#M5S Camera: niente IRAP alle microimprese »:
"Il MoVimento 5 Stelle ha proposto di tagliare 3,6 miliardi di Irap, abolendo l’imposta per le imprese che hanno fino a 10 dipendenti e fino a 2 milioni di fatturato. L’Irap è una tassa odiosa perché colpisce i fattori produttivi al di là della ricchezza che l’azienda genera. Se un imprenditore rischia, investe, assume e fa lavorare le persone, paga di più. Anche se poi, per disgrazia, non fa utili. Il M5S è vicino alle piccole e piccolissime imprese che rappresentano lo scheletro produttivo del Paese. I soldi si trovano dentro il calderone dei "contributi pubblici alle imprese": per lo più di economia assistita, grandi operatori para-statali, settori protetti, imprenditori che si sono fatti "prenditori", gente più brava a muoversi nei corridoi del potere per arraffare danaro che a creare ricchezza per il Paese." M5S Camera
4 luglio 2013
3 luglio 2013
Nokia 207 e 208: cellulari evoluti per poco più di 60 euro »
Nokia 207 e 208: cellulari evoluti per poco più di 60 euro »: Nokia 207, 208 e 208 Dual SIM con sistema Series 40 si rivolgono a un pubblico che vuole spendere molto poco per avere un cellulare, e non uno smartphone.
Nokia announces the 207 and 208: 3G data and month-long standby for $68 »
Nokia announces the 207 and 208: 3G data and month-long standby for $68 »:
Smartphone sales may have surpassed featurephone sales earlier this year, but that's not stopping Nokia from releasing devices like the 207 and 208. Both feature a 2.4-inch QVGA screen, 3G (HSPDA, up to 7.2Mbps) connectivity, a stand-by time of over 30 days and a $68 price tag before taxes and subsidies. Where they differ is that the 207 has no camera (for security-conscious work places) and only comes in a single-SIM variant, while the 208 features a 1.3-megapixel camera and is also available in a dual-SIM flavor. Nokia wants to point out that these devices use microSIM cards, not traditional full size SIM cards, making them ideal as a second phone for when you want to "leave your smartphone at home." Meanwhile, if you're willing to sacrifice 3G, the 110 and 112 are even cheaper. Or, if you don't mind spending a little more, Firefox OS phones deserve a look too.
Smartphone sales may have surpassed featurephone sales earlier this year, but that's not stopping Nokia from releasing devices like the 207 and 208. Both feature a 2.4-inch QVGA screen, 3G (HSPDA, up to 7.2Mbps) connectivity, a stand-by time of over 30 days and a $68 price tag before taxes and subsidies. Where they differ is that the 207 has no camera (for security-conscious work places) and only comes in a single-SIM variant, while the 208 features a 1.3-megapixel camera and is also available in a dual-SIM flavor. Nokia wants to point out that these devices use microSIM cards, not traditional full size SIM cards, making them ideal as a second phone for when you want to "leave your smartphone at home." Meanwhile, if you're willing to sacrifice 3G, the 110 and 112 are even cheaper. Or, if you don't mind spending a little more, Firefox OS phones deserve a look too.
Firefox 22 is the new king of the hill »
Firefox 22 is the new king of the hill »: Over the weekend, the crew at Tom's Hardware was busy testing the recently-released Firefox 22 using the usual bevy of benchmarks. This roundup included Chrome 27, Firefox 22, IE10, and Opera 12, along with the new Chromium-based build of Opera Next (alos known as Opera 15).
La replica della Serit: "Cartelle legittime e valide" »
La replica della Serit: "Cartelle legittime e valide" »:
"Quella sentenza è già stata oggetto di una impugnativa".
"Quella sentenza è già stata oggetto di una impugnativa".
#M5S blocca ampliamento inceneritori in Lombardia »
#M5S blocca ampliamento inceneritori in Lombardia »:
"Con il voto unanime di Pd, PdL, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni è stata approvata una mozione proposta dal MoVimento 5 Stelle che blocca l'ampliamento di tutti gli inceneritori presenti in Lombardia. Il consigliere Gianmarco Corbetta (M5S) ha elaborato un testo, con il contributo dei consiglieri Anelli (Lega), Magoni (Civica Maroni), Villani (PD) e Busi (Lista Ambrosoli) che impone uno stop a tutti i progetti di ampliamento degli inceneritori, a partire da Desio, Cremona, Trezzo sull'Adda, Corteolona e Dalmine. Il provvedimento prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. La Regione Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, la pratica dell'incenerimento dei rifiuti. E' un grande risultato: abbiamo impedito che la Lombardia continuasse a puntare su una dotazione impiantistica rigida e non in grado di adattarsi a questi cambiamenti. Per chi come noi ha dedicato gran parte del proprio impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un obiettivo importantissimo e, in qualche modo, il punto di arrivo di un lungo percorso" M5S Lombardia
"Con il voto unanime di Pd, PdL, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni è stata approvata una mozione proposta dal MoVimento 5 Stelle che blocca l'ampliamento di tutti gli inceneritori presenti in Lombardia. Il consigliere Gianmarco Corbetta (M5S) ha elaborato un testo, con il contributo dei consiglieri Anelli (Lega), Magoni (Civica Maroni), Villani (PD) e Busi (Lista Ambrosoli) che impone uno stop a tutti i progetti di ampliamento degli inceneritori, a partire da Desio, Cremona, Trezzo sull'Adda, Corteolona e Dalmine. Il provvedimento prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. La Regione Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, la pratica dell'incenerimento dei rifiuti. E' un grande risultato: abbiamo impedito che la Lombardia continuasse a puntare su una dotazione impiantistica rigida e non in grado di adattarsi a questi cambiamenti. Per chi come noi ha dedicato gran parte del proprio impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un obiettivo importantissimo e, in qualche modo, il punto di arrivo di un lungo percorso" M5S Lombardia
Terza domanda a De Benedetti »
Terza domanda a De Benedetti »:
Continua il ciclo di dieci domande all'ingegner Carlo De Benedetti, tessera numero uno del pdmenoelle.
Terza domanda: "Perché si ostina a perseverare nel progetto di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure (da Lei controllata attraverso CIR Sorgenia), con tutte le conseguenze in termini di mortalità prematura della popolazione e nonostante la quasi totale contrarietà di cittadini, istituzioni, associazioni, medici e biologi? Perché Lei non vuole ammettere che le centrali a carbone uccidono? Perché mistificate la realtà dicendo che avete il “carbone pulito” (concetto smentito dalle principali ricerche internazionali), così giocando con la vita della gente? Cosa ne pensa del fatto che in provincia di Savona in 16 anni vi sono stati 1.356 decessi in più fra i maschi e 1.308 in più fra le femmine rispetto all’atteso (in base ai tassi standardizzati di mortalità della Liguria)? Perché avete tenuto nascosti per 6 anni alla cittadinanza e ai giornali gli inquietanti dati sull'inquinamento ambientale di Savona, studio commissionato da Voi stessi, che ha rilevato valori elevatissimi, mai riscontrati in Italia? Perché non dite che il carbone rappresenta la prima minaccia per l’equilibrio climatico mondiale, per le emissioni di gas serra? Perché accetta il paradosso che il controllo delle emissioni dalle ciminiere e degli scarichi delle acque della Sua centrale a carbone sia eseguito dalla stessa Tirreno Power, per cui gli inquinatori sono i controllori di loro stessi? Perché rifiutate da anni qualsiasi confronto pubblico con medici, comitati e cittadinanza? Risponda per cortesia anche se si trova in Svizzera."
Prima domanda a De Benedetti
Seconda domanda a De Benedetti
Beppe Grillo a Vado ligure - No carbone day
(18:15)
(18:15)
Continua il ciclo di dieci domande all'ingegner Carlo De Benedetti, tessera numero uno del pdmenoelle.
Terza domanda: "Perché si ostina a perseverare nel progetto di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure (da Lei controllata attraverso CIR Sorgenia), con tutte le conseguenze in termini di mortalità prematura della popolazione e nonostante la quasi totale contrarietà di cittadini, istituzioni, associazioni, medici e biologi? Perché Lei non vuole ammettere che le centrali a carbone uccidono? Perché mistificate la realtà dicendo che avete il “carbone pulito” (concetto smentito dalle principali ricerche internazionali), così giocando con la vita della gente? Cosa ne pensa del fatto che in provincia di Savona in 16 anni vi sono stati 1.356 decessi in più fra i maschi e 1.308 in più fra le femmine rispetto all’atteso (in base ai tassi standardizzati di mortalità della Liguria)? Perché avete tenuto nascosti per 6 anni alla cittadinanza e ai giornali gli inquietanti dati sull'inquinamento ambientale di Savona, studio commissionato da Voi stessi, che ha rilevato valori elevatissimi, mai riscontrati in Italia? Perché non dite che il carbone rappresenta la prima minaccia per l’equilibrio climatico mondiale, per le emissioni di gas serra? Perché accetta il paradosso che il controllo delle emissioni dalle ciminiere e degli scarichi delle acque della Sua centrale a carbone sia eseguito dalla stessa Tirreno Power, per cui gli inquinatori sono i controllori di loro stessi? Perché rifiutate da anni qualsiasi confronto pubblico con medici, comitati e cittadinanza? Risponda per cortesia anche se si trova in Svizzera."
Prima domanda a De Benedetti
Seconda domanda a De Benedetti
2 luglio 2013
Ouya, la recensione completa »
Ouya, la recensione completa »:
Una console per giocare con Android a bordo? Esiste, si chiama Ouya ed è tutt’altro che un mero tentativo. E’ un progetto nato ormai un anno fa su Kickstart: Ouya inizialmente era solo un’idea e ora, grazie a chi ha creduto in lei, è realtà, disponibile da poco più di una settimana per l’acquisto online. Noi l’abbiamo provata e l’abbiamo messa sotto torchio per voi.
Il software di Ouya, specialmente dopo i suoi ultimi aggiornamenti è diventato solido, abbastanza semplice da usare e sopratutto intuitivo. In generale qualsiasi funzione proposta come “principale” dal sistema è facilmente utilizzabile con il controller standard. E’ presente anche un browser, ma vista la frustrazione che si prova nell’utilizzarlo, è stato deciso di nasconderlo nel menu degli sviluppatori (vi servirà comunque come punto di partenza per installare apk come Dropbox o un file manager). L’interfaccia, in ogni caso, per quanto pulita è semplice è ancora migliorabile, specialmente nel modo in cui vengono sfruttati gli spazi e come vengono categorizzati i giochi. Ad oggi infatti, essendo la scelta limitata l’impostazione di Ouya è ancora accettabile, ma la gestione può diventare caotica più avanti. Stessa considerazione vale anche per lo store, ben disegnato, ma in cui può essere difficile scovare nuovi giochi interessanti (e il sito di Ouya non aiuta). Segnaliamo nella sezione dedicata al software, l’unico vero bug degno di nota che può penalizzare l’esperienza d’uso: a volte può capitare che i controlli non corrispondano a quelli che abbiamo premuto sul controller e il personaggio corra senza motivo o che non venga sparato il colpo al momento giusto. E’ una situazione che abbiamo riscontrato raramente, ma più volte durante tutte le nostre prove. Risolto questo punto Ouya potrà seriamente concentrarsi solo sull’aumentare il proprio ecosistema.
Una console per giocare con Android a bordo? Esiste, si chiama Ouya ed è tutt’altro che un mero tentativo. E’ un progetto nato ormai un anno fa su Kickstart: Ouya inizialmente era solo un’idea e ora, grazie a chi ha creduto in lei, è realtà, disponibile da poco più di una settimana per l’acquisto online. Noi l’abbiamo provata e l’abbiamo messa sotto torchio per voi.
Confezione
La confezione di Ouya è in cartone nero molto elegante (o almeno lo è la versione Kickstarter, quella definitiva è differente). Al suo interno troviamo la console, un controller, il cavo di alimentazione, il cavo HDMI e un controller. Ogni controller aggiuntivo costa altri 40$/£. Il cavo HDMI è un accessorio molto gradito, essendo scomparso da moltissime confezioni di qualsiasi dispositivo possa essere connesso alla TV.8
Costruzione ed Ergonomia
La console è costruita in modo molto solido, con plastica rigida molto elegante e che si abbina perfettamente a qualsiasi salotto moderno (e anche meno moderno). Il controller, che è sicuramente il punto cruciale dell’esperienza di gioco di una piattaforma simile, è nettamente superiore alle nostre aspettative. I pad analogici si comportano esattamente come ci aspettavamo e così in realtà tutti gli altri controlli presenti su di esso. Analizzandoli singolarmente abbiamo trovato i tasti dorsali con un feedback non molto rassicurante e la croce direzionale con una corsa molto breve (e quindi uno scarso feedback). Nel gioco però si sono rivelati all’altezza del loro compito. L’unico inconveniente “fisico” con cui ci siamo scontrati con il controller di Ouya è un rarissimo inceppamento dei tasti (in particolare la “O”) all’interno della scocca. E’ successo molto di rado, ma è comunque un sintomo di come l’azienda possa ancora migliorare il controller, che comunque nel complesso è più che soddisfacente. Ammettiamo che a riguardo avevamo delle aspettative inferiori, specialmente essendo il dispositivo costruito da un’azienda appena nata.7
Hardware
L’hardware della Ouya ruota totalmente intorno al SoC di NVIDIA: il Tegra 3. E’ un processore quad core da 1,6 GHz con ben 12 core grafici, costruiti dal NVIDIA pensati appositamente per un’esperienza di gioco soddisfacente.Tegra 3 è un processore quad core da 1,6 GHz con ben 12 core grafici
E così è (ma lo vedremo più avanti). La RAM è da 1 GB, ma essendo tutta (o quasi) a disposizione dei giochi in esecuzione è un quantitativo più che sufficiente. La memoria interna purtroppo è da soli 8 GB e non avendo uno slot microSD, tutti i dati vengono installati al suo interno. E’ stata disponibile anche una versione da 16 GB (consigliata), che però fa aumentare il prezzo (sempre quando dovesse tornare disponibile). E’ presente una porta USB a cui collegare chiavi USB e hard disk, utili però per accedere a file esterni (come ROM per gli emulatori) ma che non espandono lo spazio a disposizione di Ouya per i giochi. Disponibile una porta ethernet e presente Wi-Fi. Oltre alla mancanza di uno slot per la microSD segnaliamo l’assenza di un chip NFC che in futuro avrebbe sicuramente permesso di espanderne le potenzialità. L’unico vero neo che però non fa “decollare” il voto, a nostro parere, è però solo la memoria interna a disposizione, in quanto il resto dell’hardware svolge egregiamente il suo lavoro.7
Software
Il software di Ouya, specialmente dopo i suoi ultimi aggiornamenti è diventato solido, abbastanza semplice da usare e sopratutto intuitivo. In generale qualsiasi funzione proposta come “principale” dal sistema è facilmente utilizzabile con il controller standard. E’ presente anche un browser, ma vista la frustrazione che si prova nell’utilizzarlo, è stato deciso di nasconderlo nel menu degli sviluppatori (vi servirà comunque come punto di partenza per installare apk come Dropbox o un file manager). L’interfaccia, in ogni caso, per quanto pulita è semplice è ancora migliorabile, specialmente nel modo in cui vengono sfruttati gli spazi e come vengono categorizzati i giochi. Ad oggi infatti, essendo la scelta limitata l’impostazione di Ouya è ancora accettabile, ma la gestione può diventare caotica più avanti. Stessa considerazione vale anche per lo store, ben disegnato, ma in cui può essere difficile scovare nuovi giochi interessanti (e il sito di Ouya non aiuta). Segnaliamo nella sezione dedicata al software, l’unico vero bug degno di nota che può penalizzare l’esperienza d’uso: a volte può capitare che i controlli non corrispondano a quelli che abbiamo premuto sul controller e il personaggio corra senza motivo o che non venga sparato il colpo al momento giusto. E’ una situazione che abbiamo riscontrato raramente, ma più volte durante tutte le nostre prove. Risolto questo punto Ouya potrà seriamente concentrarsi solo sull’aumentare il proprio ecosistema.
Ecosistema
Ed è quindi dell’ecosistema di Ouya di cui andiamo a parlare adesso. Fino al lancio ufficiale (il 25 giugno) la quantità di giochi presente nello store era così ridicola da lasciare quasi totalmente delusi, con l’unica esclusione per quanto riguarda il parco emulatori. Dopo quella data sono “spuntati” i primi giochi di qualità (e molti già presenti si sono aggiornati) rendendo Ouya “di senso compiuto”. Al momento sono veramente pochi i giochi validi abbastanza da giustificare l’acquisto di una Ouya. Bisogna poi anche considerare che tutto il parco di giochi è gratuito per il download ma che potrebbe (e spesso è, ovviamente, così) richiedere l’acquisto per ottenerne la versione completa. A questo proposito segnaliamo anche il problema relativo all’estrema semplicità che poi è possibile comprare un gioco per errore. Nell’ultimo aggiornamento è stata aggiunta poi la possibilità di aggiungere un codice di protezione prima dell’acquisto. Un metodo un po’ drastico, ma funzionale. Gli emulatori fanno poi storia a se.E’ un ottimo emulatore PlayStation e Super Nintendo
Se sareste, per esempio, disponibili a pagare 99$ per un ottimo emulatore PlayStation e Super Nintendo, questa Ouya è già un gioiello prezioso. Abbiamo poi scaricato Plex dal Discovery di Ouya senza riuscire a configurarlo, ma abbiamo avuto più fortuna con XBMC scaricato dal sito ufficiale: il media center funziona bene e anche la riproduzione video in HD è soddisfacente (via rete potreste avere dei problemi con i video in HD), sopratutto per un software nella sua fase iniziale di vita. Ultimo punto il prezzo dei giochi: benché i 15$ richiesti da alcuni giochi sono in realtà anche proporzione “onesti”, è difficile comunque digerire l’importo sopratutto in relazione al prezzo corrispettivo su Play Store o al prezzo stesso della console.5
Prezzo
Il prezzo di Ouya è 99$. Difficile chiedere meno da una console da casa con un controller di qualità discreta come quello che abbiamo provato.8
Giudizio Finale
Ouya è sicuramente un progetto acerbo, ma allo stesso tempo molto concreto. L’azienda è sicuramente da applaudire per aver mantenuto (quasi del tutto) i tempi promessi per il lancio (e ricordiamo che è un’azienda appena nata) e aver realizzato un prodotto completo e accattivante come Ouya. Dall’altro canto sembra che l’azienda non sia riuscita a richiamare a se il numero di sviluppatori che avrebbe voluto, rendendo, ad oggi, il parco giochi un po’ triste.Videorecensione
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