La banda è larga:
Enrico Letta ha caratterizzato tutta la prima fase del suo mandato con una incisiva azione di governo per l’agenda digitale i cui principali passi concreti vado a riassumere.
1) Ha di fatto esautorato il direttore della appena nata Agenzia Digitale Ragosa nominando un superesperto di sua fiducia, Francesco Caio che i giornali hanno subito soprannominato Mister Internet.
2) Ha affiancato al super esperto Caio un triunvirato di super assistenti digitali, anzi due e mezzo, visto che assieme a Francesco Sacco e Luca de Biase il terzo super esperto digitale nominato è stata l’organizzatrice dei Festival Vedrò di Enrico Letta, Benedetta Rizzo.
3) Accanto ai due super assistenti digitali e mezzo ha in seguito posizionato altri nove (9) super esperti digitali scelti fra personaggi di varia estrazione (Guido Scorza, Andrea Prandi, Alfonso Fuggetta, Massimiliano Pianciamore, Anna Pia Sassano , Edoardo Colombo, Andrea Rigoni, Alessandro Osnaghi e Fausto Basile)
4) Oggi il Premier Letta ha aggiunto a questa banda anche due ultra esperti internazionali assolutamente necessari: il francese Gerard Pogorel e l’americano Scott Marcus. Il loro compito sarà aiutare Caio “nell’analisi sullo stato attuale dell’infrastruttura di banda larga in Italia, degli investimenti sin qui fatti e dei piani di sviluppo dei principali gestori, al fine di valutarne la congruenza con gli obiettivi di copertura indicati dalla UE per il 2020.”
A questo punto la banda larga in Italia è praticamente già fatta.
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