Olio extravergine d’oliva di Sicilia L’Unione europea riconosce l’Igp:
Nasce l’Indicazione di origine protetta per l’olio extravergine d’oliva della Sicilia. E’ stato firmato oggi a Palermo il disciplinare redatto dal tavolo tecnico dell’assessorato regionale alle Risorse agricole.
L’Igp è stata riconosciuta all’olio siciliano dall’Unione Europea su proposta del ministero delle Politiche agricole anche grazie all’apporto dell’Associazione per la tutela dell’olio extravergine d’oliva di Sicilia che raggruppa tutte le organizzazioni regionali di rappresentanza dell’intera filiera olearia. Il disciplinare, in dieci articoli, definisce una serie di regole alle quali tutti i produttori devono attenersi, a tutela dei consumatori e per rendere più difficili fenomeni di contraffazione.
In base al disciplinare l’olio Igp Sicilia dovrà essere ottenuto dalle varietà di olive Aitana, Biancolilla, Bottone di Gallo, Brandofino, Calatina, Cavalieri, Cerasuola, Crastu, Erbano, Giarraffa, Lumiaru, Marmorigna, Minuta, Moresca, Nasitana, Nerba, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea, Nocellara Messinese, Ogliarola messinese, Olivo di Mandanici, Piricuddara, Santagatese, Tonda Iblea, Vaddarica, Verdello, Verdese, Zaituna. Indicate anche le zone di produzione, dov’è previsto un monitoraggio per garantire la tracciabilita’ del prodotto attraverso l’iscrizione in appositi elenchi delle particelle catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori, dei frantoiani e dei confezionatori. Gli oliveti dovranno essere coltivati secondo le modalita’ proprie della zona in cui ricadono, in modo da conferire all’olio le sue specifiche caratteristiche qualitative.
7 ottobre 2013
La console OUYA presto disponibile anche in Italia
La console OUYA presto disponibile anche in Italia:
Dopo qualche mese dalla spedizione delle versioni dedicate ai finanziatori e dalla messa in vendita negli Stati Uniti e nel Regno Unito, pare finalmente che la società OUYA Inc. abbia deciso di espandere il mercato della console “Android & Tegra powered” a gran parte dell’Europa. Pare infatti che OUYA arriverà in vendita in Germania, Francia, Italia, Austria, Svizzera, Spagna, Belgio, Svezia, Norvegia e Danimarca. Il prodotto dovrebbe arrivare già a fine ottobre: i distributori Flashpoint e Digital Brothers dovrebbero occuparsi appunto della distribuzione nell’Europa dell’ovest, mentre Action e P.A. dovrebbero occuparsi della parte orientale.
Nel frattempo DISCOVER raggiunge quota 460 giochi, un numero indubbiamente inferiore a quelli proposti dal Play Store, ma è comunque un quantitativo capace di accontentare ben più di un giocatore. Non si hanno notizie certe né a riguardo del prezzo, che in teoria dovrebbe mantenersi sulle 99 sterline (circa 120€), né sulle modalità di vendita. Probabile che OUYA sarà disponibile su Amazon.it, come è probabile che qualche negozio fisico decida di tentare la vendita al pubblico. A fine mese probabilmente ne sapremo di più!
Dopo qualche mese dalla spedizione delle versioni dedicate ai finanziatori e dalla messa in vendita negli Stati Uniti e nel Regno Unito, pare finalmente che la società OUYA Inc. abbia deciso di espandere il mercato della console “Android & Tegra powered” a gran parte dell’Europa. Pare infatti che OUYA arriverà in vendita in Germania, Francia, Italia, Austria, Svizzera, Spagna, Belgio, Svezia, Norvegia e Danimarca. Il prodotto dovrebbe arrivare già a fine ottobre: i distributori Flashpoint e Digital Brothers dovrebbero occuparsi appunto della distribuzione nell’Europa dell’ovest, mentre Action e P.A. dovrebbero occuparsi della parte orientale.
Nel frattempo DISCOVER raggiunge quota 460 giochi, un numero indubbiamente inferiore a quelli proposti dal Play Store, ma è comunque un quantitativo capace di accontentare ben più di un giocatore. Non si hanno notizie certe né a riguardo del prezzo, che in teoria dovrebbe mantenersi sulle 99 sterline (circa 120€), né sulle modalità di vendita. Probabile che OUYA sarà disponibile su Amazon.it, come è probabile che qualche negozio fisico decida di tentare la vendita al pubblico. A fine mese probabilmente ne sapremo di più!
Il decreto sul femminicidio per salvare le Province
Il decreto sul femminicidio per salvare le Province:
"E fu così che nel decreto sul femminicidio i furbacchioni di PD e PDL inserirono l'emendamento che annulla la riforma delle Province. Anni ed anni a riempirsi la bocca di paroloni sulla riduzione dei costi e sulla abolizione delle province e poi, come sempre, la dura realtà: fanno tutto il contrario di quello che dicono. Sono solo dei quaqquaraquà, tutti chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo. In un solo colpo hanno sporcato l'importantissima legge sul femminicidio e hanno rilanciato enormi costi che graveranno ovviamente sulle tasche degli italiani. L'Iva al 22%, l'Imu la pagheremo con una salata service-tax, la Tares a cifre da capogiro, la benzina a costi mostruosi, luce acqua e gas sempre in aumento e la disoccupazione a livelli drammatici." Max Bugani
"E fu così che nel decreto sul femminicidio i furbacchioni di PD e PDL inserirono l'emendamento che annulla la riforma delle Province. Anni ed anni a riempirsi la bocca di paroloni sulla riduzione dei costi e sulla abolizione delle province e poi, come sempre, la dura realtà: fanno tutto il contrario di quello che dicono. Sono solo dei quaqquaraquà, tutti chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo. In un solo colpo hanno sporcato l'importantissima legge sul femminicidio e hanno rilanciato enormi costi che graveranno ovviamente sulle tasche degli italiani. L'Iva al 22%, l'Imu la pagheremo con una salata service-tax, la Tares a cifre da capogiro, la benzina a costi mostruosi, luce acqua e gas sempre in aumento e la disoccupazione a livelli drammatici." Max Bugani
Recupero Dati da Hard Disk rotto, i migliori centri in Italia
Recupero Dati da Hard Disk rotto, i migliori centri in Italia: Tom's Hardware negli scorsi mesi ha effettuato un'indagine sui centri di recupero dati italiani, ecco i risultati.
La caverna e l’alieno: Fico da Fazio.
La caverna e l’alieno: Fico da Fazio.:
Fabio Fazio invita Roberto Fico a Che Tempo Che Fa. In più occasioni durante l’intervista, l’impressione è che faccia le domande ma che non voglia ascoltare le risposte. Il pubblico in sala sembra di sale: non applaude mai. Tranne quando Fico chiede gentilmente di non essere chiamato “onorevole” e Fazio ironizza sul suo nome: “Fico è brutto!”. Allora è l’apoteosi.
Dire che l’informazione in questo Paese fa schifo a chi l’ha fatta per decenni è come entrare in una bisca clandestina e mettersi a parlare di legalità con il croupier. Il risultato è surreale: lo studio sembra un villaggio isolato dal tempo nel quale all’improvviso faccia la sua comparsa un uomo vestito con abiti moderni e con un computer in mano. Una caverna con un alieno dentro.
Gli intellettuali radical chic obiettano che entrare alla Rai per chiedere che la politica esca dalla Rai, come è accaduto lunedì scorso, sia un controsenso. Lo sarebbe se il nuovo cacciasse il vecchio per sostituirsi a lui nella gestione del potere. Questo è ciò che è sempre avvenuto ed è l’unica maniera in cui l’attuale classe dirigente sa ragionare. La Rai deve essere liberata, ma solo per riconsegnarla nelle mani dei cittadini. Come un ostaggio che le forze dell’ordine salvino non certo per sostituirsi ai suoi carcerieri, ma per restituirlo alla vita.
p.s. Se a qualcuno venisse in mente di ironizzare sul nome di Fazio come Fazio ha ironizzato sul nome di Fico, probabilmente il risultato non sarebbe altrettanto lusinghiero.
Fabio Fazio invita Roberto Fico a Che Tempo Che Fa. In più occasioni durante l’intervista, l’impressione è che faccia le domande ma che non voglia ascoltare le risposte. Il pubblico in sala sembra di sale: non applaude mai. Tranne quando Fico chiede gentilmente di non essere chiamato “onorevole” e Fazio ironizza sul suo nome: “Fico è brutto!”. Allora è l’apoteosi.
Dire che l’informazione in questo Paese fa schifo a chi l’ha fatta per decenni è come entrare in una bisca clandestina e mettersi a parlare di legalità con il croupier. Il risultato è surreale: lo studio sembra un villaggio isolato dal tempo nel quale all’improvviso faccia la sua comparsa un uomo vestito con abiti moderni e con un computer in mano. Una caverna con un alieno dentro.
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p.s. Se a qualcuno venisse in mente di ironizzare sul nome di Fazio come Fazio ha ironizzato sul nome di Fico, probabilmente il risultato non sarebbe altrettanto lusinghiero.
Nexus 7 2013: la recensione di Androidiani.com
Nexus 7 2013: la recensione di Androidiani.com:
Prosegue la collaborazione tra Asus e Google per la realizzazione del piccolo tablet della famiglia Nexus e, per il periodo 2013/2014, abbiamo a disposizione il nuovo Nexus 7 2013 che vi presentiamo in questa breve recensione.
(...)
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Prosegue la collaborazione tra Asus e Google per la realizzazione del piccolo tablet della famiglia Nexus e, per il periodo 2013/2014, abbiamo a disposizione il nuovo Nexus 7 2013 che vi presentiamo in questa breve recensione.
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