Finalmente eccolo qui! Instagram, il software di social-foto-sharing più famoso del panorama mobile sbarca finalmente su Android. Ne sentivamo la mancanza? Se ne poteva fare tranquillamente a meno? Saranno il tempo e il pubblico a decretare la risposta a queste domande, ma qualcosa ci dice che, anche solo per curiosità, saranno in moltissimi a volerla provare.
3 aprile 2012
Enermax Staray Silence è un case economico ma silenzioso
Enermax Staray Silence è un case economico ma silenzioso: Enermax Staray Silence costa meno di 60 euro ma si distingue per silenziosità e configurazione interna. Non mancano due ventole da 12cm della serie T.B.Silence. Rinnovata la configurazione interna rispetto alle vecchie serie.
eBook “The Linux Command Line”, una guida completa sul come usare la riga di comando
eBook “The Linux Command Line”, una guida completa sul come usare la riga di comando: William E. Shotts, Jr., ha pubblicato pochi anni fa, un utile ebook dal titolo “La riga di comando Linux”, una guida per imparare e saperne di più sulla Command Line Interface (CLI) su GNU/Linux. L’ebook è ancora disponibile per il download ed è rilasciato sotto una licenza Creative Commons.
Rilasciato il Live DVD di Gentoo Linux 12.1
Rilasciato il Live DVD di Gentoo Linux 12.1: Nel marasma dei Pesci d'Aprile che ha sconvolto il web, pochi annunci si sono rivelati essere veritieri, fra questi, il rilascio del Live DVD di Gentoo Linux 12.1. Fra le nuove caratteristiche della release, troviamo l'inclusione del nuovo kernel Linux 3.3.0 e ben quattro ambienti desktop preinstallati:
2 aprile 2012
Paramount Pictures in Italia: un canale TV gratuito con film
Paramount Pictures in Italia: un canale TV gratuito con film: Paramount Pictures entro la fine dell'anno inaugurerà un canale TV gratuito dedicato al cinema. La dirigenza è ancora indecisa se sbarcare sul digitale terrestre o sul satellite. L'unica certezza è che puntano a due sole interruzioni pubblicitarie all'ora.
A Taormina l’acqua (sporca) è potabile?
A Taormina l’acqua (sporca) è potabile?:
l'acqua che fuoriusciva dai rubinetti di Taormina centro alle 00.30 del 1 aprile 2012Il 23 marzo scorso abbiamo dato notizia di quanto comunicato alla cittadinanza dal Comune di Taormina sulla discussa situazione della potabilità dell’acqua a Taormina.
Questo l’avviso tuttora presente sul sito del Comune di Taormina. “Il sindaco comunica che le analisi di laboratorio condotte dall’Università di Messina, Dipartimento si Igiene-Medicina Preventiva e Sanità Pubblica su campioni di acqua prelevati da tutti i serbatoi comunali sono risultate negative. Pertanto si può affermare che l’acqua del civico acquedotto taorminese è perfettamente potabile”.
Dunque l’esito degli accertamenti fatti in laboratorio fatto dall’Ateneo di Messina sulla potabilità dell’acqua nella Perla dello Jonio dicono, in sostanza, che il liquido è risultato batteriologicamente puro per il consumo umano.
Bene, menomale, tutto apposto, vicenda chiusa e amen. Anzi no.
Nella nottata tra sabato (31 marzo) e domenica (1 aprile), alle ore 00.30, l’acqua che fuoriusciva dai rubinetti della abitazioni del centro storico di Taormina era quella che vedete nell’immagine sopra. Non c’è bisogno di alcuna spiegazione o commento ed è tale l’indecenza di quanto vi mostriamo che per questo abbiamo ritenuto opportuno postare altro nel richiamo visivo in homepage.
Ovviamente ci sarà qualcuno che parlerà di complotto e sabotaggio dei servizi segreti, dirà che la foto non riguarda Taormina o è stata ritoccata con una spruzzata di caffè.
Le sceneggiate lasciano il tempo che trovano. Qui si sta parlando della salute pubblica, c’è da capire come stiano davvero le cose e va fatta chiarezza sino in fondo. Gli allarmismi non servono mai, altrettanto sconsigliabile è far finta di niente.
La realtà è che nel “giallo” dell’acqua a Taormina qualcosa non torna. A questo punto è chiaro che se quell’acqua non è stata immessa nelle condotte dall’uomo fantasma, un problema non solo c’è stato ma continua ad esserci.
Le analisi dell’Università di Messina sui campioni esaminati sono buone e nulla si può eccepire a tal riguardo. Allora se l’elemento scatenante non è il fattore “X”, è evidente che un forte sospetto si concentra su quello “Y”.
L’Università ha esaminato i serbatoi di distribuzione in entrata e in uscita di contrada Piano Porto (uscita), Giafari (uscita), Decima Alta (uscita), Pietra Perciata (ingresso), Decima Bassa (uscita), Fiascara (ingresso e uscita).
In che condizioni sono questi serbatoi e gli impianti dell’acquedotto di Taormina? Siamo sicuri che siano perfettamente puliti e a norma? O quello schifo che fuoriesce dai rubinetti è riconducibile all’inadeguatezza di impianti che potrebbero essere sporchi e vetusti? Se l’acqua – come si dice – viene iper-clorata qualcosa vorrà dire.
Noi le risposte non le conosciamo e qualcuna forse nemmeno la vogliamo sapere. Una spiegazione, esatta e concreta, ai cittadini però va data. Ai residenti e ai turisti non si può erogare il servizio da terzo mondo di quell’acqua.
E certamente la giustificazione non potrà essere quella dei lavori in corso all’acquedotto di Trappitello (il centro di Taormina è servito da un’altra linea e in ogni caso non ci risulta che ci fossero interventi in itinere sabato notte) nè tantomeno la favoletta delle trivellazioni del golf, visto che da qualche mese non si trivella più niente a Trappitello eppure laggiù l’acqua continua ad uscire sporca. E analoghi problemi si riscontrano a Taormina centro.
Qualche autorità, che di sanità se ne intende, ha rassicurato i cittadini taorminesi affermando che ”per una scarica di diarrea non è mai morto nessuno”. Chi ritiene (o ancora si illude) di essere così illuminato, osservi bene la foto sopra e poi rifletta meglio su cosa si può rischiare con un’acqua così potabile.
E.C.
Le analisi dell’Università di Messina hanno dato esito rassicurante ma ecco cosa sgorgava dai rubinetti del centro storico cittadino la notte tra sabato e domenica
l'acqua che fuoriusciva dai rubinetti di Taormina centro alle 00.30 del 1 aprile 2012
Questo l’avviso tuttora presente sul sito del Comune di Taormina. “Il sindaco comunica che le analisi di laboratorio condotte dall’Università di Messina, Dipartimento si Igiene-Medicina Preventiva e Sanità Pubblica su campioni di acqua prelevati da tutti i serbatoi comunali sono risultate negative. Pertanto si può affermare che l’acqua del civico acquedotto taorminese è perfettamente potabile”.
Dunque l’esito degli accertamenti fatti in laboratorio fatto dall’Ateneo di Messina sulla potabilità dell’acqua nella Perla dello Jonio dicono, in sostanza, che il liquido è risultato batteriologicamente puro per il consumo umano.
Bene, menomale, tutto apposto, vicenda chiusa e amen. Anzi no.
Nella nottata tra sabato (31 marzo) e domenica (1 aprile), alle ore 00.30, l’acqua che fuoriusciva dai rubinetti della abitazioni del centro storico di Taormina era quella che vedete nell’immagine sopra. Non c’è bisogno di alcuna spiegazione o commento ed è tale l’indecenza di quanto vi mostriamo che per questo abbiamo ritenuto opportuno postare altro nel richiamo visivo in homepage.
Ovviamente ci sarà qualcuno che parlerà di complotto e sabotaggio dei servizi segreti, dirà che la foto non riguarda Taormina o è stata ritoccata con una spruzzata di caffè.
Le sceneggiate lasciano il tempo che trovano. Qui si sta parlando della salute pubblica, c’è da capire come stiano davvero le cose e va fatta chiarezza sino in fondo. Gli allarmismi non servono mai, altrettanto sconsigliabile è far finta di niente.
La realtà è che nel “giallo” dell’acqua a Taormina qualcosa non torna. A questo punto è chiaro che se quell’acqua non è stata immessa nelle condotte dall’uomo fantasma, un problema non solo c’è stato ma continua ad esserci.
Le analisi dell’Università di Messina sui campioni esaminati sono buone e nulla si può eccepire a tal riguardo. Allora se l’elemento scatenante non è il fattore “X”, è evidente che un forte sospetto si concentra su quello “Y”.
L’Università ha esaminato i serbatoi di distribuzione in entrata e in uscita di contrada Piano Porto (uscita), Giafari (uscita), Decima Alta (uscita), Pietra Perciata (ingresso), Decima Bassa (uscita), Fiascara (ingresso e uscita).
In che condizioni sono questi serbatoi e gli impianti dell’acquedotto di Taormina? Siamo sicuri che siano perfettamente puliti e a norma? O quello schifo che fuoriesce dai rubinetti è riconducibile all’inadeguatezza di impianti che potrebbero essere sporchi e vetusti? Se l’acqua – come si dice – viene iper-clorata qualcosa vorrà dire.
Noi le risposte non le conosciamo e qualcuna forse nemmeno la vogliamo sapere. Una spiegazione, esatta e concreta, ai cittadini però va data. Ai residenti e ai turisti non si può erogare il servizio da terzo mondo di quell’acqua.
E certamente la giustificazione non potrà essere quella dei lavori in corso all’acquedotto di Trappitello (il centro di Taormina è servito da un’altra linea e in ogni caso non ci risulta che ci fossero interventi in itinere sabato notte) nè tantomeno la favoletta delle trivellazioni del golf, visto che da qualche mese non si trivella più niente a Trappitello eppure laggiù l’acqua continua ad uscire sporca. E analoghi problemi si riscontrano a Taormina centro.
Qualche autorità, che di sanità se ne intende, ha rassicurato i cittadini taorminesi affermando che ”per una scarica di diarrea non è mai morto nessuno”. Chi ritiene (o ancora si illude) di essere così illuminato, osservi bene la foto sopra e poi rifletta meglio su cosa si può rischiare con un’acqua così potabile.
E.C.
Le rinnovabili hanno troppo successo
Le rinnovabili hanno troppo successo:
"Ci hanno raccontato che l'Italia nel medio periodo avrebbe avuto problemi di approvvigionamento energetico e che erano necessarie le centrali nucleari (Marcegaglia) per non ritrovarsi a lume di candela, oggi si scopre che più di un quinto del fabbisogno energetico NAZIONALE è coperto interamente dalle rinnovabili (risultato, se mi consentite, incredibile), che le centrali convenzionali (petrolio, carbone) lavorano a scartamento ridotto e che la cosa avrà impatto sulla bolletta facendola lievitare(!). La cosa dovrebbe farvi riflettere su come in realtà stiamo tutti lottando contro i mulini a vento ed è il sistema di base ad essere sbagliato." torquemada giuseppe, bolzano
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
"Ci hanno raccontato che l'Italia nel medio periodo avrebbe avuto problemi di approvvigionamento energetico e che erano necessarie le centrali nucleari (Marcegaglia) per non ritrovarsi a lume di candela, oggi si scopre che più di un quinto del fabbisogno energetico NAZIONALE è coperto interamente dalle rinnovabili (risultato, se mi consentite, incredibile), che le centrali convenzionali (petrolio, carbone) lavorano a scartamento ridotto e che la cosa avrà impatto sulla bolletta facendola lievitare(!). La cosa dovrebbe farvi riflettere su come in realtà stiamo tutti lottando contro i mulini a vento ed è il sistema di base ad essere sbagliato." torquemada giuseppe, bolzano
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L’onorevole della vergogna si dimette
L’onorevole della vergogna si dimette:
Massimo CalearoPolemiche roventi su Massimo Calearo, deputato eletto nelle liste del Pd e in corso di legislatura approdato poi nel gruppo di Popolo e Territorio.
L’imprenditore venerdì aveva riferito che non partecipava più alle sedute della Camera ma che con i soldi dell’indennità da parlamentare ci pagava il mutuo. Oggi sulla questione è intervenuto anche il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha giudicato «inopportune» alcune sue dichiarazioni, «forse si è lasciato un po’ prendere la mano».
E lo stesso Calearo – come si legge su La Stampa – a spiegare: «Le mie assenze alla Camera sono cominciate alla vigilia di Natale. In quei giorni mia moglie si è ammalata seriamente. Ho scelto di rimanerle vicino. È morta il 19 marzo scorso. Nel frattempo ho ripreso a lavorare nella mia azienda. Quando sono ritornato in Aula sono stato male, ho provato un grandissimo disagio e ho cominciato a schifare una classe politica che è sempre la stessa. Basta, mi dimetto così la finiamo con le polemiche. Aspetto solo che quegli sciocchini del Pd la smettano di spararmi addosso, poi scrivo la lettera per Fini».
I vertici di Fli, Roberto Menia e Fabio Granata, coordinatore e vice coordinatore del partito di Fini, hanno invitato il Presidente della Camera a porre in essere rigorosi provvedimenti disciplinari nei confronti di Massimo Calearo, attraverso la sua sospensione, in relazione alle «inaudite considerazioni affidate alla stampa che rappresentano una offesa gravissima alla dignità del ruolo parlamentare e al Parlamento stesso».
I due dirigenti di Fli, attraverso una missiva riservata indirizzata a Fini, chiedono provvedimenti «rigorosi ed esemplari» e concludono: «Visto che Calearo, tipico rappresentante dei “responsabili”, afferma di essere prestato alla politica, restituiamolo ai suoi interessi privati: la politica italiana e il Parlamento non ne sentiranno la mancanza».
Sulla vicenda si esprime anche il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario: «Al netto del rispetto umano per il dramma di una persona, Calearo ha pronunciato parole offensive e ignobili. Per questo deve dimettersi al più presto e il Parlamento deve accettare le sue dimissioni». Belisario conclude: «È grazie a personaggi squallidi come lui che il sentimento di antipolitica si sta amplificando sempre più. Vada a casa e, come prima cosa, intesti la sua Porsche con una targa italiana, tanto per provare a limitare il senso di disprezzo che ci provoca. I furbetti come lui sono la rovina del nostro Paese».
L’esponente di Popolo e Territorio aveva dichiarato di trovarsi alla Camera solo per pagarsi il mutuo di casa: “lascio ma gli sciocchi smettano di spararmi addosso”
Massimo Calearo
L’imprenditore venerdì aveva riferito che non partecipava più alle sedute della Camera ma che con i soldi dell’indennità da parlamentare ci pagava il mutuo. Oggi sulla questione è intervenuto anche il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha giudicato «inopportune» alcune sue dichiarazioni, «forse si è lasciato un po’ prendere la mano».
E lo stesso Calearo – come si legge su La Stampa – a spiegare: «Le mie assenze alla Camera sono cominciate alla vigilia di Natale. In quei giorni mia moglie si è ammalata seriamente. Ho scelto di rimanerle vicino. È morta il 19 marzo scorso. Nel frattempo ho ripreso a lavorare nella mia azienda. Quando sono ritornato in Aula sono stato male, ho provato un grandissimo disagio e ho cominciato a schifare una classe politica che è sempre la stessa. Basta, mi dimetto così la finiamo con le polemiche. Aspetto solo che quegli sciocchini del Pd la smettano di spararmi addosso, poi scrivo la lettera per Fini».
I vertici di Fli, Roberto Menia e Fabio Granata, coordinatore e vice coordinatore del partito di Fini, hanno invitato il Presidente della Camera a porre in essere rigorosi provvedimenti disciplinari nei confronti di Massimo Calearo, attraverso la sua sospensione, in relazione alle «inaudite considerazioni affidate alla stampa che rappresentano una offesa gravissima alla dignità del ruolo parlamentare e al Parlamento stesso».
I due dirigenti di Fli, attraverso una missiva riservata indirizzata a Fini, chiedono provvedimenti «rigorosi ed esemplari» e concludono: «Visto che Calearo, tipico rappresentante dei “responsabili”, afferma di essere prestato alla politica, restituiamolo ai suoi interessi privati: la politica italiana e il Parlamento non ne sentiranno la mancanza».
Sulla vicenda si esprime anche il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario: «Al netto del rispetto umano per il dramma di una persona, Calearo ha pronunciato parole offensive e ignobili. Per questo deve dimettersi al più presto e il Parlamento deve accettare le sue dimissioni». Belisario conclude: «È grazie a personaggi squallidi come lui che il sentimento di antipolitica si sta amplificando sempre più. Vada a casa e, come prima cosa, intesti la sua Porsche con una targa italiana, tanto per provare a limitare il senso di disprezzo che ci provoca. I furbetti come lui sono la rovina del nostro Paese».
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