“Incitazione all’odio”: con questa motivazione il social network ha chiuso il profilo di Donatella Galli, che ha postato una foto dell’Italia senza il Sud e poi invocato eruzioni dei vulcani contro le regioni meridionali
Donatella Galli
La Galli negli ultimi giorni è stata al centro di roventi polemiche per un delirante commento postato su Fb, nel quale aveva scritto “Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili“. Il commento accompagnava una cartina dell’Italia dove il Sud era totalmente coperto dall’acqua.
La motivazione del social network sarebbe stata la seguente: “Facebook non tollera i discorsi contenenti messaggi di odio. Se da un lato incoraggiamo la gente a discutere e condividere idee, eventi e linee di condotta, la discriminazione di persone in base a razza, etnia, nazionalità, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilità o malattia rappresenta una grave violazione delle nostre condizioni”.
E pensare che la Galli ha anche provato a difendersi così in Consiglio provinciale: “è una provocazione, una cosa un pò forte ma siamo persone normali e a volte possiamo dire cose sciocche senza che vengano strumentalizzate per colpire i nostri movimenti politici e neanche le istituzioni di cui facciamo parte”.
Non è stata dunque la Galli a chiudere di propria volontà la sua bacheca. Ma come si è arrivati a questa misura presa poco fa dallo staff di Facebook?
Tutto nasce dalla segnalazione inviata dal fondatore della pagina Facebook “Polizia Postale Web Site Fans”, Andrea Mavilla, abitante anche lui nel Monzese come la Galli. Ecco il testo della segnalazione inviata da Mavilla:
“Buongiorno Staff, volevo avvisarti che in queste ore il profilo di Donatella Galli ha commentato una foto all’interno del vostro Social Network, la quale chiede la distruzione dell’intero Sud Italia. Vi prego di prendere procedimenti per la grave violazione commessa all’interno di Facebook, il quale vieta in maniera assoluta queste azioni. Grazie di cuore. Andrea Mavilla fondatore della pagina Polizia Postale Web Site Fans”.
Facebook ha inoltre valutato il numero considerevole di articoli di protesta pubblicati sul web, ed anche Blogtaormina aveva espresso e denunciato pubblicamente il proprio sdegno per le offese razziste rivolte dalla consigliere Galli nei confronti della gente del Sud.
La risposta di Facebook, dunque, non s’è fatta attendere: dopo le doverose verifiche, alle 12.23 dell’11 novembre l’User Operations Facebook ha annunciato l’avvenuta chiusura d’autorità, con le motivazioni citate. Giustizia è fatta.
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