Crocetta in Tribunale per il Muos Basterà a convincere i grillini?:
Per recuperare il voto dei suoi “amici” grillini, il presidente della Regione, Rosario Crocetta le sta tentando tutte. Se la protesta due giorni fa è stata scatenata da un mancato impegno nell’applicazione della mozione che impegna il governo a far bloccare l’insediamento del Muos di Niscemi, ieri “il governo regionale” ha deciso di rivolgersi “ai magistrati per chiedere l’applicazione della sospensione dei lavori del Muos, in considerazione del fatto che, nonostante la giunta abbia intimato alla marina Militare degli Stati Uniti di sospendere i lavori di istallazione del Muos, si registra che tali lavori proseguono in dispregio delle decisioni, assunte ex legis, dal governo regionale – si legge in una nota – Com’è noto il governo aveva avviato il procedimento di revoca delle autorizzazioni ambientali concesse dal governo Lombardo, poichè nella documentazione fornita dagli Usa non erano contenuti gli studi di impatto sulla salute pubblica e l’impatto delle onde elettromagnetiche sulla navigazione aerea. Il governo regionale, pertanto, ritiene che esistano tutte le condizioni di urgenza per chiedere l’applicazione dell’art. 700 c.p.c. al tribunale di Caltagirone per fare applicare la decisione assunta dall’assessorato Territorio e Ambiente diretto da Mariella Lo Bello”.
Il ricorso sarà deliberato nella giunta di questa mattina dando così mandato all’ufficio legislativo della Regione di presentare il ricorso. Si tratterà ora di capire se la mossa di Crocetta servirà a placare gli animi dei grillini che due giorni fa hanno abbandonato l’aula di sala d’Ercole all’Ars facendo mancare il numero legale per la votazione del Dpef, il documento di programmazione economica e finanziaria o se invece non basterà a convincere la squadra di 15 deputati del Movimento 5 Stelle che per ritorsione hanno dichiarato e attuato la loro intenzione di non votare il documento di indirizzo economico della giunta regionale.
Tema, quello della sostenibilità finanziaria della Regione, che è tanto più al centro dell’attenzione quanto più risultano critici i rilievi posti da Bruxelles su alcune voci del bilancio regionale sottoposti all’attenzione del Parlamento europeo per cercare di garantire lo sblocco di alcuni fondi strutturali impantanati ormai da anni senza programmazione da parte della Regione. Il capitolo più corposo è quello relativo alla Formazione professionale su cui gli uffici di Bruxelles hanno chiesto un attenta e meticolosa rendicontazione pena il trasferimento di somme minori rispetto a quelle impegnate attraverso il Fondo sociale europeo che dalla riforma Albert in poi finanzia il piano della formazione professionale in Sicilia.
Argomento spinoso che questa mattina sarà al centro di un vertice fra l’assessore all’economia Luca Bianchi e quello alla Formazione, Nelli Scilabra che si incontreranno prima della seduta dell’Ars fissata per le 10 quando il presidente ha chiesto a tutti gli assessori di essere presenti in massa ai banchi del governo.
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