7 maggio 2013

Go, o dell'accerchiamento

Go, o dell'accerchiamento:
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Il Go è un gioco da tavolo cinese, risale a 2.500 anni fa, è il più antico ancora praticato. Due giocatori posano delle pedine nere e bianche sulle intersezioni vuote di una scacchiera composta da una griglia 19 × 19. I giocatori hanno l'obiettivo di controllare una zona della scacchiera maggiore dell'avversario. A questo scopo dispongono le pedine in modo da non essere catturate, e costruiscono degli spazi che non possano essere invasi. Le pedine avversarie sono catturate se circondate completamente dalle proprie e non hanno spazi interni o "occhi". Il MoVimento 5 Stelle è in apparenza circondato, chi l'ha fondato, i parlamentari, i simpatizzanti che lo dichiarano apertamente, gli attivisti. Chiunque spenda una sua parola in pubblico è attaccato come eretico, deviato, violento, terrorista, volenteroso artefice di bagni di sangue, pazzoide visionario, incompetente. Ogni male d'Italia è attribuito al M5S da giornali e televisioni diventati senza alcuna vergogna un incrocio tra la Pravda di Stalin e Der Stürmer sotto il nazismo. Se non puoi attaccare le idee, attacca le persone (quelle del M5S sono copiate da politici da fiera paesana a partire da Capitan Findus Letta, e mai realizzate). La sensazione di essere circondati, "calpesti e derisi" dal Potere Costituito che sta muovendo ogni leva a sua disposizione per distruggere il M5S in effetti la si sente nell'aria. Un che di pesante, di torbido, annuncio forse di fatti gravi. Mentre l'opera di accerchiamento continua, un altro accerchiamento però avviene intorno al Potere Costituito. Sono i cittadini italiani la cui rabbia conosce bene chiunque frequenti un bar o una pubblica via. Gli elettori del M5S sono tra loro, sono otto milioni e mezzo, primo partito, il cui voto non è stato preso neppure in considerazione. Un voto considerato abusivo dalla triade Napolitano, pdmenoelle, pdl, trasposizione laica del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questa rabbia "che ogni giorno urla più forte" non arriva all'orecchio degli Inamovibili o forse non la temono. Questione di tempo. Si accorgeranno in autunno di essere loro all'interno di un cerchio. Senza possibilità di fuga verso l'interno né verso l'esterno. Il confronto da politico economico diventerà sociale, incontrollabile. E' il gioco del Go, bellezza!

Sicilia, “pessima qualità del servizio elettrico”, la denuncia della Flaei Cisl

Sicilia, “pessima qualità del servizio elettrico”, la denuncia della Flaei Cisl:
Le aziende siciliane e la pubblica amministrazione, che è la principale impresa dell’Isola, pagano l’energia con maggiorazioni che arrivano quasi al doppio di quelle applicate alle imprese del nord”.
In pratica, nel triennio 2011-2013 oltre 80 euro/MWh in più. “Ciò oltre a far lievitare i costi che si scaricano sulle famiglie e sui consumatori finali, rende inappetibile la nostra regione dal punto di visto degli insediamenti produttivi”.
A dirlo è il neosegretario regionale della Flaei Cisl Sicilia, Leonardo La Piana. La federazione cislina ha riunito a Catania il consiglio direttivo regionale. Tanti i temi all’ordine del giorno, che hanno avuto come denominatore comune l’analisi della situazione del sistema elettrico in Sicilia e gli effetti su cittadini e imprese nonché su lavoratrici e lavoratori del settore.
La Flaei, si legge in una nota, “ha in cantiere proposte concrete che vanno in direzione dello sviluppo”. Il tema dello sviluppo deve essere al centro della politica siciliana tutta. Il resto è solo “propaganda a cui siamo abituati ormai da tanto tempo”. Afferma La Piana: “La pessima qualità del servizio elettrico in Sicilia, l’assenza di investimenti, la crisi del settore della generazione, la mancanza di un piano strategico ed energetico regionale, i tagli, le continue riorganizzazioni aziendali che depauperano la potenzialità del territorio siciliano, hanno relegato la nostra regione ai margini del contesto italiano ed europeo”. Per di più, “da tutti i nostri delegati territoriali ogni giorno apprendiamo che le condizioni di lavoro dei dipendenti delle società del gruppo Enel diventano sempre più insostenibili. L’atteggiamento spesso indisponente dei responsabili aziendali – come quello tenuto durante gli incontri svolti per il rinnovo degli accordi economici scaduti ormai da cinque anni e purtroppo non ancora rinnovati – rispecchia la profonda insensibilità delle aziende che, pur di raggiungere i propri obiettivi, non tengono in assoluto conto le legittime richieste sindacali e talvolta mettono in campo forme di ‘condizionamento psicologico’ o di ‘isolamento’ dei lavoratori che potrebbero incidere anche sulla loro sicurezza per le situazioni di stress correlato, e su aspetti del benessere psico-fisico delle persone”. La Flaei denuncia che “la forte carenza di personale tecnico e operaio nell’Area Rete (Distribuzione) costringe a massacranti turni di reperibilità. Ciò incide negativamente non solo sulle persone coinvolte ma anche sul servizio offerto ai cittadini. A questo si associa la non adeguatezza di relazioni industriali sul territorio che penalizzano fortemente il ruolo delle Rsu e dei responsabili locali che lamentano di non avere punti di valida interlocuzione”.~ “La nostra organizzazione – afferma La Piana – è consapevole delle difficoltà delle aziende del settore elettrico che, a differenza degli anni passati, attraversano situazioni difficili. A livello nazionale è infatti in via di definizione un accordo che prevede di accompagnare alla pensione circa 3.500 lavoratori”. Ma la Flaei Cisl Sicilia “non ritiene assolutamente comprensibile che si possa scaricare solo sui lavoratori l’effetto di questo stato di crisi”.
La Flaei ha sempre mostrato responsabilità e coerenza nelle proprie azioni sindacali. Abbiamo l’impressione, però, che le aziende hanno considerato la coerenza e la correttezza come “atti unilaterali sindacali” derivanti dal considerare la situazione di crisi del settore”. La richiesta del direttivo, sottolinea La Piana, è “una richiesta forte, chiara e precisa: o le aziende del gruppo modificano in Sicilia il loro atteggiamento con fatti concreti e visibili o la Flaei Cisl sarà costretta, pur in questa situazione di particolare problematicità rispetto ad esempio al tema degli esodi programmati, a mettere in atto tutto quanto necessario a tutela e supporto delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche, e forse più in generale, dell’intero settore elettrico nella nostra regione”.”

Le riserve all'opposizione

Le riserve all'opposizione:
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"Cosa direste se in un girone di campionato le squadre potessero scegliersi l'avversario che preferiscono? Che razza di competizione sarebbe? E se addirittura scegliessero di giocare contro una squadra composta dalle loro stesse riserve? Vorreste mai essere voi a pagare per assistere a una partita così? E che ne sarebbe della legge di Darwin se le gazzelle potessero scegliersi il leone più debole, invece di quello più forte? E di un ascensore, se illudendosi di fare meno fatica pretendesse un contrappeso meno pesante? Cosa lo frenerebbe dallo schiantarsi al suolo, portando verso un tragico destino tutti i suoi sfortunati occupanti? Esattamente allo stesso modo, l'opposizione parlamentare non si sceglie (né tantomeno la si costruisce) tra quelle che fanno più comodo. L'opposizione è quella uscita dalle urne e dalla legge elettorale: ogni altra alchimia ispirata al gioco delle tre carte è una manovra di palazzo innaturale e dannosa, che mira a indebolire gli anticorpi del sistema Paese e, così facendo, prende in giro gli elettori e mortifica la loro intelligenza e le loro speranze di cambiamento. La prassi vuole che le presidenze del Copasir e della Vigilanza Rai vadano all'opposizione, ovvero al MoVimento 5 Stelle e quindi ai quasi nove milioni di cittadini che lo hanno votato, non a due movimenti che rappresentano una frazione infinitesimale del Paese e che hanno fatto campagna elettorale al fianco di Berlusconi e di Bersani, come costole di uno stesso organismo. O la prassi vale solo quando serve a congelare la formazione delle commissioni permanenti? Anche solo immaginare di dare le presidenze che ci spettano a Sel e Lega, significa tentare di fare un Gran Premio facendo correre gli avversari con il muletto, ma il risultato non sarebbe tagliare il traguardo, bensì schiantarsi contro le tribune alla prima curva seria, essendosi privati dei freni." Vito Crimi, M5S Senato

Check systems security with Lynis

Check systems security with Lynis: How many times have you wondered about your systems security ? Using Linux or Mac is not enough! You must check and configure your systems to be as secure as possible. To do this we can use Lynis, a command-line utility to check system(s) against malware, system misconfigurations, systems integrity, etc…

SparkyLinux 2.1.1 “MATE”

SparkyLinux 2.1.1 “MATE”: SparkyLinux è una distribuzione Linux leggera basata su versioni customizzate di Enlightenment e LXDE, adatta sia ai vecchi che hai nuovi computer. Si basa sul ramo testing di Debian.

Questa versione viene fornita col desktop environment MATE (in particolare MATE è stato aggiornato alla versione 1.6 dalla precedente 1.4)

Piazza Europa torna alla città In attesa del parcheggio

Piazza Europa torna alla città In attesa del parcheggio:
Catania ha di nuovo la sua piazza Europa, riconsegnata ufficialmente stamattina dall'amministratore delegato della società Parcheggio Europa spa, alla presenza del sindaco Stancanelli e di una folla di cittadini e curiosi, alcuni dei quali rimasti perplessi. "Quello che vediamo è uno spazio - affermano - ma la piazza non c'è più".

Essere anonimi online è impossibile, lasciate perdere

Essere anonimi online è impossibile, lasciate perdere: L'anonimato online è prossimo all'estinzione. Le società che possiedono dati personali possono collaborare, e usare la scienza dei big data per sapere tutto su ognuno di noi, con stupefacente precisione.

In 100mila per “Borghezio fuori dal Parlamento europeo”

In 100mila per “Borghezio fuori dal Parlamento europeo”:
“Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini”. “Per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni”. “Quelle espresse da Anders Behring Breivik sono posizioni sicuramente condivisibili” (riferendosi al terrorista norvegese che nel luglio 2011 a Oslo ha ucciso 77 persone).
Inizia con alcune delle frasi scandalo associate negli anni a Mario Borghezio l’appello ad aderire alla petizione online per chiedere al Parlamento europeo di favorire le dimissioni dell’europarlamentare leghista o “quantomeno attuare nei suoi confronti i più pesanti provvedimenti disciplinari”.
L’iniziativa è stata lanciata su change.org da Stefano Corradino, direttore del giornale online Articolo 21, dopo le ultime dichiarazioni di Borghezio sulla nomina a ministro per l’Integrazione di Cecile Kyenge, italiana di origine congolese. “Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga”. “Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. “Questo è un governo del bonga bonga”.
Fuori Borghezio dal Parlamento europeo. #iostoconCecileKyenge” in pochi giorni ha già ottenuto circa 100mila firme.