25 marzo 2013

Il modello Sicilia siamo noi!

Il modello Sicilia siamo noi!:
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"In Sicilia ero sicuro che la coabitazione con il Movimento 5 Stelle avrebbe funzionato e infatti sta andando benissimo". Queste sono le parole dell'assessore siciliano Franco Battiato. Le persone come Battiato sono convinte che il M5S stia "coabitando" con loro, niente di più falso, niente di più inesatto. Il "modello Sicilia" non esiste o meglio il "modello Sicilia" siamo noi, quelli del M5S, i deputati, gli attivisti, i cittadini che ogni giorno si sbracciano per portare avanti punti di buon senso, buone idee. Se domani mattina Battiato, Crocetta e compagnia varia proponessero idee non buone, non in linea con il bene dei cittadini, il M5S li manderebbe a casa in un secondo. Non sono loro a fare la storia di questo paese, la storia la stiamo facendo noi, costringendoli alle scelte.

Da soli non avrebbero cambiato nulla. Non facciamoci fregare. Senza di noi sarebbe stata l'ennesima Sicilia degli ennesimi politici. Invece oggi è la Sicilia dei cittadini, quella che abolisce la classe politica delle province con un risparmio di 50 milioni di euro all'anno, quella con i deputati che restituiscono il 70% dello stipendio ogni mese per fare il microcredito alle microimprese fatto dal governo e non da un partito, quella che si appresta a varare il reddito minimo di dignità (Crocetta lo chiami come vuole, ma sempre quello è).

Noi non abbiamo paura di cambiare il nostro paese, anzi siamo così convinti che li stiamo costringendo a farlo!" Giancarlo Cancelleri, capogruppo portavoce del M5S Sicilia

24 marzo 2013

Come pubblicare app sullo store di Amazon [Guida]

Come pubblicare app sullo store di Amazon [Guida]:
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Abbiamo parlato diverse volte della Developer Console del Play Storie di Google e della contrapposizione di Amazon con il suo App Shop, ma non ci siamo mai introdotti nei meandri di quest’ultimo negozio virtuale e delle sue procedure. Ci siamo quindi domandati come possa funzionare la vendita di applicazioni su questo store e ci siamo accorti che la procedura, per quanto possibile, si differenzia moltissimo da quella prevista da Google.
(Continua...)
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La coerenza di Floris

La coerenza di Floris:
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"23 marzo 2013.

A "Che tempo che fa", Giovanni Floris attacca pesantemente il MoVimento 5 Stelle. Dichiara che il M5S vuole un "adeguamento della società alla sofferenza", mentre non ricorda che per primi vogliamo il reddito di cittadinanza proprio per cancellare questa sofferenza. Dichiara inoltre che la risposta non é quella di "mettere in Parlamento un trentenne fuori corso", mentre siamo i primi in parlamento come percentuale di laureati (88%). Infine sostiene che "la risposta non é abbassare gli stipendi, ma alzare il livello dei parlamentari.", non considerando che, a parte l'88% dei laureati, siamo stati gli unici a scegliere i collaboratori dei Cittadini parlamentari mediante raccolta pubblica di Curriculum Vitae, scegliendo la qualità e le competenze invece che le convenienze, come invece hanno fatto i vecchi partiti, assumento amici trombati, e fidanzate, e amanti, e mogli. Giovanni Floris parla molto bene, sorride sempre ed é sempre chiaro nelle sue parole.

Fortunatamente non abbocchiamo al suo charme, e riusciamo a leggere bene tra le righe di quello che dice. Floris, i nostri complimenti, però, alla tua coerenza. Verso il PD, si intende." ThElMan

22 marzo 2013

AGCOM: basta con i costi di recesso dei contratti

AGCOM: basta con i costi di recesso dei contratti: Il Garante delle Comunicazioni ha pubblicato le proposte di modifica per i contratti nel settore TLC. L'obiettivo è ottenere maggiore trasparenza e una corretta interpretazione della Legge Bersani.

ndr: chistu si ca e' parrari :-)

Il Gossip dei 57esimi

Il Gossip dei 57esimi:
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"Esiste ancora la deontologia professionale da parte dei giornalisti? Vito Crimi, cittadino portavoce al Senato per il Movimento 5 Stelle si ferma a chiaccherare per strada con due universitari che non si palesano come inviati della radio universitaria online Radio Luiss e registrano a sua insaputa una conversazione. Che si tratti di una conversazione privata dove confidenzialmente si sfoga per un tipo d’informazione più fatto di gossip e retroscena che fatti concreti. Che si tratti di una conversazione privata, diffusa poi pubblicamente e spacciata da intervista (!!!) si capisce benissimo basta ascoltarla. Vito Crimi ha espresso un giudizio che da giornalista che viene dalla cronaca locale condivido. Lasciamo da parte le espressioni colorite, che in una conversazione privata ci stanno e per le quali si è già scusato. Andiamo alla sostanza. La cronaca parlamentare e nazionale, si occupa più di gossip che di fatti concreti della vita politica. Quali sono i fatti del Parlamento ? Leggi, interrogazioni, mozioni, atti ispettivi. Avete mai sentito parlare di questo nei resoconti dal Parlamento su quotidiani o telegiornali nazionali ? Spazi irrisori e pochissimi approfondimenti. Nelle redazioni nazionali impazzano i “retroscenisti”. Eppure la vera politica, quella con la P maiuscola, è solo ed esclusivamente quella fatta di proposte di legge, interrogazioni, mozioni, decreti legislativi, iniziative di democrazia diretta, leggi popolari, atti ispettivi, discussioni su temi concreti. Il resto sono inutili chiacchere da bar. Nell’interesse dei cittadini e della crescita culturale dell’Italia si chiede una informazione che parli di fatti concreti. Di quello che il Parlamento fa e non fa, con legittime critiche su questi aspetti per tutti. Non una pseudo informazione fatta di gossip da cronaca rosa o “Grande Fratello” televisivo. Informazione sui fatti che nel giornalismo locale spesso si trova, ne sono testimone diretto, nella cronaca nazionale è invece merce rara. Il risultato si vede. L'Italia è al 57° posto al Mondo per libertà d'informazione. Non ci si può lamentare poi, se da parte di cittadini come Vito Crimi e tanti altri, c'è diffidenza verso i giornalisti della cronaca nazionale e parlamentare romana. Basta vedere come un "fuori onda" palese di due studenti universitari, sia stato rilanciato come una intervista, ripreso e trasmesso dalla trasmissione "La Zanzara" di Radio24, emittente legata al Sole 24 Ore che percepisce pubblico denaro. E' serietà professionale questa? Fatti e critiche su questi? Sì grazie. Gossip? No grazie." Matteo Incerti

Il M5S e l'abolizione delle province in Sicilia

Il M5S e l'abolizione delle province in Sicilia:
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"Gli articoli di giornale dimostrano chiaramente che questo Governo e questo Parlamento Siciliano non volevano fare una seria abolizione delle province ma volevano semplicemente riformare gli enti provinciali non tagliando i costi della politica, l’intervento del M5S è stato invece fermo e netto: aboliamo le province! Facciamo questa scelta coraggiosa perché è questo il momento giusto per farlo. Abbiamo tenuto la barra del timone dritta e riportato sui binari giusti la discussione. Ieri sera, finalmente la votazione, a fronte di una lunga discussione dove abbiamo approvato questo disegno di legge che riduce le province semplicemente a liberi consorzi di comuni senza più le elezioni. Vorremmo investire il risparmio, che si otterrebbe dall’eliminazione della casta politica, nella piccola e media impresa coerentemente col nostro programma e coerentemente con le attività che già svolgiamo e con i soldi che già versiamo nel microcredito per le microimprese. Siamo convinti che solo da questo, il motore della Sicilia, può ripartire l’economia e la dignità del Popolo Siciliano. Voglio anche puntualizzare che da questa operazione non verrà licenziato nessuno, tutti i dipendenti verranno inseriti nei consorzi dei comuni in base alle competenze e all’esperienze che hanno maturato. La parte che verrà eliminata è la Casta politica che fin’ora ha solamente mangiato e marciato su questa situazione. Noi l’avevamo come punto del programma, e possiamo dire che abbiamo ottenuto una bella vittoria non tradendo la fiducia dei nostri elettori." Giancarlo Cancelleri, Capogruppo M5S all'ARS

Acqua pubblica, ora il Parlamento faccia una legge - Marco Schiaffino - Il Fatto Quotidiano

Acqua pubblica, ora il Parlamento faccia una legge - Marco Schiaffino - Il Fatto Quotidiano

Numerazione canali TV: ennesimo rifrullo ma è l'ultimo

Numerazione canali TV: ennesimo rifrullo ma è l'ultimo: Il Consiglio AGCOM ha approvato il nuovo piano per la numerazione automatica dei canali (LCN) del digitale terrestre. Confermate La7, MTV e Deejay TV per i canali 7, 8 e 9. Tutto il resto invece cambia fino al 999.