Spending review di Crocetta: “Basta con i maxistipendi”:
Un palazzo della presidenza insolitamente animato. Uffici affollati, tutto il personale dell’ufficio stampa presente. A Palazzo d’Orleans si attende soltanto l’arrivo di Rosario Crocetta che questa settimane a poco meno di due settimane dall’elezione, lo scorso 29 ottobre, è stato proclamato presidente della Regione siciliana, il terzo eletto direttamente dai cittadini, chiamato a presiedere la sedicesima legislatura della Regione. In sala Alessi, al terzo piano di palazzo d’Orleans, si attende il suo arrivo.
15.30 Il presidente Crocetta arriva a palazzo d’Orleans. E’ ressa davanti al palazzo per riprendere il suo ingresso. Stamattina è stato a Gela per la commemorazione di Gaetano Giordano, commerciante ucciso dalla mafia. In sala Alessi le misure di sicurezza sono particolarmente rigide.
16.25. Crocetta entra in sala accompagnato dall’ex governatore Raffaele Lombardo che dice sorridendo: “Mi ha costretto lui ad essere presente”. Lombardo ha presenziato alle foto di rito e allo scambio di doni. Crocetta ha regalato un libro sulle delizie pasticcere siciliane ricevendo in cambio l’orologio d’oro e diamanti regalato dal sultano dell’Oman che ha detto: “Lo dò subito ai funzionari perché lo inventarino e lo sistemino in cassaforte”. Lombardo lascia la sala salutando i giornalisti: “Mi mancherete”.
Formalità. Accanto al presidente Crocetta siede il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso con cui stanno procedendo al disbrigo delle formalità pratiche con la firma di vari documenti. E dall’altro lato l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Seduto accanto alla Monterosso, il docente catanese Giuseppe Rapisarda, nominato durante la campagna elettorale delegato per le disabilità.
ore.16.30. Comincia la prima conferenza stampa da presidente della Regione insediato. E il suo primo attacco riguarda la revisione della spesa: “Posso cominciare con una battuta? Questa sarà una Regione a sette stelle. Il rugore sarà il punto d’onore di questa giunta e spero anche dell’assemblea. Mentre la giunta fa risparmi non possiamo tollerare uno stipendio da 400 mila euro del direttore generale. Parlerei più di riorganizzazione della spesa”.
“Con questo spirito ho già impostato con il capo della segreteria tecnica, che sarà l’avvocato Polizzotto (che lavora nello studio del capo dell’antitrust Giovanni Pitruzzella) e con il segretario generale, Patrizia Monterosso, i primi provvedimenti che andranno subito alla firma”.
Forestali e rifiuti. Si tratta di provvedimenti che riguardano i forestali e il problema dei rifiuti. “Uno sblocco immediato dell’emergenza rifiuti sarà lo sblocco del fondo di rotazione nella misura di 100 milioni di euro l’anno per cinque anni che andranno direttamente ai comuni”. Ma sull’amministrazione degli enti locali, Crocetta annuncia di non fare sconti: “Nomineremo subito i commissari per i comuni che non hanno ancora approvato i bilanci alla data del 31 ottobre. Spesso è accaduto perché i consigli comunali non si sono assunti l’onere di misure impopolari. Abbiamo quindi una ventina di comuni che rischiano il dissesto finanziario. Su questi interverrà immediatamente la Regione con un provvedimento di nomina dei commissari e rivedendo le tariffe in entrata laddove l’amministrazione le abbia previste eliminando queste contrapposizioni fra consiglieri comunali e giunte”.
Dpef e patto di stabilità. “Stiamo dando delle direttive per il documento di programmazione economica e finanziaria. Con grande soddisfazione dico al premier Monti che da subito la Regione si adeguerà al patto di stabilità per un bilancio rigoroso e rispettoso delle regole. Avviare una procedura per concordare con gli organi dello Stato per il ridisegno dell’architettura del patto di stabilità perché non possiamo massacrare le persone. Non si può pensare che quando si è speso troppo si possa recuperare tutto in un unico bilancio. Dobbiamo concordare un piano che si realizzi in due o tre anni con misure di risparmio adeguate”.
Autorizzazioni e conferenze di servizi. “Ho dato disposizione che si costituisca una task force per sbloccare le autorizzazioni in sospeso. Il motivo per cui la Regione è in difficoltà dipende anche dal totale blocco del lavoro dei privati spesso bloccati dall’immobilismo della public amministrazione”.
Autoblu e car sharing. Sulla riduzione dei costi del funzionamento degli assessorati, Crocetta specifica a proposito delle autoblu: “Saranno utilizzate col sistema di car sharing. Gli assessori o i dirigenti che abbiano da svolgere funzioni di servizio, prenoteranno inn un sistema centrale la loro macchina e abbiamo stimato che questo inciderà immediatamente del 20% sui costi. Penso anche di più nel lungo termine perché poi – dice con una battuta il presidente Crocetta – io credo anche assessori e dirigenti preferiranno la loro auto privata”.
Iacp verso l’accorpamento. Sulla riorganizzazione di alcune strutture regionali, Crocetta annuncia la riforma dell’Istituto case popolari prevedendo un accorpamento degli enti provinciali in un unica struttura centrale ripensando anche la logica dell’edilizia popolare “che non vuol dire continuare a costruire ma magari valorizzare i centri storici con il recupero delle abitazioni abbandonate”. Una bordata anche al finanziamento delle fondazioni con un indiretto allo scottante tema della tabella H: “Ci sono 150 associazioni e fondazioni che la Regione finanzia spesso perché sono animate da ex deputati o dalle mogli di questi signori. Ecco la regione non intende proseguire in questa logica”.
Gli uffici di diretta collaborazione. “Comincerò con la spending review in casa. Non chiedo agli altri di fare risparmio ma lo fanno anch’io.Gli uffici di diretta collaborazione del presidente sono stati ridotti: il personale dell’ufficio di gabinetto è stato ridotto da 11 a 8, la segreteria particolare da sei a 4″.
Società partecipate. “Ci sono società ed enti partecipate, tredici, che sono in liquidazione da una decina di anni. Ho fatto un provvedimento amministrativo che è immediatamente esecutivo perché vengano trasferite le competenze dei consigli d’amministrazioni o dei commissari che continuano a vivere nonostante la liquidazione già legiferata in capo ai dipartimenti. Risparmiando così sui costi. Il risparmio sarà di un miliardo di euro alla fine per la Regione”.
I risparmi dell’Ars. Torna quindi a parlare dei costi dell’assemblea regionale siciliana: “Non è accettabile che un direttore generale costi 390 mila euro l’anno. Neanche all’ONU esistono questi costi. Su questo chiederò che venga istituito un tavolo di concertazione per fissare i tagli e i tempi perché vengano fissati questi tagli dei costi. Io penso che tutte queste misure dovrebbero andare in finanziaria”.
La composizione della giunta. “Per favore non suggeritemi più nomi. Spesso li leggo sui giornali e magari qualcuno me li manda attraverso i giornali per capire le mie reazioni. Io ho due assessori: Lucia Borsellino a cui affiderò la delega oggi, e Battiato che non so se potrà giurare domani. E qui vedete Emanuele Rapisarda che sarà delegato per diversabilità. Vorrei anche nominare un delegato per l’infanzia e ho pensato a don Fortunato Di Noto che non posso nominare assessore perché il diritto canonico lo vieta”.
“Il mio stipendio è a carico dell’Ue”. Sceglie una battuta anche per parlare del suo stipendio: “Ho un mese di tempo per dimettermi dall’incarico di europarlamentare. Quindi il primo mese da presidente lo facciamo pagare all’Ue che tanto deve alla Sicilia e alle Regioni euromediterranee e dimostra invece di essere molto arida”.
“Bilancio entro venti giorni”. Lo dice rivolto al segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso: “Siamo molto vincolati all’insediamento dell’assemblea regionale siciliana e all’elezione degli organi istituzionali dell’Ars ma noi lavoreremo perché entro venti giorni il bilancio sia pronto. Ci saranno tagli ma anche incrementi: penso alla scuola e garantiremo un’equità sociale che ci spinge ad essere moderni ed europei. Avranno gli ultimi e meno chi può permettersi”.
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