8 gennaio 2014

#Cancellieridimettiti, Paola Taverna sulla mozione di sfiducia in Senato - video

#Cancellieridimettiti, Paola Taverna sulla mozione di sfiducia in Senato - video:

Mercoledì 8 gennaio 2013: oltre due mesi fa il MoVimento 5 Stelle ha chiesto la calendarizzazione anche al Senato della mozione di sfiducia del Ministro Anna Maria Cancellieri. Su questo tema il segretario del PD Matteo Renzi, a suo tempo, aveva espresso chiaramente il suo pensiero: "Se fossi in parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni"

Come spesso accade i fatti non hanno coinciso con le parole. Ecco perchè oggi il MoVimento 5 Stelle, attraverso il suo capogruppo al Senato Paola Taverna ha chiesto nuovamente la calendarizzazione della mozione di sfiducia. Ecco il il suo intervento.

Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,
Il gruppo Parlamentare Movimento 5 stelle non ha votato il Calendario dei lavori approvato a maggioranza dalla odierna Conferenza dei Capigruppo.
È infatti dal 5 novembre 2013 che abbiamo presentato una mozione di sfiducia individuale al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. E siamo, dopo 2 mesi, a chiederne ancora la calendarizzazione.

Signor Presidente, nel caso in cui un Gruppo Parlamentare di opposizione richieda la verifica del rapporto fiduciario tra Parlamento e Governo, ovvero tra Camere e singoli Ministri, le Camere hanno l'obbligo costituzionale di "risolverlo". E non accogliere una tale richiesta, formulata dal Movimento di cittadini che ha ottenuto il maggior numero di voti alle ultimi elezioni politiche, significa porsi al di fuori del regime democratico e parlamentare.

Del resto le motivazioni sono di natura costituzionale, in forza del mancato rispetto della dignità e della onorabilità pubblica del Ministro della Giustizia, a cui si aggiungono indulti mascherati, utili solo ai mafiosi, stupratori, assassini... ad ogni modo delinquenti abituali. Vi ricorda qualcuno?

A questo voglia aggiungersi la difficile comprensione di quali siano i veri rapporti tra il nuovo segretario del PD e il partito stesso che egli dice di rappresentare.
Facciamo qualche piccola citazione:
"Non e' un problema di avviso di garanzia, che non e' una sentenza di condanna, ma il ministro ha perduto quel prestigio e quella autorevolezza che sono condizioni necessarie alla funzione di ministro della Giustizia".

"Il prefetto Cancellieri sa che ci sono dei momenti in cui si fa un servizio alle istituzioni se si fa un passo indietro, con le dimissioni prima che si arrivi al voto".
(l'abbiamo consigliato anche noi a qualcun'altro).

"Spero che prevalga il buonsenso, oggi Cancellieri ha perduto quel prestigio e autorevolezza che le rimangono dal punto di vista personale ma nella sua funzione non più".

"Se fossi in parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni".

Era il 19 novembre 2013. E queste erano le dichiarazioni di Matteo Renzi, allora Sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Partito Democratico. Oggi, segretario del partito che è azionista di maggioranza di questo patetico esecutivo.
La Dottoressa Cancellieri è ancora Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana, ed è attivissima nel proporre iniziative. Partiamo dall'argomento emergenza carceraria. Al posto di venire a relazionarci sull'attuazione di un Piano che avrebbe dovuto risolvere strutturalmente il problema e che finora, a fronte di investimenti multimilionari non ha partorito neanche un nuovo posto in due anni, ci sottopone un decreto vergognoso.
Qualcuno lo ha battezzato "decreto svuota-carceri". Sarebbe più corretto chiamarlo " indulto mascherato". Al posto di intervenire sulle fattispecie minori, statisticamente più frequenti e socialmente meno pericolose, si vuole far passare la liberazione anticipata speciale di mafiosi, violentatori e assassini come la soluzione giusta per risolvere i problemi penitenziari ed evitare ulteriori condanne da parte di Strasburgo.

Nel frattempo vuole estendere l'utilizzo del braccialetto elettronico convenzionato con Telecom (dove "casualmente" lavora anche suo figlio), grazie a un contratto da lei rinnovato quando era Ministro dell'Interno dello scorso esecutivo. Finora applicato a meno di 20 reclusi in tutto, dal 2001 a oggi ha divorato oltre 120 milioni di euro dello Stato.

Il segretario del PD Matteo Renzi non fa altro che passare da un talk show all'altro chiedendoci dialogo. Bene: cominci a farci vedere se riesce a dialogare ancora con il resto del suo partito, se è disposto ad essere coerente con quanto ha detto meno di due mesi fa. Solo per capire se il PD all'interno delle istituzioni risponda a quanto chiede il Segretario o a quanto chiede il premier.

Visto che, ormai, non si sa più con chi dovremmo parlare in questa Repubblica. Per parlare con il Capo dell'esecutivo bisogna sentire il Presidente della Repubblica e non il primo ministro. E per sapere qual è la posizione del Partito Democratico con chi bisogna parlare? Con il Primo Ministro o con il Segretario? O vogliamo continuare a giocare al ping pong di responsabilità?

Pertanto richiediamo formalmente e nuovamente di calendarizzare domani, giovedì 09 gennaio, la mozione di sfiducia individuale al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
Il Partito Democratico e le squadre renziane al suo interno non possono non accogliere questa richiesta per dimostrare nei fatti, e non soltanto con la propaganda, coerenza e dignità.

Molto presto dovremo affrontare provvedimenti di importanza fondamentale per l'Italia intera, come la legge elettorale e il finanziamento pubblico ai partiti. Noi vogliamo sapere con un voto, qui e adesso, se la coalizione che governa questo Paese è quella composta da Letta e Alfano seduti al banco del Governo, o quella tra Renzi e Berlusconi seduti al tavolo di Arcore.

Il MoVimento 5 Stelle ha sempre dimostrato la sua coerenza in questi mesi. Dimostrate agli italiani, con questo voto, Voi chi siete.

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Chi paga il caos della TARES?

Chi paga il caos della TARES?:
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"A pochi giorni dalla scadenza della TARES i cittadini italiani non sanno nemmeno quanto devono pagare. L'artefice principale del "caos Tares" è il governo che ha cambiato mille volte idea sulla gestione dell'imposta. La Tares è suddivisa in due voci distinte: la tassa rifiuti di competenza degli enti locali ed il tributo per i servizi indivisibili che va allo Stato. Il decreto "Imu-2" consentiva ai Comuni la possibilità di applicare anche per il 2013 la Tarsu e la Tia utilizzate nel 2012. Facoltà che molti comuni avevano colto con favore per non vessare ulteriormente i cittadini già tartassati oltre misura. Il Governo però ha preteso il pagamento della maggiorazione di competenza statale (0,30 euro a mq) costringendo i Comuni alla predisposizione e l'invio ai contribuenti del modello di pagamento, F24 o bollettino postale. Il costo più alto lo pagano i cittadini. Lo Statuto del Contribuente (art.3) stabilisce che le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore. Quindi molti potrebbero decidere di non pagare semplicemente perchè stanno ricevendo il bollettino con i calcoli dela Tares praticamente a ridosso della scadenza stabilita il prossimo 24 gennaio." Carla Ruocco, M5S Camera

SHOCK: BERLUSCONI CI PROVA CON DI BATTISTA!

SHOCK: BERLUSCONI CI PROVA CON DI BATTISTA!:
Fonte: "
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Incredibile denuncia del deputato 5 Stelle. I parlamentari di Forza Italia gli si sono avvicinati. Questo è il suo racconto, pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale.


Nell'ultimo mese alcuni deputati di Forza Italia mi si sono avvicinati con frasi del genere: «al presidente piacerebbe incontrarti», «lui stima alcuni di voi, tra questi ci sei tu», «i comunisti sono ancora ovunque, dobbiamo sconfiggerli». Le mie risposte (ho anche alcuni sms) sono state: «ringrazia l'ex-senatore per la sua stima ma digli che, dopo aver espletato al meglio i servizi sociali, può godersi i nipoti», «i comunisti non ci sono più, ci siete voi che siete uguali al PD e starete all'opposizione perché noi si va a governare», «sei matta! A Palazzo Grazioli? A parte che non ho nulla da dire all'ex-senatore e poi pensa se mi scattassero una foto? Si parla in Parlamento (chiaramente non con i condannati, quelli li convoca solo il Quirinale), non nei palazzi».




A quest'ultima risposta ho anche ricevuto una replica: «noi siamo capaci di farti entrare a Palazzo Grazioli senza che nessuno se ne accorga». «Come no? - ho risposto io - come con quel bischero di Renzi, l'avete invitato ad Arcore, la faina ha anche accettato e voi gli avete fatto trovare i fotografi fuori». Perché vi racconto tutto questo? Per la trasparenza ovviamente, ma perché occorre, una volta per tutte, capire cos'è il M5S. Il M5S non prende per il culo i cittadini, non risponde alla fuffa propagandistica con ulteriore fuffa propagandistica, non parla di accordi, inciuci, leggi elettorali nè a Palazzo Grazioli nè a Palazzo Vecchio. Il M5S vuole cambiare radicalmente questa maniera di trattare i cittadini come spettatori di uno show indecoroso. Il M5S sputtana se necessario, lo fa con il PD e le sue metastasi e con B. e le sue "offerte che non si possono rifiutare" tranne se sei onesto! Sapete perché ci sbattiamo, ci creiamo nemici, evitiamo di entrare nei giochetti televisivi, nelle sceneggiate delle 3 proposte? Perché vogliamo cambiare interamente questo sistema, perché con i mafioncelli o gli amici dei mafioncelli (vedi Faraone, uomo forte di Renzi, il quale si accomodò nel salotto di Agostino Pizzuto, custode dell'arsenale della famiglia del quartiere San Lorenzo-Resuttana di Palermo) non vogliamo fare accordi figuriamoci fingere di farli per lobotomizzare un po' di italiani. Non prendiamo in giro i cittadini giocando "partite a scacchi" o dando "botte mediatiche". Questo l'hanno fatto per 60 anni i partiti e guardate come siamo ridotti. Volete questo? Non credo, altrimenti non avreste urlato in centinaia di migliaia quel "tutti a casa" a San Giovanni che rimbomba ancora nei nostri cuori. E soprattutto se volevate questo bastava votare PD o PDL, sono bravissimi a giocare a scacchi fingendo che cambi tutto senza che cambi nulla. Tutto questo discorso si basa sulla fiducia nel popolo italiano. C'è chi pensa che gli italiani siano un popolo di lobotomizzati da fregare con illusioni ottiche o con "la mossa del cavallo fiorentino" e chi crede nelle persone. Noi abbiamo una fede indiscussa nei cittadini italiani, anche in quelli disinformati, anche in quelli che pensano che il PD, sotto sotto, sia meglio di Forza Italia. E sapete perché? Perché un tempo anche noi eravamo disinformati, eravamo fuscelli nelle tempeste partitocratiche, eravamo sudditi. Oggi non lo siamo più e sappiamo che (non sempre, ma ora sì) l'intransigenza è un valore. I cittadini onesti sanno di cosa sto parlando. Con certa gente non dobbiamo avere nulla a che fare, saremo solo complici della loro fuffa. E chissenefrega se dovremo stare mesi (come sulla balla della fiducia al governo Bersani) a spiegare le nostre ragioni. Se entri nei loro giochi sei fottuto, senza accorgertene diventi come loro. Noi abbiamo una credibilità che nessuno di loro può vantare e su questa credibilità ci giocheremo il tutto per tutto alle prossime elezioni. Al voto, con il mattarellum! Vi voglio bene.

7 gennaio 2014

Abbonamenti 2014: studia con il Fatto Quotidiano - Il Fatto Quotidiano

Abbonamenti 2014: studia con il Fatto Quotidiano - Il Fatto Quotidiano

3 Italia svela i segreti di Bip Mobile: epilogo scontato

3 Italia svela i segreti di Bip Mobile: epilogo scontato: 3 Italia si difende dalle accuse di Bip Mobile: a maggio 2013 l'operatore mobile virtuale era già insolvente. Intanto oggi vi sarà l'incontro presso l'AGCOM per gestire questa fase di liquidazione.

Legge elettorale e pagliacci, di Luigi Di Maio

Legge elettorale e pagliacci, di Luigi Di Maio:
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"In questi giorni mi stanno arrivando decine di email sulla Legge elettorale (vi leggo sempre), che sostengono che il Mattarellum del 1993 sia incostituzionale perché prevede il 25% di seggi eletti senza preferenze. E per questa ragione (che è un'illazione), la linea del MoVimento 5 Stelle non regge. Ergo, dobbiamo "aprirci" alle proposte del Sindaco più assenteista di Italia.

Giusto per la cronaca, c'è anche da dire che quelle che "l'assenteista" chiama "proposte", sono semplicemente la copia degli ordini del giorno discussi e arenati dalla Finocchiaro (Pd) per 27 sedute in commissione al Senato. Sono agli atti da 5 mesi.

Sarebbe il caso di ricordarlo a chi sostiene che "dobbiamo-andare-a-vedere-le-carte". La verità è che in questo Paese anche la stampa ha una memoria di 3 minuti (a parte alcune eccezioni che non fanno che confermare la regola).

Detto questo, non so se in queste feste insieme a Tabù e Trivial Pursuit, abbiano venduto anche "l'Allegro Costituzionalista" o "Costituzionalopoly (versione aggiornata con Giuliano Amato)", ma stando a questa curiosa logica secondo cui il Mattarellum è incostituzionale "perché la Corte ha dichiarato illegittime le liste bloccate del Porcellum", allora c'è da dire che tutte e tre le proposte (copiate) del Sindaco fiorentino PD (condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti) sono già da ritenersi di per se incostituzionali. Infatti tutte e tre prevedono un premio di maggioranza (anche questo bocciato ex aequo dalla Corte, nel Porcellum). Sempre seguendo la logica dell'"Allegro Costituzionalista".

E sarebbero da dichiarare incostituzionali praticamente tutte le leggi elettorali delle regioni italiane, in quanto TUTTE prevedono i cosiddetti "listini bloccati del Presidente" senza preferenze. E sarebbero da "attenzionare" anche le leggi elettorali per i Sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, che hanno premi di maggioranza abnormi.

Dunque, seguendo ancora questa logica, dopo aver falciato tutte le legge elettorali d'Italia, con cui abbiamo votato negli ultimi 20 anni a tutti i livelli, dovremo poi dedurre che l'unica Legge elettorale costituzionalmente valida è quella fuoriuscita dalla sentenza della Corte Costituzionale: sia perché è un proporzionale puro con preferenze, sia perché l'hanno scritta (di fatto) i giudici della Corte Costituzionale. OK...A CHI TOCCA LANCIARE I DADI?

SE INVECE VOGLIAMO RAGIONARE SENZA FARE PIROETTE, andrebbe solo ricordato perché stiamo sostenendo il Mattarellum. E basta: il MoVimento 5 Stelle vuole tornare alle elezioni il prima possibile. Ci vuole tornare con la legge elettorale "Mattarella" detta "Mattarellum", quella del 1993 (senza modifiche "ad personam"). Perché è l'ultima legge elettorale votata da un Parlamento legittimo (non crediamo sia la migliore, infatti noi ne avevamo presentato un'altra, forse l'unica costituzionale: proporzionale puro con preferenze positive e negative).

E RICORDO A TUTTI che se la sentenza della Corte sul porcellum fosse uscita prima delle elezioni di febbraio 2013, molti parlamentari (SEL, PD e CD) non sarebbero stati neanche eletti e tanti altri (anche del MoVimento 5 Stelle) invece siederebbero in Parlamento, invece di risultare "non eletti".

E qualcuno ha anche il coraggio di dire che un Parlamento in queste condizioni possa votare una NUOVA legge elettorale? Bhe ci vuole fegato. Figurarsi poi chi ha il coraggio di dire che questo Parlamento deve modificare la Costituzione...(criminale).

Il nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum potrà decidere di fare una nuova Legge elettorale o addirittura di metterla in Costituzione, così che possa essere modificata con i due terzi dell'Aula e non a colpi di maggioranza. Il nuovo Parlamento potrà decidere quello che vuole, sarà pienamente legittimato se eletto con una Legge precedente all'era porcellum.

Ma per ora dobbiamo fermare questo "vulnus" che sta infettando il nostro ordinamento. Questo Parlamento meno cose vota meglio è. E' moralmente illegittimo perchè composto in maniera alterata. Ripristiniamo il Mattarellum e stacchiamo la spina.
#tuttiacasa (inclusi noi)" Luigi Di Maio, M5S Camera

Il "Disco per l'estate" degli intoccabili Equitalia

Il "Disco per l'estate" degli intoccabili Equitalia: discoestate.png

Ve lo eravate mai chiesto? Eppure era scontato, vivendo in Italia: mentre da una parte Equitalia vessa i cittadini, mentre con la scusa dell'"evasione fiscale" toglie il pane di bocca alle vecchiette, l'appartamentino alle famiglie e i macchinari alle aziende, dall'altra parte esiste una lista di intoccabili che MAi riceveranno cartelle esattoriali e di cui Equitalia è obbligata a disinteressarsi.

Il file esiste da anni e viene chiamato, nel gergo degli addetti Equitalia, "Disco per l'estate", essendo conservato addirittura su CD.

Oggi è il Corriere a scoprire il verminaio (Repubblica tace, neppure una riga, come nella sua tradizione di disinformazione governativa).
Lo scandalo dei dossier conservati nell'archivio del commercialista-faccendiere Paolo Oliverio svela l'ennesima matassa di rapporti tra colletti bianchi, imprenditori, uomini della casta di palazzo, divise sporche, 007 e persino uomini di chiesa.


Il compito di Oliverio era spingere per sospendere la cartelle esattoriali dei soliti noti. Si chiamano "sospensioni fittizie" e si possono fare, determinare con una password che solo i dirigenti di Equitalia hanno. In pratica viene fermato il processo tributario e la lavorazione delle cartelle esattoriali che scaturiscono dall'accertamento.

Nel "Disco per l'estate" ci sono solo qualche centinaio di nomi tra i favoriti illustri dal Fisco, tra coloro che si sono visti sospendere le cartelle, ma 
in realtà in totale i beneficiati sono qualche migliaio. Speriamo ora che vengano incrociati i nomi di questi con il file delle sospensioni fittizie e con il database Equitalia.

La misura è colma. Cos'altro deve succedere perché ci si renda conto che Equitalia va chiusa e che bisogna ridefinire tutto il sistema della riscossione tributaria? Oltre ad essere uno strumento vessatorio nei confronti dei comuni cittadini, il carrozzone mangiasoldi guidato dall'ineffabile Attilio Befera è un verminaio di interessi inconfessabili a cavallo tra politica, economia, mafia e pezzi di Stato che tramano nell'ombra.

Il M5S sta preparando un atto ispettivo per chiedere conto al Governo di questa situazione. Cosa fa il MEF? Saccomanni dorme?
 Il Ministero dell'Economia deve rispondere. In particolare, vogliamo sapere com'è possibile che Equitalia possa imperversare a piacimento tra i cittadini che non contano nulla (e spesso devono allo Stato cifre irrisorie) mentre i "pezzi da 90" vengono lasciati a cantarsela in santa pace.
Nel disco per l'estate, appunto.

4 gennaio 2014

Bitspin, creatore di Timely, entra a far parte di Google

Bitspin, creatore di Timely, entra a far parte di Google:
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Se dicessimo Bitspin, probabilmente nessuno di voi capirebbe di chi stiamo parlando, ma tirando in mezzo Timely le cose si semplificheranno di certo: quest’ultima è infatti la miglior sveglia disponibile per Android. Punto.
Bitspin non è altro che una piccola software house con sede a Zurigo, in Svizzera, il cui scopo è “creare nuove app e servizi, con una particolare attenzione alla user experience e al design“, una descrizione che ben si adatta anche a Timely, che è stata recentemente scelta proprio da Google tra le app con il miglior design.
È quindi con grande gioia che Bitspin annuncia di essere entrato a far parte della grande famiglia di Google. I dettagli dell’acquisizione non sono noti, ma gli sviluppatori fanno sapere che Timely continuerà a funzionare come sempre e che loro continueranno a fare ciò che hanno sempre fatto: “costruire grandi prodotti”.
Vedremo quindi quali saranno i frutti dell’accordo in futuro, ma di certo non ci dispiace che un team così attento al design sia entrato a far parte di Google, anche perché le stesse app di BigG non sempre sono attente proprio ad ogni dettaglio.