MoVimento 5 Stelle primo assoluto:
"Alle elezioni regionali di Febbraio i 5 Stelle presero in Lombardia il 13%, in Molise il 16% e in Lazio 20%. In quella stessa data, però, e in quelle stesse regioni, il Movimento prese in Lombardia il 19%, in Molise e nel Lazio il 27%. L'identica cosa è successa in Friuli Venezia Giulia.
Confrontare i dati elettorali delle regionali e delle politiche, e partire da qui per tentare di dimostrare un calo di consensi in atto verso il Movimento, equivale a produrre un evidente falso.
Intanto il sondaggio di ieri di Emg/La7 dà il Movimento primo partito a livello nazionale al 29.1%, il pdl al 27,1% e il pdmenoelle al 20,3%" Cecilia C.
23 aprile 2013
BeagleBone Black packs 1GHz ARM CPU, 512MB RAM for just $45 (video)
BeagleBone Black packs 1GHz ARM CPU, 512MB RAM for just $45 (video):
The BeagleBone might be just the piece of kit for the DIY set itching to boot Linux in 10 seconds, but the freshly unveiled BeagleBone Black packs an even greater punch -- and the same speedy start times -- at just half the price of its predecessor. The $45 credit card-sized package totes a 1GHz ARM Cortex-A8 processor, 3D graphics accelerator, a pair of PRU 32-bit RISC CPUs, 2GB of built-in storage, a microSD slot and 512MB of RAM. Connectivity-wise, the canine-themed board carries support for USB, Ethernet, micro-HDMI and two 46 pin headers. Those pining for hardware flexibility can make use of the platform's existing "cape" hardware add-ons. Though it ships from Texas Instruments with Angstrom Linux on board, it's also tuned to support Android and Ubuntu, and arrives pre-loaded with the Cloud9 IDE. BeagleBone Black is already up for grabs in limited quantities, but it's expected to ship en masse by the end of May. Hit the second source link to start ordering, or head past the break for a video tour of the pint-sized computer.
Filed under: Misc
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Source: BeagleBoard, Texas Instruments
The BeagleBone might be just the piece of kit for the DIY set itching to boot Linux in 10 seconds, but the freshly unveiled BeagleBone Black packs an even greater punch -- and the same speedy start times -- at just half the price of its predecessor. The $45 credit card-sized package totes a 1GHz ARM Cortex-A8 processor, 3D graphics accelerator, a pair of PRU 32-bit RISC CPUs, 2GB of built-in storage, a microSD slot and 512MB of RAM. Connectivity-wise, the canine-themed board carries support for USB, Ethernet, micro-HDMI and two 46 pin headers. Those pining for hardware flexibility can make use of the platform's existing "cape" hardware add-ons. Though it ships from Texas Instruments with Angstrom Linux on board, it's also tuned to support Android and Ubuntu, and arrives pre-loaded with the Cloud9 IDE. BeagleBone Black is already up for grabs in limited quantities, but it's expected to ship en masse by the end of May. Hit the second source link to start ordering, or head past the break for a video tour of the pint-sized computer.
Filed under: Misc
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Source: BeagleBoard, Texas Instruments
22 aprile 2013
L’inciucio del Colle: Grillo smonta i teoremi su M5S
L’inciucio del Colle: Grillo smonta i teoremi su M5S:
Beppe GrilloBeppe Grillo ha finalmente rotto il silenzio e rispondendo alle domande dei giornalisti ha fatto luce su tutta una serie di questioni.
Il comico ha dato risposte da leader e si è dimostrato tutt’altro che sprovveduto e politicamente immaturo. La sua voce era concitata e le sue affermazioni chiare e nette.
Non parlava agli elettori di sinistra o destra, ma agli italiani e diceva parole tutt’altro che prive di senso.
Non parlava il politichese, ma un linguaggio comprensibile a tutti. In questa straordinaria forza comunicativa, che gli nasce da una conoscenza diretta della realtà italiana che nessun altro leader politico al momento può vantare, probabilmente è la ragione del suo successo.
Ma non solo. È da ricercarsi anche nella passione che egli mette nel parlare di politica. Si sente che egli non parla da politico di professione. Non ha interessi da difendere ed ha l’ardore di un uomo che con onestà ama il suo paese e che non vuole arrendersi al declino sociale ed economico dell’Italia.
Questo gli va riconosciuto e per questo merita il rispetto di noi tutti. Si può non condividere il suo modo di fare politica, ma non lo si può accusare di disonestà.
Dalle risposte che ha dato ai giornalisti, dicevamo che sono emersi gli aspetti centrali delle ragioni per cui i grillini non hanno fatto il governo con il PD.
Non c’è stato alcun accordo possibile con il Partito Democratico per la formazione di un governo, in quanto Bersani non era interessato ad un dialogo sui punti centrali dei Movimento Cinque Stelle, cioè scuola pubblica, sanità pubblica, ecc., ma solo ad utilizzare i voti dei grillini.
Insomma non è vero che i grillini non hanno voluto cooperare (stando a quello che ha detto Grillo), ma è stato il PD ad impedire un vero dialogo costruttivo. E la prova di questo modo di fare di Bersani è emersa in maniera chiara e netta in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Il ceto dirigente del PD, pur di non eleggere Rodotà, che era un buon candidato ha preferito l’accordo con il PDL sul nome di Napolitano, riducendo ancora ulteriormente gli spazi di democrazia del nostro paese, ed impedendo qualunque possibilità di cambiamento.
Per difendere gli interessi della casta o meglio di un “direttorio” anni luce lontano anche dalla passione dei propri militanti, Bersani ha scelto di far rieleggere Napolitano.
È assurdo, ma è così. Sembra una scena da film dell’assurdo, ma è purtroppo la realtà in cui viviamo.
Ed in questo teatro della politica italiana sembra un paradosso ma oggi è spettato ad un comico- che ha dimostrato di avere le spalle grosse ed una grande dignità- di ricordarci che lui e i grillini lottano per la scuola e la sanità pubblica e per la democrazia in un paese, in cui non c’è più un parlamento che legifera ed in cui tutto viene deciso attraverso decreti legge.
È toccato sempre al comico ricordarci che il vero male dell’Italia siamo noi stessi. Non si può ricominciare se non cambia l’atteggiamento degli italiani verso la politica. Non si capisce perché continuino a votare certi uomini politici che ci hanno portato al fallimento e perché continuino ad ignorare qualunque possibilità di cambiamento.
Sono stati gli italiani a votare quei parlamentari del PD che del PDL che hanno consentito la rielezione di Napolitano.
Sono stati loro a legittimarli a continuare a tutelare i loro interessi e ad ignorare lo stato di crisi in cui versa il nostro paese.
Si dicono tante cose sul leader di M5S ma la verità è che Grillo non vuole arrendersi al declino sociale-economico dell’Italia. Ecco perchè non va accusato di disonestà
Beppe Grillo
Il comico ha dato risposte da leader e si è dimostrato tutt’altro che sprovveduto e politicamente immaturo. La sua voce era concitata e le sue affermazioni chiare e nette.
Non parlava agli elettori di sinistra o destra, ma agli italiani e diceva parole tutt’altro che prive di senso.
Non parlava il politichese, ma un linguaggio comprensibile a tutti. In questa straordinaria forza comunicativa, che gli nasce da una conoscenza diretta della realtà italiana che nessun altro leader politico al momento può vantare, probabilmente è la ragione del suo successo.
Ma non solo. È da ricercarsi anche nella passione che egli mette nel parlare di politica. Si sente che egli non parla da politico di professione. Non ha interessi da difendere ed ha l’ardore di un uomo che con onestà ama il suo paese e che non vuole arrendersi al declino sociale ed economico dell’Italia.
Questo gli va riconosciuto e per questo merita il rispetto di noi tutti. Si può non condividere il suo modo di fare politica, ma non lo si può accusare di disonestà.
Dalle risposte che ha dato ai giornalisti, dicevamo che sono emersi gli aspetti centrali delle ragioni per cui i grillini non hanno fatto il governo con il PD.
Non c’è stato alcun accordo possibile con il Partito Democratico per la formazione di un governo, in quanto Bersani non era interessato ad un dialogo sui punti centrali dei Movimento Cinque Stelle, cioè scuola pubblica, sanità pubblica, ecc., ma solo ad utilizzare i voti dei grillini.
Insomma non è vero che i grillini non hanno voluto cooperare (stando a quello che ha detto Grillo), ma è stato il PD ad impedire un vero dialogo costruttivo. E la prova di questo modo di fare di Bersani è emersa in maniera chiara e netta in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Il ceto dirigente del PD, pur di non eleggere Rodotà, che era un buon candidato ha preferito l’accordo con il PDL sul nome di Napolitano, riducendo ancora ulteriormente gli spazi di democrazia del nostro paese, ed impedendo qualunque possibilità di cambiamento.
Per difendere gli interessi della casta o meglio di un “direttorio” anni luce lontano anche dalla passione dei propri militanti, Bersani ha scelto di far rieleggere Napolitano.
È assurdo, ma è così. Sembra una scena da film dell’assurdo, ma è purtroppo la realtà in cui viviamo.
Ed in questo teatro della politica italiana sembra un paradosso ma oggi è spettato ad un comico- che ha dimostrato di avere le spalle grosse ed una grande dignità- di ricordarci che lui e i grillini lottano per la scuola e la sanità pubblica e per la democrazia in un paese, in cui non c’è più un parlamento che legifera ed in cui tutto viene deciso attraverso decreti legge.
È toccato sempre al comico ricordarci che il vero male dell’Italia siamo noi stessi. Non si può ricominciare se non cambia l’atteggiamento degli italiani verso la politica. Non si capisce perché continuino a votare certi uomini politici che ci hanno portato al fallimento e perché continuino ad ignorare qualunque possibilità di cambiamento.
Sono stati gli italiani a votare quei parlamentari del PD che del PDL che hanno consentito la rielezione di Napolitano.
Sono stati loro a legittimarli a continuare a tutelare i loro interessi e ad ignorare lo stato di crisi in cui versa il nostro paese.
Il discorso di Napolitano
Il discorso di Napolitano:
Gli sta dando degli stronzi e gli stronzi applaudono
— massimo mantellini (@mante) April 22, 2013
Napolitano reloaded
Napolitano reloaded:
"Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente. (2 marzo 2013)
L’ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire: "state tranquilli io posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni". Sia perché sono convinto che i padri costituenti concepirono il ruolo del presidente della Repubblica sulla misura dei sette anni, infatti non è un caso che nessun presidente della Repubblica abbia fatto un secondo mandato, e sia perché ci sono fattori di età e limitazioni dal punto di vista funzionale crescenti (1 marzo 2013)." Giorgio Napolitano
"Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente. (2 marzo 2013)
L’ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire: "state tranquilli io posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni". Sia perché sono convinto che i padri costituenti concepirono il ruolo del presidente della Repubblica sulla misura dei sette anni, infatti non è un caso che nessun presidente della Repubblica abbia fatto un secondo mandato, e sia perché ci sono fattori di età e limitazioni dal punto di vista funzionale crescenti (1 marzo 2013)." Giorgio Napolitano
Franceschini nel mondo reale
Franceschini nel mondo reale:
Franceschini viveva da anni in un mondo dorato e parallelo. L'altro ieri un amico l'ha portato a cena fuori e il contatto con il mondo esterno è stato brusco e doloroso. Un folto gruppo di persone l'ha riconosciuto e contestato. La sua reazione è stata di negare la realtà. Ha raccontato infatti di "centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano". Peccato che fossero persone della sua area politica come dimostra questo video. Non riesce a credere che gli italiani contestino la rielezione di Napolitano e ha provato a darsi una sua spiegazione: "Gli italiani sono un popolo di 60 milioni di persone, che hanno ben altri problemi a cui pensare. C’è un pezzo di loro che frequenta la rete e che in parte è aggressiva. Ma chi va sui social non rappresenta tutta l’Italia. Questo è il meccanismo Casaleggio".
Franceschini viveva da anni in un mondo dorato e parallelo. L'altro ieri un amico l'ha portato a cena fuori e il contatto con il mondo esterno è stato brusco e doloroso. Un folto gruppo di persone l'ha riconosciuto e contestato. La sua reazione è stata di negare la realtà. Ha raccontato infatti di "centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano". Peccato che fossero persone della sua area politica come dimostra questo video. Non riesce a credere che gli italiani contestino la rielezione di Napolitano e ha provato a darsi una sua spiegazione: "Gli italiani sono un popolo di 60 milioni di persone, che hanno ben altri problemi a cui pensare. C’è un pezzo di loro che frequenta la rete e che in parte è aggressiva. Ma chi va sui social non rappresenta tutta l’Italia. Questo è il meccanismo Casaleggio".
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