Marcello Intelisano si impossessò di 200 mila euro per poi simulare un’estorsione. Scoperto dai Carabinieri
Marcello Intelisano
In manette ieri pomeriggio l’ex direttore della sede centrale dell’Ufficio Postale di Giardini Naxos, Marcello Intelisano, 54 anni, poiché ritenuto responsabile di peculato e simulazione di reato.
L’uomo, originario di Castelmola, dove gestisce con la famiglia un noto albergo, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare a conclusione di una articolata attività investigativa da parte dei Carabinieri della Stazione di Giardini Naxos.
Intelisano -candidato alle elezioni provinciali 2008 nel Collegio di Taormina con l’Udc (478 preferenze, non eletto) – si sarebbe infatti indebitamente appropriato di oltre 190.000,00 euro, quindi, per mascherare l’ammanco, avrebbe simulato di essere stato ripetutamente vittima di episodi di natura estorsiva.
Le indagini dei carabinieri sono scattate proprio all’atto della denuncia, il 22 aprile del 2011, quando Intelisano, all’epoca ancora direttore della sede centrale dell’Ufficio Postale di Giardini Naxos, si è presentato presso la locale Stazione Carabinieri per denunciare di essere stato costretto negli ultimi mesi, in diverse circostanze, sotto minaccia da parte di persone a lui sconosciute, a prelevare dalle casse del citato Ufficio Postale la somma complessiva di 160.000,00 euro che poi aveva consegnato per intero agli estortori.
Al comandante della Stazione carabinieri, quella denuncia era apparsa sin dalle prime battute inverosimile, tanto ingenerare il legittimo sospetto che si trattasse in una maldestra messa in scena, che gli estortori, più che degli “sconosciuti” fossero invece immaginari, e, soprattutto, che delle somme di denaro si fosse invece impossessato proprio Intelisano.
A questo punto, i carabinieri, coordinati dal Sostituito Procuratore della Repubblica di Messina, Fabrizio Monaco, avviavano una articolata attività investigativa, che si protraeva per circa 10 mesi e che si è conclusa appunto con l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale peloritano, Giovanni De Marco, il quale ha condiviso appieno le risultanze investigative emerse nel corso degli accertamenti effettuati dai carabinieri.
Scrive il Gip nel provvedimento che «I fatti denunciati, che sembrano mutuati dalla sceneggiatura di un B-Movie, sono palesemente inverosimili, sia nella dinamica complessiva che nei singoli dettagli».
Secondo quanto denunciato ai carabinieri di Giardini Naxos dall’ex direttore dell’Ufficio postale, lo stesso, sebbene fosse stato più volte bloccato dai malviventi, i quali si presentavano di volta in volta incappucciati ed armati sino ai denti, esprimendosi con un marcato accento napoletano, mentre percorreva a bordo della propria autovettura i tornanti che portano all’abitazione sita in Castelmola, non era mai riuscito a fornire agli investigatori alcun dettaglio per la loro identificazione.
Inoltre, lo stesso, nonostante avesse asseritamente patito più volte gli episodi estorsivi, non aveva mai informato i carabinieri di quanto accadutogli.
Che in quell’Ufficio Postale ci fosse qualcosa che non tornava, lo aveva percepito anche la direzione provinciale di Messina di Poste Italiane, da cui dipende l’agenzia di Giardini Naxos, a seguito dello sforamento del limite massimo di 75.000,00 euro nella giacenza di sicurezza della cassaforte.
Per tale ragione, nei primi giorni del mese di aprile 2011, la direzione peloritana di Poste Italiane avanzava una richiesta di chiarimenti, ma le giustificazioni addotte da M. I. risultavano insoddisfacenti, tanto che lo stesso veniva richiamato, prima oralmente da parte di un funzionario provinciale di Poste Italiane e, successivamente, per iscritto.
A quel punto, non essendo pervenute alla direzione provinciale delle risposte esaustive, verso la fine del mese di aprile 2011, la stessa direzione informava la struttura regionale ed avanzava nel contempo una richiesta di una verifica di cassa. Risultava a quel punto evidente che la denuncia presentata proprio nella seconda decade del mese di aprile 2011 presso la Caserma dei carabinieri di Giardini Naxos non era altro che un maldestro tentativo di sottrarsi alle conseguenze degli inspiegabili ammanchi di denaro di cui era ormai imminente la scoperta.
Dalle verifiche è infatti emerso un ammanco di cassa complessivo pari a 165.000,00 euro, cui si aggiungeva un ulteriore ammanco di carte valori per oltre 32.000,00 euro. A quel punto, il funzionario infedele, sebbene disposto a restituire quanto sottratto, veniva licenziato in tronco. A seguito di una perquisizione effettuata presso l’abitazione di Intelisano., i carabinieri rinvenivano un libretto postale, acceso nel mese di luglio 2008, proprio presso l’Ufficio Postale di Giardini Naxos, a nome di due parenti di Intelisano.
Dalle immediate verifiche effettuate nella stessa giornata, è emerso che su tale libretto era stato effettuato il deposito di una somma pari a 22.724,00 euro.
Intanto, nel proseguo degli accertamenti patrimoniali e dei movimenti bancari, i carabinieri hanno accertato altresì che nel mese di luglio 2008, alcuni congiunti di Intelisano., avevano acquisito, per la somma di 20.000,00 euro – corrisposta in contanti – il 95% delle quote di gestione di un noto albergo di Castelmola, che peraltro aveva contratto debiti per l’ammontare di circa 80.000,00 euro.
Intelisano si trova ora ristretto, al regime degli arresti domiciliari, presso la propria abitazione di Castelmola come disposto nell’ordinanza notificatagli nel pomeriggio di ieri dai carabinieri della Stazione di Giardini Naxos.
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