27 giugno 2013

La fine dei guardrail ghigliottina

La fine dei guardrail ghigliottina:
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"Erano 10 anni che aspettavamo questo provvedimento. Il MoVimento 5 Stelle è entrato in Parlamento e in 3 mesi lo ha fatto approvare". Voci di motociclisti su Facebook. Voci di paura e di esasperazione per uno dei più pericolosi killer di chi va a due ruote, il guardrail ghigliottina che miete vittime da anni su tutte le strade. Siamo stati i primi a segnalarlo ben tre anni fa, in questo video. I motociclisti sono arrivati persino ai cortei in piazza, restando finora inascoltati. Ora la risoluzione del MoVimento 5 Stelle è stata approvata, e il governo dovrà ottemperare, installando le barriere di protezione sui guardrail. I soldi ci sono, il M5S ha anche segnalato dove reperire i fondi. Una piccola cosa, per molti. Una grandissima conquista, per altri. Ma in fin dei conti, ogni grande libro è stato scritto una parola alla volta." M5SCamera

Esco da Facebook. Ecco come si fa

Esco da Facebook. Ecco come si fa: Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “liuk970” ed è stato ampiamente aggiornato con i suggerimenti dei lettori.



Lascio Facebook per una lunga serie di ragioni: la fondamentale è che il rapporto segnale/rumore era già fastidioso in passato e ora ha superato la mia soglia personale di tolleranza, che ultimamente s'è ridotta a causa dei problemi di salute che ho avuto nei giorni scorsi – ancora non ci vedo bene come prima e lavorare al computer mi affatica.



Ne ho abbastanza di perdere tempo a dis-iscrivermi a gruppi Facebook ai quali sono stato iscritto senza che me ne venisse chiesto il permesso; a ricevere e cancellare notifiche irrilevanti, nonostante un eroico sforzo di selezione degli amici; a respingere o selezionare richieste di amicizia di perfetti sconosciuti; a essere taggato nelle foto in cui non ci sono perché così chi mi ha taggato attira la mia attenzione sulla sua conversazione; a ricevere messaggi di chi mi scrive via Facebook invece di mandarmi più semplicemente e privatamente una mail. E comunque non ho tempo di perdermi in mille rivoli di conversazione; niente di personale, per carità, ma semplicemente ho poco tempo e devo scegliere con attenzione come spenderlo. Per cui oggi chiudo il mio account pubblico (Paolo Sgomberonte); manterrò quelli segreti che uso per i test.



Non interpretate questa mia uscita da Facebook come una chiamata all'esodo o come un modello da seguire; è una mia scelta personale basata su criteri assolutamente personali. In ogni caso, ecco come ho proceduto, caso mai voleste fare altrettanto.



Dato che l'eliminazione di un account non è istantanea ma richiede fino a due settimane, e dato che qualunque mio rientro o accesso a Facebook verrà interpretato come una rinuncia all'eliminazione, devo assicurarmi di non rientrare in
Facebook in nessun modo per 14 giorni. La cosa non è semplice come
potrebbe sembrare:



  • devo rimuovere la password di Facebook dalle password immesse automaticamente dal mio browser sui miei vari computer;
  • devo disattivare tutti i widget e tutte le app che hanno il permesso
    di postare su Facebook a nome mio (per esempio Twitter, che risolvo
    andando nelle impostazioni del mio account Twitter);
  • devo andare nel mio account Facebook e disabilitare le eventuali app che ho autorizzato;
  • devo disinstallare dai tablet e dai telefonini le app di Facebook;
    se non sono disinstallabili, devo cambiare la password mettendone una
    fasulla, in modo che non possano accedere al mio account Facebook e
    quindi essere scambiate da Facebook per una rinuncia a uscire dal social
    network.


Un trucco, suggerito dai lettori, è cambiare la password di Facebook appena prima di eliminare l'account: in questo modo le app e i salvapassword non sapranno qual è la password aggiornata e quindi non riusciranno a fare login.



Sono poi andato alla pagina di richiesta di cancellazione permanente e ho cliccato su Elimina il mio account.





Ho immesso la mia password e risolto il captcha:



Facebook mi ha avvisato che il mio account verrà eliminato permanentemente entro 14 giorni, a meno che io vi rientri.



Ho accettato cliccando su OK e sono stato buttato fuori automaticamente dal mio account:





Tutto qui. Il 12 luglio, passati i 14 giorni, farò il punto della situazione.

25 giugno 2013

Taci, il giornalista ti ascolta!

Taci, il giornalista ti ascolta!:
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"Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del Tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato" Dal Vangelo secondo Giovanni


Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa. Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate. Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L'unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni. I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo. Per un'intervista chiedano un appuntamento, come si usa tra persone civili, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso. All'ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello "No gossip. Il Parlamento non è un bordello."

Sapessi com'è strano

fare il deputato

nel Parlamento romano.

All'ingresso o in ascensore,

anche all'urinatoio

con il microfono nel taschino

c'è sempre un giornalista

senza tesserino.

Senza fiori senza verde, senza cielo, senza niente,

senza controlli, tra la gente, tanta gente.

Sapessi com'è strano darsi appuntamento alla buvette

con qualcuno che ti ascolta

nascosto tra la gente

per scrivere del niente.

Eppure, in questo posto impossibile

io gli ho detto 'fanculo

tu gli hai detto 'fanculo

tra la gente.

L'acqua dei petrolieri

L'acqua dei petrolieri:
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"Il MoVimento 5 Stelle inizia un percorso partecipato per una legge speciale a tutela delle risorse idriche e contro l'inquinamento di acqua, aria e terra. I petrolieri e i loro amici politici perforano fino a 7 km di profondità. Usano sostanze chimiche, spappolano la roccia di scisto e con essa la serenità di intere comunità. Perforano senza alcun limite e controllo, vicino a ospedali, corsi d’acqua, aree di ricarica dei bacini idrici e sorgenti, centri abitati, lungo le faglie sismiche o nelle aree coltivate. Sceglie Scaroni, decide Passera, permette Clini, promulga Romani, conferma Zanonato e il cittadino subisce senza essere ascoltato o risarcito. È tempo di una legge speciale che abolisca le royalties in ambito petrolifero (sono l'obolo di distrazione di massa), e che fermi gli effetti che l'attività estrattiva provoca su aria, suolo, sottosuolo. Il cammino verso questa proposta di legge partecipata vedrà insieme esperti, Comitati di cittadini e portavoce nelle Istituzioni. Si inizia mercoledì 26 giugno alle 9.30 alla Sala Tatarella della Camera dei Deputati. Si confronteranno i portavoce M5S Vito Petrocelli e Mirella Liuzzi, la professoressa Maria Rita d' Orsogna (California State University), il professor Franco Ortolani (Università di Napoli), il professor Massimo Civita (Politecnico di Torino), la professoressa Albina Collella (Università della Basilicata), il professor Enzo di Salvatore (Università di Teramo), Luca Pardi presidente di ASPO-Italia, Felice Santarcangelo e Giuseppe Macellaro dei Comitati No Scorie Trisaia e No Triv e Giulio Melegari e Gianni Franzoni, tecnici del petrolio ed ex dipendenti Eni." M5S Camera e Senato

Ouya è ufficialmente in vendita da oggi per 100$

Ouya è ufficialmente in vendita da oggi per 100$:
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Il giorno tanto atteso dagli amanti del gaming Android “da salotto” è finalmente arrivato: nello store ufficiale, nonché su Best Buy e Target, chiunque potrà comprare OUYA a soli 99,99$.
La console fa il suo ingresso anche su Amazon CanadaAmazon UK e GAME con una politica di prezzo da mela morsicata e cioè stessi numeri, ma valuta differente: in soldoni 99,99 dollari canadesi in Canada e 99,99 sterline in Inghilterra.
Da parte nostra attendiamo che la console sia disponibile anche in Italia, dove molto probabilmente verrà venduta al prezzo di 99,99€, potete ingannare l’attesa dando una rispolverata alla nostra recensione.

23 giugno 2013

Povero Mario

Povero Mario:
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"Mario lavora come impiegato in una ditta. inizia alle 8 e torna a casa per le 19 stanchissimo. Non può arrivare tardi né mancare al lavoro e deve sempre produrre dei buoni risultati, altrimenti rischia il licenziamento. Ma nonostante lavori tanto, lui e la sua famiglia devono privarsi di tante cose dato che il suo stipendio netto è di solo 1.200 euro al mese e per poter finalmente cominciare a riposare dovra’ aspettare a completare 40 anni di contributi o arrivare all’età di 67 anni... e non riceve aiuto da nessuno. Anzi è lui che è forzato ad aiutare gli altri: Infatti la sua busta paga e cosi’ bassa perché il 40% se ne va in tasse, destinate al fondo contributi statali per i giornalisti, finanziamento pubblico dei partiti, i vitalizi dei parlamentari e dei loro parenti (dopo solo due anni in parlamento, senza obbligo di presenza continua e a partire da soli 60 anni e anche meno), per aiutare a viaggiare comodamente i politici nelle auto blu e per permettergli di mangiare bene grazie ai loro rimborsi spese, per il sussidio per il cinema (non è importante qualità dei film), per i mega stipendi dei dipendenti, mega contratti e altri sprecchi della tv di stato RAI (anche qui, la qualità del lavoro conta poco), per i mega stipendi dei politici (qui idem) a volte per doppi incarichi e le loro pensioni d’oro (anche qui doppie, e a volte addirittura per condannati, vedi Fiorito), per aiutare i falsi ciechi e altri falsi disabili, per i contributi per le scuole private, per pagare gli stipendi dei burocrati che si fanno timbrare il cartellino, per opere pubbliche non finite, ecc. Per aiutare Mario, devi contattarlo. Per trovare il suo numero apri le pagine bianche e scegli un numero a caso. Ma forse il modo migliore di aiutarlo sarebbe abolire tutti i suddetti privilegi. Forse così potra’ permettersi di avere una vita migliore." Sidney Jahnsen

Corriere della Sera - Intervista a Casaleggio

Intervista a Casaleggio

21 giugno 2013

L’Unesco incorona l’Etna: è patrimonio dell’umanità

L’Unesco incorona l’Etna: è patrimonio dell’umanità:
Da oggi  l’Etna è patrimonio mondiale dell’umanità.  Il comitato dell’Unesco si è riunito nella sua sessione annuale a Phnom Penh in Cambogia, definendo il ‘Mongibello’ come uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo”.
Lo scorso 3 maggio il ministero dell’Ambiente aveva annunciato la volontà dell’Unesco di iscrivere l’Etna nella Worl Heritage List: “E’ un traguardo significativo per l’Italia – aveva commenta il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – .Il riconoscimento Unesco, come è già avvenuto recentemente con le Dolomiti, è un’opportunità per il nostro Paese per coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere”.
foto di Antonio Parrinello