AGCOM misura la banda larga mobile: News - Operatori e città a confronto: così si naviga in Italia da smartphone, chiavetta o tablet.
31 ottobre 2013
Snapseed - App Android su Google Play
Snapseed - App Android su Google Play
Snapseed: l’unica applicazione fotografica che vorrete sempre utilizzare! Rende straordinarie le foto divertendosi a realizzare immagini di qualità elevata.Ognuno di noi può migliorare, modificare e condividere con facilità le proprie fotografie utilizzando le funzionalità incredibilmente avanzate del miglior software per fotografie digitali. Le funzionalità integrate di Google+ lo rendono ancora più potente per la condivisione delle immagini con amici e familiari.
Snapseed: l’unica applicazione fotografica che vorrete sempre utilizzare! Rende straordinarie le foto divertendosi a realizzare immagini di qualità elevata.Ognuno di noi può migliorare, modificare e condividere con facilità le proprie fotografie utilizzando le funzionalità incredibilmente avanzate del miglior software per fotografie digitali. Le funzionalità integrate di Google+ lo rendono ancora più potente per la condivisione delle immagini con amici e familiari.
Ecco la mozione che i giornali fingono di avere scordato
Ecco la mozione che i giornali fingono di avere scordato:
Poi uno dice che i giornali fanno solo il loro mestiere e che non bisogna lamentarsi. Così ti sforzi di crederci, ma quando poi succedono cose come quella del voto palese, ti cadono le braccia e ti chiedi se ci sono o ci fanno (ci fanno, ci fanno).
La questione, in breve, si riferisce alla decadenza di Silvio Berlusconi. Un Governo appeso a un filo in un Paese a sua volta appeso a un filo. Se Berlusconi decade, zac! Tuttavia, purtroppo, abbiamo illustri precedenti. E con le larghe intese che corrono, qualche tempo fa inizia a girare la voce che lo salveranno i franchi tiratori, come fecero con Craxi. Così, astuti volponi vintage come Giovanardi, per pararsi le onorevoli chiappe iniziano a diffondere la voce che i traditori si annideranno proprio all’interno del Movimento 5 Stelle. Tanto, con il voto segreto, come si fa a beccare il colpevole?
Accade così che il M5S giochi d’anticipo, e chieda una modifica nel regolamento del Senato per togliere di mezzo il voto segreto. Chi ci sta, bene, chi non ci sta firma la sua condanna. Era il 17 settembre 2013. Illustri costituzionalisti che non muovono un sopracciglio se gli scassinano l’articolo 138 sotto al naso, come Michele Ainis, gridano allo scandalo per un tentativo di modifica a un regolamento interno (vedi: “necrofili e mummie imbalsamate“). Da lì in poi è tutta una battaglia, che si conclude oggi con una determinazione della Giunta per il Regolamento: con 7 voti favorevoli e 6 contrari, la Giunta stabilisce che per i casi relativi alla Legge Severino, dove sostanzialmente il voto non è relativo alla persona ma è una mera questione di regolarità della composizione dell’assemblea, il voto debba essere palese. Sempre. Dunque, quando il DecaDance-day verrà calendarizzato e la Giunta per le elezioni presenterà la sua relazione (favorevole alla decadenza), se la relazione verrà accettata senza fiatare allora Berlusconi sarà dichiarato decaduto, mentre se almeno una ventina di senatori dovessero chiedere, con la presentazione di un documento firmato, la discussione in aula, dopo la stessa si procederà al voto. Che sarà palese, come appunto ha stabilito la Giunta per il Regolamento oggi. Se non è una vittoria per il M5S questa, allora Napoleone era solo una marca di tonno.
Dunque, dicevamo, clicchi a caso sulle prima pagine dei quotidiani online, e ti aspetti di vedere almeno impresse nel titolo le lettere M5S. Ma ecco come ha aperto il Corriere:
Niente. I Cinque Stelle non sono nominati neppure di striscio. Allora guardiamo che dice La Stampa:
Niente. I Cinque Stelle non sono nominati neppure di striscio manco qui. Repubblica?
Repubblica fa un piccolo riferimento in fondo, derubricando però la vittoria ad una mera dichiarazione di parte. L’Unità si supera:
Scritto piccolo piccolo, in fondo in fondo, a guardare con la lente compare il nome di Grillo, ma non per riferire di un successo a cinque stelle (come dovrebbe fare chiunque volesse fare informazione senza perdere la faccia), quanto per asserire l’esatto contrario della verità: sarebbe cioè lui ad auto-elogiarsi. Fenomenale. L’inversione polare del giornalismo.
Libero, Il Giornale, Il Mattino, Il Messaggero e una infinita lista di altri: non pervenuti, mentre il Fatto Quotidiano titola così:
Anche qui in fondo in fondo, piccino picciò, compare una semplice dichiarazione attribuita al Movimento 5 Stelle, quotata con tanto di virgolette come una qualunque fonte non verificata. Nel mentre, campeggia a pieno titolo lo scuppone secondo il quale per Grillo l’impeachment a Napolitano sarebbe una finzione.
Eppure, non ci voleva tanto a far due domande normali, diverse dal solito retro-oscenismo dissident-chic che fa tanto illusione di vendere più copie. Così, tanto per verificare i fatti, eh? Non per altro. Ci si sarebbe accorti che il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione il 17 settembre 2013, per fugare ogni dubbio, proponendo la modifica del regolamento del Senato e dando inizio alla battaglia culminata nella vittoria politica di oggi.
La mozione è qui: http://www.senato.it/…/715844.pdf (qui la sezione dedicata nel sito del Senato).
Poi uno dice che i giornali fanno solo il loro mestiere e che non bisogna lamentarsi. Così ti sforzi di crederci, ma quando poi succedono cose come quella del voto palese, ti cadono le braccia e ti chiedi se ci sono o ci fanno (ci fanno, ci fanno).
La questione, in breve, si riferisce alla decadenza di Silvio Berlusconi. Un Governo appeso a un filo in un Paese a sua volta appeso a un filo. Se Berlusconi decade, zac! Tuttavia, purtroppo, abbiamo illustri precedenti. E con le larghe intese che corrono, qualche tempo fa inizia a girare la voce che lo salveranno i franchi tiratori, come fecero con Craxi. Così, astuti volponi vintage come Giovanardi, per pararsi le onorevoli chiappe iniziano a diffondere la voce che i traditori si annideranno proprio all’interno del Movimento 5 Stelle. Tanto, con il voto segreto, come si fa a beccare il colpevole?
Accade così che il M5S giochi d’anticipo, e chieda una modifica nel regolamento del Senato per togliere di mezzo il voto segreto. Chi ci sta, bene, chi non ci sta firma la sua condanna. Era il 17 settembre 2013. Illustri costituzionalisti che non muovono un sopracciglio se gli scassinano l’articolo 138 sotto al naso, come Michele Ainis, gridano allo scandalo per un tentativo di modifica a un regolamento interno (vedi: “necrofili e mummie imbalsamate“). Da lì in poi è tutta una battaglia, che si conclude oggi con una determinazione della Giunta per il Regolamento: con 7 voti favorevoli e 6 contrari, la Giunta stabilisce che per i casi relativi alla Legge Severino, dove sostanzialmente il voto non è relativo alla persona ma è una mera questione di regolarità della composizione dell’assemblea, il voto debba essere palese. Sempre. Dunque, quando il DecaDance-day verrà calendarizzato e la Giunta per le elezioni presenterà la sua relazione (favorevole alla decadenza), se la relazione verrà accettata senza fiatare allora Berlusconi sarà dichiarato decaduto, mentre se almeno una ventina di senatori dovessero chiedere, con la presentazione di un documento firmato, la discussione in aula, dopo la stessa si procederà al voto. Che sarà palese, come appunto ha stabilito la Giunta per il Regolamento oggi. Se non è una vittoria per il M5S questa, allora Napoleone era solo una marca di tonno.
Dunque, dicevamo, clicchi a caso sulle prima pagine dei quotidiani online, e ti aspetti di vedere almeno impresse nel titolo le lettere M5S. Ma ecco come ha aperto il Corriere:
Niente. I Cinque Stelle non sono nominati neppure di striscio. Allora guardiamo che dice La Stampa:
Niente. I Cinque Stelle non sono nominati neppure di striscio manco qui. Repubblica?
Repubblica fa un piccolo riferimento in fondo, derubricando però la vittoria ad una mera dichiarazione di parte. L’Unità si supera:
Scritto piccolo piccolo, in fondo in fondo, a guardare con la lente compare il nome di Grillo, ma non per riferire di un successo a cinque stelle (come dovrebbe fare chiunque volesse fare informazione senza perdere la faccia), quanto per asserire l’esatto contrario della verità: sarebbe cioè lui ad auto-elogiarsi. Fenomenale. L’inversione polare del giornalismo.
Libero, Il Giornale, Il Mattino, Il Messaggero e una infinita lista di altri: non pervenuti, mentre il Fatto Quotidiano titola così:
Anche qui in fondo in fondo, piccino picciò, compare una semplice dichiarazione attribuita al Movimento 5 Stelle, quotata con tanto di virgolette come una qualunque fonte non verificata. Nel mentre, campeggia a pieno titolo lo scuppone secondo il quale per Grillo l’impeachment a Napolitano sarebbe una finzione.
Eppure, non ci voleva tanto a far due domande normali, diverse dal solito retro-oscenismo dissident-chic che fa tanto illusione di vendere più copie. Così, tanto per verificare i fatti, eh? Non per altro. Ci si sarebbe accorti che il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione il 17 settembre 2013, per fugare ogni dubbio, proponendo la modifica del regolamento del Senato e dando inizio alla battaglia culminata nella vittoria politica di oggi.
La mozione è qui: http://www.senato.it/…/715844.pdf (qui la sezione dedicata nel sito del Senato).
Android 4.4 KitKat: dall’ottimizzazione per i dispositivi con poca RAM, ai 100 GB su Drive, al nuovo widget di Roman Nurik
Android 4.4 KitKat: dall’ottimizzazione per i dispositivi con poca RAM, ai 100 GB su Drive, al nuovo widget di Roman Nurik:
Sarà la fine della frammentazione? Per nulla. Come abbiamo già avuto modo di dire, il lavoro di Google e di Android può spingersi solo fino ad un certo punto; produttori e operatori dovranno comunque fare la loro parte e, come non l’hanno sempre fatta in passato, altrettanto potranno non-fare in futuro.
Leggi anche: Editoriale: Google e il “controllo” di Android tramite il Play Store: passi in avanti, fork ed illusioni
Leggi anche: Gem, lo smartwatch di Google, avrà grande affinità con Google Now e altre novità
Roman Nurik, già autore del popolare DashClock, sarebbe al lavoro su un nuovo widget, questa volta per le chiamate rapide. D’altronde il nome del pacchetto net.nurik.roman.quickdialwidget e i suoi permessi (leggere contatti ed effettuare chiamate) sono piuttosto auto-esplicativi, e a quanto pare sarà anche ridimensionabile. Tenete conto che questo potrebbe solo essere un pacchetto che Roman ha passato internamente e non è detto che debutti per forza sul Play Store; negli scorsi mesi abbiamo infatti già visto che Nurik aveva iniziato a lavorare sul widget per un calendario, ma poi ne ha solo pubblicato i sorgenti (che noi abbiamo compilato per voi), senza renderlo disponibile su Google Play.
Secondo un report dell’ultima ora, basato su dei presunti documenti ufficiali di Google che illustrano le peculiarità di Android 4.4 KitKat, la prossima versione del robottino sarà dedicata ai dispositivi con scarsa memoria, a quelli indossabili e alle TV, oltre ad avere novità in merito al supporto NFC e a nuovi tipi di sensori. Ma andiamo con ordine, perché abbiamo anche ulteriori considerazioni da fare in materia)
Una straordinaria esperienza d’uso di Android per tutti
La frase che campeggia nella pagina dedicata a KitKat sul sito Android.com aveva fatto pensare a molti alle passate voci circa un’ottimizzazione di Android 4.4 per i dispositivi di fascia bassa, e in effetti sembra sarà in parte così. KitKat “ottimizzerà l’uso della memoria in ogni componente principale” e fornirà “strumenti per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni efficienti dal punto di vista della memoria, per dispositivi di tipo entry-level”, come ad esempio quelli con 512 MB di RAM.Sarà la fine della frammentazione? Per nulla. Come abbiamo già avuto modo di dire, il lavoro di Google e di Android può spingersi solo fino ad un certo punto; produttori e operatori dovranno comunque fare la loro parte e, come non l’hanno sempre fatta in passato, altrettanto potranno non-fare in futuro.
Leggi anche: Editoriale: Google e il “controllo” di Android tramite il Play Store: passi in avanti, fork ed illusioni
I wearable device
Come facilmente prevedibile, Google si sta preparando all’ascesa dei dispositivi indossabili, e proprio per questo Android 4.4 supporterà 3 nuovi tipi di sensore: vettore di rotazione geomagnetica, rilevatore e contatore di passi. Nel mirino ci sarebbero quindi i Glass e anche l’ipotetico smartwatch dell’azienda, oltre ai dispositivi di terze parti e tutte le app dedicata a fitness e affini.Leggi anche: Gem, lo smartwatch di Google, avrà grande affinità con Google Now e altre novità
Il telecomando
Google vorrebbe trasformare i nostri dispositivi in dei remote control, che si interfacci con TV, stereo, e anche interruttori o tutti quei dispositivi a cui è possibile inviare segnali infrarossi. HTC One e Galaxy S4 sono ad esempio provvisti di tale sensore, ma ricorrono a soluzioni di terze parti per poterlo sfruttare; in futuro non sarà necessario, perché supporto e integrazione saranno già presenti in Android.Everything is better with Bluetooth
L’uso del Bluetooth continua a rimanere un punto focale per Google e Android: verrà esteso il supporto Bluetooth HID over GATT, ovvero per l’uso di joystick, tastiere, monitor cardiaci, autoradio e altri “human interface device (HID)”; il supporto al Bluetooth Message Access Profile dovrebbe inoltre rendere Android in grado di comunicare con i dispositivi più disparati: dalle auto, alle cornici digitali, senza dimenticare gli onnipresenti wearable device.I pagamenti via NFC non sono morti
NFC fu introdotto come sistema per i pagamenti mobili, ma ad oggi è usato più come profile-switcher via appositi tag, tanto per fare un esempio. KitKat metterà invece in grado gli sviluppatori interessati alla parte relativa ai pagamenti, di creare dei servizi che emulino la presenza di una carta di credito fisica, processando pagamenti, guadagnando punti fedeltà, oppure regolando l’accesso a luoghi riservati, come i mezzi di trasporto pubblico ad esempio. L’idea sembra insomma quella di incoraggiare lo sviluppo di simili applicazioni, anche se, come sempre, tutto sta nel vedere quanto la cosa sarà adottata e portata avanti: Google dà gli ingredienti, ma starà ai vari “cuochi” saperli mescolare sapientemente assieme, per non parlare poi delle infrastrutture necessarie a sfruttarli, che di certo da noi non sono molto diffuse.Le voci della strada
Il report in questione si chiude qui, ma questo non vuol dire che il discorso KitKat sia esaurito. Su Reddit, ad esempio, un utente afferma di essere in possesso di un Nexus 5, e ha pubblicato alcune interessanti considerazioni al riguardo, tutte ovviamente da prendere con grande scetticismo, al contrario di quanto riportato finora, che proviene da una fonte assai più affidabile:- Soluzione di backup completa integrata, dati e impostazioni di ciascuna app inclusi (sue parole esatte, e Dio solo sa quanto vorremmo credergli)
- Fotocamera: meglio del Nexus 4, ma “non aspettatevi qualcosa come iPhone 5S” (sigh!)
- Aggiornato ad Android 4.4.1 subito dopo l’avvio, e al reboot è comparsa un’offerta per avere 100 GB di spazio Drive (avvalorando la tesi sul backup)
- Autonomia: 17 ore in chiamata, 8 ore di navigazione web, 6 ore riproduzione video (nulla di eccezionale insomma, come da programma)
- Display: ottimo in base al prezzo (al 99% 349$) ma in giro c’è di meglio (es. suo: HTC One)
Il log del Nexus 5
Vi ricordate del log del Nexus 5 in nostro possesso? Ci sono diverse cose di esso che non vi abbiamo detto, principalmente per l’impossibilità di poterle verificare, ma dato che ormai manca davvero poco, qualcosa lo vogliamo aggiungere.Roman Nurik, già autore del popolare DashClock, sarebbe al lavoro su un nuovo widget, questa volta per le chiamate rapide. D’altronde il nome del pacchetto net.nurik.roman.quickdialwidget e i suoi permessi (leggere contatti ed effettuare chiamate) sono piuttosto auto-esplicativi, e a quanto pare sarà anche ridimensionabile. Tenete conto che questo potrebbe solo essere un pacchetto che Roman ha passato internamente e non è detto che debutti per forza sul Play Store; negli scorsi mesi abbiamo infatti già visto che Nurik aveva iniziato a lavorare sul widget per un calendario, ma poi ne ha solo pubblicato i sorgenti (che noi abbiamo compilato per voi), senza renderlo disponibile su Google Play.
Altre cose includono tanti riferimenti a GoogleHome, l’ipotetico nuovo launcher, che sembra legato a doppio filo a Google Search; e uno “strano” pacchetto, com.google.android.apps.gmm, che sembra in qualche modo riferirsi alla navigazione (forse collegato proprio ai nuovi sensori di cui parlavamo a inizio articolo, chissà…). Non ci lanceremo comunque in troppe speculazioni adesso, perché non avrebbe molto senso, anche perché diverse cose le avevamo già dette a suo tempo.
Se tutto andrà bene, oggi in giornata si alzerà finalmente il velo su Nexus 5 e Android 4.4, e allora avremo davvero tutte le agognate risposte. Appuntamento a questo pomeriggio (in teoria) tra le 16 e le 19 circa (se non succede nulla entro questo arco di tempo, probabilmente non succederà niente neanche in serata).
Nexus 5, ecco l’immagine in 3D!
Nexus 5, ecco l’immagine in 3D!:
I colleghi di AndroidHeadlines sono riusciti a mettere le mani su una gif che mostra il Nexus 5 in 3D!
Eccovi la foto, che a quanto pare proviene dal sito della Spring:
Ricordiamo che l’arrivo del Nexus 5 dovrebbe essere imminente, addirittura previsto per domani, e che dovrebbe avere questa configurazione: display da 4.95 pollici con risoluzione 1080p, processore Snapdragon 800, 2GB di RAM, 16GB di memoria interna, fotocamera da 8 Mpx con OIS e batteria da 2300mAh.
[Via]
I colleghi di AndroidHeadlines sono riusciti a mettere le mani su una gif che mostra il Nexus 5 in 3D!
Eccovi la foto, che a quanto pare proviene dal sito della Spring:
Ricordiamo che l’arrivo del Nexus 5 dovrebbe essere imminente, addirittura previsto per domani, e che dovrebbe avere questa configurazione: display da 4.95 pollici con risoluzione 1080p, processore Snapdragon 800, 2GB di RAM, 16GB di memoria interna, fotocamera da 8 Mpx con OIS e batteria da 2300mAh.
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iPhone con schermo impreciso? Non è un bug, è una feature
iPhone con schermo impreciso? Non è un bug, è una feature: Lo schermo dell'iPhone è meno preciso rispetto al Samsung Galaxy S3, ma forse Apple ha voluto così.
30 ottobre 2013
LG Nexus 5: annuncio domani e una foto dall’Irlanda
LG Nexus 5: annuncio domani e una foto dall’Irlanda:
Non che ci fosse bisogno di aumentare ancora l’hype relativo a LG Nexus 5, prodotto di cui ormai sappiamo tutto, ma che ancora si nasconde dietro un flebile velo di dubbio, visto l’assenza di un annuncio ufficiale, che contrasta molto con una data di spedizione (sembra) fissata per il prossimo venerdì e i magazzini con già le scorte piene.
10.000 Nexus 5 pronti ad essere spediti
Frugando fra i vari rumor che stanno riempiendo la rete in queste ore ci siamo soffermati su di un tweet di un ragazzo irlandese che si riprende con un Nexus 5 in mano. Nei commenti dichiara che lo smartphone verrà presentato domani e le spedizioni inizieranno, come da previsione venerdì. La stessa informazione arriva anche da Phonearena (che dichiara provenire a sua volta da Shangai). La foto è oltretutto uno screenshot che sembra provenire proprio da Android 4.4 (o da un firmware modificato, per quanto può valere questa informazione)
https://twitter.com/Gavinphelan12/status/395588469520875520/photo/1
La vera notizia è però che a quanto pare qualche Nexus 5 è arrivato, con certezza anche nel nostro continente, pronto per le prime consegne e, poiché nelle scorse mandate nessun paese che avesse il Play Devices aperto è stato escluso, perché dovrebbe accadere questa volta?
P.S. Tra le altre cose Gavin si è dimenticato di disattivare la localizzazione del tweet, se vi trovate in Irlanda potete provare ad andare a bussare alla sua porta. Chissà.
Non che ci fosse bisogno di aumentare ancora l’hype relativo a LG Nexus 5, prodotto di cui ormai sappiamo tutto, ma che ancora si nasconde dietro un flebile velo di dubbio, visto l’assenza di un annuncio ufficiale, che contrasta molto con una data di spedizione (sembra) fissata per il prossimo venerdì e i magazzini con già le scorte piene.
10.000 Nexus 5 pronti ad essere spediti
Frugando fra i vari rumor che stanno riempiendo la rete in queste ore ci siamo soffermati su di un tweet di un ragazzo irlandese che si riprende con un Nexus 5 in mano. Nei commenti dichiara che lo smartphone verrà presentato domani e le spedizioni inizieranno, come da previsione venerdì. La stessa informazione arriva anche da Phonearena (che dichiara provenire a sua volta da Shangai). La foto è oltretutto uno screenshot che sembra provenire proprio da Android 4.4 (o da un firmware modificato, per quanto può valere questa informazione)
https://twitter.com/Gavinphelan12/status/395588469520875520/photo/1
La vera notizia è però che a quanto pare qualche Nexus 5 è arrivato, con certezza anche nel nostro continente, pronto per le prime consegne e, poiché nelle scorse mandate nessun paese che avesse il Play Devices aperto è stato escluso, perché dovrebbe accadere questa volta?
P.S. Tra le altre cose Gavin si è dimenticato di disattivare la localizzazione del tweet, se vi trovate in Irlanda potete provare ad andare a bussare alla sua porta. Chissà.
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