Gameduino: a game adapter for microcontrollers — excamera
9 ottobre 2013
Chromebook 11: giusto compromesso fra qualità e prezzo
Chromebook 11: giusto compromesso fra qualità e prezzo: Chromebook 11 è il nuovo portatile con Chrome OS che costa 279 dollari.
Frutti di bosco congelati E' allarme epatite A
Frutti di bosco congelati E' allarme epatite A:
La Confcommercio etnea, in seguito alla nota diffusa dal Ministero della Salute e che correla l'aumento dei casi di epatite A al consumo dei frutti congelati o surgelati, ha diramato una comunicazione a tutti gli esercizi pubblici del settore.
La Confcommercio etnea, in seguito alla nota diffusa dal Ministero della Salute e che correla l'aumento dei casi di epatite A al consumo dei frutti congelati o surgelati, ha diramato una comunicazione a tutti gli esercizi pubblici del settore.
I classici di Amiga sbarcheranno su App Store e Google Play quest'anno
I classici di Amiga sbarcheranno su App Store e Google Play quest'anno: I videogiochi più famosi presenti sullo storico Amiga saranno disponibili a breve sui dispositivi iOS e Android
Eric Schmidt: Google investirà in Italia, ma il Governo si dia una mossa
Eric Schmidt: Google investirà in Italia, ma il Governo si dia una mossa:
Ospite d’eccezione a Roma al “Big Tent Made in Italy: la sfida digitale”, Eric Schmidt, presidente di Google, ha parlato dei propri progetti per il Belpaese.
L’iniziativa, nata su iniziativa dell’azienda di Mountain View con la collaborazione di Unioncamere, ha portato a Roma il presidente Schmidt, che ha dichiarato di voler investire nel nostro Paese per sostenerne le realtà meritevoli ed eccellenti, l’unica postilla a questa dichiarazione è che il governo dovrà muoversi a garantire la banda larga veloce ovunque.
Eric Schmidt ha anche focalizzato la sua analisi su ciò che il governo dovrebbe ritenere prioritario: formazione e istruzione, poiché a creare lavoro, sempre secondo il presidente di Google, devono essere i privati.
Sta dunque al sistema istruttivo italiano riformarsi in modo da sfornare ragazzi capaci di entrare nel mondo del lavoro, con una conoscenza adeguata che possa essere sfruttata per prepararli a determinati temi. L’alfabetizzazione digitale è parimenti fondamentale: secondo il Politecnico di Milano, perdiamo un miliardo di euro al mese a causa del nostro analfabetismo informatico.
Questo evento é stato l’occasione anche per discutere del regolamento Agcom sul copyright, e non sono mancati ministri e altri papaveri di questo rango.
Che dire, aspettiamo con (s)fiducia questi provvedimenti tanto invocati sia dalle aziende che dalle persone comuni. Certo, se i tempi di discussione e approvazione saranno quelli visti per la legge elettorale, possiamo dire al signor Schmidt di mettersi il cuore in pace e il portafogli in tasca, a quanto pare prima dobbiamo pensare all’indulto, all’amnistia e ad altre cose fondamentali…
Ospite d’eccezione a Roma al “Big Tent Made in Italy: la sfida digitale”, Eric Schmidt, presidente di Google, ha parlato dei propri progetti per il Belpaese.
L’iniziativa, nata su iniziativa dell’azienda di Mountain View con la collaborazione di Unioncamere, ha portato a Roma il presidente Schmidt, che ha dichiarato di voler investire nel nostro Paese per sostenerne le realtà meritevoli ed eccellenti, l’unica postilla a questa dichiarazione è che il governo dovrà muoversi a garantire la banda larga veloce ovunque.
Eric Schmidt ha anche focalizzato la sua analisi su ciò che il governo dovrebbe ritenere prioritario: formazione e istruzione, poiché a creare lavoro, sempre secondo il presidente di Google, devono essere i privati.
Sta dunque al sistema istruttivo italiano riformarsi in modo da sfornare ragazzi capaci di entrare nel mondo del lavoro, con una conoscenza adeguata che possa essere sfruttata per prepararli a determinati temi. L’alfabetizzazione digitale è parimenti fondamentale: secondo il Politecnico di Milano, perdiamo un miliardo di euro al mese a causa del nostro analfabetismo informatico.
Questo evento é stato l’occasione anche per discutere del regolamento Agcom sul copyright, e non sono mancati ministri e altri papaveri di questo rango.
Che dire, aspettiamo con (s)fiducia questi provvedimenti tanto invocati sia dalle aziende che dalle persone comuni. Certo, se i tempi di discussione e approvazione saranno quelli visti per la legge elettorale, possiamo dire al signor Schmidt di mettersi il cuore in pace e il portafogli in tasca, a quanto pare prima dobbiamo pensare all’indulto, all’amnistia e ad altre cose fondamentali…
Il popolo 5 stelle sfiducia il presidente Crocetta – Arriva dalla rete la richiesta ai deputati Ars
Il popolo 5 stelle sfiducia il presidente Crocetta – Arriva dalla rete la richiesta ai deputati Ars:
La sfiducia è arrivata tramite una votazione on line degli attivisti. L’atto sarà formalizzato ora dai deputati che cercheranno di farlo arrivare in aula. I parlamentari di sala d’Ercole: “E’ il trionfo della democrazia diretta. E’ la prima volta che a un governatore viene chiesto di andare a casa su richiesta dei cittadini”
Il popolo 5 stelle siciliano sfiducia Crocetta. E’ arrivato dalla base del Movimento 5 Stelle Sicilia il mandato ai parlamentari dell’Ars a presentare a sala d’Ercole la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione. E’ un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo.
“E’ l’applicazione – affermano i deputati del Movimento – della vera democrazia, delle decisioni che partono dai cittadini per arrivare nei palazzi del potere. Noi siamo stati eletti per rappresentare i cittadini e se per loro è giusto che Crocetta vada a casa, noi dobbiamo adoperarci perché il meccanismo si inneschi con una mozione presentata al Parlamento”.
Come tipico del Movimento, il via libera è arrivato attraverso la rete, con una votazione on-line che ha coinvolto gli attivisti dei meetup siciliani.
Plebiscitario il risultato: il 90,49 per cento degli attivisti dei meeutp isolani che ha partecipato alla consultazione ha detto “sì” alla mozione per mandare a casa il presidente.
Le tesi pro e contro la sfiducia erano state dibattute precedentemente nel corso di un’assemblea regionale del Movimento, tenuta domenica scorsa ad Enna. Qui gli strali contro Crocetta non sono affatto mancati.
Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare).
“Su queste tematiche – raccontano i deputati – avevamo chiesto a Crocetta risposte precise. Non ne è arrivata nessuna. Mente la Sicilia brucia è assurdo e vergognoso che al centro del dibattito politico siano le poltrone e il rimpasto di governo. E’ ora di dire basta, per noi è il momento di tornare a votare”.
Ad indirizzare il voto verso la sfiducia ha pesato parecchio anche la retromarcia sul Muos, con la quale Crocetta ha revocato la sua precedente revoca delle autorizzazioni ai lavori per l’impianto radar di Niscemi, dando via libera ai lavori per la contestatissima base americana.
Il “sì” della rete ora dovrà concretizzarsi in un atto ufficiale. I deputati 5 stelle dovranno trovare ora altri 4 parlamentari che sottoscrivano il documento per arrivare alla soglia minima richiesta di 18 firme per presentare l’atto.
Ufficio Stampa gruppo parlamentare M5S
La sfiducia è arrivata tramite una votazione on line degli attivisti. L’atto sarà formalizzato ora dai deputati che cercheranno di farlo arrivare in aula. I parlamentari di sala d’Ercole: “E’ il trionfo della democrazia diretta. E’ la prima volta che a un governatore viene chiesto di andare a casa su richiesta dei cittadini”
Il popolo 5 stelle siciliano sfiducia Crocetta. E’ arrivato dalla base del Movimento 5 Stelle Sicilia il mandato ai parlamentari dell’Ars a presentare a sala d’Ercole la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione. E’ un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo.
“E’ l’applicazione – affermano i deputati del Movimento – della vera democrazia, delle decisioni che partono dai cittadini per arrivare nei palazzi del potere. Noi siamo stati eletti per rappresentare i cittadini e se per loro è giusto che Crocetta vada a casa, noi dobbiamo adoperarci perché il meccanismo si inneschi con una mozione presentata al Parlamento”.
Come tipico del Movimento, il via libera è arrivato attraverso la rete, con una votazione on-line che ha coinvolto gli attivisti dei meetup siciliani.
Plebiscitario il risultato: il 90,49 per cento degli attivisti dei meeutp isolani che ha partecipato alla consultazione ha detto “sì” alla mozione per mandare a casa il presidente.
Le tesi pro e contro la sfiducia erano state dibattute precedentemente nel corso di un’assemblea regionale del Movimento, tenuta domenica scorsa ad Enna. Qui gli strali contro Crocetta non sono affatto mancati.
Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare).
“Su queste tematiche – raccontano i deputati – avevamo chiesto a Crocetta risposte precise. Non ne è arrivata nessuna. Mente la Sicilia brucia è assurdo e vergognoso che al centro del dibattito politico siano le poltrone e il rimpasto di governo. E’ ora di dire basta, per noi è il momento di tornare a votare”.
Ad indirizzare il voto verso la sfiducia ha pesato parecchio anche la retromarcia sul Muos, con la quale Crocetta ha revocato la sua precedente revoca delle autorizzazioni ai lavori per l’impianto radar di Niscemi, dando via libera ai lavori per la contestatissima base americana.
Il “sì” della rete ora dovrà concretizzarsi in un atto ufficiale. I deputati 5 stelle dovranno trovare ora altri 4 parlamentari che sottoscrivano il documento per arrivare alla soglia minima richiesta di 18 firme per presentare l’atto.
Ufficio Stampa gruppo parlamentare M5S
Ccà nisciuno è fesso
Ccà nisciuno è fesso:
Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitano ha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente e del Paese in merito alla sua proposta di indulto e amnistia per liberare le carceri. Il sospetto che questo appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito. Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza. Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena. Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati. E il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile: "In Italia si può fare ciò che si vuole: passaparola!". Il M5S ha presentato a luglio una proposta per la riforma delle carceri. Nessuna risposta. C'erano le vacanze in Alto Adige, signor Presidente? Il blog ha denunciato con filmati, inchieste, interviste le morti in carcere in questi anni. Lei dov'era, signor Presidente? Il blog ha prodotto un libro sugli orrori delle carceri italiane, "La pena di morte italiana", violenze e crimini senza colpevoli nel buio delle carceri, lei lo ha letto, signor Presidente? Sa per caso chi è Niki Gatti, il ragazzo morto in carcere, signor Presidente? Il M5S ha chiesto più volte l'introduzione del reato di tortura non previsto nel codice penale, unico caso tra le nazioni occidentali, ne era a conoscenza, signor Presidente? Lei sa meglio di chiunque che l'amnistia e l'indulto non risolvono il problema delle carceri e aggraveranno i conflitti sociali come è successo con l'indulto del 2006 del mancato carcerato Mastella. Perché lo fa allora, signor Presidente? Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani, che ha restituito i finanziamenti elettorali, che si è tagliato gli stipendi, che sta ogni giorno nel Paese e tra la gente al contrario del Palazzo che lei rappresenta, signor Presidente. Si è vero, abbiamo un chiodo fisso, quello dell'onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Su questo lei ha ragione, signor Presidente. Noi non molleremo, si metta l'animo in pace. Ccà nisciuno è fesso.
Ps: Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al capo dello Stato
Pps: Il blog è a disposizione per l'elezione on line del portavoce capogruppo regionale dell'Abruzzo del M5S
Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitano ha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente e del Paese in merito alla sua proposta di indulto e amnistia per liberare le carceri. Il sospetto che questo appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito. Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza. Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena. Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati. E il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile: "In Italia si può fare ciò che si vuole: passaparola!". Il M5S ha presentato a luglio una proposta per la riforma delle carceri. Nessuna risposta. C'erano le vacanze in Alto Adige, signor Presidente? Il blog ha denunciato con filmati, inchieste, interviste le morti in carcere in questi anni. Lei dov'era, signor Presidente? Il blog ha prodotto un libro sugli orrori delle carceri italiane, "La pena di morte italiana", violenze e crimini senza colpevoli nel buio delle carceri, lei lo ha letto, signor Presidente? Sa per caso chi è Niki Gatti, il ragazzo morto in carcere, signor Presidente? Il M5S ha chiesto più volte l'introduzione del reato di tortura non previsto nel codice penale, unico caso tra le nazioni occidentali, ne era a conoscenza, signor Presidente? Lei sa meglio di chiunque che l'amnistia e l'indulto non risolvono il problema delle carceri e aggraveranno i conflitti sociali come è successo con l'indulto del 2006 del mancato carcerato Mastella. Perché lo fa allora, signor Presidente? Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani, che ha restituito i finanziamenti elettorali, che si è tagliato gli stipendi, che sta ogni giorno nel Paese e tra la gente al contrario del Palazzo che lei rappresenta, signor Presidente. Si è vero, abbiamo un chiodo fisso, quello dell'onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Su questo lei ha ragione, signor Presidente. Noi non molleremo, si metta l'animo in pace. Ccà nisciuno è fesso.
Ps: Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al capo dello Stato
Pps: Il blog è a disposizione per l'elezione on line del portavoce capogruppo regionale dell'Abruzzo del M5S
LG G2, la recensione
LG G2, la recensione:
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E’ il primo smartphone Android di LG senza il brand Optimus (bugia) e un motivo c’è: vuole dare un netto stacco rispetto al passato dell’azienda, dimostrando come dietro G2 ci sia uno spirito totalmente nuovo. Se LG è riuscita nel suo intento lo scopriremo nella recensione che segue.
Lo smartphone non ha possibilità di rimuovere la sua batteria. Questo permette alla scocca di essere un unico blocco, anche se realizzata in plastica. La plastica è liscia con una lieve trama disegnata (non marcata per esempio come quella di Optimus G per capirsi). Pensando a questo come il successore di Optimus G è un passo indietro dal punto di vista dei materiali. L’ergonomia però, pur avendo uno schermo da 5,2 pollici, è abbastanza buona e la scelta di posizionare i tasti sulla parte posteriore ci è sembrata buona da questo punto di vista, lasciandoci indifferenti invece dal punto di vista dell’usabilità. Vi lasciamo al focus a riguardo.
LG G2: focus utilizzo tasti posteriori (video)
Leggi il resto di LG G2, la recensione
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E’ il primo smartphone Android di LG senza il brand Optimus (bugia) e un motivo c’è: vuole dare un netto stacco rispetto al passato dell’azienda, dimostrando come dietro G2 ci sia uno spirito totalmente nuovo. Se LG è riuscita nel suo intento lo scopriremo nella recensione che segue.
Confezione
All’interno della confezione troviamo il (solito) cavo USB-microUSB, un pin a forma di “G” per rimuovere la scheda SIM, un alimentatore da parete da 1.8A e un paio di cuffie in-ear, evoluzione di quelle presenti in Optimus G. Rispetto al precedente modello segnaliamo un isolamento dai rumori esterno molto più elevato.8
Costruzione ed Ergonomia
Lo smartphone non ha possibilità di rimuovere la sua batteria. Questo permette alla scocca di essere un unico blocco, anche se realizzata in plastica. La plastica è liscia con una lieve trama disegnata (non marcata per esempio come quella di Optimus G per capirsi). Pensando a questo come il successore di Optimus G è un passo indietro dal punto di vista dei materiali. L’ergonomia però, pur avendo uno schermo da 5,2 pollici, è abbastanza buona e la scelta di posizionare i tasti sulla parte posteriore ci è sembrata buona da questo punto di vista, lasciandoci indifferenti invece dal punto di vista dell’usabilità. Vi lasciamo al focus a riguardo.
LG G2: focus utilizzo tasti posteriori (video)
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(Continua...)Leggi il resto di LG G2, la recensione
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