E’ tensione nell’Aula della Camera dopo che Riccardo Nuti, deputato del M5s ha contestato a Davide Faraone, deputato del Pd e membro della segreteria di Matteo Renzi, di essere stato a casa di un pregiudicato.
Faraone ha chiesto di parlare per fatto personale, ma il vicepresidente Luigi Di Maio gli ha chiesto di farlo a fine seduta, con vive proteste dai banchi del Pd. Dure le critiche anche di Sel alla contestazione avanzata dal deputato M5s ai deputati, che ha generalmente accusato di scarsa onesta’.
Nuti respinge gli attacchi di Letta a M5S per le critiche alla stampa, “essere giornalista – ha detto Nuti – significa essere indipendente e non scrivere sui giornali di partito, significa dire il vero e non offendere e scrivere il falso”, ma anche sulla lettera di Grillo alle forze dell’ordine. “Chi devono difendere? Le istituzioni corrotte o i cittadini onesti?”.
E, ricordando la sua origine da un quartiere popolare di Palermo, sostiene che Davide Faraone, da poco nominato nella segreteria del Pd da Matteo Renzi, “è stato visto andare in casa di un pregiudicato e durante le primarie prometteva posti di lavori in cambio di voti”.
I deputati dem hanno chiesto di “dare al collega Faraone la possibilità di difendersi subito da un’accusa così infamante”. Ma il presidente di turno Luigi Di Maio (M5s) ha spiegato che “gli interventi a titolo personale, come ho sempre fatto anche per il mio gruppo si possono fare a fine seduta”.
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