“In risposta all’intervento dell’onorevole o cittadino, scelga lui, Salvatore Siragusa ricordo al collega che questa vice presidenza, cosi’ come la presidenza della commissione ambiente retta da Giampiero Trizzino e le altre cariche ottenute dal Movimento in seno al parlamento regionale, sono il frutto di incontri e trattative ed accordi con il Governo Crocetta e le altre forze politiche e non frutto di un miracolo”.
A dichiararlo è il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino che replica alle esternazioni del parlamentare M5S Salvatore Siragusa rese nel corso della seduta d’aula di ieri. Dal Movimento è arrivata in Aula la stoccata al vice presidente dell’Ars, per bocca di Salvatore Siragusa, che ha definito l’ex Cinquestelle, vice presidente dell’Ars, “la vergogna e il più grande errore del Movimento”.
”Ricordo al collega Siragusa, che la vice presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana è rimasta aperta alle istanze dei territori e delle forze politiche che rappresentano l’isola, senza pregiudizio e distinzione di idee e colori – dice – Anche all’indomani della mia cacciata dall’M5S questa vice presidenza è sempre stata disponibile a tutti ed in particolar modo all’onorevole Siragusa che dovrebbe saperlo e ricordarlo. Quando ho sollevato delle perplessità, oggi più attuali che mai, sono stato gentilmente messo alla porta, con la consapevolezza che altri colleghi e l’onorevole Siragusa dovrebbe ricordarlo, la pensavano come me, ma hanno preferito non esprimerlo per timore del giudizio della base”.
”I cittadini della cosiddetta base – prosegue – vanno semplicemente informati in maniera chiara ed obiettiva e non indirizzati dall’alto come nel caso della reintegra dell’indennità di esercizio del mandato di oltre 3.100 euro (come leggo su Repubblica) avvenuta senza clamori ma contravvenendo alle promesse di campagna elettorale. I cittadini della base andavano anche informati dello sfacelo che sarebbe derivato dalla caduta di un Governo, quello Crocetta, che nel bene e nel male si trova alla vigilia della presentazione dello strumento finanziario, strumento senza il quale piomberemmo nel baratro, con servizi e progetti che sarebbero congelati, dai diversamente abili ai precari, dalla infrastrutture alla programmazione europea”.
“Chiaro è invece – conclude – che si è preferito disinformare i cittadini per fini propagandistici, come propagandistiche sono le dichiarazioni d’aula in cui si inneggia alle difficoltà dei precari dato che i pentastellati sono stati i primi a non fare la sponda politica a due Ddl da me proposti, che ad invarianza di bilancio prospettano una soluzione di stabilizzazione, frutto del lavoro concertato con legali, tecnici ed esperti del lavoro”.
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