6 dicembre 2013
Sì agli informatici nell'albo degli ingegneri
Sì agli informatici nell'albo degli ingegneri: I laureati in Informatica del vecchio ordinamento possono sostenere l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere dell’informazione. Lo ha stabilito il TAR Lazio, accogliendo il ricorso promosso dall’Associazione nazionali laureati in scienze dell’informazione e dell’informatica. Il testo della sentenza.
Google permetterà di scaricare un backup di Gmail e Calendar
Google permetterà di scaricare un backup di Gmail e Calendar: Presto sarà disponibile un'opzione per scaricare in locale un archivio contenente i messaggi di posta di Gmail e le informazioni gestite con Calendar.
Editoriale: l’entry-level è il nuovo top di gamma
Editoriale: l’entry-level è il nuovo top di gamma:
Ammetto di essere sempre stato un viziato in materia di Android: ho provato diversi smartphone per tutte le tasche, ma quello mio personale è sempre stato il top di gamma del momento, più o meno, a partire dal gemello del Nexus One, chiamato HTC Desire, fino al Nexus 4.
I Nexus attraggono ormai una clientela sempre più eterogenea
Come probabilmente già saprete, non ho personalmente effettuato il passaggio a Nexus 5, ma quello è un argomento sul quale non voglio ritornare: in redazione e tra gli amici, mai come quest’anno c’è stato un plebiscito a favore del googlefonino, che grazie anche alla fama di convenienza che ormai la serie Nexus si porta dietro, è riuscito ad attrarre una clientela sempre più eterogenea, fatta non solo di veri appassionati, ma anche di utenti che volessero ottenere il massimo rapporto qualità/prezzo, provando Android al meglio della sua fluidità, e senza particolari esigenze.
Ho personalmente consigliato Nexus 5 a diverse persone, reduci da esperienze Android pregresse con modelli di fascia media/bassa, che li avevano sempre lasciati un po’ con l’amaro in bocca: perché il telefono dopo un po’ esauriva la memoria interna, perché rallentava, perché la fotocamera era quasi inutile, o perché gli aggiornamenti mai arrivati li relegavano con una versione dell’OS ormai atavica (e se non si fosse capito, parlo anche di Gingerbread, che nel dicembre 2013 siede ancora su circa un quarto di tutti gli Android).
Non fraintendetemi: Android è diventato il primo OS mobile al mondo (oltre l’80%: sono cifre da paura se ci pensate bene!) proprio grazie alla fascia media/bassa, quella che ha permesso a chiunque di avvicinarsi al mondo smartphone. Quelle stesse persone però, nel corso del tempo sono divenute per forza di cose più esigenti, perché è la stessa vita digitale che lo è sempre di più. I servizi aumentano, e gli smartphone sono sempre più messi a dura prova, specialmente quelli già partiti svantaggiati. Ecco quindi che ho voluto tentare un esperimento comprando Moto G, un modello di fascia relativamente bassa, che Motorola vuole spacciare come in grado di rivaleggiare coi grandi.
LEGGI ANCHE: Motorola Moto G contro LG Nexus 5
Due cose mi hanno colpito fin da subito: anzitutto nessuno aveva indovinato che smartphone avrei preso (avevo lanciato una sorta di contest in merito su Google+), segno che comunque quando si pensa ad Android per un utente che ha “alte esigenze”, come suppongo la gente mi veda, si pensa sempre a modelli di punta o comunque a dispositivi particolari. Inoltre mi sono accorto, con mio relativo stupore, che Motorola non ha tutti i torti nel paragonarlo con modelli più blasonati. Durante la presentazione di Moto G infatti, Dennis Woodside, CEO dell’azienda, aveva espressamente chiamato in causa Samsung, per esaltare le performance del nuovo arrivato, ed ammetto che all’epoca lo avevo anche preso un po’ in giro per questo.
Il punto qui non è stabilire se Moto G sia migliore di un Galaxy S4 o chi per lui: è ovvio che non lo sia! Il punto è che Android finalmente è pronto a convincere davvero anche nella fascia bassa, e Motorola è stata forse la prima azienda a scommettere davvero su questo fatto; ma sarebbe più corretto chiamarla Google, in questo caso.
Moto G offre una fluidità ed una user experience che non presentano più il baratro che c’è stato finora tra dispositivi sub-200 ed over-600 Euro, ed il prossimo mese sarà anche aggiornato a KitKat, probabilmente ben prima della maggior parte degli altri smartphone di Samsung, HTC, Sony, LG, ecc. Non è un caso infatti che Android 4.4 sia stato ottimizzato per dispositivi con 512 MB di RAM: il senso non è tanto di aggiornare i modelli già esistenti, cosa che dipende interamente dalle varie aziende e che Google non può certo forzare in alcun modo; il punto è che d’ora in poi avremo un’armata di androidi sempre più competitiva, anche nella fascia bassa, qualora gli OEM decidano davvero di adottare KitKat anche per i loro entry-level.
Per anni, nei commenti su siti e forum del settore, si leggeva che non ce ne facevamo nulla dell’ennesimo core in più alle CPU o di risoluzioni sempre più elevate e schermi sempre più grandi; adesso è il momento che i fatti dimostrino che tutto ciò è vero. Google ha fatto la sua parte ben due volte: rilasciando una versione di Android pensata esattamente per questo scopo, e facendo realizzare a Motorola uno smartphone che fosse “un po’ uno schiaffo” agli altri produttori in tal senso, come i Nexus lo sono stati in un altro.
I produttori raccoglieranno il guanto di sfida per la fascia bassa?
I top di gamma del momento saranno poi sempre più veloci, belli e definiti, è nella loro natura, ma anche chi non vorrà lasciarci mezzo stipendio sopra potrà comunque godere di un’esperienza Android ottimale, fluida, moderna e magari riscoprire i piccoli piaceri di un’autonomia che superi la giornata con più facilità, rinunciando a quel display sempre più grande, all’ultima fotocamera in commercio e a sensori per captare segnali alieni. È una sfida che i tanti produttori dovranno raccogliere se vorranno rinsaldare il predominio di Android ovunque, perché avere uno smartphone economico, aggiornato e performante, oggi non solo è possibile, ma è anche dovuto, e gli utenti del robottino ormai hanno tutto il diritto (ed il dovere) di essere esigenti non solo nella fascia alta, ma anche in tutte le altre.
Motorola ha aperto le danze, a suo modo, con un modello senz’altro perfezionabile, ma che costituisce un deciso passo in tal senso: chi raccoglierà il guanto di sfida e arriverà anche dove l’azienda di Google non si è ancora spinta?
Spionaggio NSA in Italia: ecco le prove definitive!
Spionaggio NSA in Italia: ecco le prove definitive!: L'Espresso oggi svela i documenti che confermerebbero lo spionaggio NSA attuato in Italia ai danni di politica, diplomazia e cittadinanza. A Roma e Milano vi sarebbero centri di controllo del programma "Special Collection Service".
148 abusivi in Parlamento #tuttiacasa
148 abusivi in Parlamento #tuttiacasa:
I 148 deputati di centrosinistra eletti con il premio di maggioranza giudicato incostituzionale dalla Consulta devono andare a casa. La loro elezione non è stata convalidata e a questo punto non può più esserlo. Lo dice anche Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte costituzionale, che ha ricoperto tale ruolo nel 2005. Chi sono questi 148 deputati di pdmenoelle, sel e centro democratico che occupano abusivamente lo scranno parlamentare? Presto sul blog pubblicheremo i loro nomi e i loro volti. Fuori gli abusivi dal Parlamento!
"Il problema è serio. Per ora no, perché la sentenza entrerà in vigore quando sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, presumibilmente verso la fine di gennaio. Ma il giorno dopo, i deputati che sono stati eletti grazie al premio di maggioranza diventano illegittimi. L’annullamento che pronuncia la Corte costituzionale ha effetto retroattivo. Cioè vale dal giorno dell’entrata in vigore della legge dichiarata incostituzionale. Se la loro elezione fosse stata già convalidata non c’era problema, ma alla Camera è successo. Dunque, una volta pubblicata la sentenza, essendo la legge illegittima, non si può applicare. Diciamolo chiaramente: questa sentenza ha un effetto dirompente. In teoria, dovremmo annullare le elezioni due volte del Presidente della Repubblica, la fiducia data ai vari governi dal 2005, e tutte le leggi che ha fatto un Parlamento illegittimo. Sennonché il passato si salva applicando i principi sulle situazione giuridiche esaurite. Ma dal giorno dopo la pubblicazione della sentenza questo Parlamento è esautorato perché eletto in base a una legge dichiarata incostituzionale. Quindi non potrà più fare niente, e questo è drammatico." Piero Alberto Capotosti
ndr: uahuahauhauahuaha !!!
I 148 deputati di centrosinistra eletti con il premio di maggioranza giudicato incostituzionale dalla Consulta devono andare a casa. La loro elezione non è stata convalidata e a questo punto non può più esserlo. Lo dice anche Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte costituzionale, che ha ricoperto tale ruolo nel 2005. Chi sono questi 148 deputati di pdmenoelle, sel e centro democratico che occupano abusivamente lo scranno parlamentare? Presto sul blog pubblicheremo i loro nomi e i loro volti. Fuori gli abusivi dal Parlamento!
"Il problema è serio. Per ora no, perché la sentenza entrerà in vigore quando sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, presumibilmente verso la fine di gennaio. Ma il giorno dopo, i deputati che sono stati eletti grazie al premio di maggioranza diventano illegittimi. L’annullamento che pronuncia la Corte costituzionale ha effetto retroattivo. Cioè vale dal giorno dell’entrata in vigore della legge dichiarata incostituzionale. Se la loro elezione fosse stata già convalidata non c’era problema, ma alla Camera è successo. Dunque, una volta pubblicata la sentenza, essendo la legge illegittima, non si può applicare. Diciamolo chiaramente: questa sentenza ha un effetto dirompente. In teoria, dovremmo annullare le elezioni due volte del Presidente della Repubblica, la fiducia data ai vari governi dal 2005, e tutte le leggi che ha fatto un Parlamento illegittimo. Sennonché il passato si salva applicando i principi sulle situazione giuridiche esaurite. Ma dal giorno dopo la pubblicazione della sentenza questo Parlamento è esautorato perché eletto in base a una legge dichiarata incostituzionale. Quindi non potrà più fare niente, e questo è drammatico." Piero Alberto Capotosti
ndr: uahuahauhauahuaha !!!
E’ morto Nelson Mandela: l’uomo che ha cambiato la storia
E’ morto Nelson Mandela: l’uomo che ha cambiato la storia:
Il 5 Dicembre 2013 intorno alle 22:30, dopo una lunga malattia, muore Nelson Rolihlahla Mandela. A darne l’annuncio è stato il Presidente del Sud Africa Zuma in diretta televisiva. Mandela ha trascorso la sua vita lottando. Verrà ricordato per sempre, come l’uomo che ha cambiato la storia. Eroe della lotta all’apartheid del Sudafrica, Nelson Mandela è stato primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace peer la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Se ne andato in punta di piedi nella sua casa di Johannesburg’ dopo aver vinto tutte le battaglie, addio Nelson ci mancherai.
L'articolo E’ morto Nelson Mandela: l’uomo che ha cambiato la storia sembra essere il primo su Blogtaormina.
Il 5 Dicembre 2013 intorno alle 22:30, dopo una lunga malattia, muore Nelson Rolihlahla Mandela. A darne l’annuncio è stato il Presidente del Sud Africa Zuma in diretta televisiva. Mandela ha trascorso la sua vita lottando. Verrà ricordato per sempre, come l’uomo che ha cambiato la storia. Eroe della lotta all’apartheid del Sudafrica, Nelson Mandela è stato primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace peer la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Se ne andato in punta di piedi nella sua casa di Johannesburg’ dopo aver vinto tutte le battaglie, addio Nelson ci mancherai.
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