27 marzo 2013

Chi vuole ancora l'inceneritore di Parma?

Chi vuole ancora l'inceneritore di Parma?:
inceneritore_parma_.jpg

"Una lettera di F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture) potrebbe far saltare il progetto per il contestato inceneritore di Parma. Il documento “strettamente riservato e confidenziale” è indirizzato a Iren Spa, la multiutility di Parma, ed è firmato da Vito Gamberale amministratore delegato di F2i, fondo controllato da Cassa e Depositi e Prestiti. Lo stesso fondo che sarebbe pronto ad acquisire il 49% di Iren Ambiente per circa 80 milioni di euro. Un’acquisizione condizionata dalle vicende dell’inceneritore di Parma e del PAI (Polo Ambientale Integrato). Senza Parma rischia di non concretizzarsi l’accordo Iren Ambiente e F2i e con esso il previsto “abbattimento” dei debiti di Iren, che seguirebbe all’assegno milionario promesso da fondo per le infrastrutture. Alla luce dei contenuti della lettera, la partenza effettiva dell’inceneritore potrebbe essere un clamoroso pesce d’Aprile: ancora una volta a nudo i gravi problemi finanziari della municipalizzata Iren e un modello di business - quello degli inceneritori - che avrebbe non poche ombre dal punto di vista economico. Il 25 febbraio il Comune di Parma ha chiuso il bando per la realizzazione di una “Fabbrica dei Materiali“, un progetto che prevederebbe un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti. La “fabbrica” sarebbe un’alternativa all’inceneritore e seguirebbe un modello di trattamento “tedesco”, con costi a carico dei cittadini attorno ai 60 Euro/tonnellata, contro i 160 euro dell'inceneritore.L’Unione Europea sembra orientata a vietare l’incenerimento di rifiuti compostabili e riciclabili entro il 2020. Un motivo in più per decidere a favore di un trattamento più sostenibile dei rifiuti. Anche dal punto di vista economico." Tratto da il Fatto Quotidiano

I figli di NN

I figli di NN:
crono_mangia_figlio.jpg

Immagine: Particolare di Saturno che divora i suoi figli, di Francisco Goya

Le nuove generazioni sono senza padri, sono figlie di NN, dal latino "Nomen nescio : nome non conosco". Sulle loro carte di identità, sui loro documenti di lavoro, nei libretti universitari alla voce "figlio di" risulta la sigla NN, figlio di nessuno, figlio della colpa, figlio di padre ignoto, figlio di vecchi puttanieri che si sono giocati ogni possibile lascito testamentario indebitando gli eredi. Non ci sono però responsabili conclamati della miseria, della mancanza di un futuro, di una qualunque prospettiva a cui sono stati condannati questi ragazzi. Nessuno ammette responsabilità di sorta. E' opera del destino cinico e baro, dello Spirito Santo, della moderna divinità chiamata mercato che si manifesta all'improvviso come un nume iroso che chiede sacrifici umani. Lo sfascio ha origini soprannaturali, non è causa dei dilettanti, cialtroni, delinquenti che hanno smontato con determinazione e scientificità lo Stato italiano negli ultimi vent'anni. Quei padri che rifiutano ogni addebito del disastro nazionale, che percepiscono però vitalizi e doppie pensioni, gente canuta che non ha mai avuto il problema della disoccupazione e del pane quotidiano, è ancora qui, ancora a spiegarci come e perché siano le nuove generazioni, i choosy, i bamboccioni, i veri colpevoli. A raccontarci la favola che affidandosi a loro, alla loro esperienza e capacità e senso dello Stato, si cambierà il Paese. Questo dicono i Padri Puttanieri, quelli che hanno sulle spalle la più grande rapina ai danni delle giovani generazioni. Questi padri che chiagnono e fottono sono i Bersani, i D'Alema, i Berlusconi, i Cicchiito, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità. Hanno governato a turno per vent'anni, hanno curato i loro interessi, smembrato il tessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l'innovazione e la ricerca. Pdl e pdmenoelle sono vent'anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore di togliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell'Utri, Cuffaro, Monte Paschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio. Vent'anni senza riuscire a produrre una legge contro la corruzione e contro il conflitto di interessi, vent'anni per trasformare la legge elettorale in una caricatura anticostituzionale, senza mai trovare il tempo (ah, il tempo...) per cambiarla. I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell'altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, né una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi.

5 tra le migliori app per… rimpiazzare Google Reader

5 tra le migliori app per… rimpiazzare Google Reader:
5 app reader
Abbiamo avuto tempo per assorbire lo shock e ora è finalmente tempo di cercare delle buone alternative a Google Reader, pronto a chiudere i battenti il primo luglio lasciandoci senza il nostro raccoglitore di feed di fiducia. Abbiamo girato i meandri del Play Store per trovare qualcosa che fosse altrettanto soddisfacente e magari munito di controparte desktop e il risultato sono 5 app per riampiazzare il servizio di Google.
(Continua...)
Leggi il resto di 5 tra le migliori app per… rimpiazzare Google Reader

La Scuola italiana dice addio ai libri tradizionali di carta

La Scuola italiana dice addio ai libri tradizionali di carta: Il Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ieri ha firmato il decreto ministeriale che introduce l'obbligo dei libri digitali o nel formato misto. Dal 2014/2015 si partirà con le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado.

Internet ad alta velocità parla italiano

Internet ad alta velocità parla italiano:
La ricerca di punta italiana conquista un grande successo nel settore ICT. Internet sarà presto velocissima con grandi benefici per l'utenza.
Scuolasantannapisqa.png

Il record mondiale di velocità di trasmissione dati su Internet parla italiano. In Australia i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa hanno condotto una serie di studi e prove conseguendo l'incredibile risultato.

La “suora-fantasma” sul campanile a Palermo

La “suora-fantasma” sul campanile a Palermo: Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “gpanzica” e alle segnalazioni di @andrea_massaro, @giorgio79 e @r73lio



A Palermo, sul campanile della chiesa di Santa Maria della Mercede, è stata vista ripetutamente la figura spettrale di una suora che si affaccia in gesto di preghiera (foto qui accanto). Il fenomeno si ripete verso sera da circa tre settimane e ha attirato molti curiosi e fedeli e naturalmente l'attenzione della stampa locale (SiciliaInformazioni).



Se ne occupa anche LiveSicilia, con ben nove minuti di video che riescono a evitare la considerazione più semplice: ma non si può puntare sul campanile un buon teleobiettivo e vedere meglio cos'è questa presunta figura? Magari inquadrandola da angolazioni differenti? E viste le dimensioni della cella campanaria, non è un po' troppo gigante quella suora-fantasma?



Finalmente arriva Roberto Villino, che in un minuto e quarantatré secondi smonta tutta la faccenda.





I credenti non s'offendano. Qui non si tratta di essere credenti, ma di essere creduli: a mio avviso, venerando un banale gioco di luci sminuiscono la propria fede.

Aggiornamenti

Aggiornamenti:
Schermata 2013-03-27 alle 09.21.16




(Isola Virtuale su FF)

26 marzo 2013

La porcata di fine legislatura

La porcata di fine legislatura:
Relazione attività del Gruppo MoVimento 5 Stelle alla Camera
(11:23)
relazione_roberta.jpg

Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera, ieri sera alle 20, ha presentato una video-relazione della giornata trascorsa nei palazzi tra riunioni e incontri, in cui smaschera la porcata di fine legislatura. Di seguito l'estratto del suo intervento.

"Ieri alle 17 si è tenuta la riunione dei capigruppo con tre atti da approvare in tempi brevi per scadenze di legge o per urgenza. Visto che le commissioni non partono per problemi di poltrone, si deve istituire una Commissione speciale. L'atto più importante è la relazione al Parlamento del Governo sull'allentamento del vincolo di bilancio e la revisione (in negativo) dei saldi di finanza pubblica, per un futuro decreto legge che stanzi i soldi creati con nuovo debito pubblico, per i pagamenti dei crediti delle imprese verso la PA.
Si tratta di 40 miliardi: 20 miliardi per il 2013 e 20 per il 2014. Bisogna allentare il Patto di stabilità per un decreto legge visto che la materia è urgente. Fermo restando che siamo assolutamente a favore del pagamento dei crediti alle PMI, non ci hanno convinto due punti della relazione di Grilli.

Il primo: "una parte dei pagamenti alle imprese confluirà immediatamente al sistema creditizio [..] se da un lato questo aspetto diminuisce l'impatto sul sistema economico, dall'altro contribuisce a ridurre le tensioni all interno del sistema creditizio. [...] si attende una riduzione dei tassi d interesse alla clientela e un'attenuazione delle tensioni sull'offerta di credito.". Ossia: i cittadini prendono un impegno per 40 miliardi di debito pubblico, di cui una parte (nessuno sa quanta) andrà direttamente alle banche e da questa generosa, ennesima, regalìa ci si aspetta che subito erogheranno prestiti e finanziamenti alle PMI italiane. L'esperienza di questi anni ci ha reso cauti sugli effetti nell'economia reale dei finanziamenti alle banche.

L'altro punto: "gli interventi programmati prevedono il pagamento di una quota dei debiti relativi alle spese di investimento nell'ordine dello 0,5 punti percentuali di PIL, per cui il livello programmatico dell'indebitamento netto per l'anno 2013 si dovrebbe attestare al 2,9% del PIL, rispettando in tal modo i vincoli di bilancio imposti a livello europeo". Il 2,9% del PIL, come indebitamento netto, è sotto il famoso 3% del rapporto deficit/PIL. Ossia con questo decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, presentato in una Commissione speciale che avrà 3 - 4 giorni per curarne la fase istruttoria, presentarlo in aula e votarlo velocemente, ci stiamo giocando tutto l'indebitamento che possiamo stanziare per la crescita per il 2013 e per il 2014. Un decreto fatto in fretta e furia nelle segrete stanze come è solita fare la politica per una porcata di fine legislatura.
Noi ci siamo opposti. Questa questione deve venire in aula e seguire un iter normale. Chiediamo alla presidente Boldrini di istituire le Commissioni permanenti e permettere il dibattito in aula in sedute pubbliche, di modo che tutti possano capire cosa sta succedendo con i soldi dei cittadini." Roberta Lombardi, capogruppo portavoce del M5S alla Camera