5 giugno 2013

Pantelleria, SOS ricevuto

Pantelleria, SOS ricevuto:
Pantelleria, SOS ricevuto
(02:23)
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>>> Oggi, mercoledì 5 giugno, sarò a Paceco ore 17 e a Menfi, ore 21. Domani, giovedì 6 giugno, sarò a Pomezia alle ore 21. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa <<<

"Perché questa è un’isola nel vero senso della parola. Perché quando arrivi a Pantelleria, se ci arrivi, non riesci più ad andare via: è un incubo. Il biglietto aereo ti costa una fortuna, devi fare il mutuo con la banca; infatti la Compagnia è svizzera. Mentre la nave non sai mai se arriva, perché Pantelleria è un’isola senza porto. Ci possono attraccare in sicurezza solo le zattere, come in Polinesia. L’unico modo per andarsene è a nuoto, sperando di incrociare una carretta del mare nel Canale di Sicilia, così ti dà un passaggio. E’ un’isola dove non puoi neanche nascere perché, taglia e taglia, l’ospedale è diventato una tenda della Croce Rossa. I bambini non ci nascono più, hanno paura. E sei stai male di notte l’elicottero arriva da Lampedusa. Parte già con i fiori preparati, tanto non arriva mica in tempo. E il porto lo hanno fatto fare a Ravenna, ci hanno speso miliardi, è un buco nell’acqua. Sì, Pantelleria è un disastro, non c’è più niente. Hanno venduto anche gli asini, ne son rimasti quattro e li han messi in un museo in Sicilia. C’era un vino spettacolare, sembrava miele. Forse lo fanno con le api, anche perché non ci sono più vigneti, li hanno mangiati tutti i conigli. Ecco, l’isola fa conigli: a grappolo. Ma fa anche i vincoli: è tutto un fiorire di divieti, ne crescono ogni giorno, sembra una giungla. Non puoi fare più nulla, neanche usare il sole.
Pensate, un’isola che è un vulcano e non ha un impianto geotermico. C’è il sole tutti giorni e fanno l’energia con la nafta. Fanno l’uva passa nel forno, è una follia. Vendono il vino per tagliare quello degli altri, in Sicilia e in Piemonte. Qui ci sono case uniche i dammusi, fatti pietra su pietra, e li hanno venduti ai turisti. E adesso passano il tempo a fare i giardinieri, i guardiani, i servi delle pulizie. Un’isola che era un paradiso non produce più niente. Hanno spazzolato anche il mare, sono venuti tutti con l’aspirapolvere. Un’isola che non ha un pesce, non ha un pescatore, non ha un porto, dove scappa anche l’aeronautica, dove i turisti vengono sempre meno, anno dopo anno. Avevano le palme, gli erano rimaste solo quelle, e gliele ha fottute il punteruolo. Avevano dei risparmi, i vecchi, e vent’anni fa sono venute le finanziarie mafiose e non c’è rimasto niente. Non riescono neanche a dissalarsi l’acqua: ne fanno solo un po’, poi basta l’altra la raccolgono quando piove, come nel medioevo. E viene una nave cisterna perché altrimenti muoiono di sete.
Ma con quale faccia, mi chiedo, tornano a candidarsi gli ex sindaci. Ne viene uno anche da fuori, d’importazione, da Mazara. L’isola non produce più neanche un candidato, sono tutti riciclati. Alcuni non sanno neanche chiedere le tangenti, si fanno arrestare ogni volta che vengono eletti. Se potesse Pantelleria si metterebbe in ginocchio, a supplicare un candidato nuovo, onesto, pulito. Diamo un domani ai giovani di Pantelleria e non solo opportunità agli speculatori. Un domani di energia pulita, di agricoltura, di benessere di turismo e di dignità. Votate per voi. Votate il Movimento 5 Stelle."

M5S Pantelleria

Banda larga, accordo firmato Finanziamento da 126 milioni

Banda larga, accordo firmato Finanziamento da 126 milioni:
Stanziati 126 milioni di euro per una serie di bandi che permetteranno l'estensione della banda larga e ultra larga in tutta la Sicilia. Il progetto è rivolto sia alle famiglie che ai distretti produttivi.

Una legge per mettere un tetto agli stipendi dei manager

Una legge per mettere un tetto agli stipendi dei manager: Segnalazioni - Al via la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che metta un limite massimo agli stipendi dei dirigenti.

Un tetto agli stipendi dei top manager

L'ansia da prestazione

L'ansia da prestazione:
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"Olio di ricino a 5 Stelle”: Repubblica cancella articolo. Noi lo recuperiamo!

CLAMOROSA (ennesima) figuraccia di Repubblica.it!

Il quotidiano di De Benedetti pubblica in homepage l’articolo di Marco Bracconi dal titolo “Olio di ricino a 5 Stelle” per poi rimuoverlo dopo pochi minuti! Il motivo della “censura” è abbastanza palese.. Repubblica ha preso una cantonata clamorosa! Ecco cos’è successo:

La parlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Castelli, durante un intervento sulla TAV, riferendosi alle ditte in odor di mafia che inquinano gli appalti ha detto: "..io a questi attori sì che darei l’olio di ricino“. Il riferimento all’olio di ricino è una chiara risposta al collega della Lega Nord, Stefano Allasia, che precedentemente rivolgendosi ai manifestanti NO TAV aveva detto: “forse vi servirebbe un po’ di olio di ricino per capire“.

Repubblica e compagni non potevano farsi scappare un’occasione simile.. Una deputata dei 5 Stelle che parla di olio di ricino? Schiaffiamola subito in homepage e diciamo anche che si riferiva ai giornalisti! E così fecero..

Peccato che dopo pochi minuti e dopo aver probabilmente letto il resoconto stenografico, hanno immediatamente rimosso l’articolo!

Come spesso accade, però, la rete è più rapida della censura e l’articolo RIDICOLO di Bracconi che parla di olio di ricino da somministrare ai giornalisti è stato recuperato! Ecco il testo integrale:

--- Cara onorevole Castelli. Lei è una parlamentare della Repubblica, e come tale merita rispetto. E il rispetto si esprime in tanti modi. A volte, anche, ricordando a chi parla a vanvera il significato delle parole.

Così, a Lei che onorevolmente discetta in aula di olio di ricino da somministrare ai giornalisti, va ricordato che il suddetto olio vegetale, estratto dalla pianta del ricino e ottimo lubrificante, è servito qualche anno fa a seminare non il terrore, ma l’umiliazione. Non la violenza ma qualcosa di peggio, la denigrazione del corpo, delle sue funzioni e della sua proprietà: l’individuo.

A Lei, che onorevolmente motteggia sull’olio di ricino, ricevendo gli applausi dei suoi altrettanto onorevoli colleghi, va ricordato che l’olio di ricino era il regalo che alcuni baldi movimentisti recapitavano in casa alle persone per punirle di quel che erano. Nel modo più schifoso. Purgando fino alle sofferenze il corpo, per distruggere le idee.

Questo era il suo tanto onorevolemente evocato olio di ricino. E Le auguro, in tutta la sua vita, di vivere sempre in un Paese dove questa roba è scritta solo sui libri di storia, e non nei verbali di un Parlamento liberamente e democraticamente eletto.

Nell’attesa di meritare la Sua purga, e aspettando il momento in cui Lei avrà finalmente il potere per somministrarla, io provero’ intanto a vergognarmi un po’ al Suo posto. Esercizio che, glielo assicuro, non è affatto difficile. Marco Bracconi ----

Segnalato da TzeTze

Finanziamento ai partiti, stop del governo. Cinque Stelle: “E’ una legge truffa” - Il Fatto Quotidiano

Finanziamento ai partiti, stop del governo. Cinque Stelle: “E’ una legge truffa” - Il Fatto Quotidiano

Legge precedente del 2 gennaio 1997, n. 2

annuncio del 31 maggio 2013

il pdf del 31 maggio 2013

Riforma dei partiti e del finanziamento pubblico secondo il Partito democratico

ps: il 2x1000 si potra' e si deve lasciare allo stato, meglio che nient, altrimenti dovrai scegliere il partito a cui darlo, e quindi il voto segreto va a farsi benedire

I partiti contro i cittadini e le PMI

I partiti contro i cittadini e le PMI:
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"La partitocrazia getta di nuovo la maschera. Lo fa durante le votazioni al Senato sul decreto che sblocca il pagamento di 40 miliardi di debiti delle Pubbliche Amministrazione nei confronti delle imprese. Pdl, Pd, Scelta Civica, Lega, Sel hanno bocciato gli emendamenti anti-casta ed a favore delle piccole imprese presentati dal M5S. Il tutto è avvenuto in un clima surreale, con il delegato d'aula M5S Vincenzo Santangelo che ha denunciato i doppi voti dei "pianisti" tra questi il plurindagato Roberto Formigoni (Pdl). Bocciato l'emendamento che proponeva un "Fondo Rotativo per la concessione di finanziamenti agevolati alle piccole imprese". A favore 50 e 198 contrari (Pdl, Pd,Scelta Civica, Lega) 8 astenuti. Bocciato da Pd-Pdl-Scelta Civica-Lega-Sel anche l'emendamento che proponeva un fondo per il microcredito finanziato con le rinunce totali o parziali dei rimborsi elettorali (il M5S ha già rinunciato ai 42 milioni che gli sarebbero spettati). Bocciato anche l'emendamento che proponeva la "sospensione della riscossione nei confronti delle imprese creditrici della Pubblica Amministrazione". A favore solo il M5S contrari 195 senatori (Pdl-Pd-Lega-Scelta Civica) 8 astenuti. Se approvato le cartelle di Equitalia & Co. sarebbero state sospese temporaneamente per le aziende che ancora non hanno riscosso i propri crediti che vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione." M5S Senato

Controlliamo la bolletta di luce e gas da Android con l’app ufficiale di Eni

Controlliamo la bolletta di luce e gas da Android con l’app ufficiale di Eni:
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Anche ENI fa la sua parte nel “libero mercato” del Google Play Store, con un’applicazione che consente ai propri clienti di gestire buona parte dei servizi interattivi direttamente da smartphone.
L’accesso all’applicazione è limitato ai soli clienti ENI in possesso di username e password, una volte entrati si potrà accedere allo stato di attivazione della fornitura, gestire la procedura per la domiciliazione del conto, accedere allo storico dei pagamenti, leggere in tempo reale il proprio contatore e consultare lo storico ed altri utili servizi.
Da segnalare, nella sezione Bollette e pagamenti, la possibilità di richiedere la rateizzazione della bolletta di prossima emissione; inoltre, per chi ha intestata più di una fornitura, l’applicazione consente anche di selezionare il contatore di interesse e visualizzarne i consumi.
Le ultimi due funzioni, Consumi luce e Consumi gas, risultano infine piuttosto utili per tenere sotto controllo le proprie abitudini di consumo, è possibile infatti visualizzare, sotto forma di grafico, i consumi gas e luce degli ultimi due anni e confrontarne l’andamento rispetto ai consumi medi.
Se siete clienti ENI ed intendete provare Eni Gas e Luce, fateci sapere la vostra esperienza d’utilizzo.
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(Continua...)
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4 giugno 2013

Il pdmenoelle ha una parola sola

Il pdmenoelle ha una parola sola:
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"Vi ricordate? Ci hanno sfracassato il cervello con la Legge 21/2005, n. 270 (il PORCELLUM per intendersi) dicendoci che era da cambiare quanto prima. Giusto, e allora il bravo Roberto Giachetti del PD presenta il 13 maggio una proposta di legge dove è scritto:
Proposta di legge: GIACHETTI: "Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, e ripristino dell'efficacia delle disposizioni preesistenti". link: www.camera.it/leg17

Semplice ed immediata. I cofirmatari sono: 54 PD, 21 SEL, 4 Scelta Civica, 1 PDL e 1 Gruppo misto. Benissimo, altro che i fanfaroni del M5S che parlano, parlano e non concludono. Quelli del PD sembrano molto più pragmatici.
Ma come è andata a finire?
La discussione alla Camera dei Deputati avviene il 29 maggio (Atto 1/00053: link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo. Dopo l’intervento della Finocchiaro PD, di Violante PD e di Letta PD tutti i cofirmatari del PD, del PDL, Scelta Civica e Gruppo misto ritirano le loro firme.
Perché? Perché per il PD e il PDL la riforma della legge elettorale non è una priorità e si sono messi d’accordo per modificarla fra 18 mesi (nel frattempo Berlusconi ha dichiarato che a lui il PORCELLUM va bene così!).
Ma come è andata poi la votazione alla Camera? Audite audite...
415 voti contrari (tutto il PD tranne Giachetti, tutto il PDL, tutta la Lega, tutta Scelta Civica); 139 voti favorevoli (tutto M5S, tutta SEL, 1 del PD (Giachetti)". RGA GRO, Roma

su openpolis: Camera - votazione n. 1 (seduta n. 25 del 29/05/2013)