14 febbraio 2013

Arrivano da Box 50 Gb di spazio gratis a vita a tutti i nuovi utenti

Arrivano da Box 50 Gb di spazio gratis a vita a tutti i nuovi utenti:
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Box, il conosciutissimo servizio di Cloud Storage, offre, in collaborazione con Dell, ma per tutti, 50 Gb di storage gratuito a vita a tutti i nuovi iscritti.
Per poter usufruire di questa opportunità, è sufficente registrarsi a questo indirizzo ed avrete a disposizione i vostri 50 Gb di spazio gratuito. Non sappiamo fino a qundo sarà disponibile questa offerta, quindi, se vi interessa, affrettatevi.
buon storage a tutti  icon_smile

Android 4.2.2 arriva alla fine anche su Nexus 4: guida all’installazione

Android 4.2.2 arriva alla fine anche su Nexus 4: guida all’installazione:
LG Nexus 4 10
E’ l’ultimo nato in casa Nexus, ma non è di certo stato il primo a ricevere l’aggiornamento alla versione 4.2.2, anzi, è stato l’ultimo, dopo Nexus 7, Nexus 10 e persino l’ormai “vecchio” della famiglia Galaxy Nexus.
Sembra che finalmente sia arrivato il momento anche per l’ultimo smartphone nato dalla partnership tra Google e LG: l’aggiornamento è iniziato da pochi minuti e sembra che pochi l’abbiamo ricevuto per il momento, ma è già stato segnalato sul nostro forum; vi proponiamo quindi la stessa guida già riportata per gli altri Nexus, che può essere eseguita anche senza i permessi di root: l’unico prerequisito per l’update è quindi che abbiate un Nexus 4 aggiornato alla versione JOP40D. Se non avete una recovery modificata però, sarà anche necessario l’eseguibile di adb: il modo più semplice (ma non il più rapido) è di procurarselo installando l’SDK di Android.
A questo punto se avete anche una recovery modificata, vi basterà scaricare il file zip con l’aggiornamento (qui il link dai server ufficiali) e installarlo come un qualsiasi altro update da recovery (alcuni utenti hanno riportato problemi con la ClockWork, nel caso provate la recovery TWRP). In caso contrario scaricate comunque il pacchetto linkato qui sopra, e spostatelo nella cartella dove avete l’eseguibile di adb, poi seguite i seguenti passi:
  • Riavviate il Nexus 4, tenendo premuti volume su e volume giù assieme. Arrivati nel menu fastboot, premete volume su fino ad evidenziare il riquadro “Recovery” e premete il pulsante di accensione. Apparso l’androidino con il punto esclamativo rosso premete volume su e il tasto di accensione assieme (non troppo a lungo o riavvierete tutto). Sarete così arrivati in recovery: si naviga su e giù con i tasti del volume e si conferma con quello di accensione. Selezionate quindi ”apply update from adb.”
  • Collegate il Nexus 4 al PC via cavo USB, spostatevi nella cartella di adb, e digitate quanto segue dentro un prompt dei comandi:

    adb sideload de8b8d101614.signed-occam-JDQ39-from-JOP40D.de8b8d10.zip
  • Dopo poco comparirà una barra indicante il progresso dell’update sullo smartphone. Al termine si riavvierà ed avrete Android 4.2.2 pronto all’uso.
Come sempre in questi casi vi assumete ogni responsabilità per eventuali danni al vostro smartphone. Nel caso non abbiate già ricevuto l’aggiornamento, potete provare a ricercarlo dopo aver cancellato i dati di Google Services Framework: è un semplice trucco che spesso funziona; fateci sapere nei commenti se l’avete ricevuto.

11 febbraio 2013

campagna elettorale del pd

a Bersa', la letterina te la potevi risparmiare...


8 febbraio 2013

Il Comune di Monaco smentisce Microsoft ed HP: "Più conveniente passare a Linux"

Il Comune di Monaco smentisce Microsoft ed HP: "Più conveniente passare a Linux":
Dopo le statistiche diffuse da Microsoft ed HP secondo cui la città di Monaco avrebbe speso più soldi passando a Linux e LibreOffice piuttosto che rimanendo su Windows e Microsoft Office, lo stesso comune della città tedesca ha risposto alle accuse dei due colossi mostrando le cifre reali del passaggio all'open source.
L'amministrazione comunale della città di Monaco di Baviera, come è noto già da parecchio tempo, ha trasferito in toto dal 2004 ad oggi la sua architettura informatica passando da sistemi chiusi come Microsoft Windows e Microsoft Office a soluzioni open come Linux (tramite una distro fatta su misura chiamata LiMux basata su Ubuntu e KDE) ed OpenOffice, nell'ottica della politica di "rigore economico" intrapreso da anni dalla Germania.
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LibreOffice 4: la suite perfetta per l’ufficio

LibreOffice 4: la suite perfetta per l’ufficio: La release definitiva di LibreOffice 4.0 è stata rilasciata portando con sé tantissime funzionalità che saranno sicuramente apprezzate da tutti gli utenti. Scopriamone di più.

Libero e Virgilio diventano ItaliaOnline

Libero e Virgilio diventano ItaliaOnline: News - Un marchio storico risorge per diventare il punto di riferimento per i navigatori italiani. Venti milioni di utenti tra i due portali.

Sondaggio Demopolis: Bersani in testa ma il Pdl si avvicina, boom M5S

Sondaggio Demopolis: Bersani in testa ma il Pdl si avvicina, boom M5S:
A poco più di due settimane dalle elezioni resta molto alto il numero degli indecisi e dei potenziali astensionisti: oltre 7 milioni di elettori non hanno ancora compiuto una scelta. E circa 11 milioni e mezzo di italiani, il 24% degli aventi diritto, potrebbero restare a casa. Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultima indagine condotta dall’Istituto Demopolis, per il programma Otto e Mezzo, prima del black out previsto dalla legge elettorale.
Gli indecisi, ma anche Grillo e Monti, le principali forze in grado di attingere in modo trasversale ai bacini dei due principali schieramenti, si riveleranno determinanti per l’esito della competizione elettorale. “A 16 giorni dal voto – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il distacco tra Centro Sinistra e Centro Destra è di poco più di 5 punti percentuali: circa un milione e 800 mila voti separano oggi le due coalizioni”.
Principale argine alla rimonta del Centro Destra è il Movimento 5 Stelle che – secondo il Barometro Politico Demopolis –  otterrebbe oggi il 18,1%, con un consenso in crescita di circa tre punti nelle ultime due settimane.
L’esito delle prossime elezioni si giocherà anche sul numero dei seggi attribuiti al Senato nelle due regioni maggiormente in bilico, Lombardia e Sicilia: potrebbero essere poche migliaia di voti a determinare la maggioranza a Palazzo Madama.
TASSO DI ASTENSIONISMO SEMPRE ALTO – Sia pur ridimensionato rispetto alle settimane scorse, il tasso di astensionismo e di indecisione resta piuttosto alto. Se ci recasse oggi alle urne, circa 11 milioni e mezzo di italiani, il 24% degli aventi diritto, potrebbero restare a casa. Sul voto del 24 e 25 febbraio pesa anche il numero degli indecisi: oltre 7 milioni di elettori non hanno ancora compiuto una scelta. È uno dei dati che emerge dall’ultima indagine condotta dall’Istituto Demopolis, per il programma Otto e Mezzo, prima del black out previsto dalla legge elettorale.
“A dare il segno dell’instabilità del mercato elettorale, in presenza di un’offerta politica non più bipolare come nel 2006 e nel 2008, è anche – sostiene il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il numero di quanti ammettono che nei prossimi giorni potrebbero cambiare idea: oltre un quinto degli elettori ammette di prendere oggi in considerazione più di una lista. A rendere più evanescente il consenso contribuisce anche il Porcellum, la legge elettorale in vigore con le liste bloccate: il 47% dei cittadini orienterà la sua scelta prevalentemente sul candidato Premier o leader della coalizione; poco più di un terzo sceglierà il partito, meno di un elettore su cinque – conclude Pietro Vento – deciderà il suo voto in base ai candidati in lista per la Camera o il Senato a livello locale”.
L’istituto Demopolis ha analizzato il consenso attuale e potenziale alle 2 principali coalizioni: a 16 giorni dal voto, il Centro Sinistra si attesterebbe al 33,6%, il Centro Destra al 28,5%. Molto significativo appare anche il bacino potenziale dei due schieramenti, che raggiunge il 40% per la coalizione di Bersani ed il 34% per quella di Berlusconi.
“Nell’analisi dei flussi elettorali, principale argine alla rimonta del Centro Destra è il Movimento 5 Stelle che – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento –  otterrebbe oggi il 18,1%, con un consenso in crescita di circa tre punti nelle ultime due settimane. Grillo appare in grado di intercettare l’insofferenza di buona parte degli elettori che sembrano voler premiare l’assoluta contrapposizione agli schemi tradizionali della politica”. In lievissima flessione, la coalizione di Mario Monti, attestata oggi al 13,6%, e Rivoluzione Civile di Ingroia al 4,1%. All’1,4% la lista di Oscar Giannino.
L’attuale vantaggio garantirebbe a Bersani la maggioranza alla Camera. Secondo la simulazione effettuata dal Barometro Politico Demopolis per il programma de LA7 condotto da Lilli Gruber, il Centro Sinistra conquisterebbe oggi 340 seggi. 128 deputati andrebbero al Centro Destra, 80 al Movimento 5 Stelle, 64 all’area dell’attuale Premier. 18 seggi infine a Rivoluzione Civile: un dato ovviamente vincolato al superamento della soglia del 4%.
L’esito delle prossime elezioni si giocherà anche sul numero dei seggi attribuiti al Senato in base ai premi di maggioranza regionali. Se si votasse oggi, la coalizione PD-SEL vincerebbe nella maggior parte delle regioni, il Centro Destra conquisterebbe i 14 seggi del Veneto. Se vincesse in Lombardia ed in Sicilia, il Centro Sinistra avrebbe la maggioranza a Senato con 169 seggi; se perdesse invece in entrambe le regioni, si fermerebbe a 145 seggi, lontano dalla soglia necessaria di 158 senatori. Vincendo in Sicilia, ma non in Lombardia, il Centro Sinistra si fermerebbe a circa 154 seggi.
La vera partita si giocherà dunque in Lombardia ed in Sicilia, le due regioni maggiormente incerte nelle quali l’Istituto Demopolis registra una situazione di sostanziale parità: circa un punto di vantaggio per Bersani su Berlusconi in Sicilia, con il Movimento 5 Stelle di Grillo non molto distante. Appena 1 punto di margine per l’asse Lega-PDL sul Centro Sinistra in Lombardia. Potrebbero essere poche migliaia di voti a determinare il risultato a Palazzo Madama.
eur/com

SIM già scaduta: si può riattivare così

SIM già scaduta: si può riattivare così:

Recuperare il credito residuo, gli sms e i contatti da una scheda ormai inattiva con Tim, Wind, Vodafone e Tre


suggerimenti per recuperare una SIM scaduta
Le SIM card scadono dopo un anno di inutilizzo e di mancata ricarica del credito residuo. Può capitare a chiunque di ritrovare una SIM, ormai scaduta, in un cassetto e di scoprire che è inutilizzabile, poiché ha perso la sua validità.
Come farla funzionare di nuovo e recuperarne il saldo, gli SMS e i contatti della rubrica? Non è una domanda retorica questa: è possibile, infatti, riattivare la SIM, grazie all’aiuto del vostro gestore di telefonia mobile o inviare una raccomandata nella quale inserire un’apposita domanda per recuperare numero e utenza.
La riattivazione di una scheda può essere effettuata solo per quelle SIM che sono scadute da meno di 24 mesi. La disattivazione della stessa, come già saprete, avviene dopo 12 mesi, durante i quali non avete effettuato nemmeno una ricarica di minimo importo. Dopo un anno, potrete solo ricevere ma non effettuare chiamate. Negli 11 mesi successivi, la scheda può essere riattivata, previa richiesta all’operatore telefonico. Vediamo come agire per singolo gestore.
TIM. Per riattivare una scheda TIM, chiamate il 119 e scegliete l’opzione per parlare con un operatore, al quale dovrete fornire i vostri dati personali per poter procedere alla riattivazione (nome, codice fiscale, residenza e così via), nonché il numero della stessa SIM. Se non volete chiamare il servizio clienti, potete affidarvi a un centro TIM, riattivando la scheda telefonica direttamente in negozio. Portate con voi il documento di riconoscimento e la SIM scaduta. Per ripristinare il credito sulla SIM e avere un rimborso, sarà necessario compilare questo modulo da inviare alla società mediante raccomandata andata/ritorno.
WIND. Per riattivare una scheda Wind, chiamate il servizio clienti 155 e spiegate all’operatore la vostra intenzione di riattivare la scheda. Dovrete compilare un modulo affinché la vostra SIM card venga riattivata e inviarlo via raccomandata A/R, al quale dovrete associare una fotocopia di un valido documento di riconoscimento e del vostro codice fiscale. Potete anche riattivare la vostra scheda, rivolgendovi a un negozio Wind.
VODAFONE. Chiamate il numero 190, ossia il servizio clienti. Se la vostra SIM è scaduta da meno di 90 giorni, potrete riattivarla fornendo all’operatore i vostri dati personali e quelli relativi alla scheda. Se la scheda, invece, è scaduta da più di 90 giorni, dovrete recarvi in un centro Vodafone autorizzato e richiedere l’attivazione di una nuova SIM con il trasferimento del numero. Per richiedere il rimborso del credito, dovrete compilare questo modulo.
TRE. Per riattivare una SIM con l’operatore H3G, dovrete chiamare il servizio clienti al numero 133 e dare all’operatore i dati per la riattivazione della scheda (informazioni personali e il numero della SIM) oppure potete andare in un negozio 3. È possibile anche optare per la riassegnazione del numero su una nuova SIM compilando un questo modulo da inviare tramite raccomandata A/R a 3 Italia allegando ad esso carta d’identità e codice fiscale validi.