30 maggio 2013

I maestrini dalla penna rossa

I maestrini dalla penna rossa:
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Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcecaglia, è come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà.

Belìn, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Wellington a Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano. Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati.

Il M5S ricorda Franca Rame e denuncia il tg2

Il M5S ricorda Franca Rame e denuncia il tg2:
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"I parlamentari del M5s hanno voluto ricordare alla Camera Franca Rame. Con pubblica denuncia in aula da parte di Roberto Fico per il servizio del Tg2 delle 13 a lei dedicato, per le parole usate nel ricordare lo stupro subito dall'attrice scomparsa e da lei anni dopo portato in scena. Queste le sue parole in aula:

"Oltre al dolore per la sua scomparsa abbiamo assistito inorriditi al modo in cui il servizio pubblico di questo Paese ha presentato la notizia al Tg2 delle 13. Questo messaggio lascia quasi intendere che la bellezza fisica abbia potuto in qualche modo giustificare un atto di violenza come lo stupro, senza nemmeno sentirsi in dovere di specificare che in realtà è stato l'atto ignobile di cinque estremisti di destra, cinque fascisti che hanno usato lo stupro come arma politica per punire una donna per il suo attivismo. È ingiustificabile cadere in errori tanto grossolani che creano un'informazione distorta. Ciò accade giusto oggi quando appena 24 ore fa questo parlamento ratificava la Convezione di Istanbul contro la violenza sulle donne con un grande susseguirsi di interventi, non solo nostri, che denunciavano la responsabilità anche dell'informazione per il degrado dell'immagine femminile e per il poco rispetto della sua dignità. Franca Rame è stata una donna straordinaria, esempio per tante donne e la società tutta, che ha saputo trasformare perfino un episodio di violenza così grave in un'occasione di crescita individuale e collettiva, ha saputo donare parte di sé agli altri nonostante il dolore. A nome di tutto il Movimento 5 Stelle e dei tanti cittadini dichiariamo il nostro amore per Franca Rame". Segnalazione da Tze Tze

Telecom Italia verso la cessione della rete allo Stato. Contribuenti alla finestra - Il Fatto Quotidiano

Telecom Italia verso la cessione della rete allo Stato. Contribuenti alla finestra - Il Fatto Quotidiano

Samsung annuncia il Galaxy S4 mini: un 4,3” dual-core da appena 107 grammi

Samsung annuncia il Galaxy S4 mini: un 4,3” dual-core da appena 107 grammi:
galaxy s4 mini
In barba a chi l’avrebbe voluto protagonista dell’evento del 20 giugno, Samsung ha appena presentato ufficialmente il Galaxy S4 mini, sebbene questo non sciolga del tutto i dubbi circa tutte le sue caratteristiche tecniche, che andiamo subito ad elencare:
  • Display: 4,3” qHD (540 x 960  pixel) Super AMOLED
  • CPU:  dual-core a 1,7 GHz
  • RAM: 1,5 GB
  • Memoria interna: 8 GB con supporto microSD fino a 64 GB
  • Fotocamera posteriore: 8 megapixel
  • Fotocamera anteriore: 1,9 megapixel
  • Connessioni: Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS, infrarossi, NFC (solo nella variante LTE)
  • Dimensioni: 61,3 x 124,6 x 8,94 mm
  • Peso: 107 grammi
  • Batteria: 1.900 mAh
  • OS: Android Jelly Bean 4.2.2
Siamo davanti ad un modello compatto e leggero, equipaggiato con un po’ tutto quel che serve per avere un’ottima esperienza d’uso di Android, per di più con il sistema aggiornato all’ultima versione disponibile. Il dubbio cui accennavamo riguarda il processore: ieri è stata avanzata l’ipotesi che si trattasse dello Snapdragon 400, che ben rientrerebbe nella descrizione “dual-core a 1,7 GHz”, ma nel comunicato di Samsung non ce n’è conferma ufficiale. Tendiamo comunque a credere che il processore sia proprio lui, ponendo questo modello su un livello abbastanza elevato, almeno fino a prova contraria.
Ancora non ci sono informazioni precise su prezzo e disponibilità, ma solo sui colori presenti al lancio: white frost e black mist. È stato comunque confermato che lo smartphone sarà presente all’evento di Londra di cui abbiamo già parlato, quindi probabilmente dovremo attendere quella data per avere il quadro completo, ma comunque sappiamo già che lo smartphone avrà più varianti in relazione al mercato: con LTE o 3G, oppure anche con 3G Dual SIM.
Foto e comunicato stampa dopo lo stacco.

I partiti bloccano il cambiamento

I partiti bloccano il cambiamento:
Vito Crimi: "La parola ai cittadini!"
(10:07)
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"Pdl, Pd,Lega, Scelta Civica con Monti gettano la maschera. I rappresentanti della partitocrazia, hanno bocciato al Senato le proposte di Riforma contenute nella mozione del Movimento 5 Stelle.

Sul voto il capogruppo Vito Crimi ha chiesto ed ottenuto voto separato su ogni parte. "In modo da permettere ad ogni gruppo parlamentare di esprimersi in maniera separata su ogni singola proposta. Ma tutte sono state inspiegabilmente bocciate. Hanno gettato la maschera". Al primo punto il MoVimento 5 Stelle chiedeva "ancora prima di iniziare il percorso di riforme sulle forme di Stato o di governo, di indire un referendum consultivo d'indirizzo con diritto voto esteso ai 16 enni". Un referendum da svolgere " su vari punti sull'opportunità di modificare e in quale modo la Costituzione in parti importanti, con un dibattito approfondito anche nelle scuole di almeno 6 mesi". Bocciata anche la proposta che indirizzava il Parlamento a procedere in tempi rapidi ad una limitata riforma della seconda parte della Costituzione con la riduzione del numero dei deputati e dei senatori, la riduzione del numero dei consiglieri regionali, la soppressione delle Province, l'accorpamento di Comuni,l'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum, l'eliminazione di ogni quorum per il referendum abrogativo, la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello pari a due, la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva, sulle leggi di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle. Terzo e ultimo punto "affrontare le riforme esclusivamente nelle sedi parlamentari proprie in rispetto agli articoli 72 e 138"." M5S Senato

29 maggio 2013

L'esercito di Al Tappone

L'esercito di Al Tappone:
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Tale Simone Furlan ha dato vita all'"Esercito di Silvio", un'organizzazione che sostiene Al Tappone Berlusconi nella sua "guerra dei venti anni". Chi si arruola dichiara quanto segue: "Di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni; di riconoscermi in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato". Per diventare "comandandante di un reggimento territoriale" (???) bisogna invece spedire: "una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio". Belìn! Quando me l'hanno detto non ci volevo credere, invece è tutto vero. "Per me... l'esercito di Silvio... è una cagata pazzesca!" (cit.)

La realtà manipolata

La realtà manipolata:
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I nostri attivisti di Latina ci hanno inviato un video registrato durante un evento in piazza. Si vede un inviato di quinta colonna (il programma di Del Debbio in cui Berlusconi ha promesso soldi ai disperati in diretta tv, ndr) che "istruisce" la folla spiegando che la domanda del giorno è "Quelli del M5S sono uguali a tutti gli altri? Si o no?". La folla rumoreggia: "Ma che domanda è?" "Perché fanno questa domanda?". I cittadini vorrebbero intervenire liberamente, ma l'inviato spiega "Il tema non lo decido io, lo decide la redazione". Quando un altro inviato si rende conto che qualcuno sta riprendendo mentre spiegano alla folla cosa dire e cosa no, si avvicina al suo collega, lo interrompe e lo lo trascina via.

Questa è la televisione signori.

Non abbiamo fretta

Non abbiamo fretta:
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Dopo le elezioni politiche e l'affermazione del M5S, Casaleggio disse che per lui "Era un giorno come un altro". Valeva anche per me. Nel senso che era la tappa di un percorso. Non abbiamo fretta. Anche ieri, dopo le comunali è stato un giorno come un altro. Nessun trionfo a febbraio, nessun tonfo a maggio. L'obiettivo del M5S è di cambiare il Sistema, le regole del gioco, di introdurre nella Costituzione strumenti di democrazia diretta, oggi totalmente assenti o disattesi. E, come ovvio, di andare al Governo, ma senza questi partiti che hanno distrutto l'Italia e che oltre a essere la malattia si propongono come cura. Non abbiamo fretta. Il cosiddetto risultato disastroso di ieri consentirà a circa 400 consiglieri del M5S di entrare nelle municipalità, di fare proposte, operare da sentinella per i cittadini. E' tanto? E' poco? E' comunque un risultato che consente al M5S di raddoppiare la sua presenza nei Comuni. Dopo le elezioni politiche la stampa e le televisioni si sono scatenate contro il M5S come se fosse l'anticristo con una rabbia, un odio, un disprezzo che non ha riscontro nella Storia d'Italia. L'informazione è l'ultima barriera che protegge processi, corrotti, status quo. E' l'arma letale nelle mani dei partiti. Si dice che Bottino Craxi, prima di involarsi, suggerì al suo sodale Berlusconi "Hai dei cannoni a tua disposizione, le reti televisive, usali". La fogna che è ora la RAI, che perde 200 milioni di euro all'anno, nonostante canone e pubblicità, con una pletora infinita di dipendenti e "esterni" va riformata al più presto, tolta dal controllo dei partiti. Più che andare in televisione, bisogna cambiare la televisione. E' un obiettivo del M5S. Una sola rete nazionale, multimediale, senza pubblicità svincolata dalla politica. Non abbiamo fretta. A via Mazzini, i nominati dai partiti, comincino a preparare gli scatoloni, con calma. Ogni tanto è bene ribadire che il MoVimento non è un partito, non fa alleanze con i partiti, né inciuci. Questo vale per i prossimi ballottaggi dove non appoggeremo la destra e tanto meno la sinistra, tra loro non c'è alcuna differenza, forse la destra ti prende un po' meno per il culo. Scrissi che chi voleva l'accordo con il pdmenoelle aveva sbagliato a votarci. Lo confermo e estendo il concetto. Chi si è candidato per il M5S al Parlamento e vuole un accordo con il pdmenoelle scordandosi degli impegni elettorali e della sua funzione di portavoce per realizzare il nostro programma, è pregato di avviarsi alla porta. E' meglio buttarsi nel vuoto da soli che essere spinti. C'è più controllo. Il M5S cresce ogni giorno, è un fatto, così come è un fatto che è stato il più votato alle politiche. Non abbiamo fretta.

"Io vi do il tempo, anzi il tempo sono io! Il tempo a volte è strano, ma il tempo è galantuomo! Io non vi imbroglio, ma non vi si può imbrogliare! Io vado piano, ma non mi si può fermare! Da' tempo al tempo e i conti devon tornare". Da Rockcoccodrillo di Edoardo Bennato