18 ottobre 2013

Cancelleri : “Basta con questo teatrino”. Presentata all’Ars la mozione contro Crocetta”

Cancelleri : “Basta con questo teatrino”. Presentata all’Ars la mozione contro Crocetta”:
Nessun pericolo di invalidità dell’atto: se dovesse mancare la diciottesima firma, come paventato da alcuni organi di stampa, sarà il pidiellino Falcone a firmare. 
“Non vogliamo più essere complici di questo teatrino “.
L’epitaffio del Movimento 5 stelle sul governo a Crocetta, è risuonato oggi nella sala stampa di Palazzo dei Normanni, in occasione della presentazione della mozione di sfiducia al presidente della regione. L’atto, sottoscritto anche dai quattro parlamentari della lista Musumeci, ora inizia il suo iter per arrivare in aula, cosa che i parlamentari del Movimento cercheranno di rendere più breve possibile, spingendo per fare calendarizzare la mozione in tempi strettissimi.
A tenere la conferenza stampa sono stati il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Giancarlo Cancelleri, la deputata dello stesso Movimento Angela Foti e il capogruppo della lista Musumeci, Gino Ioppolo. In sala stampa erano presenti anche tutti gli altri deputati M5S.
“Questa mozione – ha detto Cancelleri – è uno spartiacque. Non si dica che non abbiamo tentato il dialogo. Abbiam proposto a Crocetta pure un documento con cinque punti, che non ha avuto nessun seguito. Come nessun seguito ha avuto l’accordo per andare a vedere l’impianto di trattamento di Vedelago, capace di riciclare fino al 99 per cento dei rifiuti. Se fate qualche domanda in giro, non troverete nessuno soddisfatto dell’operato del governo. La gente chiede pane e qui si parla di tutt’altro. E noi che facciamo? Sedute che durano venti minuti per non decidere nulla, a causa dell’assenza costante del governo, tanto che per ricordarci la faccia di Crocetta siamo costretti a portare la sua foto in aula”.
Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare).
“Su alcune questioni, come rifiuti ed energia, anzi – si legge nella mozione – ha provveduto ad emanare o valutare provvedimenti che vanno in direzione diametralmente opposta agli interessi dei siciliani, tutelando invece ben identificabili interessi particolari”. “Al governo – ha affermato Angela Foti – abbiamo fatto segnalazioni, proposto atti spiccioli e progetti strutturati, ma quasi tutto è rimasto lettera morta, nonostante si trattasse a volte di atti che hanno a monte studi anche approfonditi. E’ ovvio che siamo insoddisfatti su tutti i fronti”.
Tra le tante accuse da muovere a Crocetta Angela Foti ha messo in rilievo la questione della Uat, l’Unità di Assistenza Tecnica, sostituita da una costosa cabina di regia. La Uat era stata creata nel 2011 (con tanto di bando dell’Assessorato all’Energia) per supportare, nella stesura dei Piani di azione per l’energia sostenibile, i 390 comuni siciliani che aderivano al Patto dei sindaci.
A spingere i deputati sulla strada della mozione è stata, soprattutto, la volontà di cittadini: il popolo 5 stelle nei giorni scorsi, infatti, era stato chiamato a votare on line sull’eventuale sfiducia al governatore. E dalla rete era arrivato un risultato plebiscitario, con oltre il 90 per cento di “sì” alla mozione. Un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo.
Sulla validità della mozione si è tenuto il fiato sospeso per tutto il pomeriggio. Dalle agenzie è infatti rimbalzata la notizia della possibile retromarcia di un deputato della lista Musumeci, che avrebbe impedito, di fatto, la presentazione dell’atto.
Nel tardo pomeriggio, comunque, la schiarita. Il pidiellino Marco Falcone ha assicurato a Cancelleri la sua disponibilità ad apporre la firma: la mozione, anche in caso di defezione sul fronte Musumeci, è salva.

ABI: Moto X ha il miglior display mai utilizzato in un dispositivo mobile

ABI: Moto X ha il miglior display mai utilizzato in un dispositivo mobile: ABI Research ha eseguito il teardown del nuovo Moto X esternando commenti entusiasti sul display utilizzato, non solo per la sua qualità ma anche per il consumo energetico ridotto

Microsoft rilascia Remote Desktop per Android

Microsoft rilascia Remote Desktop per Android:
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Un po’ a sorpresa, Microsoft ha pubblicato una nuova app per Android, che non solo è molto utile, ma anche completamente gratuita. Come avrete capito parliamo di accesso remoto, una funzione cucita dentro alcune versioni di Windows da diverso tempo, e che ora diventa utilizzabile anche da Android per collegarsi al proprio Desktop.
Se avete quindi la versione di Windows adatta (es. XP Pro, 7/8 Professional, Ultimate o Enterprise), Remote Desktop si rivela non solo efficace ma anche ben sviluppata, e include tutte le seguenti funzioni:
  • Accesso alle risorse remote
  • Esperienza multi-touch con remote desktop protocol (RDP) e RemoteFX con supporto alle gesture di Windows
  • Connessione sicura a dati e applicazioni via Network Layer Authentication (NLA) 
  • Semplice gestione di tutte le connessioni remote dal connection center
  • Streaming audio/video di alta qualità con compressione per ottimizzare il consumo di banda
L’app, come già detto, è scaricabile gratuitamente dal Play Store, tramite il badge sottostante.
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17 ottobre 2013

"La baby pensione di Tomasello è uno schiaffo ai siciliani"

"La baby pensione di Tomasello è uno schiaffo ai siciliani":
"Inammissibile che mentre l'età pensionabile vada oltre i 65 anni con almeno 42 anni di contributi, i dirigenti dell'Ars godano di assurdi privilegi e vadano in pensione a 57 anni di età con un trattamento da nababbi".

Finanziamento pubblico ai partiti: "stecca para pè tutti" #leggetruffa

Finanziamento pubblico ai partiti: "stecca para pè tutti" #leggetruffa:

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"Questa legge è una presa in giro sfacciata e colossale. Passata sulla stampa di propaganda del governo come "Abolizione del finanziamento pubblico", significa invece: "Continuerete a pagare, come prima e persino più di prima".
Cosa ancora più grave, questa legge consegna ufficialmente la politica nelle mani dei grandi potentati economici, delle lobby e persino delle associazioni criminali che sono sempre alla ricerca di nuovi e più redditizi canali di riciclaggio del denaro sporco. Ecco come funziona:
1 - Non sono tutti uguali. Ci sono partiti che possono iscriversi nell'apposito registro e accedere al finanziamento e partiti o "movimenti politici" che non possono (indovinate chi? Per fortuna, dei soldi ce ne infischiamo).
2 - A pagare continua a essere lo Stato. Entrando in vigore nel 2014, i partiti continuano a ricevere dallo Stato 91 milioni di euro il prossimo anno; 54milioni 600mila nel 2015; 45milioni e mezzo nel 2016 e circa 36milioni 400mila nel 2017. A queste somme si aggiungono le donazioni dei cittadini così si fa "stecca para pé tutti".
3 - I cittadini possono devolvere il 2 per mille dell'Irpef ai partiti. Anche in questo caso pagano tutti, perché le minori entrate nelle casse dello Stato devono essere coperte da quelli che non "donano" con le solite tasse. Non solo: lo Stato istituirà un "fondo apposito" che coprirà tutte le "donazioni" che i cittadini si guarderanno bene dal fare. Sia mai che i partiti ci rimettano!
4 - Il Paese in mano alle lobby: 300mila euro all'anno per le persone fisiche e 200mila euro annui per le persone giuridiche sono i tetti per le donazioni liberali. Sanzioni se si supera tale limite? Una multa. Se non la si paga, il partito perde il gettito del 2 per mille per i tre anni a seguire (sai che danno...). I partiti possono donare quanto vogliono ad altri partiti, così le "coalizioni" diventano patti d'acciaio firmati sugli assegni.
5 - I benefici si allargano alla platea di partiti che si riferiscono a un gruppo parlamentare già costituito: così, chi fonda un partito oggi a elezioni avvenute (avete qualche idea? noi sì) o partitucoli di voltagabbana avranno comunque garantiti i vostri quattrini.
6 - Trasparenza e sanzioni per irregolarità? Dimenticate. Non presentano il bilancio? Succede nulla. Niente verbali e relazioni? Nulla. Dove vanno a finire i nostri soldi ai partiti? Ancora e sempre nel misterioso buco nero.
7 - Chi effettua donazioni ai partiti può beneficiare di sgravi fino al 52%. E chi copre queste minori entrate per le casse dello Stato? Cominciate a tirar fuori i portafogli." M5S Camera

ARC Squadron Redux: i combattimenti spaziali f2p arrivano come da programma sul Play Store

ARC Squadron Redux: i combattimenti spaziali f2p arrivano come da programma sul Play Store:
arc squadron header
arc squadron redux iconEra stato annunciato poco meno di una settimana fa e la software house indipendente Psyonix Studios ha mantenuto la parola data, cosa rara per quanto riguarda il mondo mobile (specialmente per la nostra piattaforma). ARC Squadron Redux è arrivato sul Play Store da poche ore ed è disponibile per il download gratuitamente. A differenza dell’altro titolo sbarcato da poche ore sul nostro store, ovvero Monster 500, ARC Squadron Redux si avvia senza problemi. Ma veniamo al dunque e scopriamo insieme di cosa si tratta. ARC Squadron non è propriamente una novità per quanto riguarda il mondo videoludico mobile: il titolo arrivò infatti nel novembre del 2012 su iOS ad un costo di circa 3 euro. Sta di fatto che, grazie al buon numero di missioni, al gameplay e anche al motore grafico realizzato con l’ausilio dell’Unreal Engine, il gioco si meritò il favore sia dell’utenza che della critica, raggiungendo un punteggio di 87/100 su Metacritic.
(Continua...)
Leggi il resto di ARC Squadron Redux: i combattimenti spaziali f2p arrivano come da programma sul Play Store

16 ottobre 2013

Raspberry Pi as low-cost HD surveillance camera - CodeProject

Raspberry Pi as low-cost HD surveillance camera - CodeProject

Amazon Kindle Fire HDX 7 e 8.9 e nuovo Kindle Fire HD annunciati per Italia!

Amazon Kindle Fire HDX 7 e 8.9 e nuovo Kindle Fire HD annunciati per Italia!:
kindle fire hdx
Amazon annuncia l’avvento in Italia dei suoi nuovi tablet, che il colosso ha presentato poche settimane fa: parliamo dei Kindle Fire HDX da 7 e 8,9 pollici e del nuovo Kindle Fire HD. Dato quindi che un po’ li conosciamo già, saltiamo subito alla parte a suo modo più interessante, ovvero quella del prezzo.
Nuovo Kindle Fire HD (disponibile dal 29 ottobre):
  • 8 GB con pubblicità: 139€
  • 8 GB senza pubblicità: 154€
  • 16 GB con pubblicità: 169€
  • 16 GB senza pubblicità: 184€
Kindle Fire HDX 7 (disponibile dal 13 novembre):
  • 16 GB con pubblicità: 229€
  • 16 GB senza pubblicità: 244€
  • 32 GB con pubblicità: 269€
  • 32 GB senza pubblicità: 284€
  • 64 GB con pubblicità: 309€
  • 64 GB senza pubblicità: 324€
Kindle Fire HDX 8.9 (disponibile dal 21 novembre):
  • 16 GB con pubblicità: 379€
  • 16 GB senza pubblicità: 394€
  • 32 GB con pubblicità: 429€
  • 32 GB senza pubblicità: 444€
  • 64 GB con pubblicità: 479€
  • 64 GB senza pubblicità: 494€
Vi ricordiamo che entrambi i Kindle Fire HDX sono dotati di processore Snapdragon 800 e 2 GB di RAM (oltre che di una fotocamera anteriore da appena 1 megapixel); il modello da 7” ha inoltre un display full HD (1920 x 1200 pixel, in realtà è anche qualcosa di più del full HD), mentre quello da 8,9” si spinge oltre, fino ai 2.560 x 1.600 pixel. Ulteriore differenza sta nella fotocamera posteriore da 8 megapixel, presente solo sul Kindle Fire HDX 8.9. Kindle Fire HD è invece dotato di un display da 7” a 1280 x 800, con processore TI dual-core a 1,5 GHz.
Di seguito la lettera integrale di Jeff Bezos, CEO di Amazon, che presenta i tre tablet per l’Italia.