30 settembre 2013
#OccupyRAI - Diretta
#OccupyRAI - Diretta:
Fuori la politica e le lobby dalla RAI!
• La RAI ha 579 dirigenti, uno ogni 18 dipendenti, e 1.373 giornalisti.
• La RAI spende all’esterno 1,6 miliardi, il 60% dei suoi ricavi, per format e servizi che potrebbe sviluppare al suo interno valorizzando i suoi 10.476 dipendenti.
• La RAI ha perso nel 2012 245,7 milioni di euro a causa di una gestione che favorisce nomine politiche e appalti agli amici.
Il Movimento 5 Stelle chiede che:
• Sia reso noto l'elenco dei fornitori della RAI
• Siano valorizzate le competenze e le professionalità interne
• Venga immediatamente sciolto il consiglio di amministrazione
responsabile della perdita costante di valore della RAI e fatti decadere la presidentessa Tarantola e l'amministratore delegato Gubitosi
• Sia avviato un dibattito parlamentare per eliminare ogni ingerenza politica
• Sia predisposto un piano di rilancio in ottica multimediale e con
respiro internazionale
Fuori la politica e le lobby dalla RAI!
• La RAI ha 579 dirigenti, uno ogni 18 dipendenti, e 1.373 giornalisti.
• La RAI spende all’esterno 1,6 miliardi, il 60% dei suoi ricavi, per format e servizi che potrebbe sviluppare al suo interno valorizzando i suoi 10.476 dipendenti.
• La RAI ha perso nel 2012 245,7 milioni di euro a causa di una gestione che favorisce nomine politiche e appalti agli amici.
Il Movimento 5 Stelle chiede che:
• Sia reso noto l'elenco dei fornitori della RAI
• Siano valorizzate le competenze e le professionalità interne
• Venga immediatamente sciolto il consiglio di amministrazione
responsabile della perdita costante di valore della RAI e fatti decadere la presidentessa Tarantola e l'amministratore delegato Gubitosi
• Sia avviato un dibattito parlamentare per eliminare ogni ingerenza politica
• Sia predisposto un piano di rilancio in ottica multimediale e con
respiro internazionale
Register PEC: la posta elettronica certificata diventa App
Register PEC: la posta elettronica certificata diventa App: Un'applicazione gratuita per inviare da ogni dispositivo e-mail a valore legale.
Letta mente agli italiani #LettaMente
Letta mente agli italiani #LettaMente:
"Letta ieri sera dal suo maggiordomo Fabio Fazio ha detto in televisione che è a favore del Mattarellum e che per colpa di Grillo non si è potuto tornare a quella legge. Sappiamo bene, invece, che la verità è l’esatto opposto. Il Deputato del pd (menoelle, ndr) Giachetti propose il ritorno al mattarellum che fu bocciato a pieno titolo da Letta, dalla Finocchiaro e da tutto il pd (menoelle, ndr) che votò contro. Il M5S compatto votò a favore. Ci sono gli atti della camera che lo testimoniano. Questa è una menzogna che meriterebbe non solo una denuncia per diffamazione ma un intervento da parte di Roberto Fico in qualità di Presidente della Vigilanza Rai soprattutto per l’accomodante comportamento di Fazio che non poteva non sapere che quella era una balla colossale e non è minimamente intervenuto smentendo ciò che Letta stava asserendo. Come è possibile vedere da questo pezzo in evidenza Letta fu il primo a votare CONTRO il ritorno al mattarellum.
Riportiamo alcuni numeri relativi alla mozione Giachetti riporto il pezzo dell’articolo del loro giornale di partito in cui si nota il povero deputato pd (menoelle, ndr) che vota in solitaria sostenuto in pieno dal M5S, ma completamente abbandonato dal suo stesso partito.
Qui il dettaglio di chi ha votato a favore e chi ha votato contro." Felice Marra
"Letta ieri sera dal suo maggiordomo Fabio Fazio ha detto in televisione che è a favore del Mattarellum e che per colpa di Grillo non si è potuto tornare a quella legge. Sappiamo bene, invece, che la verità è l’esatto opposto. Il Deputato del pd (menoelle, ndr) Giachetti propose il ritorno al mattarellum che fu bocciato a pieno titolo da Letta, dalla Finocchiaro e da tutto il pd (menoelle, ndr) che votò contro. Il M5S compatto votò a favore. Ci sono gli atti della camera che lo testimoniano. Questa è una menzogna che meriterebbe non solo una denuncia per diffamazione ma un intervento da parte di Roberto Fico in qualità di Presidente della Vigilanza Rai soprattutto per l’accomodante comportamento di Fazio che non poteva non sapere che quella era una balla colossale e non è minimamente intervenuto smentendo ciò che Letta stava asserendo. Come è possibile vedere da questo pezzo in evidenza Letta fu il primo a votare CONTRO il ritorno al mattarellum.
Riportiamo alcuni numeri relativi alla mozione Giachetti riporto il pezzo dell’articolo del loro giornale di partito in cui si nota il povero deputato pd (menoelle, ndr) che vota in solitaria sostenuto in pieno dal M5S, ma completamente abbandonato dal suo stesso partito.
Qui il dettaglio di chi ha votato a favore e chi ha votato contro." Felice Marra
LG Nexus 5: tutte le specifiche complete, confermate dal file di log
LG Nexus 5: tutte le specifiche complete, confermate dal file di log:
C’è da dire che, per quanto i dati siano certi, esiste sempre la possibilità che qualcosa cambi nella versione definitiva, anche se difficilmente ci discosteremo troppo da quanto riportato qui sopra, in quanto, a questo punto, si tratterebbe di modifiche hardware.
Il file di log è comunque molto grande (quasi 10 MB di solo testo) e stiamo ancora scavando alla ricerca di ulteriori informazioni, questa volta sul lato software: alcune cose interessanti e altrettante “anomalie” sono già emerse, ma non vogliamo anticiparvi nulla. Appuntamento quindi ad un prossimo articolo, mentre nella galleria qui sotto trovate un collage estratto dal file che sostanzialmente conferma quanto appena riportato in merito alle caratteristiche del Nexus 5 (i riferimenti sono multipli, ne abbiamo inseriti solo alcuni).
Restano da fare delle considerazioni in materia di prezzo ma sono pure speculazioni: la speranza è ovviamente di rimanere attorno alle cifre del Nexus 4 se non inferiori, ovvero avendo come base i 350€ per il modello da 16 GB, ma personalmente credo che quest’anno potremmo spingerci anche un po’ oltre, magari sui 400€. Non staremo qui a ripetere come “l’economicità” di Google non sia un dato di fatto assoluto, né ci lanceremo in una diatriba in merito in totale mancanza di prove: non ci resta che aspettare, sperare, e chiedere i vostri pareri in merito.
(Continua...)
Leggi il resto di LG Nexus 5: tutte le specifiche complete, confermate dal file di log
Grazie ai gentilissimi colleghi di Myce.com abbiamo potuto accedere al file di log del Nexus 5 in loro possesso, e siamo stati così in grado di estrapolare tutte le caratteristiche dello smartphone, a cominciare proprio dal nome, che ormai possiamo considerare ufficiale. Non perdiamo quindi tempo in chiacchiere e vediamo subito cosa ci accoglierà all’interno del prossimo Nexus (LG D820):
- Display: 5” full HD (per essere pignoli sarà qualcosa meno, circa 4,97”) 442ppi
- CPU: Qualcomm Snapdragon 800 a 2,3 GHz
- RAM: 2 GB
- Memoria interna: 16 GB (almeno nel modello in oggetto, il che non esclude varianti inferiori o superiori) ovviamente non espandibile
- Fotocamera posteriore: 8 megapixel ()
- Fotocamera anteriore: 1,2 megapixel (1280 x 960)
- Sensori: accelerometro, magnetometro, giroscopio, prossimità, luminosità, barometro, orientamento
- Batteria: ricarica induttiva, amperaggio non confermato (secondo i dati FCC dovrebbe essere 2.300 mAh)
C’è da dire che, per quanto i dati siano certi, esiste sempre la possibilità che qualcosa cambi nella versione definitiva, anche se difficilmente ci discosteremo troppo da quanto riportato qui sopra, in quanto, a questo punto, si tratterebbe di modifiche hardware.
Il file di log è comunque molto grande (quasi 10 MB di solo testo) e stiamo ancora scavando alla ricerca di ulteriori informazioni, questa volta sul lato software: alcune cose interessanti e altrettante “anomalie” sono già emerse, ma non vogliamo anticiparvi nulla. Appuntamento quindi ad un prossimo articolo, mentre nella galleria qui sotto trovate un collage estratto dal file che sostanzialmente conferma quanto appena riportato in merito alle caratteristiche del Nexus 5 (i riferimenti sono multipli, ne abbiamo inseriti solo alcuni).
Restano da fare delle considerazioni in materia di prezzo ma sono pure speculazioni: la speranza è ovviamente di rimanere attorno alle cifre del Nexus 4 se non inferiori, ovvero avendo come base i 350€ per il modello da 16 GB, ma personalmente credo che quest’anno potremmo spingerci anche un po’ oltre, magari sui 400€. Non staremo qui a ripetere come “l’economicità” di Google non sia un dato di fatto assoluto, né ci lanceremo in una diatriba in merito in totale mancanza di prove: non ci resta che aspettare, sperare, e chiedere i vostri pareri in merito.
(Continua...)
Leggi il resto di LG Nexus 5: tutte le specifiche complete, confermate dal file di log
Succede a Mascalucia: “Vorrei una copia dell’Allegato A”. “Non glielo posso dare”
Succede a Mascalucia: “Vorrei una copia dell’Allegato A”. “Non glielo posso dare”:
-“Vorrei una copia dell’Allegato A”
- “…non glielo posso dare”
Questi i fatti accaduti circa un mese fa, quando la nostra Consigliera 5 Stelle, Agata Montesanto, per l’espletamento del suo mandato, si recava dal Responsabile dei Servizi Sociali di Mascalucia, il quale rispondeva “picche” alla sua richiesta.
Volete sapere come è andata a finire? Leggete il Report pubblicato sotto che vogliamo condividere con tutti Voi, insieme alla nostra soddisfazione nel constatare che la tenacia, quando accompagnata dalla ragione, porta i suoi frutti.
Piccolo report dell’accaduto:
Il 5 Settembre 2013 la Consigliera del Comune di Mascalucia, Agata Montesanto, si recava presso i Servizi Sociali, in via Bellini, Mascalucia per colloquiare con il Responsabile in merito ad una richiesta protocollata il 28 Agosto 2013, dove richiedeva copia in carta semplice dell’allegato A della proposta dirigenziale 1376 del 19-08-2013 recante come oggetto “Assegno civico Luglio 2013”.
Il Responsabile adducendo allucinanti ostative riconducibili alla presenza di dati sensibili all’interno del documento, rifiutava la copia di tali atti, rimanendo comunque disponibile alla visione in situ della documentazione richiesta.
La Consigliera, rispondeva dicendo che non capiva tale posizione e ribadiva la sua richiesta di rilascio della copia. L’incontro si concludeva senza aver avuto quanto richiesto. Si recavano nuovamente dall’impiegato, la Consigliera e un esperto in materia.
Il Responsabile rispondeva in sintesi che i dati in copia non potevano essere resi in quanto trattasi di documenti contenenti dati sensibili. Citando pure il D.L. 14 marzo 2013, n. 33 , in tema di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni che ha a che fare con il trattamento dei dati, ma solo ai fini del trattamento di trasparenza.
Chiedevano allora che figura egli rivestivisse all’interno del D.P.S. (Documento Programmatico della Sicurezza) Comunale, rispondendo che la sua figura non ha una delega. A quel punto gli si faceva prendere atto che a maggior ragione, non essendo lui Titolare del Trattamento dei Dati, non poteva negarci la copia degli atti.
Lo stesso giorno, la Consigliera e l’esperto in materia, decidevano di protocollare una richiesta chiedendo per iscritto, al Responsabile che lo aveva posto, i motivi di tale diniego, ponendo un tremine di 4 giorni. Trascorso infruttuosamente tale termine, si recavano dai Carabinieri, accompagnati da diversi attivisti, per esporre i fatti e richiedere il loro intervento per l’acquisizione conoscitiva di ciò che era accaduto.
Dopo pochi giorni il Comandante dei Carabinieri informava la Consigliera di avere proceduto alla richiesta di chiarimenti al Segretario Generale del Comune e al Responsabile dei Servizi Sociali.
Il 27 Settembre 2013, veniva rilasciato alla Consigliera, la quale è tenuta a preservare la riservatezza del contenuto del documento, l’allegato richiesto, per finalità connesse all’espletamento del mandato.
Pubblichiamo le richieste protocollate e l’accoglimento della richiesta.
Diniego copia atti comunali
Assegno civico
Accoglimento richiesta accesso agli atti
-“Vorrei una copia dell’Allegato A”
- “…non glielo posso dare”
Questi i fatti accaduti circa un mese fa, quando la nostra Consigliera 5 Stelle, Agata Montesanto, per l’espletamento del suo mandato, si recava dal Responsabile dei Servizi Sociali di Mascalucia, il quale rispondeva “picche” alla sua richiesta.
Volete sapere come è andata a finire? Leggete il Report pubblicato sotto che vogliamo condividere con tutti Voi, insieme alla nostra soddisfazione nel constatare che la tenacia, quando accompagnata dalla ragione, porta i suoi frutti.
Piccolo report dell’accaduto:
Il 5 Settembre 2013 la Consigliera del Comune di Mascalucia, Agata Montesanto, si recava presso i Servizi Sociali, in via Bellini, Mascalucia per colloquiare con il Responsabile in merito ad una richiesta protocollata il 28 Agosto 2013, dove richiedeva copia in carta semplice dell’allegato A della proposta dirigenziale 1376 del 19-08-2013 recante come oggetto “Assegno civico Luglio 2013”.
Il Responsabile adducendo allucinanti ostative riconducibili alla presenza di dati sensibili all’interno del documento, rifiutava la copia di tali atti, rimanendo comunque disponibile alla visione in situ della documentazione richiesta.
La Consigliera, rispondeva dicendo che non capiva tale posizione e ribadiva la sua richiesta di rilascio della copia. L’incontro si concludeva senza aver avuto quanto richiesto. Si recavano nuovamente dall’impiegato, la Consigliera e un esperto in materia.
Il Responsabile rispondeva in sintesi che i dati in copia non potevano essere resi in quanto trattasi di documenti contenenti dati sensibili. Citando pure il D.L. 14 marzo 2013, n. 33 , in tema di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni che ha a che fare con il trattamento dei dati, ma solo ai fini del trattamento di trasparenza.
Chiedevano allora che figura egli rivestivisse all’interno del D.P.S. (Documento Programmatico della Sicurezza) Comunale, rispondendo che la sua figura non ha una delega. A quel punto gli si faceva prendere atto che a maggior ragione, non essendo lui Titolare del Trattamento dei Dati, non poteva negarci la copia degli atti.
Lo stesso giorno, la Consigliera e l’esperto in materia, decidevano di protocollare una richiesta chiedendo per iscritto, al Responsabile che lo aveva posto, i motivi di tale diniego, ponendo un tremine di 4 giorni. Trascorso infruttuosamente tale termine, si recavano dai Carabinieri, accompagnati da diversi attivisti, per esporre i fatti e richiedere il loro intervento per l’acquisizione conoscitiva di ciò che era accaduto.
Dopo pochi giorni il Comandante dei Carabinieri informava la Consigliera di avere proceduto alla richiesta di chiarimenti al Segretario Generale del Comune e al Responsabile dei Servizi Sociali.
Il 27 Settembre 2013, veniva rilasciato alla Consigliera, la quale è tenuta a preservare la riservatezza del contenuto del documento, l’allegato richiesto, per finalità connesse all’espletamento del mandato.
Pubblichiamo le richieste protocollate e l’accoglimento della richiesta.
Diniego copia atti comunali
Assegno civico
Accoglimento richiesta accesso agli atti
"Concorso truccato" all'università Arrestati due docenti dell'ateneo
"Concorso truccato" all'università Arrestati due docenti dell'ateneo:
Sono accusati di ''aver gravemente inquinato'' un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l'esito.
Sono accusati di ''aver gravemente inquinato'' un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l'esito.
SOLO Launcher FREE (Italia) - App Android su Google Play
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3mm Inexpensive Chip Revolutionizes Electron Accelerators
3mm Inexpensive Chip Revolutionizes Electron Accelerators: AaronW writes "Scientists and engineers at the US DOE SLAC National Accelerator Laboratory and Stanford University have developed an advanced accelerator technology smaller than a grain of rice. It is currently accelerating electrons at 300 million volts per meter with a goal of achieving 1 billion EV per meter. It could do in 100 feet what the SLAC linear accelerator does in two miles and could achieve a million more electron pulses per second. This could lead to more compact accelerators and X-ray devices."
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27 settembre 2013
La Rai e il “vizietto” dei tagli su argomenti ritenuti scomodi
La Rai e il “vizietto” dei tagli su argomenti ritenuti scomodi:
È successo nella trasmissione “Lineablu”, andata in onda il 31 agosto 2013, che ha dedicato un ampio spazio alla città di Sciacca e alle sue risorse naturali (mare, ceramica, terme, etc.).
La puntata in questione, registrata un mese prima della messa in onda, ha visto tra i protagonisti l’ingegnere Mario Di Giovanna, appartenente al Comitato Stoppa La Piattaforma, che ha rilasciato dichiarazioni in merito alle ipotesi di sfruttamento petrolifero del mare saccense. In particolare, Di Giovanna, che porta avanti da anni una dura battaglia contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia, durante l’intervista a “Lineablu” ha espresso il proprio legittimo dissenso circa lo sfruttamento in chiave industriale del mare di Sciacca.
Ebbene, quell’intervista non è mai stata trasmessa, anzi è stata sostituita con le dichiarazioni di un geologo, Carlo Cassaniti, che, contrariamente a quanto espresso da Di Giovanna, rassicurava sulla bontà delle trivellazioni e sull’opportunità di una zonizzazione del Canale di Sicilia al fine di individuare porzioni di mare compatibili con l’estrazione petrolifera.
“L’idea che si possa dividere in zone, più o meno sensibili ai fini delle trivellazioni” – afferma Di Giovanna – “di fatto ammette che è possibile trivellare in sicurezza, ma è assolutamente priva di ogni fondamento logico. Eseguire una zonizzazione del nostro mare per fini petroliferi equivale a sostenere che il petrolio, riversato in mare a causa di un incidente, rimane confinato all’interno di invisibili confini che delimitano tali zone”.
Su suggerimento dei portavoce del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), la cittadina a 5 stelle alla Camera Mariella Liuzzi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Commissione Vigilanza Rai e al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai, in cui si chiede per quali ragioni l’intervista all’ingegnere Di Giovanna è stata prima registrata e successivamente censurata; perché al posto della predetta intervista sono andate in onda le dichiarazioni del geologo Cassaniti concernenti lo stesso argomento affrontato dal Di Giovanna, ma di contenuto diametralmente opposto; per quali ragioni non sono state trasmesse entrambe le interviste e si è invece preferito oscurare del tutto il punto di vista del Comitato Stoppa la Piattaforma in merito alle trivellazioni nel mare di Sciacca; se la censura in oggetto costituisce parte di una più ampia politica – apparentemente perseguita dalla Rai anche in altre occasioni, come durante il programma “Petrolio” andato in onda nel mese di agosto su Rai Uno – volta a sostenere le estrazioni petrolifere sul territorio italiano e creare consenso attorno a tali attività; se tale politica comunicativa favorevole alle trivellazioni costituisca una sorta di occulta contropartita nell’ambito di accordi commerciali e pubblicitari tra la Rai e le compagnie petrolifere quali, ad esempio, l’Eni.
La risposta della Commissione non è tardata ad arrivare (vedi link), così come le riflessioni della stessa deputata M5S Liuzzi dopo un’attenta lettura della stessa (vedi link).
In primo luogo Cassaniti “è ritenuto un esperto per approfondire il tema delle trivellazioni dal punto di vista scientifico; tale testimonianza dunque non veniva utilizzata in contrapposizione alle teorie del Comitato Stoppa La Piattaforma o ad altra qualsivoglia posizione bensì come parere tecnico”. Sicuramente esperto come Tabarelli di Nomisma Energia? Chissà!
Ma vi è di più. L’intervista censurata dell’ingegnere Di Giovanna, secondo la RAI, non è andata in onda poiché la conduttrice “dopo aver sottolineato che i pescatori locali hanno deciso di prendere posizione e di sostenere il Comitato Stoppa la piattaforma, intervista Pino Gullo, presidente della Lega Pesca Sicilia, che sottolinea come la pesca siciliana chieda con molta forza una regolamentazione al pari di quello che è avvenuto nell’Alto Tirreno e conclude che per poche manciate di petrolio si va a distruggere l’industria della pesca … che dà lavoro a moltissime famiglie”. In questo caso, però, la RAI non ha ritenuto che fosse necessario l’intervento di un esperto, così come accaduto per la presa di posizione a favore del petrolio, né che non esiste in alcun modo una scusante alle perforazioni petrolifere, anche qualora esse avvengano in sicurezza.
E veniamo infine alla chicca finale della risposta all’interrogazione: “Nel rispetto dei principi d’imparzialità e completezza dell’informazione, si precisa infine che, non essendo presenti nei servizi sopra riassunti delle dichiarazioni o interviste di rappresentanti di compagnie petrolifere (per es. Eni), gli autori hanno deciso che, nell’economia del programma, le due voci fossero sufficienti ed esaustive a raccontare tale problematica”. Giusto! C’era già l’opinione di un geologo che sosteneva l’ENI e la richiesta di regolamentazione del Presidente della Lega Pesca Sicilia.
Il “vizietto” di mamma Rai di non dare spazio alle voci contrarie ai poteri forti continua a manifestarsi, soprattutto nelle trasmissioni di maggiore ascolto!
E’ da evidenziare comunque che la stessa solerzia nelle risposte, discutibili, date a Roma non si ravvisa presso l’ARS, dove a oggi giacciono inascoltate anche le richieste scaturite dalla IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana presieduta dal pentastellato Giampiero Trizzino. Al termine di un’audizione tenutasi lo scorso mese di febbraio con Greenpeace, il Comitato Stoppa La Piattaforma e altre associazioni ambientaliste, Trizzino aveva chiesto un accordo Stato-Regione per razionalizzare il sistema normativo e le autorizzazioni per le trivellazioni nel Canale di Sicilia e la formazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti degli enti preposti, ma la richiesta non ha avuto ancora alcun seguito.
Palermo, 27 settembre 2013
È successo nella trasmissione “Lineablu”, andata in onda il 31 agosto 2013, che ha dedicato un ampio spazio alla città di Sciacca e alle sue risorse naturali (mare, ceramica, terme, etc.).
La puntata in questione, registrata un mese prima della messa in onda, ha visto tra i protagonisti l’ingegnere Mario Di Giovanna, appartenente al Comitato Stoppa La Piattaforma, che ha rilasciato dichiarazioni in merito alle ipotesi di sfruttamento petrolifero del mare saccense. In particolare, Di Giovanna, che porta avanti da anni una dura battaglia contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia, durante l’intervista a “Lineablu” ha espresso il proprio legittimo dissenso circa lo sfruttamento in chiave industriale del mare di Sciacca.
Ebbene, quell’intervista non è mai stata trasmessa, anzi è stata sostituita con le dichiarazioni di un geologo, Carlo Cassaniti, che, contrariamente a quanto espresso da Di Giovanna, rassicurava sulla bontà delle trivellazioni e sull’opportunità di una zonizzazione del Canale di Sicilia al fine di individuare porzioni di mare compatibili con l’estrazione petrolifera.
“L’idea che si possa dividere in zone, più o meno sensibili ai fini delle trivellazioni” – afferma Di Giovanna – “di fatto ammette che è possibile trivellare in sicurezza, ma è assolutamente priva di ogni fondamento logico. Eseguire una zonizzazione del nostro mare per fini petroliferi equivale a sostenere che il petrolio, riversato in mare a causa di un incidente, rimane confinato all’interno di invisibili confini che delimitano tali zone”.
Su suggerimento dei portavoce del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), la cittadina a 5 stelle alla Camera Mariella Liuzzi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Commissione Vigilanza Rai e al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai, in cui si chiede per quali ragioni l’intervista all’ingegnere Di Giovanna è stata prima registrata e successivamente censurata; perché al posto della predetta intervista sono andate in onda le dichiarazioni del geologo Cassaniti concernenti lo stesso argomento affrontato dal Di Giovanna, ma di contenuto diametralmente opposto; per quali ragioni non sono state trasmesse entrambe le interviste e si è invece preferito oscurare del tutto il punto di vista del Comitato Stoppa la Piattaforma in merito alle trivellazioni nel mare di Sciacca; se la censura in oggetto costituisce parte di una più ampia politica – apparentemente perseguita dalla Rai anche in altre occasioni, come durante il programma “Petrolio” andato in onda nel mese di agosto su Rai Uno – volta a sostenere le estrazioni petrolifere sul territorio italiano e creare consenso attorno a tali attività; se tale politica comunicativa favorevole alle trivellazioni costituisca una sorta di occulta contropartita nell’ambito di accordi commerciali e pubblicitari tra la Rai e le compagnie petrolifere quali, ad esempio, l’Eni.
La risposta della Commissione non è tardata ad arrivare (vedi link), così come le riflessioni della stessa deputata M5S Liuzzi dopo un’attenta lettura della stessa (vedi link).
In primo luogo Cassaniti “è ritenuto un esperto per approfondire il tema delle trivellazioni dal punto di vista scientifico; tale testimonianza dunque non veniva utilizzata in contrapposizione alle teorie del Comitato Stoppa La Piattaforma o ad altra qualsivoglia posizione bensì come parere tecnico”. Sicuramente esperto come Tabarelli di Nomisma Energia? Chissà!
Ma vi è di più. L’intervista censurata dell’ingegnere Di Giovanna, secondo la RAI, non è andata in onda poiché la conduttrice “dopo aver sottolineato che i pescatori locali hanno deciso di prendere posizione e di sostenere il Comitato Stoppa la piattaforma, intervista Pino Gullo, presidente della Lega Pesca Sicilia, che sottolinea come la pesca siciliana chieda con molta forza una regolamentazione al pari di quello che è avvenuto nell’Alto Tirreno e conclude che per poche manciate di petrolio si va a distruggere l’industria della pesca … che dà lavoro a moltissime famiglie”. In questo caso, però, la RAI non ha ritenuto che fosse necessario l’intervento di un esperto, così come accaduto per la presa di posizione a favore del petrolio, né che non esiste in alcun modo una scusante alle perforazioni petrolifere, anche qualora esse avvengano in sicurezza.
E veniamo infine alla chicca finale della risposta all’interrogazione: “Nel rispetto dei principi d’imparzialità e completezza dell’informazione, si precisa infine che, non essendo presenti nei servizi sopra riassunti delle dichiarazioni o interviste di rappresentanti di compagnie petrolifere (per es. Eni), gli autori hanno deciso che, nell’economia del programma, le due voci fossero sufficienti ed esaustive a raccontare tale problematica”. Giusto! C’era già l’opinione di un geologo che sosteneva l’ENI e la richiesta di regolamentazione del Presidente della Lega Pesca Sicilia.
Il “vizietto” di mamma Rai di non dare spazio alle voci contrarie ai poteri forti continua a manifestarsi, soprattutto nelle trasmissioni di maggiore ascolto!
E’ da evidenziare comunque che la stessa solerzia nelle risposte, discutibili, date a Roma non si ravvisa presso l’ARS, dove a oggi giacciono inascoltate anche le richieste scaturite dalla IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana presieduta dal pentastellato Giampiero Trizzino. Al termine di un’audizione tenutasi lo scorso mese di febbraio con Greenpeace, il Comitato Stoppa La Piattaforma e altre associazioni ambientaliste, Trizzino aveva chiesto un accordo Stato-Regione per razionalizzare il sistema normativo e le autorizzazioni per le trivellazioni nel Canale di Sicilia e la formazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti degli enti preposti, ma la richiesta non ha avuto ancora alcun seguito.
Palermo, 27 settembre 2013
Vinciamo noi!
Vinciamo noi!:
"Tre mesi di battaglie a 5 stelle in Senato. Il MoVimento 5 Stelle ha denunciato per primo in Parlamento il caso dell'evasione dell'Ici da parte del Ministro Idem costringendola alle dimissioni. E' sempre grazie al M5S che è scoppiato il caso Shalabayeva con Alfano vergognosamente difeso da Pdl e Pd. Per la prima volta una forza politica, che ha già rinunciato a 42 milioni di finanziamento pubblico ai partiti, ha restituito 1,5 milioni di euro allo Stato tagliando i propri stipendi e diarie. Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle ora sarà anche possibile restituire quelle risorse finanziando un fondo per il microcredito per le piccole e medie imprese. Ora attendiamo che il governo, che ha 90 giorni di tempo dall'approvazione del provvedimento per redigere un decreto attuativo ci indichi tecnicamente dove versare le risorse del prossimo Restituition Day, che sarà a favore del microcredito per le piccole imprese. E' già passato un mese e mezzo. Sveglia Governo! In Senato in questi tre mesi ci siamo battuti per sospendere l'Irap per le piccole imprese che assumono almeno 5 giovani e per favorire l'assunzione di neolaureati evitando la migrazione di massa verso l'estero dei nostri giovani "cervelli". Indovinate come hanno votato Pd e Pdl ? Contro naturalmente. In Senato è stata battaglia per ottenere il reddito di cittadinanza, il taglio degli F35 e per bloccare il condono di 1,9 miliardi per i concessionari di slot machine." Nicola Morra - Leggi tutto sul sito del M5S Parlamento
"Tre mesi di battaglie a 5 stelle in Senato. Il MoVimento 5 Stelle ha denunciato per primo in Parlamento il caso dell'evasione dell'Ici da parte del Ministro Idem costringendola alle dimissioni. E' sempre grazie al M5S che è scoppiato il caso Shalabayeva con Alfano vergognosamente difeso da Pdl e Pd. Per la prima volta una forza politica, che ha già rinunciato a 42 milioni di finanziamento pubblico ai partiti, ha restituito 1,5 milioni di euro allo Stato tagliando i propri stipendi e diarie. Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle ora sarà anche possibile restituire quelle risorse finanziando un fondo per il microcredito per le piccole e medie imprese. Ora attendiamo che il governo, che ha 90 giorni di tempo dall'approvazione del provvedimento per redigere un decreto attuativo ci indichi tecnicamente dove versare le risorse del prossimo Restituition Day, che sarà a favore del microcredito per le piccole imprese. E' già passato un mese e mezzo. Sveglia Governo! In Senato in questi tre mesi ci siamo battuti per sospendere l'Irap per le piccole imprese che assumono almeno 5 giovani e per favorire l'assunzione di neolaureati evitando la migrazione di massa verso l'estero dei nostri giovani "cervelli". Indovinate come hanno votato Pd e Pdl ? Contro naturalmente. In Senato è stata battaglia per ottenere il reddito di cittadinanza, il taglio degli F35 e per bloccare il condono di 1,9 miliardi per i concessionari di slot machine." Nicola Morra - Leggi tutto sul sito del M5S Parlamento
Optimus G, Nexus 7 2012, HTC One SV, Ascend Mate e altri sottocosto nel volantino Expert di ottobre
Optimus G, Nexus 7 2012, HTC One SV, Ascend Mate e altri sottocosto nel volantino Expert di ottobre:
L’offerta di stamani di MarcoPolo Shop avrà lasciato a molti l’amaro in bocca per la rapidità con cui si è consumata, ma adesso parliamo del volantino cartaceo del gruppo Expert (che quindi si allargherà probabilmente anche a MarcoPolo), che più difficilmente potrà essere cancellato con un colpo di spugna.
Sono infatti tanti i prodotti interessanti che troviamo in offerta dal 3 al 12 ottobre prossimi; su tutti spiccano quelli che abbiamo evidenziato, ma ci sono anche altri prodotti interessanti, non necessariamente in ambito Android/telefonico, quindi vi lasciamo il link per consultare l’intero volantino.
LG Optimus G (soli 1.200 pezzi), “gemello” del Nexus 4, a 289€ è senz’altro un’offerta difficile da rifiutare, e per chi cerchi un buon tablet senza particolari pretese, 119€ per un Nexus 7 2012 da 16 GB (3.000 pezzi, solo Wi-Fi) sono un prezzo irresistibile. Ottime anche le cifre chieste per HTC One SV (3.000 pezzi) e Huawei Ascend Mate (soli 1.000 pezzi), e menzione anche per il Galaxy Note 10.1 N8000 (1.500 pezzi, Wi-Fi + 3G), venduto assieme ad una cover.
Il volantino è comunque ampio: fate la vostra scelta e siate pronti giovedì prossimo, perché come l’offerta internettiana, dubitiamo che anche quelle cartacee durino a lungo.
Oracle Java on Raspberry Pi | Raspberry Pi
Oracle Java on Raspberry Pi | Raspberry Pi
It’s therefore fantastic to be able to announce that we’ve added the official hard-float Oracle Java 7 JDK to our repository. Oracle Java offers significant performance advantages over OpenJDK on ARM platforms, and will expand the range of Java applications that run well on the Pi.
It’s therefore fantastic to be able to announce that we’ve added the official hard-float Oracle Java 7 JDK to our repository. Oracle Java offers significant performance advantages over OpenJDK on ARM platforms, and will expand the range of Java applications that run well on the Pi.
Amazon App Shop: ben sei giochi disponibili gratuitamente sullo store di Amazon, solo per oggi!
Amazon App Shop: ben sei giochi disponibili gratuitamente sullo store di Amazon, solo per oggi!:
Amazon non si accontenta di offrire un’applicazione gratuita al giorno tra quelle di solito a pagamento: talvolta infatti sono presenti offerte giornaliere o settimanali che riguardano generi specifici di applicativi o, come in questo caso di giochi. L’offerta di oggi coinvolge due generi molto particolari, ovvero i puzzle game e i rompicapo. In realtà alcuni dei titoli coinvolti in questa iniziativa non sono propriamente confinabili nei generi sopra citati. Akinator the Genie è forse l’esempio più lampante. Forse già conoscerete quest’applicazione: giunta su Android già da diversi anni, è riuscita a sorprendere più di una volta milioni di giocatori grazie al suo meccanismo di funzionamento che, tramite una serie di domande mirate, riesce a indovinare con un’accuratezza impressionante un personaggio (reale o di fantasia) da voi pensato. Difficile quindi etichettarlo come puzzle game o rompicapo: se non altro potrete divertirvi sfidando il genio con personaggi sconosciuti!
La versione disponibile come download gratuito su Amazon dovrebbe essere proprio quella disponibile anche su Play Store al prezzo di 1,59€. Ma non finisce qui: tra i titoli in offerta gratuita troviamo anche un altro gioco davvero degno di nota. Si tratta di EDGE Extended, un platform molto particolare (che fece il suo esordio su Android grazie ad un Humble Bundle), che sul Play Store viene solitamente venduto a 2,29€! Ma anche gli altri titoli non sono da meno, e aspettano solo di essere provati: troviamo Einstein allena la mente HD (sul Play Store venduto a 2,99€), CrossMe Color, Cubistry e Spectrum Puzzle, tutti reperibili anche sullo store virtuale di Google, ma a pagamento. Non vi rimane che correre a scaricare i titoli, anche solo per legarli al vostro account. Ovviamente potete trovarli facilmente anche dall’applicazione mobile dello store di Amazon. Buon divertimento!
Amazon non si accontenta di offrire un’applicazione gratuita al giorno tra quelle di solito a pagamento: talvolta infatti sono presenti offerte giornaliere o settimanali che riguardano generi specifici di applicativi o, come in questo caso di giochi. L’offerta di oggi coinvolge due generi molto particolari, ovvero i puzzle game e i rompicapo. In realtà alcuni dei titoli coinvolti in questa iniziativa non sono propriamente confinabili nei generi sopra citati. Akinator the Genie è forse l’esempio più lampante. Forse già conoscerete quest’applicazione: giunta su Android già da diversi anni, è riuscita a sorprendere più di una volta milioni di giocatori grazie al suo meccanismo di funzionamento che, tramite una serie di domande mirate, riesce a indovinare con un’accuratezza impressionante un personaggio (reale o di fantasia) da voi pensato. Difficile quindi etichettarlo come puzzle game o rompicapo: se non altro potrete divertirvi sfidando il genio con personaggi sconosciuti!
La versione disponibile come download gratuito su Amazon dovrebbe essere proprio quella disponibile anche su Play Store al prezzo di 1,59€. Ma non finisce qui: tra i titoli in offerta gratuita troviamo anche un altro gioco davvero degno di nota. Si tratta di EDGE Extended, un platform molto particolare (che fece il suo esordio su Android grazie ad un Humble Bundle), che sul Play Store viene solitamente venduto a 2,29€! Ma anche gli altri titoli non sono da meno, e aspettano solo di essere provati: troviamo Einstein allena la mente HD (sul Play Store venduto a 2,99€), CrossMe Color, Cubistry e Spectrum Puzzle, tutti reperibili anche sullo store virtuale di Google, ma a pagamento. Non vi rimane che correre a scaricare i titoli, anche solo per legarli al vostro account. Ovviamente potete trovarli facilmente anche dall’applicazione mobile dello store di Amazon. Buon divertimento!
New Solar Cell Sets Record For Energy Efficiency
New Solar Cell Sets Record For Energy Efficiency: Lucas123 writes "After three years of work, German and French researchers have achieved a new world record on converting sunlight to energy through a photovoltaic cell, achieving a 44.7% rate of efficiency, which was measured at a concentration of 297 suns. The efficiency rating means the solar cell collects 44.7% of the sun's spectrum's energy, from ultraviolet to the infrared spectrum, which is converted into electrical energy. The team of researchers said the technology places them on the path to achieving their roadmap of 50% efficiency in solar energy conversion."
Read more of this story at Slashdot.
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26 settembre 2013
Esploriamo il CERN con Street View
Esploriamo il CERN con Street View:
Il CERN di Ginevra non ha certo bisogno di presentazioni, così come ormai non vi stupirete che Street View ci porti in luoghi inaccessibili alla maggior parte di noi, dato che quella odierna è solo l’ultima di una lunga serie di segnalazioni che periodicamente vi abbiamo dato, riguardo proprio i posti più particolari dove le fotocamera del servizio di Google ci hanno portati.
Dalle Galapagos, alla fabbrica di Moto X, dalla Torre Eiffel a Diagon Alley, dalla NASA al Grand Canyon, l’antifona l’avrete ormai capita, quindi cliccate qui se volete fare un bel tour virtuale del CERN.
Il laboratorio più grande al mondo di fisica delle particelle apre le sue porte a tutti noi e tra laboratori e tunnel, è impossibile non dare uno sguardo al Large Hadron Collider e alle altre “attrazioni” (ATLAS, ALICE, CMS, LHCb, ecc.) del CERN. Tenete solo conto che le immagini non saranno aggiornatissime, dato che risalgono al 2011. Evidentemente anche queste cose richiedono tempo, e chissà tra un altro paio d’anni cosa non potremo ammirare su Street View. (Ovviamente anche da Android.)
Il bilancio (umoristico) della RAI
Il bilancio (umoristico) della RAI:
Il bilancio della RAI è di 283 pagine. Meritano un'attenta lettura. C'è scritto tutto e, allo stesso tempo, non c'è scritto nulla. Qualcosa però trapela. In primis una reputazione a prova di bomba dell'ente radiotelevisivo. Nella "Relazione sulla gestione" a pagina 6 è riportato che "L'indice sintetico di Corporate Reputation" si attesta su un valore pari a 6,7 punti su una scala di valutazione 1-10, un valore positivo e leggermente superiore alla media delle rilevazioni precedenti" (ndr: l'Italia è 70esima per la libertà di informazione). Si legge in seguito che "I ricavi ammontano a 2.625 milioni di euro riflettendo una riduzione di 199,3 milioni di euro interamente attribuibile a una caduta dei ricavi pubblicitari". L'analisi prosegue a pagina 8 "La RAI registra dunque nel 2012 una perdita di 245,7 milioni di euro. Per i predetti fenomeni, il risultato 2012 risulta in netto peggioramento rispetto al consuntivo dell'esercizio precedente che chiudeva con un utile di 39,3 milioni". Un bilancio soave come un sonetto del Petrarca. Ascoltate il suono delle parole "riflettendo una riduzione", "predetti fenomeni", è come dire che la RAI ha un buco mostruoso, ma lieve come una farfalla, dolce come il miele. Il lettore che si appassiona al bilancio (questo tipo di lettore esiste, i bilanci talvolta sono meglio dei romanzi di avventura) cercherà nel mattone che si trova davanti delle indicazioni sul futuro della RAI. Nell'indice rintraccerà "Area editoriale web" e avrà un moto di rassicurazione. Non tutto quindi è perduto. Al web è però dedicata una sola pagina, la 47. Lungimiranti. La descrizione delle prime tre reti RAI mette di buon umore. "Rai1 affronta una sfida difficile: consolidare la propria autorevolezza (?) come editore di Servizio Pubblico e intanto sperimentare nuovi prodotti e linguaggi". Ammirevole la sfida per l'autorevolezza. "Rai2 si presenta come il più digitale dei canali RAI. Un canale rivolto a un pubblico esigente e attivo che lo segue per scelta e non per abitudine, un pubblico che sa muoversi tra le varie piattaforme ma apprezza una proposta innovativa (?) e al tempo stesso riconoscibile". Rai2, la sera, al posto delle cene eleganti. Rai3 condotta con imparzialità da Bianca Berlinguer è per gente colta "Rai3 è un canale di Servizio Pubblico per conoscere la realtà del nostro Paese, approfondirne i temi, discutere le diverse opinioni (?), inquadrarle nel contesto internazionale. Un luogo di divulgazione culturale e scientifica, di intrattenimento colto". A pagina 59 si trova la "Sintesi economico-patrimoniale finanziaria". I ricavi provengono dal da canone, 1.747,8 milioni, e dalla pubblicità, 674,9 mil., più altre voci, 202,8 mil. In un anno i ricavi da canone sono aumentati di 39,4 mil. e la pubblicità ha perso 209 mil. Tutta colpa della pubblicità, quindi, la perdita? Vediamo. In un anno di recessione "Il personale in organico al 31 dicembre 2012 risulta composto da 10.476 unità, con un incremento di 280 unità rispetto al 31 dicembre 2011". In controtendenza rispetto al mercato che pullula di disoccupati. Nel personale sono presenti 579 dirigenti e assimilati, uno ogni 18 dipendenti. La RAI dispone di 1.373 giornalisti. Uno squadrone. Con queste risorse la RAI dovrebbe produrre di tutto e di più al suo interno, invece molti suoi professionisti sono sotto utilizzati o ridotti a passacarte. Con 10.476 persone puoi spaccare il mondo. Invece, invece... A pagina 92 è riportato il "Conto Economico e i Costi della Produzione". Un'azienda che incassa 2.683.991 milioni, con un organico di 10.476 dipendenti per un costo 922 mil., spende "per consumi di beni e servizi esterni" 1.612,6 milioni. Il 60% dei ricavi. E' una follia gestionale. A chi sono destinati questi soldi? E perchè non vengono utilizzate professionalità interne al posto di costosi e osceni format esterni? Nel bilancio mancano i nomi delle società che incassano 1.612,6 milioni di euro da una società pubblica. I cittadini hanno il diritto di conoscerli, la Tarantola, Gubitosi e il corredo del consiglio di amministrazione hanno il dovere di comunicarli. Montiamo a cavallo. Ripeto: montiamo a cavallo.
Il bilancio della RAI è di 283 pagine. Meritano un'attenta lettura. C'è scritto tutto e, allo stesso tempo, non c'è scritto nulla. Qualcosa però trapela. In primis una reputazione a prova di bomba dell'ente radiotelevisivo. Nella "Relazione sulla gestione" a pagina 6 è riportato che "L'indice sintetico di Corporate Reputation" si attesta su un valore pari a 6,7 punti su una scala di valutazione 1-10, un valore positivo e leggermente superiore alla media delle rilevazioni precedenti" (ndr: l'Italia è 70esima per la libertà di informazione). Si legge in seguito che "I ricavi ammontano a 2.625 milioni di euro riflettendo una riduzione di 199,3 milioni di euro interamente attribuibile a una caduta dei ricavi pubblicitari". L'analisi prosegue a pagina 8 "La RAI registra dunque nel 2012 una perdita di 245,7 milioni di euro. Per i predetti fenomeni, il risultato 2012 risulta in netto peggioramento rispetto al consuntivo dell'esercizio precedente che chiudeva con un utile di 39,3 milioni". Un bilancio soave come un sonetto del Petrarca. Ascoltate il suono delle parole "riflettendo una riduzione", "predetti fenomeni", è come dire che la RAI ha un buco mostruoso, ma lieve come una farfalla, dolce come il miele. Il lettore che si appassiona al bilancio (questo tipo di lettore esiste, i bilanci talvolta sono meglio dei romanzi di avventura) cercherà nel mattone che si trova davanti delle indicazioni sul futuro della RAI. Nell'indice rintraccerà "Area editoriale web" e avrà un moto di rassicurazione. Non tutto quindi è perduto. Al web è però dedicata una sola pagina, la 47. Lungimiranti. La descrizione delle prime tre reti RAI mette di buon umore. "Rai1 affronta una sfida difficile: consolidare la propria autorevolezza (?) come editore di Servizio Pubblico e intanto sperimentare nuovi prodotti e linguaggi". Ammirevole la sfida per l'autorevolezza. "Rai2 si presenta come il più digitale dei canali RAI. Un canale rivolto a un pubblico esigente e attivo che lo segue per scelta e non per abitudine, un pubblico che sa muoversi tra le varie piattaforme ma apprezza una proposta innovativa (?) e al tempo stesso riconoscibile". Rai2, la sera, al posto delle cene eleganti. Rai3 condotta con imparzialità da Bianca Berlinguer è per gente colta "Rai3 è un canale di Servizio Pubblico per conoscere la realtà del nostro Paese, approfondirne i temi, discutere le diverse opinioni (?), inquadrarle nel contesto internazionale. Un luogo di divulgazione culturale e scientifica, di intrattenimento colto". A pagina 59 si trova la "Sintesi economico-patrimoniale finanziaria". I ricavi provengono dal da canone, 1.747,8 milioni, e dalla pubblicità, 674,9 mil., più altre voci, 202,8 mil. In un anno i ricavi da canone sono aumentati di 39,4 mil. e la pubblicità ha perso 209 mil. Tutta colpa della pubblicità, quindi, la perdita? Vediamo. In un anno di recessione "Il personale in organico al 31 dicembre 2012 risulta composto da 10.476 unità, con un incremento di 280 unità rispetto al 31 dicembre 2011". In controtendenza rispetto al mercato che pullula di disoccupati. Nel personale sono presenti 579 dirigenti e assimilati, uno ogni 18 dipendenti. La RAI dispone di 1.373 giornalisti. Uno squadrone. Con queste risorse la RAI dovrebbe produrre di tutto e di più al suo interno, invece molti suoi professionisti sono sotto utilizzati o ridotti a passacarte. Con 10.476 persone puoi spaccare il mondo. Invece, invece... A pagina 92 è riportato il "Conto Economico e i Costi della Produzione". Un'azienda che incassa 2.683.991 milioni, con un organico di 10.476 dipendenti per un costo 922 mil., spende "per consumi di beni e servizi esterni" 1.612,6 milioni. Il 60% dei ricavi. E' una follia gestionale. A chi sono destinati questi soldi? E perchè non vengono utilizzate professionalità interne al posto di costosi e osceni format esterni? Nel bilancio mancano i nomi delle società che incassano 1.612,6 milioni di euro da una società pubblica. I cittadini hanno il diritto di conoscerli, la Tarantola, Gubitosi e il corredo del consiglio di amministrazione hanno il dovere di comunicarli. Montiamo a cavallo. Ripeto: montiamo a cavallo.
Strasburgo contro le ferrovie italiane ”Rimborso se treno è in ritardo”
Strasburgo contro le ferrovie italiane ”Rimborso se treno è in ritardo”:
‘‘I viaggiatori hanno diritto al rimborso parziale del prezzo del biglietto del treno in caso di ritardo significativo, anche se questo è causato da cause di forza maggiore”, come il maltempo o agitazioni sindacali. Lo ha stabilito oggi una sentenza della Core di Giustizia Ue, secondo cui ”il trasportatore non può invocare le norme del diritto internazionale che lo esonerano, in caso di forza maggiore, dal risarcimento del danno causato da un ritardo, per sottrarsi all’obbligo di rimborso”.
Per i giudici di Lussemburgo, dunque, ”un’impresa ferroviaria non può inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall’obbligo d’indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore’‘, perché ciò non e’ previsto dalle ”regole uniformi, che rientrano nel diritto internazionale”.
”L’indennizzo previsto dal regolamento – spiega infatti la Corte – calcolato sulla base del prezzo del biglietto di trasporto, ha una finalità del tutto diversa, ossia quella di compensare il prezzo pagato dal passeggero come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto di trasporto”.
‘‘I viaggiatori hanno diritto al rimborso parziale del prezzo del biglietto del treno in caso di ritardo significativo, anche se questo è causato da cause di forza maggiore”, come il maltempo o agitazioni sindacali. Lo ha stabilito oggi una sentenza della Core di Giustizia Ue, secondo cui ”il trasportatore non può invocare le norme del diritto internazionale che lo esonerano, in caso di forza maggiore, dal risarcimento del danno causato da un ritardo, per sottrarsi all’obbligo di rimborso”.
Per i giudici di Lussemburgo, dunque, ”un’impresa ferroviaria non può inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall’obbligo d’indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore’‘, perché ciò non e’ previsto dalle ”regole uniformi, che rientrano nel diritto internazionale”.
”L’indennizzo previsto dal regolamento – spiega infatti la Corte – calcolato sulla base del prezzo del biglietto di trasporto, ha una finalità del tutto diversa, ossia quella di compensare il prezzo pagato dal passeggero come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto di trasporto”.
Google Chrome: le 40 estensioni migliori, edizione 2013
Google Chrome: le 40 estensioni migliori, edizione 2013: Chrome si può migliorare scegliendo le estensioni giuste, ma l'offerta è vastissima. Ecco una piccola guida per orientarsi
LENTINI – Bollette pazze: come ti clono il consumo idrico.. clamorosa scoperta!
LENTINI – Bollette pazze: come ti clono il consumo idrico.. clamorosa scoperta!:
Viviamo in una città strana, atipica, quantomeno originale, dove nulla sembra essere al suo posto, dove nessuno sembra voler fare in fondo il proprio dovere e dove anche i termini “normale amministrazione” sembrano riferirsi ad un concetto astruso e di nessun valore.
Il perché di una tale affermazione è presto detto: non c’è una attività cittadina (specialmente se afferisce alla pubblica amministrazione) che venga svolta in maniera limpida, chiara ed efficiente, quasi che si abbia il timore di infrangere un tabù.
Un esempio su tutti? L’acqua.
Cosa c’è di più semplice, limpido, trasparente e naturale dell’acqua?
Semplice no? Si attinge, si usa, si scarica e periodicamente si paga il servizio tramite una bolletta.E qui cominciano le stranezze. Le bollette arrivano, prima o poi arrivano sempre quelle, ma con 5 anni di ritardo cosicché al comune cittadino diventa veramente difficile ricordare se quel consumo possa essere congruo oppure no per quell’anno. E quindi iniziano i quesiti amletici. Dov’ero? Cosa facevo? Quanti metri cubi consumavo nel 2008?
Ovviamente non contenti di questo lieve disservizio si è pensato di aggiungere una nota surreale, così si scopre per esempio che il mio contatore, il tuo ma anche il suo e quello tutti i lentinesi sono (secondo le bollette) ubicati in via Ventimiglia (immaginate il groviglio di tubi e contatori). E’ un errore ovviamente, come con prontezza avverte su FaceBook il Comune stesso che tranquillizza comunque i cittadini della validità del canone idrico nonostante questo “piccolo” errore formale.
Ma le sorprese non finiscono qui.
In un crescendo di creatività chi ha redatto queste fantastiche bollette ha voluto strafare ed invece di inserire le cifre dei contatori, che certificano il consumo effettivo dell’acqua di ogni singolo utente per il 2008, ha ben pensato di copiare esattamente il consumo avuto nel 2007 (né una goccia in più, né una goccia in meno). Proprio così tutte le bollette del servizio idrico che il Comune di Lentini ha spedito ai cittadini per l’anno 2008 recano tutti la dicitura di consumo effettivo UGUALE a quello del 2007(anche se magari qualcuna giusta gli sarà sfuggita , forse). Quindi o tutti i cittadini hanno bissato i propri consumi idrici con una precisione da Guinness dei Primati o chiaramente in mancanza delle letture reali dei consumi si sono clonate le cifre dell’anno precedente. Logica vorrebbe che si propendesse per la seconda ipotesi, ma chissà è possibile che l’Amministrazione abbia trovato una soluzione creativa che sfugge al comune buon senso, ma DEVE a questo punto dare una spiegazione di tutto questo ai propri cittadini che potrebbero sentirsi truffati da chi governa la città.
A mettere la ciliegina sulla torta di questa strana storia di acqua, bollette pazze e consumi clonati, c’è il fatto che per avere questo capolavoro dadaista di tassa sull’acqua il comune ha pure pagato 30.023 euro alla nordica (ed a questo punto efficientissima) società Maggioli Tributi, con sede legale in Sant’Arcangelo di Romagna (RN) per “supporto alla riscossione tributi dei canoni idrici 2008-2011” come da Delibera/Determina n°22 del 11/07/2013. C’è da chiedersi veramente, dati i pessimi risultati finora avuti, cosa sarebbe arrivato nelle nostre case senza l’essenziale supporto tecnico di questa società specializzata in tributi? Meglio non pensarci.
Ora è chiaro che nonostante le circostanze farsesche di questa vicenda, la situazione è di una gravità assoluta. Per questo motivo come Movimento 5 Stelle Lentini-Carlentini, ma anche come semplici cittadini, chiediamo all’amministrazione di annullare tutte le bollette irregolari, di spiegare ai cittadini come sia potuta succedere una cosa del genere (chiarendo chi ha la precisa responsabilità di tutto questo), come mai si sono spesi 30 mila euro per la consulenza di una società di tributi che dà questo pessimo servizio e chiedere pubblicamente scusa ai propri cittadini risarcendo chi ha pagato dei tributi basati su dati impropri.
Non è possibile che per fare cassa si ricorra a questi stratagemmi, che potrebbero avere risvolti di natura legale di una certa rilevanza, con ulteriore aggravio per le casse del comune, e che si carpisca la buona fede della propria gente in questo modo indecoroso.
Crediamo quindi che la città abbia il diritto di sapere da chi la amministra il perché di tutto questo.
Adesso.
(La Redazione)
Incredibile emissione di bollette del servizio idrico cittadino per l’anno 2008 da parte del Comune di Lentini del tutto irregolari.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto decine di segnalazione dai cittadini riguardo alcune stranezze nella fatture relative al servizio idrico recentemente emesse; abbiamo acceso i motori, fatta qualche ricerca ed ecco cosa abbiamo scoperto!Viviamo in una città strana, atipica, quantomeno originale, dove nulla sembra essere al suo posto, dove nessuno sembra voler fare in fondo il proprio dovere e dove anche i termini “normale amministrazione” sembrano riferirsi ad un concetto astruso e di nessun valore.
Il perché di una tale affermazione è presto detto: non c’è una attività cittadina (specialmente se afferisce alla pubblica amministrazione) che venga svolta in maniera limpida, chiara ed efficiente, quasi che si abbia il timore di infrangere un tabù.
Un esempio su tutti? L’acqua.
Cosa c’è di più semplice, limpido, trasparente e naturale dell’acqua?
Semplice no? Si attinge, si usa, si scarica e periodicamente si paga il servizio tramite una bolletta.E qui cominciano le stranezze. Le bollette arrivano, prima o poi arrivano sempre quelle, ma con 5 anni di ritardo cosicché al comune cittadino diventa veramente difficile ricordare se quel consumo possa essere congruo oppure no per quell’anno. E quindi iniziano i quesiti amletici. Dov’ero? Cosa facevo? Quanti metri cubi consumavo nel 2008?
Ovviamente non contenti di questo lieve disservizio si è pensato di aggiungere una nota surreale, così si scopre per esempio che il mio contatore, il tuo ma anche il suo e quello tutti i lentinesi sono (secondo le bollette) ubicati in via Ventimiglia (immaginate il groviglio di tubi e contatori). E’ un errore ovviamente, come con prontezza avverte su FaceBook il Comune stesso che tranquillizza comunque i cittadini della validità del canone idrico nonostante questo “piccolo” errore formale.
Ma le sorprese non finiscono qui.
In un crescendo di creatività chi ha redatto queste fantastiche bollette ha voluto strafare ed invece di inserire le cifre dei contatori, che certificano il consumo effettivo dell’acqua di ogni singolo utente per il 2008, ha ben pensato di copiare esattamente il consumo avuto nel 2007 (né una goccia in più, né una goccia in meno). Proprio così tutte le bollette del servizio idrico che il Comune di Lentini ha spedito ai cittadini per l’anno 2008 recano tutti la dicitura di consumo effettivo UGUALE a quello del 2007(anche se magari qualcuna giusta gli sarà sfuggita , forse). Quindi o tutti i cittadini hanno bissato i propri consumi idrici con una precisione da Guinness dei Primati o chiaramente in mancanza delle letture reali dei consumi si sono clonate le cifre dell’anno precedente. Logica vorrebbe che si propendesse per la seconda ipotesi, ma chissà è possibile che l’Amministrazione abbia trovato una soluzione creativa che sfugge al comune buon senso, ma DEVE a questo punto dare una spiegazione di tutto questo ai propri cittadini che potrebbero sentirsi truffati da chi governa la città.
A mettere la ciliegina sulla torta di questa strana storia di acqua, bollette pazze e consumi clonati, c’è il fatto che per avere questo capolavoro dadaista di tassa sull’acqua il comune ha pure pagato 30.023 euro alla nordica (ed a questo punto efficientissima) società Maggioli Tributi, con sede legale in Sant’Arcangelo di Romagna (RN) per “supporto alla riscossione tributi dei canoni idrici 2008-2011” come da Delibera/Determina n°22 del 11/07/2013. C’è da chiedersi veramente, dati i pessimi risultati finora avuti, cosa sarebbe arrivato nelle nostre case senza l’essenziale supporto tecnico di questa società specializzata in tributi? Meglio non pensarci.
Ora è chiaro che nonostante le circostanze farsesche di questa vicenda, la situazione è di una gravità assoluta. Per questo motivo come Movimento 5 Stelle Lentini-Carlentini, ma anche come semplici cittadini, chiediamo all’amministrazione di annullare tutte le bollette irregolari, di spiegare ai cittadini come sia potuta succedere una cosa del genere (chiarendo chi ha la precisa responsabilità di tutto questo), come mai si sono spesi 30 mila euro per la consulenza di una società di tributi che dà questo pessimo servizio e chiedere pubblicamente scusa ai propri cittadini risarcendo chi ha pagato dei tributi basati su dati impropri.
Non è possibile che per fare cassa si ricorra a questi stratagemmi, che potrebbero avere risvolti di natura legale di una certa rilevanza, con ulteriore aggravio per le casse del comune, e che si carpisca la buona fede della propria gente in questo modo indecoroso.
Crediamo quindi che la città abbia il diritto di sapere da chi la amministra il perché di tutto questo.
Adesso.
(La Redazione)
Allunaggio restaurato in italiano: versione 3.3
Allunaggio restaurato in italiano: versione 3.3: Prosegue il lavoro al mio documentario gratuito Moonscape: le modifiche e gli aggiornamenti già introdotti nell'edizione inglese (in particolare degli spezzoni della registrazione TV a colori effettuata dalla telecamera fissa all'interno del Controllo Missione) del capitolo dedicato all'allunaggio sono ora disponibili anche in italiano.
Ho inoltre corretto alcuni refusi, riposizionato nell'inquadratura alcuni filmati e aggiunto altre didascalie esplicative temporanee che faranno da base per la voce narrante.
Ho anche aggiunto la musica di Ran Kirlian a titolo sperimentale; sarà comunque disponibile una versione di tutto Moonscape senza musiche.
La versione mostrata qui sotto è a 720p e rimarrà disponibile qui come traccia cronologica; quella a 1080p è già visionabile in streaming nella pagina principale di Moonscape ed è scaricabile temporaneamente qui, ma verrà sostituita quando effettuerò le prossime modifiche. Buona visione.
Ho inoltre corretto alcuni refusi, riposizionato nell'inquadratura alcuni filmati e aggiunto altre didascalie esplicative temporanee che faranno da base per la voce narrante.
Ho anche aggiunto la musica di Ran Kirlian a titolo sperimentale; sarà comunque disponibile una versione di tutto Moonscape senza musiche.
La versione mostrata qui sotto è a 720p e rimarrà disponibile qui come traccia cronologica; quella a 1080p è già visionabile in streaming nella pagina principale di Moonscape ed è scaricabile temporaneamente qui, ma verrà sostituita quando effettuerò le prossime modifiche. Buona visione.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
TechMania: Note 3 a 649, Iphone 5 a 549, S3 a 299, Nexus 4, Ativ S e tante altre offerte!!
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Breve notizia per comunicarvi che il noto sito TechMania sta effettuando degli sconti molto interessanti su una serie di prodotti, tra cui troviamo il nuovissimo Note 3, Samsung Galaxy S3, Ativ S, Nexus 4 e altri! di seguito tutti i dettagli!
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Le offerte sono tante altre, se avete in mente qualche modello e non lo vedete sopra elencato non è detto che non sia in offerta, per cui per maggiori informazioni vi invito a visitare il sito http://www.techmania.it/
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25 settembre 2013
L'ennesimo raggiro del finanziamento pubblico
L'ennesimo raggiro del finanziamento pubblico:
"Ecco cosa prevede la nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti approdata alla Camera:
- Per accedere partiti e movimenti devono dotarsi di statuto con requisiti da partito comunista dell'Unione sovietica
- Ai partiti va il 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi
- Le donazioni liberali godono di super detrazione (52% fino a 5mila euro e 26 da 5mila fino 20mila). Anche per le scuole politiche.
- No tetto alle donazioni. Detrazione massima per persone giuridiche 26% su 100mila/anno
- Salva "Forza Italia": nel caso in cui si formi nuovo partito dalla metà +1 di un partito presente in Parlamento può beneficiare sia del 2 per mille che delle donazioni detraibili (emendamento)
- Sanzioni: non ce n'è!
- Mozione Totò Riina: obbligo di dichiarazione congiunta solo per i finanziamenti e i contributi, erogati in favore dei partiti politici iscritti nel registro di cui all'articolo 4, di importo annuale superiore a 100.000 euro
- Costo tessere di partito scaricabile
- Cig straordinaria per dipendenti partiti iscritti a registro - anche per sedi periferiche
Le uniche organizzazioni che potranno sovvenzionare i partiti sono le grosse lobby che possono far giungere fiumi di denaro "frazionando" le donazioni grazie alle loro ramificazioni. E poi c'è la mafia, la 'ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita. Il signor Totò Riina può effettuare un bonifico di 99mila euro a un partito. E nulla, secondo questa legge, accadrebbe." di M5S Camera, leggi tutto
"Ecco cosa prevede la nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti approdata alla Camera:
- Per accedere partiti e movimenti devono dotarsi di statuto con requisiti da partito comunista dell'Unione sovietica
- Ai partiti va il 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi
- Le donazioni liberali godono di super detrazione (52% fino a 5mila euro e 26 da 5mila fino 20mila). Anche per le scuole politiche.
- No tetto alle donazioni. Detrazione massima per persone giuridiche 26% su 100mila/anno
- Salva "Forza Italia": nel caso in cui si formi nuovo partito dalla metà +1 di un partito presente in Parlamento può beneficiare sia del 2 per mille che delle donazioni detraibili (emendamento)
- Sanzioni: non ce n'è!
- Mozione Totò Riina: obbligo di dichiarazione congiunta solo per i finanziamenti e i contributi, erogati in favore dei partiti politici iscritti nel registro di cui all'articolo 4, di importo annuale superiore a 100.000 euro
- Costo tessere di partito scaricabile
- Cig straordinaria per dipendenti partiti iscritti a registro - anche per sedi periferiche
Le uniche organizzazioni che potranno sovvenzionare i partiti sono le grosse lobby che possono far giungere fiumi di denaro "frazionando" le donazioni grazie alle loro ramificazioni. E poi c'è la mafia, la 'ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita. Il signor Totò Riina può effettuare un bonifico di 99mila euro a un partito. E nulla, secondo questa legge, accadrebbe." di M5S Camera, leggi tutto
Aggiornamento HTC One a Android 4.3 Jelly Bean
Aggiornamento HTC One a Android 4.3 Jelly Bean:
Lo avevamo detto qualche settimana fa, parlando di upgrade ad Android 4.3 su HTC One e su Galaxy S4 e S3. Qualche giorno fa la conferma dell’arrivo del nuovo aggiornamento sul top di gamma di HTC per la fine del mese di settembre e adesso, finalmente, sembra che l’effettivo rilascio sia avvenuto. Per il momento il Paese interessato è Taiwan, proprio dove ha la sede il costruttore HTC, mentre l’arrivo negli USA è molto vicino.
Gli utenti Samsung invece, senza dubbio più numerosi, dovranno pazientare ancora un po’ dato che il mese giusto per loro sarà quello di ottobre. I terminali interessati saranno il Galaxy S3, l’S4 e il Note 2 mentre il Note 3, in arrivo proprio in questi giorni, avrà la 4.3 OOTB.
Via | PocketNow
Lo avevamo detto qualche settimana fa, parlando di upgrade ad Android 4.3 su HTC One e su Galaxy S4 e S3. Qualche giorno fa la conferma dell’arrivo del nuovo aggiornamento sul top di gamma di HTC per la fine del mese di settembre e adesso, finalmente, sembra che l’effettivo rilascio sia avvenuto. Per il momento il Paese interessato è Taiwan, proprio dove ha la sede il costruttore HTC, mentre l’arrivo negli USA è molto vicino.
Negli USA l’aggiornamento in settimana
È proprio Jason Mackenzie, presidente di HTC America, ad annunciare sul social network Twitter che il rilascio negli USA è previsto proprio per questa settimana, entro fine mese sarà interessato anche il Canada. Per iniziare il modello interessato è l’HTC One Developer Edition, per poi passare anche alle altre versioni.Diverse le novità in arrivo
Oltre ad Android 4.3 Jelly Bean l’aggiornamento riguarderà anche l’interfaccia Sense. Tra le novità apportate pare gli utenti troveranno una migliore qualità fotografica in condizioni di scarsa luminosità, una nuova animazione di quando la batteria è sotto carica e i video highlights.Gli utenti Samsung invece, senza dubbio più numerosi, dovranno pazientare ancora un po’ dato che il mese giusto per loro sarà quello di ottobre. I terminali interessati saranno il Galaxy S3, l’S4 e il Note 2 mentre il Note 3, in arrivo proprio in questi giorni, avrà la 4.3 OOTB.
Android 4.4 KitKat entro fine anno
Prossimo step di aggiornamento? Naturalmente si tratterà di Android 4.4 KitKat ma ci sarà da aspettare ancora diverso tempo, eccezion fatta per le varie versioni Google che saranno le prime ad avere l’atteso aggiornamento. Dire quando la cosa avverrà è difficile ma, in occasione della presentazione del nuovo Nexus 5, pare ancora una volta ottobre possa essere il mese giusto.Via | PocketNow
Costi di produzione di iPhone 5S e 5C analizzati da esperti, margini impressionanti
Costi di produzione di iPhone 5S e 5C analizzati da esperti, margini impressionanti: IHS ha approntato un'analisi tecnica sulla base dei costi di produzione delle componenti di iPhone 5S e 5C. I margini sono come al solito elevatissimi.
TIM aumenta la tariffa base mobile Internet: 4 euro per 24h
TIM aumenta la tariffa base mobile Internet: 4 euro per 24h: TIM dal 4 novembre farà pagare per la tariffa base mobile Internet 4 euro al giorno a fronte di 500 MB di traffico.
ndr: a su pazzi completi
ndr: a su pazzi completi
Nvidia fa pace con Linux: presto driver open source migliori
Nvidia fa pace con Linux: presto driver open source migliori: Nvidia pubblicherà la documentazione sulle proprie schede per la realizzazione di driver open source.
CyanogenMod annuncia Privacy Guard 2.0 (integrando Op. app) per la CM 10.2
CyanogenMod annuncia Privacy Guard 2.0 (integrando Op. app) per la CM 10.2:
Se per caso vi foste persi un paio di vecchi articoli, è il caso di un piccolo ripasso prima di cominciare.
Tutto è iniziato la scorsa primavera con Privacy Guard, un nuovo sistema di tutela dei dati personali di CyanogenMod, che consentiva agli utenti del firmware di impedire l’accesso ai propri contenuti da parte delle app di loro scelta.
In seguito si è poi scoperto che Google aveva inserito (o meglio, nascosto) in Android 4.3 un qualcosa di simile ma a suo modo più potente, ovvero un servizio che ci consente di revocare ogni singolo permesso di ciascuna app, restituendo all’applicazione in questione un insieme di dati vuoti ogni volta che cerchi di accedere ad uno dei permessi disabilitati manualmente: tale servizio si chiama Op. App (in inglese è il contrario, App ops, da “app operations”).
Fate 1+1 e otterrete Privacy Guard 2.0, appena inserito nella CyanogenMod 10.2, e che sostanzialmente è una fusione dei due servizi precedenti, che si usa nel seguente modo:
- Un singolo clic su qualsiasi app dalla schermata principale di Privacy Guard equivale ad un toggle on/off dei permessi per la lettura di posizione, contatti, chiamate, calendario, e SMS/MMS
- Una pressione prolungata mostra invece tutti i permessi usati da quell’app e il loro stato (on/off).
- Una nuova voce nel menu consente di accedere all’interfaccia standard di Op. app
- Una notifica apparirà ogni volta che userete un’app con uno o più permessi revocati
- Privacy Guard può essere abilitato di default per tutte le nuove app, bloccando i dati personali elencati al primo punto
- Dalla schermata principale, tramite filtri, potrete mostrare/nascondere le app di sistema
- Un elenco delle app disabilitate ordinate in ordine alfabetico è presente in fondo alla lista
- Un singolo pulsante di quick reset disabilita del tutto Privacy Guard, che può essere ri-abilitato altrettanto facilmente con un clic
Questo conclude la panoramica di funzioni del nuovo Privacy Guard 2.0, che dovrete già trovare nelle nightly della CM 10.2. A seguire una galleria di screenshot, ma prima non potete scampare alla domanda: vorreste un simile servizio integrato in Android oppure Op. app sarebbe già sufficiente (basterebbe attivarlo)?
(Continua...)
Leggi il resto di CyanogenMod annuncia Privacy Guard 2.0 (integrando Op. app) per la CM 10.2
Leggi il resto di CyanogenMod annuncia Privacy Guard 2.0 (integrando Op. app) per la CM 10.2
LibreOffice Conference di Milano dal 25 al 27 Settembre 2013
LibreOffice Conference di Milano dal 25 al 27 Settembre 2013: Torniamo a parlare di LibreOffice per ricordare a tutti un evento importante che si terrà fra una settimana ovvero l'incontro della comunità Italiana che si terrà dal 25 al 27 Settembre 2013 a Milano presso l'Aula Magna dell'Università Statale di Milano.
Ubuntu Phone OS sarà rilasciato il 17 Ottobre per la gamma Nexus
Ubuntu Phone OS sarà rilasciato il 17 Ottobre per la gamma Nexus: Ottime notizie per tutti gli amanti di Ubuntu Phone OS, il sistema operativo per smartphone di casa Canonical.
iPhone 5S, il costo di produzione dello smartphone è di circa 200 dollari
iPhone 5S, il costo di produzione dello smartphone è di circa 200 dollari:
Quando parliamo di iPhone 5S, ci vien da pensare non solo alle sue ottime specifiche tecniche e feature, ma anche al prezzo esborbitante che Apple ha imposto, confermando, assieme alla vendita di iPhone 5C a 600 euro, che l’intenzione di puntare sulla fascia medio-bassa del mercato fosse solo una strana invenzione dei mass media.
Ma quanto viene a guadagnare Apple su ogni singolo dispositivo venduto? Si è posto questa domanda il noto IHS Suppli, che ha stimato le componenti del cellulare sulla base delle informazioni rilasciate dalla Mela Morsicata nell’arco degli ultimi mesi e con riferimento a costi di produzione, ricerca e sviluppo, software, licenze, marketing e distribuzione; i primi sono pari a circa 199 dollari per la versione da 16 gigabyte del melafonino; a 210, per quella da 64; vediamo alcuni dei costi più interessanti:
Quando parliamo di iPhone 5S, ci vien da pensare non solo alle sue ottime specifiche tecniche e feature, ma anche al prezzo esborbitante che Apple ha imposto, confermando, assieme alla vendita di iPhone 5C a 600 euro, che l’intenzione di puntare sulla fascia medio-bassa del mercato fosse solo una strana invenzione dei mass media.
Ma quanto viene a guadagnare Apple su ogni singolo dispositivo venduto? Si è posto questa domanda il noto IHS Suppli, che ha stimato le componenti del cellulare sulla base delle informazioni rilasciate dalla Mela Morsicata nell’arco degli ultimi mesi e con riferimento a costi di produzione, ricerca e sviluppo, software, licenze, marketing e distribuzione; i primi sono pari a circa 199 dollari per la versione da 16 gigabyte del melafonino; a 210, per quella da 64; vediamo alcuni dei costi più interessanti:
- 41 Dollari per il display;
- 32 Dollari per i chip RF;
- 7 Dollari per il sensore Touch ID;
- 19 Dollari per il processore A7 di Samsung;
Scheda tecnica di iPhone 5S
Nell’attesa di maggiori certezze, vi proponiamo la scheda tecnica di iPhone 5S:- Sistema operativo iOS 7;
- Schermo touchscreen Display Retina da 4″;
- Processore A7 e motion co-processor M7;
- Fotocamera iSight 8 megapixel;
- Videocamera FaceTime HD;
- Sistema Touch ID per il riconoscimento delle impronte;
- Connettività 13 bande wireless LTE;
- Wi-Fi dual-band 802.11 a/b/g/n con velocità fino a 150 Mbps;
- Bluetooth 4.0;
- Batteria con autonomia 10 ore in conversazione con reti 3G, fino a 10 ore di navigazione con reti Wi-Fi e LTE (8 ore su reti 3G), fino a 10 ore di riproduzione-video, oltre a 40 ore di riproduzione audio.
L'onestà di Glen James ripagata dal web con 120mila dollari
L'onestà di Glen James ripagata dal web con 120mila dollari:
Glen James, anziano afro-americano di Boston, senzatetto, lo scorso fine settimana girovagando in un centro commerciale ha trovato uno zainetto abbandonato, con all'interno 42mila dollari in banconote e traveller’s cheque.
Subito ha consegnato lo zaino a una pattuglia di poliziotti e per il suo gesto ha ricevuto un encomio dal capo della Polizia. La storia si è diffusa su giornali e web e un cittadino della Virginia, Ethan Whittington, ha lanciato una sottoscrizione online per raccogliere denaro da donare a Glen.
Hanno versato un contributo – si va da un dollaro a 500 – quasi 6.000 persone. Per un totale di 140.000 dollari. Che faranno la felicità di Mr. James...
Glen James, anziano afro-americano di Boston, senzatetto, lo scorso fine settimana girovagando in un centro commerciale ha trovato uno zainetto abbandonato, con all'interno 42mila dollari in banconote e traveller’s cheque.
Subito ha consegnato lo zaino a una pattuglia di poliziotti e per il suo gesto ha ricevuto un encomio dal capo della Polizia. La storia si è diffusa su giornali e web e un cittadino della Virginia, Ethan Whittington, ha lanciato una sottoscrizione online per raccogliere denaro da donare a Glen.
Hanno versato un contributo – si va da un dollaro a 500 – quasi 6.000 persone. Per un totale di 140.000 dollari. Che faranno la felicità di Mr. James...
Amazon Mojito: l’OS dei nuovi Kindle Fire
Amazon Mojito: l’OS dei nuovi Kindle Fire:
Assieme alle sue nuove tavolette, Amazon ha aggiornato anche il proprio fork di Android, Fire OS – nome in codice Mojito (si vede che gli piaceva il cocktail) e basato su Android 4.2.2. Il numero di versione del robottino è comunque in parte irrilevante, perché la skin di Amazon copre tutto e tutti, sebbene aggiunga ovviamente anche del suo. In particolare troviamo:
- Carosello e griglia: il layout della home può essere ora impostato in una di queste due modalità, laddove prima c’era solo il carosello
- Cloud Collection: app, libri, riviste, giornali: è tutto nella cloud (di cui Amazon è fiero araldo) e tutto sincronizzato tra quanti dispositivi Kindle vorrete
- 1-Tap Archive: Mojito rileva quali sono le cose che usate meno spesso, e con un solo tap le archivierà nella cloud, facendovi risparmiare prezioso spazio sul tablet
- Integrazione social: Twitter e Facebook adesso sono in parte integrati nell’OS, consentendo di condividere qualsiasi contenuto e importate ad esempio contatti e appuntamenti dal social network blu
- GameCircle e Whispersync per i giochi: il progresso nei giochi e il profilo del giocatore possono essere sincronizzati tra vari dispositivi. Una feature già presente sul Game Center di Apple e sul Play Games di Android, sebbene stia sempre allo sviluppatore sfruttarla o meno
- X-Ray (film), TV e musica: più informazioni per film e TV e testi delle canzoni durante la riproduzione
- Second Screen: si tratta in pratica di inviare contenuti dal tablet alla TV, potendo intanto usare il Kindle Fire per navigare, leggere email, ecc. Un po’ come Chromecast, non è proprio streaming, ma il video viene prelevato dalla TV nella cloud, quindi la qualità dello stesso non dipende dal Kindle.
- Compatibilità nativa con Android: se un’app gira su Android, può girare su Fire OS (Mojito) con poco o punto sforzo.
- Mayday Button: assistenza tecnica direttamente sul dispositivo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutto l’anno, gratis, con un tempo di risposta stimato in meno di 15 secondi. Fate conto che tutto questo paragrafo sia un enorme “neretto”, perché si tratta di una forma di assistenza senza precedenti e perfettamente integrata nel sistema, con il pulsante di “soccorso” integrato nei Quick Setting; alla sua pressione, un espero di Amazon apparirà sul tablet e aiuterà l’utente potendo anche interagire on l’OS (qui trovate lo spot TV).
Amazon Kindle Fire HDX 7 e 8.9 ufficiali: Snapdragon 800 e display ad alta risoluzione
Amazon Kindle Fire HDX 7 e 8.9 ufficiali: Snapdragon 800 e display ad alta risoluzione:
Era da qualche mese che ne parlavamo, e senza troppe avvisaglie Amazon ha svelato a sorpresa la sua nuova line-up di tablet, come del resto era prevedibile. Due nuovi modelli da alte prestazioni ed un enrty-level, per colmare tutte le esigenze.
Entrambi i Kindle Fire HDX sono infatti dotato di processore Snapdragon 800 e 2 GB di RAM (oltre che di una fotocamera anteriore da appena 1 megapixel); il modello da 7” ha inoltre un display full HD (1920 x 1200 pixel, in realtà è anche qualcosa di più del full HD), mentre quello da 8,9” si spinge oltre, fino ai 2.560 x 1.600 pixel che ancora sono insuperati sui tablet Android di oggi. Ulteriore differenza sta nella fotocamera posteriore da 8 megapixel, presente solo sul Kindle Fire HDX 8.9.
I prezzi sono al momento solo per il mercato USA, dato che su Amazon.it non ci sono aggiornamenti: Kindle Fire HDX Wi-Fi partirà a 229$ per il modello da 16 GB, 269$ per 32 GB, 309$ per 64 GB, tutti con pubblicità inclusa (per rimuoverla dovrete aggiungere 15$ ai prezzi appena indicati). Le varianti LTE vengono invece rispettivamente: 329, 369, e 409$ (sempre con pubblicità inclusa), il che li rende piuttosto dispendiosi rispetto ai modelli che ne sono privi. I modelli solo Wi-Fi saranno disponibili dal 18 ottobre, quelli LTE dal 14 novembre (sempre in riferimento ad Amazon.com).
Discorso analogo vale per Kindle Fire HDX 8.9: 379, 429, e 479 dollari per i modelli Wi-Fi da 16, 32, e 64 GB (con spedizioni da 7 novembre); 479, 529, e 579 dollari per la versione LTE, con spedizioni dal 10 dicembre. Vi aggiorneremo non appena possibile con prezzi e disponibilità per l’Italia.
24 settembre 2013
Il milione del Senato
Il milione del Senato:
"Il Senato è una città chiusa che non permette a nessuno di verificare la propria gestione. Il Consiglio di Presidenza e il Collegio dei Questori hanno la possibilità, tramite delibere interne e a loro insindacabile giudizio, di elargire fondi provenienti dal bilancio del Senato a soggetti pubblici e privati. Nel 2012 hanno versato un contributo di 81.500 euro al Circolo di Palazzo Madama, non so dove sia nè cosa faccia, ma mi piacerebbe capire come spendono i nostri soldi. Per quanto riguarda le autonome elargizioni benefiche di cui sopra, nel 2012 una cerchia ristretta di persone ha deciso di spendere 1.022.513 euro dei cittadini in questo modo:
- 546.140 euro ad Associazioni, Onlus, Fondazioni (quali sono?)
- 7.960 euro agli Ospedali (non saranno troppi?)
- 130.299 euro alle Persone fisiche (???)
- 22.574,59 euro alle Persone giuridiche (???)
- 31.500 euro agli Enti locali
- 147.459 euro agli Enti religiosi (non bastava l'esenzione dall'Imu?)
- 10.000 euro alle Scuole
Compresi nel totale troviamo i fondi spesi per il concerto di Natale 2011 e 2012 per 65.076,45 euro ed 4.472,16 euro per la mostra dei 150 anni dell'unità d'Italia, la donazione all'Associazione ex parlamentari per 15.500 euro e 26.532,28 euro per regalie e bonus per dipendenti società esterne." Leggi tutto - di Laura Bottici, M5S, questore del Senato
"Il Senato è una città chiusa che non permette a nessuno di verificare la propria gestione. Il Consiglio di Presidenza e il Collegio dei Questori hanno la possibilità, tramite delibere interne e a loro insindacabile giudizio, di elargire fondi provenienti dal bilancio del Senato a soggetti pubblici e privati. Nel 2012 hanno versato un contributo di 81.500 euro al Circolo di Palazzo Madama, non so dove sia nè cosa faccia, ma mi piacerebbe capire come spendono i nostri soldi. Per quanto riguarda le autonome elargizioni benefiche di cui sopra, nel 2012 una cerchia ristretta di persone ha deciso di spendere 1.022.513 euro dei cittadini in questo modo:
- 546.140 euro ad Associazioni, Onlus, Fondazioni (quali sono?)
- 7.960 euro agli Ospedali (non saranno troppi?)
- 130.299 euro alle Persone fisiche (???)
- 22.574,59 euro alle Persone giuridiche (???)
- 31.500 euro agli Enti locali
- 147.459 euro agli Enti religiosi (non bastava l'esenzione dall'Imu?)
- 10.000 euro alle Scuole
Compresi nel totale troviamo i fondi spesi per il concerto di Natale 2011 e 2012 per 65.076,45 euro ed 4.472,16 euro per la mostra dei 150 anni dell'unità d'Italia, la donazione all'Associazione ex parlamentari per 15.500 euro e 26.532,28 euro per regalie e bonus per dipendenti società esterne." Leggi tutto - di Laura Bottici, M5S, questore del Senato
Motore di ricerca per le Costituzioni: Google snobba l'Italia
Motore di ricerca per le Costituzioni: Google snobba l'Italia: Constitute è un prezioso strumento di comparazione delle Carte costituzionali di tutto il mondo finanziato da Google. L'Italia però non c'è.
20 settembre 2013
Android 4.4 KitKat: arriva anche il video di una simpatica iniziativa di Nestlé
Android 4.4 KitKat: arriva anche il video di una simpatica iniziativa di Nestlé:
Pensavate che il concorso Nestlé legato ad Android 4.4 e al Nexus 7 2013 si limitasse all’acquisto di tante confezioni di KitKat? Sbagliato! A quanto pare Nestlé aveva in mente anche altre e originali iniziative, come quella immortalata nel video a fine articolo.
Chi starà facendo un pausa in questo posto il 14 settembre alle 14:07 vincerà un Nexus 7.
Una scritta simile è stata affissa in vari punti di una città, con sotto ovviamente un piccolo sedile per una sola persona (ma ci si stava anche in due): il video non ritrae risse per accaparrarsi il posto, quanto piuttosto stoiche persone, appollaiate lì da giorni, col bello e con il cattivo tempo, in attesa del fatidico giorno e della fatidica ora. Avranno vinto davvero qualcosa? Ma soprattutto: voi vi ci sareste seduti? Per quanto?
(Continua...)
Leggi il resto di Android 4.4 KitKat: arriva anche il video di una simpatica iniziativa di Nestlé
Leggi il resto di Android 4.4 KitKat: arriva anche il video di una simpatica iniziativa di Nestlé
La Volkswagen Golf VII perde acqua nell'abitacolo?
La Volkswagen Golf VII perde acqua nell'abitacolo?: Auto Bild ha rilevato un grave difetto nella Volkswagen Golf VII.
Le pennichelle della Corte Costituzionale
Le pennichelle della Corte Costituzionale:
Anche un bambino sa che il Porcellum è incostituzionale. La Corte Costituzionale non lo ha capito subito, ha avuto bisogno di tempo. Sono passati sette anni e il presidente neo eletto Gaetano Silvestri ha espresso stupito "perplessità": "Ci sono aspetti problematici rispetto al premio di maggioranza". Che siano i segretari di partito a nominare i parlamentari non scandalizza nessuno? La Corte Costituzionale non ha mosso un dito, ma ha agito invece con la velocità di un lampo per impedire l'abolizione dello spreco delle Province e l'abolizione dei privilegi delle pensioni d'oro.
E il lodo Alfano in vigore dall'agosto 2008 al 7 ottobre 2009? TREDICI MESI! La legge "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale dopo più di un anno per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Cosa facevano i giudici? Una pennichella istituzionale motivata dalla loro età? Il lodo Alfano che rendeva alcuni cittadini più uguali degli altri come i maiali di Orwell nella Fattoria degli animali doveva essere cassata in cinque minuti.
I giudici della Corte (a parte il nuovo nominato Amato, il tesoriere di Bottino Craxi) chi sono? Ne avete mai sentito parlare? Percepiscono 427.416,99 euro all'anno, più di 35.000 al mese. Per fare cosa? I cittadini devono sapere.
La Corte è formata da 15 persone in prevalenza nate negli anni '30. Cinque elette dal Parlamento, in sostanza dai partiti, cinque elette dal presidente della Repubblica di turno, quindi da una diretta emanazione dei partiti, e cinque dalla magistratura. Si può dire quindi che la Corte è un organo politico e non di garanzia.
La Costituzione è scritta in modo chiaro, un documento comprensibile a tutti i cittadini, un ragazzo delle medie inferiori la saprebbe interpretare senza alcun problema. Ha solo 139 articoli. Una giuria popolare sarebbe più efficiente e più puntuale della Corte Costituzionale. Bisogna pensarci.
Anche un bambino sa che il Porcellum è incostituzionale. La Corte Costituzionale non lo ha capito subito, ha avuto bisogno di tempo. Sono passati sette anni e il presidente neo eletto Gaetano Silvestri ha espresso stupito "perplessità": "Ci sono aspetti problematici rispetto al premio di maggioranza". Che siano i segretari di partito a nominare i parlamentari non scandalizza nessuno? La Corte Costituzionale non ha mosso un dito, ma ha agito invece con la velocità di un lampo per impedire l'abolizione dello spreco delle Province e l'abolizione dei privilegi delle pensioni d'oro.
E il lodo Alfano in vigore dall'agosto 2008 al 7 ottobre 2009? TREDICI MESI! La legge "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale dopo più di un anno per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Cosa facevano i giudici? Una pennichella istituzionale motivata dalla loro età? Il lodo Alfano che rendeva alcuni cittadini più uguali degli altri come i maiali di Orwell nella Fattoria degli animali doveva essere cassata in cinque minuti.
I giudici della Corte (a parte il nuovo nominato Amato, il tesoriere di Bottino Craxi) chi sono? Ne avete mai sentito parlare? Percepiscono 427.416,99 euro all'anno, più di 35.000 al mese. Per fare cosa? I cittadini devono sapere.
La Corte è formata da 15 persone in prevalenza nate negli anni '30. Cinque elette dal Parlamento, in sostanza dai partiti, cinque elette dal presidente della Repubblica di turno, quindi da una diretta emanazione dei partiti, e cinque dalla magistratura. Si può dire quindi che la Corte è un organo politico e non di garanzia.
La Costituzione è scritta in modo chiaro, un documento comprensibile a tutti i cittadini, un ragazzo delle medie inferiori la saprebbe interpretare senza alcun problema. Ha solo 139 articoli. Una giuria popolare sarebbe più efficiente e più puntuale della Corte Costituzionale. Bisogna pensarci.
5 Giorni a 5 Stelle/10: #LiFacciamoSudare
5 Giorni a 5 Stelle/10: #LiFacciamoSudare:
"Li facciamo sudare. E' stata una settimana di battaglie a tutto campo quella del Movimento 5 Stelle in Parlamento. Con il nostro voto abbiamo contribuito a far rispettare la legge, iniziando l'iter per la decadenza del condannat a 4 anni per frode fiscale Berlusconi. Ma non ci siamo solo occupati di questo pregiudicato. Al Senato abbiamo fatto sudare le fatidiche sette camice alla Casta contro sprechi e favoritismi contenuti all'interno del Decreto Cultura. Siamo riusciti a fermare la proposta del renziano Marcucci di stanziare 1 milione di euro in più all 'anno ai partiti. Per il M5S , legalità e la trasparenza sono tutto. Alla Camera abbiamo proposto maggiori controlli sugli appalti TAV e di rendere pubbliche le deposizioni del pentito Carmine Schiavone sui depositi di rifiuti tossici della camorra e sulle infiltrazioni in Regioni del Nord come l'Emilia Romagna. Sui diritti civili, alla Camera abbiamo smascherato e messo in evidenza, con una azione gandhiana fatta di baci e abbracci tra parlamentari dello stesso sesso come la legge contro l'omofobia da odiose discriminazioni. Sull'acqua pubblica, la volontà dei cittadini va rispettata per questo il M5S non molla la presa sul rispetto dell'esito dei referendum del giugno 2011. A tutela dell'economia e delle famiglie continua il nostro impegno contro il gioco d'azzardo diffuso ed il condono del Governo Letta a favore dei concessionari di slot machine. Un condono che costerà a tutti gli italiani 1.9 miliardi di euro. Alla faccia dei finti litigi Pdl-Pdmenoelle che dichiarano di non trovare 1 miliardo di euro per non aumentare l'IVA. Fatti non gossip." M5S Camera e Senato
"Li facciamo sudare. E' stata una settimana di battaglie a tutto campo quella del Movimento 5 Stelle in Parlamento. Con il nostro voto abbiamo contribuito a far rispettare la legge, iniziando l'iter per la decadenza del condannat a 4 anni per frode fiscale Berlusconi. Ma non ci siamo solo occupati di questo pregiudicato. Al Senato abbiamo fatto sudare le fatidiche sette camice alla Casta contro sprechi e favoritismi contenuti all'interno del Decreto Cultura. Siamo riusciti a fermare la proposta del renziano Marcucci di stanziare 1 milione di euro in più all 'anno ai partiti. Per il M5S , legalità e la trasparenza sono tutto. Alla Camera abbiamo proposto maggiori controlli sugli appalti TAV e di rendere pubbliche le deposizioni del pentito Carmine Schiavone sui depositi di rifiuti tossici della camorra e sulle infiltrazioni in Regioni del Nord come l'Emilia Romagna. Sui diritti civili, alla Camera abbiamo smascherato e messo in evidenza, con una azione gandhiana fatta di baci e abbracci tra parlamentari dello stesso sesso come la legge contro l'omofobia da odiose discriminazioni. Sull'acqua pubblica, la volontà dei cittadini va rispettata per questo il M5S non molla la presa sul rispetto dell'esito dei referendum del giugno 2011. A tutela dell'economia e delle famiglie continua il nostro impegno contro il gioco d'azzardo diffuso ed il condono del Governo Letta a favore dei concessionari di slot machine. Un condono che costerà a tutti gli italiani 1.9 miliardi di euro. Alla faccia dei finti litigi Pdl-Pdmenoelle che dichiarano di non trovare 1 miliardo di euro per non aumentare l'IVA. Fatti non gossip." M5S Camera e Senato
La Boldrini e le donne
La Boldrini e le donne:
C'è uno sport diffuso tra questi politici d'accatto. Quando ne tiri in ballo uno, quello si intesta un'intera categoria. Come se fosse roba sua. La Boldrini ogni volta che le viene mossa una critica, invece di discuterla e magari di accettarla, se è vera, si rifugia dietro l'intero popolo femminile "Chi offende me offende tutte le donne". Si sente Giovanna D'Arco, ma è soltanto una nominata da Vendola in una posizione per cui è inadeguata. Le critiche sono rivolte a lei, non alle donne italiane. Si vergogni di usarle come scudo per la sua incosistenza.
C'è uno sport diffuso tra questi politici d'accatto. Quando ne tiri in ballo uno, quello si intesta un'intera categoria. Come se fosse roba sua. La Boldrini ogni volta che le viene mossa una critica, invece di discuterla e magari di accettarla, se è vera, si rifugia dietro l'intero popolo femminile "Chi offende me offende tutte le donne". Si sente Giovanna D'Arco, ma è soltanto una nominata da Vendola in una posizione per cui è inadeguata. Le critiche sono rivolte a lei, non alle donne italiane. Si vergogni di usarle come scudo per la sua incosistenza.
RAI: un bollino per le trasmissioni pagate con il canone
RAI: un bollino per le trasmissioni pagate con il canone: Piccola rivoluzione in casa RAI: scompare la pubblicità da Rai YoYo.
Apple iOS 7: chiunque può accedere al telefono bloccato
Apple iOS 7: chiunque può accedere al telefono bloccato: Con una semplice sequenza di tap, chiunque può accedere a foto, email, twitter e tanto altro…
Ubuntu Touch arriverà il 17 ottobre prossimo, assieme a Ubuntu 13.10
Ubuntu Touch arriverà il 17 ottobre prossimo, assieme a Ubuntu 13.10:
Il 17 ottobre prossimo, in concomitanza col rilascio di Ubuntu 13.10, Canonical distribuirà anche la prima release ufficiale di Ubuntu Touch, il suo ormai noto OS mobile. Galaxy Nexus, Nexus 7, Nexus 10 e Nexus 4 saranno quindi pronti sul nastro di partenza per poterla utilizzare fin da subito.
Come accade spesso in questi casi, il rush finale sarà quello più intenso, pertanto l’invito è di segnalare qualsiasi bug venga riscontrato, e anzi: cercate proprio di mettere in crisi il sistema, stressandolo in qualsiasi modo vi venga in mente.
Ricordiamo che parliamo ancora solo di software, l’hardware nato con Ubuntu Touch arriverà soltanto il prossimo anno, ma ancora non abbiamo indicazioni precise di quanto e come, e dopo il mancato finanziamento di Edge resta ancora da capire quali siano i piani dell’azienda per un eventuale smartphone auto-prodotto.
Se volete saperne di più su Ubuntu Touch potete sempre consultare la wiki del progetto e ovviamente ci sarà anche un nuova prova su strada da parte nostra, una volta che l’OS sarà rilasciato. Nel frattempo vi riproponiamo la prima prova di qualche mese fa, ricordandovi che di acqua sotto i ponti ne è passata, specialmente in materia di fluidità del sistema.
(Continua...)
Leggi il resto di Ubuntu Touch arriverà il 17 ottobre prossimo, assieme a Ubuntu 13.10
Leggi il resto di Ubuntu Touch arriverà il 17 ottobre prossimo, assieme a Ubuntu 13.10
BRAVIA Smart Stick costs $149, adds Google TV experience to Sony's TVs »
BRAVIA Smart Stick costs $149, adds Google TV experience to Sony's TVs »:
After appearances in early FCC leaks and a quick preview this weekend, Sony has officially announced its next Google TV device, the BRAVIA Smart Stick. We already knew the MHL and USB connected dongle would only work with Sony's 2013 or later HDTVs, and its functionally similar to the company's previous Google TV boxes so what's left? Sony has revealed that the NSZ-GU1 carries a $149.99 pricetag and a bit more about the product's strategy. This stick doesn't replace the TV's built-in smart features, the UI is built so it "seamlessly integrates Google and Sony's own BRAVIA apps, allowing viewers to stay in a single menu to launch any of their apps." That also means owners don't have to switch inputs to access live TV thanks to the HDMI passthrough, and should offer quick access to BRAVIA apps not on Google TV like Hulu Plus. The downside? Its limited compatibility means it's no Apple TV or Roku alternative, and until software updates arrive it's not a replacement for Google's popular and cheap Chromecast HDMI dongle. If you have / plan to buy a new Sony HDTV and are interested in living the GTV lifestyle, you should find it at Sony Stores and "select retailers", although we couldn't locate one online (yet) after a brief search.
Filed under: Home Entertainment, HD, Sony, Google
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Source: Sony Blog
After appearances in early FCC leaks and a quick preview this weekend, Sony has officially announced its next Google TV device, the BRAVIA Smart Stick. We already knew the MHL and USB connected dongle would only work with Sony's 2013 or later HDTVs, and its functionally similar to the company's previous Google TV boxes so what's left? Sony has revealed that the NSZ-GU1 carries a $149.99 pricetag and a bit more about the product's strategy. This stick doesn't replace the TV's built-in smart features, the UI is built so it "seamlessly integrates Google and Sony's own BRAVIA apps, allowing viewers to stay in a single menu to launch any of their apps." That also means owners don't have to switch inputs to access live TV thanks to the HDMI passthrough, and should offer quick access to BRAVIA apps not on Google TV like Hulu Plus. The downside? Its limited compatibility means it's no Apple TV or Roku alternative, and until software updates arrive it's not a replacement for Google's popular and cheap Chromecast HDMI dongle. If you have / plan to buy a new Sony HDTV and are interested in living the GTV lifestyle, you should find it at Sony Stores and "select retailers", although we couldn't locate one online (yet) after a brief search.
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Source: Sony Blog
19 settembre 2013
Equitalia deve chiudere! »
Equitalia deve chiudere! »:
Vorrei intervenire sulla notizia di oggi, la più importante, quella su Equitalia. Cinque funzionari di Equitalia sono finiti sul registro degli indagati con l'accusa di corruzione: avrebbero truccato le carte in favore di imprenditori amici indebitati con il Fisco o con l'Inps in cambio della promessa di tangenti.
E' una delle nostre battaglie: Equitalia va abolita. E' indirettamente la responsabile della chiusura di centinaia se non migliaia di aziende in Italia. E' un carrozzone da 8.000 dipendenti che elargisce 500 milioni di stipendi, ha perdite cumulate per 40 milioni. E' un surrogato dell'Agenzia delle Entrate ed è un Spa. La Spa deve fare utili. L'Agenzia delle Entrate che deve controllare e verificare le tasse dei cittadini non deve fare utili! Io voglio un rapporto sincero e onesto con l'Agenzia delle Entrate, che mi dica quanto devo pagare. Lo pago e poi non mi deve più rompere i coglioni. Adesso anche il redditometro: mi arriva una letterina: "si presenti il giorno ... alle ore ..." Ma andate a fare in culo! Io non mi presento da nessuna parte. Io ho la mia vita, i miei soldi sono i miei, se pago le tasse che mi dice l'Agenzia delle Entrate poi non mi dovete più rompere. Io sono preoccupato di dove vanno a finire i miei soldi quando son nelle vostre mani, non il contrario. Equitalia va abolita. Non abbiamo più tempo. Questa gente ci sta facendo perdere tempo, sta rubando il tempo dei cittadini. Avevano 5 milioni di euro e invece di investirli in cultura li hanno dati alla fondazione presieduta dalla Melandri.
Sono una bestia, una belva. Non abbiamo più tempo. Dobbiamo mandarli a casa tutti. Tutti. E la prima da mandare a casa è Equitalia. Si ritorni a un rapporto corretto con il fisco. Un rapporto con la mia Agenzia delle Entrate del mio comune che mi dice quanto devo pagare, il mio imponibile e ti pago. Dopo non mi rompete più i coglioni. Per cortesia. Ora ve lo dico così, poi vi vengo a cercare. Uno per uno. Lo sapete che lo faccio!
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(03:03)
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Vorrei intervenire sulla notizia di oggi, la più importante, quella su Equitalia. Cinque funzionari di Equitalia sono finiti sul registro degli indagati con l'accusa di corruzione: avrebbero truccato le carte in favore di imprenditori amici indebitati con il Fisco o con l'Inps in cambio della promessa di tangenti.
E' una delle nostre battaglie: Equitalia va abolita. E' indirettamente la responsabile della chiusura di centinaia se non migliaia di aziende in Italia. E' un carrozzone da 8.000 dipendenti che elargisce 500 milioni di stipendi, ha perdite cumulate per 40 milioni. E' un surrogato dell'Agenzia delle Entrate ed è un Spa. La Spa deve fare utili. L'Agenzia delle Entrate che deve controllare e verificare le tasse dei cittadini non deve fare utili! Io voglio un rapporto sincero e onesto con l'Agenzia delle Entrate, che mi dica quanto devo pagare. Lo pago e poi non mi deve più rompere i coglioni. Adesso anche il redditometro: mi arriva una letterina: "si presenti il giorno ... alle ore ..." Ma andate a fare in culo! Io non mi presento da nessuna parte. Io ho la mia vita, i miei soldi sono i miei, se pago le tasse che mi dice l'Agenzia delle Entrate poi non mi dovete più rompere. Io sono preoccupato di dove vanno a finire i miei soldi quando son nelle vostre mani, non il contrario. Equitalia va abolita. Non abbiamo più tempo. Questa gente ci sta facendo perdere tempo, sta rubando il tempo dei cittadini. Avevano 5 milioni di euro e invece di investirli in cultura li hanno dati alla fondazione presieduta dalla Melandri.
Sono una bestia, una belva. Non abbiamo più tempo. Dobbiamo mandarli a casa tutti. Tutti. E la prima da mandare a casa è Equitalia. Si ritorni a un rapporto corretto con il fisco. Un rapporto con la mia Agenzia delle Entrate del mio comune che mi dice quanto devo pagare, il mio imponibile e ti pago. Dopo non mi rompete più i coglioni. Per cortesia. Ora ve lo dico così, poi vi vengo a cercare. Uno per uno. Lo sapete che lo faccio!
Rivoluzione IVA: basta convenienza sugli acquisti all'estero »
Rivoluzione IVA: basta convenienza sugli acquisti all'estero »: Dal 2015 cambia tutto per l'IVA europea.
Rispetto #esigorispetto »
Rispetto #esigorispetto »:
Il Sistema, quel coacervo di partiti, lobby e interessi che sono spesso contigui con poteri occulti come la massoneria e occasionalmente compagni di viaggio di organizzazioni criminali non si è ancore reso conto, non vuole ammettere che il MoVimento 5 Stelle è il primo movimento italiano. L'unico democratico. I partiti, nessuno escluso, non lo sono. Hanno ignorato il referendum sull'abolizione del finanziamento pubblico, hanno nominato i loro rappresentanti in Parlamento con il Porcellum sottraendo la decisione ai cittadini, questo dal 2006, per due legislature con buona pace degli attuali proclami e pruriti presidenziali. Per i partiti gli italiani non devono avere alcuna voce. Quasi nove milioni di italiani hanno votato per il M5S per un cambiamento. Queste persone meritano rispetto. Vogliono cambiare democraticamente il Paese. Tra loro ci sono anche le 350.000 che hanno firmato nell'ormai lontano 2007 per la legge popolare Parlamento Pulito che nessuno di questi sedicenti rappresentanti del popolo ha neppure voluto discutere. Rispetto, non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti. Chi le dà questa autorità? La Boldrini, un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola. Il suo partitino è entrato in Parlamento solo grazie alla truffa della coalizione con il pdmenoelle, alleanza subito rinnegata dopo le elezioni in un eterno gioco delle parti che esautora il cittadino da ogni decisione. Rispetto. Esigiamo rispetto. I tafani della Repubblica, i saggi, discettano di Costituzione? Chi gli ha dato l'autorità per farlo? Non è previsto dalla nostra Costituzione che un presidente della Repubblica spogli il Parlamento delle sue decisioni con un gruppetto extraparlamentare con personaggi squalificati del calibro di Quagliarello e di Violante, lo smemorato di Palermo. Il M5S, la prima forza del Paese, non è stata neppure considerata. In questi cosiddetti saggi non è stato inserito neppure un nome del M5S. Per me è un vanto, ma è l'ennesima riprova che non c'è più alcun limite alla spregiudicatezza istituzionale. E che dire della RAI, questo organismo politicamente modificato, prostituitosi ai partiti come una vecchia sgualdrina senza più pudore? Strumento di propaganda dei Casini, dei Monti, dei Renzi che vomita veleno sul M5S ogni minuto? Chi autorizza questi giornalisti ad agire indisturbati contro la prima forza democratica del Paese? Come è possibile questo scandalo? La Tarantola, Gubitosi, il cda , i direttori di testata? Signori, voi siete servizio pubblico, siete responsabili di fronte al Paese di disinformazione, è un reato gravissimo. Rispetto. Lo pretendiamo e ce lo prenderemo democraticamente, ma implacabilmente. Non accettiamo lezioni da chi si pone fuori dalla democrazia.
Il Sistema, quel coacervo di partiti, lobby e interessi che sono spesso contigui con poteri occulti come la massoneria e occasionalmente compagni di viaggio di organizzazioni criminali non si è ancore reso conto, non vuole ammettere che il MoVimento 5 Stelle è il primo movimento italiano. L'unico democratico. I partiti, nessuno escluso, non lo sono. Hanno ignorato il referendum sull'abolizione del finanziamento pubblico, hanno nominato i loro rappresentanti in Parlamento con il Porcellum sottraendo la decisione ai cittadini, questo dal 2006, per due legislature con buona pace degli attuali proclami e pruriti presidenziali. Per i partiti gli italiani non devono avere alcuna voce. Quasi nove milioni di italiani hanno votato per il M5S per un cambiamento. Queste persone meritano rispetto. Vogliono cambiare democraticamente il Paese. Tra loro ci sono anche le 350.000 che hanno firmato nell'ormai lontano 2007 per la legge popolare Parlamento Pulito che nessuno di questi sedicenti rappresentanti del popolo ha neppure voluto discutere. Rispetto, non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti. Chi le dà questa autorità? La Boldrini, un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola. Il suo partitino è entrato in Parlamento solo grazie alla truffa della coalizione con il pdmenoelle, alleanza subito rinnegata dopo le elezioni in un eterno gioco delle parti che esautora il cittadino da ogni decisione. Rispetto. Esigiamo rispetto. I tafani della Repubblica, i saggi, discettano di Costituzione? Chi gli ha dato l'autorità per farlo? Non è previsto dalla nostra Costituzione che un presidente della Repubblica spogli il Parlamento delle sue decisioni con un gruppetto extraparlamentare con personaggi squalificati del calibro di Quagliarello e di Violante, lo smemorato di Palermo. Il M5S, la prima forza del Paese, non è stata neppure considerata. In questi cosiddetti saggi non è stato inserito neppure un nome del M5S. Per me è un vanto, ma è l'ennesima riprova che non c'è più alcun limite alla spregiudicatezza istituzionale. E che dire della RAI, questo organismo politicamente modificato, prostituitosi ai partiti come una vecchia sgualdrina senza più pudore? Strumento di propaganda dei Casini, dei Monti, dei Renzi che vomita veleno sul M5S ogni minuto? Chi autorizza questi giornalisti ad agire indisturbati contro la prima forza democratica del Paese? Come è possibile questo scandalo? La Tarantola, Gubitosi, il cda , i direttori di testata? Signori, voi siete servizio pubblico, siete responsabili di fronte al Paese di disinformazione, è un reato gravissimo. Rispetto. Lo pretendiamo e ce lo prenderemo democraticamente, ma implacabilmente. Non accettiamo lezioni da chi si pone fuori dalla democrazia.
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