10 ottobre 2013

Finanziamento ai partiti, Riccardo Fraccaro (M5s) urla "ladri, ladri" alla Camera. Seduta sospesa

Finanziamento ai partiti, Riccardo Fraccaro (M5s) urla "ladri, ladri" alla Camera. Seduta sospesa

Quello che sta succedendo alla Camera e' incredibile! Allucinante. Il collega Riccardo Fraccaro M5S pronuncia sul finanziamento ai partiti queste parole: "noi siamo saliti in alto per difendere la nostra Carta fondamentale con il costitution day, ci avete chiamato moralisti e multato per questo. Voi invece vi arroccate nel bunker per tenervi stretto il malloppo e noi continueremo ad opporci e a chiamarvi ladri". Dal PD e dal PDL si alzano cori di protesta, tutti i partiti ci gridano FUORI, FUORI, FUORI.

Chi non rispetta il referendum sul finanziamento ai partiti del 1993 continua a mettere le mani in tasca ai cittadini e chi fa questo e' un ladro! I deputati del PD si sono avvicinati minacciando, augurandoci la morte, dicendo "vi aspettiamo fuori, vi ammazziamo" (speriamo che ci sia tutto nello stenografico). A quel punto la Presidente Sereni ha detto una frase gravissima, una censura preventiva: "se lei deputato Fraccaro ridice quella parola li'"...frase gravissima di una Presidente non piu' in grando di gestire l'aula. Giachetti e' del PD, Baldelli e' del PDL, loro sono in grado, l'On. Sereni no. A quel punto ha sospeso la seduta e noi siamo in aula perche' gruppi di deputati del pd, come bravi di bassa categoria, ci aspettano con fare minaccioso alle porte. Ora stanno defluendo. #mollateilmalloppo 

Spigen ci invita a prepararci per la “rivoluzione Nexus 5″: arriverà il 15 ottobre?

Spigen ci invita a prepararci per la “rivoluzione Nexus 5″: arriverà il 15 ottobre?:
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Spigen è un noto produttore di cover e accessori per smartphone, che forse ricorderete per essersi già distinto in materia di Nexus 5: suoi erano infatti i proteggi schermo pubblicati su Amazon.com, di cui abbiamo parlato un mese fa, e che puntavano verso un rilascio a fine ottobre dello smartphone.
Ebbene, l’azienda insiste ancora, questa volta pubblicando sul proprio sito la cover Neo Hybrid per Nexus 5, che ci porta una volta di più a soffermarci su quel grande cerchio attorno alla fotocamera, che forse non significa nulla, ma che di certo attira lo sguardo. Certo è che tra promesse di “rivoluzioni” e di “insanely great camera“, rischia forse di esserci più fumo che arrosto.
Ovviamente non ci sono date né altro tipo di informazioni, ma pare che durante un Google Launchpad, una sorta di workshop promosso da BigG per piccole start-up, sia circolata la data del 15 ottobre per il lancio di Android 4.4 e del Nexus 5, che non dovrebbe costare più di 300€, sempre stando a quanto riferito dai presenti.
Difficile dire se sia davvero andata così, o se sia l’ennesima voce ingigantita e senza fondamento: è ormai evidente che entro fine ottobre il prossimo Nexus dovrebbe vedere la luce, e l’ipotesi di una presentazione anticipata, a cui poi seguirebbe la commercializzazione alla fine, non è poi così remota. In ogni caso rimaniamo scettici al riguardo, dato che mancano solo 5 giorni, e non essendo ancora circolato il benché minimo invito o annuncio: difficilmente Google vorrà tenere nascosta fino all’ultimo una simile e importante data.

Reato di clandestinità

Reato di clandestinità:
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"Ieri è passato l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno. Non siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all'opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono "educare" i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un'unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?". Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio

cloudpaint.com

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Amnistia e indulto, la “clemenza” che può cancellare gli scandali della politica - Il Fatto Quotidiano

Amnistia e indulto, la “clemenza” che può cancellare gli scandali della politica - Il Fatto Quotidiano

Da oggi le espulsioni dei clandestini sono più semplici

Da oggi le espulsioni dei clandestini sono più semplici:
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Dopo l'emendamento del M5S il clandestino rimane comunque clandestino, ma sarà più facile procedere con le espulsioni

"La legge Bossi-Fini con l'introduzione del "reato di clandestinità" in questi anni ha aumentato il numero di immigrati irregolari, ha distolto le forze dell'ordine dalla sicurezza del territorio ed aumentato i costi per la Giustizia con cifre spropositate. Nel 2008, il Sap-Sindacato Autonomo di Polizia prese una dura posizione contro questo aspetto della legge Bossi-Fini: "prevedere l'arresto obbligatorio in flagranza ed il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere ma presso le strutture di polizia e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sara' il processo. Cio' comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ci sara' quindi meno sicurezza. Ancora piu' grave l'articolo che allunga i tempi di detenzione nei Cie. La norma aggravera' il sovraffollamento delle carceri e determinera' un aumento esponenziale dei processi". Fatti che si sono regolarmente avverati. Il "reato di clandestinità" non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia, con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest'ultimo, addirittura aggravandolo. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità." M5S Senato

9 ottobre 2013

Ha offeso 9 milioni di italiani

Ha offeso 9 milioni di italiani:
Giorgio Napolitano
Niente grazia per Berlusconi, è certo. Sì, invece, a provvedimenti precisi di amnistia e indulto: «un indulto di sufficiente ampiezza, ad esempio pari a tre anni di reclusione, e una amnistia avente ad oggetto fattispecie di non rilevante gravità». Questa la posizione di Napolitano. Nessuno mette in dubbio che la «condizione delle carceri» in questo Paese sia degradante, infamante. Né che un immediato intervento sulla «drammatica» situazione carceraria costituisca un imperativo giuridico e morale. Pure, è innegabile che l’effetto politico dei provvedimenti auspicati non sarebbe che uno: salvare il Caimano. Un conto, infatti, sono le retoriche e le ideologie (umanitarismo, diritti, condizione degli stranieri, etc.) che servono a giustificare la concessione di amnistia e indulto; un altro, sono le conseguenze politiche che da questi provvedimenti derivano.  Ed è un fatto oggettivo che, in questo momento, tutto ciò servirebbe a far tornare sulla scena il Caimano.
Tutto questo il Capo dello Stato non lo sa? L’«imperativo» sarà pure giuridico o morale, ma il «condizionale» (che qui è d’obbligo) è certo politico. Il M5S lo ha detto chiaramente, e la risposta di Napolitano non è stata delle più pacate, come ci si attenderebbe dal rappresentante dell’unità nazionale: «Quelli che, come i grillini, mi accusano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere».
Ed invece vi sarebbe molto da aggiungere: quale diritto ha il Capo dello Stato, il «garante della Costituzione», di attaccare esplicitamente l’opposizione parlamentare per aver questa criticato gli effetti politici che deriverebbero da una legge approvata dal Parlamento? Non è la prima volta che accade. Ma è, da ieri, evidente che questo Presidente della Repubblica non rappresenta più l’unità della Nazione, ma soltanto una parte del Paese: quella che ha voluto le “larghe intese” della partitocrazia, quella che cercherà, con tutti i mezzi a sua disposizione, di salvare ancora il Caimano.

GIulia Sarti Indulto Amnistia
Giulia Sarti, deputata M5S, sul Piano Carceri. “La Cancellieri garantisce che l’aministia e l’indulto non riguarderanno reati finanziari. Ma come si fa a fidarsi senza prove? Vi ricordate come finì nel 2006 con l’indulto? Noi non ci fidiamo. E denunceremo tutto, subito, non appena sentiremo odore di salvacondotto!”

Che tempo che fa - Roberto Fico 06/10/2013 - YouTube

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