Iniziamo i test di questo bellissimo tablet, di cui spero uscirà la versione 3G, con la parte fotografica, è una delle poche volte in cui foto e video, girati da un device di questa categoria, mi soddisfano, guardati sul mio display da 27″ hanno entrambi una buona resa, attendo i vostri commenti. Buona visione.
6 dicembre 2013
Video Ripresa Full HD e Foto 5Mpixel con LG G Pad 8.3 da batista70phone
Video Ripresa Full HD e Foto 5Mpixel con LG G Pad 8.3 da batista70phone:
In ricordo di Nelson Mandela una sezione a lui dedicata nel Play Store
In ricordo di Nelson Mandela una sezione a lui dedicata nel Play Store:
Per ricordare Nelson Mandela, morto nella giornata di ieri all’età di 95 anni, Google ha deciso di dedicare un’intera sezione del Play Store all’ex-presidente e premio Nobel sudafricano.
Non è la prima volta che Google apre una sezione dedicata ad un evento “di rilievo”, ma è la prima volta che lo fa per la morte di una personalità di spicco. All’interno della sezione troverete principalmente libri e qualche album musicale a lui dedicato, il tutto introdotto da una bella citazione:
Per ricordare Nelson Mandela, morto nella giornata di ieri all’età di 95 anni, Google ha deciso di dedicare un’intera sezione del Play Store all’ex-presidente e premio Nobel sudafricano.
Non è la prima volta che Google apre una sezione dedicata ad un evento “di rilievo”, ma è la prima volta che lo fa per la morte di una personalità di spicco. All’interno della sezione troverete principalmente libri e qualche album musicale a lui dedicato, il tutto introdotto da una bella citazione:
Non è abbastanza dire che Nelson Mandela abbia incarnato lo spirito della democrazia, perchè di fatto egli è un creatore di libertà.
Madiba ha vissuto e sofferto con coraggio per la pace, la giustizia e l’eguaglianza e il suo impatto sugli individui e le nazioni è più vasto e profondo di quello di qualunque leader politico di ogni epoca. Ci fermiamo oggi per onorare la sua vita e condividere con te la sua straordinaria eredità: “Non c’è nessuna strada facile per la libertà”
da A Long Walk to Freedom
Giornalista del giorno: Maria Novella Oppo, l'Unità
Giornalista del giorno: Maria Novella Oppo, l'Unità:
Maria Novella Oppo si vanta di lavorare all’Unità dalla fine del '73. Da allora non ha mai avuto un altro lavoro ed è mantenuta dai contribuenti da 40 anni grazie ai finanziamenti pubblici all'editoria che il MoVimento 5 Stelle vuole abolire subito. La Oppo appena può diffama pubblicamente il M5S. Per esempio sulla protesta di ieri alla Camera: "Ogni giorno una pagliacciata dei grillini [...] fanno casino [...] dimostrano di non saper fare e di non aver fatto niente per il popolo italiano [...] inscenano gazzarre [...] sono succubi di Berlusconi". Qualche giorno fa: "Casaleggio va elucubrando ai danni dell’Italia". E ancora: "Grillo vuole tutto, soprattutto il casino totale [...] un brulichio di piccoli fan [sono] divenuti per miracolo parlamentari e tenuti al guinzaglio perché non si prendano troppe libertà". Il M5S abolirà il finanziamento pubblico all'editoria e la Oppo dovrà cercarsi un lavoro. Non è mai troppo tardi, o forse sì.
PS: segnalate gli articoli dei "giornalisti" stile Oppo per la nuova rubrica del blog: "Giornalista del giorno"
Maria Novella Oppo si vanta di lavorare all’Unità dalla fine del '73. Da allora non ha mai avuto un altro lavoro ed è mantenuta dai contribuenti da 40 anni grazie ai finanziamenti pubblici all'editoria che il MoVimento 5 Stelle vuole abolire subito. La Oppo appena può diffama pubblicamente il M5S. Per esempio sulla protesta di ieri alla Camera: "Ogni giorno una pagliacciata dei grillini [...] fanno casino [...] dimostrano di non saper fare e di non aver fatto niente per il popolo italiano [...] inscenano gazzarre [...] sono succubi di Berlusconi". Qualche giorno fa: "Casaleggio va elucubrando ai danni dell’Italia". E ancora: "Grillo vuole tutto, soprattutto il casino totale [...] un brulichio di piccoli fan [sono] divenuti per miracolo parlamentari e tenuti al guinzaglio perché non si prendano troppe libertà". Il M5S abolirà il finanziamento pubblico all'editoria e la Oppo dovrà cercarsi un lavoro. Non è mai troppo tardi, o forse sì.
PS: segnalate gli articoli dei "giornalisti" stile Oppo per la nuova rubrica del blog: "Giornalista del giorno"
Sì agli informatici nell'albo degli ingegneri
Sì agli informatici nell'albo degli ingegneri: I laureati in Informatica del vecchio ordinamento possono sostenere l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere dell’informazione. Lo ha stabilito il TAR Lazio, accogliendo il ricorso promosso dall’Associazione nazionali laureati in scienze dell’informazione e dell’informatica. Il testo della sentenza.
Google permetterà di scaricare un backup di Gmail e Calendar
Google permetterà di scaricare un backup di Gmail e Calendar: Presto sarà disponibile un'opzione per scaricare in locale un archivio contenente i messaggi di posta di Gmail e le informazioni gestite con Calendar.
Editoriale: l’entry-level è il nuovo top di gamma
Editoriale: l’entry-level è il nuovo top di gamma:
Ammetto di essere sempre stato un viziato in materia di Android: ho provato diversi smartphone per tutte le tasche, ma quello mio personale è sempre stato il top di gamma del momento, più o meno, a partire dal gemello del Nexus One, chiamato HTC Desire, fino al Nexus 4.
I Nexus attraggono ormai una clientela sempre più eterogenea
Come probabilmente già saprete, non ho personalmente effettuato il passaggio a Nexus 5, ma quello è un argomento sul quale non voglio ritornare: in redazione e tra gli amici, mai come quest’anno c’è stato un plebiscito a favore del googlefonino, che grazie anche alla fama di convenienza che ormai la serie Nexus si porta dietro, è riuscito ad attrarre una clientela sempre più eterogenea, fatta non solo di veri appassionati, ma anche di utenti che volessero ottenere il massimo rapporto qualità/prezzo, provando Android al meglio della sua fluidità, e senza particolari esigenze.
Ho personalmente consigliato Nexus 5 a diverse persone, reduci da esperienze Android pregresse con modelli di fascia media/bassa, che li avevano sempre lasciati un po’ con l’amaro in bocca: perché il telefono dopo un po’ esauriva la memoria interna, perché rallentava, perché la fotocamera era quasi inutile, o perché gli aggiornamenti mai arrivati li relegavano con una versione dell’OS ormai atavica (e se non si fosse capito, parlo anche di Gingerbread, che nel dicembre 2013 siede ancora su circa un quarto di tutti gli Android).
Non fraintendetemi: Android è diventato il primo OS mobile al mondo (oltre l’80%: sono cifre da paura se ci pensate bene!) proprio grazie alla fascia media/bassa, quella che ha permesso a chiunque di avvicinarsi al mondo smartphone. Quelle stesse persone però, nel corso del tempo sono divenute per forza di cose più esigenti, perché è la stessa vita digitale che lo è sempre di più. I servizi aumentano, e gli smartphone sono sempre più messi a dura prova, specialmente quelli già partiti svantaggiati. Ecco quindi che ho voluto tentare un esperimento comprando Moto G, un modello di fascia relativamente bassa, che Motorola vuole spacciare come in grado di rivaleggiare coi grandi.
LEGGI ANCHE: Motorola Moto G contro LG Nexus 5
Due cose mi hanno colpito fin da subito: anzitutto nessuno aveva indovinato che smartphone avrei preso (avevo lanciato una sorta di contest in merito su Google+), segno che comunque quando si pensa ad Android per un utente che ha “alte esigenze”, come suppongo la gente mi veda, si pensa sempre a modelli di punta o comunque a dispositivi particolari. Inoltre mi sono accorto, con mio relativo stupore, che Motorola non ha tutti i torti nel paragonarlo con modelli più blasonati. Durante la presentazione di Moto G infatti, Dennis Woodside, CEO dell’azienda, aveva espressamente chiamato in causa Samsung, per esaltare le performance del nuovo arrivato, ed ammetto che all’epoca lo avevo anche preso un po’ in giro per questo.
Il punto qui non è stabilire se Moto G sia migliore di un Galaxy S4 o chi per lui: è ovvio che non lo sia! Il punto è che Android finalmente è pronto a convincere davvero anche nella fascia bassa, e Motorola è stata forse la prima azienda a scommettere davvero su questo fatto; ma sarebbe più corretto chiamarla Google, in questo caso.
Moto G offre una fluidità ed una user experience che non presentano più il baratro che c’è stato finora tra dispositivi sub-200 ed over-600 Euro, ed il prossimo mese sarà anche aggiornato a KitKat, probabilmente ben prima della maggior parte degli altri smartphone di Samsung, HTC, Sony, LG, ecc. Non è un caso infatti che Android 4.4 sia stato ottimizzato per dispositivi con 512 MB di RAM: il senso non è tanto di aggiornare i modelli già esistenti, cosa che dipende interamente dalle varie aziende e che Google non può certo forzare in alcun modo; il punto è che d’ora in poi avremo un’armata di androidi sempre più competitiva, anche nella fascia bassa, qualora gli OEM decidano davvero di adottare KitKat anche per i loro entry-level.
Per anni, nei commenti su siti e forum del settore, si leggeva che non ce ne facevamo nulla dell’ennesimo core in più alle CPU o di risoluzioni sempre più elevate e schermi sempre più grandi; adesso è il momento che i fatti dimostrino che tutto ciò è vero. Google ha fatto la sua parte ben due volte: rilasciando una versione di Android pensata esattamente per questo scopo, e facendo realizzare a Motorola uno smartphone che fosse “un po’ uno schiaffo” agli altri produttori in tal senso, come i Nexus lo sono stati in un altro.
I produttori raccoglieranno il guanto di sfida per la fascia bassa?
I top di gamma del momento saranno poi sempre più veloci, belli e definiti, è nella loro natura, ma anche chi non vorrà lasciarci mezzo stipendio sopra potrà comunque godere di un’esperienza Android ottimale, fluida, moderna e magari riscoprire i piccoli piaceri di un’autonomia che superi la giornata con più facilità, rinunciando a quel display sempre più grande, all’ultima fotocamera in commercio e a sensori per captare segnali alieni. È una sfida che i tanti produttori dovranno raccogliere se vorranno rinsaldare il predominio di Android ovunque, perché avere uno smartphone economico, aggiornato e performante, oggi non solo è possibile, ma è anche dovuto, e gli utenti del robottino ormai hanno tutto il diritto (ed il dovere) di essere esigenti non solo nella fascia alta, ma anche in tutte le altre.
Motorola ha aperto le danze, a suo modo, con un modello senz’altro perfezionabile, ma che costituisce un deciso passo in tal senso: chi raccoglierà il guanto di sfida e arriverà anche dove l’azienda di Google non si è ancora spinta?
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