneggiatori, data di uscita, rating tratti da importanti community come quella di IMDB, film simili ed altro.
Presente anche una sezione Top List dove è possibile ricavare un elenco dei film appena usciti, di quelli più noleggiati, di quelli che hanno fatto più incassi al botteghino, come degli ultimi arrivi in DVD e dei film che stanno passando al cinema.
Insomma, uno strumento che a primo acchitto sembra molto utile ed interessante, disponibile anche in versione PRO (ad-free) ad 1,99€.
(Continua...)
Leggi il resto di Per gli appassionati di cinema (e trailer) arriva MovieApp HD
Ultra Ever Dry rende impermeabile qualsiasi oggetto
Ultra Ever Dry rende impermeabile qualsiasi oggetto:
Si chiama Ultra Ever Dry lo spray che impermeabilizza da acqua, olio, fango e da tante altre sostanze.
Grazie a questo liquido verde smeraldo, qualsiasi materiale diventa impermeabile ed estremamente scivoloso, senza che nulla ci si possa attaccare in alcun modo come ad esempio acqua, olio, fango e vernice. Questo è quanto promette Ultra Ever Dry, un prodotto in vendita su un sito statunitense.
Si tratta di una sostanza composta principalmente da xilene, nafta, esano, metiletilchetone, toluene, polimeri e additivi proprietari ovvero una sostanza tossica per l’uomo; infatti per maneggiare Ultra Ever Dry bisogna indossare guanti e mascherina. Per creare una superficie totalmente impermeabile e scivolosa sono necessari due strati, uno per la base ed uno per il rivestimento esterno.
Secondo il produttore si può usare per ricoprire qualsiasi cosa (documentazione ufficiale), ma non sono elencati in dettaglio i materiali e i tipi di prodotto sui quali è possibile utilizzarlo . Il costo è abbastanza elevato: 96 dollari al litro per il rivestimento esterno e 53 dollari per il materiale da usare come base.
Iscriviti a:
Post (Atom)