11 dicembre 2013

Privatizzazione Stm: il governo fa dietro front

Privatizzazione Stm: il governo fa dietro front:
Il rischio di una cessione delle quote azionarie di StM di proprietà dello Stato sembra rientrare. Oggi, infatti, al Ministero dello Sviluppo economico si è tenuta una riunione in cui è emersa la volontà da parte del governo di non vendere le proprie quote. Alla riunione romana, che segue alla proteste di qualche giorno fa a Catania, hanno partecipato tra gli altri le delegazioni di Sel (con Erasmo Palazzotto) e M5S (con Tommaso Currò e Giulia Grillo),  il sindaco etneo, Enzo Bianco, i rappresentanti dell’Azienda e vertici sindacali della St di Catania.
“Le ampie rassicurazioni – ha detto Bianco – da noi ottenute nella riunione di oggi da parte dei rappresentanti del Ministero, confermano la disponibilità raccolta nel corso di incontri  istituzionali e politici a un  livello significativo e mirati a evitare che il controllo della società non andasse in mani francesi”.
Anche il deputato siciliano di Sel, Erasmo Palazzotto ha ribadito la “retromarcia sulla cessione di quote da parte del Governo”.
Sono confermati gli investimenti di 270 milioni di euro che l’azienda intende mantenere per far passare la fabbrica di Catania dalla produzione di fette di silicio da 6 pollici a quelle da 8 pollici: “Ci potrebbe essere forse un piccolo slittamento – spiega Bianco –  a causa del rallentamento del mercato, ma per il momento la tempistica è confermata. Abbiamo anche sollecitato una riflessione sulla possibilità di passare anche alla produzione di fette di silicio da 12 pollici utilizzando i fondi comunitari 2014-2020, visto che quella catanese è l’unica fabbrica in una zona obiettivo 1”.
Sulla questione Palazzotto, apprezzando l’interesse e l’azione di Bianco, ha specificato che “i fondi europei potrebbero essere l’occasione per implementare il livello tecnologico del sito siciliano e renderlo più competitivo nel mercato internazionale . La Sicilia potrebbe sfruttare questa occasione per  investire sull’innovazione tecnologica come chiave per affrontare le sfide che ci pone la crisi”.
Alla riunione non erano presenti rappresentanti della governo regionale, un’assenza stigmatizzata dal deputato di Sel, Palazzotto, che considera l’esecutivo siciliano il ‘grande assente in questa discussione, che continua ad amministrare, male, l’esistente senza pensare mai al futuro’, ma Bianco durante l’incontro ha dato la piena “disponibilità anche per conto dell’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri, trattenuta all’ultimo momento, a dar vita a un tavolo istituzionale con il governo nazionale sugli obiettivi strategici della Sicilia”.
Nel frattempo all’Ars, in commissione Attività produttive, è stata approvata una risoluzione con la quale si chiede al governo regionale l’impegno a tutti i livelli, ad iniziare dal coinvolgimento del governo nazionale, per il sostegno alla sede siciliana della StM.
Nelle prossime settimane è prevista una visita del ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato, mentre il tavolo è stato aggiornato al prossimo 21 gennaio. In quella sede sarà fondamentale la presenze delle Regioni (oltre alla Sicilia sono coinvolte Campania, Puglia e Lombardia) proprio per verificare la disponibilità della pianificazione dei fondi Ue 2014-2020 sul’implementazione tecnologica.
Intanto i sindacati rimangono vigili sugli sviluppi della vicenda.  “Le rassicurazioni sulla volontà del Governo italiano, vincolato da un accordo con quello francese, a mantenere le quote azionarie di Stm sono un fatto positivo. Altrettanto lo sono gli impegni verbali dell’azienda sulla salvaguardia dei livelli occupazionali nello stabilimento catanese con la prosecuzione della produzione a 6 pollici fino alla conversione di tutti i moduli nella lavorazione dell’8 pollici”,  si legge in una nota della Uilm di Catania.
“Si tratta, comunque, di promesse in attesa di verifica e concreta attuazione. Per questo, la Uilm di Catania resta vigile sull’evoluzione della vertenza-Stm che certo non è ancora conclusa”,  affermano il vicesegretario provinciale Uilm Giuseppe Caramanna e i rappresentanti Rsu Roberto Marsala e Armando Gilardi, presenti oggi a Roma in rappresentanza dell’organizzazione dei metalmeccanici Uil.
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