LG Nexus 5: nuova foto e conferme per la presentazione di domani:
Alcune ore fa un fortunato utente irlandese ha pubblicato su Twitter una foto che lo ritrae assieme al suo nuovo LG Nexus 5. Di quest’ultimo, come già detto, conosciamo ampiamente tutte le specifiche tecniche ed il design ma ancora manca all’appello ciò che attualmente incuriosisce gli utenti, ovvero la data di presentazione e di debutto sul mercato. Sempre lo stesso utente avrebbe dato conferme in merito.
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30 ottobre 2013
Voto palese, voto 5 Stelle
Voto palese, voto 5 Stelle:
La decadenza di Berlusconi sarà decisa con il voto palese come ha richiesto fin dal primo giorno il MoVimento 5 Stelle. La trasparenza è la nostra stella che illumina il buio e oggi si è accesa. L'incessante lavoro del M5S e gli ultimi due giorni di fiato sul collo in Parlamento sono serviti.
"Il MoVimento 5 Stelle è un movimento di cittadini che non sono disposti a mediare sul principio fondamentale della trasparenza. Il palazzo dove la politica prende le decisioni in nostro nome deve essere una casa di vetro, nel quale le segrete trame e le trattative oscure non possano più trovare dimora. Per questo, in Parlamento, abbiamo condotto fin dall'inizio una battaglia politica senza sconti contro il voto segreto. Il voto segreto, per un rappresentante del popolo, non può esistere. E' un controsenso, un ossimoro. Oggi abbiamo vinto: la giunta per il regolamento al Senato ha approvato la nostra interpretazione (7 voti contro 6) in base alla quale il voto, in una circostanza simile dove si valuta non tanto la persona ma la tutela dell'onorabilità delle istituzioni, non possa che essere palese. Solo ieri avevamo chiesto, in aula, che il voto sulla decadenza avvenisse già la prossima settimana. Inutile aspettare ancora e tenere un Paese come questo, già sull'orlo del baratro, appeso al filo di una decisione che paralizza questo Governo ormai da mesi, nell'attesa di sapere se resterà in piedi o se è destinato a cadere. Pdl e PdmenoL, uniti dall'abbraccio mortale le cui spire stanno soffocando il futuro, avevano votato ancora una volta no, con la scusa dell'attesa di una chiarificazione della giunta su questo punto del regolamento. Era stato il presidente Grasso a garantire che, non appena questa chiarificazione fosse arrivata, avrebbe immediatamente convocato una nuova capigruppo per decidere sulla calendarizzazione del voto. A questo punto non hanno più scuse, il regolamento è stato chiarito: grazie al M5S sarà voto palese! Quale scusa si inventeranno ora, e con quale faccia, per non votare immediatamente, già il prossimo martedì 5 novembre, sulla decadenza di Berlusconi?" M5S Senato
Vittoria! Voto palese!
La decadenza di Berlusconi sarà decisa con il voto palese come ha richiesto fin dal primo giorno il MoVimento 5 Stelle. La trasparenza è la nostra stella che illumina il buio e oggi si è accesa. L'incessante lavoro del M5S e gli ultimi due giorni di fiato sul collo in Parlamento sono serviti.
"Il MoVimento 5 Stelle è un movimento di cittadini che non sono disposti a mediare sul principio fondamentale della trasparenza. Il palazzo dove la politica prende le decisioni in nostro nome deve essere una casa di vetro, nel quale le segrete trame e le trattative oscure non possano più trovare dimora. Per questo, in Parlamento, abbiamo condotto fin dall'inizio una battaglia politica senza sconti contro il voto segreto. Il voto segreto, per un rappresentante del popolo, non può esistere. E' un controsenso, un ossimoro. Oggi abbiamo vinto: la giunta per il regolamento al Senato ha approvato la nostra interpretazione (7 voti contro 6) in base alla quale il voto, in una circostanza simile dove si valuta non tanto la persona ma la tutela dell'onorabilità delle istituzioni, non possa che essere palese. Solo ieri avevamo chiesto, in aula, che il voto sulla decadenza avvenisse già la prossima settimana. Inutile aspettare ancora e tenere un Paese come questo, già sull'orlo del baratro, appeso al filo di una decisione che paralizza questo Governo ormai da mesi, nell'attesa di sapere se resterà in piedi o se è destinato a cadere. Pdl e PdmenoL, uniti dall'abbraccio mortale le cui spire stanno soffocando il futuro, avevano votato ancora una volta no, con la scusa dell'attesa di una chiarificazione della giunta su questo punto del regolamento. Era stato il presidente Grasso a garantire che, non appena questa chiarificazione fosse arrivata, avrebbe immediatamente convocato una nuova capigruppo per decidere sulla calendarizzazione del voto. A questo punto non hanno più scuse, il regolamento è stato chiarito: grazie al M5S sarà voto palese! Quale scusa si inventeranno ora, e con quale faccia, per non votare immediatamente, già il prossimo martedì 5 novembre, sulla decadenza di Berlusconi?" M5S Senato
Google+ festeggia 540 milioni di utenti con tante novità
Google+ festeggia 540 milioni di utenti con tante novità: Google ha comunicato i buoni risultati di Google+ e ha annunciato molte novità.
I vitalizi d’oro dei partiti in Lombardia: 620.000 euro al mese
I vitalizi d’oro dei partiti in Lombardia: 620.000 euro al mese:
"Maxirendite per 221 ex consiglieri regionali lombardi ottenuti grazie a versamenti irrisori: in qualche caso un contributo di 27mila euro ne ha fruttati 492mila 395. Il record: 6mila 300 euro al mese percepiti dal 2005". La denuncia del Movimento 5 Stelle, ripresa dalla stampa, ha sollevato un polverone in Lombardia. Ben 221 ex consiglieri di tutti i partiti transitati in regione, in cambio di contributi spesso irrisori versati si sono garantiti vitalizi d’oro. Persone che fino alla scorsa legislatura hanno potuto maturare la pensione anche solo dopo due anni e mezzo di carica, per prenderla raggiunti i sessant’anni di età. Una pensione alla quale si aggiunge il vitalizio mensile che costa alle casse regionali ogni mese 620.412,36 euro. Entro il 10 ottobre scorso l’amministrazione regionale avrebbe dovuto decurtare i vitalizi rendendoli almeno proporzionali ai contributi versati, ma al tavolo di lavoro si parla solo di una riduzione del 10%. Il M5S Lombardia, come da mandato elettorale, chiede la piena trasparenza dell’amministrazione e l’eliminazione di tutti gli indecenti privilegi che i partiti si sono assegnati." M5S Lombardia
"Maxirendite per 221 ex consiglieri regionali lombardi ottenuti grazie a versamenti irrisori: in qualche caso un contributo di 27mila euro ne ha fruttati 492mila 395. Il record: 6mila 300 euro al mese percepiti dal 2005". La denuncia del Movimento 5 Stelle, ripresa dalla stampa, ha sollevato un polverone in Lombardia. Ben 221 ex consiglieri di tutti i partiti transitati in regione, in cambio di contributi spesso irrisori versati si sono garantiti vitalizi d’oro. Persone che fino alla scorsa legislatura hanno potuto maturare la pensione anche solo dopo due anni e mezzo di carica, per prenderla raggiunti i sessant’anni di età. Una pensione alla quale si aggiunge il vitalizio mensile che costa alle casse regionali ogni mese 620.412,36 euro. Entro il 10 ottobre scorso l’amministrazione regionale avrebbe dovuto decurtare i vitalizi rendendoli almeno proporzionali ai contributi versati, ma al tavolo di lavoro si parla solo di una riduzione del 10%. Il M5S Lombardia, come da mandato elettorale, chiede la piena trasparenza dell’amministrazione e l’eliminazione di tutti gli indecenti privilegi che i partiti si sono assegnati." M5S Lombardia
Siragusa: “Venturino vergognoso” La replica: “M5S ha fatto accordi”
Siragusa: “Venturino vergognoso” La replica: “M5S ha fatto accordi”:
“In risposta all’intervento dell’onorevole o cittadino, scelga lui, Salvatore Siragusa ricordo al collega che questa vice presidenza, cosi’ come la presidenza della commissione ambiente retta da Giampiero Trizzino e le altre cariche ottenute dal Movimento in seno al parlamento regionale, sono il frutto di incontri e trattative ed accordi con il Governo Crocetta e le altre forze politiche e non frutto di un miracolo”.
A dichiararlo è il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino che replica alle esternazioni del parlamentare M5S Salvatore Siragusa rese nel corso della seduta d’aula di ieri. Dal Movimento è arrivata in Aula la stoccata al vice presidente dell’Ars, per bocca di Salvatore Siragusa, che ha definito l’ex Cinquestelle, vice presidente dell’Ars, “la vergogna e il più grande errore del Movimento”.
”Ricordo al collega Siragusa, che la vice presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana è rimasta aperta alle istanze dei territori e delle forze politiche che rappresentano l’isola, senza pregiudizio e distinzione di idee e colori – dice – Anche all’indomani della mia cacciata dall’M5S questa vice presidenza è sempre stata disponibile a tutti ed in particolar modo all’onorevole Siragusa che dovrebbe saperlo e ricordarlo. Quando ho sollevato delle perplessità, oggi più attuali che mai, sono stato gentilmente messo alla porta, con la consapevolezza che altri colleghi e l’onorevole Siragusa dovrebbe ricordarlo, la pensavano come me, ma hanno preferito non esprimerlo per timore del giudizio della base”.
”I cittadini della cosiddetta base – prosegue – vanno semplicemente informati in maniera chiara ed obiettiva e non indirizzati dall’alto come nel caso della reintegra dell’indennità di esercizio del mandato di oltre 3.100 euro (come leggo su Repubblica) avvenuta senza clamori ma contravvenendo alle promesse di campagna elettorale. I cittadini della base andavano anche informati dello sfacelo che sarebbe derivato dalla caduta di un Governo, quello Crocetta, che nel bene e nel male si trova alla vigilia della presentazione dello strumento finanziario, strumento senza il quale piomberemmo nel baratro, con servizi e progetti che sarebbero congelati, dai diversamente abili ai precari, dalla infrastrutture alla programmazione europea”.
“Chiaro è invece – conclude – che si è preferito disinformare i cittadini per fini propagandistici, come propagandistiche sono le dichiarazioni d’aula in cui si inneggia alle difficoltà dei precari dato che i pentastellati sono stati i primi a non fare la sponda politica a due Ddl da me proposti, che ad invarianza di bilancio prospettano una soluzione di stabilizzazione, frutto del lavoro concertato con legali, tecnici ed esperti del lavoro”.
Crocetta resta, ma la mozione M5S raccoglie molti voti. Cancelleri: “Deputati incollati alle poltrone”
Crocetta resta, ma la mozione M5S raccoglie molti voti. Cancelleri: “Deputati incollati alle poltrone”:
Crocetta resta al suo posto. Sala d’Ercole boccia la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e riconsegna le chiavi del motore della Sicilia al governatore. Non è stata, però, una promozione a pieni voti per il presidente della “rivoluzione”. L’atto dei Cinquestelle ha toccato quota 31 volti (contro 46), un segnale di cui il presidente non potrà non tenere conto in futuro, specie se se considera che anche parecchi di coloro che hanno votato contro la mozione hanno avuto molto da ridire sull’operato del governo.
“Non ci illudevamo troppo – afferma Cancelleri – che la mozione potesse passare, ma l’atto ha avuto il grande merito di fare chiarezza in Aula”.
I parlamentari del Movimento 5 Stelle commentano con serenità il dopo mozione di sfiducia a Crocetta, che “ha fatto gettare la maschera a parecchi parlamentari”.
“Da ora in poi – dice Cancelleri – chi ha votato contro la mozione non avrà il diritto a lamentarsi. A chiunque, da domani, verrà in Aula a criticare il governo, ricorderemo che, nel momento in cui si poteva fare qualcosa, era assente”.
Per i parlamentari Cinquestelle la vera ragione della bocciatura della mozione non sta nell’operato del governo, ma nella volontà di conservare il posto da parte dei deputati, che “profumano della colla con cui si sono incollati alle poltrone”.
Dal Movimento è arrivata in Aula anche una stoccata a Venturino, per bocca di Salvatore Siragusa, che ha definito l’ex Cinquestelle, vice presidente dell’Ars, “la vergogna e il più grande errore del Movimento”.
L’intervento di Siragusa è arrivato in replica a quello di Venturino, che contro il Movimento aveva dato il là ad una Filippica, a suon di “demagoghi” e “populisti”.
E’ stato lunghissimo il giorno anti-Crocetta, iniziato a ridosso dell’ora di pranzo e culminato dopo le 21 con il voto finale.
A turno i parlamentari Cinquestelle e gli altri deputati che hanno votato la mozione hanno rimproverato a Crocetta la pochezza di risultati a fronte di mirabolanti annunci sempre smentiti dai fatti. Per il Movimento Cinquestelle hanno parlato in Aula, oltre a Cancelleri, Francesco Cappello, Angela Foti, Stefano Zito, Valentina Palmeri e Valentina Zafarana.
Unico il denominatore comune degli interventi: la pochezza degli atti governativi a fronte di enormi richieste sul fronte occupazionale, sociale e sanitario.
Cancelleri ha scomodato Oliver Cromwell per chiedere al governo “in nome di Dio” di andare a casa e di mettere fine all’esperienza di una “maggioranza costruita a tavolino, con la squadretta“.
Crocetta resta al suo posto. Sala d’Ercole boccia la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e riconsegna le chiavi del motore della Sicilia al governatore. Non è stata, però, una promozione a pieni voti per il presidente della “rivoluzione”. L’atto dei Cinquestelle ha toccato quota 31 volti (contro 46), un segnale di cui il presidente non potrà non tenere conto in futuro, specie se se considera che anche parecchi di coloro che hanno votato contro la mozione hanno avuto molto da ridire sull’operato del governo.
“Non ci illudevamo troppo – afferma Cancelleri – che la mozione potesse passare, ma l’atto ha avuto il grande merito di fare chiarezza in Aula”.
I parlamentari del Movimento 5 Stelle commentano con serenità il dopo mozione di sfiducia a Crocetta, che “ha fatto gettare la maschera a parecchi parlamentari”.
“Da ora in poi – dice Cancelleri – chi ha votato contro la mozione non avrà il diritto a lamentarsi. A chiunque, da domani, verrà in Aula a criticare il governo, ricorderemo che, nel momento in cui si poteva fare qualcosa, era assente”.
Per i parlamentari Cinquestelle la vera ragione della bocciatura della mozione non sta nell’operato del governo, ma nella volontà di conservare il posto da parte dei deputati, che “profumano della colla con cui si sono incollati alle poltrone”.
Dal Movimento è arrivata in Aula anche una stoccata a Venturino, per bocca di Salvatore Siragusa, che ha definito l’ex Cinquestelle, vice presidente dell’Ars, “la vergogna e il più grande errore del Movimento”.
L’intervento di Siragusa è arrivato in replica a quello di Venturino, che contro il Movimento aveva dato il là ad una Filippica, a suon di “demagoghi” e “populisti”.
E’ stato lunghissimo il giorno anti-Crocetta, iniziato a ridosso dell’ora di pranzo e culminato dopo le 21 con il voto finale.
A turno i parlamentari Cinquestelle e gli altri deputati che hanno votato la mozione hanno rimproverato a Crocetta la pochezza di risultati a fronte di mirabolanti annunci sempre smentiti dai fatti. Per il Movimento Cinquestelle hanno parlato in Aula, oltre a Cancelleri, Francesco Cappello, Angela Foti, Stefano Zito, Valentina Palmeri e Valentina Zafarana.
Unico il denominatore comune degli interventi: la pochezza degli atti governativi a fronte di enormi richieste sul fronte occupazionale, sociale e sanitario.
Cancelleri ha scomodato Oliver Cromwell per chiedere al governo “in nome di Dio” di andare a casa e di mettere fine all’esperienza di una “maggioranza costruita a tavolino, con la squadretta“.
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iPhone 5S con scarsa autonomia, è una partita difettosa
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