Il M5S propone tagli di 42 milioni l'anno per la Camera:
"Il MoVimento 5 Stelle ha approntato una proposta di tagli per 42 milioni di euro l’anno, sugli stipendi e le indennità dei deputati. Martedì prossimo la proporremo all’ufficio di presidenza della Camera attraverso i nostri eletti: il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e i segretari Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro. Così sapremo se la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha veramente voglia di intervenire sui costi della politica. Visto che nel corso dell’ultimo ufficio di presidenza la Boldrini aveva detto che si sarebbe decurtata lo stipendio del 30% anche se in realtà il taglio effettivo sarebbe stato solo del 6,9% netto. Nella stessa riunione l’ufficio di presidenza aveva però rifiutato la proposta del Movimento 5 Stelle di eliminare il parco di auto blu della Camera e anzi aveva dato il via libera alla costituzione di un nuovo gruppo parlamentare, senza che però ne ricorressero i requisiti, determinando a carico dei cittadini una nuova e maggiore spesa per circa 400 mila euro l’anno." Gruppo parlamentare M5S alla Camera
1 aprile 2013
400.000 euro nel cesso
400.000 euro nel cesso:
"Il 27 marzo si è riunito l’ufficio di Presidenza della Camera dei deputati e tra le cose da discutere c’era “la costituzione di un gruppo parlamentare in deroga al regolamento della Camera”. Il nuovo gruppo è quello di “Fratelli d’ Italia”, per intenderci La Russa e Meloni. Il regolamento della Camera ci dice che un gruppo di deputati inferiore al numero di 20 non può formare un gruppo parlamentare autonomo ma deve andare a comporre il gruppo misto. I componenti di “Fratelli d’Italia” sono 9. Durante la riunione dell’ufficio di presidenza il MoVimento 5 Stelle ha chiesto quanto costa la costituzione di questo gruppo, la risposta del questore è stata questa: “400.000 euro all’anno in più”. Dato che la costituzione di questo nuovo gruppo parlamentare aveva bisogno del voto dell’ufficio di presidenza andando in deroga al regolamento si è proceduto al voto. Tutti i partiti, tutti, dal pd al pdl hanno votato a favore. Il M5S ha votato contro. Il risultato è che in deroga al regolamento della camera dei deputati si forma un nuovo gruppo parlamentare denominato “Fratelli d’Italia” composto da 9 deputati e che ci costerà 400.000 euro all’anno in più. Soprattutto in questo periodo ci sembra una spesa davvero inutile e assurda, degna della casta, lo abbiamo detto in tutti i modi durante la riunione di presidenza, ma niente! Questi sono i nostri cari partiti responsabili che chiedono la fiducia al M5S e quindi ai cittadini." Roberto Fico, cittadino portavoce M5S alla Camera
"Il 27 marzo si è riunito l’ufficio di Presidenza della Camera dei deputati e tra le cose da discutere c’era “la costituzione di un gruppo parlamentare in deroga al regolamento della Camera”. Il nuovo gruppo è quello di “Fratelli d’ Italia”, per intenderci La Russa e Meloni. Il regolamento della Camera ci dice che un gruppo di deputati inferiore al numero di 20 non può formare un gruppo parlamentare autonomo ma deve andare a comporre il gruppo misto. I componenti di “Fratelli d’Italia” sono 9. Durante la riunione dell’ufficio di presidenza il MoVimento 5 Stelle ha chiesto quanto costa la costituzione di questo gruppo, la risposta del questore è stata questa: “400.000 euro all’anno in più”. Dato che la costituzione di questo nuovo gruppo parlamentare aveva bisogno del voto dell’ufficio di presidenza andando in deroga al regolamento si è proceduto al voto. Tutti i partiti, tutti, dal pd al pdl hanno votato a favore. Il M5S ha votato contro. Il risultato è che in deroga al regolamento della camera dei deputati si forma un nuovo gruppo parlamentare denominato “Fratelli d’Italia” composto da 9 deputati e che ci costerà 400.000 euro all’anno in più. Soprattutto in questo periodo ci sembra una spesa davvero inutile e assurda, degna della casta, lo abbiamo detto in tutti i modi durante la riunione di presidenza, ma niente! Questi sono i nostri cari partiti responsabili che chiedono la fiducia al M5S e quindi ai cittadini." Roberto Fico, cittadino portavoce M5S alla Camera
Unboxing the OUYA (video)
Unboxing the OUYA (video):
With Kickstarter backer shipments kicking off last Thursday, it's no surprise that some folks are already receiving their OUYA consoles. Two of our US-based, East Coast staffers just got their consoles this morning, and here we are with an unboxing video and screens so that you can share in the excitement with us. Of course, we'll have a full review of the Android-powered $99 game console coming later this week -- long before the console becomes available at retail on June 4th -- so keep your eyes loose and your brains ready. For now, enjoy the melange of media we've prepared for you; should you prefer a deeper dive, our hands-on is right here.
Filed under: Gaming, Peripherals, Software, HD
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With Kickstarter backer shipments kicking off last Thursday, it's no surprise that some folks are already receiving their OUYA consoles. Two of our US-based, East Coast staffers just got their consoles this morning, and here we are with an unboxing video and screens so that you can share in the excitement with us. Of course, we'll have a full review of the Android-powered $99 game console coming later this week -- long before the console becomes available at retail on June 4th -- so keep your eyes loose and your brains ready. For now, enjoy the melange of media we've prepared for you; should you prefer a deeper dive, our hands-on is right here.
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29 marzo 2013
L'abolizione delle Province adesso è legge
L'abolizione delle Province adesso è legge:
Pubblicate sulla Gazzetta ufficiale le nuove norme che prevedono l'istituzione dei liberi Consorzi comunali. Sbloccato anche un finanziamento da 166 mila euro per il porto di Mazara del Vallo.
Pubblicate sulla Gazzetta ufficiale le nuove norme che prevedono l'istituzione dei liberi Consorzi comunali. Sbloccato anche un finanziamento da 166 mila euro per il porto di Mazara del Vallo.
OUYA sarà acquistabile anche su Amazon.it
OUYA sarà acquistabile anche su Amazon.it:
La notizia non giungerà certo come una grande sorpresa, dato che Amazon è tra i partner ufficiali di OUYA, ma volevamo farvi sapere che dopo il pre-ordine americano sembra in procinto di partire anche quello sullo store nel nostro paese.
Con una semplice ricerca di OUYA su Amazon.it, troviamo infatti ad accoglierci il seguente messaggio:
Ouya è un nuovo tipo di console che porta giochi innovativi sulla televisione di casa in un modo completamente nuovo.
› Qui trovi: Console e Controller dedicato
Iscriviti e verrai informato non appena l’articolo sarà disponibile.
La console non è al momento ancora prenotabile, ma se siete iscritti ad Amazon è possibile impostare una notifica per essere avvertiti non appena l’articolo sarà disponibile. Noi l’abbiamo fatto, e ovviamente ci faremo sapere qualora ci fossero novità.
Grasso a Palermo: "Senza governo non si va avanti" Crocetta: "Revoca definitiva per il Muos"
Grasso a Palermo: "Senza governo non si va avanti" Crocetta: "Revoca definitiva per il Muos":
Conferenza stampa del presidente del Senato, Pietro Grasso, a Palermo, con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo l'uscita dell'ormai ex assessore Battiato sulle "troie in Parlamento". In primo piano i temi nazionali: Grasso ha chiarito come sia impossibile andare avanti senza un governo. L'ex procuratore della Dna ha risposto anche a una domanda sulla polemica con Travaglio: "Su di lui non dirò più nulla". Alla fine della conferenza stampa, annuncio di Crocetta: "Definitiva la revoca al Muos".
Conferenza stampa del presidente del Senato, Pietro Grasso, a Palermo, con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo l'uscita dell'ormai ex assessore Battiato sulle "troie in Parlamento". In primo piano i temi nazionali: Grasso ha chiarito come sia impossibile andare avanti senza un governo. L'ex procuratore della Dna ha risposto anche a una domanda sulla polemica con Travaglio: "Su di lui non dirò più nulla". Alla fine della conferenza stampa, annuncio di Crocetta: "Definitiva la revoca al Muos".
Lao Tse e l'IRAP
Lao Tse e l'IRAP:
Le PMI per vivere devono misurarsi con i concorrenti europei per livello di burocrazia, di fiscalità, di servizi, di leggi a supporto dell'imprenditoria (ad esempio dell'inasprimento per il falso in bilancio e l'introduzione di efficaci norme anticorruzione). Oggi le PMI sono senza armi. Il baratro dove stanno sprofondando lo hanno creato i partiti, quelli che ora si stracciano le vesti. La ricostruzione delle PMI deve iniziare subito per evitare il fallimento del Paese. Un primo passo è l'abolizione dell'IRAP che ammonta a circa 20 miliardi l'anno di tasse sulle imprese, anche se in perdita. Perdono e pagano le tasse sulla perdita, lo Stato si comporta come chi davanti a uno che affoga gli lega un masso al collo. "Seeeeeeeeeee! E i soldi dove si trovano?", questa è l'obiezione tipica per non fare nulla.
L'IRAP coincide grosso modo ai maggiori costi della politica in Italia comparati con i maggiori Paesi europei. Sarebbe sufficiente tagliare questi costi per eliminare l'IRAP e dare ossigeno alle imprese. Se si misura la spesa per la politica in funzione della popolazione, l'extra costo italiano rispetto ai Paesi con dimensione equivalente è circa un punto di PIL, pari a 16 miliardi, un terzo del deficit. Dal 1990 vi è stato un raddoppio dei costi della politica di circa 20 miliardi, dovuto in massima parte alle amministrazioni centrali. Alcuni esempi. Il costo del Parlamento italiano è il doppio di quello francese (confrontabile per numero di parlamentari: 920 > 945) e inglese: 1,6 miliardi contro lo 0,9 di Francia e 0,6 di Gran Bretagna. Il Quirinale ha un bilancio di previsione per il 2013 di 349 milioni mentre l'Eliseo costa 112 milioni. Il finanziamento pubblico ai partiti vale 100 milioni di euro all'anno, somma rinunciabile con una semplice lettera, come ha fatto il M5S per i 42 milioni che gli erano assegnati. Il taglio delle province farebbe risparmiare 2 miliardi annui. Vi sono poi i risparmi per le auto blu, circa 7.000, e delle 52.000 "auto grigie" senza autista e con minore cilindrata, con 19.000 addetti complessivi di cui 10.000 autisti per un risparmio di 800 milioni e altri minori. "Un viaggio lungo mille chilometri inizia con un piccolo passo", Lao Tse
Dati: I costi della politica in Italia
Le PMI per vivere devono misurarsi con i concorrenti europei per livello di burocrazia, di fiscalità, di servizi, di leggi a supporto dell'imprenditoria (ad esempio dell'inasprimento per il falso in bilancio e l'introduzione di efficaci norme anticorruzione). Oggi le PMI sono senza armi. Il baratro dove stanno sprofondando lo hanno creato i partiti, quelli che ora si stracciano le vesti. La ricostruzione delle PMI deve iniziare subito per evitare il fallimento del Paese. Un primo passo è l'abolizione dell'IRAP che ammonta a circa 20 miliardi l'anno di tasse sulle imprese, anche se in perdita. Perdono e pagano le tasse sulla perdita, lo Stato si comporta come chi davanti a uno che affoga gli lega un masso al collo. "Seeeeeeeeeee! E i soldi dove si trovano?", questa è l'obiezione tipica per non fare nulla.
L'IRAP coincide grosso modo ai maggiori costi della politica in Italia comparati con i maggiori Paesi europei. Sarebbe sufficiente tagliare questi costi per eliminare l'IRAP e dare ossigeno alle imprese. Se si misura la spesa per la politica in funzione della popolazione, l'extra costo italiano rispetto ai Paesi con dimensione equivalente è circa un punto di PIL, pari a 16 miliardi, un terzo del deficit. Dal 1990 vi è stato un raddoppio dei costi della politica di circa 20 miliardi, dovuto in massima parte alle amministrazioni centrali. Alcuni esempi. Il costo del Parlamento italiano è il doppio di quello francese (confrontabile per numero di parlamentari: 920 > 945) e inglese: 1,6 miliardi contro lo 0,9 di Francia e 0,6 di Gran Bretagna. Il Quirinale ha un bilancio di previsione per il 2013 di 349 milioni mentre l'Eliseo costa 112 milioni. Il finanziamento pubblico ai partiti vale 100 milioni di euro all'anno, somma rinunciabile con una semplice lettera, come ha fatto il M5S per i 42 milioni che gli erano assegnati. Il taglio delle province farebbe risparmiare 2 miliardi annui. Vi sono poi i risparmi per le auto blu, circa 7.000, e delle 52.000 "auto grigie" senza autista e con minore cilindrata, con 19.000 addetti complessivi di cui 10.000 autisti per un risparmio di 800 milioni e altri minori. "Un viaggio lungo mille chilometri inizia con un piccolo passo", Lao Tse
Dati: I costi della politica in Italia
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