Monitorare i cambiamenti ai file e alle cartelle di Windows:
Scopriamo un programma che ci consente di tenere d'occhio le modifiche a file e cartelle in ambiente Windows.
Molto spesso i clienti che seguo mi chiedono come fare per sapere quando è stato cancellato, o modificato, un file da un computer o da un disco di rete condiviso, in modo da sapere chi era in servizio in quel momento.
Grazie a Windows Explorer Tracker è possibile monitorare questo genere di cambiamenti, anche su dischi esterni o di rete (purtroppo questa cosa non sono riuscito a verificarla di persona) e registrarli in un file di log.
Continua su MegaLab.it
3 ottobre 2012
Super Bacteria Create Gold
Super Bacteria Create Gold: SchrodingerZ writes "With the price of gold skyrocketing in today's market, Michigan State University researchers have discovered a bacterium that can withstand high toxicity levels that are necessary to create natural gold. '"Microbial alchemy is what we're doing — transforming gold from something that has no value into a solid, precious metal that's valuable," said Kazem Kashefi, assistant professor of microbiology and molecular genetics.' The bacteria is Cupriavidus metallidurans, which is conditioned to be tolerant to heavy, toxic metals and to be 25 times stronger than most bacteria. When put into gold-chloride (a natural forming toxic liquid), the bacteria reproduces and converts the liquid into a gold nugget. The complete process takes about a week to perform. This experiment is currently on tour as an art exhibit called 'The Great Work of the Metal Lover.'"
2 ottobre 2012
World Digital Map per cercare i lavori IT in Italia
World Digital Map per cercare i lavori IT in Italia: World Digital Map si propone come uno strumento per trovare lavoro in ambito tecnologico. Raccoglie le offerte di società digitali, startup, investitori e incubatori. Brilla al solito Milano ma anche il Nord Est offre molto.
La regione Piemonte non molla i soldi
La regione Piemonte non molla i soldi:

"Almeno 47 consiglieri piemontesi nel 2011 hanno autodichiarato missioni e incontri da cui hanno ottenuto rimborsi esentasse per 591.000 €. Oggi si va alla soppressione di questa pratica. Un ravvedimento tardivo e scarso. Roberto Cota era Presidente del Consiglio nel 2001 quando venne varata dal suo Ufficio di Presidenza e votata all'unanimità la delibera 152-5666 che introduceva le autodichiarazioni per i Consiglieri. Non poteva non sapere. Ed ha taciuto per 2 anni e mezzo: è il primo responsabile.
I Consiglieri infatti utilizzano questa voce, e quella ugualmente scandalosa del trattamento di fine mandato (43.000 euro cash a fronte di una trattenuta in busta paga di 25.893 €), per farsi campagna elettorale personale sul territorio. Per questo oggi abbiamo chiesto ai Consiglieri Regionali che hanno percepito migliaia di euro di rimborsi di soldi pubblici per attività politica privata di restituire i soldi alla Regione Piemonte, tramite l'esposizione di un simpatico striscione su cui c'era scritto: "591 mila € per 90 mila km? 1000 miglia per tornarvene a casa", con la consegna di una finta tessera 1000 miglia, utile per, dopo aver macinato tanti chilometri, tornarsene a casa, qualora non intendano rispettare il volere dei cittadini.
Abbiamo anche presentato 3 emendamenti alla proposta di legge in discussione, uno per eliminare del tutto i rimborsi forfettari per 3000 km cioè 1500 € e 8 gettoni di presenza per 976 €, nonché uno per eliminare del tutto i gettoni di presenza, considerando più che sufficiente mantenere l'indennità fissa di carica pari a 8.631 € lordi al mese e i rimborsi chilometrici. Infine la pubblicazione delle spese di funzionamento dei Gruppi Consiliari voce per voce per realizzare la vera trasparenza. Ovviamente sono stati tutti bocciati con la scusa di rinviarli alla discussione di venerdì, dopo la presentazione del decreto legislativo del Governo Monti giovedì." Davide Bono e Fabrizio Biolè, M5S, consiglieri regionali Piemonte
M5S Piemonte - Protesta in Consiglio Regionale
(04:07)
(04:07)
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"Almeno 47 consiglieri piemontesi nel 2011 hanno autodichiarato missioni e incontri da cui hanno ottenuto rimborsi esentasse per 591.000 €. Oggi si va alla soppressione di questa pratica. Un ravvedimento tardivo e scarso. Roberto Cota era Presidente del Consiglio nel 2001 quando venne varata dal suo Ufficio di Presidenza e votata all'unanimità la delibera 152-5666 che introduceva le autodichiarazioni per i Consiglieri. Non poteva non sapere. Ed ha taciuto per 2 anni e mezzo: è il primo responsabile.
I Consiglieri infatti utilizzano questa voce, e quella ugualmente scandalosa del trattamento di fine mandato (43.000 euro cash a fronte di una trattenuta in busta paga di 25.893 €), per farsi campagna elettorale personale sul territorio. Per questo oggi abbiamo chiesto ai Consiglieri Regionali che hanno percepito migliaia di euro di rimborsi di soldi pubblici per attività politica privata di restituire i soldi alla Regione Piemonte, tramite l'esposizione di un simpatico striscione su cui c'era scritto: "591 mila € per 90 mila km? 1000 miglia per tornarvene a casa", con la consegna di una finta tessera 1000 miglia, utile per, dopo aver macinato tanti chilometri, tornarsene a casa, qualora non intendano rispettare il volere dei cittadini.
Abbiamo anche presentato 3 emendamenti alla proposta di legge in discussione, uno per eliminare del tutto i rimborsi forfettari per 3000 km cioè 1500 € e 8 gettoni di presenza per 976 €, nonché uno per eliminare del tutto i gettoni di presenza, considerando più che sufficiente mantenere l'indennità fissa di carica pari a 8.631 € lordi al mese e i rimborsi chilometrici. Infine la pubblicazione delle spese di funzionamento dei Gruppi Consiliari voce per voce per realizzare la vera trasparenza. Ovviamente sono stati tutti bocciati con la scusa di rinviarli alla discussione di venerdì, dopo la presentazione del decreto legislativo del Governo Monti giovedì." Davide Bono e Fabrizio Biolè, M5S, consiglieri regionali Piemonte
A22 - il più piccolo Tv Box con Android ora anche su Amazon.it
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Bruschette, non champagne
Bruschette, non champagne:
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Nel video l'intervento di Federico Pizzarotti in Consiglio Comunale
"Non vado a comprare una macchina nuova se ho dei debiti da pagare. Quindi se in Comune ho dei mutui da pagare che sono stati accesi in passato, non vado a fare una rotonda, non vado a chiudere un'opera che è a metà solamente perchè sarebbe un'azione più visibile. Io capisco che in passato siate state abituati chi da una parte, chi dall'altra, a fare opere che siano visibili per essere magari rivotati, per andare a tagliar dei nastri. Questa non è la nostra logica. Questa non è la nostra ottica. Non è questo che ci interessa.
Adesso stiamo sistemando azioni legali che sono in corso, cantieri che non sono finiti per trovare degli accordi con le imprese per concluderli. Non sono azioni così visibili come inaugurare o proclamare opere inesistenti, ma sono invece concrete nel portare dei benefici ai cittadini. Noi tante volte abbiamo detto che abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, abbiamo bevuto champagne e mangiato caviale quando forse era il caso di mangiare delle bruschette. Non ce lo possiamo più permettere. Noi vogliamo fare un piano chiaro che dica: "per quest'anno, per l'anno prossimo ci saranno da fare dei sacrifici", come li stanno già facendo tutte le famiglie in altri contesti (e noi siamo una famiglia allargata che è quella del Comune di Parma), per poi avere negli anni successivi dei benefici. Stiamo risparmiando su tutto. Quando in Giunta riusciamo a dire che abbiamo risparmiato 5.000 euro siamo contenti. Siamo al lavoro tutti i giorni per cercare di portare a casa il Comune. Non noi, non la facciata. Il Comune." Federico Pizzarotti, M5S, Sindaco di Parma
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Nel video l'intervento di Federico Pizzarotti in Consiglio Comunale
"Non vado a comprare una macchina nuova se ho dei debiti da pagare. Quindi se in Comune ho dei mutui da pagare che sono stati accesi in passato, non vado a fare una rotonda, non vado a chiudere un'opera che è a metà solamente perchè sarebbe un'azione più visibile. Io capisco che in passato siate state abituati chi da una parte, chi dall'altra, a fare opere che siano visibili per essere magari rivotati, per andare a tagliar dei nastri. Questa non è la nostra logica. Questa non è la nostra ottica. Non è questo che ci interessa.
Adesso stiamo sistemando azioni legali che sono in corso, cantieri che non sono finiti per trovare degli accordi con le imprese per concluderli. Non sono azioni così visibili come inaugurare o proclamare opere inesistenti, ma sono invece concrete nel portare dei benefici ai cittadini. Noi tante volte abbiamo detto che abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, abbiamo bevuto champagne e mangiato caviale quando forse era il caso di mangiare delle bruschette. Non ce lo possiamo più permettere. Noi vogliamo fare un piano chiaro che dica: "per quest'anno, per l'anno prossimo ci saranno da fare dei sacrifici", come li stanno già facendo tutte le famiglie in altri contesti (e noi siamo una famiglia allargata che è quella del Comune di Parma), per poi avere negli anni successivi dei benefici. Stiamo risparmiando su tutto. Quando in Giunta riusciamo a dire che abbiamo risparmiato 5.000 euro siamo contenti. Siamo al lavoro tutti i giorni per cercare di portare a casa il Comune. Non noi, non la facciata. Il Comune." Federico Pizzarotti, M5S, Sindaco di Parma
L'Apple iPad mini il 17 ottobre forse a 200 dollari
L'Apple iPad mini il 17 ottobre forse a 200 dollari: L'iPad mini sarà svelato tra una quindicina di giorni, secondo alcune indiscrezioni. S'ipotizza anche un prezzo di circa 200 dollari. Tutte informazioni da prendere con molta cautela.
Elettrosmog, il killer “invisibile”
Elettrosmog, il killer “invisibile”:

quali interventi per difenderci dall’elettrosmog?Mentre si intensificano le prove e le testimonianze, in Italia e nel mondo, per i danni crescenti da elettrosmog, il “decreto sviluppo” bis del governo Monti cancella le poche e deboli norme di tutela esistenti. L’Associazione AMICA ed esperti, lanciano una campagna di sottoscrizione contro queste ultime misure.
Sono ormai sempre più numerose le prove e le testimoniante, internazionali e nazionali, contro i danni prodotti da “elettrosmog”, cioè da campi elettromagnetici (EM) nocivi per la salute umana, prodotti da antenne, cellulari, cordless, Wi-Fi e altri prodotti similari. Mi sono già occupato del problema, largamente sottovalutato dai più e ignorato dai gestori di TLC e telefonia, anche su Pickline e ForumDAC.
Ci ritorniamo qui segnalando alcune autorevoli denunce e testimonianze di soggetti impegnati sul problema, che propongono soluzioni per superarlo: l’Associazione AMICA di Giuseppe Teodoro, presidente dei Verdi di Roma ed esperto di elettrosmog, il prof. Olle Johansson, dipartimento di neuroscienza dell’Università di Oslo, il dott. Andrew Goldsworthy (UK) – The Biological Effects of Weak Electromagnetic Fields. Anche REPORT (RAI3) si è occupato di elettrosmog, indicando danni e rischi che ne derivano.
L’articolo di Goldsworthy “Gli effetti biologici dei campi EM deboli”, aggiornato nel 2012, molto documentato e convincente, è pubblicato sulla rivista “Nexus New Times” n. 99 di settembre 2012. Il prof. Olle Johansson, esperto molto impegnato, invia sistematicamente notizie dalle quali risulta che governanti di varie parti del mondo stanno emanando norme e misure di tutela per i loro cittadini.
In Italia avviene l’esatto contrario: governo e responsabili locali – sotto la spinta commerciale dei gestori, delle “meraviglie tecnologiche ultrareclamizzate”, della propaganda mediatica e dell’uso abnorme di cellulari e Wi-Fi – stanno eliminando le residue norme di tutela contro i danni crescenti da elettrosmog.
Il “decreto sviluppo” bis del governo Monti, in discussione nel CdM del 4 ottobre p.v. – secondo l’Associazione AMICA citata – conterrebbe altre due “chicche” deliranti: i gestori di telefonia potranno installare antenne sui tetti degli edifici senza il consenso di condomini e proprietari; le misurazioni di controllo sulla intensità dei campi EM saranno mediate su un intervallo di 24 ore, invece che su 6 minuti, come oggi è.
Una furbata, perché nelle ore notturne i campi EM sono molto inferiori, fornendo una media giornaliera minore, rispetto ai valori diurni che possono così superare i limiti di legge. Il governo Berlusconi aveva già raddoppiato, tra le proteste degli ambientalisti, il “valore di attenzione” (limite cautelativo di legge nelle cosiddette aree sensibili), portandolo da 3 a 6 Volt/m (parificandolo al limite di esposizione). Un limite (6 Volt/m) già molto alto, criticato da tempo dagli esperti di elettrosmog.
L’Associazione AMICA ha lanciato perciò un appello – sostenuto da esperti impegnati – da sottoscrivere, per contrastare questa ennesima provocazione, prima che il decreto sviluppo venga approvato. Giuseppe Teodoro sta anche conducendo un battaglia coraggiosa contro le installazioni EM nocive a Roma e contro l’estensione massiccia dei servizi Wi-Fi nella Provincia di Roma (presidente, Zingaretti).
Tutti gli esperti citati non chiedono certo la eliminazione dei servizi cellulari e Wi-FI, senz’altro comodi ed appetibili ad un uso controllato e razionale: richiedono solo, com’è prescritto dalla nostra Costituzione, che tali servizi siano regolati e controllati in modo da non compromettere la salute umana (art. 32). In sintesi, una pianificazione pubblica, controllata e razionale, che concili il diritto a comunicare dei cittadini (Cost. art.21) con il diritto della tutela della salute(Cost. art.32). Purtroppo l’attenzione al problema di Istituzioni, dei partiti maggiori, dei sindacati gettonati, e degli stessi utenti (disinformati) è largamente inadeguata (per usare un eufemismo).
Ora qualche cenno all’articolo di Goldsworthy, per chiarire pericolosità e danni biologici prodotti perfino da campi EM “deboli”, perché essi perturbano gli equilibri elettrici ed elettrostatici dei tessuti umani. Effetti e fenomeni che non sono contemplati nella legislazione italiana, basata solo sugli effetti termici indotti sui tessuti biologici. Perciò i limiti di legge assunti sono così alti e producono tanti danni!
Gli effetti nocivi prodotti dalla esposizione a campi EM anche deboli, come quelli di cellulari, cordless, Wi-Fi e prodotti similari, derivano dal fatto che le membrane cellulari vengono private di ioni calcio strutturalmente importanti. Ciò provoca infiltrazioni nelle cellule e danni a lungo termine nella funzionalità cellulare. Effetti che agiscono su molte persone, non su tutti.
Le correnti a microonde – usate appunto da cellulari, cordless, e Wi-Fi penetrano cellule e tessuti più facilmente di campi EM a frequenze più basse: sono perciò più pericolose e dannose di queste ultime. La nostra attuale esposizione a microonde artificiali è di un milione di miliardi di miliardi (1 seguito da 18 zeri) superiore a quella naturale per queste frequenze. Un valore così enorme che le nostre cellule, pur adattandosi, non riescono a sopportare indenni.
L’articolo contiene poi dettagliate nozioni tecnico – scientifiche che spiegano le cause e gli effetti biologici nocivi, sulle ghiandole, sul sistema endocrino, sulle membrane cellulari, sulla perdita di calcio … perfino sulla crescita e sulla obesità. I fenomeni si spiegano con squilibri elettrostatici ed elettronici nei tessuti indotti dai campi. “Forse non è una coincidenza”, dice l’autore, “che nel Regno Unito 250.000 cittadini soffrono di fatica cronica, mentre 8 su 10 sono obesi patologici e in sovrappeso”.
Le infiltrazioni di calcio indotti dai campi EM danneggiano anche la funzionalità cerebrale, come la scarsa capacità di concentrazione, incidendo su neuroni e impulsi nervosi. Negli ultimi anni i disturbi dello spettro acustico di sono moltiplicati di 60 volte: può essere spiegato solo con cambiamenti ambientali e aumento della rumorosità?
Ricercatori, in uno studio commissionato dalla UE (Reflex project 2004), hanno accertato che le radiazioni dei telefoni cellulari, come quelli GSM (2G) danneggiano il DNA, aumentando anche il rischio di cancro al cervello. Per i giovani questo rischio è addirittura quintuplicato. L’autore conclude con queste parole: “Pensateci due volte prima di usare un cellulare o installare un cordless o un Wi-Fi. Le conseguenze stanno diventando evidenti solo di recente: di certo né governi né società di TLC vi diranno quali sono, ma non sono sicuramente buone”.
Ricercatori hanno accertato che le radiazioni dei telefoni cellulari, come quelli GSM (2G), danneggiano il DNA, aumentando il rischio di cancro: ma l’attenzione delle istituzioni oggi resta ancora colpevolmente inadeguata
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quali interventi per difenderci dall’elettrosmog?
Sono ormai sempre più numerose le prove e le testimoniante, internazionali e nazionali, contro i danni prodotti da “elettrosmog”, cioè da campi elettromagnetici (EM) nocivi per la salute umana, prodotti da antenne, cellulari, cordless, Wi-Fi e altri prodotti similari. Mi sono già occupato del problema, largamente sottovalutato dai più e ignorato dai gestori di TLC e telefonia, anche su Pickline e ForumDAC.
Ci ritorniamo qui segnalando alcune autorevoli denunce e testimonianze di soggetti impegnati sul problema, che propongono soluzioni per superarlo: l’Associazione AMICA di Giuseppe Teodoro, presidente dei Verdi di Roma ed esperto di elettrosmog, il prof. Olle Johansson, dipartimento di neuroscienza dell’Università di Oslo, il dott. Andrew Goldsworthy (UK) – The Biological Effects of Weak Electromagnetic Fields. Anche REPORT (RAI3) si è occupato di elettrosmog, indicando danni e rischi che ne derivano.
L’articolo di Goldsworthy “Gli effetti biologici dei campi EM deboli”, aggiornato nel 2012, molto documentato e convincente, è pubblicato sulla rivista “Nexus New Times” n. 99 di settembre 2012. Il prof. Olle Johansson, esperto molto impegnato, invia sistematicamente notizie dalle quali risulta che governanti di varie parti del mondo stanno emanando norme e misure di tutela per i loro cittadini.
In Italia avviene l’esatto contrario: governo e responsabili locali – sotto la spinta commerciale dei gestori, delle “meraviglie tecnologiche ultrareclamizzate”, della propaganda mediatica e dell’uso abnorme di cellulari e Wi-Fi – stanno eliminando le residue norme di tutela contro i danni crescenti da elettrosmog.
Il “decreto sviluppo” bis del governo Monti, in discussione nel CdM del 4 ottobre p.v. – secondo l’Associazione AMICA citata – conterrebbe altre due “chicche” deliranti: i gestori di telefonia potranno installare antenne sui tetti degli edifici senza il consenso di condomini e proprietari; le misurazioni di controllo sulla intensità dei campi EM saranno mediate su un intervallo di 24 ore, invece che su 6 minuti, come oggi è.
Una furbata, perché nelle ore notturne i campi EM sono molto inferiori, fornendo una media giornaliera minore, rispetto ai valori diurni che possono così superare i limiti di legge. Il governo Berlusconi aveva già raddoppiato, tra le proteste degli ambientalisti, il “valore di attenzione” (limite cautelativo di legge nelle cosiddette aree sensibili), portandolo da 3 a 6 Volt/m (parificandolo al limite di esposizione). Un limite (6 Volt/m) già molto alto, criticato da tempo dagli esperti di elettrosmog.
L’Associazione AMICA ha lanciato perciò un appello – sostenuto da esperti impegnati – da sottoscrivere, per contrastare questa ennesima provocazione, prima che il decreto sviluppo venga approvato. Giuseppe Teodoro sta anche conducendo un battaglia coraggiosa contro le installazioni EM nocive a Roma e contro l’estensione massiccia dei servizi Wi-Fi nella Provincia di Roma (presidente, Zingaretti).
Tutti gli esperti citati non chiedono certo la eliminazione dei servizi cellulari e Wi-FI, senz’altro comodi ed appetibili ad un uso controllato e razionale: richiedono solo, com’è prescritto dalla nostra Costituzione, che tali servizi siano regolati e controllati in modo da non compromettere la salute umana (art. 32). In sintesi, una pianificazione pubblica, controllata e razionale, che concili il diritto a comunicare dei cittadini (Cost. art.21) con il diritto della tutela della salute(Cost. art.32). Purtroppo l’attenzione al problema di Istituzioni, dei partiti maggiori, dei sindacati gettonati, e degli stessi utenti (disinformati) è largamente inadeguata (per usare un eufemismo).
Ora qualche cenno all’articolo di Goldsworthy, per chiarire pericolosità e danni biologici prodotti perfino da campi EM “deboli”, perché essi perturbano gli equilibri elettrici ed elettrostatici dei tessuti umani. Effetti e fenomeni che non sono contemplati nella legislazione italiana, basata solo sugli effetti termici indotti sui tessuti biologici. Perciò i limiti di legge assunti sono così alti e producono tanti danni!
Gli effetti nocivi prodotti dalla esposizione a campi EM anche deboli, come quelli di cellulari, cordless, Wi-Fi e prodotti similari, derivano dal fatto che le membrane cellulari vengono private di ioni calcio strutturalmente importanti. Ciò provoca infiltrazioni nelle cellule e danni a lungo termine nella funzionalità cellulare. Effetti che agiscono su molte persone, non su tutti.
Le correnti a microonde – usate appunto da cellulari, cordless, e Wi-Fi penetrano cellule e tessuti più facilmente di campi EM a frequenze più basse: sono perciò più pericolose e dannose di queste ultime. La nostra attuale esposizione a microonde artificiali è di un milione di miliardi di miliardi (1 seguito da 18 zeri) superiore a quella naturale per queste frequenze. Un valore così enorme che le nostre cellule, pur adattandosi, non riescono a sopportare indenni.
L’articolo contiene poi dettagliate nozioni tecnico – scientifiche che spiegano le cause e gli effetti biologici nocivi, sulle ghiandole, sul sistema endocrino, sulle membrane cellulari, sulla perdita di calcio … perfino sulla crescita e sulla obesità. I fenomeni si spiegano con squilibri elettrostatici ed elettronici nei tessuti indotti dai campi. “Forse non è una coincidenza”, dice l’autore, “che nel Regno Unito 250.000 cittadini soffrono di fatica cronica, mentre 8 su 10 sono obesi patologici e in sovrappeso”.
Le infiltrazioni di calcio indotti dai campi EM danneggiano anche la funzionalità cerebrale, come la scarsa capacità di concentrazione, incidendo su neuroni e impulsi nervosi. Negli ultimi anni i disturbi dello spettro acustico di sono moltiplicati di 60 volte: può essere spiegato solo con cambiamenti ambientali e aumento della rumorosità?
Ricercatori, in uno studio commissionato dalla UE (Reflex project 2004), hanno accertato che le radiazioni dei telefoni cellulari, come quelli GSM (2G) danneggiano il DNA, aumentando anche il rischio di cancro al cervello. Per i giovani questo rischio è addirittura quintuplicato. L’autore conclude con queste parole: “Pensateci due volte prima di usare un cellulare o installare un cordless o un Wi-Fi. Le conseguenze stanno diventando evidenti solo di recente: di certo né governi né società di TLC vi diranno quali sono, ma non sono sicuramente buone”.
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