Google Drive è arrivato:
Google Drive, la soluzione per archiviare e condividere i file a lungo attesa è finalmente disponibile.
Ecco il video di presentazione del nuovo servizio di storage di Google:
L’applicazione è scaricabile dal sito drive.google.com e la versione gratuita del servizio mette a disposizione 5 Gb di spazio per l’archiviazione dei propri file.
E’ disponibile per PC, Mac e dispositivi Android. In arrivo anche le versioni per iPhone e iPad.
Una volta scaricata l’applicazione, Google Drive richiede le credenziali di accesso del proprio account Google.
Nei prossimi articoli vedremo più in dettaglio le varie funzionalità messe a disposizione dal nuovo servizio di Google.
Cliccando sul pulsante “Start sync” inizia la procedura di sincronizzazione con i file archiviati nel proprio account Google Docs. Cliccando sul pulsante “Advanced setup” è però possibile impostare Google Drive per archiviare e sincronizzare solo determinate cartelle del proprio computer.
Post pubblicato su Motoricerca: Google Drive è arrivato
24 aprile 2012
3D World Time
3D World Time:
Forse non sarà un must-have e quasi sicuramente a molti di voi parrà inutile, ma 3D World Time è un’app che ha stile. Ha una sola funzione che potete facilmente dedurre dal nome del software, ossia quella di mostrare l’ora attuale in diverse città del mondo, così come potete individuare la particolarità che la distingue dalle applicazioni concorrenti, cioè la grafica in tre dimensioni.
Forse non sarà un must-have e quasi sicuramente a molti di voi parrà inutile, ma 3D World Time è un’app che ha stile. Ha una sola funzione che potete facilmente dedurre dal nome del software, ossia quella di mostrare l’ora attuale in diverse città del mondo, così come potete individuare la particolarità che la distingue dalle applicazioni concorrenti, cioè la grafica in tre dimensioni.
23 aprile 2012
HTC e St-Ericsson produrranno nuovi chip per smartphone economici
HTC e St-Ericsson produrranno nuovi chip per smartphone economici:
Sembra che anche HTC, come Samsung ed Apple, voglia produrre i propri chip: la notizia arriva dall’oriente, più precisamente da China Times, e riporta l’azienda di Taiwan abbia firmato una collaborazione con St-Ericsson.
Sembra che anche HTC, come Samsung ed Apple, voglia produrre i propri chip: la notizia arriva dall’oriente, più precisamente da China Times, e riporta l’azienda di Taiwan abbia firmato una collaborazione con St-Ericsson.
Sinclair ZX Spectrum 30th Anniversary
Sinclair ZX Spectrum 30th Anniversary: It's not just the TRS-80; new submitter sebt writes "ZX Spectrum, the microcomputer launched in 1982 by Sinclair Research (Cambridge, UK) turns 30 today. The launch of the machine is seen by many today as the inspiration for a generation of eager young programmers, software and game designers in the UK. The events surrounding its launch, notably Sinclair's well-known rivalry with Acorn, later helped to inspire the design of the ARM architecture and most recently the Raspberry PI (based on ARM), in an effort to reboot the idea of enthusiastic kid programmers first captured by the Spectrum and Acorn's BBC micro. Happy birthday Spec!"
22 aprile 2012
La Francia sceglie Hollande
La Francia sceglie Hollande:
Francois HollandeSaranno Francois Hollande (28,4%) e Nicolas Sarkzoy (25,5%) a contendersi l’Eliseo al ballottaggio del 6 maggio. Questo è il risultato delle proiezioni del primo turno delle presidenziali francesi secondo l’Istituto Ipsos. Al terzo posto, con un eccellente 20%, si piazza Marine Le Pen, la leader del Front national, il partito dell’estrema destra francese. Al quarto posto arriva il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Melenchon con il 11,7%. Il candidato centrista Francois Bayrou all’8,5%. La verde Eva Joly al 2%. L’astensionismo è al 19,7% secondo i dati Ipsos.
Marine Le Pen ha raggiunto il suo obiettivo, quel 20% cui tanto ha puntato in campagna elettorale, un risultato mai ottenuto dal padre Jen Marie Le Pen, che diventa adesso fondamentale per Sarkozy in vista del secondo turno.
“Il 6 maggio al voto per battere Sarkozy”: un appello chiaro quello di Jean Luc Mélenchon, il candidato del Fronte di Sinistra, e che pur senza mai citare il candidato socialista Francois Hollande, indica chiaramente la necessità di votare per lui al ballottaggio, poiché “Il nostro popolo pare determinato a voltare pagina rispetto all’era Sarkozy” e per “sconfiggere l’asse Merkel-Sarkozy” in Europa.
Delusione per il candidato centrista. François Bayrou, secondo i dati Ipso diffusi alle 20, ha ottenuto l’8,5 % dei voti, quinto dietro a François Hollande, Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon. Il candidato del MoDem non è riuscito a ripetere il successo del 2007 quando era uscito dalle urne come il “terzo uomo”, con il 18,57.
Lo sfidante dominatore al primo turno (28%), staccato Sarkozy (25%): andranno al ballottaggio il 6 maggio. Risultato eclatante per Marine Le Pen, che tocca il 20%
Francois Hollande
Marine Le Pen ha raggiunto il suo obiettivo, quel 20% cui tanto ha puntato in campagna elettorale, un risultato mai ottenuto dal padre Jen Marie Le Pen, che diventa adesso fondamentale per Sarkozy in vista del secondo turno.
“Il 6 maggio al voto per battere Sarkozy”: un appello chiaro quello di Jean Luc Mélenchon, il candidato del Fronte di Sinistra, e che pur senza mai citare il candidato socialista Francois Hollande, indica chiaramente la necessità di votare per lui al ballottaggio, poiché “Il nostro popolo pare determinato a voltare pagina rispetto all’era Sarkozy” e per “sconfiggere l’asse Merkel-Sarkozy” in Europa.
Delusione per il candidato centrista. François Bayrou, secondo i dati Ipso diffusi alle 20, ha ottenuto l’8,5 % dei voti, quinto dietro a François Hollande, Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon. Il candidato del MoDem non è riuscito a ripetere il successo del 2007 quando era uscito dalle urne come il “terzo uomo”, con il 18,57.
Terrore in Sicilia: rischio sisma 7.5 Richter
Terrore in Sicilia: rischio sisma 7.5 Richter:
incubo Bin One tra Sicilia e CalabriaL’incubo di un terremoto devastante minaccia lo Stretto.
Alcuni recenti studi mettono in allarme la comunità scientifica italiana: i tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria. L’evento sismico, di cui mai vorremmo parlarvi, non sarebbe inferiore ad una magnitudo di 7.5 gradi Richter, liberando molta più energia di quella prodotta dal terremoto del 2009 a L’Aquila.
Che l’Italia sia un paese ad alto rischio sismico – si legge in un approfondimento di Sicilia Informazioni – , è un fatto ormai noto. Eppure nuove ricerche, di cui una prodotta da Vladimir Kossobokov, dell’Accademia Russa delle Scienze, apre nuovi scenari apocalittici. “Nel 2010 – spiega lo scienziato, in un’inchiesta di RaiNews24 – è stato individuato un periodo di maggiore probabilità, calcolato per terremoti di 7.5 Richter, in un ambito d’indagine che include la Sicilia e la Calabria, e queste informazioni sono state trasmesse ai nostri colleghi italiani”.
Messaggio ricevuto dai sismologi di casa nostra, che hanno approfondito la questione. Messe a confronto due mappe delle zone a rischio, una di qualche anno fa ed un’altra più recente, ci si è resi conto di come, da marzo 2012, il rischio nel Sud Italia sarebbe aumentato. “La situazione sismica – spiega Giuliano Panza, professore di sismologia all’Università di Trieste – è in continua evoluzione”, per cui è necessario confrontare, di volta in volta, la pericolosità di massimo spostamento del suolo in caso di terremoto e i movimenti tellurici in atto.
Ma in questi casi la cautela non è mai troppa. I dati di rischio non devono far supporre l’imminente arrivo di una catastrofe. “In base ai risultati ottenuti fino ad oggi, – spiega ai microfoni di RaiNews 24, Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna – si può pensare ad un 70 per cento di attendibilità. Una previsione del tipo ‘un evento x avverrà nel giorno x’ è assolutamente impossibile al giorno d’oggi. Quello che si può prevedere, con una certa probabilità, è che un terremoto possa avvenire in un certo lasso di tempo, tipo qualche mese o un anno, in una zona molto estesa come dimensioni. Si tratta, però, di qualcosa che potrebbe anche non verificarsi”.
Il campanello d’allarme, però, suona più forte dove sono presenti gli impianti RIR, ovvero a Rischio Incidente Rilevante. Si tratta delle zone industriali come quella della raffineria di Milazzo, nel Messinese, o a Priolo, nel Siracusano. Le cose vanno di male in peggio se pensiamo che in Italia manca una normativa sismica adeguata per queste aree. Un violento terremoto amplificherebbe la tragedia a causa della fuoriuscita di acidi e gas dagli stabilimenti, con la quasi certa conseguenza di disastro ambientale. “La preoccupazione è per il metano – avverte Luigi Solarino, docente di Chimica industriale all’Università di Catania – che, essendo più leggero dell’aria, incontrerebbe le centinaia di fiaccole industriali, innescando un enorme incendio che distruggerebbe tutto”.
Resta da chiedersi quando le amministrazioni si decideranno a dare il via, nelle zone a rischio, a campagne di esercitazioni con i cittadini, simulando evacuazioni ed interventi di soccorso. Bisognerebbe anche effettuare controlli a tappeto negli edifici critici, come scuole, ospedali e nei tanti depositi di elementi chimici. Non si eviterebbe di certo la catastrofe, ma la si renderebbe meno devastante di quello che potrebbe essere.
Alcuni recenti segnali farebbero temere l’arrivo di un violento terremoto localizzabile tra Sicilia e Calabria: si parla di un Big One simile a quello terribile del 1908
incubo Bin One tra Sicilia e Calabria
Alcuni recenti studi mettono in allarme la comunità scientifica italiana: i tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria. L’evento sismico, di cui mai vorremmo parlarvi, non sarebbe inferiore ad una magnitudo di 7.5 gradi Richter, liberando molta più energia di quella prodotta dal terremoto del 2009 a L’Aquila.
Che l’Italia sia un paese ad alto rischio sismico – si legge in un approfondimento di Sicilia Informazioni – , è un fatto ormai noto. Eppure nuove ricerche, di cui una prodotta da Vladimir Kossobokov, dell’Accademia Russa delle Scienze, apre nuovi scenari apocalittici. “Nel 2010 – spiega lo scienziato, in un’inchiesta di RaiNews24 – è stato individuato un periodo di maggiore probabilità, calcolato per terremoti di 7.5 Richter, in un ambito d’indagine che include la Sicilia e la Calabria, e queste informazioni sono state trasmesse ai nostri colleghi italiani”.
Messaggio ricevuto dai sismologi di casa nostra, che hanno approfondito la questione. Messe a confronto due mappe delle zone a rischio, una di qualche anno fa ed un’altra più recente, ci si è resi conto di come, da marzo 2012, il rischio nel Sud Italia sarebbe aumentato. “La situazione sismica – spiega Giuliano Panza, professore di sismologia all’Università di Trieste – è in continua evoluzione”, per cui è necessario confrontare, di volta in volta, la pericolosità di massimo spostamento del suolo in caso di terremoto e i movimenti tellurici in atto.
Ma in questi casi la cautela non è mai troppa. I dati di rischio non devono far supporre l’imminente arrivo di una catastrofe. “In base ai risultati ottenuti fino ad oggi, – spiega ai microfoni di RaiNews 24, Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna – si può pensare ad un 70 per cento di attendibilità. Una previsione del tipo ‘un evento x avverrà nel giorno x’ è assolutamente impossibile al giorno d’oggi. Quello che si può prevedere, con una certa probabilità, è che un terremoto possa avvenire in un certo lasso di tempo, tipo qualche mese o un anno, in una zona molto estesa come dimensioni. Si tratta, però, di qualcosa che potrebbe anche non verificarsi”.
Il campanello d’allarme, però, suona più forte dove sono presenti gli impianti RIR, ovvero a Rischio Incidente Rilevante. Si tratta delle zone industriali come quella della raffineria di Milazzo, nel Messinese, o a Priolo, nel Siracusano. Le cose vanno di male in peggio se pensiamo che in Italia manca una normativa sismica adeguata per queste aree. Un violento terremoto amplificherebbe la tragedia a causa della fuoriuscita di acidi e gas dagli stabilimenti, con la quasi certa conseguenza di disastro ambientale. “La preoccupazione è per il metano – avverte Luigi Solarino, docente di Chimica industriale all’Università di Catania – che, essendo più leggero dell’aria, incontrerebbe le centinaia di fiaccole industriali, innescando un enorme incendio che distruggerebbe tutto”.
Resta da chiedersi quando le amministrazioni si decideranno a dare il via, nelle zone a rischio, a campagne di esercitazioni con i cittadini, simulando evacuazioni ed interventi di soccorso. Bisognerebbe anche effettuare controlli a tappeto negli edifici critici, come scuole, ospedali e nei tanti depositi di elementi chimici. Non si eviterebbe di certo la catastrofe, ma la si renderebbe meno devastante di quello che potrebbe essere.
Riprendono le nightly sui nuovi server di CyanogenMod
Riprendono le nightly sui nuovi server di CyanogenMod:
Il team di CyanogenMod si è da poco dotato di nuovi server, acquistati grazie alle generose donazioni della comunità che ruota attorno al firmware custom più famoso al mondo: adesso una nuova build di CyanogenMod 9 può nascere in (per l’appunto) soli nove minuti, il che significa più velocità e più nightly per tutti.
Programma a 5 Stelle
Programma a 5 Stelle:
Il Programma dovrebbe essere l'architrave della politica italiana. La sua scrittura è un momento catartico per ogni partito. Non importa che dopo le elezioni sia rispettato. L'importante è esibirne uno. E più grosso è, più impressiona. Per un partito il programma riassume in sé "la complessità della politica", per dirla alla Vendola. Che gli italiani poi lo capiscano è un altro discorso. Nel 2006 Prodi scrisse una Bibbia che nessuno è mai riuscito a leggere fino alla fine. Forse neppure lui. Piuttosto che avventurarsi in ore di lettura e di studi il cittadino lo elesse sulla fiducia. Tra il cittadino e l'eletto l'unica relazione possibile è il Programma, ma chi lo scrive sa a priori che serve solo a imbonire e chi lo legge (ma quanti?) si disinteressa della sua applicazione. Il Programma diventa solo l'ennesima recita, una consolidata presa per i fondelli.
Il Pogramma è una somma di dichiarazioni di principio da ignorare o per poi fare l'esatto opposto. La Lega promise un ventennio fa pulizia e federalismo, ci ritroviamo con uno Stato centralista e corrotti come se piovesse merda. Accappatoio Selvaggio garantì per un milione di posti di lavoro e ha ottenuto la più alta disoccupazione del dopoguerra. Il Programma è un libro dei desideri mai esauditi perché il cittadino non ha gli strumenti (che vanno introdotti) per verificarne l'attuazione e poter intervenire. Il MoVimento 5 Stelle è accusato di non avere un Programma, un grave peccato di origine da cui riscattarsi. "Fate protesta e non proposte!". "Non avete neppure un programma, ma dove volete andare?". Il fatto è che un Programma il M5S ce l'ha da qualche anno, presente sul blog. Chiunque può scaricarlo. Perfino un giornalista, anche lui può riuscirci. Si applichi, studi, si colleghi a Internet. Segua un corso serale.
Insieme al Programma è stata stilata la "Carta di Firenze", delle linee guida per la gestione dei Comuni, un riferimento per le liste comunali. Il Programma è suddiviso in: "Stato e cittadini", "Energia", "Informazione", "Economia", "Trasporti", "Salute", "Istruzione". Leggetelo. E' stato creato in Rete grazie a decine di migliaia di contributi e l'aiuto di esperti per i singoli temi. E' un programma profetico. Alcuni punti si sono già avverati come l'abolizione del Lodo Alfano e della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi, il si all'acqua pubblica, il no al nucleare, la rinuncia al Ponte sullo Stretto. Il Programma può essere migliorato, aggiornato, esteso, ma c'è ed è il primo scritto dai cittadini. Per il M5S il Programma è vincolante. Il M5S fa quello che dice, e dice quello che fa. Il contrario per l'appunto dei partiti.
Repetita iuvant, di seguito quindi la parte relativa all'Economia, seguiranno le altre.
ECONOMIA
• Introduzione della class action
• Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
• Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate
• Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
• Abolizione della legge Biagi
• Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno
• Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale
• Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite
• Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se questa si è resa responsabile di gravi reati
• Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
• Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle
aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato
• Abolizione delle stock option
• Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato
• Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei
• Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari
• Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa
• Favorire le produzioni locali
• Sostenere le società no profit
• Sussidio di disoccupazione garantito
• Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale
>>> Stampate e diffondete il Programma del MoVimento 5 Stelle
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
Beppe Grillo a Piacenza
(3:00)
(3:00)
Il Programma dovrebbe essere l'architrave della politica italiana. La sua scrittura è un momento catartico per ogni partito. Non importa che dopo le elezioni sia rispettato. L'importante è esibirne uno. E più grosso è, più impressiona. Per un partito il programma riassume in sé "la complessità della politica", per dirla alla Vendola. Che gli italiani poi lo capiscano è un altro discorso. Nel 2006 Prodi scrisse una Bibbia che nessuno è mai riuscito a leggere fino alla fine. Forse neppure lui. Piuttosto che avventurarsi in ore di lettura e di studi il cittadino lo elesse sulla fiducia. Tra il cittadino e l'eletto l'unica relazione possibile è il Programma, ma chi lo scrive sa a priori che serve solo a imbonire e chi lo legge (ma quanti?) si disinteressa della sua applicazione. Il Programma diventa solo l'ennesima recita, una consolidata presa per i fondelli.
Il Pogramma è una somma di dichiarazioni di principio da ignorare o per poi fare l'esatto opposto. La Lega promise un ventennio fa pulizia e federalismo, ci ritroviamo con uno Stato centralista e corrotti come se piovesse merda. Accappatoio Selvaggio garantì per un milione di posti di lavoro e ha ottenuto la più alta disoccupazione del dopoguerra. Il Programma è un libro dei desideri mai esauditi perché il cittadino non ha gli strumenti (che vanno introdotti) per verificarne l'attuazione e poter intervenire. Il MoVimento 5 Stelle è accusato di non avere un Programma, un grave peccato di origine da cui riscattarsi. "Fate protesta e non proposte!". "Non avete neppure un programma, ma dove volete andare?". Il fatto è che un Programma il M5S ce l'ha da qualche anno, presente sul blog. Chiunque può scaricarlo. Perfino un giornalista, anche lui può riuscirci. Si applichi, studi, si colleghi a Internet. Segua un corso serale.
Insieme al Programma è stata stilata la "Carta di Firenze", delle linee guida per la gestione dei Comuni, un riferimento per le liste comunali. Il Programma è suddiviso in: "Stato e cittadini", "Energia", "Informazione", "Economia", "Trasporti", "Salute", "Istruzione". Leggetelo. E' stato creato in Rete grazie a decine di migliaia di contributi e l'aiuto di esperti per i singoli temi. E' un programma profetico. Alcuni punti si sono già avverati come l'abolizione del Lodo Alfano e della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi, il si all'acqua pubblica, il no al nucleare, la rinuncia al Ponte sullo Stretto. Il Programma può essere migliorato, aggiornato, esteso, ma c'è ed è il primo scritto dai cittadini. Per il M5S il Programma è vincolante. Il M5S fa quello che dice, e dice quello che fa. Il contrario per l'appunto dei partiti.
Repetita iuvant, di seguito quindi la parte relativa all'Economia, seguiranno le altre.
ECONOMIA
• Introduzione della class action
• Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
• Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate
• Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
• Abolizione della legge Biagi
• Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno
• Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale
• Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite
• Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se questa si è resa responsabile di gravi reati
• Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
• Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle
aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato
• Abolizione delle stock option
• Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato
• Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei
• Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari
• Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa
• Favorire le produzioni locali
• Sostenere le società no profit
• Sussidio di disoccupazione garantito
• Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale
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