11 novembre 2012

Quick Settings nella barra delle notifiche per tutti gli Android

Quick Settings nella barra delle notifiche per tutti gli Android:

Una delle caratteristiche che più ci è piaciuta dell’aggiornamento di Android Jelly Bean, nella sua versione 4.2, è l’introduzione delle impostazioni rapide nella barra delle notifiche.
Anche se questa non sarà una novità per i possessori di telefoni che non fanno parte della famiglia Nexus, (oppure per chi ha installato versioni di ROM customizzate, come la famosa CyanogenMod), lo sviluppatore membro del forum di XDA Developers “joelpg” ha deciso di rendere disponibile questa funzione per tutte le versioni di Android (a partire da FroYo).
L’applicazione permette di accedere, visualizzarne lo stato ed abilitare rapidamente 16 diverse impostazioni (tra cui wifi, bluetooth, suono, vibrazione, luminosità, rotazione automatica, ecc… ) semplicemente scorrendo la barra delle notifiche di Android.
Pannello di Controllo” è disponibile gratuitamente nel Google Play Store.
(Continua...)
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Apple pagherà 17 milioni di euro alle Ferrovie Svizzere

Apple pagherà 17 milioni di euro alle Ferrovie Svizzere:

L’Orologio delle Ferrovie Svizzere, l’oggetto di contesa
E chi l’avrebbe mai detto che la disputa sull’orologio delle ferrovie Svizzere (SBB) sarebbe costato ad Apple ben 17 milioni di euro (20 milioni di franchi, 21 milioni di dollari)?
(...)
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Facebook chiude il profilo della leghista

Facebook chiude il profilo della leghista:

“Incitazione all’odio”: con questa motivazione il social network ha chiuso il profilo di Donatella Galli, che ha postato una foto dell’Italia senza il Sud e poi invocato eruzioni dei vulcani contro le regioni meridionali


Donatella Galli
Donatella Galli non potrà più invocare sciagure e morte per i meridionali. Almeno non potrà più farlo su Facebook, che stamane ha chiuso infatti la pagina bacheca della consigliera provinciale leghista.
La Galli negli ultimi giorni è stata al centro di roventi polemiche per un delirante commento postato su Fb, nel quale aveva scritto “Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili“. Il commento accompagnava una cartina dell’Italia dove il Sud era totalmente coperto dall’acqua.
La motivazione del social network sarebbe stata la seguente: “Facebook non tollera i discorsi contenenti messaggi di odio. Se da un lato incoraggiamo la gente a discutere e condividere idee, eventi e linee di condotta, la discriminazione di persone in base a razza, etnia, nazionalità, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilità o malattia rappresenta una grave violazione delle nostre condizioni”.
E pensare che la Galli ha anche provato a difendersi così in Consiglio provinciale: “è una provocazione, una cosa un pò forte ma siamo persone normali e a volte possiamo dire cose sciocche senza che vengano strumentalizzate per colpire i nostri movimenti politici e neanche le istituzioni di cui facciamo parte”.
Non è stata dunque la Galli a chiudere di propria volontà la sua bacheca. Ma come si è arrivati a questa misura presa poco fa dallo staff di Facebook?
Tutto nasce dalla segnalazione inviata dal fondatore della pagina Facebook “Polizia Postale Web Site Fans”, Andrea Mavilla, abitante anche lui nel Monzese come la Galli. Ecco il testo della segnalazione inviata da Mavilla:
“Buongiorno Staff, volevo avvisarti che in queste ore il profilo di Donatella Galli ha commentato una foto all’interno del vostro Social Network, la quale chiede la distruzione dell’intero Sud Italia. Vi prego di prendere procedimenti per la grave violazione commessa all’interno di Facebook, il quale vieta in maniera assoluta queste azioni. Grazie di cuore. Andrea Mavilla fondatore della pagina Polizia Postale Web Site Fans”.
Facebook ha inoltre valutato il numero considerevole di articoli di protesta pubblicati sul web, ed anche Blogtaormina aveva espresso e denunciato pubblicamente il proprio sdegno per le offese razziste rivolte dalla consigliere Galli nei confronti della gente del Sud.
La risposta di Facebook, dunque, non s’è fatta attendere: dopo le doverose verifiche, alle 12.23 dell’11 novembre l’User Operations Facebook ha annunciato l’avvenuta chiusura d’autorità, con le motivazioni citate. Giustizia è fatta.

10 novembre 2012

Apple Ipad 4 Vs Microsoft Surface : Fight!

Apple Ipad 4 Vs Microsoft Surface : Fight!:
I ragazzi di Phone Arena hanno realizzato una video comparazione veramente ottimale, che analizza sia la parte hardware dei due dispositivi ,che la parte Software.
l vincitore? Non sta a me dirlo, sono due filosofie diverse,da ex possessore di Ipad mi rendo conto di essermi stufato dell’interfaccia, e quindi  di preferire quella di Windows 8RT, ma sono solo punti di vista.
Lo schermo di Ipad risulta essere più risoluto, ma la visione dei film e video pare essere maggiormente fruibile con un formato 16:9, quello del Surface.
Buona Visione

SOURCE

Lettera aperta delle cittadine a 5 Stelle elette in Sicilia

Lettera aperta delle cittadine a 5 Stelle elette in Sicilia:
elette_sicilia.jpg

"Per la prima volta nella storia entreranno all’Ars 15 donne, 6 delle quali del MoVimento 5 Stelle. Insomma il MoVimento che viene a più riprese tacciato da TV e giornali di maschilismo rappresenta il 40% delle donne di tutto il parlamento regionale. Se poi consideriamo i gruppi parlamentari, siamo quello con maggiore rappresentanza femminile. Che ci possiamo fare? Il MoVimento è il futuro. Questa è senza dubbio una risposta importante all’attuale scenario politico che vede purtroppo ridotta al minimo la presenza e la partecipazione delle donne. In più, il risultato dai noi ottenuto è lo specchio delle tante le attiviste che da anni si spendono in prima linea per portare avanti questo coraggioso progetto di Cambiamento. Le donne che vogliono essere protagoniste, nel MoVimento troveranno un luogo dove le barriere sono abbattute. Noi vogliamo andare oltre: in Piemonte il M5S sta promuovendo il Progetto Equal (proposto da Dejanira Piras), che parla anche di una Rete di Donne per le Pari Opportunità. Nella nostra terra, in cui lavora solo il 34,7% delle donne, sicuramente è importante contestualizzare e promuoverne le linee guida per la Sicilia. Noi faremo della nostra terra l'eccellenza della partecipazione delle donne grazie al nostro lavoro al parlamento regionale e a quello esemplare di migliaia di attiviste in tutta l'isola...e sarà un piacere!" Lettera aperta firmata da Claudia La Rocca, Valentina Palmeri, Angela Foti, Gianina Ciancio, Vanessa Ferreri, Valentina Zafarana

Jar of Beans: l’emulatore portatile di Android

Jar of Beans: l’emulatore portatile di Android:
Con il continuo proliferare di nuovi dispositivi Android, l’emulatore è uno strumento sempre più utile per gli sviluppatori, perché permette loro di sperimentare le proprie creazioni su una varietà di risoluzioni e di formati altrimenti inaccessibili, a meno di non abitare in un negozio di telefonia.
Jar of Beans è un’interessante alternativa a quello presente di default nell’SDK di Android e come suggerisce il nome emula Android 4.1.1. Il principale vantaggio di questa soluzione è quello di essere completamente portatile, ovvero di non richiedere alcuna installazione, ma solo l’esecuzione di un file.
Tra i suoi punti di forza sottolineiamo anche il supporto all’accelerazione hardware, e l’ampio numero di risoluzioni supportate: quando si supera la soglia di 1280 x 768 l’interfaccia passa automaticamente in modalità tablet, mentre l’installazione di eventuali apk presenti sul PC avviene in maniera semplice e veloce. È inoltre presente anche un’interfaccia per ADB.
Il progetto è comunque in continua espansione, e i più recenti aggiornamenti hanno aggiunto il supporto multiutente (sull’emulatore, non su Android), la possibilità di creare schede SD virtuali per testare il loro comportamento; nelle future release sono invece previste skin, l’aggiunta di risoluzioni addizionali e la possibilità di usare completamente la tastiera del PC per l’input.
Per rimanere aggiornati sul suo sviluppo e prelevare l’ultima versione, non ci resta che rimandarvi al topic su xda-developers.

Spending review di Crocetta: “Basta con i maxistipendi”

Spending review di Crocetta: “Basta con i maxistipendi”:
Un palazzo della presidenza insolitamente animato. Uffici affollati, tutto il personale dell’ufficio stampa presente. A Palazzo d’Orleans si attende soltanto l’arrivo di Rosario Crocetta che questa settimane a poco meno di due settimane dall’elezione, lo scorso 29 ottobre, è stato proclamato presidente della Regione siciliana, il terzo eletto direttamente dai cittadini, chiamato a presiedere la sedicesima legislatura della Regione. In sala Alessi, al terzo piano di palazzo d’Orleans, si attende il suo arrivo.
15.30 Il presidente Crocetta arriva a palazzo d’Orleans. E’ ressa davanti al palazzo per riprendere il suo ingresso. Stamattina è stato a Gela per la commemorazione di Gaetano Giordano, commerciante ucciso dalla mafia. In sala Alessi le misure di sicurezza sono particolarmente rigide.
16.25. Crocetta entra in sala accompagnato dall’ex governatore Raffaele Lombardo che dice sorridendo: “Mi ha costretto lui ad essere presente”. Lombardo ha presenziato alle foto di rito e allo scambio di doni. Crocetta ha regalato un libro sulle delizie pasticcere siciliane ricevendo in cambio l’orologio d’oro e diamanti regalato dal sultano dell’Oman che ha detto: “Lo dò subito ai funzionari perché lo inventarino e lo sistemino in cassaforte”. Lombardo lascia la sala salutando i giornalisti: “Mi mancherete”.
Formalità. Accanto al presidente Crocetta siede il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso con cui stanno procedendo al disbrigo delle formalità pratiche con la firma di vari documenti. E dall’altro lato l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Seduto accanto alla Monterosso, il docente catanese Giuseppe Rapisarda, nominato durante la campagna elettorale delegato per le disabilità.
ore.16.30. Comincia la prima conferenza stampa da presidente della Regione insediato. E il suo primo attacco riguarda la revisione della spesa: “Posso cominciare con una battuta? Questa sarà una Regione a sette stelle. Il rugore sarà il punto d’onore di questa giunta e spero anche dell’assemblea. Mentre la giunta fa risparmi non possiamo tollerare uno stipendio da 400 mila euro del direttore generale. Parlerei più di riorganizzazione della spesa”.
“Con questo spirito ho già impostato con il capo della segreteria tecnica, che sarà l’avvocato Polizzotto (che lavora nello studio del capo dell’antitrust Giovanni Pitruzzella) e con il segretario generale, Patrizia Monterosso, i primi provvedimenti che andranno subito alla firma”.
Forestali e rifiuti. Si tratta di provvedimenti che riguardano i forestali e il problema dei rifiuti. “Uno sblocco immediato dell’emergenza rifiuti sarà lo sblocco del fondo di rotazione nella misura di 100 milioni di euro l’anno per cinque anni che andranno direttamente ai comuni”. Ma sull’amministrazione degli enti locali, Crocetta annuncia di non fare sconti: “Nomineremo subito i commissari per i comuni che non hanno ancora approvato i bilanci alla data del 31 ottobre. Spesso è accaduto perché i consigli comunali non si sono assunti l’onere di misure impopolari. Abbiamo quindi una ventina di comuni che rischiano il dissesto finanziario. Su questi interverrà immediatamente la Regione con un provvedimento di nomina dei commissari e rivedendo le tariffe in entrata laddove l’amministrazione le abbia previste eliminando queste contrapposizioni fra consiglieri comunali e giunte”.
Dpef e patto di stabilità. “Stiamo dando delle direttive per il documento di programmazione economica e finanziaria. Con grande soddisfazione dico al premier Monti che da subito la Regione si adeguerà al patto di stabilità per un bilancio rigoroso e rispettoso delle regole. Avviare una procedura per concordare con gli organi dello Stato per il ridisegno dell’architettura del patto di stabilità perché non possiamo massacrare le persone. Non si può pensare che quando si è speso troppo si possa recuperare tutto in un unico bilancio. Dobbiamo concordare un piano che si realizzi in due o tre anni con misure di risparmio adeguate”.
Autorizzazioni e conferenze di servizi. “Ho dato disposizione che si costituisca una task force per sbloccare le autorizzazioni in sospeso. Il motivo per cui la Regione è in difficoltà dipende anche dal totale blocco del lavoro dei privati spesso bloccati dall’immobilismo della public amministrazione”.
Autoblu e car sharing. Sulla riduzione dei costi del funzionamento degli assessorati, Crocetta specifica a proposito delle autoblu: “Saranno utilizzate col sistema di car sharing. Gli assessori o i dirigenti che abbiano da svolgere funzioni di servizio, prenoteranno inn un sistema centrale la loro macchina e abbiamo stimato che questo inciderà immediatamente del 20% sui costi. Penso anche di più nel lungo termine perché poi – dice con una battuta il presidente Crocetta – io credo anche assessori e dirigenti preferiranno la loro auto privata”.
Iacp verso l’accorpamento. Sulla riorganizzazione di alcune strutture regionali, Crocetta annuncia la riforma dell’Istituto case popolari prevedendo un accorpamento degli enti provinciali in un unica struttura centrale ripensando anche la logica dell’edilizia popolare “che non vuol dire continuare a costruire ma magari valorizzare i centri storici con il recupero delle abitazioni abbandonate”. Una bordata anche al finanziamento delle fondazioni con un indiretto allo scottante tema della tabella H: “Ci sono 150 associazioni e fondazioni che la Regione finanzia spesso perché sono animate da ex deputati o dalle mogli di questi signori. Ecco la regione non intende proseguire in questa logica”.
Gli uffici di diretta collaborazione. “Comincerò con la spending review in casa. Non chiedo agli altri di fare risparmio ma lo fanno anch’io.Gli uffici di diretta collaborazione del presidente sono stati ridotti: il personale dell’ufficio di gabinetto è stato ridotto da 11 a 8, la segreteria particolare da sei a 4″.
Società partecipate. “Ci sono società ed enti partecipate, tredici, che sono in liquidazione da una decina di anni. Ho fatto un provvedimento amministrativo che è immediatamente esecutivo perché vengano trasferite le competenze dei consigli d’amministrazioni o dei commissari che continuano a vivere nonostante la liquidazione già legiferata in capo ai dipartimenti. Risparmiando così sui costi. Il risparmio sarà di un miliardo di euro alla fine per la Regione”.
I risparmi dell’Ars. Torna quindi a parlare dei costi dell’assemblea regionale siciliana: “Non è accettabile che un direttore generale costi 390 mila euro l’anno. Neanche all’ONU esistono questi costi. Su questo chiederò che venga istituito un tavolo di concertazione per fissare i tagli e i tempi perché vengano fissati questi tagli dei costi. Io penso che tutte queste misure dovrebbero andare in finanziaria”.
La composizione della giunta. “Per favore non suggeritemi più nomi. Spesso li leggo sui giornali e magari qualcuno me li manda attraverso i giornali per capire le mie reazioni. Io ho due assessori: Lucia Borsellino a cui affiderò la delega oggi, e Battiato che non so se potrà giurare domani. E qui vedete Emanuele Rapisarda che sarà delegato per diversabilità. Vorrei anche nominare un delegato per l’infanzia e ho pensato a don Fortunato Di Noto che non posso nominare assessore perché il diritto canonico lo vieta”.
“Il mio stipendio è a carico dell’Ue”. Sceglie una battuta anche per parlare del suo stipendio: “Ho un mese di tempo per dimettermi dall’incarico di europarlamentare. Quindi il primo mese da presidente lo facciamo pagare all’Ue che tanto deve alla Sicilia e alle Regioni euromediterranee e dimostra invece di essere molto arida”.
“Bilancio entro venti giorni”. Lo dice rivolto al segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso: “Siamo molto vincolati all’insediamento dell’assemblea regionale siciliana e all’elezione degli organi istituzionali dell’Ars ma noi lavoreremo perché entro venti giorni il bilancio sia pronto. Ci saranno tagli ma anche incrementi: penso alla scuola e garantiremo un’equità sociale che ci spinge ad essere moderni ed europei. Avranno gli ultimi e meno chi può permettersi”.

9 novembre 2012

Processo Cenere, condanne definitive

Processo Cenere, condanne definitive:
Per la Suprema corte Umberto Scapagnini, Nino Strano, Fabio Fatuzzo, Antonino Nicotra, Filippo Grasso, Ignazio De Mauro e Orazio D’Antoni hanno commesso abuso d'ufficio e reato elettorale. Non andranno in carcere per effetto dell'indulto, ma scatta l'interdizione temporanea dai pubblici uffici. Scapagnini e Strano rischiano di lasciare il Parlamento. Bianco: "Giustizia è fatta"