9 gennaio 2014

La verità sui tagli alla scuola e 430 milioni per le private

La verità sui tagli alla scuola e 430 milioni per le private:
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"Il prelievo ai lavoratori della scuola non è stato sventato. Salvi i docenti grazie alla tempestiva denuncia del M5S, rimane la questione del personale ATA (bidelli e personale tecnico che guadagnano appena 1000 euro) costretto ad un altro prelievo sui precedenti incentivi economici. Altre famiglie che precipitano verso la povertà. Tutto ciò mentre il governo, che piange miseria sul comparto scuola, elargisce allegramente ben 430 milioni di euro a scuole e università private. Il M5S ha depositato una PdL per l'abolizione dei finanziamenti alle scuole private (esclusi nidi), perché la scuola pubblica non può più essere la Cenerentola del Paese". Luigi Gallo, M5S Camera Commissione Cultura

SOLO I 5 STELLE HANNO VOTATO!

SOLO I 5 STELLE HANNO VOTATO!:
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I puntini verdi che vedete sono i deputati 5 Stelle. Ieri sono stati gli unici a votare questo provvedimento.

Si tratta di una mozione presentata alla Camera dal Movimento 5 Stelle per tagliare le pensioni d'oro e aumentare, invece, quelle minime. La Camera, compatta, ha respinto questo provvedimento.
Scrive il deputato 5 Stelle Luca Frosone su Faceboook:

La Camera RESPINGE la nostra mozione! #NonSIETEumani

Due milioni e 200 mila cittadini italiani che vorrebbero solo riuscire a portare a casa almeno un pezzo di pane, vivere nella dignità di poterle pagare quelle tasse esose che attanagliano tutti gli italiani per colpa dei governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni.

8 gennaio 2014

#Cancellieridimettiti, Paola Taverna sulla mozione di sfiducia in Senato - video

#Cancellieridimettiti, Paola Taverna sulla mozione di sfiducia in Senato - video:

Mercoledì 8 gennaio 2013: oltre due mesi fa il MoVimento 5 Stelle ha chiesto la calendarizzazione anche al Senato della mozione di sfiducia del Ministro Anna Maria Cancellieri. Su questo tema il segretario del PD Matteo Renzi, a suo tempo, aveva espresso chiaramente il suo pensiero: "Se fossi in parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni"

Come spesso accade i fatti non hanno coinciso con le parole. Ecco perchè oggi il MoVimento 5 Stelle, attraverso il suo capogruppo al Senato Paola Taverna ha chiesto nuovamente la calendarizzazione della mozione di sfiducia. Ecco il il suo intervento.

Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,
Il gruppo Parlamentare Movimento 5 stelle non ha votato il Calendario dei lavori approvato a maggioranza dalla odierna Conferenza dei Capigruppo.
È infatti dal 5 novembre 2013 che abbiamo presentato una mozione di sfiducia individuale al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. E siamo, dopo 2 mesi, a chiederne ancora la calendarizzazione.

Signor Presidente, nel caso in cui un Gruppo Parlamentare di opposizione richieda la verifica del rapporto fiduciario tra Parlamento e Governo, ovvero tra Camere e singoli Ministri, le Camere hanno l'obbligo costituzionale di "risolverlo". E non accogliere una tale richiesta, formulata dal Movimento di cittadini che ha ottenuto il maggior numero di voti alle ultimi elezioni politiche, significa porsi al di fuori del regime democratico e parlamentare.

Del resto le motivazioni sono di natura costituzionale, in forza del mancato rispetto della dignità e della onorabilità pubblica del Ministro della Giustizia, a cui si aggiungono indulti mascherati, utili solo ai mafiosi, stupratori, assassini... ad ogni modo delinquenti abituali. Vi ricorda qualcuno?

A questo voglia aggiungersi la difficile comprensione di quali siano i veri rapporti tra il nuovo segretario del PD e il partito stesso che egli dice di rappresentare.
Facciamo qualche piccola citazione:
"Non e' un problema di avviso di garanzia, che non e' una sentenza di condanna, ma il ministro ha perduto quel prestigio e quella autorevolezza che sono condizioni necessarie alla funzione di ministro della Giustizia".

"Il prefetto Cancellieri sa che ci sono dei momenti in cui si fa un servizio alle istituzioni se si fa un passo indietro, con le dimissioni prima che si arrivi al voto".
(l'abbiamo consigliato anche noi a qualcun'altro).

"Spero che prevalga il buonsenso, oggi Cancellieri ha perduto quel prestigio e autorevolezza che le rimangono dal punto di vista personale ma nella sua funzione non più".

"Se fossi in parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni".

Era il 19 novembre 2013. E queste erano le dichiarazioni di Matteo Renzi, allora Sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Partito Democratico. Oggi, segretario del partito che è azionista di maggioranza di questo patetico esecutivo.
La Dottoressa Cancellieri è ancora Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana, ed è attivissima nel proporre iniziative. Partiamo dall'argomento emergenza carceraria. Al posto di venire a relazionarci sull'attuazione di un Piano che avrebbe dovuto risolvere strutturalmente il problema e che finora, a fronte di investimenti multimilionari non ha partorito neanche un nuovo posto in due anni, ci sottopone un decreto vergognoso.
Qualcuno lo ha battezzato "decreto svuota-carceri". Sarebbe più corretto chiamarlo " indulto mascherato". Al posto di intervenire sulle fattispecie minori, statisticamente più frequenti e socialmente meno pericolose, si vuole far passare la liberazione anticipata speciale di mafiosi, violentatori e assassini come la soluzione giusta per risolvere i problemi penitenziari ed evitare ulteriori condanne da parte di Strasburgo.

Nel frattempo vuole estendere l'utilizzo del braccialetto elettronico convenzionato con Telecom (dove "casualmente" lavora anche suo figlio), grazie a un contratto da lei rinnovato quando era Ministro dell'Interno dello scorso esecutivo. Finora applicato a meno di 20 reclusi in tutto, dal 2001 a oggi ha divorato oltre 120 milioni di euro dello Stato.

Il segretario del PD Matteo Renzi non fa altro che passare da un talk show all'altro chiedendoci dialogo. Bene: cominci a farci vedere se riesce a dialogare ancora con il resto del suo partito, se è disposto ad essere coerente con quanto ha detto meno di due mesi fa. Solo per capire se il PD all'interno delle istituzioni risponda a quanto chiede il Segretario o a quanto chiede il premier.

Visto che, ormai, non si sa più con chi dovremmo parlare in questa Repubblica. Per parlare con il Capo dell'esecutivo bisogna sentire il Presidente della Repubblica e non il primo ministro. E per sapere qual è la posizione del Partito Democratico con chi bisogna parlare? Con il Primo Ministro o con il Segretario? O vogliamo continuare a giocare al ping pong di responsabilità?

Pertanto richiediamo formalmente e nuovamente di calendarizzare domani, giovedì 09 gennaio, la mozione di sfiducia individuale al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
Il Partito Democratico e le squadre renziane al suo interno non possono non accogliere questa richiesta per dimostrare nei fatti, e non soltanto con la propaganda, coerenza e dignità.

Molto presto dovremo affrontare provvedimenti di importanza fondamentale per l'Italia intera, come la legge elettorale e il finanziamento pubblico ai partiti. Noi vogliamo sapere con un voto, qui e adesso, se la coalizione che governa questo Paese è quella composta da Letta e Alfano seduti al banco del Governo, o quella tra Renzi e Berlusconi seduti al tavolo di Arcore.

Il MoVimento 5 Stelle ha sempre dimostrato la sua coerenza in questi mesi. Dimostrate agli italiani, con questo voto, Voi chi siete.

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Chi paga il caos della TARES?

Chi paga il caos della TARES?:
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"A pochi giorni dalla scadenza della TARES i cittadini italiani non sanno nemmeno quanto devono pagare. L'artefice principale del "caos Tares" è il governo che ha cambiato mille volte idea sulla gestione dell'imposta. La Tares è suddivisa in due voci distinte: la tassa rifiuti di competenza degli enti locali ed il tributo per i servizi indivisibili che va allo Stato. Il decreto "Imu-2" consentiva ai Comuni la possibilità di applicare anche per il 2013 la Tarsu e la Tia utilizzate nel 2012. Facoltà che molti comuni avevano colto con favore per non vessare ulteriormente i cittadini già tartassati oltre misura. Il Governo però ha preteso il pagamento della maggiorazione di competenza statale (0,30 euro a mq) costringendo i Comuni alla predisposizione e l'invio ai contribuenti del modello di pagamento, F24 o bollettino postale. Il costo più alto lo pagano i cittadini. Lo Statuto del Contribuente (art.3) stabilisce che le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore. Quindi molti potrebbero decidere di non pagare semplicemente perchè stanno ricevendo il bollettino con i calcoli dela Tares praticamente a ridosso della scadenza stabilita il prossimo 24 gennaio." Carla Ruocco, M5S Camera

SHOCK: BERLUSCONI CI PROVA CON DI BATTISTA!

SHOCK: BERLUSCONI CI PROVA CON DI BATTISTA!:
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Incredibile denuncia del deputato 5 Stelle. I parlamentari di Forza Italia gli si sono avvicinati. Questo è il suo racconto, pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale.


Nell'ultimo mese alcuni deputati di Forza Italia mi si sono avvicinati con frasi del genere: «al presidente piacerebbe incontrarti», «lui stima alcuni di voi, tra questi ci sei tu», «i comunisti sono ancora ovunque, dobbiamo sconfiggerli». Le mie risposte (ho anche alcuni sms) sono state: «ringrazia l'ex-senatore per la sua stima ma digli che, dopo aver espletato al meglio i servizi sociali, può godersi i nipoti», «i comunisti non ci sono più, ci siete voi che siete uguali al PD e starete all'opposizione perché noi si va a governare», «sei matta! A Palazzo Grazioli? A parte che non ho nulla da dire all'ex-senatore e poi pensa se mi scattassero una foto? Si parla in Parlamento (chiaramente non con i condannati, quelli li convoca solo il Quirinale), non nei palazzi».




A quest'ultima risposta ho anche ricevuto una replica: «noi siamo capaci di farti entrare a Palazzo Grazioli senza che nessuno se ne accorga». «Come no? - ho risposto io - come con quel bischero di Renzi, l'avete invitato ad Arcore, la faina ha anche accettato e voi gli avete fatto trovare i fotografi fuori». Perché vi racconto tutto questo? Per la trasparenza ovviamente, ma perché occorre, una volta per tutte, capire cos'è il M5S. Il M5S non prende per il culo i cittadini, non risponde alla fuffa propagandistica con ulteriore fuffa propagandistica, non parla di accordi, inciuci, leggi elettorali nè a Palazzo Grazioli nè a Palazzo Vecchio. Il M5S vuole cambiare radicalmente questa maniera di trattare i cittadini come spettatori di uno show indecoroso. Il M5S sputtana se necessario, lo fa con il PD e le sue metastasi e con B. e le sue "offerte che non si possono rifiutare" tranne se sei onesto! Sapete perché ci sbattiamo, ci creiamo nemici, evitiamo di entrare nei giochetti televisivi, nelle sceneggiate delle 3 proposte? Perché vogliamo cambiare interamente questo sistema, perché con i mafioncelli o gli amici dei mafioncelli (vedi Faraone, uomo forte di Renzi, il quale si accomodò nel salotto di Agostino Pizzuto, custode dell'arsenale della famiglia del quartiere San Lorenzo-Resuttana di Palermo) non vogliamo fare accordi figuriamoci fingere di farli per lobotomizzare un po' di italiani. Non prendiamo in giro i cittadini giocando "partite a scacchi" o dando "botte mediatiche". Questo l'hanno fatto per 60 anni i partiti e guardate come siamo ridotti. Volete questo? Non credo, altrimenti non avreste urlato in centinaia di migliaia quel "tutti a casa" a San Giovanni che rimbomba ancora nei nostri cuori. E soprattutto se volevate questo bastava votare PD o PDL, sono bravissimi a giocare a scacchi fingendo che cambi tutto senza che cambi nulla. Tutto questo discorso si basa sulla fiducia nel popolo italiano. C'è chi pensa che gli italiani siano un popolo di lobotomizzati da fregare con illusioni ottiche o con "la mossa del cavallo fiorentino" e chi crede nelle persone. Noi abbiamo una fede indiscussa nei cittadini italiani, anche in quelli disinformati, anche in quelli che pensano che il PD, sotto sotto, sia meglio di Forza Italia. E sapete perché? Perché un tempo anche noi eravamo disinformati, eravamo fuscelli nelle tempeste partitocratiche, eravamo sudditi. Oggi non lo siamo più e sappiamo che (non sempre, ma ora sì) l'intransigenza è un valore. I cittadini onesti sanno di cosa sto parlando. Con certa gente non dobbiamo avere nulla a che fare, saremo solo complici della loro fuffa. E chissenefrega se dovremo stare mesi (come sulla balla della fiducia al governo Bersani) a spiegare le nostre ragioni. Se entri nei loro giochi sei fottuto, senza accorgertene diventi come loro. Noi abbiamo una credibilità che nessuno di loro può vantare e su questa credibilità ci giocheremo il tutto per tutto alle prossime elezioni. Al voto, con il mattarellum! Vi voglio bene.