SparkyLinux 2.1.1 “MATE”: SparkyLinux è una distribuzione Linux leggera basata su versioni customizzate di Enlightenment e LXDE, adatta sia ai vecchi che hai nuovi computer. Si basa sul ramo testing di Debian.
Questa versione viene fornita col desktop environment MATE (in particolare MATE è stato aggiornato alla versione 1.6 dalla precedente 1.4)
7 maggio 2013
Piazza Europa torna alla città In attesa del parcheggio
Piazza Europa torna alla città In attesa del parcheggio:
Catania ha di nuovo la sua piazza Europa, riconsegnata ufficialmente stamattina dall'amministratore delegato della società Parcheggio Europa spa, alla presenza del sindaco Stancanelli e di una folla di cittadini e curiosi, alcuni dei quali rimasti perplessi. "Quello che vediamo è uno spazio - affermano - ma la piazza non c'è più".
Catania ha di nuovo la sua piazza Europa, riconsegnata ufficialmente stamattina dall'amministratore delegato della società Parcheggio Europa spa, alla presenza del sindaco Stancanelli e di una folla di cittadini e curiosi, alcuni dei quali rimasti perplessi. "Quello che vediamo è uno spazio - affermano - ma la piazza non c'è più".
Essere anonimi online è impossibile, lasciate perdere
Essere anonimi online è impossibile, lasciate perdere: L'anonimato online è prossimo all'estinzione. Le società che possiedono dati personali possono collaborare, e usare la scienza dei big data per sapere tutto su ognuno di noi, con stupefacente precisione.
In 100mila per “Borghezio fuori dal Parlamento europeo”
In 100mila per “Borghezio fuori dal Parlamento europeo”:
“Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini”. “Per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni”. “Quelle espresse da Anders Behring Breivik sono posizioni sicuramente condivisibili” (riferendosi al terrorista norvegese che nel luglio 2011 a Oslo ha ucciso 77 persone).
Inizia con alcune delle frasi scandalo associate negli anni a Mario Borghezio l’appello ad aderire alla petizione online per chiedere al Parlamento europeo di favorire le dimissioni dell’europarlamentare leghista o “quantomeno attuare nei suoi confronti i più pesanti provvedimenti disciplinari”.
L’iniziativa è stata lanciata su change.org da Stefano Corradino, direttore del giornale online Articolo 21, dopo le ultime dichiarazioni di Borghezio sulla nomina a ministro per l’Integrazione di Cecile Kyenge, italiana di origine congolese. “Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga”. “Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. “Questo è un governo del bonga bonga”.
“Fuori Borghezio dal Parlamento europeo. #iostoconCecileKyenge” in pochi giorni ha già ottenuto circa 100mila firme.
“Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini”. “Per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni”. “Quelle espresse da Anders Behring Breivik sono posizioni sicuramente condivisibili” (riferendosi al terrorista norvegese che nel luglio 2011 a Oslo ha ucciso 77 persone).
Inizia con alcune delle frasi scandalo associate negli anni a Mario Borghezio l’appello ad aderire alla petizione online per chiedere al Parlamento europeo di favorire le dimissioni dell’europarlamentare leghista o “quantomeno attuare nei suoi confronti i più pesanti provvedimenti disciplinari”.
L’iniziativa è stata lanciata su change.org da Stefano Corradino, direttore del giornale online Articolo 21, dopo le ultime dichiarazioni di Borghezio sulla nomina a ministro per l’Integrazione di Cecile Kyenge, italiana di origine congolese. “Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga”. “Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. “Questo è un governo del bonga bonga”.
“Fuori Borghezio dal Parlamento europeo. #iostoconCecileKyenge” in pochi giorni ha già ottenuto circa 100mila firme.
6 maggio 2013
Nexus 4 in Italia, novità sul contenuto della confezione e sugli accessori ufficiali
Nexus 4 in Italia, novità sul contenuto della confezione e sugli accessori ufficiali:
A pochi giorni dalla data di lancio ufficiale, continuano ad emergere notizie sull’arrivo in Italia di Nexus 4. Dopo che negli scorsi giorni avevamo parlato della linea che LG aveva deciso di adottare in merito alla garanzia, spuntano quest’oggi nuovi dettagli sul contenuto della confezione del device e sulla distribuzione nel Bel Paese della linea di accessori ufficiali.
Il giornalismo del nulla de la Repubblica
Il giornalismo del nulla de la Repubblica:
"la Repubblica" continua ad occuparsi del nulla. Prende pezzi sparsi dal forum interno e privato dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle, decontestualizza i ragionamenti, costruisce titoli per screditare il MoVimento e per mettere noi parlamentari contro Beppe Grillo e viceversa. Gioco vecchio e che non funziona. L'onestà intellettuale vorrebbe prima di tutto che si raccontasse il grande risparmio che si ha con i parlamentari del movimento partendo dai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali non presi perché non voluti e poi la rinuncia all’assegno di fine mandato, circa 30 mila euro a parlamentare, la riduzione del 50% dell’indennità e in più la rendicontazione on-line di tutte le spese sostenute. Questa è la notizia in un Parlamento in cui nessuno rinuncia mai a niente. I ragionamenti estrapolati chissà come dal nostro forum e costruiti ad arte per fare un bel titolo li lasciamo appunto a "la repubblica". Invitiamo tutti gli altri parlamentari a seguire il nostro grande esempio." Roberto Fico
P.S.: Noi rinunciamo anche alle doppie indennità di carica vedi Luigi Di Maio, Claudia Mannino, Ricardo Fraccaro
"la Repubblica" continua ad occuparsi del nulla. Prende pezzi sparsi dal forum interno e privato dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle, decontestualizza i ragionamenti, costruisce titoli per screditare il MoVimento e per mettere noi parlamentari contro Beppe Grillo e viceversa. Gioco vecchio e che non funziona. L'onestà intellettuale vorrebbe prima di tutto che si raccontasse il grande risparmio che si ha con i parlamentari del movimento partendo dai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali non presi perché non voluti e poi la rinuncia all’assegno di fine mandato, circa 30 mila euro a parlamentare, la riduzione del 50% dell’indennità e in più la rendicontazione on-line di tutte le spese sostenute. Questa è la notizia in un Parlamento in cui nessuno rinuncia mai a niente. I ragionamenti estrapolati chissà come dal nostro forum e costruiti ad arte per fare un bel titolo li lasciamo appunto a "la repubblica". Invitiamo tutti gli altri parlamentari a seguire il nostro grande esempio." Roberto Fico
P.S.: Noi rinunciamo anche alle doppie indennità di carica vedi Luigi Di Maio, Claudia Mannino, Ricardo Fraccaro
E’ morto Giulio Andreotti Porta con sè i segreti d’Italia
E’ morto Giulio Andreotti Porta con sè i segreti d’Italia:
E’ morto questa mattina a Roma Giulio Andreotti. Andreotti, nato a Roma il 14 gennaio 1919 è stato uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana, protagonista della vita politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo. È stato il 16º, 19º e 28º Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Attualmente senatore a vita, ha ricoperto più volte numerosi incarichi di governo.
E’ stato sette volte Presidente del Consiglio (tra cui il governo di “solidarietà nazionale” durante il rapimento di Aldo Moro (1978-1979), con l’astensione del Partito Comunista Italiano, e il governo della “non-sfiducia” (1976-1977), con la prima donna-ministro, Tina Anselmi, al dicastero del Lavoro); otto volte ministro della Difesa; cinque volte ministro degli Esteri; tre volte ministro delle Partecipazioni Statali; due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria; una volta ministro del Tesoro, ministro dell’Interno (il più giovane della storia repubblicana, a soli trentaquattro anni), ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle Politiche Comunitarie.
È sempre stato presente dal 1945 in poi nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all’Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita.
Il 2 maggio 2003 è stato giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa dalla Corte d’Appello di Palermo, la quale lo ha assolto per i fatti successivi al 1980 e ha dichiarato il non luogo a procedere per i fatti anteriori. Era stato assolto in primo grado, il 23 ottobre 1999. Nell’ultimo grado di giudizio, la II sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di appello, richiamando il concetto di “concreta collaborazione” con esponenti di spicco di Cosa Nostra fino alla primavera del 1980, presente nel dispositivo di appello. Il reato “ravvisabile” non era però più perseguibile per sopravvenuta prescrizione e quindi si è dichiarato il “non luogo a procedere” nei confronti di Andreotti.
Messina, nessun candidato a 5 stelle nei quartieri: “Costano troppo”
Messina, nessun candidato a 5 stelle nei quartieri: “Costano troppo”:
Nessun candidato grillino come presidente di quartiere. Il Movimento 5 Stelle non presenterà di propri candidati alle consultazioni per il rinnovo delle presidenze e dei consigli circoscrizionali del Comune di Messina. Secondo i 5 stelle della città dello Stretto,”la legge finanziaria del 2010 (n. 191/2009) – scrivono in una nota – impone l’abolizione dei Consigli Circoscrizionali nei Comuni con meno di 250.000 abitanti, e siamo dunque eticamente obbligati a dare un segnale forte, coraggioso e giusto nel non presentare candidati alle circoscrizioni ricordando che la questione morale è la nostra vera priorità”.
I grillini però vanno oltre, accusando anche il governo regionale, in particolare l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana, secondo il quale, circolare n. 1 del 13-1-2011, prot. 758, sostiene invece che la legge finanziaria del 2010 non si applicherebbe in Sicilia, perché non recepita dall’ ordinamento locale.
“Noi riteniamo – attaccano i grillini – che si affermi ciò in maniera contraria ai criteri di riduzione della spesa pubblica. La circostanza è che le stesse norme statali, in quanto fissano limiti di spesa, sono anzitutto norme di coordinamento finanziario e come tali applicabili anche alle Autonomie speciali in considerazione dell’obbligo generale di tutte le Regioni, ivi comprese quelle a Statuto speciale, di contribuire all’azione di risanamento della finanza pubblica”.
“Viene ignorato – continua la nota – l’esito dell’ultimo censimento demografico Istat, che conferma la popolazione messinese in 243.262 abitanti, è stato evidentemente trascurato dagli attuali amministratori. Mantenere queste poltrone ammonta a circa € 1.500.000 annui, che saranno sostenuti, ancora una volta, da una cittadinanza ormai sempre più gravata da continui balzelli; tutto questo mentre decine di famiglie messinesi di nuovi poveri lottano per la sopravvivenza”.
I 5 stelle di Messina propongono quindi “l’istituzione di comitati o associazioni di cittadini che lavorino gratuitamente per il bene della propria città, così come già presenti in altre città italiane”.
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