12 novembre 2013

Come l'NSA ha tradito la fiducia del mondo: l'appello appassionato di un esperto, Mikko Hypponen

Come l'NSA ha tradito la fiducia del mondo: l'appello appassionato di un esperto, Mikko Hypponen: Mikko Hypponen, di F-Secure, ha tenuto recentemente a Bruxelles un TED Talk nel quale ha messo bene in chiaro, con la competenza di chi lavora da anni nel settore della sicurezza informatica, le vere implicazioni del Datagate e di qualunque programma di sorveglianza preventiva di massa.


Il video è già stato tradotto e sottotitolato da Anna Cristina Minoli e Alessandra Tadiotto, ma con l'aiuto di Luigi Rosa mi sono permesso di sistemare qualche refuso e presentare qui il discorso di Hypponen nella sua interezza, perché merita davvero ed è ricco di spunti per riflessioni profonde e amare, non soltanto sull'informatica, ma sul senso profondo di cosa intendiamo per democrazia e libertà. È un discorso tecnico che finisce per essere politico nell'accezione più nobile di questo termine, spesso annacquato dai teatrini di alcuni commedianti.

Anna, Alessandra, se leggete queste righe e concordate con le nostre modifiche, usatele pure: questo testo è liberamente condivisibile. Per tutti: se trovate refusi o avete traduzioni migliori, segnalatele nei commenti. E se siete d'accordo con quello che ha detto Hypponen, fate circolare le sue idee.


Mikko Hypponen: Come l'NSA ha tradito la fiducia del mondo. È ora di agire


Le due invenzioni più grandi della nostra generazione sono probabilmente Internet e il telefonino. Hanno cambiato il mondo. Eppure, un po' a sorpresa, si sono anche rivelate gli strumenti perfetti per lo stato di sorveglianza. È emerso che la capacità di raccogliere dati, informazioni e connessioni su praticamente chiunque di noi e su tutti noi è proprio quella che abbiamo sentito per tutta l'estate attraverso le rivelazioni e le fughe di notizie riguardanti le agenzie di intelligence occidentali, in gran parte agenzie di intelligence statunitensi, che sorvegliano il resto del mondo.

Ne abbiamo sentito parlare a cominciare dalle rivelazioni del 6 giugno scorso. Edward Snowden ha cominciato a far trapelare informazioni, informazioni classificate top secret, provenienti dalle agenzie di intelligence statunitensi, e abbiamo cominciato a conoscere cose come PRISM, XKeyscore e altre. E questi sono esempi del tipo di programmi che le agenzie di intelligence statunitensi stanno impiegando in questo momento contro il resto del mondo.

E se ripensate alle previsioni sulla sorveglianza espresse da George Orwell, beh, viene fuori che George Orwell era un ottimista.

(Risate del pubblico)

Stiamo assistendo ora a tracciamenti di singoli cittadini su scala molto più vasta di quanto Orwell avrebbe mai potuto immaginare.

Questo è il famigerato centro dati della NSA nello Utah. Aprirà prossimamente e sarà sia un centro di supercalcolo che un centro di archiviazione dati. Potete immaginarlo come una sala immensa, piena di dischi rigidi per l'immagazzinaggio dei dati che stanno raccogliendo. È un edificio piuttosto grande. Quanto grande? Posso darvi i numeri – 140 000 metri quadrati – ma questo non vi dice molto. Forse è meglio immaginarlo con un termine di paragone. Pensate al più grande negozio IKEA in cui siate mai stati. Questo è cinque volte più grande. Quanti dischi rigidi ci stanno in un negozio IKEA? Giusto? È piuttosto grande. Stimiamo che la sola bolletta dell'elettricità per far funzionare questo centro di archiviazione dati sarà dell'ordine delle decine di milioni di dollari all'anno. E questo tipo di sorveglianza a tappeto significa che è possibile raccogliere i nostri dati e conservarli sostanzialmente per sempre, conservarli per lunghi periodi di tempo, conservarli per anni, per decenni. Questo crea dei rischi completamente nuovi per tutti noi. Questa è sorveglianza a tappeto, globale, di tutti.

Beh, non esattamente di tutti, perché l'intelligence americana ha solo il diritto legale di monitorare gli stranieri. Possono monitorare gli stranieri quando le connessioni dati degli stranieri terminano negli Stati Uniti o passano per gli Stati Uniti. Sorvegliare gli stranieri non sembra tanto grave, finché non ci si rende conto che io sono uno straniero e voi siete degli stranieri. Di fatto, il 96 per cento del pianeta è abitato da stranieri.

(Risate del pubblico)

Giusto?

Quindi è in effetti una sorveglianza a tappeto, globale, di tutti noi, tutti noi che usiamo le telecomunicazioni e Internet.

Ma non fraintendetemi: ci sono dei tipi di sorveglianza che vanno bene. Amo la libertà, ma anch'io riconosco che certa sorveglianza va bene. Se le forze dell'ordine stanno cercando di trovare un assassino, o catturare un signore della droga o prevenire una sparatoria in una scuola, e hanno delle piste e un sospettato, va benissimo che intercettino le telefonate di questo sospettato e le sue comunicazioni via Internet. Questo non lo metto affatto in discussione.

Ma non è di questo che si occupano i programmi come PRISM. Non hanno nulla a che vedere con la sorveglianza di persone per le quali ci sono buone ragioni per sospettare che abbiano commesso qualche reato, ma sono sorveglianza di persone che loro sanno essere innocenti.

Quindi le quattro grandi argomentazioni a sostegno di questo tipo di sorveglianza sono: prima di tutto, non appena si comincia a discutere di queste rivelazioni, ci sono quelli che negano cercando di minimizzare l'importanza di queste rivelazioni, dicendo che sapevamo già tutto, sapevamo che stava accadendo, non c'è niente di nuovo. E non è vero. Non lasciatevi dire da nessuno che lo sapevamo già, perché non lo sapevamo. Le nostre peggiori paure potevano essere qualcosa del genere, ma non sapevamo che stava accadendo. Ora sappiamo per certo che sta accadendo. Non lo sapevamo. Non sapevamo di PRISM. Non sapevamo di XKeyscore. Non sapevamo di Cybertrans. Non sapevamo di DoubleArrow. Non sapevamo di Skywriter -- tutti questi programmi diversi gestiti dalle agenzie di intelligence statunitensi. Ma ora lo sappiamo.

E non sapevamo che le agenzie di intelligence degli Stati Uniti si spingessero al punto di infiltrare organismi di normazione per sabotare intenzionalmente gli algoritmi di cifratura. Questo significa prendere una cosa sicura, un algoritmo di cifratura che è così sicuro che se lo usate per criptare un singolo file, nessuno può decifrare quel file. Anche se prendono ogni singolo computer del pianeta solo per decifrare quel singolo file, ci vorranno milioni di anni. In sostanza è perfettamente sicuro, inattaccabile. Una cosa di quel livello viene presa e indebolita di proposito, con il risultato di renderci tutti meno sicuri. Un equivalente nel mondo reale sarebbe che le agenzie di intelligence imponessero un PIN segreto in tutti gli antifurto di ogni singola abitazione in modo da poter entrare in ogni singola casa. Perché sapete, magari i cattivi hanno l'antifurto. Ma alla fine ci renderebbe anche tutti meno sicuri. Inserire una backdoor negli algoritmi di cifratura è semplicemente sconvolgente.

Ma certo, queste agenzie di intelligence stanno soltanto facendo il proprio lavoro. È quello che è stato detto loro di fare: spiare i segnali, monitorare le telecomunicazioni, monitorare il traffico Internet. Questo è quello che stanno cercando di fare, e dato che la maggior parte del traffico Internet oggi è cifrato, stanno cercando modi per aggirare la cifratura. Un modo è sabotare gli algoritmi di cifratura, e questo è un grande esempio di come le agenzie di intelligence americane stiano operando a briglia sciolta. Sono totalmente fuori controllo, e si dovrebbe riprenderne il controllo.

Cosa sappiamo in realtà di queste fughe di notizie? Tutto si basa sui file fatti trapelare dal signor Snowden. Le prime slide di PRISM dell'inizio di giugno descrivono un programma di raccolta in cui i dati vengono raccolti dai service provider, e fanno anche i nomi dei service provider ai quali hanno accesso. Hanno persino una data specifica in cui è iniziata la raccolta di dati per ogni service provider. Per esempio, specificano che la raccolta da Microsoft è iniziata l'11 settembre 2007, per Yahoo il 12 marzo 2008, e poi gli altri: Google, Facebook, Skype, Apple e così via.

E ognuna di queste aziende nega. Dicono tutte che semplicemente non è vero, che non danno accesso tramite backdoor ai loro dati. Eppure abbiamo questi file. Quindi una delle due parti sta mentendo, o c'è una spiegazione alternativa?

Una spiegazione sarebbe che queste parti, questi service provider, non stanno collaborando. Invece hanno subìto un attacco informatico. Sarebbe una spiegazione. Non stanno collaborando. Sono stati attaccati. In questo caso, sono stati attaccati dal loro stesso governo. Potrebbe sembrare assurdo, ma si sono già verificati casi di questo tipo. Per esempio, il caso del malware Flame che crediamo fermamente sia stato creato dal governo americano, e che per diffondersi ha sovvertito la sicurezza della rete di aggiornamenti Windows. Questo significa che l'azienda è stata attaccata dal proprio governo. Ci sono altre prove che supportano questa teoria. Der Spiegel, in Germania, ha fatto trapelare altre informazioni sulle operazioni gestite dalle unità di hacker di elite che operano all'interno di queste agenzie di intelligence. All'interno della NSA, l'unità si chiama TAO, Tailored Access Operations, e all'interno del GHCQ, che è l'equivalente britannico, si chiama NAC, Network Analysis Centre.

Queste recenti fughe di notizie di queste tre slide descrivono in dettaglio un'operazione gestita dall'agenzia di intelligence GCHQ del Regno Unito che aveva come obiettivo una società di telecomunicazioni qui in Belgio. Questo significa quindi che un'agenzia di intelligence europea sta violando intenzionalmente la sicurezza di una telecom di un vicino paese dell'Unione Europea, e ne parlano nelle loro slide molto disinvoltamente, come se fosse una cosa normale. Ecco l'obiettivo primario, ecco l'obiettivo secondario, ecco il team. Probabilmente fanno team building il giovedì sera al bar. Usano addirittura stucchevoli clip art su PowerPoint come: "Successo", quando riescono ad accedere a servizi come questo. Che diavolo sta succedendo?

E poi si discute che OK, certo, probabilmente sta succedendo ma, di nuovo, lo fanno anche altri paesi. Tutti i paesi spiano. E magari è vero. Molti paesi spiano, non tutti, ma prendiamo un esempio. Prendiamo per esempio la Svezia. Parlo della Svezia perché la Svezia ha leggi abbastanza simili agli Stati Uniti. Quando i vostri dati attraversano la Svezia, la sua agenzia di intelligence ha il diritto per legge di intercettare il traffico. Bene, quanti soggetti di potere, politici, leader d'azienda svedesi usano quotidianamente servizi basati negli Stati Uniti, come Windows o OS X, o usano Facebook o LinkedIn, o salvano i propri dati in cloud come iCloud o Skydrive o DropBox, o magari usano servizi online come Amazon Web Services o SalesForce? La risposta è: lo fa ogni singolo leader d'azienda, ogni giorno. Ribaltiamo la prospettiva. Quanti leader americani usano webmail e servizi di cloud svedesi? La risposta è nessuno. Quindi non c'è bilanciamento. Non c'è assolutamente equilibrio, neanche lontanamente.

E quando abbiamo la sporadica storia di successo europea, anche quella, tipicamente finisce per essere venduta agli Stati Uniti. Per esempio, Skype una volta era sicuro. Era cifrato da un capo all'altro della comunicazione. Poi è stato venduto agli Stati Uniti. Oggi non è più sicuro. Ancora una volta, prendiamo una cosa sicura e la rendiamo meno sicura di proposito, con la conseguenza di rendere tutti noi meno sicuri.

E poi c'è l'argomentazione che gli Stati Uniti stanno solo combattendo i terroristi. È la guerra al terrorismo. Non dovete preoccuparvi. Beh, non è la guerra al terrorismo. Certo, è in parte guerra al terrorismo, e sì, ci sono terroristi, che uccidono e mutilano, e dovremmo combatterli, ma sappiamo da questa fuga di notizie che hanno usato le stesse tecniche per ascoltare telefonate di leader europei, per intercettare le email dei presidenti del Messico e del Brasile, per leggere il traffico di mail nelle sedi delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo, e non credo che stiano cercando terroristi all'interno del Parlamento Europeo, giusto? Quindi non è guerra al terrorismo. Potrebbe esserlo in parte, e ci sono terroristi, ma pensiamo veramente ai terroristi come a una minaccia esistenziale tale da essere disposti a fare davvero qualunque cosa per combatterli? Gli americani sono pronti a buttare via la Costituzione, buttarla nel cestino, solo perché ci sono i terroristi? La stessa cosa per il Bill of Rights (la Carta del Diritti) e tutti gli emendamenti, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, le convenzioni europee sui diritti dell'uomo e le libertà fondamentali e la libertà di stampa? Pensiamo veramente che il terrorismo sia una tale minaccia esistenziale da essere disposti a fare qualunque cosa?

Ma la gente ha paura dei terroristi, e pensa che la sorveglianza sia accettabile perché tanto non ha niente da nascondere. Siete liberi di sorvegliarmi, se può aiutare. E chiunque vi dica che non ha niente da nascondere semplicemente non ci ha riflettuto abbastanza.

(Applausi)

Perché abbiamo questa cosa chiamata privacy, e se pensate veramente di non avere niente da nascondere, assicuratevi che sia la prima cosa che mi direte, perché saprò che non dovrò affidarvi nessun segreto, perché ovviamente non siete in grado di mantenere un segreto.

Ma la gente è brutalmente onesta su Internet, e quando sono iniziate queste fughe, molta gente ha cominciato a interrogarmi. Non ho niente da nascondere. Non sto facendo niente di male o illegale. Eppure, non c'è niente che ho piacere di condividere con un'agenzia di intelligence, specialmente una agenzia di intelligence straniera. E se proprio abbiamo bisogno di un Grande Fratello, preferirei avere un Grande Fratello nazionale che un Grande Fratello straniero.

Quando sono iniziate le fughe di notizie, la prima cosa che ho twittato è stato un commento su come, usando i motori di ricerca, stiamo potenzialmente mostrando tutto all'intelligence americana. Due minuti dopo ho ricevuto una risposta da una persona di nome Kimberly dagli Stati Uniti che controbatteva: perché dovevo preoccuparmene? Cosa sto mandando che mi dovrebbe preoccupare? Sto mandando foto di nudo o qualcosa del genere? La mia risposta a Kimberly è stata che quello che stavo mandando non erano affari suoi, e non dovrebbero essere neanche affari del suo governo. Perché si tratta di questo, si tratta di privacy. La privacy non è negoziabile. Dovrebbe essere parte integrante di tutti i sistemi che usiamo.

(Applausi)

Una cosa che dovremmo capire è che siamo brutalmente onesti con i motori di ricerca. Mostratemi la cronologia delle vostre ricerche, e vi troverò qualcosa di incriminante o di imbarazzante in cinque minuti. Siamo più onesti con i motori di ricerca di quanto non lo siamo con le nostre famiglie. I motori di ricerca sanno più di noi di quanto non sappiano di voi le vostre famiglie. E queste sono tutte informazioni che diamo via, le stiamo dando agli Stati Uniti.

La sorveglianza cambia la storia. Lo sappiamo da esempi di presidenti corrotti come Nixon. Immaginate se avesse avuto il tipo di strumenti di sorveglianza disponibili oggi. Fatemi citare testualmente il presidente del Brasile, la signora Dilma Rousseff. È stata uno degli obiettivi della sorveglianza della NSA. Le sue mail sono state lette, e lei ha parlato alla sede delle Nazioni Unite e ha detto: “Se non c'è nessun diritto alla privacy, non può esistere nessuna vera libertà di espressione e opinione, e quindi non può esistere una democrazia efficace.”

Ecco di cosa si tratta. La privacy è il mattone fondamentale delle nostre democrazie. E per citare un collega ricercatore della sicurezza, Marcus Ranum gli Stati Uniti oggi stanno trattando Internet come se fosse una delle loro colonie. Siamo tornati all'epoca della colonizzazione, e noi, gli “stranieri“ che usiamo Internet, dovremmo vedere gli Americani come i nostri padroni.

Il signor Snowden è stato accusato di molte cose. Qualcuno lo accusa di avere causato, con le sue rivelazioni, problemi all'industria del cloud e alle società di software. Dare la colpa a Snowden di aver causato problemi all'industria del cloud americano sarebbe come dare la colpa del riscaldamento globale ad Al Gore.

(Risate e applausi)

Allora, cosa dobbiamo fare? Dovremmo preoccuparci? No, non dovremmo preoccuparci. Dovremmo arrabbiarci, perché tutto questo è sbagliato ed è prepotente e non si dovrebbe fare. Ma questo non cambierà la situazione. Quello che cambierà la situazione per il resto del mondo è cercare di stare lontani dai sistemi costruiti negli Stati Uniti. È molto più facile a dirsi che a farsi. Come si fa? Un singolo paese, qualunque singolo paese in Europa non può sostituire o creare dei sostituti dei sistemi operativi e dei servizi cloud statunitensi.

Ma magari non lo si deve fare da soli. Magari lo si può fare insieme ad altri paesi. La soluzione è l'open source. Creando insieme dei sistemi aperti, liberi e sicuri, possiamo aggirare questa sorveglianza, e così il singolo paese non deve risolvere il problema da solo. Deve solo risolvere un piccolo problema. E per citare un collega ricercatore sulla sicurezza, Haroon Meer, un paese deve solo far partire una piccola onda, queste piccole onde insieme diventano una marea, e la marea solleverà tutte le barche nello stesso tempo, e la marea che costruiremo con sistemi sicuri, liberi e open source, diventerà la marea che ci innalzerà tutti al di sopra dello stato di sorveglianza.

Grazie.

(Applausi)
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

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