Petrolio, nuovi progetti Eni in Sicilia. Greenpeace: “E’ un assedio” - Il Fatto Quotidiano
Si attende anche la valutazione di impatto ambientale per un pozzo esplorativo a largo di Licata e lo scorso mese sono stati presentati due progetti di ricerca vicino al petrolchimico di Gela. E nel ragusano starebbe per arrivare la nuova installazione che il cane a sei zampe gestirà insieme alla Edison
21 giugno 2013
20 giugno 2013
Parola di Letta! #SalviamoIlParlamento
Parola di Letta! #SalviamoIlParlamento:
"Il Governo pone la fiducia sul Decreto Legge "emergenze". Stamattina stavamo salvando il Parlamento, ma pur di non far passare le nostre proposte di pulizia del Decreto, preferiscono porre la fiducia e far saltare tutti i tavoli. D'ora in poi nulla sarà più come prima. Se si pensa che la Camera dei Deputati debba diventare un ente notificatore di Decreti "omnibus", dovranno prendersi le loro responsabilità. Quali? Enrico Letta: "Non userò la leva della fiducia per far passare i provvedimenti". È bastato un mese." Luigi Di Maio, M5S Camera
"Il Governo pone la fiducia sul Decreto Legge "emergenze". Stamattina stavamo salvando il Parlamento, ma pur di non far passare le nostre proposte di pulizia del Decreto, preferiscono porre la fiducia e far saltare tutti i tavoli. D'ora in poi nulla sarà più come prima. Se si pensa che la Camera dei Deputati debba diventare un ente notificatore di Decreti "omnibus", dovranno prendersi le loro responsabilità. Quali? Enrico Letta: "Non userò la leva della fiducia per far passare i provvedimenti". È bastato un mese." Luigi Di Maio, M5S Camera
OUYA: la versione da 16 GB a 129.99$
OUYA: la versione da 16 GB a 129.99$:
Pochi giorni fa, proprio su queste pagine ci mostravano l’unboxing di questa console Android ed eccoci nuovamente qui a parlare di OUYA: un utente del forum ufficiale ha infatti evidenziato come sia ora possibile pre-ordinare la versione da 16 GB della console, direttamente dal sito ufficiale al prezzo di 129.99$.
Ora che anche la versione da 16 GB è stata svelata, quanto di voi punteranno su OUYA? Quanti invece sceglieranno un’alternativa più mobile e salata come, ad esempio, NVIDIA SHIELD?
Se siete dalla parete della console nata da Kickstarter e volete ordinarne subito un’esemplare, fate un salto sul sito ufficiale a questo link.
Pochi giorni fa, proprio su queste pagine ci mostravano l’unboxing di questa console Android ed eccoci nuovamente qui a parlare di OUYA: un utente del forum ufficiale ha infatti evidenziato come sia ora possibile pre-ordinare la versione da 16 GB della console, direttamente dal sito ufficiale al prezzo di 129.99$.
Ora che anche la versione da 16 GB è stata svelata, quanto di voi punteranno su OUYA? Quanti invece sceglieranno un’alternativa più mobile e salata come, ad esempio, NVIDIA SHIELD?
Se siete dalla parete della console nata da Kickstarter e volete ordinarne subito un’esemplare, fate un salto sul sito ufficiale a questo link.
Days–, l’app per non perdere un evento
Days–, l’app per non perdere un evento:
Avete una data che non potete dimenticare e volete assolutamente sapere quanto vi separa dal momento tanto atteso? Ecco qui l’idea di fondo di Days– che, tramite una grafica in pieno stile Google Now, ci permette di aggiungere tutte le voci che vogliamo, distinguendole per colore (possiamo scegliere tra le 5 tonalità offerte dalle linee guida di Google).
Le opzioni a nostra disposizione sono davvero ridotte all’essenziale: per ognuna delle voci potremo infatti scegliere: il colore, il titolo, la data e una breve descrizione; ad ogni apertura dell’applicazione, potremo vedere subito quanti giorni mancano (o quanti ne sono passati) da ogni evento.
L’applicazione è inoltre provvista di un widget ridimensionabile che, una volta scelta la sorgente del dato tra gli eventi che abbiamo precedentemente creato, ci permette anche di modificare il titolo che apparirà sul nostro launcher (solamente la label del widget stesso, il dato da cui ha origine rimane invariato); è da segnalare però la mancanza di un’estensione per DashClock e di un widget per la schermata di sblocco.
Comunque, l’applicazione è gratuita e senza alcun tipo di pubblicità, per cui vi consigliamo di provarla (potete scaricarla dal badge qui sotto) e dirci cosa ne pensate nei commenti. Se invece volete solamente dare uno sguardo a quello che può fare questo software, oltre il salto troverete gli screenshot relativi alla nostra prova.
(Continua...)
Leggi il resto di Days–, l’app per non perdere un evento
Avete una data che non potete dimenticare e volete assolutamente sapere quanto vi separa dal momento tanto atteso? Ecco qui l’idea di fondo di Days– che, tramite una grafica in pieno stile Google Now, ci permette di aggiungere tutte le voci che vogliamo, distinguendole per colore (possiamo scegliere tra le 5 tonalità offerte dalle linee guida di Google).
Le opzioni a nostra disposizione sono davvero ridotte all’essenziale: per ognuna delle voci potremo infatti scegliere: il colore, il titolo, la data e una breve descrizione; ad ogni apertura dell’applicazione, potremo vedere subito quanti giorni mancano (o quanti ne sono passati) da ogni evento.
L’applicazione è inoltre provvista di un widget ridimensionabile che, una volta scelta la sorgente del dato tra gli eventi che abbiamo precedentemente creato, ci permette anche di modificare il titolo che apparirà sul nostro launcher (solamente la label del widget stesso, il dato da cui ha origine rimane invariato); è da segnalare però la mancanza di un’estensione per DashClock e di un widget per la schermata di sblocco.
Comunque, l’applicazione è gratuita e senza alcun tipo di pubblicità, per cui vi consigliamo di provarla (potete scaricarla dal badge qui sotto) e dirci cosa ne pensate nei commenti. Se invece volete solamente dare uno sguardo a quello che può fare questo software, oltre il salto troverete gli screenshot relativi alla nostra prova.
(Continua...)
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I partiti non mollano i soldi
I partiti non mollano i soldi:
"Il M5S ha chiesto al governo di sospendere la rata di luglio dei rimborsi elettorali. Il ministero dell'Economia ha già stanziato 91 milioni 354 mila 339 euro per i partiti entro il 31 luglio. Il calendario della Commissione alla Camera prevede che il testo della riforma non sia licenziato per l'Aula prima del 18 luglio. Ciò significa che i finanziamenti pubblici del 2013 possono già considerarsi accreditati sui conti correnti dei partiti, anche di quelli scomparsi. Il Governo e i partiti continuano a ignorare l'esito del referendum del 1993, nel quale milioni di elettori italiani hanno detto no al finanziamento pubblico, raggirando l'esito tramite un artificio lessicale che ha trasformato in finti rimborsi un finanziamento vero e proprio. Solo la proposta di legge del M5S prevede l'interruzione immediata del finanziamento pubblico, mentre quella del governo la lascia intatta per il 2013. I partiti, dopo aver gestito fiumi di denaro, possono certamente attendere qualche mese in più per prendere per intero anche la tranche del 2013." M5S Camera
"Il M5S ha chiesto al governo di sospendere la rata di luglio dei rimborsi elettorali. Il ministero dell'Economia ha già stanziato 91 milioni 354 mila 339 euro per i partiti entro il 31 luglio. Il calendario della Commissione alla Camera prevede che il testo della riforma non sia licenziato per l'Aula prima del 18 luglio. Ciò significa che i finanziamenti pubblici del 2013 possono già considerarsi accreditati sui conti correnti dei partiti, anche di quelli scomparsi. Il Governo e i partiti continuano a ignorare l'esito del referendum del 1993, nel quale milioni di elettori italiani hanno detto no al finanziamento pubblico, raggirando l'esito tramite un artificio lessicale che ha trasformato in finti rimborsi un finanziamento vero e proprio. Solo la proposta di legge del M5S prevede l'interruzione immediata del finanziamento pubblico, mentre quella del governo la lascia intatta per il 2013. I partiti, dopo aver gestito fiumi di denaro, possono certamente attendere qualche mese in più per prendere per intero anche la tranche del 2013." M5S Camera
Il sistema Giacchetto svelato nei dettagli Al vaglio altri documenti sequestrati ieri
Il sistema Giacchetto svelato nei dettagli Al vaglio altri documenti sequestrati ieri:
Una mole enorme di fatture prese in esame per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro in meno di due anni. Fatture emesse da sei società, cinque della quali risultano fra gli indagati. E’ il materiale che la Polizia Tributaria della Guardai di Finanza ha dovuto prendere in esame per scoprire il “sistema Giacchetto”, il complesso meccanismo di scatole cinesi attraverso il quale venivano costituiti i fondi neri, facendoli gravare sul bilancio dell’ente di formazione Ciapi, necessari, poi, per pagare mazzette, viaggi, regali, escort e vari benefit a politici e burocrati che garantivano al ras della comunicazione regionale di vincere le grandi gare d’appalto.
Per ricostruire tutto questo materiale e richiedere al Gip le ordinanze di custodia cautelare emesse ieri è stato necessario un lavoro certosino ricostruito in 676 pagine di ordinanza. La Finanza ha intercettato le telefonate fra Giacchetto ed i suoi referenti, fra la sua segretaria Stefania Scaduto ed i funzionari disponibili, fra la moglie Concetta Argento ed i politici avvicinati.
Ma a garantire chiarezza sono state soprattutto le mail intercettate. Un lavoro informatico importante che ha permesso di ricostruire il sistema. In pratica Giacchetto usava il Ciapi come una sorta di bancomat. L’esempio è quello delle tessere Vip per lo stadio richieste alla Palermo Calcio ed ottenute attraverso Rinaldo Sagramola allora amministratore delegato del Palermo calcio oggi indagato a piede libero. Per risarcire di quelle tessere regalate agli “amici” Giacchetto metteva in pagamento al Ciapi le fatture per pubblicità inesistenti.
Una operazione fatta anche con le campagne elettorali di alcuni amici politici. Manifesti e volantini i cui conti della tipografia arrivavano al Ciapi. Stessa storia per assunzioni a contratto. Circa 200 le persone nel libro paga del Ciapi che non avrebbero mai lavorato. Ma il giro era ancora più ampio. Beni e servizi venivano sovrastimati e pagati molto più del proprio valore per coprire altre spese.
Quando non bastava la truffa si operava con false compravendite immobiliari. Un acquirente compiacente firmava un preliminare di acquisto, pagava una caparra poi rinunciava all’acquisto perdendo la caparra. In questo modo il denaro transitava apparentemente in modo legittimo senza che vi fosse un passaggio di beni in contraccambio
In questo modo Giacchetto, secondo l’accusa, pagava con denaro pubblico e fondi comunitari il prezzo dell’amicizia di funzionari e politici. Agli stessi chiedeva, poi, in cambio di garantirgli di vincere le grandi gare d’appalto. Sarebbe avvenuto almeno in 4 circostanze. I mondiali di scherma, gli open femminili di golf, gli eventi ciclistici del 2010 e il Taormina fashion del 2011. Ma per gli inquirenti il sistema andava avanti da molto prima. L’inizio è da far risalire alla Carovana per l’orientamento Job Village e risale al 2008. Nonostante l’inchiesta in corso episodi di corruzione e di finanziamento illecito sarebbero stati registrati fino ai primi mesi del 2013, l’anno in corso. Alcuni degli indagati, nonostante sapessero di essere nel mirino degli investigatori, non avrebbero dismesso la propria attività pur evitando di partecipare ad ulteriori gare forse anche per il blocco di tutte le attività.
Politici e funzionari coinvolti, adesso, verranno tutti ascoltati in procura. Ieri è toccato ai primi. Francesco Cascio è arrivato in procura nel primo pomeriggio ed è quello che si è trattenuto di più, mentre altri 3 si sono avvalsi della facoltà do non rispondere.
Uscendo Cascio si è detto sereno “Sono convinto di aver chiarito tutto e, anzi, di aver dato un contributo alle indagini. Non rinnego la mia antica amicizia con fausto Giacchetto ma non c’entra nulla con le contestazioni”. Cascio, in realtà, sembrava sollevato soprattutto dal fatto che la contestazione nei suoi confronti sia soltanto di finanziamento illecito di una campagna elettorale. una accusa che ritiene chiarita ma “nessuna escort”.
Ma per il prosieguo dell’inchiesta gli inquirenti contano su 5 scatoloni di materiale da vagliare fra cui ci sono libri contabili, pacchi di ulteriori fatture, appunti e documentazioni varie, che sono stati sequestrati nel corso delle 50 perquisizioni effettuate all’alba di ieri. Riscontri si cercano anche negli uffici pubblici. Materiale è stato acquisito negli uffici della Regione e dell’assemblea Regionale siciliana. L’inchiesta promette un terzo filone e sono in tanti a tremare nel mondo della comunicazione siciliana.
Una mole enorme di fatture prese in esame per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro in meno di due anni. Fatture emesse da sei società, cinque della quali risultano fra gli indagati. E’ il materiale che la Polizia Tributaria della Guardai di Finanza ha dovuto prendere in esame per scoprire il “sistema Giacchetto”, il complesso meccanismo di scatole cinesi attraverso il quale venivano costituiti i fondi neri, facendoli gravare sul bilancio dell’ente di formazione Ciapi, necessari, poi, per pagare mazzette, viaggi, regali, escort e vari benefit a politici e burocrati che garantivano al ras della comunicazione regionale di vincere le grandi gare d’appalto.
Per ricostruire tutto questo materiale e richiedere al Gip le ordinanze di custodia cautelare emesse ieri è stato necessario un lavoro certosino ricostruito in 676 pagine di ordinanza. La Finanza ha intercettato le telefonate fra Giacchetto ed i suoi referenti, fra la sua segretaria Stefania Scaduto ed i funzionari disponibili, fra la moglie Concetta Argento ed i politici avvicinati.
Ma a garantire chiarezza sono state soprattutto le mail intercettate. Un lavoro informatico importante che ha permesso di ricostruire il sistema. In pratica Giacchetto usava il Ciapi come una sorta di bancomat. L’esempio è quello delle tessere Vip per lo stadio richieste alla Palermo Calcio ed ottenute attraverso Rinaldo Sagramola allora amministratore delegato del Palermo calcio oggi indagato a piede libero. Per risarcire di quelle tessere regalate agli “amici” Giacchetto metteva in pagamento al Ciapi le fatture per pubblicità inesistenti.
Una operazione fatta anche con le campagne elettorali di alcuni amici politici. Manifesti e volantini i cui conti della tipografia arrivavano al Ciapi. Stessa storia per assunzioni a contratto. Circa 200 le persone nel libro paga del Ciapi che non avrebbero mai lavorato. Ma il giro era ancora più ampio. Beni e servizi venivano sovrastimati e pagati molto più del proprio valore per coprire altre spese.
Quando non bastava la truffa si operava con false compravendite immobiliari. Un acquirente compiacente firmava un preliminare di acquisto, pagava una caparra poi rinunciava all’acquisto perdendo la caparra. In questo modo il denaro transitava apparentemente in modo legittimo senza che vi fosse un passaggio di beni in contraccambio
In questo modo Giacchetto, secondo l’accusa, pagava con denaro pubblico e fondi comunitari il prezzo dell’amicizia di funzionari e politici. Agli stessi chiedeva, poi, in cambio di garantirgli di vincere le grandi gare d’appalto. Sarebbe avvenuto almeno in 4 circostanze. I mondiali di scherma, gli open femminili di golf, gli eventi ciclistici del 2010 e il Taormina fashion del 2011. Ma per gli inquirenti il sistema andava avanti da molto prima. L’inizio è da far risalire alla Carovana per l’orientamento Job Village e risale al 2008. Nonostante l’inchiesta in corso episodi di corruzione e di finanziamento illecito sarebbero stati registrati fino ai primi mesi del 2013, l’anno in corso. Alcuni degli indagati, nonostante sapessero di essere nel mirino degli investigatori, non avrebbero dismesso la propria attività pur evitando di partecipare ad ulteriori gare forse anche per il blocco di tutte le attività.
Politici e funzionari coinvolti, adesso, verranno tutti ascoltati in procura. Ieri è toccato ai primi. Francesco Cascio è arrivato in procura nel primo pomeriggio ed è quello che si è trattenuto di più, mentre altri 3 si sono avvalsi della facoltà do non rispondere.
Uscendo Cascio si è detto sereno “Sono convinto di aver chiarito tutto e, anzi, di aver dato un contributo alle indagini. Non rinnego la mia antica amicizia con fausto Giacchetto ma non c’entra nulla con le contestazioni”. Cascio, in realtà, sembrava sollevato soprattutto dal fatto che la contestazione nei suoi confronti sia soltanto di finanziamento illecito di una campagna elettorale. una accusa che ritiene chiarita ma “nessuna escort”.
Ma per il prosieguo dell’inchiesta gli inquirenti contano su 5 scatoloni di materiale da vagliare fra cui ci sono libri contabili, pacchi di ulteriori fatture, appunti e documentazioni varie, che sono stati sequestrati nel corso delle 50 perquisizioni effettuate all’alba di ieri. Riscontri si cercano anche negli uffici pubblici. Materiale è stato acquisito negli uffici della Regione e dell’assemblea Regionale siciliana. L’inchiesta promette un terzo filone e sono in tanti a tremare nel mondo della comunicazione siciliana.
Alcune riflessioni sul latte
Alcune riflessioni sul latte:
Dicono che il latte “fa bene alle ossa”. Ma chi lo dice dovrebbe informarsi meglio… Il latte è un usuraio della peggior specie, quegli usurai che vi fanno un prestito ma poi, se non gli ridate tutto con gli interessi impossibili, vi mandano picchiatori a spaccarvi le ossa. Il latte contiene calcio, utile alle ossa, [...]
Dicono che il latte “fa bene alle ossa”. Ma chi lo dice dovrebbe informarsi meglio… Il latte è un usuraio della peggior specie, quegli usurai che vi fanno un prestito ma poi, se non gli ridate tutto con gli interessi impossibili, vi mandano picchiatori a spaccarvi le ossa. Il latte contiene calcio, utile alle ossa, [...]
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