Presidente della Repubblica a 5 Stelle:
Oggi, giovedì 11 aprile 2013, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012, che abbiano inviato i documenti digitalizzati, potranno proporre il loro candidato per la Presidenza della Repubblica fino alle ore 21. I primi dieci candidati saranno in seguito, il giorno lunedì 15 aprile, votati per scegliere il nome che sarà indicato dal gruppo parlamentare del M5S. Coloro che hanno il diritto di proporre il prossimo Presidente della Repubblica riceveranno una email con le istruzioni dopo le ore 10 di questa mattina.
La coppia Bed & Breakfast, Bersani e Berlusconi, decide nelle segrete stanze il Presidente dell'inciucio escludendo di fatto ogni partecipazione popolare mentre il M5S avvia una consultazione pubblica e democratica attraverso i suoi iscritti. Chi tra i due ha "un deficit di democrazia interna"?
11 aprile 2013
10 aprile 2013
E Concita si accorse del Bilderberg, della Trilateral e dell'Aspen Institute
E Concita si accorse del Bilderberg, della Trilateral e dell'Aspen Institute:
di Francesco Borgonovo (@franborgonovo)
Una mattina Concita De Gregorio, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutata in una complottista. Ieri, su Repubblica, è apparsa un’articolessa di due pagine a sua firma, con notevole richiamo in prima, dal titolo: «Da Lockheed a Bilderberg quegli amici americani che “votano” per il Colle». Obiettivo del pezzo: spiegare l’influenza di Washington sugli affari italici, a partire dalla scelta della persona da spedire al Quirinale. Intrigante. Nell’articolo, la nostra Signorina Grande Firma preferita scomoda il meglio del meglio della dietrologia internazionale, dal succitato Bilderberg alla Trilateral, passando per Gladio, Goldman Sachs e il golpe Borghese.
Concita, che è successo? Hai scoperto i libri di Maurizio Blondet? Ti sei invaghita di Adam Kadmon, quello che a Mistero su Italia Uno dà la colpa di ogni catastrofe agli Illuminati? A pensar male, si direbbe che la biondocrinita giornalista si appresti a rubare il posto a Roberto Giacobbo: «E adesso, una bella inchiesta su come gli alieni hanno costruito le piramidi, dalla nostra inviata spaziale Concita De Gregorio!». Per adesso, tuttavia, ci accontentiamo di leggere le dietrologie sugli oscuri signori che dominano il pianeta, di cui fino alla scorsa settimana la nostra cronista doveva essere ignara. Concita ci spiega per esempio che il Club Bilderberg è una «associazione di finanzieri, banchieri, politici e uomini di Stato fondata nel ’54», i cui membri «si riuniscono ogni anno in un conclave a porte chiuse». Dovete sapere, infatti, che «ai grandi gruppi economico-politici internazionali, alla finanza e dunque alla politica nordamericana interessa molto e moltissimo chi governa, chi comanda, chi ha influenza in Europa e in subordine in Italia». Posto che ci meraviglieremmo del contrario, ci gustiamo l’enfatica prosa con cui la De Gregorio spiega che «l’ombra dell’America è verde come il colore dei dollari. Tuona come le armi che varcano l’oceano in perpetuo e spesso illecito commercio». Non solo: l’ombra maligna degli Usa «parla la lingua dei banchieri, la sola lingua degli affari. Si affaccia sull’Italia dalla postazione mediterranea di Israele». Ah, già, mancava il complottone pluto-giudaico-massonico.
Insomma, il succo del discorso è che esistono delle élite potentissime che ambiscono a governare per lo meno l’Occidente in nome del profitto. E quindi non si fanno scrupolo a muovere le fila della politica globale, compresa quella italiana. Motivo per cui, se uno vuol comandare qui da noi, deve essere in qualche modo gradito a tali Signori Oscuri. Per svelare la scomoda verità, Concita interpella persino Paolo Cirino Pomicino, il quale confessa: «Senza le credenziali degli americani e in specie delle grandi banche d’affari oggi nessuno può pensare di aspirare seriamente al Quirinale».
Ora, se stupisce l’improvvisa trasformazione dell’inviata di punta e soprattutto di tacco di Repubblica in una Dan Brown in gonnella, soprende ancora di più l’elenco dei nomi contenuto nel suo articolo. Già, perché una volta detto che Bilderberg, Trilateral e Aspen Insitute manovrano i nostri destini, bisogna anche dire chi sono i loro emissari. Eccoli qua.
Al Bilderberg sono passati, tra gli altri, Monti, Draghi, Padoa Schioppa, Siniscalco, Prodi. «Ogni tanto qualche giornalista (Lilli Gruber, per dire, ndr) una volta Veltroni, Emma Bonino». Nell’entourage della potentissima banca d’affari Goldman Sachs sono transitati Prodi, Draghi, Monti, Gianni Letta. Massimo D’Alema, invece, ha avuto un «rapporto che sarebbe durato nel tempo» con Clinton, mentre Prodi «voleva essere ricevuto subito, ma non si poteva». Quanto all’Aspen, «in Italia conta su Amato, Prodi e D’Alema». La Trilateral «fondata da Rockefeller (...) Monti l’ha presieduta fino al 2011. La frequentano la consulente per la politica estera di D’Alema Marta Dassù (...), Enrico Letta...». Apprendiamo qualcosa pure su Scalfaro. Con lui al Colle, «c’è il ciclone Mani Pulite» che dà «spazio a una generazione nuova. Più avvezza all’uso di mondo, alle relazioni internazionali, alla lingua degli uomini d’affari. È dal denaro, adesso, dalla finanza che passano gli interessi politici. (...) È ai banchieri che si ricorre quando la politica tace o sobbolle di sue interne diatribe».
Riepiloghiamo: Monti, Scalfaro, D’Alema, Veltroni, Letta jr, Prodi, Amato... Scusate, eh, ma non sono personaggi che Repubblica ha supportato per anni e ancora sostiene? Non sono prodotti di quella sinistra di salotto che il quotidiano di Mauro ha contribuito a creare? E adesso Concita ci viene a dire che sono manovrati dagli americani per fare gli interessi della finanza? Incredibile. Fortuna che è già prevista una nuova puntata dell’inchiesta della De Gregorio. In onda a Voyager: ai confini dell’ignoto. Rimanete collegati.
di Francesco Borgonovo (@franborgonovo)
Una mattina Concita De Gregorio, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutata in una complottista. Ieri, su Repubblica, è apparsa un’articolessa di due pagine a sua firma, con notevole richiamo in prima, dal titolo: «Da Lockheed a Bilderberg quegli amici americani che “votano” per il Colle». Obiettivo del pezzo: spiegare l’influenza di Washington sugli affari italici, a partire dalla scelta della persona da spedire al Quirinale. Intrigante. Nell’articolo, la nostra Signorina Grande Firma preferita scomoda il meglio del meglio della dietrologia internazionale, dal succitato Bilderberg alla Trilateral, passando per Gladio, Goldman Sachs e il golpe Borghese.
Concita, che è successo? Hai scoperto i libri di Maurizio Blondet? Ti sei invaghita di Adam Kadmon, quello che a Mistero su Italia Uno dà la colpa di ogni catastrofe agli Illuminati? A pensar male, si direbbe che la biondocrinita giornalista si appresti a rubare il posto a Roberto Giacobbo: «E adesso, una bella inchiesta su come gli alieni hanno costruito le piramidi, dalla nostra inviata spaziale Concita De Gregorio!». Per adesso, tuttavia, ci accontentiamo di leggere le dietrologie sugli oscuri signori che dominano il pianeta, di cui fino alla scorsa settimana la nostra cronista doveva essere ignara. Concita ci spiega per esempio che il Club Bilderberg è una «associazione di finanzieri, banchieri, politici e uomini di Stato fondata nel ’54», i cui membri «si riuniscono ogni anno in un conclave a porte chiuse». Dovete sapere, infatti, che «ai grandi gruppi economico-politici internazionali, alla finanza e dunque alla politica nordamericana interessa molto e moltissimo chi governa, chi comanda, chi ha influenza in Europa e in subordine in Italia». Posto che ci meraviglieremmo del contrario, ci gustiamo l’enfatica prosa con cui la De Gregorio spiega che «l’ombra dell’America è verde come il colore dei dollari. Tuona come le armi che varcano l’oceano in perpetuo e spesso illecito commercio». Non solo: l’ombra maligna degli Usa «parla la lingua dei banchieri, la sola lingua degli affari. Si affaccia sull’Italia dalla postazione mediterranea di Israele». Ah, già, mancava il complottone pluto-giudaico-massonico.
Insomma, il succo del discorso è che esistono delle élite potentissime che ambiscono a governare per lo meno l’Occidente in nome del profitto. E quindi non si fanno scrupolo a muovere le fila della politica globale, compresa quella italiana. Motivo per cui, se uno vuol comandare qui da noi, deve essere in qualche modo gradito a tali Signori Oscuri. Per svelare la scomoda verità, Concita interpella persino Paolo Cirino Pomicino, il quale confessa: «Senza le credenziali degli americani e in specie delle grandi banche d’affari oggi nessuno può pensare di aspirare seriamente al Quirinale».
Ora, se stupisce l’improvvisa trasformazione dell’inviata di punta e soprattutto di tacco di Repubblica in una Dan Brown in gonnella, soprende ancora di più l’elenco dei nomi contenuto nel suo articolo. Già, perché una volta detto che Bilderberg, Trilateral e Aspen Insitute manovrano i nostri destini, bisogna anche dire chi sono i loro emissari. Eccoli qua.
Al Bilderberg sono passati, tra gli altri, Monti, Draghi, Padoa Schioppa, Siniscalco, Prodi. «Ogni tanto qualche giornalista (Lilli Gruber, per dire, ndr) una volta Veltroni, Emma Bonino». Nell’entourage della potentissima banca d’affari Goldman Sachs sono transitati Prodi, Draghi, Monti, Gianni Letta. Massimo D’Alema, invece, ha avuto un «rapporto che sarebbe durato nel tempo» con Clinton, mentre Prodi «voleva essere ricevuto subito, ma non si poteva». Quanto all’Aspen, «in Italia conta su Amato, Prodi e D’Alema». La Trilateral «fondata da Rockefeller (...) Monti l’ha presieduta fino al 2011. La frequentano la consulente per la politica estera di D’Alema Marta Dassù (...), Enrico Letta...». Apprendiamo qualcosa pure su Scalfaro. Con lui al Colle, «c’è il ciclone Mani Pulite» che dà «spazio a una generazione nuova. Più avvezza all’uso di mondo, alle relazioni internazionali, alla lingua degli uomini d’affari. È dal denaro, adesso, dalla finanza che passano gli interessi politici. (...) È ai banchieri che si ricorre quando la politica tace o sobbolle di sue interne diatribe».
Riepiloghiamo: Monti, Scalfaro, D’Alema, Veltroni, Letta jr, Prodi, Amato... Scusate, eh, ma non sono personaggi che Repubblica ha supportato per anni e ancora sostiene? Non sono prodotti di quella sinistra di salotto che il quotidiano di Mauro ha contribuito a creare? E adesso Concita ci viene a dire che sono manovrati dagli americani per fare gli interessi della finanza? Incredibile. Fortuna che è già prevista una nuova puntata dell’inchiesta della De Gregorio. In onda a Voyager: ai confini dell’ignoto. Rimanete collegati.
Moralismo fanatico
Moralismo fanatico:
"Troppi moralisti fanatici". A chi si riferisce Napolitano con queste parole? "... certe campagne che si vorrebbero moralizzatrici e in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica". Con chi se la prende il Presidente della Repubblica? La parola "morale" riguarda ciò che è conforme ai principi del giusto e dell'onesto. E' riferito a chi agisce quindi con onestà e rettitudine. Si dice, infatti, in termini positivi "un comportamento morale" contrapposto a "immorale". Fanatismo è invece riferito a "esasperazione di un sentimento religioso o fede politica e filosofica (che può portare all'intolleranza)". Le due parole insieme indicano quindi qualcuno che, ad ogni costo, voglia applicare i principi del giusto e dell'onesto e, se non raggiunge il suo scopo, può sconfinare nell'intolleranza (verso chi è ingiusto e disonesto, ndr). Napolitano non si riferisce di certo al pdl che esercita il suo fanatismo solo nell'occupazione "manu parlamentari" del Tribunale di Milano. E neppure al pdmenoelle e la sua attrazione fanatica per il Monte dei Paschi di Siena. Dopo varie riflessioni sono arrivato alla certezza che Il nostro Presidente si riferisse al MoVimento 5 Stelle e di questo lo ringrazio. Il M5S vuole infatti moralizzare la vita pubblica senza cedere a compromessi. E' questo il messaggio autentico dell'inquilino pro tempore del Quirinale a noi rivolto. Quale miglior viatico e complimento? Grazie Presidente! Le assicuro che non la deluderemo. Il M5S porterà all'eccesso la moralità in politica. Il lavoro che ci aspetta è enorme, l'immoralità è ovunque. La sua benedizione ci dà conforto.
"Troppi moralisti fanatici". A chi si riferisce Napolitano con queste parole? "... certe campagne che si vorrebbero moralizzatrici e in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica". Con chi se la prende il Presidente della Repubblica? La parola "morale" riguarda ciò che è conforme ai principi del giusto e dell'onesto. E' riferito a chi agisce quindi con onestà e rettitudine. Si dice, infatti, in termini positivi "un comportamento morale" contrapposto a "immorale". Fanatismo è invece riferito a "esasperazione di un sentimento religioso o fede politica e filosofica (che può portare all'intolleranza)". Le due parole insieme indicano quindi qualcuno che, ad ogni costo, voglia applicare i principi del giusto e dell'onesto e, se non raggiunge il suo scopo, può sconfinare nell'intolleranza (verso chi è ingiusto e disonesto, ndr). Napolitano non si riferisce di certo al pdl che esercita il suo fanatismo solo nell'occupazione "manu parlamentari" del Tribunale di Milano. E neppure al pdmenoelle e la sua attrazione fanatica per il Monte dei Paschi di Siena. Dopo varie riflessioni sono arrivato alla certezza che Il nostro Presidente si riferisse al MoVimento 5 Stelle e di questo lo ringrazio. Il M5S vuole infatti moralizzare la vita pubblica senza cedere a compromessi. E' questo il messaggio autentico dell'inquilino pro tempore del Quirinale a noi rivolto. Quale miglior viatico e complimento? Grazie Presidente! Le assicuro che non la deluderemo. Il M5S porterà all'eccesso la moralità in politica. Il lavoro che ci aspetta è enorme, l'immoralità è ovunque. La sua benedizione ci dà conforto.
Doppi incarichi: fuori i nomi!
Doppi incarichi: fuori i nomi!:
"Il MoVimento 5 Stelle, oltre a ribadire l'attivazione delle Commissioni Permanenti, vuole portare all'attenzione della Presidenza e di questa Aula la posizione di incompatibilità, come da articolo 122 della Costituzione, che coinvolge un folto numero di Parlamentari, per via della doppia carica che ricoprono come Deputati o Senatori e Presidenti di Regione, Assessori o Consiglieri regionali. Vero è che non sono ancora scaduti i termini per operare l'opzione ma è eticamente inaccettabile che questi Parlamentari continuino imperterriti a percepire una doppia retribuzione. Inoltre data l'imminente elezione del nuovo Presidente della Repubblica è quanto mai urgente intervenire per risolvere il problema del doppio mandato non solo perché è incompatibile con la Costituzione, ma anche perché altera la parità del voto dei grandi elettori: componenti di Camera e Senato e delegati regionali. Questa criticità è facilmente risolvibile: infatti nonostante la Presidente della Camera abbia disposto l'istituzione di una Giunta provvisoria per le elezioni, basterebbe che gli interessati comunicassero la propria incompatibilità ai Presidenti delle due Camere e l'incompatibilità cesserebbe immediatamente.
Il M5S chiede alla Presidenza della Camera di sollecitare i parlamentari coinvolti a comunicare quanto prima la propria incompatibilità e ad optare per una sola delle cariche attualmente ricoperte." Maria Marzana, M5S Camera
"Il MoVimento 5 Stelle, oltre a ribadire l'attivazione delle Commissioni Permanenti, vuole portare all'attenzione della Presidenza e di questa Aula la posizione di incompatibilità, come da articolo 122 della Costituzione, che coinvolge un folto numero di Parlamentari, per via della doppia carica che ricoprono come Deputati o Senatori e Presidenti di Regione, Assessori o Consiglieri regionali. Vero è che non sono ancora scaduti i termini per operare l'opzione ma è eticamente inaccettabile che questi Parlamentari continuino imperterriti a percepire una doppia retribuzione. Inoltre data l'imminente elezione del nuovo Presidente della Repubblica è quanto mai urgente intervenire per risolvere il problema del doppio mandato non solo perché è incompatibile con la Costituzione, ma anche perché altera la parità del voto dei grandi elettori: componenti di Camera e Senato e delegati regionali. Questa criticità è facilmente risolvibile: infatti nonostante la Presidente della Camera abbia disposto l'istituzione di una Giunta provvisoria per le elezioni, basterebbe che gli interessati comunicassero la propria incompatibilità ai Presidenti delle due Camere e l'incompatibilità cesserebbe immediatamente.
Il M5S chiede alla Presidenza della Camera di sollecitare i parlamentari coinvolti a comunicare quanto prima la propria incompatibilità e ad optare per una sola delle cariche attualmente ricoperte." Maria Marzana, M5S Camera
Liste civiche MoVimento 5 Stelle 2013
Liste civiche MoVimento 5 Stelle 2013:
Per chi volesse presentarsi alle prossime elezioni comunali per il MoVimento 5 Stelle e non è ancora certificato (le liste certificate sono queste), si ricorda di inviare la documentazione completa entro venerdì 12 per poter essere in tempo per la raccolta firme necessaria alla presentazione della lista. Si ricorda che è in vigore per la prima volta anche la legge che richiede almeno un terzo di donne (o di uomini) nelle liste per i comuni con più di 5 mila abitanti.
Per comunicazioni urgenti relative alle liste che concorrono alle elezioni 2013 è disponibile un canale dedicato.
Per chi volesse presentarsi alle prossime elezioni comunali per il MoVimento 5 Stelle e non è ancora certificato (le liste certificate sono queste), si ricorda di inviare la documentazione completa entro venerdì 12 per poter essere in tempo per la raccolta firme necessaria alla presentazione della lista. Si ricorda che è in vigore per la prima volta anche la legge che richiede almeno un terzo di donne (o di uomini) nelle liste per i comuni con più di 5 mila abitanti.
Per comunicazioni urgenti relative alle liste che concorrono alle elezioni 2013 è disponibile un canale dedicato.
Google Play Store: nuovo metodo di pagamento tramite fatturazione diretta con l’operatore
Google Play Store: nuovo metodo di pagamento tramite fatturazione diretta con l’operatore:
Originariamente disponibile solamente con i permessi Root del device, in questi ultimi giorni Google ha attivato un nuovo interessante metodo di pagamento: fatturazione diretta con l’operatore. In altre parole, il costo dell’applicazione che andrete a scaricare sul vostro device verrà scalato direttamente dal credito con l’operatore telefonico in questione o comunque addebitato sulla fattura mensile.(...)
Continua a leggere Google Play Store: nuovo metodo di pagamento tramite fatturazione diretta con l’operatore su Androidiani.Com
Originariamente disponibile solamente con i permessi Root del device, in questi ultimi giorni Google ha attivato un nuovo interessante metodo di pagamento: fatturazione diretta con l’operatore. In altre parole, il costo dell’applicazione che andrete a scaricare sul vostro device verrà scalato direttamente dal credito con l’operatore telefonico in questione o comunque addebitato sulla fattura mensile.(...)
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9 aprile 2013
Come ti querelo la libertà di stampa
Come ti querelo la libertà di stampa:
Guarda la classifica della libertà di stampa nel mondo di Reporter Senza Frontiere
"Nella classifica di “Reporter senza frontiere” del 2013 sulla libertà di stampa, l’Italia risulta in 57esima posizione su 179 Paesi, prima di Ungheria e seguita da Honk Kong. Secondo l’organizzazione non governativa che ha come obiettivo la difesa della libertà di stampa, in Italia, "dove la diffamazione deve essere ancora depenalizzata", si fa un "pericoloso uso delle leggi bavaglio". Nella Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (art.10) la libertà di espressione è considerata un diritto centrale nel sistema di salvaguardia di ogni individuo. La Corte Europea ha sempre sottolineato il ruolo esercitato dagli organi di stampa, da cui consegue la loro funzione di riferire ai cittadini su fatti di interesse pubblico e ha considerato le sanzioni a carico dei giornalisti come “un’ingerenza nell’esercizio di tale diritto”. Ovviamente esistono anche altri valori da proteggere, come la dignità e la reputazione che il nostro codice tutela. Nella ricostruzione della Corte questi hanno un rango inferiore rispetto alla libertà di espressione ed informazione, in quanto eccezioni a un diritto fondamentale, funzionale anche alle realizzazione di quello al voto. In un paese civile, la libertà d'informazione e la buona informazione sono indici di democrazia. Una delle modalità intimidatorie per mettere a tacere le voci scomode e le inchieste giornalistiche non allineate ai poteri politici, economici o religiosi di turno, è la querela, usata come strumento di pressione per scoraggiare il lavoro giornalistico disincentivando lo spirito critico che dovrebbe invece ispirare l'attività del cronista.
Questo è quello che è successo a Milena Gabanelli con la querela avviata da ENI nei confronti della RAI a causa di un'inchiesta andata in onda il 16 dicembre 2012. Il prezzo per fare domande e giornalismo in Italia? 25 milioni di euro. Una petizione del sito change.org, ha raccolto fino ad oggi quasi 80mila firme per richiedere al Parlamento “una revisione della materia che preveda una sostanziosa penalità nei confronti di chi utilizza strumentalmente questo tipo di richieste, condannando il querelante, in caso di sconfitta in sede giudiziaria, al pagamento del medesimo importo: se cioè chiedi 25 milioni di euro alla Gabanelli di risarcimento e poi perdi la causa, la risarcisci della stessa cifra”. Il MoVimento 5 Stelle da anni sostiene questa modifica, tanto da avere nel suo programma la depenalizzazione del reato di diffamazione, così come già legiferato in altri Paesi come Armenia, Bosnia Erzegovina, Cipro, Estonia, Georgia, Irlanda, Moldova, Montenegro, Regno Unito, Romania, Svezia, Ucraina.
Chiediamo che le Commissioni permanenti siano al più presto operative per presentare e discutere le proposte di legge relative al nostro programma e seguire le richieste che vengono dalla rete." Mirella Liuzzi, cittadina portavoce M5S alla Camera
Guarda la classifica della libertà di stampa nel mondo di Reporter Senza Frontiere
"Nella classifica di “Reporter senza frontiere” del 2013 sulla libertà di stampa, l’Italia risulta in 57esima posizione su 179 Paesi, prima di Ungheria e seguita da Honk Kong. Secondo l’organizzazione non governativa che ha come obiettivo la difesa della libertà di stampa, in Italia, "dove la diffamazione deve essere ancora depenalizzata", si fa un "pericoloso uso delle leggi bavaglio". Nella Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (art.10) la libertà di espressione è considerata un diritto centrale nel sistema di salvaguardia di ogni individuo. La Corte Europea ha sempre sottolineato il ruolo esercitato dagli organi di stampa, da cui consegue la loro funzione di riferire ai cittadini su fatti di interesse pubblico e ha considerato le sanzioni a carico dei giornalisti come “un’ingerenza nell’esercizio di tale diritto”. Ovviamente esistono anche altri valori da proteggere, come la dignità e la reputazione che il nostro codice tutela. Nella ricostruzione della Corte questi hanno un rango inferiore rispetto alla libertà di espressione ed informazione, in quanto eccezioni a un diritto fondamentale, funzionale anche alle realizzazione di quello al voto. In un paese civile, la libertà d'informazione e la buona informazione sono indici di democrazia. Una delle modalità intimidatorie per mettere a tacere le voci scomode e le inchieste giornalistiche non allineate ai poteri politici, economici o religiosi di turno, è la querela, usata come strumento di pressione per scoraggiare il lavoro giornalistico disincentivando lo spirito critico che dovrebbe invece ispirare l'attività del cronista.
Questo è quello che è successo a Milena Gabanelli con la querela avviata da ENI nei confronti della RAI a causa di un'inchiesta andata in onda il 16 dicembre 2012. Il prezzo per fare domande e giornalismo in Italia? 25 milioni di euro. Una petizione del sito change.org, ha raccolto fino ad oggi quasi 80mila firme per richiedere al Parlamento “una revisione della materia che preveda una sostanziosa penalità nei confronti di chi utilizza strumentalmente questo tipo di richieste, condannando il querelante, in caso di sconfitta in sede giudiziaria, al pagamento del medesimo importo: se cioè chiedi 25 milioni di euro alla Gabanelli di risarcimento e poi perdi la causa, la risarcisci della stessa cifra”. Il MoVimento 5 Stelle da anni sostiene questa modifica, tanto da avere nel suo programma la depenalizzazione del reato di diffamazione, così come già legiferato in altri Paesi come Armenia, Bosnia Erzegovina, Cipro, Estonia, Georgia, Irlanda, Moldova, Montenegro, Regno Unito, Romania, Svezia, Ucraina.
Chiediamo che le Commissioni permanenti siano al più presto operative per presentare e discutere le proposte di legge relative al nostro programma e seguire le richieste che vengono dalla rete." Mirella Liuzzi, cittadina portavoce M5S alla Camera
I golpisti #CommissioniSubito
I golpisti #CommissioniSubito:
Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento. L'Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volontà popolare è diventata una barzelletta. La delegittimazione del Parlamento è avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attività parlamentare e legifera attraverso i decreti legge, provvedimenti provvisori avente forza di legge, che dovrebbero essere adottati SOLO in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione. La seconda mossa è stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum. I partiti hanno occupato il Parlamento con delle sagome di cartone e spossessato della sua funzione legislativa. Se questo non è un golpe cosa lo è?
La situazione si è aggravata dopo la "non sfiducia" a Rigor Montis, che si è "non dimesso" (in effetti è ancora in carica...). Da metà dicembre il Parlamento è entrato definitivamente in coma, ormai ha un encefalogramma piatto. Scioglimento delle Camere anticipato (e non necessario), nuove elezioni e dopo quattro mesi non sono ancora state formate le Commissioni parlamentari che hanno il compito di esaminare i disegni di legge. Non c'è alcun impedimento costituzionale o di altro tipo per istituirle, ma i partiti non le vogliono. Il motivo è semplice. In Parlamento c'è ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilità, legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera.
La ragione (inesistente) per non fare le Commissioni è che non c'è un Governo. Una balla ad uso pdlpdmenoelle. Grazie a questa fandonia si potrebbero ottenere risultati da Guinnes dei primati. O un Parlamento bloccato fino alla formazione del prossimo Governo a fine maggio (dopo la nomina del presidente della Repubblica) con l'Italia da dicembre 2012 a giugno 2013 senza un Parlamento effettivo. In più dopo giugno arriva l'estate con la chiusura di 40 giorni di Camera e Senato per le vacanze. O un'ipotesi ancora peggiore: le elezioni a giugno con un Parlamento in attività solo da fine 2013. Un anno di blocco. Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese è al collasso e l'attività legislativa è bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano.
#CommissioniSubito: partecipa alla discussione su Twitter
Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento. L'Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volontà popolare è diventata una barzelletta. La delegittimazione del Parlamento è avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attività parlamentare e legifera attraverso i decreti legge, provvedimenti provvisori avente forza di legge, che dovrebbero essere adottati SOLO in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione. La seconda mossa è stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum. I partiti hanno occupato il Parlamento con delle sagome di cartone e spossessato della sua funzione legislativa. Se questo non è un golpe cosa lo è?
La situazione si è aggravata dopo la "non sfiducia" a Rigor Montis, che si è "non dimesso" (in effetti è ancora in carica...). Da metà dicembre il Parlamento è entrato definitivamente in coma, ormai ha un encefalogramma piatto. Scioglimento delle Camere anticipato (e non necessario), nuove elezioni e dopo quattro mesi non sono ancora state formate le Commissioni parlamentari che hanno il compito di esaminare i disegni di legge. Non c'è alcun impedimento costituzionale o di altro tipo per istituirle, ma i partiti non le vogliono. Il motivo è semplice. In Parlamento c'è ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilità, legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera.
La ragione (inesistente) per non fare le Commissioni è che non c'è un Governo. Una balla ad uso pdlpdmenoelle. Grazie a questa fandonia si potrebbero ottenere risultati da Guinnes dei primati. O un Parlamento bloccato fino alla formazione del prossimo Governo a fine maggio (dopo la nomina del presidente della Repubblica) con l'Italia da dicembre 2012 a giugno 2013 senza un Parlamento effettivo. In più dopo giugno arriva l'estate con la chiusura di 40 giorni di Camera e Senato per le vacanze. O un'ipotesi ancora peggiore: le elezioni a giugno con un Parlamento in attività solo da fine 2013. Un anno di blocco. Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese è al collasso e l'attività legislativa è bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano.
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