29 ottobre 2013

Caro Vendola, la facciamo la rivoluzione in Sel?

Caro Vendola, la facciamo la rivoluzione in Sel?:
Hai aperto un grande dibattito ora possiamo mettere ai voti alcune decisioni?
Ho molto apprezzato la tua disponibilità al dialogo, la tua voglia di sentire le opinioni di chi come me non fa parte di Sel ma è vicina al tuo modo di pensare.
E ti ringrazio per aver pubblicamente ripetuto che le mie proposte sono ipotesi da prendere in considerazione.
Scrivo quindi questo articolo per fare un ulteriore passo in avanti nel dibattito e coinvolgendo i lettori di questo blog, aderenti e non aderenti al Sel, per ottenere un arricchimento e una verifica sulla quantità di persone che condividono questo modo di pensare. E se ci sarà consenso intorno a questo piano d’azione sarà forse utile per aprire una discussione interna a Sel e vedere se certe azioni si vogliono veramente adottare.
Quindi in questo articolo tralascio ideali e principi che sono il nostro comune punto di partenza e vado subito al sodo e propongo 4 azioni.
Centomila di posti di lavoro. Miliardi risparmiati per le famiglie.
Possiamo creare lavoro anche se stiamo all’opposizione. Oggi esistono gli Ecobonus per la casa, sgravi fino a 50/60 mila euro per chi ristruttura in modo energeticamente efficiente.
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Intervento di Jacopo Fo alla 1.ma Conferenza Nazionale Ecologista di Sinistra Ecologia Libertà: “LA CONVERSIONE ECOLOGICA”

Intervento di Jacopo Fo alla 1.ma Conferenza Nazionale Ecologista di Sinistra Ecologia Libertà: “LA CONVERSIONE ECOLOGICA”:

Di seguito la trascrizione dell'intervento.
“Allora, parto dal fatto che ho un grande punto interrogativo, cioè: io sinceramente sono un po' confuso su quello che sta succedendo perché finalmente sento tanta gente che fa dei discorsi che condivido però non funziona, so che è meglio se uno fa dei discorsi su cui sono d'accordo tutti, io vorrei fare un discorso su cui molti di voi non saranno d'accordo. Secondo me non sta funzionando, abbiamo tutte le soluzioni tecnologiche, abbiamo capito tutti i motivi per cui c'è l'inquinamento e tra l'altro se siamo qua forse lo sappiamo tutti e forse non sarebbe il caso di stare a ripeterci un'altra volta le cose su cui siamo d'accordo, vogliamo dire che la capacità del movimento ecologista in Italia è bassa? Lo vogliamo dire? Allora, non abbiamo tempo, faccio solo delle semplici domande e vi do due dati che spero che vi facciano incazzare un po'. A Messina quelli che hanno vinto le elezioni adesso, nel 2007 vedono la legge sul fotovoltaico, fanno un consorzio tra Messina e Reggio Calabria, si fanno affidare tetti pubblici e privati della Chiesa, fanno un mega impianto fotovoltaico sui tetti della città che oggi serve a finanziare i disabili, i disoccupati, la gente disperata, con i soldi del Conto Energia a costo zero perché come forse sapete l'installazione era gratis e venivano pagati pure gli interessi bancari e, poi vincono le elezioni, mi spiegate perché l'hanno fatto solo loro e altri quattro coglioni, noi a Perugia, 350 impianti, me lo spiegate? Ma il resto del movimento non sapeva che c'era il fotovoltaico, quelli in Parlamento no... mi son trovato con Rutelli da Santoro che non sapeva niente della legge del fotovoltaico, capisco che allora ci son dei problemi. Ma le leggi una volta che le hai devi gestirle, una grande associazione, partito o movimento italiano ha fatto qualcosa per far fare alla gente impianti fotovoltaici? No, abbiamo però, ci dice Legambiente, 400 Comuni che non pagano più la bolletta elettrica, nel 2005 a Padova col professor Fauri cambiammo tutto il sistema dell'illuminazione pubblica, col sistema di E.S.C.O., non sto a spiegarvi perché sarebbe lunga, per cui il Comune non tira fuori una lira, ok? Prendiamo 12 premi nazionali e internazionali, a tutt'oggi Padova è l'unica città d'Italia che ha cambiato l'illuminazione pubblica, grande città, l'abbiamo fatto poi in una trentina di piccoli paesini ma quello conta poco, 1.500.000 di euro tagliati, Milano ha 20.000.000 di euro di bolletta energetica e non è in mano alla destra, come mai è così lento il meccanismo?
Adesso forse lo faranno, chissà quando, ma come mai non c'è da parte di Sel, non c'è un ufficio, un gruppo di gente che prende le procedure che hanno funzionato rispetto al burosadismo, perché non c'è altra maniera, perché non c'è un ufficio che aiuta i singoli assessori dei Comuni a condividere le strategie burocratiche e formali? Perché non ci sono dei corsi di formazione del partito per la gente che si presente alle elezioni, che arrivino in Comune e già sappiano cosa devono fare, andatevi a vedere cosa hanno fatto a Messina nei primi 100 giorni, perché se uno vuole darsi una mossa le cose le fa, se uno invece gli basta prendere gli applausi di quelli che sono d'accordo con lui è un altro paio di maniche, allora ecologia e politica sono le grandi battaglie sociali italiane, vogliamo dirci che è uno scandalo che nessuno di quelli che io ho sentito in televisione parlare della Fiat, non uno, ha detto una cosa molto semplice: la Fiat non ha costruito un solo pannello fotovoltaico sulle sue fabbriche del sud Italia, non ha messo un solo mulino a vento mentre Volkswagen produce il 100% della sua energia, non l'ha detto nessuno, vogliamo dirlo che Volkswagen e Toyota stanno installando migliaia, 100.000 impianti soltanto Volkswagen, di motori di automobile che fanno energia elettrica e producono calore, alimentati a gas, da mettere in casa, in un armadietto e creano un taglio per le famiglie del 50% della bolletta energetica e Volkswagen sta lavorando per essere una delle grandi compagnie elettriche tedesche, imitata da Toyota, e vogliamo dirlo che questo brevetto è un brevetto Fiat del 1981 e si chiama Totem, la Fiat lo ha buttato al cesso e che cazzo hanno detto i sindacati? Quando ho telefonato alla Fiom a Mirafiori chiedendo qual'era la politica energetica della Fiat mi hanno risposto: “non lo sappiamo”. Ma come non lo sapete? Ma vogliamo dire che... cioè dov'è la battaglia con questa gente? Dobbiamo dirlo che sono incapaci di gestire un'azienda, che sono capaci solo di fare azioni finanziarie, non è che la Fiat non vende più auto perché c'è la crisi del mercato, Volkswagen ha aumentato del 20% le vendite, vogliamo dirlo quando si va a discutere di Fiat in televisione? Noi abbiamo lanciato alcuni mesi fa un'idea che voleva coinvolgere tutti i compagni che localmente hanno voglia di fare delle cose che possono servire per l'ecologia, per i soldi e per tante altre cose, un'iniziativa del cavolo, semplicissima: a Roma c'è il mercato dell'usato a Porta Portese, la maggioranza delle città d'Italia non ce l'ha, adesso a Perugia siamo riusciti con il Comune a lanciare questo mercato dell'usato, è una cosa che ci interessa politicamente o è una stronzata perché vendere le carabattole che hai in cantina non ha senso?Secondo me ha senso perché dietro c'è un meccanismo di riuso, di riciclaggio, di prezzi calmierati, di socializzazione. Ci sono situazioni come a Milano, una fabbrica di 120 operai che stanno lavorando in occupazione, riparando tutto quello che quando si rompe nessuno poi te lo ripara. Abbiamo camion e camion di mobili e di elettrodomestici che vengono buttati via ogni giorno, prendiamoli, ripariamoli, rivendiamoli ai mercati dell'usato, noi a Perugia stiamo organizzando tutta questa filiera, cioè dare lavoro ai disabili e ai disoccupati attraverso questo meccanismo. Ma perché il Sel non adotta questa semplice proposta e organizziamo 100 mercati dell'usato con tutta la struttura del riciclo attaccato? Perché non si fa? Battaglia legale, mi spiegate perché questo partito non fa un'azione legale usando i soldi del finanziamento pubblico per pagare degli avvocati e degli studi sul fatto che il paese di Acerra va sgomberato, perché la Asl ci dice che c'è il doppio di diossina di quella che c'era a Seveso, vogliamo dirlo? Pensate che operazione di comunicazione: sgomberiamo un territorio di 10 km per 10 km, perché se non si fa niente, se si lascia che lì la gente muoia senza neanche andare a dirglielo e non c'è una battaglia legale è un disastro. Vorrei aggiungere un'ultima cosa di cui non si parla mai in Italia, i Comuni non hanno soldi, voi sapete che con una battaglia legale sui diritti civili, appelliamoci alla corte Costituzionale, al Tribunale Europeo, noi potremmo far saltare la legge italiana sui cimiteri?vPochi sanno che i cimiteri italiani sono delle scatole di cemento armato con un sistema di impermeabilizzazione con recinzioni di due metri e riempite di terra e poi ci mettete dentro le tombe, costano trenta volte i cimiteri americani, inglesi, francesi, tedeschi e i Comuni poi non hanno soldi per i disabili, questa è una legge che non serve fare la battaglia in Parlamento, perché è una legge che è strutturalmente illegale nel senso che è folle, non c'è nessun motivo per cui dobbiamo costruire una scatola di cemento armato che costa milioni di euro per metterci dei morti. Se io seppellisco una vacca, mi è successo, basta che metto due quintali di calce viva sul fondo della buca, perché non posso fare questo anche per un cristiano? Perché c'è la chiesa cattolica, appelliamoci alla Corte Costituzionale!!!
Grazie

Il M5S entra in Trentino e Alto Adige

Il M5S entra in Trentino e Alto Adige:
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"Il MoVimento 5 Stelle c'è. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo in queste elezioni amministrative: portare i cittadini nelle istituzioni. Per la prima volta nel Consiglio delle Province autonome di Trento e Bolzano non ci sono solo i vecchi partiti. Il M5S sarà rappresentato a Trento da Filippo Degasperi e Manuela Bottamedi, in Alto Adige da Paul Kollensperger: ai nuovi consiglieri a 5 stelle il nostro grazie e i migliori auguri. Non si può confrontare questo dato con quello delle politiche, qui esistono partiti e liste che non ci sono a livello nazionale e che sono fortemente radicati nello specifico territorio trentino e altoatesino. Grazie a migliaia di cittadini, ci saranno anche le sentinelle del M5S a vigilare sull'operato delle Province, faremo una opposizione intransigente e propositiva alla casta partitocratica e informeremo i cittadini in modo trasparente su tutto ciò che accade nel Palazzo. Gli staremo con il fiato sul collo, da qui inizia il percorso per il rinnovamento." Riccardo Fraccaro

Il giorno della sfiducia al Presidente: “Crocetta si difende dando caramelle ai bambini”

Il giorno della sfiducia al Presidente: “Crocetta si difende dando caramelle ai bambini”:
“La nostra mozione di sfiducia è stata presentata con l’intento di dire basta a questo governo, rimane il fatto che chiaramente i voti, che dovrebbero essere 46 perché la mozione passi, sono difficilmente reperibili perché la maggioranza si è ricompattata con queste poche caramelle date ai bambini ovvero la presidenza della I Commissione e qualche promessa di candidatura alle europee. ma i voti non si troveranno anche perché molti degli attuali deputati hanno paura di tornare a confrontarsi con l’elettorato: sanno bene che non sarebbero rieletti”.
E’ cosciente della situazione Giancarlo Cancelleri, il capogruppo dei 5 stelle all’Ars. la mozione di sfiducia che hanno fortemente voluto ha pochissime speranze di superare lo scoglio dell’aula, ma gli stessi 5 stelle non hanno mai creduto di riuscire a mandare a casa il governo della Regione. Il loro è stato un gesto più politico ma comunque molto significativo.
“Per noi era una questione di principio perché il mandato di questa assemblea era quello di dare risposte immediate con la stessa velocità con la quale la crisi avanza, ai problemi della gente. Invece questo governo è un pachiderma che non dà prospettive alla gente, che non fa programmazione”.
“Mentre la gente chiede pane – incalza Cancelleri – il governo risponde con leggi manifesto che non servono a nulla per creare condizioni di lavoro e benessere. Non vogliamo più essere complici di questa impasse governativa. Chi oggi non la voterà in aula avrà gettato la maschera e perderà almeno il diritto di potersi lamentare”.
Ma nel caso in cui dovesse, per assurdo, passare queste mozione di sfiducia, voi sareste pronti a tornare a votare?
“Noi non abbiamo problemi a confrontarci con la gente. Lo facciamo ogni giorno ed il voto non sarebbe altro che un ulteriore confronto. Io sono convinto che otterremo un risultato perfino migliore rispetto a quello dello scorso anno. Comunque non sono i numeri quelli che cerchiamo, Bisogna fare le cose e spiegarle alla gente ed è quello che noi facciamo ogni giorno e continueremo a fare”

iPhone 5S, touch screen meno accurato di quello di Samsung Galaxy S3

iPhone 5S, touch screen meno accurato di quello di Samsung Galaxy S3:
foto iphone 5sLa notizia non ci piace affatto, e il motivo non è certo difficile da intuire: iPhone 5S è proposto a una cifra decisamente assurda, molto più alta di quella di un ormai passato Samsung Galaxy S3, ed è per questo che ci saremmo aspettati il massimo in ogni parametro. Peccato che non sia così: la società finlandese OptoFidelity ha infatti messo in evidenza che il touch screen dell’ex top gamma dei coreani è molto più accurato rispetto a quello del telefono di ultima generazione firmato Apple.
OptoFidelity ha ovviamente testato entrambi i cellulari, fino ad arrivare all’amara scoperta: l’azienda ha infatti notato che i pannelli di iPhone risultano imprecisi lungo i bordi e verso la parte superiore del display; il modello Samsung non è perfetto - ma questo era risaputo -: solo che, almeno nella media, si è dimostrato molto più performante dei concorrenti.
Molti di voi staranno pensando che si tratta di un problema da niente, ma i fatti non stanno così: il touch screen è uno degli elementi più importanti del telefono, soprattutto se considerate l’importanza che sta assumendo il mobile gaming, per il quale è ovviamente necessario che i movimenti corrispondano alle istruzioni impartite tramite il pannello. Poi c’è da considerare anche la questione “digitazione”: un touch screen funzionante riduce al minimo gli errori, che, invece, vengono portati alle stelle da un touch screen impreciso.
Fossimo in voi, insomma, prima di acquistare iPhone 5S, ci penseremmo non una o due volte.
Via | SamMobile

Motorola annuncia Ara: un progetto per realizzare lo smartphone modulare

Motorola annuncia Ara: un progetto per realizzare lo smartphone modulare:
motorola ara
Vi ricordate di PhoneBloks, un progetto che proponeva l’idea di uno smartphone modulare? Ebbene, a quanto pare Motorola stava lavorando su un’idea simile da oltre un anno e l’ha appena resa pubblica, lanciando un’originale campagna per coinvolgere il pubblico, e informandoci che lavorerà in comunione con l’ampia comunità raccolta da PhoneBloks.
Eravamo inizialmente scettici circa il successo di PhoneBloks, ma ora che Motorola è della partita, le cose cambiano radicalmente. Project Ara mira a creare una piattaforma hardware gratuita e open per la realizzazione di smartphone modulari, mirando a fare con l’hardware ciò che Android ha fatto per il software, ovvero creare un ecosistema di sviluppatori di terze parti attivo e incalzante.
Sarà l’utente a poter decidere l’aspetto del proprio telefono, ciò di cui è fatto e, non da ultimo, quanto deve costare, modificandone qualsiasi modulo: dal display, alla batteria, al processore, ad un pulsiossimetro (se sarà possibile includerlo).
Se volete diventare degli Ara Scout, dovete registrarvi su questa pagina, e riceverete un link per scaricare l’app dScout (badge qui sotto, ma richiede le credenziali inserite in fase di registrazione), che vi proporrà nel corso del tempo varie “missioni”, attraverso le quali inviare foto e impressioni legare ad Ara. Una versione alpha del Module Developer Kit (MDK) arriverà invece nel corso dell’inverno, accompagnate probabilmente da dei premi per gli sviluppatori più intraprendenti. Siamo insomma appena all’inizio, e probabilmente ne sentiremo delle belle!

Nuove immagini della confezioni di LG Nexus 5, mentre WIND rivela le specifiche

Nuove immagini della confezioni di LG Nexus 5, mentre WIND rivela le specifiche:
nexus5-confezione
Che sia ormai prossimo all’ufficialità è risaputo, ma nell’attesa le notizie non sembravo volersi fermare, e dopo aver visto i primi scatti del nuovo smartphone Nexus e aver saputo che esso è già presente nel listino di Carphone Warehouse, ora lo vediamo anche in alcune immagini che ritraggono la confezione che già qualche settimana fa avevamo intravisto.
Sembra inoltre che in quel magazzino sia presenti ben 10.000 Nexus 5 (cosa dareste per poterne avere uno tra le mani ora?), il che farebbe ipotizzare, o forse sperare, che le scorte non siano limitate come nel primo periodo di commercializzazione del Nexus 4; in fondo all’articolo troverete anche l’altra foto degli scatoloni contenenti le confezioni.
Ben più interessante però è la pagina Facebook in cui la Wind canadese ha già, immaginiamo sbadatamente, aperto le registrazioni per avere il Nexus 5 (purtroppo la pagina è già stata rimossa), con tanto di specifiche complete che vediamo immediatamente:
  • Display da 4,95″ 1920×1080 (495 PPI) Corning® Gorilla® Glass 3
  • Fotocamera posteriore da 8 MP con OIS e anteriore da 1,3 MP
  • Dimensioni e peso: 69.17 x 137.84 x 8.59 mm / 130g
  • Android 4.4 KitKat
  • Processore Snapdragon 800 da 2,3 GHz
  • Memoria interna da 16GB o 32GB
  • RAM: 2GB
  • Connettività: Wi-Fi (2.4G/5G) 802.11 a/b/g/n/ncNFC (Android Beam) / Bluetooth 4.0
  • Porte e connettori: microUSB, SlimPort, jack audio da 3,5 mm, doppio microfono e pulsanti power e del volume in ceramica
Speriamo dunque che queste siano le ultime ore di attesa, dato che ormai tutto sembra pronto non solo per il lancio ma anche per la commercializzazione.
Leggi anche: Nexus 5 si mostra in bianco: disponibile dal 5 novembre?
(Continua...)
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