4 settembre 2013

Lo store per i Google Glass arriverà nel 2014 »

Lo store per i Google Glass arriverà nel 2014 »:
Google Glass - lenti
È da un paio di mesi che abbiamo la certezza che anche i Glass avranno il loro app store, ma adesso la cosa è divenuta ancora più ufficiale, almeno stando ad un report del New York Times.
Un market ottimizzato per gli occhiali di Google debutterà nel 2014, in data non precisata, ed è facile pensare che ciò avverrà in concomitanza ai Glass. Qualche voce non confermata parla del prossimo Google I/O, quindi verso maggio, ma sono solo ipotesi.
Il nome non è confermato, sebbene in passato si parlasse di “Boutique“, ma capirete benissimo che ora come ora sono solo speculazioni. Disponibilità, prezzo, app store: tutte domande a cui prima o poi avremo una risposta, ma che per adesso sono solo sconnessi puntini, nel mosaico del (prossimo) futuro.

Android 4.4 KitKat: ecco l’arrivo della sua statua al Googleplex con…un nuovo Nexus? »

Android 4.4 KitKat: ecco l’arrivo della sua statua al Googleplex con…un nuovo Nexus? »:
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Eccola qui, la statua che non ti aspetti, che accompagna l’annuncio della prossima versione di Android che nessuno aveva previsto: non solo Key Lime Pie è definitivamente abolito (e con lui il nostro ancor più storico “Android Kebab”. NdR), ma anche di Android 5.0 non ce ne sarà l’ombra almeno per un pezzo, e sicuramente a Mountain View qualcuno si sarà fatto grosse risate pensando a quante volte questi nomi sono echeggiati su internet (pero noi ve l’avevamo detto che, almeno sul numero di versione, era bene essere scettici).
The news that the letter ‘K’ will be dedicated to Nestlé’s KitKat will surprise most technology commentators, who had widely thought the latest version would be ‘Android Key Lime Pie’.
Tanto per mettere a tacere eventuali voci di accordi milionari, nessuno ha pagato nessuno: si è trattato di un’intesa tra le due aziende siglata già ai tempi del Mobile World Congress dello scorso febbraio (aaah, quanto avranno riso in questi mesi…N.d.R.), e le confezioni di KitKat personalizzate con Android sono già state prodotte due mesi fa, quindi complimenti ad entrambe per aver tenuto segreta la cosa; ora non resta che consegnare le oltre 50 milioni di barrette di cioccolato nei 19 mercati selezionati, tra cui Australia, Brasile, Germania, India, Giappone, Dubai, Russia, UK e USA (Italia sempre non citata, ma ci speriamo).
Se avete letto il titolo dell’articolo comunque, non v’importerà quasi nulla di tutto questo, vorrete vedere il video dell’arrivo della statua di Android 4.4 al Googleplex, e soprattutto sapere del nuovo Nexus. Invertendo l’ordine (poi vi diremo perché), vi mostriamo subito un paio di screenshot catturati dal filmato che trovate a fine articolo:
La ragazza sulla destra impugna un Nexus 4, ma l'uomo al centro cosa stringe in mano?Ingrandimento: (la "n" non si legge solo per un riflesso, ma la scritta è evidente
Dunque cosa ne dite? Che smartphone è quello che stringe l’uomo al centro? Di certo ha la scritta Nexus orizzontale, come sul Nexus 7 2013, e sembra anche un po’ più grande del Nexus 4 al suo fianco, soprattutto la fotocamera. Che sia una presa in giro? Sinceramente ne dubitiamo. Potrebbe benissimo essere un prototipo non definitivo, ma il fatto che il video di montaggio della statua ora sia diventato privato la dice lunga. Che il suo rilascio avvenga prima del previsto?
Il colmo di tutto questo? Citare come fonte la Nestlé su AndroidWorld: me l’avessero detto fino a qualche ora fa, non ci avrei creduto.

Android 4.4 KitKat: arriva la statua al Googleplex e spunta un nuovo Nexus »

Android 4.4 KitKat: arriva la statua al Googleplex e spunta un nuovo Nexus »:
Nella serata di ieri, Google ha (sembra aver) svelato il nuovo Android 4.4 KitKat, iniziando una partnerthip con Nestlè e, in un certo senso, sponsorizzando il noto snack che noi tutti conosciamo.
(...)
Continua a leggere Android 4.4 KitKat: arriva la statua al Googleplex e spunta un nuovo Nexus su Androidiani.Com

3 settembre 2013

Siamo in guerra »

Siamo in guerra »:
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Kasparov, il campione sovietico, diceva che gli scacchi sono il gioco più violento che esiste. Ed è una partita a scacchi con un Sistema Organizzato a norma di legge quella in corso da anni in Italia. Una partita che ha mandato a morte giudici, fatto esplodere bombe, espulso silenziosamente dalla scacchiera giocatori avversari in tutti i settori della società. E' avvenuto nella politica, nell'informazione, nelle grandi industrie, nell'arte. Chi è nel Sistema deve far parte del Sistema, sia questi un politico, un cantante, un industriale. L'occupazione degli spazi della scacchiera è continuo, incessante, a colpi di leggi, di disinformazione, dell'utilizzo di ogni regola fatta su misura. Ogni casella disponibile va presidiata. Parafrasando Karl von Clausewitz "La politica non è che la continuazione della guerra con altri mezzi". Il MoVimento 5 Stelle non è violento, ma è rivoluzionario. Vuol cambiare la società, restituire ai veri giocatori, i cittadini, la scacchiera, il gioco. Cambiare in senso democratico la Costituzione e lo Stato. Il M5S è una variabile che il Sistema, non solo quello nazionale, non aveva previsto e ha quindi reagito con ogni mezzo possibile per escluderlo dal gioco. Il M5S è condannato dalla sua stessa natura a vincere la partita o a perderla irrimediabilmente. I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri. A differenza degli scacchi in questa partita non è previsto il pari, ma solo lo scacco matto. Siamo in guerra, una guerra che deciderà il destino di questo Paese per il prossimi decenni. O ci sarà una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre. Le giovani generazioni non hanno un futuro, laureati e diplomati hanno lasciato l'Italia a centinaia di migliaia in questi anni alla ricerca di lavoro e di opportunità. Sono loro i nostri rifugiati politici costretti ad espatriare, come i siriani, come i libici. Prendono il treno al posto dei barconi. Come in tempo di guerra, lasciano le loro case bombardate dalla corruzione e dall'arroganza della classe politica. Non è più tempo di parlarsi addosso, ma di azioni, di segnali, di presenze. Il Parlamento si è dimostrato una scatola di tonno vuota, il contenuto lo aveva già divorato da tempo il Sistema. Bisogna tornare nelle piazze e pretendere che la RAI diventi una casa di vetro, oggi è solo uno strumento di propaganda in mano ai partiti. Con i fatti, non con le parole. Chi vuole guardarsi l'ombelico si tiri fuori. Il M5S non è il suo ambiente. Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti.

Tablet a 5 Stelle nelle scuole »

Tablet a 5 Stelle nelle scuole »:
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"Riparte l'utilizzo dell'avanzo dello stipendio per i "Progetti a 5 stelle". Al momento ricevo in busta paga 7.400 euro mensili e ne trattengo sempre 2.500 euro + 100 di rimborsi spese circa. Il primo nuovo progetto finanziato è l'acquisto di una quindicina di tablet per due classi della scuola media di Arborio (VC). La richiesta, su consiglio del nostro consigliere comunale Raffaele Vota, ci viene dalla dott.ssa Adriana Barone, Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Arborio. Ecco la sua lettera.
Il fondo Progetti 5 stelle contribuirà solamente alle spese dell'acquisto dei tablet in questione, chi volesse contribuire alle ulteriori spese del progetto può farlo effettuando una donazione alle seguenti coordinate:
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARBORIO
ISTITUTO BANCARIO: BIVERBANCA Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli
AGENZIA di ARBORIO, CITTA': ARBORIO
NUMERO CONTO CORRENTE BANCARIO: 000059000082
COORDINATE BANCARIE IBAN: I T 7 3 R 0 6 0 9 0 4 4 2 6 0 0 0 0 0 5 9 0 0 0 0 8 2
specificando come causale: "Progetto Digitalizzazione Testi Scolastici". Il tutto verrà puntualmente rendicontato.
Vi terremo aggiornati sui risultati del sostegno, sperando che possa dare un segnale politico per colmare l'enorme divario digitale con le scuole del resto d'Europa, come ci ha detto l'OCSE: "ci vorranno almeno quindici anni di lavoro prima che l'Italia raggiunga i livelli di un Paese scolasticamente digitalizzato come la Gran Bretagna. Il ministero dell'istruzione, dunque lo Stato, spende cinque euro l'anno per ogni studente per acquistare le apparecchiature necessarie. In totale sono 30 milioni di euro. Lo 0,1% del budget del ministero dell'istruzione". Davide Bono e Raffaele Vota, M5S Piemonte

Google Chromecast, la recensione »

Google Chromecast, la recensione »:
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Chromecast è un interessante dispositivo presentato assieme al nuovo Nexus 7, che ci consente di vedere con facilità sullo schermo televisivo (o in generale su qualsiasi monitor dotato di ingresso HDMI) i contenuti di YouTube e Google Music, oltre a quelli del canale via internet Netflix e di Google Movie (non presenti in Italia); infine è possibile eseguire il “casting” dei tab di Chrome da PC, e anche, tramite una funzione sperimentale, di tutto il nostro Desktop.
(Continua...)
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