23 novembre 2013

Velocizzare iOS 7 su iPhone 4 e non solo – Video Guida by TheUnlockr

Velocizzare iOS 7 su iPhone 4 e non solo – Video Guida by TheUnlockr:
iOS 7 530x292 Velocizzare iOS 7 su iPhone 4 e non solo   Video Guida by TheUnlockrAlcuni di voi, soprattutto i possessori di iPhone 4, avranno stramaledetto l’aggiornamento ad iOS 7 a causa dei rallentamenti provocati, i ragazzi di TheUnlockr hanno creato una guida atta a velocizzare il sistema disabilitando alcune opzioni.


In this video I use an iPhone 5S, and it will make that faster as well, but the process for iPhone 4 is the same (and definitely more necessary)

I. Turn off the Parallax Effect/Animations

Stops the device from needing to animate things.
1. Go to Settings > General > Accessibility > Turn On Reduce Motion

II. Disable Translucencies

Stops it from drawing translucencies which takes a bit more processing power to do.
1. Go to Settings > General > Accessibility > Turn On Increase Contrast

III. Lock Screen Orientation

Stop the sensor from constantly checking your device’s orientation.
1. Pull up the Control Center by swiping your finger up from off the bottom of the screen.
2. Tap the lock at the top right.

IV. Turn off Bluetooth/Wifi/AirDrop

When not using them.
1. Pull up the Control Center by swiping your finger up from off the bottom of the screen.
2. Turn off Wifi by tapping the Wifi logo until it’s not lit up.
3. Turn off Bluetooth by tapping the Bluetooth logo until it’s not lit up.
4. Turn off Airdrop by tapping the Airdrop logo until it’s not lit up.

V. Disable Background App Refresh

1. Go to Settings > General > Background App Refresh.
2. Turn off App Refresh (either by app or all at the top).

VI. Disable iCloud

Stop iCloud from constantly saving things from the phone.
1. Go to Settings > iCloud.
2. Turn off anything you think you don’t need in a backup (but, of course, this means they won’t be backed up should you lose the device so keep that in mind).

VII. Disable Location Services (for Non-Essential Apps)

Stop the device from using GPS and checking to see where you are for apps (this means less accurate directions in most apps so keep that in mind).
1. Go to Settings > Privacy > Location Services.
2. Turn off for all the apps you don’t need or turn them off entirely using the switch at the top.

VII. Disable Automatic Updating

Stop the App Store from automatically updating apps in the background (and stop it from using your processor and battery life to do that).
1. Go to Settings > iTunes and App Store.
2. Turn off Updates under Automatic Downloads.

VIII. Remove Unused Apps

Get rid of all the apps that you don’t use often to help speed up the system.
1. On the homescreen, tap and hold on an app until they all start to wiggle.
2. Tap the small X in the corner of each app that you don’t use and tap OK when prompted.
3. Repeat step 2 until all the apps you don’t need are removed.
Anything I missed? Leave it in the comments below for others!

22 novembre 2013

Neptune Pine: lo smartwatch Android che su KickStarter ha riscosso un enorme successo

Neptune Pine: lo smartwatch Android che su KickStarter ha riscosso un enorme successo:
Il mercato degli smartwatch presto potrebbe accogliere un nuovo ed interessante esemplare che durante le ultime ore avrebbe riscosso un enorme successo sulla piattaforma di ricerca fondi KickStarter. Si chiama Neptune Pine e possiamo ritenerlo più uno smartphone da polso anziché uno smartwatch Android date le ottime specifiche tecniche.
(...)
Continua a leggere Neptune Pine: lo smartwatch Android che su KickStarter ha riscosso un enorme successo su Androidiani.Com

Le mappe dei rifiuti tossici in Puglia #trasparenza

Le mappe dei rifiuti tossici in Puglia #trasparenza:
rifiuti_tossici_puglia.jpg
"Operazione trasparenza su rifiuti tossici e crimine organizzato in Salento, Puglia. Il MoVimento 5 Stelle mette in Rete, a disposizione di tutti i cittadini, le foto aeree relative alle deposizioni del collaboratore di Giustizia Silvano Galati. L'operazione trasparenza è stata avviata dal vice presidente della Commissione Giustizia del Senato Maurizio Buccarella, che una volta venuto in possesso della documentazione ha deciso di renderla pubblica. Il documento prodotto nel 2008 dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce per la Commissione Bicamerale per il ciclo dei rifiuti, evidenzia con foto aeree , le zone dove secondo le indicazioni di Galati potrebbero essere presenti rifiuti tossici nel sottosuolo. Col recupero di queste mappe, si rende pubblico un altro pezzetto di verità a tutela degli interessi dei cittadini del Salento che per troppo tempo sono stati abbandonati e tenuti all'oscuro di verità scomode." M5S Senato

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La Svizzera e il referendum per gli stipendi equi

La Svizzera e il referendum per gli stipendi equi:
Guarda il video
(01:30)
svizzera_voto_1_12_.jpg
Video di Easyvote
"Domenica 24 novembre in Svizzera si voterà un'iniziativa di legge popolare che intende fissare a 1:12 il rapporto massimo fra lo stipendio dei manager e quello di impiegati e operai, due punti in più rispetto al limite fissato da Adriano Olivetti per la sua azienda. Un principio di equità che suona come un'eresia nel paese di Marchionne, Scaroni e Cancellieri figlio. Ha promosso l'iniziativa il movimento giovanile socialista. Di seguito l'intervista a un suo esponente, Filippo Rivola." Piero Ricca

Piero Ricca: Filippo Rivola, domenica il popolo svizzero è chiamato a esprimersi sul rapporto fra stipendio massimo e minimo nelle aziende. Come siete arrivati a questa votazione?
Filippo Rivola: L'iniziativa 1:12 è stata lanciata dalla Gioventù Socialista nel 2009. All'epoca vari scandali avevano scosso la piazza finanziaria svizzera. Molte aziende annunciavano dei licenziamenti mentre i bonus per i dirigenti continuavano a salire. Nel nostro piccolo movimento (poco più di 1.000 aderenti all'epoca) è nata quindi l'idea di lanciare questa iniziativa per cercare di far cambiare le cose. Per noi un manager non deve poter guadagnare più di dodici volte quel che percepisce il dipendente meno pagato. Se siamo riusciti a portare questa proposta al voto, è stato grazie all'appoggio del Partito Socialista (i nostri "vecchi"), dei Verdi e dei sindacati. Ma la maggior parte delle firme è stata raccolta dai giovani in strada, davanti alle stazioni, al mercato. All'inizio i partiti di centro e di destra quasi ridevano di noi, pensando che non saremmo mai arrivati alle 100.000 firme necessarie. E invece siamo riusciti a raccogliere 117.000 firme valide in 14 mesi, un exploit per un movimento così piccolo.
PR: Lo scorso marzo, in tema di retribuzioni dei manager era stata sottoposta al voto un'altra iniziativa popolare; quale obiettivo perseguiva e com'è andata?
FR: L'iniziativa "contro le retribuzioni abusive" era stata lanciata da un piccolo imprenditore, Thomas Minder, che aveva rischiato il fallimento a causa del crack della Swissair nel 2001. Scandalizzato dai bonus intascati dai manager dell'ex compagnia aerea, lui aveva deciso d'agire sul fronte dei consigli degli azionisti. In sostanza l'iniziativa conferisce più potere agli azionisti nel determinare le retribuzioni dei top manager. L'iniziativa Minder è stata accettata dal 68% dei cittadini e da tutti i 23 Cantoni. Un vero plebiscito! Noi abbiamo sostenuto l'iniziativa perché va nel senso giusto, però riteniamo che non ponga dei limiti troppi severi e dunque non bisogna farsi troppo illusioni: la maggioranza delle azioni delle multinazionali sono in mano a degli investitori senza scrupoli che non limiteranno mai le retribuzioni dei manager. Un punto efficace resta tuttavia il divieto dei "paracadute dorati": un manager non potrà più ricevere delle buonuscite milionarie.
PR: Com'è la situazione in Svizzera riguardo al rapporto fra stipendi minimi e massimi nelle aziende?
FR: Oggi la quasi totalità delle aziende svizzere rientrano nello scarto 1:12. Solo lo 0,5% supera questo limite, ma si tratta comunque d'aziende importanti. Per esempio le aziende parastatali come La Posta (1:17) o Swisscom (1:35) superano di poco questo scarto. Ci sono poi aziende importanti come Lindt&Sprungli (che produce cioccolato - 1:76)) o Schindler (ascensori – 1:121), per arrivare fino alle multinazionali come Nestlé, Novartis o UBS. Brady Dougan, il CEO di Credit Suisse arriva a 1:191, Severin Schwan di Roche a 1:261, Orcel di UBS a 1:194. Il tutto mentre in Svizzera il 25% della popolazione non riesce a pagare le fatture per tempo e ci sono più di 400.000 lavoratori poveri. Certo, bisogna relativizzare rispetto ai problemi economici che state vivendo in Italia. Però non è accettabile nemmeno in Svizzera vedere il potere d'acquisto delle classi più povere che si erode anno dopo anno, mentre le retribuzioni dei manager esplodono sempre di più.
PR: Com'è andata la campagna elettorale?
FR: Il problema è sentito dalla popolazione e la campagna per la votazione è stata molto intensa. I nostri oppositori hanno investito almeno 12 milioni di franchi per fare campagna contro di noi con delle pubblicità su ogni giornale, quotidianamente da ormai 4 mesi, senza contare i numerosi manifesti che hanno inondato le strade della Svizzera, ma ormai non ci si fa più caso.
Noi invece facciamo campagna con un budget di 800.000 franchi, contando sull'aiuto della gente. Per esempio abbiamo prodotto più di 30.000 bandiere con il logo dell'iniziativa che sono state appese alle finestre dei nostri sostenitori. Se vi è capitato di passare in una città come Zurigo o Berna negli ultimi mesi le avete sicuramente viste. Non è passato giorno senza che vi sia una notizia sulla 1:12, sulle conseguenze della sua accettazione, su quale politico la sostiene o quale vi si oppone. Comunque vada, siamo orgogliosi di quel che abbiamo fatto.

PR: Se passa il referendum cosa succede?

FR: Se l'iniziativa passa, il Governo deve fare una legge d'applicazione. Il testo dell'iniziativa comporta solo qualche linea guida, perché nella Costituzione vengono inseriti solo i principi. L'applicazione, con tutte le regole, sanzioni, competenze, è definita in una legge specifica, che deve essere votata e approvata dal parlamento. Se il testo proposto sarà troppo moderato o se verranno fatte troppe concessioni abbiamo il diritto di lanciare un referendum: abbiamo 4 mesi di tempo per raccogliere 50.000 firme.
PR: Pensa che la volontà di limitare i maxi-stipendi dei manager possa diffondersi anche in altri paesi, tra i quali l'Italia?
FR: Certo! La Gioventù Socialista spagnola è riuscita a far inserire il principio della 1:12 nel programma economico del PS spagnolo! Da molte altre nazioni ci hanno contattato per chiedere informazioni e per "copiare" la nostra iniziativa. Penso che limitare gli eccessi dei top manager sia un buon modo per evitare l'aggravarsi della crisi e per meglio ripartire la ricchezza generata dal lavoro. Se non facciamo nulla continueranno ad arricchirsi a nostro danno e questa è una cosa inaccettabile. L'iniziativa 1:12 non può risolvere tutti i problemi, ma sicuramente è una pista che vale la pena d'essere esplorata anche in Europa e nel resto del mondo.
PR: In Svizzera si può cambiare la Costituzione attraverso iniziative popolari. Quali sono le regole fondamentali?
FR: Il principio dell'iniziativa popolare è che un gruppo di cittadini può chiedere una modifica della Costituzione. Dal lancio ufficiale dell'iniziativa, i promotori hanno 18 mesi per raccogliere le 100.000 firme necessarie tra i circa 5 milioni d'aventi diritto di voto in Svizzera. Può sembrare poco a prima vista, ma in realtà molte iniziative sono state abbandonate a causa di questa soglia. Solo i partiti più grandi o i movimenti cha hanno potuto contare sull'appoggio di numerosi volontari hanno potuto consegnare le firme in tempo. Dopo la convalida delle firme, il governo prende posizione sulla proposta indicando una preferenza per il si o per il no. Può anche preparare un progetto di legge per soddisfare in parte le richieste dei promotori, ma ciò non è avvenuto per la nostra iniziativa 1:12. In seguito sono le due camere del Parlamento che devono prendere posizione. In ogni caso, queste decisioni di Governo e Parlamento sono solo delle indicazioni di voto per il popolo. Infatti, anche se le due istituzioni si oppongono ad un'iniziativa, essa viene comunque votata dal popolo.
PR: Quale esito è necessario per l'approvazione?
FR: Per essere approvata deve avere la doppia maggioranza: non solo la maggioranza del popolo svizzero deve esprimersi a favore, ma è pure necessaria la maggioranza dei Cantoni (le 23 "regioni" che compongono la Confederazione). Se in almeno 12 Cantoni prevale il sì, allora l'iniziativa è approvata (sempre che anche la maggioranza del popolo sia a favore). È raro che un'iniziativa sia approvata, però negli ultimi anni si è notato un aumento delle proposte accettate. Possiamo citare per esempio quella che limita il numero di residenze secondarie nei comuni delle Alpi per proteggere il paesaggio o un'altra che impone un limite nel traffico dei TIR attraverso le Alpi.

LG G2, tra i migliori smartphone Android è il più innovativo

LG G2, tra i migliori smartphone Android è il più innovativo: G2 non solo è uno smartphone di ottima qualità, ma è anche quello che porta un po' d'innovazione.

Coder e altri os per Raspberry. Redecentralize internet la miglior risposta al caso Nsa / Snowden

Coder e altri os per Raspberry. Redecentralize internet la miglior risposta al caso Nsa / Snowden: Il mini computer Raspberry Pi ha da poco superato i 2 milioni di pezzi venduti, ma a cosa serve a parte smanettarci? Gli smanettamenti si possono fare anche con una macchina virtuale, un Linux Container LXC / Docker o un hosting web gratuito!In questo post raccolgo alcuni sistemi operativi ad-hoc che danno senso al Raspberry e non richiedono hardware o sensori particolari.

My Vodafone, un nuovo modo di comunicare tra cliente e operatore

My Vodafone, un nuovo modo di comunicare tra cliente e operatore:
MyVodafone My Vodafone, un nuovo modo di comunicare tra cliente e operatore
Disponibile per smartphone AppleAndroid e Windows Phone, per tablet Apple e Android e per tutti gli altri dispositivi in versione web app su voda.it/myvodafone, è uno strumento molto utile per i clienti vodafone. Permette infatti di tenere facilmente monitorati la propria spesa telefonica, il credito residuo e i contatori dei minuti delle chiamate effettuate, degli sms inviati e dei MB di traffico internet consumati.
Il cliente con l’app può inoltre conoscere i premi del programma Vodafone YOU, le tariffe applicate all’estero e trovare i negozi Vodafone a lui più vicini.
Ogni cliente può personalizzare la prima pagina dell’app con i contatori per lui più utili. Un esempio? Mentre si trova all’estero potrebbe preferire un controllo più immediato dei dati riguardanti Smart Passport, l’offerta di Vodafone per poter utilizzare il proprio smartphone in roaming nei Paesi europei.
MyVodafone nasce dall’esperienza dell’app My190 e ne migliora grafica, fluidità e facilità d’uso, integrando nuovi servizi quali la possibilità di ricaricare in pochi passaggi il credito di un numero vodafone, di gestire in maniera intuitiva le offerte attive e di verificare la presenza di nuove offerte attivabili sulla propria SIM.
All’interno di questa nuova app è possibile ricevere assistenza via chat dagli operatori vodafone, molto velocemente. Dalla richiesta del cliente alla risposta dell’operatore passano mediamente 20 secondi. Sono già numerosi i clienti che utilizzano questo servizio. Vodafone calcola già 100 mila richieste gestite ogni mese.
Per i clienti che preferissero un contatto telefonico, attraverso l’app MyVodafone è presente la possibilità di effetturare una prenotazione per essere richiamati da un operatore.
L’assistenza via chat rappresenta un’innovazione nella comunicazione tra cliente e operatore telefonico. Una strada che Vodafone ha intrapreso già da molti anni attraverso il proprio sito, i canali di assistenza su Twitter e Facebook che contano oltre 60000 segnalazioni ogni anno e canali informativi e di dialogo con i clienti come Vodafone Lab.

Il Play Store diventa finalmente “a misura di tablet”!

Il Play Store diventa finalmente “a misura di tablet”!:
DesignedForTablet
Qualche tempo fa, Google introdusse le linee guida per sviluppo di applicazioni per tablet e nella serata di ieri gli ingegneri di Mountain View hanno messo in pratica tutte queste regole, evidenziando sull’app del Play Store delle tavolette Android, quali software sono stati ottimizzati per tablet, come del resto già annunciato a suo tempo.
Navigando il negozio virtuale di Google su un tablet Android, ci ritroveremo di fronte ad una schermata molto simile a quella che possiamo vedere nell’immagine in apertura, con uno spinner in alto a sinistra (il cui valore di default sarà la localizzazione nella nostra lingua della stringa Designed for tablets) che ci darà la possibilità di scegliere se visualizzare le applicazioni pensate per i dispositivi con uno schermo dai 7 pollici in su oppure elencare tutte le applicazioni.
Ma come può fare uno sviluppatore per far apparire la sua applicazione tra quelle per tablet? Paradossalmente, basterà caricare sul Play Store almeno uno screenshot preso da un dispositivo con schermo da 7 pollici e uno scattato da una diagonale di 10 pollici, oltre a supportare almeno gli schermi large e x-large nel layout, anche se Google elenca diverse altre risorse che potrebbero tornare utili nello sviluppo:
Diamo quindi subito una lettura a tutti i link e prepariamoci a creare app ottimizzate per i tablet, anche perché, quelle che non lo saranno, riceveranno un’etichetta “designed for phones” che potrebbe non essere proprio la migliore delle pubblicità per gli utenti delle tavolette Android.