20 maggio 2013

La legge Finocchiaro - Zanda contro il M5S #NonSiamoUnPartito

La legge Finocchiaro - Zanda contro il M5S #NonSiamoUnPartito:
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Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni.

I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà.

La santabarbara delle larghe intese

La santabarbara delle larghe intese:
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>>> Oggi, lunedì 20 maggio sarò ad Aosta ore 20. Domani martedì 21 maggio sarò a Lodi ore 17 e a Brescia, ore 21. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa

L'evento finale del "Tutti a Casa Tour" sarà il 24 maggio in piazza del Popolo a Roma. Sostieni con una donazione
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"Corruzione di un senatore, finanziamento illecito ai partiti, frode fiscale, prostituzione minorile, concussione aggravata, rivelazione di segreto d’ufficio: questi sono soltanto alcuni dei capi d’imputazione dei processi pendenti nei confronti di Silvio Berlusconi. In gioco però c’è soprattutto la richiesta della pena accessoria di interdizione perpetua dai pubblici uffici prevista dall’art. 28 del codice penale che priva del diritto di elettorato e di eleggibilità nel caso di condanna. Va peraltro ricordato che la Giunta delle Elezioni della Camera ha ritenuto in passato (caso Dell’Utri, 2 dicembre 1999) che la pena dell’interdizione, quando temporanea, non comporta l’automatica decadenza del mandato parlamentare. Resta in ogni caso il fatto che sarà sempre la Giunta a doversi pronunciare sulla sopravvenuta ineleggibilità conseguente alla pena accessoria.

Berlusconi ed il Pdl reagiranno in questo caso con la solita trita accusa di persecuzione giudiziaria, tentando in tal modo di delegittimare, anche attraverso il ricorso alla piazza, le decisioni di un potere – quale quello giudiziario – indipendente e separato dal legislativo e dall’esecutivo. Indipendenza difficilmente garantita, se alla recente manifestazione di Brescia ha partecipato addirittura il Vice Presidente del Consiglio Alfano. Il messaggio è chiaro: se la magistratura condannerà Berlusconi, questi farà cadere il Governo. L’attuale Governo si regge dunque su un ricattoc: la neutralizzazione del potere giudiziario in cambio del sostegno all’esecutivo. Fatto unico, crediamo, in Europa. Certo, la magistratura andrà avanti coraggiosamente per la sua strada, così come ci auguriamo vada avanti sino in fondo sullo scandalo del Monte dei Paschi contro il silenzio assordante imposto dal Pd.

Ma concentriamoci qui sul caso Berlusconi. C’è un’altra via percorribile rispetto a quella giudiziaria, che non consente a Berlusconi di gridare alla persecuzione dei giudici. Una via schiettamente politica. Esiste una legge, la n. 361/1957, che prevede l’ineleggibilità per coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica. Silvio Berlusconi è dunque eleggibile?

La Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati, per ben tre volte (seduta 20 luglio 1994, seduta 17 ottobre 1996, seduta 18 aprile 2002) è stata chiamata a verificare l’applicabilità della disposizione al “caso” Berlusconi. C’è un dato di fatto: la Giunta ha sempre interpretato la disposizione in questione ritenendo che la locuzione “coloro che in proprio” dovesse significare “coloro che in nome proprio”. Così si è semplicemente aggirata la questione: nessun contratto con lo Stato in nome proprio, nessuna ineleggibilità. Vi sono, però, alcune considerazioni da fare. Vero è che, secondo la Costituzione (articolo 66), «ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità». Sempre secondo la Costituzione, però, è la legge che «determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di deputato o di senatore» (articolo 65).

Qui si apre il primo problema: gli eletti devono giudicare della loro stessa eventuale ineleggibilità. Il circolo vizioso è antico: Chi custodirà i custodi? Forse, però, si può ragionare a partire da un’altra considerazione. La Giunta è espressione degli equilibri politici presenti in Parlamento: essa è, cioè, un organo politico, sebbene dotato di competenze tecnico-giuridiche. Cosa significa? Che, pur attraverso decisioni politiche, la Giunta è obbligata ad applicare la legge. Dovremmo, allora, chiederci se l’interpretazione sinora invalsa della disposizione della legge 361/1957 sia un’interpretazione corretta. Intendiamo dire che non ogni interpretazione vale l’altra: vi sono, in altri termini, casi in cui l’interpretazione data a una legge è palesemente “arbitraria” o “ingiusta” o “irragionevole”.

Più autori si sono espressi a questo proposito, rilevando le contraddizioni dell’interpretazione restrittiva data dalla Giunta. Ma non solo. Quando si è trattato di interpretare disposizioni pressoché identiche ma riferite non ai parlamentari, ma ai membri dei Consigli regionali o locali, la giurisprudenza si è costantemente espressa nel senso opposto alla Giunta delle Elezioni. Si è, ad esempio, riconosciuta l’ineleggibilità dei dirigenti di S.p.a. con quote di maggioranza possedute dalla Regione o dei dirigenti di S.p.a. con capitale superiore al 50% del Comune o della Provincia (cfr. anche Cass., 20 Maggio 2006, n. 11893). Ossia: nessuna interpretazione “restrittiva” o “letterale” ma, piuttosto, un’interpretazione estensiva, che risponda alla ratio della norma, vale a dire ai fini che essa vuole perseguire, ai rischi che vuole evitare.

Ma vi è di più. La Cassazione ha riconosciuto come l’art. 63, comma primo, n. 2, del D.Lgs. n. 267 del 2000 (che prevede che non può ricoprire la carica di Sindaco colui il quale, come "titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o coordinamento" "ha parte", "direttamente o indirettamente", in appalti nell'interesse del Comune), risponda alla ratio di colpire quanti, per la loro posizione, versino in una situazione di potenziale conflitto di interessi con l'ente (Cass. civ. Sez. I, 08-08-2003, n. 11959). La Suprema Corte ha aggiunto che il conflitto di interessi con l’ente è sempre presente ogni qualvolta si accerti che, secondo le circostanze del caso concreto, l’eletto è portatore di un interesse economico "particolare", suscettibile di entrare in conflitto con l'interesse dell'ente medesimo.

È evidente come la ratio della disposizione sopra richiamata e di quella prevista dalla legge del 1957 sia identica. Non esiste alcuna ragione per interpretare in un modo l’ineleggibilità con riferimento alle cariche degli enti territoriali minori (Regione, Provincia, Comune) e in un altro l’ineleggibilità a membro del Parlamento. Se la Giunta ha, sinora, rifiutato l’interpretazione consolidatasi nella giurisprudenza, ciò non significa che l’interpretazione della Giunta non possa, in futuro, mutare, adeguandosi e uniformandosi ai princìpi che valgono per gli altri enti pubblici. Non c’è ragionamento di opportunità politica che possa giustificare un’interpretazione distorta, forzata e ingiusta di una legge dello Stato. L’obiezione secondo cui la dichiarata ineleggibilità di Berlusconi metterebbe a rischio la «pacificazione nazionale» (Schifani) non è che la prova che questo Governo si regge sul ricatto di un uomo e del suo partito. Forse una legge dello Stato dovrebbe valere per tutti, ma non per Berlusconi? O forse, essendo del 1957, è una legge “desueta”, per qualcuno? Desueta non più, certamente, del reato di vilipendio previsto dall’art. 278 c.p. che sta funzionando come strumento contro il M5S, una norma del codice penale fascista che viene utilizzata per reprimere la rete e di cui prossimamente i nostri portavoce chiederanno l’abrogazione.

È il momento di proporre con decisione la questione alla Giunta delle Elezioni. E sarà il MoVimento 5 Stelle l’unica forza che potrà sostenere la linea della legalità, del rispetto della legge, contro ogni ricatto o gioco di bassa politica. Al Senato, nella Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, il M5S può contare su quattro esponenti (Crimi, Fuksia, Giarrusso, Bucarella). Alla Camera un deputato del M5S, Giuseppe D’Ambrosio, presiede la Giunta delle Elezioni, nella quale sono presenti altri deputati del MoVimento (Crippa, Dadone, Mucci, Sarti). Questa sarà una battaglia che il M5S dovrà affrontare con decisione e coraggio: dimostrare che non c’è compromesso politico possibile contro la legalità e il rispetto della legge. Dimostrare al Governo del ricatto che nel nostro Paese è ancora possibile il Governo delle leggi." Paolo Becchi

Definizione di "santabarbara" sulla Treccani

Ultimate Backup Tool: il backup senza root dal vostro PC

Ultimate Backup Tool: il backup senza root dal vostro PC:
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Ancora una volta è XDA la fabbrica di idee (e progetti) che ci aiuteranno ad utilizzare meglio il nostro smartphone e il nostro tablet Android. Questa volta parliamo di Ultimate Backup Tool, programma dal nome abbastanza autoesplicativo, che vi permetterà di effettuare il backup delle applicazioni e dei loro dati e poi di ripristinarle con semplicità.
La vera novità (ma non è il primo software che fa una cosa simile) è quella di poter eseguire tutte queste operazioni anche senza permessi di root e senza il bootloader sbloccato. Il software al momento è solo per Windows, mentre l’ultima versione sta per essere resa disponibile anche per Mac OS (per linux c’è solo una versione 1.1, ma non ci sono novità a riguardo).
Non abbiamo avuto modo di provarlo e quindi ci rimettiamo ai lettori più coraggiosi per darci qualche feedback a riguardo nei commenti. In ogni caso, proprio perché non sono richiesti permessi di root, non dovrebbe essere possibile fare particolari danni al proprio dispositivo. Sembra che al momento siano confermati problemi di funzionamento su HTC One e sulla famiglia Xperia 2011.
Potete scaricarlo gratuitamente da questo thread su XDA.
Grazie a Luigi per la segnalazione

19 maggio 2013

Libera la domenica

Libera la domenica:
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"Oltre un mese fa con il Movimento, abbiamo presentato un progetto di legge contro la liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali e, prima del deposito definitivo, per creare la più ampia partecipazione abbiamo voluto condividerlo anche con le associazioni di categoria e con le altre forze politiche ed è proprio in vista dell'obiettivo comune che sosterrò anche la proposta di legge di iniziativa popolare. I commercianti hanno sperimentato che aumentare le giornate di apertura non porta ad un'automatica crescita del fatturato mentre comporta un sicuro aumento di costi e una pressione sui lavoratori che vengono oberati da turni di lavoro. Solo la grande distribuzione può sostenere aperture sette giorni su sette e, mentre i consumi si spostano al fine settimana, i piccoli esercizi commerciali soccombono desertificando i centri storici e cambiando per sempre il panorama delle nostre città italiane, tradizionalmente fatte di piccole botteghe, un patrimonio che costituiva da sempre anche un tessuto connettivo sociale. Entrambe le proposte di legge intendono dunque porre un argine ai danni provocati dalla liberalizzazione delle aperture voluta da Monti e si propongono di tornare ad un contesto di regolazione gestito dagli enti locali. La proposta a 5 stelle aggiunge però anche un elemento a tutela dei consumatori prevedendo un sistema di turnazione delle aperture festive che garantisca la possibilità di acquisto per ogni settore merceologico, con un massimo di 12 giorni festivi lavorativi all'anno per ogni singolo esercizio commerciale secondo un modello già sperimentato nella città di Modena. Questa battaglia non riguarda solo il settore commerciale ma è una battaglia per la qualità di vita." Michele Dell'Orco, M5S Camera

L'Huffington Post diffama il MoVimento

L'Huffington Post diffama il MoVimento:
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"Ma non si ha ritegno: già si leggono on-line titoli del genere: "Grillo attacca il Papa, qualunquista e populista", Capite? Si dà a milioni di italiani una notizia, il più delle volte decontestualizzata (in questo caso riportando solo quella frase, come se avesse detto solo quello) e poi, visto che gli scettici, i tanti distratti, e tanti che odiano Grillo e il suo movimento per "partito preso" leggeranno questa notizia senza applicarcisi più di tanto, memorizzeranno solo quel concetto, ovvero Grillo ha attaccato il Papa, e, non che Grillo apprezza quanto detto recentemente dal Santo padre in merito alla decadenza dei partiti e dei politici italiani. Lo apprezza tanto, che osa chiamare il Papa con gli stessi appellativi che partiti e informazione di regime gli hanno affibbiato in questi anni, appunto, ogni qualvolta Grillo abbia criticato la politica nostrana e i suoi baldi rappresentanti. Ma come si deve fare?" Peppe Todaro, Trapani

17 maggio 2013

LG: le differenze tra display IPS ed AMOLED. Qual è il migliore?

LG: le differenze tra display IPS ed AMOLED. Qual è il migliore?:
Recentemente LG ha cercato di confrontare i display dei nostri smartphone mettendo a confronto l’ottimo display IPS Full HD dell’Optimus G Pro ed i pannelli AMOLED dei Samsung Galaxy. Il giudizio di LG nei confronti dei propri display è ovviamente positivo (non ci aspettavamo diversamente) e ciò che riportiamo potrebbe non rappresentare il nostro giudizio bensì solamente la valutazione del produttore sud-coreano. Secondo LG il display IPS FHD dell’Optimus G Pro sarebbe migliore degli AMOLED per vari motivi che riporteremo subito dopo il salto.
(...)
Continua a leggere LG: le differenze tra display IPS ed AMOLED. Qual è il migliore? su Androidiani.Com

AppGratis: un nuovo modo per avere un’app gratuita al giorno, che oggi regala LapseItPro!

AppGratis: un nuovo modo per avere un’app gratuita al giorno, che oggi regala LapseItPro!:
appgratis
Qualche settimana fa vi abbiamo proposto App del Giorno, un’applicazione che quotidianamente ci propone un modo per ottenere gratuitamente un’app altrimenti a pagamento; oggi parliamo invece di AppGratis, un’altra applicazione che fa esattamente la stessa cosa, e che ci regalerà quest’oggi Lapse It Pro (costo ordinario: 1,99€), un’ottimo programma per catturare video in time lapse.
Il funzionamento e anche la grafica di AppGratis sono identici: leggete e seguite le istruzioni in italiano, e avrete la vostra applicazione gratuita. Nel caso di Lapse It Pro dovremo solo inserire il codice promozionale “AppGratis” e il gioco è fatto. Vi ricordiamo che questi codici sono validi per un periodo di tempo limitato, quindi se pianificate di disinstallare e reinstallare l’app, è bene che prima facciate un backup con titanium o affini per salvare tutti i dati o non potrete utilizzarla nuovamente in versione completa.
Badge per AppGratis subito a seguire.
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Il Nexus 4 bianco potrebbe arrivare il 10 giugno con Android 4.3

Il Nexus 4 bianco potrebbe arrivare il 10 giugno con Android 4.3:
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Nexus 4 bianco: dal 10 giugno e con Android 4.3. Il titolo di questo articolo sembra non avere più molto da aggiungere, perché in effetti se potessimo prendere questa informazione per affidabile non ci sarebbe nient’altro da dire; il punto è che non possiamo. La fonte è il sito AndroidAndMe, che già in passato di è distinto per dei “rumor” fortemente inaffidabili (project roadrunner e customization center su tutti) e a cui non ce la sentiamo di credere così sulla parola, tanto più che nessun tipo di annuncio ufficiale è stato fatto, e la data del 10 giugno ci sembra fin troppo vicina (finora si parlava di un ipotetico lancio a luglio della nuova versione di Android con il nuovo Nexus 7).
In ogni caso, proprio data la vicinanza del 10 giugno, scopriremo presto se c’è del vero dietro queste affermazioni. Sempre secondo la stessa fonte, Google avrebbe rimandato la presentazione della prossima iterazione di Android per dimostrare che nuovi servizi e nuove API possono essere introdotti anche senza aggiornamenti dell’OS stesso. La verità di questa affermazione è sotto gli occhi di tutti, quindi non c’è nulla da aggiungere, ma se sia questo il vero motivo per cui non è stato introdotto Android 4.x probabilmente non lo sapremo mai.