26 ottobre 2012

Pensieri e considerazioni dopo la diretta Microsoft da NewYork

Pensieri e considerazioni dopo la diretta Microsoft da NewYork:
Come molti di voi, ieri sera ho seguito la diretta da New York dell’evento Windows 8 alle 17.30 e Surface alle 19.30. Avendo già visto e provato Windows 8 per mesi non mi aspettavo certo un effetto WOW a cui siamo abituati da altre case produttrici, il Surface era già stato annunciato e presentato ad una precedente diretta per cui le aspettative non erano ai massimi livelli.
Invece sono stato costretto a ricredermi, Microsoft ha presentato Windows 8 nella maniera giusta, coinvolgendo i partner e mettendo i LORO prodotti in prima linea. Elogiati e ben distinti, ognuno con una propria peculiarità, design, funzionalità ed hardware. E’ stato di nuovo presentato Windows 8 e la nuova interfaccia, questa volta in maniera meno confusa e più orientata all’utente, sul palco sono state mostrate tutte le gestures per interagire con la Start screen, aprire la Charm bar, sfogliare il Multitasking delle applicazioni e così via.
Sono stati chiariti alcuni punti importanti che riguardano l’interazione dell’utente e il dispositivo. Gli attuali possessori di notebook (o PC portatili chiamateli come preferite) non vengono lasciati indietro, il TouchPad diviene uno strumento di input importate, permette di usare le gestures del sistema operativo pur non avendo un Touch Screen. Mi riferisco alle gestures nei bordi (swipe) che mostrano le barre o il multitasking descritti prima. Può sembrare una cosa naturale, ma vi assicuro che non lo è; Microsoft ha lavorato davvero duramente con i partner per garantire che Windows 8 sia pronto all’uso in qualsiasi dispositivo l’utente vada ad installarlo, come accadde per Windows 7, permettendo la transazione più facile e intuitiva possibile.
Questa transazione è il punto caldo anzi bollente che vorrei trattare nello specifico. In molti sono preoccupati (soprattutto in ambiente Desktop) per la scomparsa del tasto Start che ha caratterizzato l’ambiente Windows dal 95, altri sono indispettiti dalla poca personalizzazione, dai colori troppo vivi e dalle Tile spesso chiamati “quadrettoni”.
Ebbene, il pulsante Start non è veramente scomparso, così come il menù con i programmi installati e la barra di ricerca. E’ stata rinnovata l’interfaccia e resa disponibile non solo all’interno del Desktop ma anche quando si ha una o più applicazioni aperte.
La famosa Charm bar ha il tasto Start raffigurante il logo di Windows che vi riporterà immediatamente alla Start Screen, questa non è altro che un menù start personalizzato con le applicazioni che usate di più sotto forma di tiles.
Piuttosto che mantenere la lista di applicazioni con voci nel menù ed icone statiche, è stato usato il concetto di Widget, in grado di fornire informazioni in base agli interessi dell’utente in fase di allestimento della schermata. Inoltre, c’è la possibilità di raggruppare le Tiles sotto dei gruppi in modo da tenerle in ordine.
Il tasto Cerca è stato migliorato, infatti grazie a delle apposite API questo andrà a ricercare in tutto il dispositivo e all’interno delle applicazioni anche di terze parti, se vi cliccate sopra ad esempio: cercando Casa, tra le voci disponibili, è presente l’applicazione Wikipedia, se la selezionate si aprirà istantaneamente, visualizzando il risultato ed il contenuto che cercate senza eseguire ulteriori passaggi.
Bisogna abituarsi alla nuova interfaccia, ma nel giro di un mese in molti si troveranno già a loro agio, per non parlare della presenza della modalità Desktop per chi proprio non digerisce le novità della GUI.
A seguire è stato ripresentato il Surface, perchè durante la presentazione di Windows 8 è stato dato il 90% dello spazio ai prodotti dei Partner. E’ stato illustrato il prodotto dalla fase di progettazione specificando il perchè ed il percome quel pezzo è stato fatto, concepito e posizionato in quella maniera. Il case in VaporMag è resistentissimo e leggero come il vetro Corning Gorilla Glass 2, per dimostrarlo hanno fatto cadere il dispositivo sul palco in diretta, che dire nessun segno sul Surface ma un grosso impatto sul pubblico!
E’ stato spiegato che molti dei componenti all’interno del Surface sono stati realizzati appositamente: le due antenne MIMO (Multiple Input Multiple Output) per il Wi-Fi sono capaci di garantire una buona ricezione anche dove il segnale è scarso, la batteria ed il carica batterie permettono la ricarica del dispositivo in 2 ore, le fotocamere sono posizionate ad una certa angolatura per inquadrare esattamente ciò che avete davanti anche con il cavalletto aperto, lo schermo con tecnologia Clear Type garantisce colori reali e visibili anche all’aperto con “bianchi bianchi e neri neri” adatto anche alla lettura di e-book o riviste.
La Touch Cover spessa solo 3 mm, capisce quando vogliamo scrivere o stiamo solo appoggiando le mani e grazie a dei sensori si disattiva quando riposta nel retro del dispositivo. I magneti garantiscono l’aggancio perfetto al Surface anche senza prestare attenzione.
Il Surface monta anche una porta Full Size USB 2.0 a cui si possono collegare un’infinità di dispositivi che vengono riconosciuti automaticamente come stampanti o fotocamere, la memoria è espandibile tramite microSDXC.
Se alla presentazione di Windows 8 hanno mantenuto un tono “serio” fino all’arrivo di Ballmer, (mi fa ridere, perchè ogni volta che lo vedo mi ricordo i vecchi keynote…) in quella del Surface si è passati ad un tono “Questo è il miglior tablet in circolazione per questi motivi, provatelo, noi ci facciamo anche skateboard” molto più allegro e spensierato.

Berlusconi condannato per frode fiscale

Berlusconi condannato per frode fiscale:

Processo Mediaset, ex premier interdetto per 3 anni dai pubblici uffici. I giudici: “evasione era notevolissima”. Replica: “così non si va avanti. Devo fare qualcosa…”


Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione e all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici (esecutiva solo dopo l’eventuale condanna in terzo grado) per frode fiscale sull’acquisizione diritti Tv Mediaset. Assolto, invece, il presidente del gruppo televisivo Fedele Confalonieri.
L’ex premier è furioso per una sentenza che lo ha colto del tutto di sorpresa. Il Pdl fa quadrato intorno a lui. E dopo la condanna Mediaset chiude la seduta in Borsa in pesante ribasso. Il titolo ha perso il 3,11% a 1,33 euro.
Condonati 3 anni grazie alla legge sull’indulto. I giudici hanno condonato tre anni dei quattro inflitti a Silvio Berlusconi sulla scorta dalla legge sull’indulto, la Legge 241 del 2006. Interamente condonata, sempre per questa ragione, la condanna inflitta al produttore cinematografico Frank Agrama.
Gli altri condannati, 3 anni a Frank Agrama. Oltre a Berlusconi sono tre gli altri imputati condannati. «I giudici hanno condannato il produttore statunitense Frank Agrama a 3 anni di reclusione e gli ex manager Daniele Lorenzano Gabriella Galetto, rispettivamente a 3 anni e otto mesi e a un anno e due mesi. Le altre sei persone finite sotto processo, tra cui il fondatore della Arner Bank Paolo Del Bue e Giorgio Dal Negro sono state assolte per prescrizione o con formula piena.
Condanna più alta di quanto richiesto dai pm. La condanna a quattro anni di reclusione è più alta della richiesta avanzata dai pm che era di 3 anni e 8 mesi di carcere. Nessun commento al momento da parte della difesa di Berlusconi che sta sentendo le motivazioni in aula. La condanna all’interdizione ai pubblici uffici per tre anni non è immediatamente esecutiva ma scatterebbe solo quando la sentenza dovesse passare in giudicato, quindi con il terzo grado di giudizio.
Interdizione di 5 anni dai pubblici uffici. Silvio Berlusconi è stato condannato a cinque anni, e non tre, come detto inizialmente, di interdizione dai pubblici uffici. È stato invece condannato a tre anni di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese.
I 10 milioni di euro. I giudici hanno disposto un versamento a titolo provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati, tra i quali, quindi, Berlusconi, all’Agenzia delle Entrate.
Le motivazioni: “sistema fraudolento”. Il meccanismo di compravendita dei diritti tv Mediaset fu un sistema «fraudolento», che non aveva «una logica commerciale» e attraverso il quale «i prezzi hanno subito dei rincari non giustificati», affermano i giudici della Prima sezione Penale di Milano nelle motivazioni del processo.
«Evasione notevolissima». I giudici nelle motivazioni quantificano questa «evasione notevolissima» in 17,5 miliardi di lire nel 2000, in 6,6 milioni di euro nel 2001, in circa 4 milioni nel 2002, e in circa 2 milioni nel 2003. I giudici richiamano anche una testimonianza, nella quale si parla di un sistema «per evidenti fini di evasione fiscale». Sistema che, secondo i giudici, anche altri testi hanno confermato.
«Fondi neri a Berlusconi». Il «sistema» dei diritti tv aveva un «duplice fine»: una «imponente evasione fiscale» e la «fuoriuscita» di denaro «a favore di Silvio Berlusconi», affermano i giudici. Berlusconi, aggiungono, «rimane al vertice della gestione dei diritti» e del meccanismo fraudolento anche «dopo la discesa in campo», perché «non c’era un altro soggetto» a gestire il sistema di frode. Il processo Mediaset ha fornito la «piena prova» di un sistema «per una enorme evasione fiscale realizzata da Berlusconi». Questo sistema, hanno chiarito i giudici, «ha richiesto l’intervento di fiduciari stranieri», dell’apertura di «numerosi conti» e ha anche richiesto la «movimentazione» di somme di denaro.
«Società occulte». I giudici spiegano che Frank Agrama, produttore statunitense anche lui condannato, aveva lo stesso ruolo «delle tante società occulte del gruppo Berlusconi». E il sistema dei diritti tv, aggiungono, era supportato da una «organizzazione capillare per la lievitazione dei costi».
La replica del Cavaliere. Esplode, ovviamente, la rabbia del Cavaliere che addirittura lascia intendere un nuovo, clamoroso ripensamento sul suo ritiro. Tutto in una frase, che inizia ma si interrompe giusto in tempo: “Così non si può andare avanti, dobbiamo fare qualcosa”. Il giorno della condanna, Berlusconi torna alle vecchie abitudini: alza la cornetta e in diretta con Studio Aperto ricorda a chi lo considera ormai un ex che il passo indietro non significa necessariamente un biglietto di sola andata per Antigua: “Ero certo di essere assolto da un’accusa totalmente fuori dalla realtà, è una condanna politica incredibile e intollerabile. Non si può andare avanti così, è la conferma di un accanimento giudiziario e dell’uso della giustizia a fini politici”. “Così non è democrazia, questa è una condanna politica in un Paese barbaro”.
Due giorni dopo l’annuncio di primarie e l’addio alla politica attiva, Berlusconi deve fare i conti con una nuova grana giudiziaria. La condanna è pesante, l’interdizione dai pubblici uffici anche. Certo, è il primo grado, c’è l’indulto e una prescrizione che non sembra lontana. Ma queste valutazioni, nel pomeriggio della sentenza, restano in secondo piano. Berlusconi è preoccupato. Da giorni il barometro segnava tempesta. Con i suoi avvocati aveva analizzato il dossier e la conclusione era stata sconfortante. Temeva la condanna. Anche alla luce di queste considerazioni, convinto dell’imminente mazzata giudiziaria, l’ex premier aveva bruciato le tappe e concesso ad Alfano e ai colonnelli la ‘resa’. Primarie e passo indietro prima della condanna, almeno la tempistica l’avrebbe dettata lui.
Ma non basta questa ricostruzione a spiegare tutto. Perché la partita si lega strettamente alla battaglia in corso nel Pdl. Da una parte il gruppo dirigente che si è andato via via coagulando intorno ad Alfano, dall’altra i falchi alla Santanché. Il Cav, è ormai noto, non considera il partito una creatura da preservare. Né ha gradito il progressivo ‘smarcamento’ – sia pure felpato e cauto – dei colonnelli berlusconiani. La sentenza Mediaset diventa allora l’occasione per ridare fuoco alle polveri. E’ proprio Santanché a invocare il clamoroso ritorno: “Silvio, ripensaci”.
I colonnelli del partito per conto loro si lanciano in condanne dei giudici. L’”ennesima prova di accanimento giudiziario nei confronti del presidente Silvio Berlusconi. Una condanna inaspettata e incomprensibile” per Angelino Alfano, segretario del Pdl.
Per ora, però, Berlusconi non rimette in moto la macchina organizzativa che aveva lanciato a tutta velocità con l’obiettivo di superare il pidielle. Gli incontri con gli imprenditori restano in stand by, bisogna valutare pro e contro e testare le reazioni del partito. Al momento l’ipotesi di un ritorno è solo arma di pressione politica. D’altra parte, in questa direzione vanno i consigli della famiglia e degli amici più cari. Resta il fatto che la sentenza Mediaset non esaurisce il capitolo giudiziario. Entro l’anno potrebbe chiudersi il primo grado del Ruby gate, nervo scoperto per il Cavaliere. “Dobbiamo fare qualcosa”, per ora basta questo.

Amazon: i libri digitali che comprate non sono vostri. Le gioie del DRM

Amazon: i libri digitali che comprate non sono vostri. Le gioie del DRM: Ho scritto per la Radiotelevisione Svizzera una serie di articoli sulla notizia di una cliente di Amazon che si è trovata con l'e-reader azzerato e svuotato di libri. Il caso ha messo in luce un fatto troppo disinvoltamente ignorato: gli e-book non vengono venduti. Vengono dati in licenza. E la concessione d'uso può essere revocata senza preavviso, senza motivo, senza appello e senza rimborso.



Così ho fatto un test di autodifesa sul mio Kindle e ho tolto i lucchetti digitali ai libri che ho regolarmente comprato. Craccare il DRM anticopia di Amazon è facile e quindi il DRM è inutile e danneggia solo gli acquirenti onesti.



Lo hanno già capito i produttori di software e i venditori di musica. Gli editori no. Sarà meglio che si sveglino. E presto.



Se vi interessa, la storia comincia qui.

Windows 8 è arrivato: ecco tutti i prezzi, numeri e retroscena

Windows 8 è arrivato: ecco tutti i prezzi, numeri e retroscena: Microsoft ieri sera ha presentato ufficialmente Windows 8, il sistema operativo per desktop, notebook e tablet su cui l'azienda di Redmond conta per le sfide dei prossimi anni. Ecco il riepilogo dei prezzi, i numeri e i retroscena di Windows 8.

Tiscali 9 Senza Scatto, un’ offerta dedicata al mondo consumer

Tiscali 9 Senza Scatto, un’ offerta dedicata al mondo consumer:

Comunicato Stampa
DA TISCALI UNA NUOVA OFFERTA COMPETITIVA
DEDICATA AL MONDO CONSUMER:

“TISCALI 9 SENZA SCATTO”
Cagliari, 26 ottobre 2012 – Tiscali, una delle principali società di telecomunicazioni indipendenti in Italia, semplifica il proprio portafoglio di offerte mobile e presenta “Tiscali 9 Senza Scatto”, una tariffa semplice e conveniente.
 “Tiscali 9 Senza Scatto” offre la possibilità di chiamare senza limiti tutti i telefoni fissi e mobili in Italia a soli 9 cent/minuto, senza scatto alla risposta, e di inviare SMS a soli 6 cent verso tutti. Questa nuova tariffa si affianca alla già nota e competitiva “Tiscali 6”, la tariffa che permette di chiamare senza limiti tutti i telefoni fissi e mobili in Italia a soli 6 cent/minuto, con scatto alla risposta di 6 cent.
Entrambe le opzioni sono particolarmente vantaggiose per i possessori di smartphone, poiché la navigazione Internet è a consumo e senza limiti di tempo, a soli 3 centesimi a MB con tariffazione sull’effettivo consumo.
 Le offerte, riservate sia alle nuove attivazioni che in regime di portabilità del numero da altro operatore, non prevedono nessun vincolo di durata minima contrattuale e nessun costo di disattivazione. Per chi è già utente Tiscali Mobile il primo cambio tariffario è gratuito. Mentre per la portabilità del numero sono previsti 20 euro di traffico omaggio.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link http://mobile.tiscali.it/

Il Nexus 7 da 32GB 3G potrebbe costare 299€

Il Nexus 7 da 32GB 3G potrebbe costare 299€:

Paul O’Brien, fondatore di MoDaCo, ha comunicato che su un sito lettone è già possibile pre-ordinare la versione da 32GB WiFi + 3G del Nexus 7, il tablet di Google che con buone probabilità vedremo presentare Lunedì 29 Ottobre durante l’evento ufficiale dedicato al mondo Android.
(...)
Continua a leggere Il Nexus 7 da 32GB 3G potrebbe costare 299€ su Androidiani.Com

25 ottobre 2012

Le accuse di Crocetta sono ridicole

Le accuse di Crocetta sono ridicole:
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Crocetta ha attaccato Giancarlo Cancelleri candidato alla Presidenza della Regione, lasciando intendere che l'azienda presso la quale lavora è diretta da Salvatore Lo Cascio “molto, molto amico dell'ingegner Di Vincenzo


“L'attacco di Crocetta nei miei confronti è puramente strumentale, perchè non riesce a liberarsi dalle liste che lo sostengono e che sono piene di indagati e condannati. Io sono geometra e lavoro per un'azienda che non ha mai avuto a che fare con la mafia, che da occupazione a 90 famiglie e che opera nella massima trasparenza, lavorando in una terra dove fare impresa è al momento cosa molto difficile, con onestà e senso del dovere. Il mio datore di lavoro non ha alcun avviso di garanzia, non ha alcun rapporto con la mafia, e non ha nessun problema con la giustizia, è una persona onesta. In questa campagna elettorale, Crocetta abbia il coraggio e l'onesta di attaccare gli avversari politici eventualmente sulla dignità dei programmi, e sui contenuti. Eviti il candidato Crocetta di fare attacchi vigliacchi alle persone a me vicine. Questa becera sortita la rimando al mittente. Noi siamo cittadini liberi e puliti”. Giancarlo Cancelleri


I dati sugli indagati, imputati e condannati all'interno delle coalizioni sono disponibili qui.

E-mail, la cifratura e' debole

E-mail, la cifratura e' debole: Le chiavi di Google e altri pezzi grossi sono troppo fragili. Un ricercatore se ne accorge e decide di segnalare il problema. "Bucando" le caselle di Brin e Page. Tutti corrono rapidamente ai ripari