4 novembre 2013

Se io fossi stato nella Cancellieri

Se io fossi stato nella Cancellieri:
Anna Maria Cancellieri Dimissioni
Luca Sofri, sul suo blog, propone undici domande e chiede a tutti di rispondere. Inizio io:
  1. Se fossi ministro della Giustizia e venissi a sapere di un detenuto in condizioni rischiose, e conoscessi quel detenuto, cosa farei?
    Lo segnalerei pubblicamente (non con una telefonata riservata), insieme a una richiesta immediata di relazione su tutte le situazioni rischiose, minacciando ispezioni immediate.
  2. Se fossi parente di detenuto in condizioni rischiose, proverei a raggiungere chi posso – ministro compreso – per segnalare il rischio?
    Certamente sì.
  3. E se non ne fossi parente e ne conoscessi le condizioni rischiose?
    Forse.
  4. Se a Giulia Ligresti fosse capitato qualcosa di brutto e prevedibile, la settimana prossima, e il ministro fosse stato informato del rischio, cosa avremmo pensato?
    Se la Cancellieri avesse seguito il punto 1, non avremmo pensato niente di male.
  5. Se il ministro avesse fatto quella telefonata per la figlia della sua portinaia, cosa avremmo pensato?
    Se la Cancellieri avesse seguito il punto 1, avremmo pensato la stessa cosa.
  6. Se il ministro avesse fatto quell’identica telefonata per Stefano Cucchi, cosa avremmo pensato?
    Se la Cancellieri non avesse seguito il punto 1, avremmo pensato la stessa cosa (anche perché la telefonata l’avrebbe fatta quando Stefano Cucchi era ancora vivo, e dunque sarebbe stato uno sventurato come le altre migliaia).
  7. Se il ministro non avesse fatto quella telefonata per Stefano Cucchi, essendo informata delle condizioni, cosa avremmo pensato?
    Se la Cancellieri avesse seguito il punto 1, non avrebbe avuto bisogno di fare nessuna telefonata.
  8. Dopo queste polemiche e proteste, gli interventi a protezione degli altri detenuti saranno più probabili o meno probabili?
    Continuerà a non fregargliene niente a nessuno, perché il ministro non ha preteso immediatamente una relazione su tutte le situazioni a rischio, minacciando ispezioni immediate, come da punto 1.
  9. Su tutti i detenuti in condizioni disumane e rischiose che ci sono nelle carceri italiane, quanti tweet e post scriveremo, la settimana prossima?
    Tutti quelli che ci verranno segnalati, e tutti quelli che il ministro della Giustizia vorrà segnalare (se riceve a sua volta segnalazioni) seguendo il punto 1.
  10. Quando un gip avalla le richieste di un pm di uso della carcerazione preventiva, e se ne dimostra l’inconsistenza, protestiamo, di solito? Chiediamo dimissioni?
    Non rilevante e un po’ pretestuoso.
  11. Quante dimissioni abbiamo chiesto quando un detenuto è morto in carcere? (135 non per cause naturali nel 2013)
    Non rilevante e un po’ pretestuoso.
Un Ministro non ha solo il diritto, ma ha il dovere di intervenire laddove abbia notizia di un sopruso. Ma lo deve fare pubblicamente e secondo equità, così come ogni altro rappresentante del popolo nelle istituzioni.

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