9 dicembre 2013

Snapdragon 410 è il primo chip Qualcomm LTE a 64-bit

Snapdragon 410 è il primo chip Qualcomm LTE a 64-bit:
snapdragon
Qualcomm scopre un altro tassello importante e svela il suo System-on-Chip Snapdragon 410, il suo primo in assoluto a 64-bit, ideato con processo produttivo a 28nm come per tutta l’ultima generazione. Disponibile agli OEM dalla prima metà del 2014, il SoC integra la GPU Adreno 306 e permetterà di gestire un quantitativo anche maggiore di RAM oltre l’attuale limite di 3GB, non da meno anche il comparto multimediale con supporto garantito per sensori fotografici di risoluzione pari a 13 Mp.
Completo anche nella connettività, il nuovo SoC Snapdragon 410 vanta anche il modulo LTE e supporto per le reti 3G e GSM su tutte le bande. A sorpresa questo primo chip Qualcomm a 64-bit non sarà destinato alla fascia top class, bensì ai dispositivi mobile entry-level (intorno ai 150$) sia Android che Windows Phone e Firefox OS. Nessuna indiscrezione su numero e frequenza dei cores in questo frangente, aggiorneremo quanto prima non appena verrano divulgate nuove informazioni su questo SoC, a pochi mesi dal debutto del chip Apple A7 a 64-bit tanto criticato proprio dalla stessa Qualcomm | Il chip Apple A7 a 64 bit è una trovata di marketing, Qualcomm all’attacco |.

Sicilia, stretta ai giornali online: schedare i commentatori per avere i contributi - Il Fatto Quotidiano

Sicilia, stretta ai giornali online: schedare i commentatori per avere i contributi - Il Fatto Quotidiano

ndr: a che posizione era l'italia sulla liberta' di stampa? :)

Passaparola - La svendita della Banca d'Italia - Lucio di Gaetano

Passaparola - La svendita della Banca d'Italia - Lucio di Gaetano:
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(05:00)
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"Le quote della Banca di Italia che dovevano passare allo Stato potranno essere vendute e potranno essere vendute a soggetti stranieri purché comunitari.
Insomma, viviamo già oggi in un Paese che conta poco nel sistema europeo delle banche centrali, immaginate quanto potrà contare se la sua banca centrale sarà di proprietà degli stranieri!" Lucio Di Gaetano
Il Passaparola di Lucio di Gaetano, ex-dipendente Banca d'Italia
"Sono Lucio Di Gaetano, nella vita mi sono sempre occupato di banche, per cinque anni ho lavorato in Banca di Italia, per altri sette ho lavorato nel settore privato e ora faccio il consulente di azienda.
Sono qui per parlarvi della fregatura che il governo Letta, di nascosto, mentre si dichiarava la decadenza di Berlusconi ha fatto a danno di tutti gli italiani, attraverso il decreto sulla rivalutazione delle quote della banca di Italia, per avere 900 milioni di Euro senza sforare il tre per cento del deficit. Ne regaleremo 450 all’anno agli azionisti della Banca di Italia, che come sapete sono privati.
Ma facciamo un passo indietro, perché la banca di Italia nella governance ha azionisti privati? Perché c’è questa situazione da mondo di Oz dove un istituto di diritto pubblico è partecipato da banche private che sono detenute da fondazioni controllate dai partiti?
La Banca di Italia nasce nel 1893 ed è completamente detenuta da azionisti privati, all’epoca si usava così. Nel '26 il governo fascista la pubblicizza e espropria i suoi azionisti. Successivamente le quote del capitale della Banca di Italia vengono cedute alle banche, nel frattempo pubblicizzate a causa della crisi degli anni '30. Nel '93, a seguito della crisi finanziaria il governo Amato concepisce un mostro giuridico, la privatizzazione delle banche italiane mediante la'attribuzione delle loro quote di controllo alle fondazioni nominate dai partiti.
Il grosso del capitale viene quotato in borsa e di conseguenza oggi ci troviamo nell’azionariato della Banca di Italia, banche che agiscono con logiche di soggetti privati.
Per fortuna il mostro in passato è stato in qualche modo limitato, perché? Perché la ripartizione degli utili prodotti dalla Banca di Italia è sempre stata riservata in minima parte ai suoi azionisti privati, non più dello 0,5 per cento delle riserve, che ammontano più o meno a 22 miliardi di Euro. Per cui anni buoni e anni cattivi non hanno consentito agli azionisti di prendere più di 50 - 70 milioni di Euro all’anno dal capitale della Banca di Italia, che non si è mosso dalla cifra originaria di 156 mila Euro con cui era stato valorizzato.
Nel 2005 il governo Berlusconi fa per miracolo una legge giusta e stabilisce che le quote nel capitale della Banca di Italia, detenute da soggetti non pubblici debbano passare entro tre anni allo Stato.
Sono passati otto anni e quella legge è rimasta inattuata.
Il 27 novembre notte tempo, mentre il Parlamento dichiara la decadenza di Berlusconi e tutti i cittadini sono distratti, Saccomanni fa una clamorosa marcia indietro, con un decreto legge stabilisce che la Banca di Italia non sarà più destinata a diventare un istituto di diritto pubblico detenuto dallo Stato, ma una public company, ovvero una società a azionariato diffuso con azionisti tutti privati.
Inoltre, il capitale della Banca di Italia passerà dagli attuali 156 mila Euro a 7,5 miliardi di Euro, con un forte vantaggio patrimoniale per tutti partecipanti, che saranno obbligati a pagare una imposta, per di più agevolata, del 12%, e avranno, poi, tutto il tempo per eseguire l’obbligo di vendita della quota eccedente il 5% eventualmente detenuta, con una fortissima plusvalenza.
E torniamo alla fregatura di cui parlavamo all’inizio, la cosa più importante è che fino a oggi la Banca di Italia non poteva distribuire un utile superiore al 10% dell’attuale capitale sociale, di 156 mila Euro, più una quota delle riserve, che per prassi non superava mai lo 0,5 per cento all’anno.
Nel progetto del governo Letta questo limite viene alzato al 6% del nuovo capitale sociale di 7,5 miliardi di Euro, vale a dire ben 450 milioni di utili distribuibili all’anno.
Non è cosa di poco conto, perché se i grandi banchieri possono brindare a champagne i cittadini non hanno proprio nulla da festeggiare! Quei 450 milioni, se non fossero dati ai banchieri privati andrebbero dritti nelle casse dello Stato. Come è stato fino a oggi.
Ma non finisce qui, anzi la fine è peggio dell’inizio, perché un’altra incredibile novità di questo magnifico progetto è che le quote della Banca di Italia che dovevano passare allo Stato potranno essere vendute e potranno essere vendute a soggetti stranieri purché comunitari.
Insomma, viviamo già oggi in un Paese che conta poco nel sistema europeo delle banche centrali, immaginate quanto potrà contare se la sua banca centrale sarà di proprietà degli stranieri!
Interessa? Passate parola.
Clicca qui per approfondire l'argomento della settimana testo di Lucio di Gaetano
Grazie a Piero Ricca per la collaborazione.

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Ancora, pd prendimi per il culo, ancora

Ancora, pd prendimi per il culo, ancora:
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La capacità di parte degli italiani di farsi prendere per il culo è inimmaginabile. Il pdmenoelle ha incassato insieme agli altri partiti due miliardi e trecento milioni di finanziamenti illegali, bocciati da un referendum. Nel mese di luglio dopo le dichiarazioni di Letta "balle d'acciaio" sulla fine dei soldi pubblici, ha goduto di altri 91 milioni di euro di finanziamento insieme ai partiti complici. E ora, ancora, ancora, non è sazio ancora di elettori masochisti, ancora. Due euro per votare ancora. Per farsi prendere per il culo ancora.
"E' importante questo mio momento perché
dopo i finanziamenti al pd ancora
dopo un referendum ancora
i due euro per le primarie ancora
di pigliarmi per il culo ancora
Come godo ora
Confusione la mia mente
quando si ama il pd completamente, sì
due euro ancora, quattro euro se on line, per le primarie ANCORA!
"

Esami falsi all'Università: 2 arresti "Una laurea comprata 2.500 euro"

Esami falsi all'Università: 2 arresti "Una laurea comprata 2.500 euro":
Al centro dell'indagine della guardia di finanza, sotto il coordinamento della Procura di Catania, una laurea in Medicina conferita senza avere sostenuto 19 esami. Ai domiciliari sono finiti un addetto alla segreteria e un autista. Due gli studenti indagati. Ed è forte il sospetto che negli anni scorsi vi sia stato un vero e proprio sistema che abbia agito a questo modo.

Dario Franceschini alle primarie Pd: a Ferrara non figura nell'elenco degli elettori: "Lo hanno rottamato"

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Nexus 5: le ultime versioni hanno piccole differenze hardware!

Nexus 5: le ultime versioni hanno piccole differenze hardware!:
nexus 5 differenze
Come accaduto con il Nexus 4, anche il Nexus 5 ha e avrà, diverse revisione hardware mirate a migliorare alcune caratteristiche del dispositivo. Sebbene tali cambiamenti siano lievi e non vadano a modificare reali caratteristiche, gli ultimi Nexus 5 spediti sembrano mostrare già due variazioni rispetto ai primi modelli.
I fori di uscita audio e del microfono sono stati infatti allargati leggermente nella nuova revisione. Una modifica che probabilmente sposa la tesi vista nelle scorse settimane e che vede un miglioramento dell’audio aumentando la larghezza dei buchi o creandone di nuovi | Nexus 5: la soluzione definitiva al volume speaker basso è… trapanare lo smartphone!
nexus 5 differenze 2
Inoltre pare anche che siano stati migliorati i tasti laterali dello smartphone. L’estetica e la qualità rimane identica ma sembra sia stato eliminato il piccolo gioco che si ha muovendo verticalmente il bilanciere del volume e il tasto power.
Sembra dunque che Google e LG abbiano ascoltato gli utenti e i possessori di Nexus 5 e vedremo se ci saranno anche modifiche alla taratura dei colori del display con futuri aggiornamenti. Android 4.4.1 non sembra infatti aver modificato la gamma cromatica dello schermo ma ha portato solo bug fix e un miglioramento della fotocamera | Android 4.4.1: ecco tutte le novità inserite da Google.
Thanks to rasty++

Five new BBC HD channels to go live on December 10th

Five new BBC HD channels to go live on December 10th: Earlier this year, the BBC said it would further commit to high-quality programming with the launch of five new HD channels by early 2014. Today, it announced it will deliver on that promise, launching BBC Three HD, BBC Four HD, BBC News HD, CBeebies ...

ndr: non e' la rai