Le Balle Quotidiane / 2:
Leggete questa spazzatura da Repubblica: "Dal palco allestito a piazza Maggiore a Bologna, tappa del suo tour elettorale, Beppe Grillo senza ombrello sotto la pioggia scrosciante lancia la sua 'proposta shock': "Al Qaeda bombardi Roma". Fornisce le coordinate Gps, allude a una "ridente cittadina, un po' più a Sud di Bologna" e invita Al Qaeda, in caso di rappresaglie per l'escalation militare in Mali, a indirizzare lì i propri missili.". Ma vi rendete conto di quello che scrivono? Aizzano le persone. Questo è il vero fascismo. Viene completamente rovesciato il senso della mia battuta. Ho espresso pubblicamente la mia contrarietà e estraneità a un qualsiasi coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Mali, così come prevede l'art. 11 della nostra Costituzione. Io non ho niente contro il Mali, nulla contro i tuareg che vengono massacrati dalle forze golpiste sostenute dai francesi. Le coordinate gps erano un suggerimento ai francesi, a cui noi dovremmo fornire le basi logistiche. Solo dei giornalisti di regime potevano stravolgere il senso delle mie parole,
Leggi le altre balle quotidiane qui.
3 febbraio 2013
2 febbraio 2013
Risultati del sondaggio "Nessuno deve rimanere indietro"
Risultati del sondaggio "Nessuno deve rimanere indietro":
Si è concluso ieri alle ore 14.00 il sondaggio "Nessuno deve rimanere indietro". Hanno partecipato 60.155 votanti. A ciascuno è stato chiesto di scegliere cinque punti ritenuti più importanti per lo sviluppo dello stato sociale. Il punto più votato, con 41.148 preferenze, è stato l'imposizione di un tetto pensionistico massimo di 6.000 euro lordi mensili. A seguire, con 37.335 preferenze, il ripristino dei soldi tagliati alla scuola e alla sanità. Terzo punto più votato è stato l'eliminazione dei fattori a rischio ambientali per la salute, con 36.171 preferenze. Quarto punto l'introduzione in Italia del reddito di cittadinanza che ha ricevuto 28868 preferenze. Il quinto punto più votato è stato l'introduzione della pensione a 60 anni di età, con 27.454 preferenze.
Guardate tutti i risultati e leggete alcune delle proposte aggiuntive che avete segnalato. Alcune sono veramente interessanti!
Si è concluso ieri alle ore 14.00 il sondaggio "Nessuno deve rimanere indietro". Hanno partecipato 60.155 votanti. A ciascuno è stato chiesto di scegliere cinque punti ritenuti più importanti per lo sviluppo dello stato sociale. Il punto più votato, con 41.148 preferenze, è stato l'imposizione di un tetto pensionistico massimo di 6.000 euro lordi mensili. A seguire, con 37.335 preferenze, il ripristino dei soldi tagliati alla scuola e alla sanità. Terzo punto più votato è stato l'eliminazione dei fattori a rischio ambientali per la salute, con 36.171 preferenze. Quarto punto l'introduzione in Italia del reddito di cittadinanza che ha ricevuto 28868 preferenze. Il quinto punto più votato è stato l'introduzione della pensione a 60 anni di età, con 27.454 preferenze.
Guardate tutti i risultati e leggete alcune delle proposte aggiuntive che avete segnalato. Alcune sono veramente interessanti!
Intervista integrale Pizzarotti a Servizio Pubblico
Intervista integrale Pizzarotti a Servizio Pubblico:
Tra tutti i canali televisivi, la 7 è il più fazioso. Un canale fuori controllo, con figuranti strapagati nonostante abbia perso circa 70 milioni nel 2012. Chi paga le perdite? TImedia, di Telecom Italia, ne detiene la proprietà, quindi la finanziamo tutti noi con le bollette, peggio del canone. Franco Bernabè, l'ad di Telecom, sta cercando di venderla, per ora senza successo, a Urbano Cairo e Clessidra. Se non ci riuscirà gli rimarrà solo l'asta pubblica. Partecipare potrebbe essere un'opportunità, non per rilanciarla, ma per chiuderla.
“In risposta all’intervista della trasmissione Servizio Pubblico del 31 gennaio 2013, montata tagliando le risposte in modo da renderle ridicole o incomprensibili, pubblico l’intervista integrale in modo che ognuno possa valutare l’obiettività dell’informazione” Federico Pizzarotti, sindaco di Parma [dalla descrizione del video su youtube]
- Nel 2011 i debiti complessivi del Comune di Parma (Comune + Partecipate) ammontavano a 874 milioni di euro; nel 2012 i debiti sono stati ridotti di 44 milioni (in relazione alla cessione della quota di Stu Pasubio).
- Nel corso del 2012, in meno di un anno, siamo riusciti ad effettuare pagamenti ai fornitori per 84 milioni di euro (tieni presente che il debito del Comune verso i fornitori è quello più difficile da liquidare, rispetto al debito verso le banche, che invece è sostenibile e razionabile nel tempo).
- Sono state vendute all’asta tutte le auto blu, con un risparmio di 250 mila euro l’anno (il sindaco gira con una Zafira a Metano, oppure in bicicletta)
- Ridotti del 10% gli stipendi del sindaco, vice sindaco e presidente del Consiglio Comunale: anche qui il risparmio è di decine di migliaia di euro.
- Sospeso Quoziente Parma voluto dall’ex amministrazione (un coefficiente che in teoria avrebbe dovuto aiutare le famiglie a sostenere il costo delle rette scolastiche). In realtà è costato complessivamente 5 milioni di euro, di cui: 118.000 euro in consulenze e studi con l’Università di Parma, 82.000 euro ai CAAF per il calcolo del QP, un Dirigente dedicato per alcuni anni, 540.000 euro di mancate entrate nell’anno 2011 ed 250.000 euro di mancate entrate nel 2012 in relazione all’applicazione del QP ai servizi educativi (in misura ridotta, alla fine, il denaro per le agevolazioni alle famiglie: era più strumento di propaganda che altro).
Se lo strumento fosse davvero uno strumento di equità a costo zero per l’amministrazione comunale significherebbe che a fronte di alcune famiglie che si vedono applicate delle riduzioni a qualsivoglia tariffa ce ne sono altre che si vedono proporzionalmente applicato un corrispondente aumento. Il fatto che in questi anni abbia comportato “solo” agevolazioni per tutti ha significato un pesante aggravio alle casse del Comune.
- Abbiamo aumentato il costo delle rette scolastiche, ma lo abbiamo fatto solo per le fasce di reddito superiori, cioè il 20% del totale delle famiglie, per permettere al restante 80% di usufruire degli stessi servizi"
Intervista integrale Pizzarotti Servizio Pubblico 31 - 1-2013
(21:12)
(21:12)
>>> Oggi, 2 febbraio, sono a Bologna, piazza Maggiore, ore 17, e Modena, piazza Grande, ore 21. Domani 3 febbraio sarò a Imola, piazza Gramsci, ore 12, Reggio Emilia, piazza Prampolini, ore 17, e Parma, piazza Garibaldi, ore 21. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
Tra tutti i canali televisivi, la 7 è il più fazioso. Un canale fuori controllo, con figuranti strapagati nonostante abbia perso circa 70 milioni nel 2012. Chi paga le perdite? TImedia, di Telecom Italia, ne detiene la proprietà, quindi la finanziamo tutti noi con le bollette, peggio del canone. Franco Bernabè, l'ad di Telecom, sta cercando di venderla, per ora senza successo, a Urbano Cairo e Clessidra. Se non ci riuscirà gli rimarrà solo l'asta pubblica. Partecipare potrebbe essere un'opportunità, non per rilanciarla, ma per chiuderla.
“In risposta all’intervista della trasmissione Servizio Pubblico del 31 gennaio 2013, montata tagliando le risposte in modo da renderle ridicole o incomprensibili, pubblico l’intervista integrale in modo che ognuno possa valutare l’obiettività dell’informazione” Federico Pizzarotti, sindaco di Parma [dalla descrizione del video su youtube]
- Nel 2011 i debiti complessivi del Comune di Parma (Comune + Partecipate) ammontavano a 874 milioni di euro; nel 2012 i debiti sono stati ridotti di 44 milioni (in relazione alla cessione della quota di Stu Pasubio).
- Nel corso del 2012, in meno di un anno, siamo riusciti ad effettuare pagamenti ai fornitori per 84 milioni di euro (tieni presente che il debito del Comune verso i fornitori è quello più difficile da liquidare, rispetto al debito verso le banche, che invece è sostenibile e razionabile nel tempo).
- Sono state vendute all’asta tutte le auto blu, con un risparmio di 250 mila euro l’anno (il sindaco gira con una Zafira a Metano, oppure in bicicletta)
- Ridotti del 10% gli stipendi del sindaco, vice sindaco e presidente del Consiglio Comunale: anche qui il risparmio è di decine di migliaia di euro.
- Sospeso Quoziente Parma voluto dall’ex amministrazione (un coefficiente che in teoria avrebbe dovuto aiutare le famiglie a sostenere il costo delle rette scolastiche). In realtà è costato complessivamente 5 milioni di euro, di cui: 118.000 euro in consulenze e studi con l’Università di Parma, 82.000 euro ai CAAF per il calcolo del QP, un Dirigente dedicato per alcuni anni, 540.000 euro di mancate entrate nell’anno 2011 ed 250.000 euro di mancate entrate nel 2012 in relazione all’applicazione del QP ai servizi educativi (in misura ridotta, alla fine, il denaro per le agevolazioni alle famiglie: era più strumento di propaganda che altro).
Se lo strumento fosse davvero uno strumento di equità a costo zero per l’amministrazione comunale significherebbe che a fronte di alcune famiglie che si vedono applicate delle riduzioni a qualsivoglia tariffa ce ne sono altre che si vedono proporzionalmente applicato un corrispondente aumento. Il fatto che in questi anni abbia comportato “solo” agevolazioni per tutti ha significato un pesante aggravio alle casse del Comune.
- Abbiamo aumentato il costo delle rette scolastiche, ma lo abbiamo fatto solo per le fasce di reddito superiori, cioè il 20% del totale delle famiglie, per permettere al restante 80% di usufruire degli stessi servizi"
1 febbraio 2013
La bolletta dell'acqua è illegittima
La bolletta dell'acqua è illegittima:
"Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull'acqua. A darci ragione è il Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone. L'Autorità per l'Energia Elettrice ed il Gas, incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del Referendum, aveva chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta. Quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette. Il Forum Italiano dei movimenti per l'acqua lo dice da più di un anno e lo ha messo in pratica con la campagna di “obbedienza civile”, con cui decine di migliaia di persone in tutta Italia hanno ridotto le proprie bollette per contrastare la violazione democratica. Oggi, questa sentenza rafforza la necessità di rispettare il referendum del 2011 e delegittima le scelte che hanno guidato l'AEEG nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui “la remunerazione del capitale investito” viene reintrodotta sotto mentite spoglie. Questo nuovo evento non fa che rafforzare le ragioni di chi vuole un servizio idrico ripubblicizzato e fuori dalle logiche di mercato. La mobilitazione contro la “nuova” tariffa AEEG è già iniziata e andrà avanti fino a che non verrà ritirata nel rispetto della volontà degli italiani, nelle strade, nelle piazze e nei tribunali. Oggi con gioia ribadiamo: si scrive acqua, si legge democrazia. Qui il parere del Consiglio di Stato." Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
"Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull'acqua. A darci ragione è il Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone. L'Autorità per l'Energia Elettrice ed il Gas, incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del Referendum, aveva chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta. Quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette. Il Forum Italiano dei movimenti per l'acqua lo dice da più di un anno e lo ha messo in pratica con la campagna di “obbedienza civile”, con cui decine di migliaia di persone in tutta Italia hanno ridotto le proprie bollette per contrastare la violazione democratica. Oggi, questa sentenza rafforza la necessità di rispettare il referendum del 2011 e delegittima le scelte che hanno guidato l'AEEG nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui “la remunerazione del capitale investito” viene reintrodotta sotto mentite spoglie. Questo nuovo evento non fa che rafforzare le ragioni di chi vuole un servizio idrico ripubblicizzato e fuori dalle logiche di mercato. La mobilitazione contro la “nuova” tariffa AEEG è già iniziata e andrà avanti fino a che non verrà ritirata nel rispetto della volontà degli italiani, nelle strade, nelle piazze e nei tribunali. Oggi con gioia ribadiamo: si scrive acqua, si legge democrazia. Qui il parere del Consiglio di Stato." Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Straordinerio
Straordinerio:
Dice che Dyson martedì presenta qualcosa di rivoluzionario anche se non si capisce bene cosa.
(via DDay)
ndr: che catz potrà mai essere?
Dice che Dyson martedì presenta qualcosa di rivoluzionario anche se non si capisce bene cosa.
(via DDay)
ndr: che catz potrà mai essere?
“Bollette troppo care, rimborsare i cittadini”
“Bollette troppo care, rimborsare i cittadini”:
bollette eccessive in ItaliaLa vostra bolletta dell’acqua tra il 21 luglio 2011 e il 31 dicembre 2011 era troppo alta. Ora i gestori del servizio idrico dovranno rimborsare il maltolto. Non un semplice conguaglio sulla bolletta in arrivo, ma un rimborso vero e proprio di quanto ingiustamente percepito. Questa la sentenza del Consiglio di Stato, che ha bocciato il 7% di aumento sulle bollette perché “non coerente” con quanto stabilito dal referendum del 12 e 13 giugno 2011.
Il Consiglio di Stato ha poi riferito all’Authority per l’energia il suo parare, giudicando ”in contrasto” col referendum il criterio della ”adeguatezza della remunerazione dell’investimento” per determinare la tariffa. L’Authority, incaricata di redigere le nuove tariffe, ha emanato ora il regolamento e le bollette dovranno essere ricalibrate su tali costi. Il regolamento entra in vigore da gennaio 2012 e i rimborsi per bollette giudicate eccedenti verranno eseguiti compensando le nuove bollette dell’acuqa-
Ma se l’oggetto del referendum era la cancellazione dell’aumento dovuto alla remunerazione del capitale investito, questa amara voce, ancor più amara dei preoccupanti livelli di arsenico nell’acqua, è la sua reintroduzione sotto mentite spoglie, spiegano dal Forum dei movimenti per l’acqua.
Il Forum ha commentato il parere del Consiglio di Stato: ”Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull’acqua. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone”.
Secondo il Forum per l’acqua, “quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette”. Poi arriva un’osservazione sulle nuove tariffe:
“Quanto scritto dal Consiglio di Stato delegittima le scelte che hanno guidato l’Authority nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui la remunerazione del capitale investito viene reintrodotta sotto mentite spoglie”.
Dal luglio 2011 bolletta d’acqua eccessiva in Italia. Consiglio di Stato: “adesso rimborsare i cittadini”
bollette eccessive in Italia
Il Consiglio di Stato ha poi riferito all’Authority per l’energia il suo parare, giudicando ”in contrasto” col referendum il criterio della ”adeguatezza della remunerazione dell’investimento” per determinare la tariffa. L’Authority, incaricata di redigere le nuove tariffe, ha emanato ora il regolamento e le bollette dovranno essere ricalibrate su tali costi. Il regolamento entra in vigore da gennaio 2012 e i rimborsi per bollette giudicate eccedenti verranno eseguiti compensando le nuove bollette dell’acuqa-
Ma se l’oggetto del referendum era la cancellazione dell’aumento dovuto alla remunerazione del capitale investito, questa amara voce, ancor più amara dei preoccupanti livelli di arsenico nell’acqua, è la sua reintroduzione sotto mentite spoglie, spiegano dal Forum dei movimenti per l’acqua.
Il Forum ha commentato il parere del Consiglio di Stato: ”Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull’acqua. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone”.
Secondo il Forum per l’acqua, “quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette”. Poi arriva un’osservazione sulle nuove tariffe:
“Quanto scritto dal Consiglio di Stato delegittima le scelte che hanno guidato l’Authority nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui la remunerazione del capitale investito viene reintrodotta sotto mentite spoglie”.
“Reddito minimo di dignità in Sicilia” La nuova sfida del Movimento 5 Stelle
“Reddito minimo di dignità in Sicilia” La nuova sfida del Movimento 5 Stelle:
In Belgio è chiamato “Minimax”, in Lussemburgo “Revenue minimum guaranti”, in Austria “Sozialhilfe”. E ancora. In Norvegia c’è lo “Stønad til livsopphold”, in Olanda si chiama “Beinstand”, mentre in Germania esiste l’”Arbeitslosengeld II”. Insomma, gran parte dei paesi europei hanno seguito le orme della Gran Bretagna, precursore per quel che riguarda il sostegno al reddito, dove sono garantiti diversi interventi che consentono ai meno abbienti di avere un tenore di vita con meno stenti e qualche certezza in più. Non pervenuti: Grecia e Italia.
La Sicilia potrebbe essere la prima regione italiana a erogare questa forma di sussidio a chi non ha mai trovato un lavoro oppure l’ha perso e, più in generale, ai più bisognosi. Il Movimento Cinque Stelle si accinge infatti a presentare all’Ars un disegno di legge denominato “Reddito minino di dignità”, così come annunciato ieri sera nella sua Caltanissetta dal portavoce Giancarlo Cancelleri durante il comizio di Beppe Grillo.
In linea di massima, la proposta prevede un assegno mensile per disoccupati e meno abbienti. L’importo erogato (tra i 400 e i 600 euro) è legato alle somme che saranno reperite. Sarà creato un fondo regionale. Parte delle risorse, ipotizzano i grillini, potrebbero arrivare da ‘prelievi’ (anche in questo caso ci sarà da stabilire l’entità) dalle pensioni superiori ai 4 mila euro mensili.
La stesura dell’atto parlamentare sarà condivisa, così come vuole la liturgia grillina, con i cittadini. In questo caso, però, lo strumento utilizzato non sarà il web, ma piazza Castelnuovo di Palermo, dove stasera si chiude il breve tour elettorale di Beppe Grillo nell’Isola. “Scriveremo il ddl dal vivo insieme ai palermitani”, ha anticipato Cancelleri.
Alla vigilia del suo esordio a palazzo dei Normanni il deputato M5S aveva affermato: “Agirò come un padre di famiglia”. Fino a oggi, “le nostre promesse sono state mantenute” ha aggiunto Cancelleri. La rinuncia del rimborso elettorale e la restituzione del 70 per cento dell’indennità da deputato regionale, le due più eclatanti. Per la terza i grillini sono pronti alla nuova sfida.
In Belgio è chiamato “Minimax”, in Lussemburgo “Revenue minimum guaranti”, in Austria “Sozialhilfe”. E ancora. In Norvegia c’è lo “Stønad til livsopphold”, in Olanda si chiama “Beinstand”, mentre in Germania esiste l’”Arbeitslosengeld II”. Insomma, gran parte dei paesi europei hanno seguito le orme della Gran Bretagna, precursore per quel che riguarda il sostegno al reddito, dove sono garantiti diversi interventi che consentono ai meno abbienti di avere un tenore di vita con meno stenti e qualche certezza in più. Non pervenuti: Grecia e Italia.
La Sicilia potrebbe essere la prima regione italiana a erogare questa forma di sussidio a chi non ha mai trovato un lavoro oppure l’ha perso e, più in generale, ai più bisognosi. Il Movimento Cinque Stelle si accinge infatti a presentare all’Ars un disegno di legge denominato “Reddito minino di dignità”, così come annunciato ieri sera nella sua Caltanissetta dal portavoce Giancarlo Cancelleri durante il comizio di Beppe Grillo.
In linea di massima, la proposta prevede un assegno mensile per disoccupati e meno abbienti. L’importo erogato (tra i 400 e i 600 euro) è legato alle somme che saranno reperite. Sarà creato un fondo regionale. Parte delle risorse, ipotizzano i grillini, potrebbero arrivare da ‘prelievi’ (anche in questo caso ci sarà da stabilire l’entità) dalle pensioni superiori ai 4 mila euro mensili.
La stesura dell’atto parlamentare sarà condivisa, così come vuole la liturgia grillina, con i cittadini. In questo caso, però, lo strumento utilizzato non sarà il web, ma piazza Castelnuovo di Palermo, dove stasera si chiude il breve tour elettorale di Beppe Grillo nell’Isola. “Scriveremo il ddl dal vivo insieme ai palermitani”, ha anticipato Cancelleri.
Alla vigilia del suo esordio a palazzo dei Normanni il deputato M5S aveva affermato: “Agirò come un padre di famiglia”. Fino a oggi, “le nostre promesse sono state mantenute” ha aggiunto Cancelleri. La rinuncia del rimborso elettorale e la restituzione del 70 per cento dell’indennità da deputato regionale, le due più eclatanti. Per la terza i grillini sono pronti alla nuova sfida.
Samsung Galaxy Nexus: dal 31 Gennaio in offerta a 269€ da Auchan
ATTENZIONE: offerta valida solo in alcuni centri auchan
Samsung Galaxy Nexus: dal 31 Gennaio in offerta a 269€ da Auchan:
In molti stanno abbandonando un ottimo smartphone Android, il Samsung Galaxy Nexus, sostituito egregiamente dal nuovo LG Nexus 4 e quindi lasciato al proprio destino già da alcuni operatori statunitensi. Fortunatamente nel nostro paese ancora resiste e con le offerte riesce a creare ancora molto interesse negli utenti. Infatti dal prossimo 31 Gennaio da Auchan si troverà a 269 €.
(...)
Samsung Galaxy Nexus: dal 31 Gennaio in offerta a 269€ da Auchan:
In molti stanno abbandonando un ottimo smartphone Android, il Samsung Galaxy Nexus, sostituito egregiamente dal nuovo LG Nexus 4 e quindi lasciato al proprio destino già da alcuni operatori statunitensi. Fortunatamente nel nostro paese ancora resiste e con le offerte riesce a creare ancora molto interesse negli utenti. Infatti dal prossimo 31 Gennaio da Auchan si troverà a 269 €.
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